Civiltà del Lavoro, n. 2/2016 - page 72

CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2016
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DOSSIER
IL
LAVORO
DEL
FUTURO
di Enrico Loccioni, Presidente Gruppo Loccioni
Il Gruppo Loccioni è una palestra formativa in cui i ragazzi sono introdotti al mondo dell’impresa
Enrico Loccioni
tori, i fruitori, i clienti? Quali saranno le conseguenze eco-
nomiche, sociali, ambientali, etiche?
Sviluppare la capacità di ascolto tra tutti gli stakeholders
è il primo passo per stabilire solide relazioni.
Ad oggi, la sostenibilità ambientale ha finalmente tocca-
to anche l’economia. Sta emergendo, infatti, la proposta
di un’economia che estende la vita dei prodotti, li ripara,
riusa, ricicla. Si passa dalla proprietà all’uso degli ogget-
ti (sharing economy), minimizzando il prelievo delle ma-
terie prime dalla natura: è l’inizio dell’era dell’economia
circolare che influenzerà tutta la ricerca e l’innovazione,
dall’idea, al design, dagli studi di fattibilità alla prototipa-
zione, dall’ingegnerizzazione al mercato.
Quando poi la ricerca e l’innovazione progettano sistemi
che tengono in considerazione le relazioni tra le persone,
le attività e le risorse di un territorio, per produrre sviluppo
e benessere per la persona e la collettività, valorizzando
le diverse culture e identità, si parla di design sistemico.
La futura convivenza con robot e agenti artificiali, con
macchine programmate da noi, sarà utile solo se accom-
pagnata da saggezza e alfabetizzazione digitale, come ci
insegna il nostro amico e maestro Norberto Patrignani,
docente di Etica dell’Informatica al Politecnico di Torino.
Insieme a lui nel nostro gruppo prepariamo le nuove ge-
nerazioni a muoversi nel mondo iperconnesso dell’onlife,
trovando la giusta miscela tra le attività virtuali online e
quelle offline, che permettono il contatto diretto con na-
tura, cose e persone.
La nostra impresa, che ho avviato nel 1968 con mia moglie
Graziella in una valle delle Marche, ad Angeli Di Rosora in
provincia di Ancona, ha l’obiettivo di creare sul territorio,
e diffondere nel mondo, un modello imprenditoriale che
sviluppi lavoro e conoscenza, integrando idee, persone e
tecnologia. Progettiamo e produciamo di sistemi di misura,
controllo e automazione per il miglioramento della quali-
tà di prodotti e processi dell’industria manifatturiera e dei
servizi. I nostri clienti e fornitori sono i leader mondiali di
ogni settore, dall’elettrodomestico all’automotive, dall’e-
nergia al medicale, dall’aerospaziale all’agroalimentare.
SE VOGLIAMO
gestire con responsabilità le risor-
se del pianeta per le future generazioni dobbiamo pren-
derci cura del futuro perché è lì che andremo a vivere il
resto della nostra vita.
Da una parte ci sono aspettative, progetti e lavoro del fu-
turo, dall’altra la sostenibilità delle attività a livello econo-
mico, sociale, ambientale, etico. In questa intersezione si
gioca la partita più importante per le imprese innovative:
sapranno svilupparsi mantenendo un dialogo equilibrato
tra natura e tecnologia, tra società e scienza?
La ricerca e l’innovazione dovranno assumersi questo com-
pito e la Commissione europea parla di Responsible Re-
search and Innovation come guida per finanziare proget-
ti di ricerca per il futuro.
Come possiamo prepararci allora a questo futuro?
Anticipandolo, ampliando la rete degli interlocutori, indi-
viduando e coinvolgendo tutte le entità interessate (sta-
keholder). Tutto questo può essere fatto rispondendo ad
alcune domande fondamentali: a chi è utile il progetto,
quali problemi intende risolvere? Chi saranno gli utilizza-
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