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Per colmare IL DIVARIO DI GENERE | Civiltà del Lavoro 1/2025

04.05.2025

In un mondo orientato verso l’innovazione e la tecnologia, le discipline Stem – acronimo che racchiude Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica – rappresentano una chiave di accesso privilegiata al mercato del lavoro. Tuttavia, la partecipazione femminile in questi settori resta drammaticamente inferiore rispetto a quella maschile, una tendenza che si conferma sia nel percorso accademico che in quello professionale. Nel 2023, secondo i dati Istat, solo il 16,8% delle giovani italiane tra i 25 e i 34 anni ha conseguito una laurea in ambito Stem, un dato che appare ancora più sconfortante se confrontato con il 37% dei loro coetanei maschi. La media europea, che si attesta al 26%, evidenzia il ritardo dell’Italia rispetto ad altri paesi come Germania, Francia e Spagna, dove la percentuale di donne laureate in discipline scientifiche e tecnologiche oscilla tra il 27 e il 30%. Nei paesi nordici, come Finlandia e Svezia, la quota supera il 30%, grazie a politiche di inclusione e sensibilizzazione avviate già nei primi anni di istruzione.
In Italia, il divario è evidente anche a livello territoriale. Nel Nord del Paese, la percentuale di donne laureate in Stem si attesta al 17,5%, mentre nel Mezzogiorno scende al 16%. Tuttavia, se al Sud la differenza con i laureati maschi è meno marcata, nel Settentrione il gap si amplia notevolmente: il 41,4% degli uomini ottiene una laurea in ambito Stem, oltre il doppio rispetto alle donne. Di fronte a questo scenario, il Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro ha avviato un progetto pilota per promuovere la parità di genere e incentivare la presenza femminile nelle discipline Stem. L’iniziativa ha previsto l’assegnazione di 20 borse di studio del valore di 1.000 euro ciascuna, per un totale di 20.000 euro, finanziate attraverso contributi volontari dei Cavalieri del Lavoro. L’intervento si è rivolto in particolare agli Istituti Tecnici Superiori (ITS), realtà formative post-diploma che combinano specializzazione tecnica e collaborazione diretta con le aziende. Considerati tra le migliori alternative all’università per l’inserimento rapido nel mondo del la voro, gli ITS garantiscono un tasso di occupazione superiore all’80% entro un anno dal diploma. Il progetto si è concentrato su due istituti di eccellenza: l’ITS Nuove Tecnologie della Vita Academy, specializzato in chimica e biotecnologie, e l’ITS Lombardo per le Nuove Tecnologie Meccaniche e Meccatronica, focalizzato sulla formazione nel settore meccatronico.
L’erogazione delle borse è avvenuta in due tranche, con un primo contributo di 500 euro assegnato all’ammissione, sulla base di criteri economici, e un secondo assegno della stessa somma rilasciato al superamento del primo anno di corso. Il riscontro è stato positivo: all’ITS Chimico sono state presentate 17 candidature per 10 borse disponibili, mentre all’ITS Meccatronica le sei studentesse che hanno fatto richiesta hanno ottenuto il finanziamento. Numeri ancora contenuti, che tuttavia evidenziano un crescente interesse per questi percorsi, pur sottolineando la necessità di un maggiore sforzo per sensibilizzare le giovani e incoraggiarle a intraprendere carriere scientifiche.
La cerimonia di consegna delle borse si è svolta il 28 gennaio 2025 presso la sede dell’ITS Meccatronica a Sesto San Giovanni. Durante l’evento, il vicepresidente del Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro, Aram Manoukian, ha consegnato i contributi e ha ricevuto, a nome del Gruppo, un attestato di benemerenza dalla Fondazione ITS Lombardia Meccatronica per il sostegno all’iniziativa. Manoukian ha sottolineato l’importanza di progetti come questo per contrastare il gender gap nelle Stem e per promuovere gli ITS come leva strategica per la formazione e l’accesso a professioni altamente qualificate.
“Questo progetto pilota rappresenta solo un primo passo verso un obiettivo più ambizioso: colmare il divario di genere nelle discipline Stem e rafforzare il ruolo de gli Istituti Tecnici Superiori come alternativa concreta per chi desidera una formazione altamente specializzata e immediatamente spendibile nel mercato del lavoro. Ci auguriamo che, grazie alla collaborazione tra i Cavalieri del Lavoro e le imprese partner, l’iniziativa possa ampliarsi, coinvolgendo un numero crescente di studentesse e allargandosi ad altri percorsi ITS”, ha dichiarato Manoukian.
L’iniziativa promossa dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro dimostra come il mondo imprenditoriale possa giocare un ruolo attivo nella riduzione delle disparità di genere, offrendo opportunità concrete alle giovani che scelgono di intraprendere carriere scientifiche.
Tuttavia, per ottenere un cambiamento duraturo, è necessario intervenire su più livelli: dalle politiche educative, che dovrebbero promuovere una maggiore inclusione delle ragazze nelle materie Stem fin dalla scuola primaria, alle aziende, chiamate a creare ambienti di lavoro più inclusivi e a valorizzare il talento femminile nei settori tecnologici.

 

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