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Poste, parte il progetto Polis da 1,2 miliardi nuovi sportelli unici nei comuni più piccoli

31.01.2023

Il progetto Polis immaginato da Poste Italiane assieme ai ministeri per la Pa e per le Imprese comincia a muovere i primi passi in 40 uffici postali situati nei comuni con meno di 15mila abitanti sono pronti ad aprire, entro marzo, i nuovi sportelli unici presso i quali richiedere una vasta gamma di documenti e certificati, dalla carta d’identità digitale al passaporto, al duplicato della patente, all’estratto contributivo previdenziale fino alle prenotazioni peri servizi sanitari con il cup unico regionale. Ma nei piani si punta ad arrivare a raggiungere 6.933 comuni, per un totale di 16 milioni di abitanti, entro il 2026. La possibilità di richiedere quei documenti e certificati, anche avvalendosi di totem digitali posti all’esterno degli uffici postali e accessibili 24 ore su 24 e con la prospettiva poi di ricevere i documenti a casa quando sono pronti (per alcuni certificati la stampa è immediata), è roba da fare grande invidia anche agli abitanti delle grandi metropoli.

E per questo motivo Poste Italiane sta già lavorando alla circolarità delle informazioni, per dare la possibilità a un abitante di Roma, ad esempio, di andare a Campagnano Romano (mezz’ora di strada sulla Cassia) e in una giornata richiedere documenti e certificati che altrimenti costringerebbero di girare perla città alla ricerca di commissariati, anagrafi, sportelli Inps e quant’altro. Per questo servizio ci vorrà più tempo, ma è probabile che già entro la fine dell’anno si possa partire. Il nuovo progetto da 1,12 miliardi, finanziato coni fondi del piano complementare al Pnrr per 80o milioni e per i restanti 32o milioni dalla società guidata da Matteo Del Fante (ieri in prima fila con la presidente Maria Bianca Farina e il condirettore Giuseppe Lasco) è stato presentato presso la Nuvola dell’Eur a Roma alla presenza di oltre 5mila sindaci. La incredibile e contestuale presenza dei rappresentanti dei cittadini di tutto lo Stivale non poteva non attrarre l’attenzione dei politici: quasi tutto l’esecutivo era presente all’evento, a partire dalla premier Giorgia Meloni. E non ha fatto mancare il suo contributo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale in verità – come ha ricordato ieri Del Fante – ha avuto un ruolo cruciale quando, durante il governo Draghi, íl piano ha rischiato di incagliarsi per la resistenza dl alcune tra le amministrazioni pubbliche coinvolte. L’intervento del presidente Mattarella ha consentito di sbloccare l’impasse. n ringraziamento per la sua attenzione, ieri, ha preso forma nel canto del Coro delle Voci Bianche di Santa Cecilia che ha intonato l’inno di Mameli (dopo la banda dei Carabinieri) e il Va Pensiero di Giuseppe Verdi.

«Questo è un progetto che insegna: il messaggio che si manda è che noi vogliamo unire l’Italia, rafforzare i legami, ricucire il tessuto fra città più grandi e piccole, garantire a tutti i cittadini lo stesso identico diritto ad accedere ai servizi in maniera semplice e veloce. Non ci rassegniamo all’idea che ci siano territori e servizi di serie A e B. Una sola Italia con servizi e diritti uguali per tutti», ha detto la premier Meloni. Rammarico è stato però espresso dall’associazione dei comuni Anci. «Peccato che in questa occasione i sindaci abbiano potuto fare solo da spettatori, visto che non è stata ascoltata la voce di nessuno di loro», ha commentato in una nota. «Il crescente disagio per il ritiro dei servizi che si è registrato incide sulla vita quotidiana dei cittadini. Si tratti di isole minori, comuni montani o delle aree interne. Una condizione che, se proseguisse, sarebbe di impoverimento del nostro Paese, di privazione di opportunità – ha detto Mattarella nel suo saluto. – II mondo è cambiato ma la vocazione di Poste Italiane di tenere connessa l’Italia si conferma». Tra i documenti che si potranno richiedere ci sono anche i certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi. E ancora: la richiesta di riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie tastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili. Poi d sono certificati giudiziari. L’Isee, l’estratto contributivo, il modello Obis per i pensionati, la certificazione unica che oggi vanno richiesti all’Inps. E ancora rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente.

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Articolo pubblicato il 31 gennaio da Il Sole 24 Ore

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