Menu

SINTESI IN PRIMO PIANO – 9 dicembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Recovery plan, slitta il via libera al Piano per la ripresa. Oggi il premier Conte alla prova del Parlamento.
– Cashback, difficoltà nella registrazione degli strumenti di pagamento che rischiano di aver vanificato il primo giorno di shopping prenatalizio.
– Per il Regno Unito è il V-day: parte l’imponente campagna con farmaci per arginare la pandemia.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Duello sul Recovery plan Salta il Consiglio dei ministri
Tema: Recovery plan 

Salta il Consiglio dei ministri sul Recovery plan, dove resta lo scontro con Italia viva, mentre è schiarita con i 5 Stelle sul Mes. Questa la sintesi della giornata di ieri, vissuta, come tutte le ultime, con forti tensioni nella maggioranza. II Consiglio dei ministri per dare il via libera al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza per spendere i 209 miliardi che arriveranno dall’Europa, si doveva riunire ieri, dopo la brusca interruzione il giorno prima perché la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese era stata trovata positiva al Covid. Invece, è saltato. Verrà convocato solo dopo che il governo avrà superato lo scoglio di oggi al Senato, dove il premier, Giuseppe Conte, dovrà verificare la tenuta della maggioranza sulla riforma del Mes, il Fondo europeo salva Stati
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Perrona Manuela – Patta Emilia 
Titolo: Renzi attacca sulla governance, slitta ancora il Recovery plan
Tema: Recovery plan

[…] il rischio è che, dopo lo slittamento deciso ieri per tentare un armistizio, neanche stasera sia possibile riunire di nuovo il Consiglio dei ministri per permettere al premier di presentarsi al vertice europeo con il “timbro politico” su un passo avanti dell’Italia nella predisposizione del piano. Un passo avanti che invece le cancellerie europee preoccupate dai ritardi italiani, a partire dalla Germania, aspettano con trepidazione. II principale oggetto del contendere sembra essere proprio la task force. «Insistere su una misura che sostituisce il governo e serve solo a moltiplicare le poltrone è una follia», ripete Renzi. E a chi usa l’argomentazione «ce lo chiede l’Europa» per giustificare la creazione di una struttura tecnica, da Iv fanno notare come la stessa portavoce della Commissione Ue Marta Wieczorek abbia smentito ingerenze: Bruxelles «non ha mai dato nessuna linea guida, né formalmente né informalmente, su co me organizzare la struttura politica per preparare i piani nazionali o amministrare i fondi. Sta ai singoli Stati decidere».
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Il retroscena – Il premier evita la sfida aperta alla vigilia del vertice: come la prenderebbe la Ue?
Tema: Recovery plan

Giuseppe Conte non vuole lo scontro, non cede a quella parte del Pd che gli suggerisce di «stanare Renzi», ma non perché non ritenga seria la minaccia del leader di Italia viva, semplicemente perché alla vigilia di un Consiglio europeo arrivare a Bruxelles con un Cdm che si spacca sulla governance del Recovery fund sarebbe uno smacco enorme per l’immagine dell’Italia. Per questo motivo nemmeno oggi con ogni probabilità si terrà un nuovo Consiglio dei ministri sul Recovery, si potrebbe tenere in serata una riunione del governo su altre materie, leggi in scadenza e così via, ma una forzatura da parte di Conte, in questo momento, sembra possibile escluderla.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Il retroscena – Il Pd media ma ora teme: l’ex leader aprirà la crisi
Tema: Recovery plan

A suonare l’allarme è Dario Franceschini in persona. «Guardate che stavolta Renzi fa sul serio, sul Recovery andrà fino in fondo», avverte all’ora di pranzo il ministro della Cultura, impegnato da giorni a tenere i contatti con il leader di Italia viva per capire sino a che punto intenda spingere la sua offensiva contro il presidente del Consiglio. L’indicazione, ora, è provare a rimettere insieme i cocci. Da una parte, cercando di persuadere Conte a cedere, almeno, sui poteri in deroga. Il Mef sta riscrivendo la norma insieme a palazzo Chigi: tutte le ordinanze dei manager dovranno passare per il Cdm. Dall’altra, tentando di ridurre a più miti consigli il senatore di Rignano. Sullo sfondo di un messaggio che, a fine giornata, il vicesegretario Orlando s’incarica di lanciare agli alleati: «Abbassare i toni, pesare le parole, coinvolgere ed includere. Il Paese è già molto provato e non ha bisogno di altri conflitti. Lavoriamo insieme per spendere bene e rapidamente tutte le risorse disponibili». Altrimenti — è il sottotesto — l’Italia non ce lo perdonerà.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Casadio Giovanna 
Titolo: Bellanova “Se il premier vuole andare avanti deve ritirare la norma sulla task force”
Tema: Intervista a Teresa Bellanova

«Conte va avanti se non governa contro il Parlamento: non siamo una repubblica fondata sui Dpcm né sulle task force». Teresa Bellanova, ministra dell’Agricoltura e capo delegazione dei renziani nell’esecutivo, non retrocede. E sul voto oggi sulla riforma del Fondo Salva Stati rincara: «Non abbiamo firmato la risoluzione di maggioranza perché prima vogliamo sentire se Conte nel suo intervento alle Camere, rispetta i patti sul Mes».
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Le imprese Ue: subito gli investimenti – L’industria alla Ue: stallo da superare
Tema: Fondi europei
Lettera congiunta dei presidenti delle Confindustrie di Italia, Spagna, Francia, Germania e Polonia alle istituzioni europee per sollecitare il varo del Recovery Fund e dei pacchetti di sostegno all’economia, in vista del vertice Ue del 10 e 11 dicembre. Bisogna stringere i tempi, «superare lo stallo negoziale», individuare le «priorità chiave» su cui devono «fare perno le riforme e gli investimenti» anche con «nuove forme di cooperazione pubblico-privato», insiste il mondo imprenditoriale. Non solo: Stati membri e istituzioni Ue devono «coinvolgere le parti sociali sia nell’elaborazione che nell’attuazione dei piani di ripresa e resilienza» e definire «regole semplici e chiare per assicurarne un’effettiva operatività». Dura presa di posizione delle imprese del turismo: noi settore portante dell’economia ma aiuti inadeguati.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bonomi Carlo – Garamendi Antonio – Kempf Dieter 
Titolo: «Regole semplici e certe. La politica coinvolga le parti sociali»
Tema: La lettera dei cinque presidenti Confidustria

[…] esprimiamo grande preoccupazione per il fatto che gli stalli non siano ancora stati superati. Il tempo stringe e il rischio di entrare nel sistema dell’esercizio provvisorio del bilancio Ue appare altissimo.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Netti Enrico 
Titolo: Recovery in stallo, turismo escluso – «Turismo ignorato, piano da bocciare»
Tema: Fondi europei

Un comparto che vale il 13% del Pil nazionale e nell’era pre Covid occupava 3,5 milioni di persone, il 15% dei lavoratori italiani. Il turismo per il Belpaese vuole dire molto di più non solo per gli oltre 232 miliardi di ricchezza che genera e i 428 milioni di pernottamenti, trend in costante crescita fino a quest’anno secondo l’ultimo Osservatorio Enit. Per mettere in sicurezza questa colonna portante dell’economia il «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr), secondo le bozze, prevede uno stanziamento di soli 3,1 miliardi su un totale di 196 miliardi. I 3 miliardi sono poi da ripartire tra le attività dell’industria del turismo e la filiera della cultura. Un budget più che striminzito che lascia increduli gli stakeholder del settore di fronte a tanta indifferenza da parte del Governo.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: «Sanità, pochi 9 miliardi» – «Sanità, 9 miliardi non bastano» Speranza avverte il governo
Tema: Sanità e Recovery Fund

«Nove miliardi per la Sanità proprio non bastano, servono più soldi», avvertirà Roberto Speranza nel prossimo Consiglio dei ministri. Il piano di riforma del Sistema sanitario nazionale, che per il ministro della Salute innescherà una «rivoluzione della medicina del territorio», costa sulla carta 65 miliardi. Speranza aveva proposto nel Recovery fund progetti per 25 miliardi, ma leggendo la bozza ha avuto conferma che ce ne saranno 16 di meno, un gap che il capo delegazione di Leu ritiene inaccettabile: «Io non pongo una questione di governance, su cui ho fiducia in Conte e nei ministri competenti. Pongo una questione di merito. Chiederò con forza ulteriori risorse, la cifra di 9 miliardi deve assolutamente crescere». Il solo piano per vaccinare la popolazione italiana costerà 1,5 miliardi, di cui 400 milioni sono nella manovra di Bilancio e il resto dipenderà da quante persone verranno reclutate, ol tre ai medici specializzandi.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: La Bce ricalibra gli strumenti contro la seconda ondata – Lagarde prepara la ricarica del bazooka Bce contro la crisi
Tema: Bce

Domani il consiglio direttivo Bce annuncerà la risposta alla seconda ondata della pandemia, ovvero la ricalibrazione degli strumenti di politica monetaria. Alla luce delle dichiarazioni rese note in queste settimane dai governatori e dalla stessa presidente Lagarde, gli esperti si attendono novità soprattutto su due fronti, il Pepp e le aste Tltro. Per quanto riguarda il programma pandemico di acquisti, il consensus è per un aumento della dotazione di 500-600 miliardi di euro e di uno spostamento della data finale del programma di 6-12 mesi, ovvero dall’attuale deadline del 30 giugno 2021 o alla fine del prossimo anno o a fine giugno 2022.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Parente Giovanni 
Titolo: Cashback, avvio disastroso tra rischio tilt e super accessi – Corsa a ostacoli per il cashback Boom di accessi e app in tilt
Tema: Cashback

Difficoltà di accesso, lunghe attese e problemi nella registrazione di carte di credito e bancomat. Solo nella serata di ieri, giorno di debutto del cashback, Palazzo Chigi ha comunicato che i disservizi erano in via di risoluzione. Causati in particolare dall’elevata affluenza degli utenti che volevano registrarsi. Così solo una parte di chi voleva puntare sul Cashback e sull’app IO (ne risultano registrati 2,25 milioni), da ieri ha potuto cominciare ad acquistare cumulando transazioni per ottenere il rimborso dell’Extra Cashback di Natale.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Bonus pagamenti fino al 6 gennaio
Tema: Cashback

Il cashback di Natale potrebbe andare ai tempi supplementari e arrivare fino alla Befana. L’ultimo giorno valido per gli acquisti con moneta elettronica che danno diritto al rimborso del 10% della spesa, ma con limiti e tetti ben definiti, potrebbe slittare dal 31 dicembre, come previsto finora, al 6 gennaio. E questo per «risarcire» in qualche modo le tantissime persone che anche ieri, giorno del debutto per i pagamenti che danno diritto al rimborso, hanno provato invano a registrare carte di credito e bancomat sull’App Io, andata in tilt per le tante richieste. La falsa partenza ha fatto perdere la pazienza anche al presidente del consiglio Giuseppe Conte, che si era speso in prima persona per il programma di incentivi sui pagamenti elettronici. E per questo, al di là delle scuse per i disagi e delle dichiarazioni pubbliche che parlano di numeri record, c’è una notevole irritazione verso PagoPa, la società controllata da Palazzo Chigi che gestisce i l programma.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Degli Innocenti Nicol 
Titolo: Brexit, c’è l’accordo sull’Irlanda Johnson oggi a Bruxelles – Johnson accetta le intese sull’Irlanda e vola a Bruxelles
Tema: Brexit

Boris Johnson regala con una mano e porta via con l’altra. Il premier ha confermato ieri che la Gran Bretagna non intende violare la legge internazionale e quindi eliminerà le clausole più controverse di un disegno di legge in via di approvazione a Westminster. Si tratta di un gesto distensivo che dovrebbe rendere più sereno l’incontro del premier stasera con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e che potrebbe facilitare il raggiungimento di un accordo in extremis tra Londra e Bruxelles. Nelle stesse ore però Johnson ha dichiarato che un’intesa con la Ue è improbabile e che forse sarebbe meglio arrendersi all’evidenza. «Manteniamo la speranza ma a un certo punto arriva il momento in cui è il caso di chiudere la partita – ha detto -. Prosperemo in qualsiasi caso e anche una soluzione australiana ci andrebbe bene». L’Australia non ha un accordo commerciale con la Ue. L’atteggiamento di Johnson probabilme nte fa parte di una tattica negoziale per ridurre le aspettative per poi (forse) tirare fuori il coniglio dal cilindro. Il passo indietro di Johnson sulle clausole contestate invece è più significativo, perchè l’accordo raggiunto ieri resterà valido comunque, che si arrivi a un accordo commerciale tra Londra e Bruxelles o che si vada a un “no deal”.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Boris e Ursula, dopo le aperture stasera la cena della speranza sulla Brexit
Tema: Brexit

Il capo negoziatore europeo, Michel Barhier, è apparso particolarmente pessimista e ha affermato che l’Europa «non deve sacrificare il futuro per il presente». Il che significa che la Ue non intende barattare l’integrità del mercato unico con un accordo a qualsiasi costo: ma dall’altro lato Johnson ha ricordato che il senso della Brexit è il recupero della piena sovranità da parte della Gran Bretagna. Posizioni che appaiono inconciliabili: stasera vedremo se Boris e Ursula riusciranno a produrre un miracolo.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Guerrera Antonello 
Titolo: V-day, il vaccino sbarca in Europa – Con Margaret e William Londra battezza la scommessa anti virus
Tema: V-day in Gran Bretagna

Comincia da Londra la più grande campagna di immunizzazione. Margaret Keenan, 90 anni, e William Shakespeare, 81, i primi a ricevere il siero anti-Covid. Ieri per il Regno Unito è iniziata la liberazione dal Covid, e il governo britannico lo ha battezzato “V-Day’, il giorno del vaccino anti Coronavirus, metafora bellica dello sbarco antinazista. Non l’unica: per i responsabili della sanità è «la più grande mobilitazione del Regno Unito in tempi di pace». Tremila militari stanno costruendo dieci maxi centri di vaccinazione nel Paese da 5mila iniezioni al giorno l’uno. E altri 14mila soldati sono in allerta per questa guerra contro un nemico infimo e invisibile. «Ci invidia tutto il mondo, siamo stati i primi!», titola il tabloid Sun nonostante l’approvazione del vaccino ultra-rapida stigmatizzata dalla Ue.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  An.Gu. 
Titolo: Via libera anche in America Rabbia Trump: poche dosi
Tema: Vaccino

L’Agenzia Mondiale del farmaco europea Ema sta prendendo ancora più tempo delle autorità britanniche. In ogni caso, l’Ue (e quindi le autorità dei singoli Stati) è pronta ad approvare il vaccino di Pfizer il 29 dicembre (circa un mese dopo i britannici) e quello di Moderna il 12 gennaio prossimi (entrambi circa 95% di efficacia). Dunque, se tutto andrà bene, la somministrazione di questi primi due vaccini avverrà in Italia e Ue da gennaio in poi. Nel frattempo, ieri anche l’americana Food e Drug Administration ha dato un primo ok al vaccino di Pfizer. «Efficace e sicuro». Ma allo stesso tempo il colosso farmaceutico, statunitense anch’esso, ha dichiarato di non essere capace di fornire altre dosi a Washington (oltre alle 100 milioni già prenotate) prima del giugno 2021, poiché già promesse ad altri Paesi. Furia di Trump che mesi fa si rifiutò di comprarne il doppio e che ieri ha firmato un dec reto presidenziale, di dubbia efficacia, per favorire le forniture agli Usa.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

CORRIERE DELLA SERA

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LA REPUBBLICA

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LA STAMPA

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL MESSAGGERO

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL GIORNALE

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LIBERO QUOTIDIANO

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL FATTO QUOTIDIANO

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

 

SCARICA L'APP