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Un Alfiere tra le stelle, Marconi alla guida dell’Osservatorio di Capodimonte

29.01.2018

Ci portarono anche all’Osservatorio di Monte Mario. Allora non avevo ancora deciso quale carriera intraprendere, certo è che di quella visita conservo un ricordo fantastico. Ancora oggi mi emoziono”. Marcella Marconi è il nuovo direttore dell’osservatorio astronomico di Capodimonte, prima donna a guidare il più antico centro di ricerca italiano per lo studio delle stelle.

Pisana (come Galileo), si laurea in Fisica nella sua città nel 1994 per poi specializzarsi in astronomia all’Università di Firenze. Seguono collaborazioni con centri di ricerca in tutto il mondo, è responsabile di progetti internazionali, entra nel Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), pubblica oltre 400 articoli sulle più prestigiose riviste del settore. “Eppure – osserva la ricercatrice – ogni volta che mi tocca redigere un curriculum, la prima cosa che sento di dover inserire è il titolo di Alfiere del Lavoro. Non so se servirà a chi dovrà leggerlo, so che serve a me. Ricevere quell’onorificenza restituisce davvero un senso di appartenenza alla Nazione”.

Marcella Marconi diventa “Alfiere del Lavoro” della Repubblica nel 1989. Appassionata di matematica e fisica (“entusiasta ma non secchiona”, precisa), si segnala tra i 25 studenti più bravi d’Italia e, insieme ai 24 colleghi, riceve la Medaglia di Alfiere in occasione della consegna al Quirinale delle insegne ai nuovi 25 Cavalieri del Lavoro. Istituito nel 1961 dalla Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, il Premio consiste nella medaglia del Presidente della Repubblica ed è destinato ai 25 migliori studenti che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. Sono migliaia le segnalazioni che ogni anno arrivano dalle scuole e il processo di selezione è molto rigoroso. Da allora sono stati premiati più di 1.300 Alfieri del Lavoro.

Il Presidente della Repubblica che presiedette alla nostra cerimonia era Francesco Cossiga. Siccome sono piccolina mi disse che la botte piccola fa buon vino, fu molto simpatico”. In occasione della consegna delle onorificenze, ogni anno la Federazione organizza per gli Alfieri dei piccoli “tour” in sedi istituzionali, luoghi storici e artistici, centri di ricerca e in prestigiosi contesti aziendali. Il 1989 fu un anno particolarmente fortunato per i più bravi studenti d’Italia, ebbero infatti anche l’occasione di essere ricevuti da Papa Giovanni Paolo II. “Ero così emozionata che, quando si avvicinò, invece di baciargli la mano gliela strinsi, manco fosse stato un mio amico”.

Dopo il Vaticano gli Alfieri dell’’89 fecero tappa all’Osservatorio di Monte Mario, storico osservatorio astronomico di Roma, attualmente sede della presidenza dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. La brillante ragazza pisana forse nemmeno sognava di dedicare la propria vita allo studio delle stelle, ora è la prima donna a dirigere il più antico osservatorio astronomico d’Italia.

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