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Flavio Repetto: Territorio e innovazione così da 40 anni difendo il made in Italy

21.03.2022

Quando Flavio Repetto si affaccia alla carriera — a poco più di 23 anni viene chiamato a guidare lo stabilimento italiano di un’azienda americana — Adriano Olivetti aveva già cambiato l’idea di fabbrica, di lavoro, di comunità. Ed è a quel modello innovativo che legava per la prima volta imprenditoria e responsabilità sociale che Repetto guarda, come tanti giovani di allora nel dopoguerra. Ed è rimasta quella la spinta che ancor oggi, a 90 anni compiuti l’u dicembre del 2021, porta quasi ogni giorno al suo posto in ufficio il patron dell’industria dolciaria Elah Dufour Novi. Perché quello che conta per chi fa impresa e che ancora Repetto sente di poter fare «è creare il lavoro per i giovani. E la vera ricchezza della fabbrica, del resto, sono le persone». Sono i fatti, dice, a raccontare una storia come la sua. «L’azienda è un capitale di rischio, non di debiti», è l’adagio che ripete. Coerentemente, sottolinea, «le mie aziende sono solide. Basta leggere i bilanci per verificare che la gran parte degli utili, anno dopo anno, viene reinvestita nell’attività».

Vino e ristorazione

Tenacia, rapidità nelle decisioni, sensibilità sono secondo lo stesso imprenditore originario di Lerma, piccolo paese dell’Alessandrino, Alto Monferrato, «le caratteristiche che aiutano a farcela» anche se forse la fortuna più grande, osserva, «è quella di esser sempre rimasto un ottimista». Nel 1945 Repetto si trasferisce con la famiglia a Genova, dove lavora come cameriere e studia di sera da ragioniere. Dopo il diploma parte per Roma dove lavora nell’azienda americana. ‘l’orna poi a Lerma nel suo Monferrato («mi è sempre rimasto nel cuore») e inizia un’attività in proprio: la vinicola Vallechiara per l’imbottigliamento del vino. E 11 primo, in Italia, a immaginare e realizzare le bottigliette monoporzione. Un’innovazione che apre possibilità e mercati inesplorati. All’inizio degli anni Sessanta Flavio Repetto fonda la GR (Generale Ristorazione) e lancia prima ristorazione collettiva di qualità, coinvolgendo gli chef di cucina delle navi Costa e Italia Navigazione. Negli anni Settanta arriva a servire 5o mila pasti al giorno e a fornire aziende come Ansaldo, Italsider, Michelin, Fiat, Finmeccanica. A Roma sia la Camera dei Deputati che il Senato della Repubblica, peri loro ristoranti interni, scelgono la GR di Repetto. La GR è il suo terzo successo. Nel1975 acquisisce la maggioranza di Sibeto, società di imbottigliamento e distribuzione della Coca Cola per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Costruisce un nuovo stabilimento a Biella per il quale la multinazionale di Atlanta gli conferisce un premio. «Un giorno, casualmente, parlando con una giornalista de Il Secolo XIX — ricorda—vengo a sapere che la Dufour è in serie difficoltà e sta per fallire; decido allora di acquistarla insieme ad un’altra regina del dolciario, anch’essa nella stessa situazione, e già fusa assieme alla Dufour: Elah». L’atto ufficiale di acquisto viene siglato il 31 dicembre de11981 presso il Tribunale Fallimentare di Genova. Assume le maestranze ormai senza lavoro e inizia la fase di ristrutturazione totale dello stabilimento Elah di Genova Pegli. Nel 1985 rileva Novi, anch’essa in fase fallimentare e con un passato illustre e tradizione secolare. Nasce così la realtà che spazia dal cioccolato alle caramelle, ai preparati per dolci, alla Crema Novi con oltre il 45% di nocciole delle nostre colline. Repetto costruisce a Novi Ligure in tempi record uno stabilimento dotato di una impiantistica tra le più avanzate del settore, arrivato oggi a oltre 6o mila metri quadrati. I tre marchi corrono sui rispettivi mercati, Novi diventa leader nelle tavolette e rende «popolare» e sempre più apprezzato in Italia il cioccolato fondente. È il promotore del Consorzio per la difesa della nocciola Piemonte («la più buona del mondo») e firma, siamo nel 2016, l’accordo di filiera con Coldiretti Asti-Alessandria, in cui il gruppo si impegna ad acquistare nocciole dagli oltre 30o produttori locali affiliati. Da allora è stato istituito anche il Premio Qualità Novi, destinato ai produttori più meritevoli. Nel 1999 aveva rilevato Baratti e Milano e lo stabilimento di produzione a Bra nel cuneese, rinnovandolo completamente. Con Baratti e Milano rileva l’omonimo Caffè in Piazza Castello a Torino uno tra i più celebri locali storici d’Italia.

Le altre attività

Novi ha sponsorizzato la spedizione «K2. 5o anni dopo» per celebrare la mitica spedizione Desio, nonché l’Amerigo Vespucci, il grande veliero della Marina Militare italiana. E ha sostenuto Legambiente con l’iniziativa Treno Verde, mentre l’impegno nella cultura è affidato al contributo al Teatro Nazionale di Genova. Repetto ha sostenuto e sostiene poi diverse attività sportive giovanili, la squadra di Basket di Casale Monferrato (JB Monferrato) e la Società Forza e Virtù di Novi Ligure. Dal 2020, infine, Novi è Cioccolato Ufficiale del Giro d’Italia di ciclismo. Di pari passo con il percorso imprenditoriale vanno i riconoscimenti istituzionali, dalla laurea Honoris dell’Università di Genova, alle cittadinanze onorarie di Bra e Novi Ligure. Ma «l’alta onorificenza» che lo rende più fiero e a distanza di quasi quarant’anni ancora lo commuove è quella di Cavaliere del Lavoro ricevuta dalle mani di Sandro Pertini.

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Articolo scritto il 21 Marzo 2022 da L’economia

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