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Etica e bellezza PER UN LUSSO AUTENTICO | Civiltà del Lavoro 3/2025

07.09.2025

Nel panorama globale attuale, il settore del lusso si trova al centro di profonde trasformazioni che impongono una riflessione sempre più strategica sul ruolo della filiera, della sostenibilità e del posizionamento internazionale. Le imprese italiane del comparto, in particolare, si distinguono per un modello produttivo che affonda le radici nella tradizione manifatturiera, nella qualità artigianale e nella valorizzazione del territorio (i cosiddetti “distretti”).
In questo contesto, la tutela della filiera non è solo una scelta produttiva, ma un atto identitario. Salvaguardare e rafforzare il tessuto locale di piccole e medie imprese, artigiani e maestranze specializzate significa infatti preservare un patrimonio di competenze, relazioni e valori che rende unico il made in Italy nel mondo.
Molti brand del lusso scelgono di mantenere le proprie produzioni in distretti storici, lavorando fianco a fianco con fornitori locali in un’ottica di lungo periodo. Questo approccio non solo garantisce il controllo della qualità, ma crea un ecosistema virtuoso in cui innovazione e tradizione si alimentano a vicenda. Sempre più aziende, inoltre, si propongono come poli di aggregazione per la filiera, promuovendo un modello di sviluppo condiviso e sostenibile che valorizzi la collaborazione e l’eccellenza collettiva, piuttosto che la competizione individuale.
Per questo motivo, per esempio, Damiani ha scelto di mantenere la produzione orafa proprio dove è nata, a Valenza, il distretto orafo italiano per eccellenza, ponendosi come polo di aggregazione e punto di riferimento per le imprese locali della filiera. Una recente testimonianza del nostro impegno nella costruzione di un’eccellenza italiana integrata, capace di coniugare tradizione e innovazione, è la recente acquisizione della Carraro Srl, importante realtà produttiva con sede a Valenza.
La sostenibilità è oggi uno degli assi portanti dell’evoluzione del settore. Non si tratta solo di ridurre l’impatto ambientale, ma di adottare un approccio integrato che abbracci la dimensione sociale, etica e culturale dell’impresa. Molte aziende del lusso promuovono attivamente l’occupazione giovanile e femminile, investendo in percorsi formativi per tramandare il sapere artigianale e renderlo accessibile alle nuove generazioni. Iniziative come accademie interne e programmi di apprendistato rappresentano un modo concreto per garantire la continuità delle professioni tradizionali.
Anche il Gruppo Damiani è molto attento a questi temi: nella nostra azienda oltre il 70% del personale è composto da donne, di cui molte nelle posizioni dirigenziali; inoltre investiamo molto nella formazione dei giovani, grazie alla Damiani Academy aperta a ragazze e ragazzi di talento che decidono di intraprendere una professione antica e affascinante, preservando così un’eredità secolare dal rischio di essere dimenticata.
Al tempo stesso, si moltiplicano le azioni per garantire filiere trasparenti e responsabili, attraverso la selezione accurata dei fornitori e l’adesione a standard internazionali come il Kimberley Process, volto a evitare il commercio di diamanti provenienti da zone di conflitto. La bellezza, in questa visione, non può prescindere dall’etica. Nel nostro caso specifico, i fornitori devono anche accettare il Codice di Condotta Damiani, a ulteriore garanzia di una condotta responsabile.
Anche sul piano geopolitico, il lusso si confronta oggi con nuove complessità. Le recenti politiche protezionistiche introdotte dagli Stati Uniti, come l’aumento dei dazi su beni di consumo europei, hanno avuto un impatto anche sul settore, creando instabilità nei flussi commerciali e costringendo le imprese a rivedere strategie e priorità.
In un contesto internazionale sempre più incerto, è fondamentale per le aziende del lusso avere una visione chiara e flessibile, capace di adattarsi alle dinamiche dei mercati globali senza perdere la propria identità. L’espansione verso nuove aree strategiche, l’apertura di mercati alternativi e il rafforzamento del brand in ambito internazionale sono alcune delle risposte messe in campo per affrontare le sfide del presente con lungimiranza.
L’Italia può contare su un vantaggio competitivo unico: la sua ricchezza culturale, il saper fare diffuso, la creatività e il gusto estetico riconosciuti in tutto il mondo. Il successo futuro del lusso italiano dipenderà dalla capacità delle imprese di custodire questo patrimonio, innovando senza snaturare, e mantenendo saldo il legame con il proprio DNA.
In un mondo che cambia rapidamente, saranno protagoniste le realtà che sapranno unire qualità, sostenibilità e visione internazionale, contribuendo a scrivere una nuova stagione per il made in Italy e Damiani è pronta a essere tra queste.

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