Civiltà del Lavoro, n. 2/2016 - page 75

CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2016
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DOSSIER
sono previste ore di stage professionalizzanti. I tirocini si
potranno svolgere nelle aziende, anche alla fine dell’an-
no scolastico e all’estero, moltiplicando così le opportu-
nità per i ragazzi.
Il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ha già inviato alle scuole una guida operativa su stage e
tirocini e sta preparando un registro nazionale dell’alter-
nanza in cui saranno visibi-
li enti e imprese disponibi-
li a svolgere questi percorsi.
Per questi programmi sono
stanziati cento milioni di eu-
ro annui.
L’Italia partecipa anche al
Programma Europeo Garan-
zia Giovani, che offre la pos-
sibilità ai ragazzi tra i 19 e i
25 anni – non occupati e non
facenti parte di un progetto
di formazione – di intrapren-
dere un percorso orientato
all’inserimento nel mondo
del lavoro. Questo program-
ma mira a creare un “ponte”
tra la preparazione teorica e
l’esperienza pratica, da sem-
pre l’elemento chiave di una
formazione “che funziona”. In particolare, la formazione
mirata alla professione fornisce conoscenze e competen-
ze anche sulla base del fabbisogno delle imprese e delle
specifiche esigenze di personale e prevede la cosiddet-
ta formazione on the job, ovvero l’acquisizione di com-
petenze sul campo.
I soggetti accreditati, o autorizzati dalle Regioni, erogheran-
no dei corsi individuali e collettivi, con una durata compre-
sa tra le 50 e le 200 ore, per favorire l’ingresso dei giovani
nel mercato del lavoro. Il collegamento con le imprese
»
LA FORMAZIONE
specialistica e i tirocini in azien-
da sono strumenti fondamentali per acquisire competen-
ze immediatamente spendibili sul mercato del lavoro.
Vale a tutti i livelli del percorso lavorativo, sia per chi è in
cerca di una prima occupazione, sia per chi già lavora ma
ha bisogno di mantenere la propria competitività o desi-
dera cambiare settore.
L’economia e la società odier-
ne sono caratterizzate da
evoluzioni continue, a volte
molto profonde o addirittura
rivoluzionarie (“disruptive”,
usando un termine oggi in
voga), trainate sia dalle inno-
vazioni scientifico-tecnologi-
che sia dai cambiamenti nei
modelli economici e culturali.
È importante agire fin dai
percorsi di formazione sco-
lastica e universitaria per col-
mare la carenza di compe-
tenze e aiutare i giovani a
costruirsi carriere professio-
nali soddisfacenti. L’ultimo
G20 Entrepreneurship Baro-
meter di Ernst & Young ha
sottolineato l’importanza di
fare incontrare il mondo dell’impresa e quello della scuo-
la con programmi di mentorship, avvicinando chi svilup-
pa le idee (scienziati e tecnici) a chi le può trasformare in
prodotto o impresa (imprenditori, marketer) con un ap-
proccio integrato.
La recente riforma della scuola italiana (legge n. 107 del
13 luglio 2015) dà più spazio a stage e tirocini: sia negli
istituti tecnici che in quelli professionali le ore di “alter-
nanza scuola-lavoro” sono state raddoppiate. Inoltre il ti-
rocinio è stato esteso per la prima volta ai licei: anche qui
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
,
FORMULA VINCENTE
di Giovanna Mazzocchi, Presidente Editoriale Domus
Tanti i percorsi formativi già promossi da scuole e università per avvicinare i giovani all’impresa
Giovanna Mazzocchi
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