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SINTESI IN PRIMO PIANO – 8 novembre 2020

n evidenza sui principali quotidiani:
Il Governo riscrive la manovra. E dovrà chiedere nuovo deficit;
Il ministro dell’Economia Gualtieri: inevitabile rallentamento del Pil;
Nel decreto Ristori bis da 2,8 mld prende forma l’elenco delle attività aiutate;
L’America ha scelto Biden.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica
Autore:  Candito Alessia
Titolo: Calabria, rimosso Cotticelli commissario a sua insaputa
Tema: Calabria
Nel giorno in cui i contagi toccano un nuovo record con 392 nuovi casi, la Calabria scopre di avere un piano Covid nella migliore delle ipotesi rimasto su carta. E i positivi che ieri sono rimasti ore nelle ambulanze incolonnate di fronte all’ospedale di Catanzaro perché i posti Covid sono esauriti, almeno ufficialmente, non sanno neanche con chi prendersela. Della disastrata sanità calabrese nessuno si è assunto la responsabilità. «Non era compito mio. La gestione dell’emergenza è stata delegata alla Regione», giura l’ormai ex commissario, il generale Saverio Cotticelli, che dopo una clamorosa gaffe televisiva ieri mattina si è presentato al ministero della Salute per dimettersi prima della rimozione anticipata dal premier Conte.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Cottone Nicoletta
Titolo: Chiarimenti su nonni e seconde case – Nonni e seconde case: chiarimenti da Interno e Palazzo Chigi
Tema: Applicazione del Dpcm
Nelle zone rosse non è consentito incontrare parenti o amici non conviventi, né all’aperto, né al chiuso. È invece sempre permesso ai genitori separati o divorziati vedere i figli minori, secondo le modalità fissate dal giudice. Sono alcuni dei chiarimenti del Governo alle domande più frequenti sulle misure per combattere il dilagare dei contagi da nuovo coronavirus, adottate con il Dpcm del 3 novembre. Misure che hanno regole più o meno stringenti a seconda delle tre aree del Paese individuate dai colori rosso (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Calabria), arancione (Puglia e Sicilia) e giallo (le altre regioni e le due province autonome di Bolzano e Trento). Un chiarimento arriva anche per i professionisti: in studio è obbligatorio l’uso della mascherina, a meno che sia garantito il distanziamento da persone non conviventi. Vietati i tradizionali mercatini di Natale.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Bonini Carlo
Titolo: Il naufragio
Tema: Virus, la seconda ondata
Perché la seconda ondata della pandemia Covid ha travolto l’Italia? Repubblica ricostruisce i 90 giorni che hanno cambiato il nostro destino. Partendo da un piano che doveva essere la nostra linea del Piave. E invece, tra errori e sottovalutazioni, ci ha portato a un’altra Caporetto.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Bonet Marco
Titolo: «Manca il confronto con il governo Ci diano l’autonomia, i cittadini giudicheranno»
Tema: Intervista a Luca Zaia
Parla Zaia: «Il Veneto è regione “gialla”, dunque potrei starmene zitto, non ho rivendicazioni. Ma il problema esiste: nate come strumento di analisi per le Regioni, le fasce sono diventate nottetempo un sistema di classificazione dei territori. Erano un aiuto, si sono trasformate in un giudizio, con un punto debole: manca il contraddittorio tra le parti. Da lì nasce il conflitto».
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Testata:  Repubblica
Autore:  Tonacci Fabio
Titolo: Brusaferro: le nostre scelte non guidate dalla politica – Brusaferro “Non credo al dolo Qui si fa scienza, mica politica”
Tema: Intervista a Silvio Brusaferro
Brusaferro si lascia andare a un moto di fiducia: «Già dalla prossima settimana speriamo di vedere miglioramenti negli indicatori dell’epidemia». II presidente dell’Istituto superiore di sanità tiene a ribadire: «Le valutazioni del rischio regionale non sono pagelle, ma strumenti tecnici. Nella nostra cabina di regia non si fa politica».
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Mollica Antonella
Titolo: Open, Renzi indagato con Boschi e Lotti
Tema: Inchiesta
Si allarga l’inchiesta della procura di Firenze sulla Fondazione Open, la cassaforte che ha finanziato l’attività politica dell’ex premier Matteo Renzi e la sua ascesa da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi. Nei giorni scorsi i pm titolari dell’inchiesta hanno iscritto sul registro degli indagati Renzi stesso, che avrebbe «diretto» la Fondazione, e il consiglio direttivo: i deputati Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia viva alla Camera, e Luca Lotti, deputato del Partito democratico. Tutti convocati in Procura con i loro avvocati il 24 novembre. L’accusa contestata dal procuratore aggiunto Luca Turco e dal sostituto Antonino Nastasi ai nuovi indagati è quella di finanziamento illecito continuato ai partiti.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Gasperetti Marco
Titolo: «Pm ossessionato Dopo la Cassazione mi sarei atteso una lettera di scuse»
Tema: Intervista a Matteo Renzi
La parola complotto Matteo Renzi non l’ha mai pronunciata. Però non nasconde sorpresa, amarezza e sconcerto. «C’è un pm fiorentino che arresta il mio babbo e la mia mamma, — risponde al Corriere il leader di Italia Viva — che indaga mio cognato, che sequestra telefonini ai miei finanziatori, che manda trecento finanzieri a casa di cinquanta persone perbene che vengono svegliate la mattina alle 7 per chiedere loro se hanno contribuito alla Leopolda e alla Fondazione Open. E sa che cosa succede tutte le volte?». «I suoi colleghi lo smentiscono con tanto di sentenze. Allora io dico: se non è un’ossessione ormai questo pm è diventato un affetto stabile».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Sannino Conchita 
Titolo: “Senza la mia squadra non sarei diventata vice capo della polizia”
Tema: Intervista a Maria Luisa Pellizzari

“Senza la mia squadra non sarei diventata vice capo della polizia”, così Maria Luisa Pellizzari. «Abbiamo un ministro illuminato perché ha coltivato una spiccata sensibilità sul tema: che appartiene da sempre anche al prefetto Gabrielli. Se non ci fosse questa lungimiranza di vertice, devo dire, tante cose non sarebbero state possibili». E però «le donne sono nell’amministrazione da 40 anni, abbiamo questori e vertici di direzioni».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni
Titolo: Decreto Ristori bis da 2,8 miliardi: aiuti nel groviglio di codici e calcoli
Tema: Crisi Covid, ecco gli aiuti per le attività bloccate
Ultimi ritocchi al testo del decreto Ristori-bis. Nella sua ultima versione, che vale 2,8 miliardi in termini di saldo netto, prende forma l’elenco delle attività aiutate, che estende l’indennizzo doppio e il credito d’imposta sugli affitti ad alberghi, agenzie di viaggio e tour operator. Un fondo da 80 milioni per lo sport dilettantistico sarà gestito da Palazzo Chigi. Arriva anche la norma sulla trasparenza dei numeri del contagio: i dati del monitoraggio saranno pubblicati ogni settimana, e alle regioni serviranno 15 giorni di rischio ridotto per passare dall’area rossa all’arancione o dall’arancione alla gialla. In zona rossa sospensione delle tasse alle partite Iva soggette Isa anche senza perdita di fatturato.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Rogari Marco – Trovati Gianni
Titolo: Manovra quasi chiusa ma restano le incognite fondo aiuti e deficit
Tema: Manovra
Legge di bilancio martedì al via alla Camera. Consumata quasi tutta la riserva delle mancate spese dei decreti Covid, l’eventuale inasprimento nelle prossime settimane delle ultime misure restrittive, e conseguenti nuovi interventi di sostegno, renderebbe quasi automatico l’utilizzo di nuovo deficit (anche con un ricorso al Mes). A via XX settembre si preferirebbe attendere almeno fino a inizio 2021. Ma lo stesso premier Conte non ha escluso la possibilità di anticipare la decisione. Anche se, a dire il vero, fin qui le Camere hanno già dato l’ok per far salire l’indebitamento 2020 fino all’11,9%, poi rivisto al 10,8% dall’aggiornamento presentato dal governo a fine settembre. In Parlamento, per ora, il Ddl di bilancio presenterà i tratti modellati a ottobre. E, tuttavia, a rendere le cose più faticose ci si mettono gli ultimi due decreti Ristori e un’economia rallentata dopo il rimbalzo del terzo trimestre.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Salvia Lorenzo
Titolo: Il governo riscrive la manovra E dovrà chiedere nuovo deficit
Tema: Mef
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri riconosce che la «seconda ondata del virus produrrà un inevitabile rallentamento del rimbalzo del Pil. Quel +6% stimato poco più di un mese fa sembra ormai un miraggio.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Longo Morya 
Titolo: Il mondo affoga nei debiti statali Sei strade (incerte) per ridurli
Tema: Cosa serve per fermare la corsa dei debiti statali

Tra le poche certezze che abbiamo nell’era della grande incertezza, una spicca fra tutte: il Covid lascerà il mondo sotto una montagna di debiti. Quelli accesi dalle imprese per sopravvivere ai lockdown, ma anche quelli contratti dagli Stati per sostenere le famiglie e le imprese. Il Fondo monetario stima – riferendosi ai soli Stati – che il rapporto tra debito pubblico e Pil tra la fine del 2019 e il 2021 salirà in media di 20 punti percentuali per le economie avanzate, di 10 punti percentuali per i Paesi emergenti e di 7 per quelli poveri. In questo scenario la via ritenuta da molti più probabile e realistica per mantenere i debiti sostenibili nel mondo post-Covid è quella della «nuova normalità»: le banche centrali terranno i tassi bassi a lungo e la liquidità super-abbondante, anche tollerando eventuali fiammate di inflazione, per agevolare il rifinanziamento dei debiti e mantenere il macigno sostenibile. C’è poi il tema del taglio delle tasse per far ripartire l’economia, strada seducente, ma nessuno nella storia ha ridotto il debito così.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pesole Dino 
Titolo: La lunga via crucis per tagliare nel tempo il fardello italiano
Tema: Debito, il caso italiano
Bloccare la crescita del debito, rallentarne quanto meno l’ascesa, mettere in campo strumenti anche «non convenzionali» nel tentativo di porvi un argine. Abbondano negli ultimi decenni proposte, ricette messe in campo a fronte di un debito pubblico che prima dell’esplodere della pandemia viaggiava nei dintorni del 135% del Pil e che ora si impennerà fino a lambire una soglia mai toccata finora: il 158%, circa 2.578 miliardi in valore assoluto. Un macigno «sostenibile» per esplicita ammissione della Commissione europea, con un costo di finanziamento contenuto nell’immediato grazie al potente “bazooka” della Bce, ma con rischi nel medio/lungo periodo, quando si tornerà alla “normalità”. Obbligata, dunque, la strada di una sua graduale ma costante riduzione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Minenna Marcello 
Titolo: Così Covid cambia il commercio – Pandemia e nuovi equilibri del commercio mondiale
Tema: Commercio

Marcello Minenna, dg dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, traccia –  sul tema del commercio e suoi flussi – tutti gli squilibri: sono aumentati vertiginosamente sia nella fase di crollo degli scambi nel primo trimestre 2020 che durante la successiva ripresa. E l’adozione di un nuovo round di lockdown non lascia spazio all’immaginazione: le economie sviluppate subiranno una nuova contrazione economica in pochi mesi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Puledda Vittoria 
Titolo: Jerusalmi “In 5 anni possiamo costruire una Borsa europea”
Tema: Intervista a Raffaele Jerusalmi

Parla Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa italiana: «Andremo avanti con Euronext. Se non ci fosse stata la Brexit, forse non saremmo mai arrivati a questo. Però adesso mi aspetto una fase di ulteriore crescita, anche in un’ottica di Capital market union: non sarà un percorso rapido, ma tra cinque-dieci anni mi immagino un grande mercato borsistico europeo integrato. Se ne era già parlatò all’inizio del Duemila, forse allora i tempi non erano ancora maturi, ora si avviano a diventarlo».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Intervista a Maria Cristina Piovesana – Piovesana: «Il rilancio arriverà dall’impresa» – «L’impresa perno del rilancio sul territorio e per i giovani»
Tema:

Confindustria. Domani primo evento nazionale della Settimana dedicato alla cultura d’impresa. Dibattiti fino al Pmi Day del 20 novembre. Parla Maria Cristina Piovesana, vice presidente di Confindustria con la delega all’Ambiente, sostenibilità e cultura. L’intervista:
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Sedici opere stradali «sbloccate», ma solo tre hanno aperto i cantieri
Tema: Infrastrutture

Il monitoraggio sugli interventi inseriti nel contatore del ministero delle Infrastrutture evidenzia che in molti casi bisogna ancora completare gare, autorizzazioni e progetti nonostante i passi avanti fatti per la spinta della De Micheli. II sottosegretario Margiotta: subito una circolare per far applicare il DI sbloccantieri alle stazioni appaltanti.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Biden vince: «Io onorato» Metà America ora festeggia
Tema: L’America ha scelto Biden

Elezioni Usa. Il quadro della Pennsylvania non lascia dubbi: iI vantaggio di Biden è incolmabile. II presidente eletto ha circa 34 mila preferenze in più, ma ormai lo spoglio è arrivato al 98% del cammino. E’ un margine ristretto, considerando che hanno votato circa 6.7 milioni di cittadini e 3,3 milioni hanno scelto Trump. Ma il dato politico è chiaro. Biden ha riportato nel perimetro democratico i tre Stati che nel 2016 erano sfuggiti a Hillary Clinton: Wisconsin, Michigan e, appunto, la Pennsylvania. Il neo presidente lo ha rimarcato piu volte negli ultimi giorni. II partito
democratico riprende spazio in territori che non sono più solo industria e «working dass», ma anche innovazione e «ceto medio». Nella vittoria di Biden ci sono pure il Sud e l’Ovest. Il neopresidente: «America, sono onorato che tu mi abbia scelto per guidare il nostro grande Paese. II lavoro che ci aspetta sarà duro, ma prometto che sarò il presidente di tutti gli americani. Ripagherò la fiducia che mi è stata data». E durante la notte italiana ha parlato in diretta tv.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Robecco Valeria 
Titolo: Si chiude l’era Trump ma la guerra non è finita: «Ribalteremo il risultato» (e intanto gioca a golf)
Tema: America, vince Biden

Quando è arrivata la notizia dell’elezione di Joe Biden, Donald Trump era sul consueto campo da golf in Virginia, dove si era recato in mattinata per rilassarsi dopo 5 giorni trascorsi barricato alla Casa Bianca in attesa dell’esito del voto. In testa, il tradizionale cappellino con la scritta «Maga» (Make America Great Again). «Queste elezioni sono tutt’altro che finite», tuona il tycoon in una nota, mostrando ancora una volta che per ora la resa non è tra i suoi programmi. «Sappiamo tutti perché Biden si sta affrettando a fingersi falsamente il vincitore e perché i suoi alleati dei media stanno cercando di aiutarlo: non vogliono che la verità venga rivelata». Quindi, ribadisce che lunedì inizierà un’offensiva legale senza tregua contro il risultato delle urne, «per assicurare che le leggi elettorali siano rispettate e che venga eletto il legittimo vincitore».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Amendola: “La Ue torna alleata degli Usa ma lo scontro con la Cina continuerà”
Tema: Intervista a Enzo Amendola

Il ministro degli Affari Europei Amendola. «Sulla politica estera non mi faccio illusioni. La lotta per l’egemonia fra Stati Uniti e Cina va avanti, e sarà in cima ai pensieri della nuova amministrazione». «La politica estera di Washington è la stessa dai tempi di Obama. Lo slogan “pivot to Asia” risale al 2011. Trump, estremizzando, aveva solo radicalizzato lo scontro».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Giorgetti “Se la Lega vuole governare l’Italia serve dialogo con Biden”
Tema: Intervista a Giancarlo Giorgetti

«Siamo assolutamente interessati a dialogare con l’Amministrazione Biden. È importante farlo se vogliamo davvero andare al governo in Italia». Parla Giancarlo Giorgetti, responsabile Esteri e numero due della Lega. Il partito, dice, resta «saldamente atlantico». «Ma guai dare per morto il trumpismo e il sovranismo».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argenio Alberto 
Titolo: Weber “Ora un nuovo accordo commerciale tra Europa e Stati Uniti”
Tema: Intervista a Manfred Weber, capogruppo PPE

Con l’elezione di Joe Biden i rapporti tra Unione e Stati Uniti torneranno al sereno, stretti e fondati su dialogo e responsabilità condivisa al punto che l’Europa deve impegnarsi subito per presentare al nuovo presidente un trattato commerciale che archivi gli scontri degli anni di Trump e una strategia Ue-Usa sulla Cina, ormai «un nemico politico» comune. Ad affermarlo è Manfred Weber, capogruppo del Partito popolare europeo (Ppe), la forza di maggioranza relativa all’Europarlamento. Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

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