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SINTESI IN PRIMO PIANO – 8 maggio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– Draghi alla Ue: risorse comuni per l’occupazione di giovani e donne;
– Di Maio: dal 16 la fine del coprifuoco. Speranza pensa di eliminare il ticket per chi ha avuto il Covid;
– Il vertice europeo: il piano Biden sui brevetti dei vaccini non basta, prioritario aumentare la produzione.


PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caccia Fabrizio 
Titolo: Italia in giallo (tranne tre regioni in arancione) «Ma occorre massima cautela»
Tema: Così riapre l’Italia in giallo

Calano i contagi, scende il tasso di positività, diminuiscono i morti. Per una volta solo verbi così: una serie di notizie incoraggianti ci porta verso la nuova settimana della pandemia. Da lunedì prossimo l’Italia apparirà sulla cartina quasi come uno sconfinato campo di grano, tutte le regioni in giallo eccetto la Valle d’Aosta (che da rossa comunque migliora e torna in arancione) insieme con le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, che rimandano perciò l’appuntamento con il giallo al monitoraggio di venerdì prossimo. La situazione migliora, dunque. Diminuiscono i decessi: ieri 207 le vittime del coronavirus rispetto alle 258 di giovedì. Il dato delle vittime è il secondo più basso negli ultimi sette mesi. E si svuotano pure le terapie intensive. Una situazione in miglioramento che spinge il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ipotizzare il 16 maggio come «una data auspicabile per superare il coprifuoco a lle 22». Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, invita però a non cantar vittoria troppo presto.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bucci Michele 
Titolo: Sparisce il ticket su esami e visite dei malati di Covid
Tema: Sanità, niente ticket per chi ha avuto il Covid

Niente ticket sanitario per chi ha avuto il Covid in forma grave. Visite specialistiche, esami e accertamenti saranno gratuiti per due anni per tutti coloro che sono stati ricoverati in ospedale e hanno il cosiddetto “long Covid”, una patologia che nasce dagli strascichi dell’infezione e può andare avanti per mesi. Il monitoraggio servirà anche a produrre studi scientifici. Intanto, in un’Italia senza più zone rosse e con solo tre Regioni arancioni (Valle d’Aosta, Sardegna e Sicilia), l’indice Rt di contagio nazionale sale leggermente. I governatori chiedono di abolirlo per evitare nuove chiusure. Al vertice europeo di Porto il presidente del Consiglio Mario Draghi propone un welfare comune.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Settegiorni – Conte: Draghi? Difficile gestire una maggioranza molto larga
Tema: Conte e il governo
Un’ora trascorsa a parlare non di Casaleggio ma di Draghi. E nel racconto di Conte, ovviamente, tutto inizia dalla fine, dalla crisi del suo governo, caduto «per una convergenza oggettiva di interessi». Che è un modo per evitare la parola «complotto». Conte: “L’idea che un uomo da solo possa risolvere le cose falsa la realtà. Lo so per esperienza diretta che per costruire un processo riformatore c’è bisogno di tempo: non è che, varata una legge, si risolva il problema”. Conte sembra così voler sospendere il giudizio sul lavoro dell’esecutivo Draghi. O forse vuole solo verificare se la sua tesi sia fondata o meno, «perché è difficile gestire una maggioranza con un perimetro molto largo. Finché si tratta del piano vaccinale… Ma quando si scenderà nelle questioni economiche e sociali diventerà complesso».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Albergo Lorenzo – Pucciarelli Matteo 
Titolo: M5S, Raggi minaccia il patto con Casaleggio Di Maio corre ai ripari
Tema: Amministrative

Non riuscendo a risolvere il caos che si sta consumando a colpi di cavilli statutari tra associazione Rousseau e M5S, c’è chi comunque ha utilizzato la piattaforma milanese — e con successo — per mandare minacciosi segnali di avvertimento al resto del partito. Il tema è quello spinoso delle amministrative, nello specifico Roma. Virginia Raggi infatti, accortasi delle frenetiche trattative tra Pd e M5S per raggiungere un clamoroso accordo di coalizione per la Capitale e la Regione Lazio (Nicola Zingaretti candidato sindaco per i dem e Roberta Lombardi per i 5 Stelle candidata presidente), ha messo in mezzo Davide Casaleggio: sul Blog delle Stelle, ormai dallo scorso 22 aprile organo di un non ben precisato progetto civico anziché del Movimento, è apparsa la notizia che presto sarebbe partito “il programma partecipato di Roma Capitale” e perciò l’invito era “scriviamo il futuro della città”, con tag al post per Raggi e non per il M5 S. Traduzione del messaggio in codice della sindaca, rimasta legatissima ad un altro ex di peso, Alessandro Di Battista: se mi mollate io mi ricandido lo stesso.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Magri Ugo 
Titolo: Meloni e Salvini carissimi nemici – Salvini-Meloni scontro a destra
Tema: Centrodestra

Quando una coppia comunica a messaggini, vuol dire che sta scoppiando. Meloni e Salvini ormai non si parlano più di persona, tantomeno per telefono: colloquiano a mezzo stampa oppure, come ieri mattina, via Whatsapp. «La Lega costruisce e qualcun altro disfa», aveva alluso lui; allora lei, sentendosi chiamata in causa, gli ha scritto che si sbaglia di grosso, non sono stati certo i Fratelli d’Italia a silurare Gabriele Albertini a Milano e Guido Bertolaso a Roma, nessuno mai si è sognato di sollevare veti nei loro confronti, però sarebbe ora di mettere le carte in tavola. Cosa che avverrà mercoledì prossimo, ma ancora una volta in assenza dei leader e solo a livello di responsabili degli enti locali: uno standing inadeguato a dipanare la matassa di incomprensioni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza – Ferrarella Luigi 
Titolo: Il caso della loggia Ungheria Greco dà la sua relazione ai pm romani: io parte offesa
Tema: Giustizia

La guerra tra magistrati milanesi sulla gestione dell’inchiesta sulla loggia «Ungheria» va in scena in Procura a Roma. Alla vigilia dell’interrogatorio del pubblico ministero Paolo Storari, indagato per rivelazione di segreto, il suo capo, il procuratore Francesco Greco, consegna agli inquirenti romani la relazione che ricostruisce le tappe degli interrogatori dell’avvocato Piero Amara da dicembre 2019.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Festuccia Paolo 
Titolo: La Rai e il giallo dei conti il bilancio fantasma appare soltanto in extremis
Tema: Rai
Bilancio Rai. Doveva essere depositato entro il 30 aprile, c’è chi teme una manovra. I vertici vogliono resistere? L’azienda nega: conti già approvati.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Di Donfrancesco Gianluca – Romano Beda
Titolo: ***Brevetti, per l’Europa deroghe non risolutive «Il nodo è la produzione» – Vaccini, tempi lunghi sui brevetti La Ue: deroghe non risolutive – Aggiornato
Tema: Vertice europeo
La Ue non segue le parole del presidente Usa sulla deroga ai brevetti dei vaccini anti Covid. «Abbiamo bisogno di vaccini ora. La deroga sulla proprietà intellettuale non risolverà il problema. Quello che serve è accrescere la capacità produttiva», dice la presidente Von der Leyen al vertice Ue in Portogallo. Al vertice dedicato ai temi sociali, il premier Draghi ha sottolineato le troppe diseguaglianze a discapito di giovani e donne.
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Testata:  Repubblica
Autore:  r.ma.
Titolo: Draghi alla Ue: risorse comuni per l’occupazione di giovani e donne
Tema: Il vertice europeo
Usare le risorse europee per finanziare in maniera strutturale gli ammortizzatori sociali dei Paesi dell’Unione. Il premier Mario Draghi lancia la sua proposta al Social Summit di Porto dove il leader portoghese, Antonio Costa, è riuscito a riunire nuovamente in presenza i capi di Stato e di governo dei 27 che oggi saranno impegnati in un delicato vertice sulla ripresa economica dopo la pandemia e soprattutto sulla liberalizzazione dei brevetti sui vaccini clamorosamente aperta dal presidente americano Joe Biden. Trasformare il programma Sure – come ha detto Draghi – significherebbe fare un altro passo importante sulla condivisione del debito da parte dei Paesi dell’Unione dopo il massiccio programma da 750 miliardi di euro del Recovery Fund. Un passo che si farebbe sul versante sociale, quello sui cui l’Europa stenta ancora a darsi realmente una linea comune, per la gelosa e interessata difesa dei modelli nazionali. «Il sogno europeo – ha sostenuto Draghi – è gar antire che nessuno venga lasciato indietro». «Troppi Paesi dell’Ue – ha detto Draghi – hanno un mercato del lavoro a doppio binario, che avvantaggia i “garantiti”, in genere i lavoratori più anziani e maschi, a spese dei “non garantiti”, come le donne e i giovani. Questo sistema è profondamente ingiusto e costituisce un ostacolo alla nostra capacità di crescere e innovare». Serve, allora, un mix di politiche attive e passive. Ed entrambe, nell’impostazione di Draghi, si possono realizzare anche, se non soprattutto, con le risorse europee. Le prime saranno finanziate con 6 miliardi provenienti dal Next Generation Eu, le seconde potrebbero attingere al Sure. Da trasformare in strumento strutturale.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Marro Enrico
Titolo: Tabelle, date e 2.500 pagine Il piano del rilancio trasmesso a Bruxelles
Tema: Il piano di rilancio
Quasi 2.500 pagine: 269 di Pnrr più tutte le schede che dettagliano i programmi per spendere i 204,5 miliardi di euro del Next Generation Eu destinati all’Italia più i 30,6 del Fondo complementare nazionale. Una montagna di carte e tabelle trasmesse dal governo Draghi alla commissione Ue e al Parlamento. Rispetto al testo «asciutto» del Pnrr ci sono più dettagli sulla governance del piano e soprattutto c’è il cronoprogramma per ciascuna delle sei missioni del piano: digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture, istruzione, inclusione, salute. I dettagli nell’articolo:
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Testata:  Il Fatto Quotidiano
Autore:  Cannavò Salvatore
Titolo: 300 tecnici al Pnrr: Draghi come Conte – Recovery, ritorna la task force dei trecento
Tema: Il piano di rilancio

Ieri al Parlamento sono arrivate le 2.500 pagine del documento complessivo, composto da allegati tecnici, tabelle di marcia, piani finanziari, suddivisione degli investimenti anno per anno – con l’obbligo di chiudere tutto al 31 agosto 2026 – insomma un apparato tecnico imponente. E cosa si trova a pagina 15 dell’allegato tecnico Implementation, monitoring, control and audit of the National Recovery Plan? La task force di 300 funzionari…
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Testata:  Stampa
Autore:  Monticelli Luca
Titolo: Recovery, 120 progetti già nel 2021 via alle assunzioni negli enti pubblici
Tema: PA
In attesa delle risorse del Pnrr, partono la assunzioni nella pa: 80 mila docenti precari verranno stabilizzati nella scuola, mentre a giugno nelle regioni del Mezzogiorno si terrà il concorsone per 2.800 posti disponibili nelle varie amministrazioni.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Mobili Marco – Santilli Giorgio
Titolo: Superbonus: avanti i lavori, ma il Mef frena la proroga anticipata
Tema: Crediti fiscali
Il giorno dopo la battaglia sulla cedibilità del bonus Transizione 4.0 al Senato, prevale il silenzio, rotto solo da qualche commento M5s che rilancia la battaglia per reintrodurre la norma cassata nel prossimo decreto Sostegni 2. Il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, si fa alfiere di questa posizione. «Tutte le imprese – dice – chiedono, e con loro il Movimento 5 Stelle, che venga reintrodotta la cedibilità del credito d’imposta di Transizione 4.0. Non è il momento di restrizioni economiche, cavilli burocratici e meccanismi tecnocratici pre-pandemia. È il momento di garantire liquidità alle Pmi specialmente quando questa liquidità serve a sostenere investimenti produttivi». Ma l’altolà della Ragioneria generale dello Stato va ben oltre la specifica norma e rischia di mettere in discussione le aperture dell’ultimo anno sulle politiche di cedibilità dei bonus fiscali. E quel parere getta un’ombra anche sul futuro del Superbonus.
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Testata:  Avvenire
Autore:  Saccò Pietro
Titolo: Consumi stagnanti a marzo Ma la ripresa pare in arrivo
Tema: Consumi
Si vedrà probabilmente nei numeri di aprile e di maggio quanto, con le prime riaperture “vere”, gli italiani siano tornati a spendere. I dati di marzo, pubblicati ieri dall’Istat, dicono che la ripresa non c’è stata. Le vendite del commercio al dettaglio hanno segnato un calo dello 0,1% rispetto a febbraio.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Reti tlc in gara, stretta contro i veti
Tema: Tlc

Gare separate per la banda ultralarga fissa (piano “Italia a 1 Giga”) e per la rete mobile (“Italia 5G”). Norma sblocca fibra ottica da varare subito, nel nuovo Dl Semplificazioni. Incentivi alla domanda da estendere al 5G. Il ministro per l’Innovazione tecnologica Colao vuole anticipare al 2026 i traguardi per la connettività e parte subito con una misura forte: i veti delle singole amministrazioni saranno superati con la convocazione obbligatoria della conferenza dei servizi e il silenzio assenso a date certe.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Graziani Alessandro 
Titolo: «Sulle banche l’Europa rilanci la sfida agli Usa» – «Banche d’investimento e mercati, l’Europa rilanci la sfida agli Usa»
Tema: Intervista a Lorenzo Bini Smaghi –

«Nel post pandemia le banche devono individuare modelli di business per recuperare la redditività perduta». In un’intervista al Sole 24 Ore Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Société Generale, individua la strada: «Nelle trimestrali dei big europei, il recupero di redditività arriva in buona parte dal corporate e investment banking. Il rilancio di queste attività è fondamentale. Non lasciamo che facciano tutto le grandi banche Usa».
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Testata:  Milano Finanza
Autore:  Cutmore Geoff – Tso Karen
Titolo: Italia, ora avanti tutta
Tema: Intervista a Carlo Messina –
Grazie anche all’arrivo di Draghi il Paese sta migliorando in termini di crescita e di reputazione sui mercati. Le banche? Devono aggregarsi. Intesa l’ha già fatto e resterà leader. Parla il ceo Messina.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cellino Maximilian 
Titolo: BTp, fiammata su rumors Bce Draghi: avanti con la liquidità
Tema: Titoli di Stato

Uno spread fra BTp e Bund a 120 punti base non si vedeva dai tempi della crisi di Governo poi risolta con l’insediamento a Palazzo Chigi di Mario Draghi. A riportare ieri indietro le lancette del tempo sui rendimenti del debito italiano non sono state nuove tensioni politiche nel Paese, né verosimilmente l’attesa per il pronunciamento sul rating da parte di Moody’s, atteso di lì a poche ore, e che ha visto poi l’agenzia lasciare invariato il giudizio sull’Italia. L’allargamento del divario dei tassi del BTp decennale rispetto all’abituale benchmark tedesco, che in chiusura si è attestato a quota 114, è stato piuttosto dettato dai timori degli investitori per un allentamento delle misure di sostegno da parte della Bce.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa 
Autore:  MA.BRE. 
Titolo: Il vertice europeo: il piano Biden sui brevetti dei vaccini non basta, sì alla liberalizzazione temporanea – Brevetti, la terza via europea “La mossa di Biden non basta”
Tema: Vertice europeo

Dopo il disorientamento seguito al passo in avanti di Joe Biden sui brevetti per i vaccini, l’Unione europea prova a ricompattarsi attorno a due concetti chiave: la liberalizzazione dei brevetti non è uno strumento sufficiente per risolvere i problemi di approvvigionamento dei Paesi poveri e gli Stati Uniti, se vogliono rendersi utili al Pianeta, la smettano di bloccare le esportazioni. E’ stato un po’ questo il refrain risuonato a margine del summit sociale di Porto e durante la cena tra i leader europei. Ursula von der Leyen, che già giovedì aveva fatto un’apertura piuttosto timida, continua a ripetere che «bisogna essere pronti alla discussione». Ma senza dimenticare alcune cose fondamentali: «La liberalizzazione dei brevetti non risolverà i problemi nel breve-medio periodo, non aggiungerà una singola dose – ha spiegato la presidente della Commissione europea -. E invece i vaccini servono adesso». La proposta di Joe Biden – spiega una fonte diplomatica – viene considerata come «una mossa con un forte impatto emotivo sull’opinione pubblica, che rischia però di essere scarsamente efficace». Secondo Macron due sono le strade sulle quali muoversi con priorità: «Occorre donare le dosi ai Paesi bisognosi e non bisogna bloccare l’export come hanno fatto gli anglosassoni». Inoltre «dobbiamo investire in capacità produttiva – insiste von der Leyen -. Non soltanto in Europa, ma anche in Africa».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro – Bresolin Marco 
Titolo: Draghi veste i panni del mediatore “Liberalizzazione, ma temporanea”
Tema: Il piano UE per i vaccini

Primo: un meccanismo europeo, complementare al piano Covax, per condividere i vaccini con gli Stati che più ne hanno bisogno. Secondo: l’aumento della capacità produttiva globale, da portare avanti anche con finanziamenti pubblici, convincendo le case farmaceutiche a condividere volontariamente il loro know-how. Terzo: un sostegno logistico ai Paesi poveri per aiutarli nello stoccaggio e nella distribuzione dei farmaci. E quarto: rimozione delle barriere commerciali e dei blocchi all’export. Sono questi gli input arrivati ieri dai 27 leader europei durante la cena al summit di Porto e che ora la Commissione tradurrà in un piano d’azione per «riaffermare il ruolo di leadership globale dell’Unione nella gestione della pandemia», come hanno scritto in una lettera indirizzata a Ursula von der Leyen i leader di Belgio, Spagna, Svezia, Francia e Danimarca. Mario Draghi ha aperto alla possibilità di liberalizzare i brevetti, ma con una serie di subord inate. Dovrebbe trattarsi di una misura «temporanea» che dovrà tenere in considerazione gli aspetti legati alla sicurezza e alla complessità del processo produttivo.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Tajani Antonio – Weber Manfred 
Titolo: L’intervento – «Un ministero degli Esteri unico per tutta la Ue» – «Ue, un ministero degli Esteri unico»
Tema: Riforma della UE

Di fronte a sfide globali, per essere più incisiva, l’Ue ha bisogno di maggiori poteri. Un singolo Paese non può impedire all’Europa di agire su scala globale. La nostra politica estera deve dare risposte a cittadini e imprese. È necessario riformare il sistema di voto in Consiglio Ue. Serve un ministro degli Esteri europeo responsabile dinanzi al Parlamento europeo che parli a nome di tutta l’Unione.
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Testata:  Milano Finanza 
Autore:  von der Leyen Ursula 
Titolo: L’Unione serve a tutti
Su Milano Finanza il messaggio di saluto rivolto ai giovani studenti della Scuola d’Europa che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha inviato al Ventotene Europa Festival a ridosso dell’avvio dei lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Toscano Salvo 
Titolo: «Io, vivo per miracolo tra gli spari» Il comandante in rotta verso l’Italia
Tema: Trapani, il racconto del blitz della motovedetta libica

Rientreranno nel porto di Mazara del Vallo stamattina presto. Con la sensazione di chi l’ha scampata bella. Anzi, di chi si sente «miracolato», per usare le parole di Giuseppe Giacalone, il comandante del peschereccio Aliseo, che ha raccontato di essere finito sotto il tiro degli spari di una motovedetta libica. «Siamo vivi per miracolo, ci hanno sparato a pallettoni, qui la cabina è piena di buchi», ha raccontato raggiunto via radio mentre l’imbarcazione faceva ritorno verso l’Italia. «Soltanto Dio ci ha aiutato», dice il comandante Giacalone. Che ha ancora davanti agli occhi i momenti terribili di giovedì pomeriggio: «Erano le 14 quando tutto è successo: mentre eravamo in navigazione verso Nord-est ci ha avvicinato una motovedetta libica e ha iniziato a sparare. I colpi ci hanno raggiunto e i vetri della plancia sono andati in frantumi». Lui è rimasto ferito, lievemente, al braccio e alla testa. I pescherecci sono stati aiutati dalla nave Libeccio della Marina militare italiana. “Quelle acque sono pericolose e proibite, noi sconsigliamo di andarci, non da qualche mese ma da dieci anni”, ha commentato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Ma per il Governatore Musumeci «è assurdo che il governo italiano non abbia ancora avvertito la necessità di chiudere questa partita con il governo libico».
Ma per la Marina libica si era sconfinati in acque territoriali libiche.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Venturi Ilaria 
Titolo: Di Maio: per aiutare Zaky meglio il silenzio Ma è polemica per la cautela del ministro
Tema: Egitto, il caso Zaky

A 15 mesi esatti dalla carcerazione di Patrick Zaky il ministro degli Esteri Luigi Di Maio gela tutti: «Più aumenta la portata mediatica del caso più l’Egitto reagisce irrigidendosi e chiudendo i canali di comunicazione. Non illudiamoci che porteremo a casa risultati facendo in questo modo». La reazione è di imbarazzo e sconcerto se si pensa alla campagna che sin dal primo giorno ha aiutato lo studente egiziano detenuto a Tora, alla periferia del Cairo, a non scomparire dall’attenzione del Paese e internazionale: appelli degli amici e compagni di studi, mobilitazioni del mondo accademico e politico, risoluzioni del Parlamento europeo fino all’approvazione in Senato della richiesta di cittadinanza italiana. Amnesty, con il portavoce Riccardo Noury, attacca: «Il silenzio è proprio ciò che aiuta governi repressivi a continuare a commettere violazioni dei diritti umani. E nel silenzio Patrick sarebbe stato dimenticato e temo avrebbe su bito anche una sorte peggiore. Un segnale preoccupante poi sarebbe se il riferimento indiretto delle parole del ministro fosse alla proposta di cittadinanza italiana, per smorzarla».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zandonini Giacomo 
Titolo: Bazoum “Nel Sahel terrorismo e migranti sfide anche per l’Italia”
Tema: Intervista a Mohamed Bazoum –

«L’Italia è un Paese vicino al Niger, abbiamo sfide comuni e vi chiediamo di proseguire un partenariato per sviluppare tutto il Sahel», Queste le parole di Mohamed Bazoum, neo-eletto presidente del Niger, in questa intervista esclusiva rilasciata a Repubblica, per parlare soprattutto di migrazioni e lotta al terrorismo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Johnson alla conquista delle roccaforti laburiste
Tema: Regno Unito

Si è sbriciolata la Muraglia Rossa laburista. I conservatori hanno conquistato ieri il seggio di Hartlepool, città operaia del Nord dell’Inghilterra che aveva votato a sinistra da sempre: ma adesso addirittura il 52% degli elettori ha messo la crocetta sul partito di Boris Johnson mentre solo il 28% è rimasto fedele ai laburisti. Un risultato che getta un’ombra pesante sulla leadership di Keir Starmer, che aveva assunto la guida del Labour solo un anno fa prendendo il posto del radicale Jeremy Corbyn. Un risultato «amaramente deludente», ha ammesso lo stesso Starmer, confessando che i laburisti «hanno perso la fiducia dei lavoratori». E nel partito scoppia lo scontro sulla direzione da prendere: l’ala sinistra preme per un ritorno al radicalismo «socialista», mentre i moderati sostengono che bisogna spingersi con più audacia verso il centro. La Brexit ha provocato un riallineamento totale della politica britannica: e inf atti Hartlepool al referendum del 2016 aveva votato al 70 per cento per l’uscita dalla Ue propugnata da Johnson. Più in generale, il Labour sembra aver perso il contatto con quella working class che i conservatori sono ora capaci di agguantare con un sapiente mix di richiami patriottico-nazionalisti e politiche economiche di stampo «socialdemocratico». A Londra c’è già chi vede i laburisti condannati a scivolare nell’irrilevanza, al pari dei socialisti francesi e, in parte, dei socialdemocratici tedeschi. Ed è una parabola che lancia un interrogativo per tutta la sinistra europea.
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Testata:  Avvenire 
Autore:  Capuzzi Lucia 
Titolo: Giovani e contadini in piazza per una Colombia più giusta – I «campesinos» assediano Bogotà Il governo tratta
Tema: Sudamerica

Bogotà e Cali non potrebbero essere più distanti. Nella capitale, dove le manifestazioni sono state meno tese, il presidente Iván Duque ha iniziato il processo di dialogo con tutte le parti politiche e sociali per mettere fine alla crisi che da dieci giorni scuote il Paese. Nata come fenomeno urbano contro la riforma fiscale — poi ritirata —, la rivolta ha intercettato il malessere della Colombia rurale. I contadini si sono uniti alle manifestazioni: blocchi stradali sono stati organizzati in varie parti della nazione per impedire gli approvvigionamenti. A Cali, epicentro della ribellione e delle violenze, sono arrivate schiere di campesinos e indigeni, esasperati dal ritardo nella realizzazione della riforma agraria promessa dagli accordi di pace del 2016.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Femia Filippo 
Titolo: “Se Che Guevara fosse vivo oggi lotterebbe per l’ambiente”
Tema:  Intervista a Aleida Guevara

«Spero che l’embargo non ci sarà più, ma non dipende da noi. L’unica certezza è che Cuba nel 2030 sarà indipendente, libera e sovrana. Ma anche nel 2040 e nel 2050». D.: L’isola sta attraversando la peggior crisi dal “período especial”. Biden alla Casa Bianca può favorire il disgelo tra Cuba e Usa? Aleida Guevara, la primogenita del comandante: «È quello che tutti speriamo. Non vogliamo più che a 90 miglia dalle nostre coste ci sia un nemico come gli Stati Uniti. Ci piacerebbe che, a dispetto delle idee differenti, ci fosse rispetto. Speriamo che Biden elimini l’embargo: è una guerra criminale. Se non lo vivi, non puoi capirne neanche lontanamente l’impatto».
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