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Zcs, talenti millennials con il guru del digitale così la “fabbrica di idee” ha triplicato i ricavi

04.08.2022

Ha precorso i tempi dello smart working, o meglio del lavoro agile, e la diffusione della robotica presso aziende e famiglie: più di 10 anni fa di Zucchetti Centro Sistemi SpA (in breve Zcs), azienda basata a Terranuova Bracciolini, si parlava come fabbrica delle idee, dove i suoi giovani “cervelli” si incontrano per discutere le invenzioni, da realizzare poi in autonomia, con piena disponibilità di tempo e di luogo dove portare a termine il progetto. E si parlava dei suoi robottini tagliaerba, a cominciare da Ambrogio. Oggi Zcs fa un altro scatto, cogliendo in pieno l’opportunità dell’esplosione tecnologica. Nel 2021 ha raggiunto i 275 milioni di fatturato, addirittura il triplo rispetto all’anno prima, con un salto analogo anche sul pre Covid (82,5 milioni i ricavi nel 2019).

Ottimi risultati in tutte le cinque divisioni e nei mercati in cui Zcs opera: software, healthcare, automazione, robotica, energie rinnovabili. Il gruppo, campione nella produzione di robot e software, automazioni e microchip, fino a diversificare nelle energie pulite per integrare sostenibilità e digitale, è passato da una crescita lineare degli ultimi anni ad un aumento esponenziale di tutti i numeri aziendali: fatturato +184%, Ebitda +380% con un valore di oltre 48 milioni di euro, personale +15%. «Veniamo da anni estremamente complessi caratterizzati da terremoti sociali, economici e politici spiega Fabrizio Bernini, presidente di Zucchetti Centro Sistemi oltre che di Confindustria Toscana Sud Gli ottimi risultati del 2021 sono frutto di una forte strategia di innovazione e trasformazione che abbiamo messo in atto già da alcuni anni», aggiunge il visionario imprenditore che cominciò da perito elettrotecnico fabbricando televisori in un’azienda di Siena e che, quando finì in casa integrazione, giurò che non avrebbe più lavorato da dipendente e avviò l’avventura di Zcs a Terranuova Bracciolini in partnership con Zucchetti Group di Lodi di cui è socio partitario tramite Mabe Group. Dei 375 dipendenti di Zcs, oltre la metà sono millennials (nati dopo il 1980) e post millennials (nati dopo il 1995), con una età media complessiva sotto i 39 anni.

«Abbiamo continuato ad investire soprattutto nel capitale umano che rappresenta il valore aggiunto dell’impresa dice Bernini Anche il 2022 si prospetta nel segno della crescita a doppia cifra percentuale: si stima di toccare quota 500 milioni di euro di fatturato con marginalità superiore al 90% rispetto al 2021. Cresce anche il personale occupato nel territorio (+30 persone nei soli primi 6 mesi dell’anno). «Sono consapevole che la forte crescita corrisponde ad un aumento delle responsabilità economico e sociali dice Bernini fare impresa è anche questo e ci stiamo impegnando affinché questa tendenza positiva duri ancora per molti anni».

L’azienda del Valdarno è oggi una multi divisionale dislocata su 4 building a Terranuova Bracciolini (Palazzo delle Idee, Palazzo della Tecnologia, Palazzo dell’Innovazione e Logistic Hub), e con uffici decentrati in Emilia (Parma) in Sardegna (Sassari, Nuoro e Cagliari) e a Perugia, oltre ad aziende collegate nella zona tirrenica della Toscana, in Piemonte ed in Lombardia. «Consapevoli del peso che l’azienda ha per l’intero indotto del Valdarno conclude Bernini Zcs sente forte la responsabilità sociale di portare avanti la cultura dell’innovazione e della sostenibilità nell’area in cui opera e per questo partecipa alcune fondazioni Its tra cui Its Prodigi, ovvero il percorso post diploma di alta qualità formativa nell’area Ict e digitale, con l’obiettivo di coltivare giovani talenti in casa». I numeri balzi del 2021 275mln I ricavi di Zcs sono triplicati in un solo armo. Obiettivo per quest’armo un altro balzo a 500 milioni 375 In Zcs oltre la metà sono millennials (nati dopo il1980) e post millennials (nati dopo il 1995) Fabrizio Bernini Ha cominciato da dipendente fabbricando Tv. Oggi ha il 50% di Zcs, ne è presidente e guida Confindustria.

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Articolo pubblicato il 1 Agosto da La Repubblica Firenze

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