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I satelliti 100% italiani scelti per la missione dell’Esa

21.11.2022

Buone notizie nel mondo dell’industria aerospaziale italiana, importanti soprattutto in vista del vertice ministeriale dell’Esa che si terrà lunedì a Parigi e a cui parteciperà anche il governo italiano con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Il ministro ieri, durante l’incontro organizzato da II Messaggero, Molto Futuro, è tornato sul tema dello Spazio ribadendo l’importanza del ruolo italiano: «L’industria italiana dello Spazio può fare molto. Ricordiamo che siamo stati i primi ad aver capito il cielo e lo Spazio, nel mondo, e oggi siamo la sesta potenza globale del settore».

Lo dimostrano i fatti perché Platino, la piattaforma satellitare multifunzionale completamente made in Italy di Sitael è stata scelta per sviluppare e validare il primo sistema satellitare di distribuzione di chiavi quantistiche nell’ambito del progetto dell’Esa Eagle 1, che sarà lanciato nel 2024. Sitael è l’unica società al 100% italiana attiva nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico aerospaziale, con sede a Mola di Bari, che fa parte dal 2010 della Angel holding (di cui fanno parte anche Mermec, Vaimoo e Blackshape). La società è stata fondata da Vito Pertosa, in passato consigliere di amministrazione dell’Agenzia spaziale italiana. La commessa arriva dal leader mondiale lussemburghese di servizi di connettività satellitare Ses; Platino è stata scelta per l’alto livello di modularità e flessibilità che permette di imbarcare a bordo diverse tipologie di strumenti. Per realizzare la piattaforma, grazie a un contratto di sviluppo tecnologico con l’Asi si sono unite le migliori capacità dell’industria spaziale italiana: insieme con Sitael, Thales alenia space (joint venture tra Thales al 67% e Leonardo al 33%), Leonardo e Airbus Italia.

La piattaforma Platino è completamente elettrica e multifunzionale. Nonostante le sue dimensioni compatte, ha prestazioni di puntamento e agilità di manovra uniche e consente una varietà di missioni in orbita terrestre bassa che vanno dall’osservazione radar all’osservazione ottica, dalle telecomunicazioni all’«electronic intelligence». Il sistema Eagle i sarà il primo sistema completo (endto-end) e interamente basato su tecnologie europee sovrane per la Quantum key distribution (Qkd) dallo spazio. Verrà lanciato nel 2024 e nasce dalla partnership tra l’Agenzia spaziale europea e un consorzio guidato da Ses con 20 attori europei, supportato dalla Commissione Ue. Raccoglierà preziosi riscontri operativi nel corso della missione e rappresenta un passo importante verso un’infrastruttura di comunicazione quantistica europea sicura e scalabile.

Ci saranno un satellite dedicato in orbita terrestre bassa (Leo), una rete di terra e un centro operativo Qkd all’avanguardia per fornire ai governi e alle istituzioni dell’Unione europea, nonché ai settori economici critici, un accesso anticipato alla Qkd a lunga distanza, aprendo la strada verso un sistema di trasmissione dati ultrasicuro in Europa. «Siamo molto orgogliosi della fiducia che Ses ha riposto in Sitael e della possibilità di contribuire attivamente alla visione di Esa, Commissione europea e Ses verso il futuro della Quantum key distribution», ha sottolineato Chiara Pertosa, amministratore delegato di Sitael, «Lo svilupPo tecnologico raggiunto grazie alla visione dell’Agenzia spaziale italiana rafforza il posizionamento italiano nel settore aerospaziale sulla scena internazionale». Novità anche per Officina stellare, società vicentina leader nella progettazione e nella produzione di strumentazione opto meccanica di eccellenza nei settori dell’aerospazio, della ricerca e della Difesa, che ottiene un contratto con I’Esa da 1,5 milioni perla fornitura di un sistema prototipale di ottica adattiva scalabile che verrà installato nella stazione di terra Izn 1 a Tenerife.

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Articolo pubblicato il 18 novembre da La Verità

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