In evidenza sui principali quotidiani:
– Il premier Conte apre al Mes: “Deciderà il Parlamento”. Di Maio (M5S) replica: “Non serve”. Franceschini (Pd) alla destra: “Un patto sulle riforme”
– La ministra dell’Istruzione Azzolina: test Covid agli alunni. Si farà con l’esame della saliva. Al vaglio il dimezzamento della quarantena.
– Con il Recovery Plan obiettivo Pil all’1,6% e investimenti pubblici oltre il 3%. Il ministro dell’Economia Gualtieri: rimbalzo nel 3° trimestre
PRIMO PIANO
Politica interna
Testata: Corriere della Sera
Autore: Galluzzo Marco
Titolo: Conte non chiude sul Mes. Stop da Di Maio Sei dossier: via al piano per i fondi europei – L’equilibrismo di Conte sul Mes «Pronti per le riforme strutturali»
Tema: Mes
Il premier Giuseppe Conte, accolto dagli applausi, dice che “si sente a casa” anche se è la prima volta alla Festa dell’Unità. La prima domanda è su Mario Draghi e la risposta è una sorta di giustificazione: “Ne ho parlato in buona fede, si vuole alimentare una rivalità che non esiste”. Il presidente del Consiglio è di ritorno da Beirut, dove ha trascorso la giornata in incontri istituzionali, s’immerge immediatamente nella politica interna. Torna sulle parole espresse per le elezioni regionali: “Ho auspicato un dialogo anche a livello territoriale fra Pd e 5 stelle, ma non vivo nell’iperuranio, sapevo delle difficoltà ma mi ha guidato il buon senso, nel segno di prospettive politiche più durature”. E’ un invito, aggiunge, perché “il centrodestra si presenta unito ed è certamente un vantaggio”. Sul Mes “ho una posizione molta laica, prima verifichiamo tutti i soldi che ci servono, ora non sono in grado di dire né sì e né no”. Di Maio e Crimi tagliano corto: “Così il Mes non va bene”. Da Alitalia a Ilva, 6 i dossier sul tavolo. E via al piano per i fondi Ue.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Santarpia Valentina
Titolo: Scuola, le spinte per il rinvio – Scuole sicure, ritardi e accuse «Rinviamo il ritorno in aula»
Tema: Scuola
Ripartenza a ostacoli per le scuole. Sono già diversi gli istituti non ancora pronti che chiedono di ritardare l’inizio delle lezioni. “Il rischio zero non esiste” sottolinea la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, “ma stiamo facendo di tutto per riaprire in sicurezza”. E annuncia “test a campione tra gli studenti”. La ministra si difende, soprattutto: secondo lei sono state dette troppe “falsità”, “corbellerie” e ricostruzioni “ingiuste”, in un clima di “disfattismo”, “narrazioni al ribasso” e “polemiche sterili”. Azzolina rivendica di aver agito in sinergia con tutti i protagonisti, di aver trovato risorse mai viste prima e di aver guardato anche oltre l’emergenza “cercando di generare, dalla risposta alla crisi, anche delle opportunità di miglioramento e sviluppo”. Aumenta intanto il numero dei positivi. Ieri sono stati 1.370, ma con il doppio dei tamponi.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Falci Giuseppe_Alberto
Titolo: Di Maio «scarica» Crimi: ora un vertice legittimato
Tema: M5S
Luigi Di Maio ammette di essere stato “il primo a dire che le Regionali andavano gestite diversamente”. Il suo non è “un attacco a Crimi o a Zingaretti” ma un monito per le Amministrative del 2021 a Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna, dove “se non lavoriamo coordinando un’azione a livello nazionale, è logico che ci troviamo negli ultimi giorni a discutere se sostenere o meno il candidato del Pd”. E’ possibile che la Raggi si ritiri dalla corsa al Campidoglio? “Questo è fuori discussione”. Ma le Regionali “non possono essere un test per il governo, visto che in Italia si vota ogni sei mesi”. E sugli attacchi subiti da Mario Draghi diplomaticamente replica che l’ex governatore della Bce “è una risorsa del Paese in un momento in cui servono tutte le risorse per affrontare la crisi. La sua personalità può convivere con Conte”. Sul Mes “non c’è nessuna apertura”.
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Testata: Stampa
Autore: Schianchi Francesca
Titolo: Franceschini alla destra “Un patto sulle riforme” – “Patto con l’opposizione per le riforme Comunque vada il governo non cade”
Tema: Intervista a Dario Franceschini
“Se al referendum vincerà il Sì, come penso, sarebbe intelligente per maggioranza e opposizione prendere quel voto come una spinta a fare le riforme costituzionali necessarie”. A undici giorni dalle urne su referendum e Regionali, il capodelegazione Pd e ministro della Cultura Dario Franceschini avanza la sua proposta bipartisan: “So già che adesso riceverò molti no, ma credo ci saranno ripensamenti dopo il 21 settembre”. Convinto che quel lunedì le notizie saranno buone per i dem e il governo “andrà avanti fino a fine legislatura” – e proiettato verso i progetti del Recovery Plan, “arriveranno nei tempi giusti: la fretta fa i gattini ciechi”. “Deideologizziamo la questione dei fondi: discutiamone e capiremo che usare quei soldi è una scelta intelligente”.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Franco Massimo
Titolo: La Nota – Il veto grillno che restringe i margini di Palazzo Chigi
Tema: Governo
Quando il segretario del Pd Nicola Zingaretti,avverte che trovare un accordo sui soldi europei del Mes per la sanità “è uno dei compiti del presidente del Consiglio”, in qualche maniera si sfila dalla diatriba col M5S. E fa capire che l’utilizzo di quei 36 miliardi di euro, rifiutati con un veto ideologico dai grillini, è una questione che promette di Indebolire Giuseppe Conte, prima che il Pd. Implicitamente, si segnala al premier che i continui rinvii dei 5 Stelle alimentano il sospetto di una strategia di logoramento nei suoi confronti. II no al Mes sarebbe uno dei proiettili del “fuoco amico” dei Cinque Stelle contro Palazzo Chigi. Il Mes non prefigura soltanto il conflitto tra i 5 Stelle e i democratici ma quello tra il premier e il “suo” Movimento.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: F. Sar.
Titolo: Il piano segreto: azioni d’emergenza per contagi e pazienti asintomatici
Tema: Coronavirus
“In caso di attuazione del Piano – che contiene la definizione degli scenari e della strategia operativa per il conseguimento degli obiettivi – si deve prevedere che le situazioni che si vengono a creare siano gestite in emergenza, con la stessa logica che ha spinto il nostro governo a dichiarare lo stato di emergenza affidando il coordinamento delle attività al Dipartimento della Protezione Civile”. È questa la linea stabilita dall’esecutivo nel piano messo a punto tra il 19 e il 22 febbraio, quando l’epidemia da Coronavirus aveva già portato alla chiusura totale di Wuhan, in Cina. Lo svela il “Piano pandemico nazionale” di cui il governo aveva negato l’esistenza con il ministro della Salute Roberto Speranza che aveva parlato di uno “studio in itinere”.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Marsillo Marco – Bardi Vito – Santelli Jole
Titolo: La lettera – I governatori del centrodestra al capo dello Stato: noi tenuti all’oscuro Dal governo atto ingiustificabile
Tema: Regioni-Governo
La richiesta: “Indispensabile che i territori vengano coinvolti. Le chiediamo un incontro”. “Le notizie che si susseguono in questi giorni, dopo la desecretazione dei verbali del Cts, ci spingono a rivolgerci direttamente a Lei anche in virtù dell’imparzialità e dell’alto ruolo che ricopre come garante dell’unità e della dignità del Paese di fronte a tutti gli italiani e a tutela della nostra immagine in Europa e nel mondo. […] Ora è il momento della chiarezza: un atto dovuto a tutti i cittadini anche di fronte all’Europa […]”.
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Testata: Giornale
Autore: de Feo Fabrizio
Titolo: Silvio risorge – «Quadro clinico favorevole» E Berlusconi torna in campo
Tema: Berlusconi
Silvio Berlusconi interviene a un convegno di Forza Italia: “Farò campagna elettorale, governo a casa”. “Mi sto riprendendo, nonostante la carica virale record. Qui al San Raffaele hanno fatto migliaia di esami e io sono risultato tra i primi cinque per forza del virus…questo conferma che sono il numero uno”, sdrammatizza. Intanto la scuola riparte più ammaccata che mai, La Lega chiede la testa della Azzolina. E in Francia la quarantena è dimezzata: sette giorni.
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Testata: Repubblica
Autore: Cuzzocrea Annalisa
Titolo: Referendum, slitta ancora la legge elettorale – Il cantiere delle riforme si blocca subito Slitta la legge elettorale
Tema: Legge elettorale
Ennesimo rinvio sull’adozione del testo base della legge elettorale in commissione Affari Costituzionali alla Camera. Doveva avvenire ieri, perfino Italia Viva – contraria al proporzionale – aveva deposto le armi decidendo di astenersi per non porre ostacoli alla maggioranza prima del voto del 20 e 21 settembre. Ma è bastato l’ostruzionismo del centrodestra a far sì che tutto venisse posticipato a domani. La condizione posta da Nicola Zingaretti per il sì dei Dem al referendum era l’approvazione del proporzionale almeno in una delle due Camere. E di ritardo in ritardo quell’obiettivo è diventato irraggiungibile. “Ma giovedì non ci saranno problemi – assicura il presidente della prima commissione di Montecitorio, il 5 Stelle Giuseppe Brescia – prima della pausa per il referendum questa cosa va fatta e l’opposizione non può certo vietarci di rispettare gli impegni presi”. L’ottimismo non manca, ma la promessa non è certo stata mantenuta.
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Testata: Repubblica
Autore: Folli Stefano
Titolo: Cosa significa la rimonta del No – Dietro la possibile rimonta del No
Tema: Referendum
A meno di due settimane dal voto colpiscono due aspetti della campagna. Il primo è la costante ripresa del No, testimoniata da autorevoli sondaggisti e soprattutto da uno stato d’animo indefinibile che si coglie in giro per il Paese, trasversale a quasi tutte le forze politiche. Nessuno può dire oggi se la risalita del No sarà sufficiente a ribaltare le previsioni quasi unanimi che fino a dieci giorni fa consideravano verosimile solo lo scenario plebiscitario di una vittoria a valanga del Sì. Ma è già sufficiente che oggi si discuta di una possibile rimonta, o di un risultato più equilibrato, per comprendere che la vicenda è meno scontata di quanto qualcuno pretendesse. Il secondo punto è la sensazione che il referendum sul taglio dei parlamentari stia diventando sempre più politico, tanto che il merito del quesito si attenua a favore di una posta in gioco più ampia e insidiosa.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Migone Gian Giacomo
Titolo: Soltanto il Sì ci spingerà al cambiamento
Tema: Referendum
Il rigetto del taglio consoliderebbe Io status quo istituzionale e sistemico.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Franchi Paolo
Titolo: È un baratto politico: io voterò no
Tema: Referendum
Spero che nessuno sostenga che l’esigenza di tagliare senatori e deputati viene dalla società civile.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Palmerini Lina
Titolo: Politica 2.0 – La sfida di Salvini alle regionali tra Zaia e Meloni
Tema: Regionali
Dopo aver fissato l’asticella molto in alto – faremo 7 a 0 alla maggioranza – ieri Salvini è di nuovo tornato sui suoi passi e ha detto che le prossime regionali sono un test locale evitando di rispondere se avranno o no contraccolpi sul governo. Da giorni ormai, a parte l’inciampo nell’aver promesso di fare “cappotto” a Pd e 5 Stelle, il leader della Lega sta facendo l’opposto di quel che aveva fatto in Emilia-Romagna quando la mira era rovesciare Conte. Ma è pura tattica da campagna elettorale perché nonostante neghi la valenza politica dell’appuntamento regionale, è chiaro che in questa tornata il Capitano deve ricavarne qualcosa per sé e per riscattare la sua leadership. Sarà infatti il primo test con il consenso dopo i mesi di lockdown e astinenza dalle piazze, dopo lo zig zag sulle mascherine, dopo la sconfitta emiliana, dopo le inchieste giudiziarie e le sue vicende processuali.
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Economia e finanza
Testata: Sole 24 Ore
Autore: Pogliotti Giorgio – Tucci Claudio
Titolo: Smart working, le 10 risposte chiave – per chi ha figli in quarantena scatta il diritto al lavoro agile – Lavorerà da casa chi ha i figli in quarantena
Tema: Smart working
Lavorerà da casa chi ha i figli in quarantena. Il genitore lavoratore potrà infatti attivare lo smart working per tutto il (o parte del) periodo di quarantena del figlio under 14 convivente, in seguito a contatto verificatosi nella scuola. Se non sarà possibile il lavoro agile, uno dei due genitori potrà scegliere il congedo straordinario retribuito al 50%. Per molti lavoratori (si stima che oggi siano 4 milioni quelli che per buona parte del loro tempo operano da remoto) è in atto un progressivo ribilanciamento, con molto parziali rientri in sede. Chi adesso non allenta le misure sono sicuramente grandi società, da Tim a Vodafone, Eni, Enel e Pirelli. C’è da capire cosa accadrà dopo il 15 ottobre e la possibile fine dello stato emergenziale. Nell’emergenza lo smart working è stato utilizzato con modalità differenti rispetto alla legge 81/2017 che l’ha istituito.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Trovati Gianni
Titolo: Con il Recovery obiettivo Pil all’1,6% e investimenti pubblici oltre il 3%
Tema: Recovery Plan
Raddoppiare il tasso di crescita all’1,6%, portare gli investimenti pubblici sopra il 3% del Pil e far crescere le competenze alzando il tasso di laureati fermo al 27,6%. Sono gli obiettivi fissati dal governo nelle linee guida del Recovery Plan, oggi sui tavoli politici del Comitato per gli Affari europei per il via libera. Digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture “per la mobilità sostenibile” tra gli assi portanti. Le “azioni di riforma” spaziano dal taglio strutturale al cuneo fiscale agli interventi sul mercato del lavoro. Gentiloni: politica fiscale Ue espansiva anche nel 2021. L’Istat vede segnali diripresa, Fitch riduce la stima del Pil.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Salvia Lorenzo
Titolo: Da lavoro a salute Ecco gli obiettivi – Ecco il piano italiano che andrà in Europa
Tema: Recovery Plan
Ecco il piano del governo per il Recovery fund. Oggi sarà inviato alle Camere. A sorpresa interventi anche sulla salute. Obiettivo: tasso di occupazione su di 10 punti. Nelle linee guida non ci sono i progetti elaborati dai ministeri (circa 660) che da gennaio saranno inviati a Bruxelles ma i criteri con cui andranno scelti. Non passeranno quelli “storici che hanno noti problemi di attuazione pur avendo già avuto disponibilità di fondi”. Non il ponte sullo Stretto, insomma, ma il tunnel forse sì. Via libera ai progetti di “rapida attuazione”.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: G.Tr.
Titolo: Gualtieri Rimbalzo nel 3° trimestre, poi dipende dai contagi – Gualtieri: Dl Agosto più selettivo, ponte per la ripresa
Tema: Dl Agosto
Il decreto Agosto è l’ultimo provvedimento chiamato a tamponare i colpi economici della pandemia, che insieme agli interventi di marzo e maggio hanno richiesto 100 miliardi di indebitamento e 211 di saldo netto da finanziare. Ma è allo stesso tempo la prima mossa per la “ricostruzione”. Nella sua audizione serale in commissione Bilancio al Senato il ministro dell’Economia Gualtieri accreditala manovra estiva del ruolo di “ponte” verso l’avvio del Recovery Plan, su cui assicura la “massima disponibilità” del governo al confronto parlamentare anche sulle cornici che saranno esaminate oggi dal Ciae rispondendo così alle richieste arrivate dal Pd. Il ministro sottolinea il rimbalzo dell’economia “più robusto del previsto” nei mesi da maggio a luglio, “anche per le norme approvate”.
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Testata: Foglio
Autore: Cerasa Claudio
Titolo: Intervista a Roberto Gualtieri – “Sì: abbassare le tasse grazie all’Europa si può”. Recovery e futuro. Parla Gualtieri – Crescita, ottimismo, Recovery e Salvini. Parla R. Gualtieri
Tema: Intervista a Roberto Gualtieri
L’ottimismo sulla crescita, la rivoluzione della pa, e un invito all’opposizione: basta propaganda, collaboriamo. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri da Modena: “Vedrete, saremo veloci come la Francia”. “L’obiettivo? Far entrare a regime riforme che possano aiutare a finanziare una riduzione maggiore del carico fiscale”. “Penso sia sotto gli occhi di tutti – spiega Gualtieri – il rischio che avremmo corso nel trovarci in una pandemia con un governo schierato contro l’Europa”. Mentre “grazie al Recovery Fund potremo portare il livello del bambini che vanno agli asili nido al livello dei paese del nord Europa”. “Occorre recuperare il Pil perduto – sottolinea – prima di ripartire con una stagione in cui il punto fondamentale è il consolidamento di bilancio”. E “se modernizziamo la pa possiamo credibilmente avere un graduale aumento di gettito con cui sostenere una riforma fiscale”.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Fubini Federico
Titolo: «Non sprecate gli aiuti» – «Non sprecate gli aiuti Ue In Italia investimenti e riforme per fermare la divergenza»
Tema: Intervista a Klaas Knot
“In Italia servono investimenti e riforme per arrestare la deriva” dice il presidente della Banca d’Olanda Klaas Knot che ricorda al nostro Paese di non sprecare gli aiuti europei. Il Recovery Fund “è una soluzione alla situazione attuale, mentre la divergenza fra economie dell’area euro è un processo lento. Va fermata e ciò richiede che i Paesi in Europa del Sud, come l’Italia, riescano a chiudere lo scarto di produttività con l’Europa del Nord. In questo gli investimenti pubblici sono parte della risposta, non tutta. Una combinazione di investimenti con il Recovery Fund e riforme sarebbe molto potente. Ma i soli investimenti non fanno la differenza, ancor meno se fossero ciò che Mario Draghi chiama ‘debito cattivo’. Per questo dico che riforme che rafforzino la facilità di fare impresa in Europa del Sud sarebbero decisamente benvenute”.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Tremonti Giulio
Titolo: Una riforma urgente che diventa sempre più difficile – Fisco, riforma sempre piu urgente (ma la pandemia complica le cose)
Tema: Fisco
Le ragioni per una riforma fiscale che c’erano anni fa oggi sono ancora più forti. Va comunque notato che è dal 2008 (e in specie è dal principio della crisi finanziaria) che le parole “riforma fiscale” sono in tutti gli Stati europei scomparse dal vocabolario politico. Solo negli Usa, nel 2016, è stata avviata una vera e propria riforma fiscale, la prima disegnata all’interno dell’economia globale per fronteggiare gli effetti della crisi. La pandemia, con i suoi effetti negativi, oggi rende una riforma fiscale se non impossibile, certo ancora più difficile.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Manca Daniele
Titolo: Il commento – L’Einaudi (ignorato) sul fisco – L’«ottima imposta» di Einaudi: la lezione (ignorata) su tasse e Fisco
Tema: Fisco
Si torna ancora una volta a parlare di riforma fiscale. Giusto, ma è possibile pretendere un po’ di chiarezza? Iniziando dal fatto che associarla al Recovery Fund è un errore. Non è possibile farla con quelle risorse. Ormai il principio dovrebbe essere chiaro. A meno che non si intenda usare per intervenire sulle tasse fondi che originariamente erano previsti per altre partite ma che ora potrebbero essere finanziate dall’Unione. Già questo sarebbe un elemento di trasparenza, sia nei confronti dei cittadini, sia nei confronti di chi ci guarda da fuori e che riceve un’immagine di un’Italia pasticciona.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Lops Vito
Titolo: Nasdaq ancora in netto ribasso Perso il 10% in tre sedute – Nasdaq ancora in caduta libera: in tre sedute ha perso il 10%
Tema: Mercati
Dopo un lungo rally Wall Street sembra aver ingranato la retromarcia e si sta allontanando rapidamente dai recenti primati. La peggior performance è quella del Nasdaq (il listino dei tecnologici) che in tre sedute ha ceduto circa il 10%. Pesanti perdite per i cinque big del listino – Facebook, Amazon, Google, Apple e Microsoft – che hanno perso in tre giorni quasi 750 miliardi di capitalizzazione. La debolezza delle Borse Usa, assieme agli scivoloni del petrolio (-7% ieri per il Wti) ha penalizzato anche le piazze europee (-1,8% Milano). Le tensioni sono testimoniate anche dal rialzo dell’indice della paura Vix, salito fino a 35: il 15% in più della vigilia.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Longo Morya
Titolo: Btp a 20 anni Domanda da primato: emessi 10 miliardi – Boom di domanda per i BTp ventennali: richiesti 84 miliardi
Tema: Btp
Le premesse erano buone. Il mercato è da tempo ben disposto verso i titoli di Stato italiani ed europei. Ma il collocamento del nuovo BTp ventennale, annunciato lunedì pomeriggio dal Tesoro, ha probabilmente superato anche le più rosee aspettative: in poche ore le banche incaricate di piazzare il titolo (Credit Agricole, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo e Jp Morgan) hanno infatti raccolto una domanda pari a 84 miliardi di euro. Una valanga di ordini d’acquisto, arrivati da mezzo mondo: tre quarti dall’estero, inclusi gli Stati Uniti (13%) e Gran Bretagna (25%). Questo ha permesso all’Italia di collocare più dei 6-8 miliardi previsti dagli analisti: alla fine il BTp è uscito per 10 miliardi di euro tondi. E soprattutto ha consentito al Paese di “strappare” un tasso d’interesse un po’ più basso del previsto.
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Testata: Messaggero
Autore: Bassi Andrea
Titolo: Autonomia, attacco alla Capitale – Torna l’Autonomia, Roma sotto attacco surplus fiscale al Nord
Tema: Autonomia differenziata
Il dossier sembrava sparito, ma ora il progetto dell’Autonomia differenziata chiesta dalle Regioni del nord è tornato nell’agenda del governo e a ottobre, dopo le elezioni regionali, potrebbe essere presentato in Parlamento. Nella bozza di legge l’ipotesi di trasferire al nord alcune funzioni dei ministeri. Un vero e proprio attacco alla Capitale. La promessa di Conte: “Piano su Roma con i fondi Ue”. Sabino Cassese: “Serve uno statuto speciale”.
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Testata: Repubblica
Autore: Ginori Anais – Pagni Luca
Titolo: Idrogeno Nasce il patto Parigi-Berlino per l’oro verde – Energia dall’idrogeno Un patto franco-tedesco per il nuovo oro verde
Tema: Innovazione
L’asse tra Parigi e Berlino parte alla conquista del nuovo oro verde. Dopo la Germania, anche la Francia annuncia un massiccio piano di investimenti per lo sviluppo e la produzione di idrogeno, da utilizzare per il fabbisogno energetico, dall’elettricità ai trasporti. II governo francese mette sul piatto 7 miliardi di euro sulla scia del governo tedesco che a giugno aveva annunciato un pacchetto di 9 miliardi. “Anche in questo settore cruciale vogliamo costruire una sovranità europea”, ha spiegato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire che venerdì sarà a Berlino per ufficializzare il patto con il ministro tedesco Peter Altmafer. “La scommessa è una nuova filiera industriale che possa essere protagonista nella competizione globale”. Gli investimenti sono programmati fino al 2030, ma i primi 2 miliardi di euro sono già nel piano di rilancio biennale appena presentato e finanziati dal Recovery Fund.
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Societa’, istituzioni, esteri
Testata: Sole 24 Ore
Autore: Pelosi Gerardo
Titolo: Conte: «L’Italia a fianco del Libano, nell’emergenza e nella ricostruzione»
Tema: Italia-Libano
Mille militari italiani a Shama, nella missione Unifil dei caschi blu guidata dal generale Stefano Del Col, e ora altri 500 per l’operazione “Emergenza Cedri” dopo l’esplosione a Beirut del 4 agosto: è racchiuso in questi numeri il contributo italiano alla stabilità del Libano, Paese dove ieri, a distanza di oltre un anno, è tornato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A tutti i suoi interlocutori Conte ha ribadito che “l’Italia ci sarà e continuerà a esserci in questa attività di sostegno, ma occorre che il popolo libanese riesca a esprimere con determinazione e con coraggio una visione chiara verso questo percorso riformatore”. “L’Italia – ha spiegato Conte al termine del colloquio con il presidente della Repubblica libanese, Michel Aoun – ha profondo rispetto delle prerogative sovrane del popolo libanese ma rimarrà al suo fianco auspicando che si possa formare al più presto un nuovo governo che si occupi della ricostruzione e di avviare un programma urgente di riforme, per rispondere alle legittime richieste della popolazione”.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Degli Innocenti Nicol
Titolo: Governo inglese, dimissioni per protesta del capo dell’ufficio legale
Tema: Regno Unito
Boris Johnson esce allo scoperto: il governo britannico ha ammesso ieri che intende “violare la legge internazionale” riscrivendo parti dell’accordo su Brexit che era stato firmato e concordato lo scorso anno. La decisione di Londra ha portato alle dimissioni per protesta del capo affari legali del Governo, mentre l’ex premier Theresa May ha accusato il suo successore di mettere a repentaglio la reputazione e credibilità della Gran Bretagna agli occhi del mondo. I negoziati bilaterali con l’Ue sono ripresi in un clima di recriminazione reciproca. Le aspettative sono minime che l’ottava tornata di trattative possa portare a un accordo prima della fine del periodo di transizione. Londra ha confermato però che, se non si toverà un’intesa per sbloccare l’impasse entro metà ottobre, non accetterà l’accordo di recesso come è stato stipulato e siglato dalle due parti e opterà per un “no deal”.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Rosaspina Elisabetta
Titolo: Intervista ad Arancha Laya González – «La Spagna non accetta di rimanere isolata: no alle frontiere chiuse»
Tema: Spagna
“Negozieremo l’apertura di corridoi turistici, almeno per le isole Canarie e Baleari. Non vogliamo ulteriori restrizioni alle frontiere. La pandemia ha attaccato una delle libertà più europee: quella di movimento”. La ministra degli Esteri spagnola Arancha González Laya lancia un avvertimento all’Ue e Oltremanica: Madrid avrà pure totalizzato il peggior bilancio del continente, con ormai oltre mezzo milione di infettati, ma non accetta un isolamento che assomiglia sempre più a un boicottaggio della sua industria turistica. Tantomeno dal Regno Unito che, a luglio, ha imposto unilateralmente una quarantena (tuttora in vigore) a chi arriva dalla Spagna, dissuadendo i britannici dal frequentare i lidi prediletti. A soli 114 giorni dalla separazione, forse non consensuale, del Regno Unito dall’Ue, è ancora in alto mare un accordo sullo status di Gibilterra e dei suoi abitanti, che rischiano l’incomoda posizione di enclave al sud della penisola iberica. Il governo spagnolo non concederà facilitazioni.
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Testata: Repubblica
Autore: Castelletti Rosalba
Titolo: Intervista a Pavel Latushko – Latushko “Repressione in stile Urss Bisogna porre fine ora a questo scempio della legalità”
Tema: Bielorussia
“L’arresto di Maria Kolesnikova per il solo fatto di essersi rifiutata di lasciare forzatamente la Bielorussia è un’ingiustizia. La dimostrazione dell’ipocrisia del regime al potere. Dobbiamo mettere il punto qui, adesso, a questi soprusi, altrimenti le autorità potranno continuare a fermare senza motivo chiunque senza mai pagare”. Pavel Latushko, 47 anni, ministro della Cultura sotto Aleksandr Lukashenko dal 2009 al 2012, poi ambasciatore in Francia, Polonia e Spagna, fino a un mese fa era il direttore del più antico teatro di Minsk, lo Janka Kupala. Davanti alla violenta repressione delle manifestazioni antigovernative, ha protestato ed è stato licenziato per questo. Oggi è l’unico funzionario di regime a essere passato dall’altra parte della barricata insieme a Kolesnikova, siede nel Presidium del Consiglio di coordinamento creato dall’opposizione per promuovere una transizione di potere. Qualche giorno fa gli è stato dato un ultimatum lasciare il Paese o finire agli arresti. Oggi si trova in Polonia, ma promette che tornerà presto in Bielorussia.
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IL FATTO QUOTIDIANO
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