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Salini: Piano Marshall da 100 miliardi per rilanciare l’Italia

«È stata un’assemblea necessariamente virtuale, nella forma, ma molto reale nella sostanza, un’assemblea che ha lanciato un nuovo soggetto, Webuild, che ha come sottostante la visione industriale di Progetto Italia». Per Pietro Salini, amministratore delegato del gruppo, è un giorno importante: sono ripartiti i cantieri che avevano dovuto fermarsi qualche giorno e la missione di crescita è ancora più netta, a partire dal nuovo nome. Ma rispetto al contesto da cui il progetto era nato, è più forte l’emergenza. Cosa serve per la fase 2? «Occorre un programma di infrastrutture per rilanciare lo sviluppo del paese. Un grande plano, che metta in movimento il lavoro. E poi, quello che più occorre, bisogna far ritornare la fiducia, obiettivo che si ottiene solo facendo ripartire l’occupazione. Abbiamo molto risparmio privato, fermo per assenza di fiducia, ci vuole un nuovo piano Marshall. Noi ci siamo». Salini-Webulid ha messo la sua firma sul Ponte di Genova, quali saranno gli altri passi?

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