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SINTESI IN PRIMO PIANO – 6 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Amministrative, verso l’accordo nel centrodestra: Bernardo candidato a Milano
– Ddl Zan, il Pd sfida Renzi sulla conta in Aula.
– Dl Sostegni Bis, oggi il voto sugli emendamenti
– Vertice Italia-Francia, Mattarella all’Eliseo.
– Covid-19, Boris Johnson annuncia la fine delle restrizioni

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Lio Pierpaolo 
Titolo: Il sì di Meloni e Berlusconi a Bernardo candidato a Milano Feltri capolista di Fratelli d’Italia
Tema: Verso le amministrative

Ieri l’annuncio a sorpresa di Giorgia Meloni: “Sono estremamente fiera di annunciare, non solo che il direttore Vittorio Feltri ha deciso di iscriversi a Fratelli d’Italia, ma l’abbiamo anche convinto con facilità a guidare la nostra lista per le prossime amministrative a Milano”. “E’ un’idea nata qualche giorno fa, quando ci siamo sentiti per questa presentazione del suo libro. Ma non mi sembra una cosa sconvolgente, non è niente di così importante. Stimo Meloni. Se me lo avesse chiesto un altro non avrei accettato”, dice Feltri. Un tassello del puzzle milanese del centrodestra va al suo posto. E per la tesserina più importante è ormai questione di ore. Il casting infinito per il candidato sindaco dovrebbe concludersi oggi: dopo  oltre una ventina di nomi spuntati e scartati, Luca Bernardo sembra quello giusto. Il direttore del dipartimento di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli ha già incontrato sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni, che ne ha apprezzato «la capacità d’ascolto». E ha ricevuto una telefonata da Silvio Berlusconi, da cui avrebbe incassato il via libera degli azzurri.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: Verso Albertini vice ma il giornalista in corsa ora agita i leghisti Il duello su Bologna
Tema: Verso le amministrative

“Penso proprio che entro domani la chiudiamo ed entro la settimana facciamo una bella presentazione pubblica dei nostri uomini”, dice Matteo Salvini, annunciando di fatto la conclusione della trattativa sui candidato sindaci del centrodestra. In realtà nelle ultime ore la discussione sembra essersi spostata sui vicesindaci. II tema è Gabriele Albertini a Milano, che Fdl non vede benissimo come vicesindaco. Per contro, pare sfumata l’ipotesi di una vicesindaco donna che a Fdl sarebbe piaciuta. La possibilità di ticket, così come già è avvenuto a Roma, esiste anche per Bologna. Sul capoluogo lombardo la decisione sembra ormai soltanto da ratificare: anche Giorgia Meloni ieri ha speso parole di grande apprezzamento per Luca Bernardo, il primario di Pediatria del Fatebenefratelli. A Napoli no del possibile candidato Catello Maresca ai simboli di partito ha grandemente complicato la discussione. Eppure, anche qui, Salvini appare fiducioso: “Maresca è un civico, culturalmente di centrodestra, con un curriculum importante di pm anti camorra. E dunque mi auguro che tutte le riserve possano essere superate”.  A Bologna, il nodo da districare è su Andrea Cangini, che ha sì una lunga storia da giornalista ma è anche un senatore azzurro. Il che cozza con la richiesta della Lega di avere soltanto candidati civici e non di partito.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Ddl Zan, il Pd sfida l’intesa Lega-Renzi – La controffensiva del Pd “Renzi, basta giochi Il ddl Zan si vota così”
Tema: Dl Zan

Sul filo dei nervi la battaglia in Senato sul ddl Zan. Oggi alle 11 si riunirà il tavolo dei capigruppo di maggioranza presieduto dal leghista Andrea Ostellari per tentare un’ultima mediazione. Poi nel pomeriggio l’aula sarà chiamata a votare il calendario di palazzo madama. Molto dipenderà dall’incontro del mattino, dove l’asse Ranzi-Salvini-Tajani spingerà per arrivare ad un compromesso sugli articoli 1, 4 e 7, espungendo i punti più controversi, come il riferimento all’identità di genere, ai reati di opinione, alle iniziative contro l’omotransfobia nelle scuole. Passaggio che però alle recchie di Pd, Leu e M5S suona come un modo per prendere altro tempo e accompagnare le norme su un binario morto. I dem spingono quindi per andare alla conta in aula e mettere così Renzi alle strette: “Non capisco la posizione di Iv che ha fatto un lavoro di merito importantissimo alla Camera e improvvisamente ha cambiato idea”, ha detto ieri il segretario Letta. Una  scommessa dall’esito incerto, in realtà, infuocata dal reciproco scambio di accuse fra ex alleati. La scelta di Iv di sfilarsi ha riaperto i giochi. E ridato fiato a Salvini, ora sicuro di poterla spuntare.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Il retroscena – Matteo chiama Matteo Quelle prove generali per la corsa al Quirinale
Tema: Ddl Zan

Matteo Renzi, il giorno dopo l’intervista a Repubblica in cui ha affermato che l’intesa per il Quirinale va trovata (anche) con la destra, fa sapere che è sbagliato parlare di accordo già fatto fra Iv e Lega. Ma che il percorso sia avviato, che ci siano obiettivi convergenti, e che soprattutto l’ex premier voglia approfittarne per porsi di nuovo al centro della scena, lo ammette anche un influente parlamentare del Carroccio: “Il Pd ha capito che la legge Zan potrebbe essere solo il primo passo di una intesa ben più ampia che porta al Quirinale. Con Renzi a fare da mediatore”. È uno scenario possibile, se non probabile, che si va materializzando ogni giorno di più, e che è figlio soprattutto dei numeri. Il leader di Rignano dice che il centrodestra avrà il 45 per cento dei grandi elettori e che dunque si siederà per la prima volta al tavolo dei giochi per la carica più alta dello Stato. Ecco che, insieme, centrodestra e renziani avrebbero la possibilità di eleggersi da soli il capo dello Stato, a partire dal quarto scrutinio, con la maggioranza assoluta e non più qualificata.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Amabile Flavia 
Titolo: Intervista ad Elena Bonetti – “Si rischia il no in Parlamento perché il Pd non vuole mediare?”
Tema: Ddl Zan

Le parole della ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti, che ritiene un passo in avanti l’ascoltare le posizioni del centrodestra sul ddl Zan. E’ in nome della tutela dei diritti Lgbt – sottolinea – se Italia Viva, il suo partito, ha presentato un nuovo testo che va incontro alle posizioni di Matteo Salvini e Giorgia Meloni e dei cattolici più conservatori. E’ il Pd, invece, fermo su posizioni preconcette che rischiano di far perdere un’opportunità: “Se si vuole rischiare la conta in aula sapendo che si andrà a perdere, ognuno poi si assumerà la responsabilità delle proprie scelte. La verità è che siamo di fronte a un dibattito che riguarda l’intera maggioranza e il Pd è fermo su posizioni preconcette ma sa bene che in una votazione a scrutinio segreto i numeri non ci sono e non sono i voti di Italia Viva Non è vero che i dubbi vengono da destra lo ne ho ricevute tanti da sinistra e dal mondo delle donne a mancare. Sarebbe preferibile mettere in campo lo strumento più alto che ha la democrazia per approvare una legge: la politica, che è il dialogo tra posizioni diverse”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Conte ora vuole togliere a Grillo “l’azione politica”
Tema: M5S

Continua la battaglia interna al M5S tra Grillo e Conte. Oggetto del dibattito è il ruolo del Garante nello Statuto del Movimento: Conte ha eliminato il riferimento all’azione di garanzia rispetto “all’azione politica”, considerandolo un vizio di forma che consentirebbe a Grillo di essere giudice di ultima istanza delle strategie e decisioni del capo politico. Nelle ventiquattrore finali prima della drammatica rottura con l’ex premier, Grillo aveva rinunciato a quasi tutto l’elenco di richieste presentate via mail e via telefono, all’avvocato: la gestione della comunicazione, la rappresentanza internazionale, la facoltà di stabilire le assunzioni dentro lo staff del M5S e di indicare i vicepresidenti. Su quel punto però non ha ceduto. Ora entrambi, temendo di uscirne indeboliti, si sono impuntati e stanno creando più di una difficoltà al comitato dei garanti incaricati di trovare un giusto compromesso. I sette mediatori si sentono ogni giorno, e sia domenica sia ieri hanno avuto una riunione. Conte ha dato un mandato preciso: non vuole che ci sia neanche l’ombra di un potenziale commissariamento politico. Di più: non vuole nemmeno lasciare spazi di condivisione dell’azione politica.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Il retroscena – Incubo scissione tra i parlamentari Nella prossima legislatura il rischio di due gruppi con 40 eletti
Tema: M5S

«La scissione sarebbe un suicidio, per chi va e per chi resta», è la dolorosa sintesi cui sono giunti ieri i 5 Stelle di Palazzo Madama, riuniti in assemblea con il capogruppo. Ettore Lichen, uno dei sette «saggi» scelti da Grillo per cercare in extremis una ricomposizione, si è chiuso con i suoi senatori per aggiornarli sugli sviluppi della trattativa. Ma l’Elevato ha imposto il diktat del silenzio stampa e il presidente Licheri non è entrato nel merito dei nodi da sciogliere.  Se al tavolo dei «sette» non si arriverà a un’intesa che consenta sia a Grillo che a Conte di salvare la faccia, il Movimento si spaccherà a metà. Le elezioni sono lontane e i numeri ballano, ma le previsioni non sono allegre per i pentastellati: secondo Piepoli le due realtà che nascerebbero sidovrebbero accontentare dell’8% a testa dei voti.  Numeri choc, per i tanti che sperano di tornare al prossimo giro. Alla luce di sondaggi simili l’accordo appare inevitabile.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Russo Paolo 
Titolo: Il caos vaccini così le Regioni ignorano il Cts – La Babele dei vaccini
Tema: Covid-19, vaccini

La Regione Lazio, infischiandosene delle indicazioni del ministero della Salute e delle «raccomandazioni» di AIfa e Cts, ha ripreso asomministrare AstraZeneca e Johnson&Johnson agli under 60. Nonostante il rapporto rischio-beneficio rispetto al contagio da Covid sia sfavorevole ai vaccini a vettore virale. Ma anche le altre Regioni non si siano tutte allineate al generale Figliuolo, che più e più volte ha chiesto di privilegiare i richiami soprattutto alla popolazione da sessant’anni in su. Se la Lombardia ha deciso di privilegiare la caccia agli over 60 rimasti fuori dai radar e il Friuli Venezia Giulia punta a convincerli a mostrare il braccio offrendo loro i più gettonati antidoti a Rna messaggero, altre Regioni vanno in direzione opposta. Come la Campania, che vuole completare lavaccinazione dei giovanissimi under 18. O la Sicilia, che i vaccini ora li andrà a somministrare sotto l’ombrellone aivacanzieri di luglio. Ancora una volta la babele vaccinale regna sovrana sotto il cielo delle Regioni. E con la Delta in espansione rapidavacdnare i più piccoli può essere un problema se le dosi scarseggiano e più del 45% della popolazione generale, ma soprattutto il 48% degli over 60 rischiano anche con una sola dose di finire in ospedale o peggio.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  N.Cot. 
Titolo: Governatori sul podio, Salvini esulta
Tema: Sondaggi

Secondo il “Governance Poll 2021”, redatto da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore, i due governatori leghisti Zaia e Fedriga sono tra i più graditi all’opinione pubblica. “Luca e Massimiliano confermano le grandi capacità amministrative della Lega”, commenta Salvini. La classifica ha visto al secondo posto il Governatore Pd dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e al terzo posto, a pari merito con Fedriga, quello della Campania Vincenzo De Luca Soddisfatto del risultato, il governatore siciliano Nello Musumeci ricorda «che un amministratore, chiamato a prendere decisioni drastiche quanto necessarie, non deve tener conto del consenso popolare. Ma lavorare nell’interesse della salute collettiva per il bene di tutti. I sondaggi? Vanno “presi con le pinze”».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Rush sul Dl semplificazioni: pressing per estendere il 110% – Corsa alle estensioni per il 110% Edilizia, difformità fino al 3%
Tema: Dl Semplificazioni

Il decreto Semplificazioni si avvicina all’esame della Camera. Il week end e la giornata di ieri sono stati passati a studiare i 600 emendamenti; la vastità del decreto e dei nodi affrontati richiede un lavoro enorme che oggi dovrebbe trovare un primo punto di confronto in un vertice di maggioranza. Tra i punti chiave, l’estensione del Superbonus al 2023 a categorie di soggetti, tipologie di impianti, attività ed edifici non ricompresi oggi nella maxiagevolazione, in primis a turismo e attività alberghiere, su cui pare esserci compattezza parlamentare. Altro punto delicato che è stato proposto da molti emendamenti, anche con finalità diverse, è quello dell’innalzamento dal 2 al 3% della soglia di tolleranza costruttiva relativa alle difformità urbanistiche ed edilizie. Infine il Pd punta a ridimensionare drasticamente l’appalto integrato di progettazione e lavori affidato sulla base del progetto di fattibilità tecnico ed economico; tra i dem maturano due posizioni illustri di ex titolari del ministero di Porta Pia: Graziano Delrio accetta al massimo di arrivare al 30 giugno 2023 con l’appalto integrato affidato sulla base del definitivo, mentre la De Micheli propone a sua volta di sopprimere la norma generale sull’appalto integrato ma propone al governo, alla data del 30 giugno 2022, di fare una verifica dei progetti in ritardo e inserire quelli che non hanno ancora il definitivo. Pioggia di emendamenti anche sulle grandi opere. Quella che fa più notizia è forse la proposta del Pd (Romano) di nominare un commissario anche per l’Autostrada tirrenica. Farà discutere l’emendamento Prestigiacomo di inserire il Ponte sullo Stretto, ma non mancano opere meno note, come la linea A della metropolitana romana fino a Ciampino.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Sostegni bis, eco-bonus alle auto Sospensione parziale dell’Imu
Tema: Sostegni Bis

Oggi saranno votati in commissione Bilancio alla Camera alcuni emendamenti al decreto Sostegni Bis, dai nuovi ecoincentivi per l’acquisto di auto euro 6 o elettriche alla sospensione dell’Imu per i proprietari i cui inquilini sono sotto sfratto per morosità, fino ai nuovi fondi per l’economia della montagna, per il comparto delle fiere e quello delle cerimonie. Il tutto mentre il ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenuto ieri al dialogo B20-G20, ha detto che “si può guardare con cauto ottimismo al futuro” soprattutto per gli sviluppi che arriveranno dalla realizzazione delle infrastrutture sostenibili. Altri emendamenti prevedono indennizzi per i danni subiti dai palazzi dei quartieri di Taranto più esposti alle polveri dell’Ilva (indennizzi fino a 30 mila euro). Sono infine attesi gli emendamenti annunciati dal governo per diluire i pagamenti della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio finora bloccati e che altrimenti andrebbero saldati tutti Il 2 agosto. Ieri, infine, i dati sulle entrate tributarie del primi 5 mesi segnalano tra l’altro un calo del 17,5%di quelle da attività di controllo.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine – Mobili Marco 
Titolo: Aiuto per gli affitti nei centri commerciali Il bonus auto punta anche sull’usato – Bonus affitti ai centri commerciali
Tema: Sostegni Bis

Una delle ultime novità contenute nel pacchetto di emendamenti al decreto Sostegni bis riformulati da Governo e maggioranza e che oggi verranno messi al voto in commissione Bilancio della Camera riguarda un credito d’imposta per i centri commerciali del 40% sugli affitti pagati nei primi cinque mesi del 2021 dalle attività con ricavi superiori a 15 milioni di euro. Tra gli emendamenti restano da definire la proroga al 30 settembre dei versamenti delle partite Iva soggette a Isa e la possibilità di diluire il pagamento delle quattro rate della rottamazione delle cartelle in scadenza 31 luglio (2 agosto primo giorno feriale) e delle due del saldo e stralcio fino a ottobre. Tra i correttivi al sostegnibis spiccano i 300 milioni per l’acquisto di nuovi veicoli Euro 6 ed elettriche o ibride. Ma la partita ieri non risultava ancora conclusa; al momento ciò che pare acquisita è la ripartizione dei 300 milioni: all’ecobonus già attualmente in vigore fino a fine 2021 per i veicoli elettrici o ibridi; 50 milioni sono previsti per il bonus sui veicoli commerciali, anche questo prorogato fino al 31 dicembre. Tra i punti da sciogliere anche una possibile riformulazione del governo all’emendamento M5S per risolvere la controversa questione della costituzione online delle startup bloccata in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Intervista a Luigi Marattin – Marattin “Per la riforma fiscale si può toccare anche il deficit”
Tema: Fisco

Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze della Camera interviene sul nodo delle risorse necessarie al taglio delle tasse: “Per una riforma strutturale del fisco potremmo, seppure in misura minima, ricorrere al deficit”, dice, spiegando: “Noi non abbiamo avuto una cifra sulla qualche costruire una riforma. Abbiamo fatto 61 audizioni, stilato un documento e costruito una prima cornice. Poi sarà il governo con la legge delega, che arriverà a fine mese, ad introdurre una ulteriore cornice che dovrà successivamente, presumibilmente il prossimo anno, varare i decreti legislativi e introdurre i contenuti definitivi”. E ancora: “Forse avremmo potuto dare qualche indicazione più chiara. Ma non è stato semplice varare un documento di indirizzo sottoscritto da una maggioranza così eterogenea, che va dalla Lega a Leu”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio – Tucci Claudio 
Titolo: Cig anche alle imprese sotto i 15 dipendenti, verifica sulle risorse
Tema: Ammortizzatori

Novità in arrivo per le piccole aziende sotto i 15 dipendenti: avranno diritto fino a 12 mesi di trattamento di integrazione salariale nel quinquennio mobile. Queste aziende potranno avere la cassa straordinaria per evitare licenziamenti in presenza di una crisi sul territorio o nel settore, o se devono riconvertire l’attività per esigenze di mercato. La novità è contenuta nella bozza di riforma degli ammortizzatori elaborata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. Resta da capire quali saranno i livelli di contribuzione, e dunque che impatto avrà sul costo del lavoro l’estensione di questa tutela per ilavoratori delle Pini. Del nodo risorse e coperture parlerà il ministro Orlando domani nell’incontro con il titolare del ministero dell’Economia, Daniele Franco.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: «Il ministro ci convochi presto»
Tema: Ammortizzatori

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi: “Spero che l’avviso comune firmato da noi, dal governo e dai sindacati possa essere il primo mattone di una grande casa comune, dove siamo tutti chiamati a creare un futuro migliore per i nostri figli, nostri territori, le nostre imprese. Un anno fa ho lanciato il Patto per l’Italia, oggi vedo che quella voglia di creare un paese migliore forse comincia da avverarsi”. In occasione dell’inaugurazione dell’hub vaccinale dell’area industriale di Ponte Valentino, Bonomi nell’avviso comune della scorsa delle riforme da realizzare, fa particolare riferimento a quella degli ammorotizzatori sociali: “Spero che saremo chiamati nel più breve tempo possibile. Siamo in attesa di vedere il testo annunciato dal ministro Orlando, ancora non abbiamo visto niente. Confindustria, governo e sindacato hanno firmato un testo, l’avviso comune, dove espressamente si dice che si vuol fare una riforma su principi condivisi. Per avere principi condivisi, però, bisogna avere un documento, discuterne insieme”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Franco: «Le infrastrutture green spingeranno crescita e lavoro»
Tema: B20

Ieri nella riunione del B20, aperta dalla presidente, Emma Marcegaglia, e dal chair della Task force Finanza e Infrastrutture, Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo, si è parlato di investimenti green per accelerare la crescita verso un percorso sostenibile. Un incontro che si è svolto in vista della riunione dei ministri delle Finanze e delle Banche centrali del G20 che si terrà a Venezia dal 9 al 10 luglio. “È fondamentale che il Geo sostenga, accelerandola, l’inclusione finanziaria, che incoraggi l’impact investing, che favorisca la transizione verso un’economia sostenibile. Gli investimenti in infrastrutture sostenibili sono quantomai importanti, per sfruttare in pieno il loro potenziale è necessario garantire alle pori l’accesso al capitale e sostenere lo sviluppo delle nuove catene del valore globali, accelerando l’innovazione nel sistema finanziario”, ha esordito la presidente Marcegaglia. I governi non possono fare tutto da soli, nella transizione energetica e nella realizzazione di infrastrutture sostenibili, occorre il concorso di investitori privati. Le infrastrutture green aumenteranno la crescita e l’occupazione e renderanno le economie più resilienti”, ha aggiunto il ministro Franco.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Festa Carlo 
Titolo: Caccia ai gioielli di Piazza Affari Accelera lo shopping dei colossi esteri – Italia, shopping dei big esteri: caccia ai gioielli di Piazza Affari
Tema: Mercati

La grande liquidità internazionale fa rotta su Piazza Affari per rilevare e portare via dalla Borsa italiana alcune delle sue storiche quotate. Reno De Medici, società leader nella produzione di cartoncino a base riciclata, è finita nel radar del colosso internazionale degli investimenti, Apollo Global Management, che acquisteranno il 67% del capitale prima di procedere ad una opa finalizzata al delisting della società. E’ solo l’ultimo caso registrato negli ultimi mesi: nel maggio scorso ha per esempio detto addio alla Borsa un’altra delle storiche società quotate, cioè Astm della famiglia Gavio; situazione simile per Massimo Zanetti Beverage, multinazionale del caffè che alla fine dello scorso anno è stata delistata dall’azionista di controllo, la famiglia Zanetti. Un altro grande filone è stato quello dei “gioielli” italiani acquistati da gruppi finanziari internazionali e multinazionali estere. È il caso dell’offerta su Isagro, che ha portato Crop Demetra, società interamente controllata dalla multinazionale statunitense Gowan Company, a detenere complessivamente il 91,11% dell’emittente; così come volge al termine, con l’offerta residuale, anche lOpa su Guala Closures da parte di Special Packaging, veicolo che fa capo al gruppo Investindustrial. Era invece una delle «public company» più corteggiate a Piazza Affari il gruppo Cerved, fino all’offerta lanciata dalla britannica Ion Group dell’imprenditore Andrea Pignataro a un prezzo di 9,5 euro: l’Opa è ancora in corso e il prezzo si mantiene per ora in Borsa al di sopra (9,81 euro) di quello definito dall’acquirente.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Olivieri Antonella 
Titolo: Intervista a Raffaele Jerusalmi – Jerusalmi (Borsa Spa): «L’uscita dai listini delle società è un fenomeno globale» – Jerusalmi (Borsa Spa): «L’uscita dai listini è un fenomeno globale»
Tema: Mercati

Ima, Zanetti, Astm, Credito Valtellinese… L’elenco dei delisting da Piazza Affari si allunga di giorno in giorno. La motivazione tecnica è sempre la stessa: Opa, che sia promossa dall’azionista di maggioranza per una ristrutturazione indisturbata o che segni piuttosto un passaggio di proprietà. “Ma qui da noi non ci sono ancora indicazioni di un flusso che vada oltre il livello di guardia. Ogni anno, infatti, ci sono mediamente fuoriuscite di società per un 7-8% del totale del listino”, spiega Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa italiana, che aggiunge: “Il fatto è però che a livello mondiale si sta assistendo a una riduzione molto forte delle società quotate, visibile in particolare negli Usa, dove nel giro di quindici anni il listino si è dimezzato”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Appalti poco trasparenti per l’Expo il padiglione Italia nel mirino di Anac
Tema: Appalti Padiglione Italia

L’Anac tira le orecchie al Commissario straordinario dell’Italia per l’Expo di Dubai; per realizzare l’ipertecnologico «Padiglione Italia» sono stati spesi in tutto 50 milioni di euro e l’Autorità nazionale anticorruzione finora ha visionato appalti per 35 milioni ed emesso 60 pareri, di cui 43 con rilievi. Diciotto di questi pareri riguardavano i contratti relativi alla progettazione e costruzione del nostro padiglione. Stando alla lettera di «richiamo e sollecitazione» che il presidente dell’Anac Giuseppe Busia ha inviato il 30 giugno al Commissario generale Paolo Glisenti, risulta che una rilevante parte dei lavori è stata assegnata attraverso affidamenti diretti  di cui l’Anac è stata finora tenuta all’oscuro.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiori Stefano 
Titolo: Mattarella da Macron: un patto per l’Europa – Macron-Mattarella, sorrisi e gratitudine: sepolti i contrasti, le «sorelle latine» guardano all’Europa
Tema: Vertice Italia-Francia

Visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Eliseo: particolarmente calorosa l’accoglienza di Emmanuel Macron, legato al Capo dello Stato da una gratitudine nata durante la crisi diplomatica del febbraio di due anni fa, e unito a Mattarella da una comune identità di visione sull’Europa. “L’accrescimento della comune, condivisa sovranità europea è l’obiettivo: per esso occorre lavorare”, ha detto ieri il Presidente italiano davanti agli studenti della Sorbona, non mancando comunque di citare anche le mancanze dell’attuale Unione, come sul tema della gestione dell’immigrazione: “La politica migratoria rimane un vulnus recato alla coscienza europea”. Già nell’incontro della mattina all’Eliseo, l’immigrazione era stata al centro del colloquio con Macron. Uno scampolo della conversazione riservata è stato trasmesso per errore dalla tv a circuito chiuso dell’Eliseo, e un cronista dell’Ansa ha registrato questa frase a proposito degli arrivi dall’Africa: “In Italia qualcuno si illude che si possa mettere il cartello divieto d’ingresso”, critica evidente alle posizioni di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni o della Lega di Matteo Salvini. Mattarella chiede che, dopo la collaborazione nel rilancio dell’economia e nella gestione della pandemia, Francia e Italia siano protagoniste di una politica migratoria comune a livello europeo. Mattarella e Macron hanno confermato poi la ripresa dei lavori per il Trattato del Quirinale, il “trattato di cooperazione rafforzata” che sarà firmato entro la fine dell’anno.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ginori Anais – Vecchio Concetto 
Titolo: Mattarella a Macron: non chiudiamo le porte all’Africa – Mattarella in Francia “Un’illusione vietare gli arrivi dall’Africa”
Tema: Vertice Italia-Francia

Incontro cordialissimo quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Emmanuel Macron all’Eliseo. I due Capi di Stato concordano sulla necessità di una conferenza sull’Europa che possa portare a nuovi trattati coinvolgendo la società civile. Un nuovo patto di cui Macron è promotore in vista della presidenza francese dell’Ue che comincerà a gennaio. La visita rinsalda i rapporti dell’Italia con la Francia, dopo le tempeste provocate da Matteo Salvini e Luigi Di Maio su migranti e gilet gialli. Mattarella spinge alla stipula del trattato del Quirinale, un accordo bilaterale di collaborazione su più fronti, che i due governi dovranno siglare in autunno. Tra i temi caldi, quello dell’immigrazione è il più rilevante: “Qualcuno si illude che si possa mettere il cartello divieto d’ingresso”, dice Mattarella, che poi nel pomeriggio, parlando alla Sorbona, ha aggiunto: “Alla pandemia abbiamo saputo dare una risposta europea, alla crisi economica altrettanto”, mentre sulle migrazioni prevalgono ancora egoismi: “Donne, bambini, uomini in fuga, difficilmente possono essere individuati come un nemico. I flussi migratori vanno regolati e governati, affinché siano rispettosi delle comunità di accoglienza e dei migranti, cancellando l’odioso traffico che criminali senza scrupoli hanno imbastito sulla loro pelle”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  A.G. 
Titolo: “Affetto e ammirazione” Il capo dell’Eliseo abbraccia l’amico Sergio
Tema: Vertice Italia-Francia

Nell’incontro a porte chiuse nei saloni dell’Eliseo, Emmanuel Macron usa toni molto cordiali con Sergio Mattarella. I due capi di Stato si danno del “tu”, il presidente italiano è francofono e a suo agio. “Sappiamo – dice il leader francese – di accogliere un amico e un’eminente personalità per la quale la Francia ha stima, affetto e ammirazione”. Insieme affrontano i dossier più immediati, dalla conferenza sull’Europa al G20 a guida italiana, al tema immigrazione: “Ora lavoriamo in maniera stretta – dice Macron – e stiamo avendo i primi risultati anche se dobbiamo continuare le pressioni su turchi e russi”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cerretelli Adriana 
Titolo: L’analisi – Politiche espansive, l’asse Roma-Parigi
Tema: Vertice Italia-Francia

Solo due anni fa Macron si schierava contro la “vomitevole” politica salviniana dei porti chiusi, e un ministro del governo italiano si recava in Francia per incontrare i leader della protesta dei “gilet gialli”. Oggi la storia ha cambiato verso: il Covid ha svegliato l’Europa dove il populismo arretra, c’è un ritrovato senso di solidarietà e di responsabilità collettive, l’emergenza migranti resta irrisolta ma si tenta di gestirla. L’Europa aveva bisogno anche della definitiva riconciliazione italo-francese. E ha trovato nella più alta carica dello Stato italiano, il Presidente Sergio Mattarella, la persona più adatta per celebrarla a Parigi e blindarla con il presidente Macron nel nuovo Trattato del Quirinale per dar vita a una cooperazione bilaterale strutturata, simile ma non identica a quella francotedesca attiva dal 1963. Dove di sicuro la coppia italofrancese potrà far valere il suo peso è in Europa. Già Roma e Parigi hanno fatto squadra e bene sull’allocazione dei fondi Ue del Pnrr perla ripresa. La sfida più difficile però arriverà nel 2022-23 quando l’economia sarà fuori dall’incubo Covid, si parlerà sempre meno di politiche espansive e sempre più di disciplina di bilancio e debiti.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fatiguso Rita 
Titolo: Videosummit per ricucire tra Merkel, Macron e Xi – Iniziativa di Merkel e Macron, a consulto con Xi per ricucire
Tema: Ue-Cina

Riparte la diplomazia europea in direzione della Cina, a stemperare le tensioni innescate dal G7: ieri a sorpresa si è svolto il summit virtuale tra Xi Jinping, Emmanuel Macron ed Angela Merkel, con un asse franco-tedesco che sembra aver ritrovato smalto e compattezza e, dopo aver cercato, senza successo, di rilanciare i colloqui con la Russia, prova ora a riprendere il dialogo con la Cina.  Il presidente cinese chiede a Germania e Francia di espandere “la cooperazione vantaggiosa per tutti” ed «è irremovibile nell’apertura e spera che la parte europea fornisca alle aziende cinesi un ambiente commerciale equo, trasparente e non discriminatorio”. Merkel e Macron hanno chiesto di autorizzare più voli per la Cina e hanno ribadito la richiesta di una maggiore apertura del mercato cinese per le aziende straniere. Il ramo di ulivo è la disponibilità di Xi a tenere quanto prima il 23esimo summit tra Europa e Cina del quale si erano perse le tracce.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Boris annuncia il «Big Bang»: fine divieti in Gran Bretagna
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Ieri pomeriggio il premier inglese Boris Johnson ha annunciato la fine delle restrizioni attualmente in vigore per contenere la diffusione del Covid-19. La data del Freedom Day, o “Big Bang”, come ribattezzato dai media britannici, è il prossimo 19 luglio: da allora non sarà più obbligatorio l’uso della mascherina nei negozi e sui mezzi pubblici, sparirà la regola sul distanziamento sociale, cadrà la raccomandazione di lavorare da casa, consentendo il ritorno negli uffici. Il ripristino della normalità, ha spiegato Johnson, è dovuto al successo dei vaccini, che hanno spezzato il legame tra contagi e mortalità. “Dobbiamo rassegnarci tristemente ad avere ancora altri morti — ha detto il premier —. Ma dobbiamo essere onesti con noi stessi: se non riusciamo a riaprire la società nelle prossime settimane, allora quando saremo capaci di tornare alla normalità?”. Ma è già partito il dibattito fra chi dice che continuerà a usare le mascherine e chi invece non vede l’ora di cestinarle. E al dibattito è seguita la polemica politica: alcuni sindaci laburisti, come quelli di Londra e Manchester, si sono schierati a favore del mantenimento delle mascherine sui mezzi pubblici, così come i sindacati dei trasporti hanno accusato il governo di «grossolana negligenza».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Bac Margherita 
Titolo: Intervista a Silvio Brusaferro – Londra riapre tutto «Ma qui in Italia serve prudenza» – «Gli inglesi? Bene per loro Da noi è fondamentale un monitoraggio attento: i contagi non calano più»
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Le parole di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, a commento della decisione del governo britannico di riaprire il Paese dal 19 luglio: “Credo che la valutazione debba essere fatta in base alla situaziòne epidemiologica locale, dunque bene per gli inglesi se possono riacquistare alcune libertà”. Ma poi aggiunge: “Da noi l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto è stato allentato, ma anche in una fase di circolazione contenuta del virus come l’attuale resta fondamentale mantenere l’attenzione nelle situazioni a rischio, vale a dire quando ci ritroviamo nella folla o in situazioni che non consentono il distanziamento. Non bisogna stancarsi di ricordarlo. Stanno emergendo nuove varianti che come abbiamo visto sono capaci di conquistare il campo con grande rapidità”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Vecchi Gian_Guido 
Titolo: Il Papa sta bene ma resterà di più in ospedale – «Il Papa reagisce bene ed è vigile» Gli scherzi con medici e infermieri
Tema: Papa Francesco operato

Bergoglio ha passato una prima notte serena, dopo l’operazione di domenica pomeriggio: “Sua Santità Papa Francesco è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo”, recita il bollettino delle 12 diffuso dal portavoce vaticano Matteo Bruni. Una conferma che il Papa «ha reagito bene» all’intervento al colon, come si era detto domenica sera. Già il fatto che l’unico bollettino previsto fosse quello di metà giornata, spiegavano ieri al Gemelli, è buon segno. Però non è stata una cosa leggera: “L’intervento chirurgico per la stenosi diverticolare effettuato nella serata del 4 luglio ha comportato una emicolectomia sinistra”, ovvero l’asportazione chirurgica di un tratto del colon. L’operazione “ha avuto una durata di circa 3 ore”. Francesco, dopo un passaggio dovuto nella terapia intensiva post operatoria, si trova nelle stanze all’ultimo piano e resterà al Gemelli almeno una settimana.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gerevini Mario – Massaro Fabrizio 
Titolo: Pm vaticani contro i giudici inglesi «Le vostre conclusioni aberranti»
Tema: Vaticano

Nelle quasi 500 pagine dell’inchiesta sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato vaticana, con le richieste di citazione in giudizio per il cardinale Angelo Giovanni Becciu, i finanzieri Gianlugi Torzi, Raffaele Mincione, Enrico Crasso e C., i magistrati vaticani attaccano la magistratura britannica: a proposito di un documento che il giudice inglese ha ritenuto «probante», i promotori di giustizia del Papa scrivono che “è davvero inquietante che detto documento (…) abbia fatto il giro di mezza Europa per approdare nel fascicolo del giudice inglese, con le aberranti conclusioni da lui formulate”. Verso fine marzo, quando già l’inchiesta vaticana avviata nell’estate 2019 era in dirittura d’arrivo, piomba sugli uffici giudiziari della Santa Sede un provvedimento firmato Baumgartner che boccia la richiesta di sequestro avanzata dal Vaticano sui conti del broker Torzi. Il giudice inglese lo fa entrando nel merito dei fatti e formulando ai colleghi della Santa Sede domande solo apparentemente banali. Chiede, per esempio, «perché se la Segreteria — si legge nel fascicolo di Londra — era di fronte a un truffatore (Torri secondo l’accusa, ndr) gli è stato procurato un incontro con il Papa? E perché era trattato con cortesia?». Su monsignor Alberto Perlasca, capo degli investimenti nell’era Becciu, non rinviato a giudizio, «il Prof. Avv. Alessandro Diddi — scrive Baumgartner — dice che era incapace e inetto». E una pronuncia su uno spicchio del giallo vaticano che però sembra smontare parti importanti dell’inchiesta, perché ha dato ragione alla difesa di Torzi. Ma i magistrati del Papa si prendono una sorta di rivincita: lamentandosi «di aver sempre evaso — non sempre ricambiati — con piena lealtà (…) quanto richiesto» scrivono che la corte britannica è «completamente ignara della organizzazione della Segreteria» e che quindi «è doveroso dare contezza delle gravi imprecisioni contenute nella decisione» di Baumgartner e delle «inconfutabili contraddizioni» rispetto alle «risultanze processuali acquisite».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Nuzzi Gianluigi 
Titolo: L’analisi – Becciu, i fondi neri e le riforme di Bergoglio ma in Vaticano non ci sarà una tangentopoli
Tema: Vaticano

Papa Bergoglio e Papa Luciani hanno rotto l’incantesimo nero di una curia immutabile, sovrastante il pontificato stesso con i beni temporali ridotti a scempio di una fiducia tradita. Solo che Giovanni Paolo I sorrideva schiacciato in una mortale solitudine, amato sì da tutti ma solo fuori le mura leonine; proprio in quegli anni era appena nato in segreteria di stato un fondo occulto, che rappresenta oggi, in una clamorosa ruota del contrappasso, la cerniera simbolica tra i due pontificati. Il papa non aveva più contezza di quanto accadeva in quegli uffici, imminente regno del sardo di Pattada, dell’abilissimo Angelo Becciu, divenuto sostituto – terza carica nello Stato – nel 2011. E se è vero che papa Francesco fin dai primi giorni di pontificato ha cercato di destrutturare la curia, da buon gesuita ha capito subito che quell’entità andava affrontata per ultima. Bergoglio ha riformato e bonificato tutte le altre strutture per tornare poi all’assalto nella primavera del 2018 con una serie di mosse implacabili: prima il trasferimento di Becciu, elevato cardinale, alla congregazione dei santi e beati, quindi il bisturi del controllo dei conti.
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Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Gli Usa se ne vanno, sbarcano i cinesi la Via della Seta tocca l’Afghanistan
Tema: Afghanistan

I cinesi negoziano l’ingresso in Afghanistan per occupare il posto lasciato dagli americani con il ritiro delle loro truppe. Pechino sta discutendo tanto col presidente Ghani, quanto con i suoi nemici, per estendere oltre il confine il corridoio da 62 miliardi di dollari che la collegherà con il Pakistan. L’intelligence americana prevede la caduta del paese nel giro di sei mesi, e lo stesso generale Scott Miller, che gestisce il ritiro, ha detto alla «Abc» che «dovremmo essere preoccupati», per la perdita del terreno e la sua rapidità. Sullo sfondo di questa precipitosa avanzata dei taleban, la Cina si sta già muovendo per rimpiazzare gli Usa. Il sito Daily Beast ha scritto che secondo fonti molto vicine al governo ufficiale, «le autorità di Kabul stanno intensificando le discussioni per una estensione del China-Pakistan Economic Corridor (Cpec) da 62 miliardi di dollari».
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