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Voci d’Impresa – Radio 24: Intervista al Cav. Lav. Francesca Cozzani

10.05.2021

Intervista al Cav. Lav. Francesca Cozzani

Voci di Impresa – vita e storie dietro l’Azienda Mario Cozzani,
“Da La Spezia le valvole per tutto il mondo”

Di Andrea Ferro su Radio24

24 aprile 2021


 

Andrea Ferro: Dal Golfo di La Spezia, da sempre, si guarda al mondo intero, è una terra di naviganti e di traversate negli oceani. La storia di impresa che raccontiamo sboccia nel solco della stessa vocazione: salpare con un’idea e, con molto coraggio, arrivare ovunque. È la storia della “Mario Cozzani”, specializzata nella progettazione, produzione e assistenza di valvole per compressori. L’azienda prende il nome dal fondatore, oggi al timone c’è la figlia, Cavaliere del Lavoro Francesca Cozzani, amministratrice unica, che ripercorre il tempo e le stagioni che hanno segnato questa avventura imprenditoriale.

Francesca Cozzani: Comincia nel 1946 quando mio padre fonda, appunto, questa azienda subito dopo la guerra. Lui era un brillante ingegnere ma anche persona dotata di grande umanità, classe 1910. Aveva lavorato in Ansaldo, Termomeccanica, Alfa Romeo; era stato Direttore, per l’Alfa Romeo, della Spica di Livorno che faceva le pompe di iniezione del motore diesel, una lavorazione di elevata qualità e lui aveva bellissime prospettive di carriera in Alfa Romeo però preferì tornare nella sua città, La Spezia, per stare vicino alla famiglia, riparare la casa danneggiata dalla guerra e di fatto ricominciò da zero. La Termomeccanica, che era un costruttore di compressori di La Spezia, e lo è ancora, e di cui lui era stato Direttore di Ricerca e Sviluppo, gli chiese di risolvere un problema tecnico su una valvola, lui lo risolse ma dopo di che gli chiesero anche di produrla e così cominciò a comprare un tornio, un trapano e piano piano costruì la sua officina nel cortile di casa e avviò questa produzione di valvole automatiche per i cilindri dei compressori a pistone, che è appunto l’attività che facciamo ancora adesso, valvole che lavorano per differenza di pressione che richiedono quindi una progettazione specifica e poi, oltre alle valvole dei cilindri, la produzione si è allargata alla valvole di non ritorno, di regolazione e ai sistemi di attuazione di queste valvole. All’epoca l’azienda si chiamò Motominima proprio per indicare questo focus sulla meccanica di alta precisione

A.F.: negli anni ‘50, l’estrazione del gas metano nel polesine, innescò un aumento della domanda di valvole e così la produzione dell’azienda spezzina subì un’impennata e, via via, seguiranno nuove opportunità di sviluppo.

F.C.: negli anni ‘60 fu presa una grossissima commessa per il metanodotto dalla Patagonia all’Argentina, furono progettate e studiate valvole per compressori di grandi serie per Oil&Gas di cui fu ceduta la licenza a una primaria azienda italiana costruttrice di compressori, quindi il mercato di riferimento e di partenza costante è sempre stato l’Oil&Gas e tutta la petrolchimica e la chimica. Negli anni ‘70 l’officina sotto casa, in centro città non andava più bene e nel ‘75 ci trasferimmo nella zona industriale di Arcola, dove siamo ancora. Negli anni ‘80 siamo entrati in un nuovo mercato che era quello del soffiaggio delle bottiglie del PET, per poi affrontare negli anni ‘90 il mercato marino, quindi per l’avviamento dei motori diesel delle navi. Negli anni 2000 siamo entrati anche nel mercato ferroviario per i compressori che alimentano il sistema frenante e il sistema di comando delle porte ed altro. Nel 1983 sono entrata in azienda, quindi c’è anche questo passaggio, questo mio inserimento in affiancamento a mio padre che poi divenne un vero e proprio passaggio generazionale quando mio padre è mancato nel ‘94. E ora ci sono anche i figli, nel 2017 è entrato il mio primogenito Marco, lui è ingegnere aerospaziale, ha ottimi voti, ha fatto un’esperienza molto formativa in Inghilterra per una primaria azienda aeronautica, e poi è venuto da me e mi sta dando un aiuto sostanziale soprattutto negli investimenti in automazione e informatizzazione e, adesso, anche di digitalizzazione.

A.F.: oggi la Mario Cozzani fattura oltre 18 milioni di euro, i tre quarti della produzione vengono esportati letteralmente in mezzo mondo.

F.C.: già dagli anni ‘80 abbiamo ampliato la vendita prima in Europa, Francia, Germania e Belgio principalmente, e poi extra UE, soprattutto nel Far East i nostri mercati importanti sono: Giappone, Corea, in Cina abbiamo avviato una nostra società nel 2008 che fa vendita e assistenza ai clienti. Abbiamo poi anche un servizio di service localizzato sulle nostre valvole, localizzato sia in Paesi Europei che non Europei a favore dei clienti e soprattutto degli utenti finali delle nostre valvole.

A.F.: sui mercati globali, all’interno di questo settore particolare, l’azienda spezzina compete con le grandi multinazionali, è una sfida che si gioca sul terreno della tecnologia e della ricerca, come ci racconta ancora Francesca Cozzani.

F.C.: Siamo obbligati a stare sempre al passo, quindi ad avere sempre prodotti innovativi, performanti e a seguire tutte le esigenze della clientela che, come sappiamo, i mercati globali impongono sempre di più ricerche di competitività. Il contatto stretto con i costruttori di compressori ci permette da un lato di avere sempre prodotti che devono raggiungere i loro obiettivi, che sono obiettivi sempre più elevati, quindi soddisfare condizioni di lavoro sempre più critiche da un lato, dall’altro cerchiamo di prendere accordi win win con questi grossi costruttori che sono accordi che rispettiamo scrupolosamente, in questo rientra un po’ anche il fattore aggiuntivo che da l’azienda familiare, la correttezza commerciale è il nostro marchio di fabbrica, noi ne siamo fieri e i clienti l’apprezzano e anche il fatto di essere aziende familiari permette una garanzia di continuità nelle politiche e quindi una garanzia di rispettare e continuare sulle strategie concordate.

A.F.: la Mario Cozzani conta 135 dipendenti, al di là della tecnologia, il fattore umano è considerato un valore aggiunto dal quale dipende il successo dell’avventura imprenditoriale.

F.C.: da sempre l’azienda ha curato molto la crescita e protezione di tutti quelli che avevano interesse in essa e quindi mi piace dire che non abbiamo mai avuto crisi significative, siamo sempre cresciuti in maniera abbastanza costante e non abbiamo mai licenziato né fatto cassa integrazione. Io credo che tutto questo sia stato motivo per cui anche il Presidente Mattarella, nel 2016, mi ha riconosciuto la più alta onorificenza che un imprenditore può avere e che è quella del Cavaliere del Lavoro.

 

https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/voci-impresa/puntata/mario-cozzani-spezia-valvole-tutto-mondo-150521-AEJcfMC

 

 

 

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