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Il pensiero sul lavoro negli scatti di Andreas Gursky| Civiltà del Lavoro 3/2023

14.11.2023

Fondazione Mast

Articolo pubblicato nella rivista n.3/2023 di Civiltà del Lavoro

 

Antologica Visual Spaces of Today di Andreas Gursky, considerato uno dei maggiori fotografi sulla scena internazionale, segna la celebrazione di due ricorrenze: i 100 anni dell’azienda G.D, leader mondiale nella costruzione di macchinari per la realizzazione e il confezionamento di prodotti del tabacco, e i 10 anni di Fondazione Mast, istituzione culturale focalizzata sulla tecnologia, l’arte e l’innovazione. Caratterizzate da identità e funzioni diverse, G.D e Fondazione Mast sono profondamente legate dal pensiero riassunto nelle parole del Cavaliere del Lavoro Isabella Seràgnoli, che le presiede entrambe: “Fare del lavoro una cultura e della cultura un lavoro, in modo da rappresentare da un lato la cultura aziendale dell’impresa che si è consolidata nel tempo e dall’altro quella della creazione di uno spazio innovativo e partecipativo di produzione del pensiero sul lavoro”.

In linea con questa riflessione, e ispirate dall’acronimo di Mast: Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, le immagini dell’artista tedesco per la mostra rivelano nuove modalità di concepire il lavoro, l’economia e la globalizzazione. Ritraggono siti produttivi, centri di movimentazione delle merci, templi del consumo, nodi di trasporto, luoghi di produzione energetica e alimentare, sedi dell’industria finanziaria. Ma nessuna visione è distopica, il presente è già esplicito nelle sue inquadrature.

Il percorso comprende un corpus di oltre 40 immagini di Gursky che abbracciano un arco temporale che va dai primi lavori della fine degli anni Ottanta alle opere più recenti. Sono scatti che coprono grandi distanze, come quelle tra Salerno (1990) e Hong Kong (2020), e che combinano l’industria del turismo (Rimini, 2003) con processi di produzione millenari (Salinas, 2021). “Un’immagine quest’ultima – spiega Urs Stahel, curatore della mostra – che a vederla oggi non può non riportarci alla Romagna allagata”. E proprio a questo territorio il Mast volge il suo sguardo, destinando il ricavato della vendita di 75 copie del poster della foto Bahrain I, numerate e firmate da Gursky, alle popolazioni colpite dall’alluvione.

L‘esposizione sarà ospitata al Mast fino al 7 gennaio 2024 e nell’autunno di quest’anno farà parte della sesta edizione di “Foto/Industria”, la Biennale dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro promossa da Fondazione Mast.

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