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Welfare, premiata la Masmec del Cavaliere del Lavoro Vinci: “Il benessere dei dipendenti fa crescere l’azienda”

Bari 12.01.2016

La sua filosofia aziendale si basa sul rispetto dei dipendenti, delle loro capacità, delle loro idee. E questo suo convincimento si concretizza in piccoli gesti quotidiani che fanno sentire il lavoratore in famiglia, nell’organizzazione a cadenza regolare degli incontri in azienda con i parenti, fino alla collaborazione con la facoltà di Psicologia dell’Università di Bari perché un professionista esterno possa cogliere le potenzialità del singolo dipendente. Lui è il Cavaliere del Lavoro Michele Vinci e la sua azienda è la barese Masmec, specializzata in tecnologie di precisione, robotica e meccatronica applicate ai settori dell’automotive e del biomedicale, che si è aggiudicata, per la categoria Pmi familiari, il Premio Assiteca “La gestione del rischio nelle imprese italiane”, organizzato in partnership con L’Impresa – Gruppo 24 Ore e dedicato quest’anno al Welfare in azienda.
“Sono fortemente convinto che il valore delle persone generi il valore dell’organizzazione – dice l’imprenditore – Poter contare su un gruppo solido e soddisfatto, pronto a dare il meglio di sé, è fonte di serenità e forza per l’azienda, elementi che servono in grandi dosi per competere sul mercato e spingersi sui sentieri della ricerca e dell’innovazione”.
La carta vincente del Presidente di Masmec, nella competizione tra aziende, è stata “l’adozione – si legge nella motivazione dell’assegnazione del riconoscimento – del pensiero del contadino che gestisce le sue risorse in modo semplice per creare le condizioni favorevoli per la crescita”.
“La motivazione – continua il Cavaliere del Lavoro – mi sembra cogliere in pieno l’essenza delle pratiche rivolte al benessere dei dipendenti e, più in generale, l’ambiente di lavoro che costruiamo e rinsaldiamo giorno dopo giorno. Come il contadino bada al terreno e al clima perché le sue piante crescano forti e rigogliose, così in azienda ci impegniamo a creare le premesse adeguate per veder sbocciare ed esprimersi i nostri talenti”.
Di qui l’idea di avviare un progetto di collaborazione con l’Ateneo barese. “Volevamo capire le potenzialità espresse e inespresse di ciascun dipendente – spiega Vinci – per coinvolgerlo al meglio nel percorso di sviluppo futuro dell’azienda. Questa attività ci ha consentito non solo di mappare le competenze dei dipendenti, ma anche di offrire loro l’ascolto di un professionista esterno, lo psicologo, per l’appunto”.
Più che un costo, per Vinci puntare sul welfare è un investimento. E assicura sin da ora che di certo non cambierà rotta. “Che sia la strategia giusta – conclude il Cavaliere del Lavoro – penso che lo confermino anche gli apprezzamenti dei clienti. Per un imprenditore vedere i propri dipendenti che si fanno ambasciatori della migliore immagine possibile dell’azienda non può che essere una grande soddisfazione. Abbiamo imboccato questa strada con convinzione e non torneremo indietro. Anzi, sono certo che chi mi sta già succedendo in azienda – mia figlia in testa, parte della famiglia e alcuni dirigenti esterni – darà un impulso ancora maggiore a queste azioni. È una bella squadra che si sta facendo spazio”.​

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