In evidenza sui principali quotidiani:
– Speranza ufficializza la terza dose per i fragili da settembre.
– Sul green pass obbligatorio convergenza imprese-sindacati.
– Patto del G20: “Vaccini entro l’anno al 40% del mondo”.
– In Afghanistan cade l’ultima resistenza. “Preso anche il Panshir”.
PRIMO PIANO
Politica interna
Testata: Corriere della Sera
Autore: Fregonara Gianna
Titolo: Scuola, le regole del rientro – Mascherine e ricambi d’aria Distanziati anche in palestra
Tema: Il rientro a scuola
Green pass, mascherine, finestre aperte e distanziamento un po’ più flessibile dell’anno scorso. E professori per la maggior parte in classe già dai primi giorni. Comincia così la scuola nel terzo anno scolastico della pandemia. Le misure di sicurezza sono sostanzialmente confermate, anche se c’è il vaccino. La sfida: non tornare in Dad. Oggi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in Parlamento esporrà il piano per il rientro in classe in sicurezza sul quale ha lavorato tutta l’estate. La misura principale di difesa dal virus resta la mascherina: «Al banco la mascherina chirurgica è indispensabile laddove non sia possibile il distanziamento di un metro, è fortemente raccomandata in ogni situazione».
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Testata: Stampa
Autore: Carratelli Niccolò
Titolo: Vaccini, via libera alla terza dose – Speranza accelera sulla terza dose “Iniziamo subito”
Tema: Terza dose
Iniziare a dare la terza dose di vaccino a centinaia di migliaia di soggetti fragili, mentre ci sono miliardi di persone nel mondo che non hanno ricevuto nemmeno la prima. Sembra una contraddizione, ma Roberto Speranza la spiega così: «Dobbiamo assicurare l’accesso ai vaccini a tutta la popolazione mondiale, ma allo stesso tempo non possiamo disperdere il livello di protezione che abbiamo acquisito». Quindi, avanti con questo doppio binario, annuncia il ministro della Salute, padrone di casa della riunione dei ministri della Salute del G20, nella cornice dei Musei Capitolini. La terza dose, allora, «si farà già nel mese di settembre», richiamando tutti i soggetti che hanno avuto una risposta immunitaria debole, dai pazienti oncologici ai trapiantati. «Poi seguiremo la bussola della fragilità — dice il ministro – e continueremo con gli anziani over 80 e gli ospiti delle Rsa, fino agli operatori sanitari, che sono le prime categorie che hanno ricevuto il vaccino».
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Testata: Giornale
Autore: Borgia Pier_Francesco
Titolo: Forza Italia spinge l’obbligo vaccinale: «A ottobre se non c’è immunità di gregge»
Tema: Obbligo vaccinale
Le minacce no-vax non fermano Antonio Tajani. Il coordinatore nazionale di Forza Italia, che domenica era stato bersaglio di messaggi intimidatori da anonimi paladini della libertà di cura, ha riunito a San Lorenzo in Lucina i vertici del partito (in collegamento anche i governatori azzurri) insieme con i ministri Brunetta, Gelmini e Carfagna per mettere a punto le proposte di Forza Italia sul certificato verde. Nel corso dell’incontro è emersa la necessità che il nostro Paese raggiunga quanto prima l’immunità di gregge. Secondo le tabelle fornite dal ministero della Salute, al 5 settembre 2021, il 65,3% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, mentre il 7,5% è in attesa della seconda dose. Se si considerano solo gli over 12, oggetto della campagna vaccinale, il 72,5% è completamente vaccinato, mentre l’80,8% è in attesa della seconda dose.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Guerzoni Monica
Titolo: «Non possiamo tornare a scuole e aziende chiuse Il centrodestra dica no alle ambiguità sui vaccini»
Tema: Intervista a Mara Carfagna – Green Pass e vaccino
Sì al green pass e all’obbligo vaccinale, pur di scongiurare altri morti e nuovi lockdown. Mara Carfagna, ministro di Forza Italia per il Sud e la Coesione territoriale, invita a «non abbassare la guardia» e, tra la linea di Draghi e quella di Salvini, sposa «senza paura» la prima: «Il mio centrodestra crede nella scienza, non possiamo permetterci di richiudere scuole e imprese. La strategia del governo è molto chiara». Non per Salvini, che non voterà l’obbligo vaccinale. «II vaccino non è una camicia di forza, è l’unica soluzione per uscire dall’incertezza. Tra i lavoratori attivi le percentuali di vaccinati sono ancora insufficienti
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Testata: Repubblica
Autore: Ainis Michele
Titolo: L’analisi – La Costituzione e l’obbligo vax – La legge della salute
Tema: Obbligo vaccinale
Green Pass o vaccino obbligatorio? Per tutti o soltanto per alcune categorie di cittadini? Con decisione parlamentare o del governo? Attraverso uno stimolo, un’agevolazione, un premio, o piuttosto un castigo? Ciascuna di queste domande interroga la Costituzione, oltre che la politica. Ma la risposta non è mai definitiva. Dipende dalla situazione di fatto, dai responsi della scienza, dalla qualità dei diritti in gioco. E dipende altresì dall’esigenza di distinguere, di separare il grano dal loglio. Cominciamo da qui, dalle distinzioni. C’è una differenza, e di non poco conto, fra chi accetta il vaccino e chi viceversa lo rifiuta. Entrambi difendono la propria salute, rispettivamente contro i rischi del Covid o contro quelli della vaccinazione; ma i primi difendono pure la salute altrui. Dunque obbediscono ai “doveri di solidarietà sociale” evocati dalla nostra Carta (articolo 2) e richiamati domenica scorsa dal presidente Mattarella
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Testata: Giornale
Autore: Signore Adalberto
Titolo: Il retroscena. Tra Salvini e Giorgetti un solco che si allarga
Tema: La Lega
« Di questo è bene che ne parliate con Matteo…», ripete ancora una volta Giancarlo Giorgetti. Il ministro dello Sviluppo lo dice sempre con tono pacato, le braccia larghe e le mani rivolte verso l’alto, come a voler lasciare intendere una certa distanza rispetto ad alcune posizioni del leader della Lega. Una scena che a Palazzo Chigi si è ripetuta più d’una volta in questi ultimi mesi. Non solo a margine di un Consiglio dei ministri, ma pure in occasione di riunioni ristrette, quelle a cui sono presenti i pochissimi che davvero riescono a prendere parte attivamente alle decisioni del governo. Compreso Mario Draghi, si contano sul dito di una mano: dal ministro dell’Economia Daniele Franco – ribattezzato dai suoi collaboratori Alexa, perché qualunque problema gli ponga l’ex numero uno della Bce è pronto a fare di tutto per trovare una soluzione – fino al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Un solco, quello tra Giorgetti e Salvini, che si è andato sempre più allargando. Al punto che se la Lega presenta emendamenti al decreto Covid all’esame della Camera, il ministro per lo Sviluppo ci tiene a dire che «per la ripresa delle attività economiche bisogna garantire condizioni di sicurezza». «Il green pass – aggiunge – è una misura che va esattamente in questa direzione, quindi ne prevedo un’ulteriore estensione».
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Economia e finanza
Testata: Repubblica
Autore: Amato Rosaria
Titolo: Landini novanta minuti a palazzo Chigi Tra sindacati e imprese accordo vicino
Tema: Green Pass obbligatorio
Si al Green Pass obbligatorio sui luoghi di lavoro ma solo se a farsi carico dei costi del tampone è lo Stato. E sì anche al vaccino obbligatorio, se il governo decidesse di adottarlo. Non è ancora accordo tra Confindustria e i sindacati, ma le due ore di colloquio in viale dell’Astronomia, dopo un’estate di scontri e accuse reciproche lanciate a debita distanza, tracciano la strada per l’intesa sulle condizioni di ripresa del lavoro in autunno. E infatti il presidente di Confindustria Carlo Bonomi esprime soddisfazione ribadendo che «era il momento di stare insieme, il momento di confrontarsi sui tanti temi importanti per il Paese, prima di tutto il tema del Green Pass e dell’obbligo vaccinale», e il leader della Cisl Luigi Sbarra definisce l’incontro di ieri «positivo».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Pogliotti Giorgio – Tucci Claudio
Titolo: Sul green pass obbligatorio convergenze imprese-sindacati
Tema: Green Pass obbligatorio
Prime convergenze tra Confindustria e sindacati: tutti d’accordo sull’introduzione dell’obbligo vaccinale e del green pass nei luoghi di lavoro; ma il nodo riguarda su chi graverà il costo dei tamponi (gli industriali non vogliono che gravi sulle aziende, i sindacati sui lavoratori). Questo lo scenario emerso all’incontro di ieri sera tra i vertici di Confindustria con i leader di Cgil, Cisl e Uil in vista della prossima cabina di regia, in cui il governo si occuperà proprio della possibile estensione del green pass al mondo pubblico e privato. «È il momento di stare insieme, auspico che sia l’inizio di un percorso che ho voluto fortemente, da fare insieme nell’interesse del Paese – ha commentato alla fine dell’incontro il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi -. Da sempre siamo per l’obbligo vaccinale, ma se la politica non sa trovare una sintesi è necessario mettere in sicurezza i luoghi di lavoro, primo per la salute di chi vi opera, poi per non compromettere la ripresa. Noi siamo per l’adozione del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro e su questo si è aperta una discussione».
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Testata: Stampa
Autore: Lombardo Ilario
Titolo: Green Pass, Draghi vede Landini e tratta con Salvini sul voto di fiducia
Tema: Green Pass obbligatorio
Mario Draghi e Maurizio Landini hanno avuto un’ora e mezza per parlare e gettare le basi di quella che è diventata una trattativa a tutti gli effetti. Una delle due che tiene impegnato il presidente del Consiglio in queste ore su vaccini e Green Pass. L’altra è con il leader della Lega Matteo Salvini, nel tentativo di cercare un compromesso e scongiurare la rivolta della fronda guidata da Claudio Borghi, decisa a combattere a colpi di emendamenti e voti contrari l’obbligatorietà del pass e del siero anti-Covid. Il segretario della Cgil dice di aver invitato il premier alle Giornate del Lavoro di fine settembre e ufficialmente entrambi confermano di aver parlato di lavoro e delle prospettive economiche dei prossimi mesi. Pochi minuti dopo la fine dell’incontro, nel tardo pomeriggio di ieri, però, fonti di Palazzo Chigi lasciano filtrare l’ipotesi di uno slittamento della cabina di regia che dovrà decretare l’estensione, da ottobre, del passaporto verde all’intera pubblica amministrazione e ai dipendenti di specifici settori del privato, bar, ristoranti, palestre, piscine, trasporti, quelli cioè nei quali il certificato è già previsto per i clienti.
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Testata: Repubblica
Autore: Vitale Giovanna
Titolo: Duello sul reddito di cittadinanza Anche l’Ocse frena: va ridotto
Tema: Reddito di cittadinanza
Come spesso accade quando le sparate di Matteo Salvini rischiano di mandare in frantumi la maggioranza, tocca a Giancarlo Giorgetti rimettere insieme i cocci. Anche a costo di smentire il suo leader. Una specie di gioco delle parti, non si sa bene fino a che punto voluto, in cui l’uno incarna la lotta e l’altro il governo. Era accaduto sulle riaperture, poi sull’estensione del Green Pass, adesso a dividere il vertice della Lega è l’abolizione del reddito di cittadinanza. Evocato già a fine agosto da Salvini che, nella consueta marcatura a uomo di Giorgia Meloni, aveva annunciato un emendamento a sua firma per cancellare il totem grillino (varato dal Conte 1, di cui lui era vicepremier) salvo doversi arrendere alla realpolitik del ministro dello Sviluppo. Il quale, dovendo scegliere tra Draghi — che ha detto di condividere «appieno il concetto alla base del reddito di cittadinanza» — e il capo del suo partito, ha scelto il premier. Mossa necessaria per scongiurare una nuova guerra interna all’esecutivo alla vigilia del tour de force autunnale sulle riforme, con i 5S già sulle barricate e il Pd allo studio sui correttivi. «Dobbiamo cominciare a ragionare di lavoro di cittadinanza», ha aperto ieri Giorgetti.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Trovati Gianni
Titolo: Ocse: bene Italia su riforme Pa e fisco, altolà sulle pensioni
Tema: Ocse
L’Ocse promuove i principi cardine della riforma Brunetta che punta a rinnovare una Pa invecchiata e «priva delle competenze necessarie», e appoggia gli obiettivi dichiarati di quella del Fisco, che dovrà prima di tutto impegnarsi per ridurre il peso delle tasse sul lavoro (e qui riappare il suggerimento di chiedere di più a mattone e successioni). Ma alla vigilia di una manovra chiamata a gestire il dopo Quota 100 torna a chiedere nei fatti un ritorno pieno alle regole Fornero. Sulla previdenza «esistono preoccupazioni di breve e medio termine – riconosce il ministro dell’Economia Daniele Franco nella conferenza stampa di presentazione della nuova Economic Survey sull’Italia dell’Organizzazione dei Paesi sviluppati – ma il governo troverà il giusto equilibrio».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Palmerini Lina
Titolo: Politica 2.0 – Su pensioni e reddito il vero test di popolarità per Draghi
Tema: Pensioni e Reddito di cittadinanza
La stagione autunnale di Draghi riparte come era cominciata quella gialloverde di Lega e 5 Stelle nel 2018, da Quota 100 e dal Reddito di cittadinanza. Al di là delle nuove estensioni sul green pass, il piatto forte dei prossimi mesi diventano quelle due misure non solo perché una è in scadenza (quota 100) e l’altra in via di revisione ma proprio perché sono il simbolo di una fase, un marchio identitario per i due partiti. Tra l’altro, pure l’entità della spesa pubblica era stata definita con il bilancino – in parti quasi uguali – per certificare uno stesso peso degli azionisti principali del Conte I, Di Maio e Salvini. Ieri il ministro dell’Economia Franco ha confermato che si va verso nuovi requisiti previdenziali ma la trattativa che si apre non è solo una questione tra Draghi e i partiti, piuttosto sarà un corpo a corpo tra l’ex Governatore della Bce e ampie fasce di cittadini che saranno coinvolti dal tema pensionistico – o da quello del sostegno al reddito – vista la crisi di alcuni settori e il tasso di disoccupazione.
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Società, istituzioni, esteri
Testata: Repubblica
Autore: Bocci Michele
Titolo: Patto del G20 “Vaccini entro l’anno al 40% del mondo”
Tema: Patto G20
Vaccinare il 40% della popolazione mondiale entro la fine di quest’anno. È uno degli obbiettivi del “Patto di Roma”, il documento conclusivo, limato in ore di riunioni e pre-riunioni, del G20 della Salute che si è svolto ai Musei capitolini. Per raggiungere l’obiettivo bisogna fare circa un miliardo di somministrazioni in quattro mesi, visto che oggi hanno completato la vaccinazione circa il 27% degli abitanti della Terra. «Vogliamo dare questo messaggio: nessuno deve restare indietro. I Paesi più forti devono aiutare i più fragili, e devono farlo subito», ha spiegato il ministro alla Salute Roberto Speranza. La strada scelta per allargare la vaccinazione non è però quella della sospensione dei brevetti, ipotesi portata avanti da tanti esperti e sposata anche da alcuni Stati, contro la quale si è schierata tra gli altri la Germania. Ma visto che le iniziative come Covax, che prevedono la donazione dei vaccini da parte dei Paesi ricchi a quelli poveri, potrebbero non bastare, si punta anche sulla capacità produttiva di alcuni Stati, come India e Sudafrica. A loro potrebbero essere trasmesse le conoscenze per fare il vaccino anti Covid (il cosiddetto trasferimento tecnologico) ma senza cedere gratuitamente il brevetto.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Bartoloni Marzio
Titolo: G20 Salute: accelerare le vaccinazioni nel mondo, 40% entro il 2021
Tema: Patto G20
Superare i tre miliardi di vaccinati entro fine anno, in pratica il 40% della popolazione mondiale, per provare ad arrivare a oltre 5 miliardi entro l’estate del 2022, cioè il 70% degli abitanti del Pianeta completamente immunizzati. Una soglia di sicurezza indicata dall’Oms per gestire la pandemia anche a livello globale e provare a evitare l’emergere di varianti pericolose in grado di “bucare” i vaccini. Perché se i Paesi più sviluppati già pensano alla terza dose – l’Italia partirà con i pazienti più fragili già da fine settembre, come ha confermato il ministro della Salute Speranza – il resto del mondo, soprattutto i Paesi meno sviluppati, sono ancora indietro con l’Africa che in media ha vaccinato con due dosi il 2,9% dei suoi abitanti. Mentre nel mondo sono totalmente immunizzati il 27,7%.
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Testata: Stampa
Autore: Rigatelli Francesco
Titolo: Intervista a Stefano Vella – “Il Patto di Roma è il primo passo adesso superiamo i brevetti”
Tema: Patto G20
«Il Patto di Roma va nella direzione giusta, ma le due questioni che affronta non sono scontate: disuguaglianze e prevenzione». Stefano Vella, infettivologo, ex presidente dell’Aifa e docente di Salute globale all’Università Cattolica, fa parte della task force T20 che contribuisce ai lavori del G20. È soddisfatto dal vertice romano? «Si è lavorato tanto per una dichiarazione congiunta dei ministri della Salute, dunque i principi sono assicurati, ma i problemi restano. La pandemia ha scoperchiato i difetti storici delle politiche sanitarie, rendendo evidenti le disuguaglianze. L’altra questione su cui lavorare è la prevenzione. Nessuno immaginava una pandemia tale e si deve fare di tutto perché non si ripeta». Cosa può fare il G20 contro le disuguaglianze? «Il primo punto sono i vaccini ai Paesi svantaggiati. Guarda caso le varianti vengono da India, Brasile e Perù, dove il virus galoppa. L’ultima è la Lambda o Mu, che sembrerebbe bucare i vaccini. La speranza è che non diventi dominante, perché meno veloce della Delta, ma l’importante è non farla entrare in Europa. Il problema della salute globale è che il mondo è uno solo…» Il Patto di Roma come passerà all’azione? «Domani si terrà una riunione ministeriale su questo, che si ripetera prima della fine del G20 italiano. L’obiettivo è mettere insieme i ministri delle Finanze e della Salute per fare seguire alle parole i soldi. Non si tratta solo dei Paesi del G20, ma di tanti altri come Norvegia, Svezia, Nigeria…».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Bongiorni Roberto
Titolo: I talebani: «Preso anche il Panshir» Massoud: «Nessuna intenzione di resa»
Tema: Afghanistan
Il Panjshir è caduto. «La guerra è finita». Con un comunicato laconico, l’ormai noto portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, ha annunciato la conquista dell’ultima provincia in mano alla resistenza. L’intero Afghanistan, dal Nord al Sud, da Est ad Ovest, è ora in mano agli Studenti del Corano (il nome originario quando venne creato in Pakistan il movimento integralista guidato dal Mullah Omar). In un post pubblicato dal leader della resistenza, il giovane capitano Ahmed Massoud, il figlio del leggendario leone del Panjshir, la versione è tuttavia un’altra. «L’annuncio dei talebani di aver occupato il Panjshir è falso. Le forze del Fronte della resistenza nazionale afghana sono presenti in tutte le postazioni strategiche lungo la valle e continuano a combattere. Assicuriamo alla popolazione dell’Afghanistan che la battaglia contro i talebani e i loro partner continuerà fino a che non prevarranno la giustizia e la libertà».
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Testata: Repubblica
Autore: Sorbi Mattia
Titolo: In Afghanistan cade l’ultima resistenza – Cade anche il Panshir I talebani festeggiano sulla tomba di Massud
Tema: Afghanistan
In fondo alla strada che da Kabul porta a Bazarak c’è il mausoleo di Ahmad Shah Massud: i talebani ne sfondano le finestre, entrano nella tomba del mitico Leone del Panshir e festeggiano la vittoria. L’ultimo baluardo della resistenza afghana, l’imprendibile valle, è capitolato. Ora tutto il Paese è nelle mani degli studenti coranici. Restano alcune sacche di oppositori sparse sulle montagne, forse capeggiate dal figlio dell’eroe ucciso alla vigilia dell’11 settembre di 20 anni fa. Bazarak dista solo due ore e mezza di auto da Kabul. La via e asfaltata, ma il viaggio è reso impervio da una costellazione infinita di posti di blocco dei talebani.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Olimpio Guido
Titolo: E l’Isis ora punta a reclutare i «pentiti»
Tema: Afghanistan
La rivista dello Stato Islamico al Naba ha pubblicato un commento sulla situazione in Afghanistan. Un intervento con spunti interessanti sulla strage a Kabul. L’attacco — ribadiscono — ha colpito gli americani infliggendo una delle perdite più gravi da tempo. Insieme a loro ha preso di mira i talebani, il secondo nemico. Un’azione che ha messo in crisi il concetto di sicurezza: l’intelligence è riuscita solo a prevedere che ci sarebbe stata un’operazione ma non a impedirla. Inoltre ha umiliato Biden, insieme ai mullah. Gli Stati Uniti — insiste l’autore — parlano dello Stato Islamico in Afghanistan come fosse una cosa emersa oggi solo per nascondere la sconfitta, l’attentato ha smentito i loro annunci di vittoria. Nel testo si afferma che al Qaeda ha creduto alle «bugle» del talebani, la fazione di Osama — sottolineano — ha perso la bussola. Il propagandista si augura che i militanti scoprano la menzogna e si allontanino dai traditnri. Per il Califfato i talebani diventeranno partner dell’Occidente nella «lotta al terrore», non hanno scelta, sono condizionati dalle intese di Doha.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Scott Antonella
Titolo: Completato Nord Stream 2: in funzione entro l’anno
Tema: Nord Stream 2
Il tubo numero 200.858, l’ultimo, è stato saldato al resto del gasdotto, i tecnici si mettono in posa accanto per una foto ricordo. Ora non resta che collegarlo alla sezione proveniente dalle acque territoriali danesi e posarlo sul fondo del mar Baltico, in acque tedesche. E poi, informa la compagnia operatrice, il progetto sarà completato e Nord Stream 2 – secondo ramo del gasdotto che collega Russia e Germania – entrerà in funzione. Entro fine anno. «Soddisferà le esigenze di medio e lungo termine del mercato energetico europeo – comunica Nord Stream 2 AG -: garantendo forniture affidabili e sicure a condizioni economiche ragionevoli». La costruzione di Nord Stream 2 venne interrotta nel dicembre 2019, quando la minaccia di sanzioni internazionali americane convinse la compagnia svizzera Allseas a ritirarsi dal progetto. Lasciando soli i russi, con le posatubi Fortuna e Akademik Cerskij: i lavori ripresero nel dicembre scorso. Oltre a Russia e Germania, i due rami di Nord Stream attraversano acque territoriali e zone economiche esclusive di Danimarca, Svezia e Finlandia, per 1.230 km.
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PRIME PAGINE
IL SOLE 24 ORE
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CORRIERE DELLA SERA
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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IL GIORNALE
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LIBERO QUOTIDIANO
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IL FATTO QUOTIDIANO
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LA VERITA’
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