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Riapre Palazzo Maffei, otto opere restaurate. Di nuovo visitabile la casa museo voluta da Luigi Carlon

26.09.2020

All’interno di una stanza si staglia la figura di una donna zoomorfa, raffigurata con la testa di uno struzzo. S’intravede un bambino in posizione fetale, al di là del balcone un angelo si libra in volo sopra il mare. Un ironico omaggio all’amata-odiata madre o una blasfema interpretazione dell’episodio evangelico dell’annunciazione? La dissacrante tela surrealista di Alberto Savinio de La sposa fedele (193o-31) è uno degli otto capolavori che abitano a Palazzo Maffei a Verona oggetto di restauri e di manutenzione conservativa effettuati durante la chiusura per l’emergenza sanitaria. Grazie all’intervento, la lettura della texture dell’opera saviniana ha fatto riemergere i rilievi materici, l’andamento delle pennellate e il ductus pittorico dell’artista. La casa-museo nel cuore della città scaligera — inaugurata lo scorso 14 febbraio e subito chiusa — che accoglie la ricca collezione dell’imprenditore Luigi Carlon riapre oggi i battenti. Tornano ad essere visibili le 18 stanze su 1000 mq. che ospitano 35o opere, in un excursus che parte dai preziosi fondi oro trecenteschi per approdare al Novecento di Picasso, De Chirico, Mirò, Kandinsky, Magritte, Fontana, Burri fino al contemporaneo.

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