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Workshop | “L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati” (Perugia, 19 marzo 2016)

Sala dei Notari Palazzo dei Priori | Perugia, 19 marzo 2016

Con questo secondo Workshop sulla Cultura, dopo quello di Firenze sulla gestione dei poli museali, i Cavalieri del Lavoro affrontano il tema del ruolo che le istituzioni pubbliche e i privati possono e devono svolgere per promuovere e rendere più diffusa e adeguata l’educazione alla cultura e all’arte. Educazione che, nel corso degli ultimi decenni, ha progressivamente perso centralità e risorse fino ad essere marginalizzata o considerata come irrilevante, se non addirittura antitetica, rispetto alle esigenze che il mondo del lavoro e delle imprese richiederebbe in termini di competenze e professionalità.

La quantità di risorse che destiniamo all’informazione e all’educazione artistica e culturale per i giovani e per gli adulti è del tutto insufficiente rispetto a quanto gli altri Paesi più sviluppati stanno investendo ed è certamente inadeguata rispetto al patrimonio di cultura, arte e beni monumentali di cui dispone l’Italia. Negli ultimi anni si è arrivati a discutere, ripetutamente, dell’abolizione del latino e del greco, dell’educazione artistica e di quella musicale e perfino dello stesso Liceo Classico che da sempre ha rappresentato uno dei pilastri fondamentali del nostro sistema educativo.

Maggiore promozione e più investimenti nel settore della cultura e dell’educazione per i giovani e per gli adulti all’arte rappresentano, viceversa, un valore competitivo, un’esigenza di vitale importanza per almeno quattro motivi.

Primo, saper valorizzare e proteggere la nostra eredità culturale e artistica è la grande responsabilità che abbiamo nei riguardi di chi verrà dopo di noi. Questo richiede, in modo diffuso, sensibilità e conoscenze, culture e competenze che dobbiamo formare e sulle quali stiamo invece accumulando ritardi.

Secondo, non è vero che la cultura umanistica e quella scientifica e tecnologica siano antitetiche, e che le professionalità richieste ad un Paese che voglia essere competitivo siano solo quelle del fare o dell’operare. Esistono anche le competenze del pensare. Ed è ormai dimostrato che la formazione classica (latino, greco, filosofia) rappresenta un vantaggio competitivo anche per il successo nelle materie scientifiche e matematiche.

Terzo, il mondo Occidentale e il nostro Paese stanno vivendo una grave crisi di identità e di valori. Oggi è più che mai indispensabile riscoprire le radici della nostra identità per poter riaffermare anche i nostri valori. Una necessità ineludibile soprattutto in un mondo nel quale diventa sempre più manifesto e centrale uno scontro di civiltà che può essere disinnescato solamente se sappiamo recuperare e riaffermare la nostra identità e i nostri valori.

Infine, è sempre più urgente ridefinire il rapporto fra la sostenibilità etica e gli orizzonti dell’innovazione scientifica e tecnologica per riscoprire le ragioni di un nuovo umanesimo nel momento in cui è sempre più evidente il profondo squilibrio del rapporto fra uomo e universo.

19 Mar 2016

GLI INTERVENTI

Antonio D'Amato, Presidente Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro

Stefania Giannini, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Carlo Colaiacovo, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia

Maria Luisa Cosso Eynard, Presidente Fondazione Cosso

Stefano Mauri, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo editoriale Mauri Spagnol

Paola Santarelli, Presidente Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli Onlus

Alberto Cavalli, Direttore Fondazione Cologni Mestieri d'Arte

LE INTERVISTE

Intervista al Presidente Antonio D'Amato

Intervista al Ministro Stefania Giannini

Intervista al Cav. Lav. Carlo Colaiacovo

Intervista al Cav. Lav. Maria Luisa Cosso Eynard

Intervista al Cav. Lav. Stefano Mauri

Intervista al Cav. Lav. Paola Santarelli

Intervista al Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni culturali, Giampaolo D'Andrea

Intervista al Prof. Vittorio Sgarbi

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