Menu

SINTESI IN PRIMO PIANO – 6 gennaio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
Scuola, rinvio tra le tensioni;
Caos vaccini, consegne in ritardo;
Stato d’emergenza fino a luglio;
Recovery: sale la quota investimenti, bonus ridotti.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Fregonara Gianna
Titolo: Scontro sul ritorno a scuola Mezza Italia decide il rinvio
Tema: Scuola, rinvio tra le tensioni
Dopo la fuga in avanti delle Regioni e lo scontro notturno nel governo è la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ad annunciare il rinvio delle lezioni in presenza per le scuole superiori: «Il governo ha autorizzato dall’11 di gennaio l’ingresso nelle scuole anche per gli studenti delle superiori che potranno rientrare in una percentuale pari al 50%». Elementari e medie cominceranno il 7, così come le superiori ma queste ultime per i primi giorni ancora con le lezioni a distanza. Lo slittamento non è comunque servito a convincere le Regioni ad adeguarsi alle misure del governo. Piemonte e Puglia (in classe dal 18), Sardegna e Calabria (tutto gennaio in Dad) si sono aggiunte all’elenco delle Regioni che non seguiranno l’indicazione che tante liti è costata nel governo. Già lunedì Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Marche avevano annunciato che terranno in Dad gli studenti fino a fine mese e la Campania fino al 25 per le superiori. L a Sicilia deciderà nei prossimi giorni. Ma intanto a imporre il rinvio del ritorno in classe in alcune regioni potrebbe essere anche l’Rt che verrà valutato dalla cabina di regia venerdì 8. Le regioni che hanno un Rt sopra 1.25 saranno in zona rossa, tutto chiuso dunque comprese le scuole.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Messaggero
Autore:  Malfetano Francesco – Evangelisti Mauro
Titolo: Il retroscena – Stato d’emergenza verso la proroga fino a luglio
Tema: Stato d’emergenza fino a luglio
In arrivo la proroga fino al 31 luglio dello stato di emergenza. A Palazzo Chigi, dove è in preparazione il Dpcm destinato a prolungare le misure dell’ultimo Cdm, già ci si prepara al 31 gennaio, quando scadrà lo stato d’emergenza. L’ipotesi è un rinnovo di altri 6 mesi. Una decisione non più procrastinabile perché, ad un anno esatto da quando era stato decretato la prima volta (il 31 gennaio 2020), lo status emergenziale appare più che mai necessario. Bisogna quindi individuare velocemente una data per estenderlo e redigere un decreto apposito. Se è infatti vero che il premier Giuseppe Conte nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno a Villa Madama aveva già annunciato di essere pronto a farlo (lo prorogheremo «finché ci sarà bisogno»), è chiaro che si tratta di una scelta squisitamente politica che in passato ha fatto ampiamente discutere il Parlamento, e che quindi va p resa al più presto.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Trocino Alessandro
Titolo: Tre ministeri a Iv e Orlando «vice» – La girandola di nomi per trovare un’uscita Orlando vicepremier, 3 ministri a Italia viva
Tema: Rimpasto
Quel che si dice è che Italia viva, sempre che si vada davvero a un maxirimpasto, vorrebbe tre ministri. In pole position c’è Ettore Rosato, che potrebbe finire all’Interno al posto di Luciana Lamorgese. Ministro debole perché tecnico e quindi più facilmente sacrificabile, ma forte perché voluta dal Quirinale. L’altro nome renziano è quello di Maria Elena Boschi. I dubbi non mancano, visto che è un nome divisivo. Se passasse, finirebbe probabilmente al posto di Nunzia Catalfo, il ministro più debole della compagine M5S. Il Pd avrebbe la sua contropartita con un ministero di peso. C’è in piedi l’ipotesi di uno o due vicepremier. Uno, considerato con favore da Pd e Iv, sarebbe Andrea Orlando. Ma i 5 Stelle non considerano del tutto Conte uno dei loro e vorrebbero un vicepremier affiancato (Luigi Di Maio). Se saltasse lo schema, Orlando potrebbe diventare sottosegretario al Recovery, andare all’Interno o alla Giustizia, dove è già stato. E in quel caso potrebbe diventare capo delegazione dem al posto di Dario Franceschini. Quanto a Conte sta pensando di delegare i servizi segreti al segretario generale Roberto Chieppa o al capo di gabinetto Alessandro Goracci.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Meli Maria_Teresa
Titolo: Zingaretti: «Conte ora prenda l’iniziativa Renzi? No a crisi al buio e atti di rottura» – «No alle condotte da irresponsabili Ma il premier deve prendere l’iniziativa»
Tema: La posizione del PD
La situazione politica non sembra volgere al meglio per la coalizione di governo, la maggioranza giallorossa appare incartata e in affanno e Nicola Zingaretti è preoccupato. Molto preoccupato. Tuttavia non vuole attardarsi nelle polemiche e tanto meno entrare nelle beghe sulle poltrone da assegnare o da togliere. “Saremo giudicati dal modo in cui riusciremo a domare definitivamente i contagi del virus, sapremo programmare con efficienza, dedizione e ferrea precisione la vaccinazione di massa, sapremo utilizzare le risorse del Recovery fund”. Ma iI leader di Italia viva Matteo Renzi non sembra affatto voler fare retromarcia, anzi. E nei palazzi della politica le voci di un goverro di unità nazionale hanno preso a rincorrersi nuovamente, con un certo vigore. Zingaretti: «II Pd respinge ogni tentativo di esasperare le differenze e le divisioni per aprire la strada a avventure, cambi di maggioranza o confuse soluzioni da condividere con la destra». Ma &egra ve; qui che, secondo Zingaretti, deve entrare in gioco Conte. E’ questo il ruolo che deve avere chi siede a Palazzo Chigi. Sta al premier trovare una sintesi.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Stampa
Autore:  Di Matteo Alessandro
Titolo: Boschi: “AI voto non si torna e il rimpasto non basta” – “È ora che il premier decida Impraticabile andare al voto”
Tema: Intervista a Maria Elena Boschi
«Conte decida e ci dia risposte, a noi il rimpasto non basta. E poi al voto non si torna». In un’intervista a La Stampa, Maria Elena Boschi incalza il premier: «Un’altra guida per il governo? Nessuno avrebbe immaginato che lo sarebbe diventato un professore senza esperienza politica». Si tratta sul Recovery: raddoppiano i fondi per la sanità.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica
Autore:  Cappellini Stefano
Titolo: Venti di crisi D’Alema: errore cacciare Conte – D’Alema “Non si manda via l’uomo più popolare del Paese per volere del più impopolare”
Tema: Intervista a Massimo D’Alema
D’Alema non vede il pericolo, convinto che, se l’obiettivo reale di Renzi è la destituzione di Conte, il piano non possa trovare sponde negli altri partiti della maggioranza: «Non credo che possa passare per la mente di nessuno l’idea di mandare via da Palazzo Chigi l’uomo più popolare del Paese per fare un favore a quello più impopolare».
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Berlusconi Silvio 
Titolo: Fisco, giustizia e burocrazia le riforme peri fondi Ue
Tema: Lettera di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi in una lettera al Sole 24 Ore: “Il Recovery Plan è davvero un’occasione irripetibile. Grazie all’Europa disporremo di 209 miliardi, dei quali 82 di sovvenzioni a fondo perduto, per la ricostruzione post Covid: siamo di fronte al Piano Marshall del XXI secolo. Non è dato sapere come intenda utilizzarli il governo Conte, ammesso che il suo percorso continui, ma è lecito pensare che la strada scelta sia quella della spesa dispersiva e orientata al consenso. Noi ne proponiamo un’altra, opposta: quella di un grande progetto di rilancio del nostro Paese, con una particolare attenzione al Sud”.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Brera Paolo 
Titolo: Vaccini, l’Italia accelera le consegne rallentano
Tema: Piano vaccini

Ieri sono state somministrate 70mila dosi, siamo arrivati a oltre 240mila inoculi (248.009 alle 23 di ieri sera. Ma mancano centomila delle 470mila dosi di vaccino che l’azienda farmaceutica avrebbe dovuto recapitare in Italia ieri: non sono partite, non sono arrivate, non ci sono. Si sono perse nella nebbia di imprecisate «difficoltà logistiche», a quanto pare la casa farmaceutica «non ha fornito spiegazioni precise. Ne ha inviate circa 370mila, e si sono impegnati a far arrivare le altre entro 48 ore», dicono nell’ufficio del Commissario straordinario Domenico Arcuri. Dopo i ritardi delle Regioni lumaca nella somministrazione, ecco anche lo spettro degli spettri: la strozzatura del collo di bottiglia alla fonte, la difficoltà di approvvigionamento di un vaccino che va a ruba in tutto il mondo, la materia prima senza la quale ogni sforzo a valle diventa inutile.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 
Da Repubblica si segnala il seguente racconto: La riserva d’oro dei medici volontari “Ma non ci vogliono”
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza
Titolo: La guida ai nuovi limiti
Entra in vigore domani il nuovo decreto del governo che regola gli spostamenti fino al 15 gennaio. Si alternano i giorni gialli e quelli arancioni, ma è sempre vietato uscire dalla propria regione. Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5 e rimane l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. Vietati gli assembramenti e le feste sia nei locali pubblici, sia nei luoghi privati.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rossi Giampiero 
Titolo: Caso Gallera, svolta in Lombardia: Letizia Moratti candidata a guidare la Sanità – Gallera in uscita, Moratti candidata alla guida della Sanità lombarda
Tema: Regione Lombardia

È Letizia Moratti la figura scelta per sostituire Giulio Gallera e prendere in mano il sistema sanitario lombardo. Il nome dell’ex ministra dell’Istruzione, ex presidente della Rai ed ex sindaca di Milano è arrivato al termine di un confronto tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Lei, Letizia Moratti, ha offerto la propria disponibilità, ma dietro la garanzia di ampi margini di manovra e solidi poteri, certificati da un ruolo di vicepresidente nella giunta di Attilio Fontana. Una richiesta che, oltre a complicare il puzzle degli equilibri tra le anime politiche, aggiunge una dose di malumore nell’apparato leghista. L’operazione, dunque, è tutt’altro che conclusa, ma ieri sera risultava già molto ben incardinata.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio – Trovati Gianni 
Titolo: Sale al 70% la quota degli investimenti Crescono Sud e sanità (18 miliardi) Tema: Recovery: sale a 70% la quota investimenti, bonus ridotti al 30%
L’ultima revisione del Recovery Plan a cui il ministero dell’Economia ha lavorato per tutta la giornata di ieri punta a spingere verso il 70% la quota di risorse dedicate agli investimenti, limitando ancora la parte dedicata a bonus e sussidi (resta il superbonus al 110%, ma dovrebbe essere rivisto il finanziamento per il Patent Box). E dà un’altra spinta di qualche miliardo ai progetti aggiuntivi, quelli che non sono già contemplati nei programmi di finanza pubblica e servono ad accelerare la crescita italiana. Alla fine si potrebbe chiudere intorno a 125 miliardi aggiutivi o poco oltre. Comunque un segnale forte alle forze politiche, considerando che con la prima bozza si era partiti da 105 miliardi aggiuntivi. Venti miliardi in più per rafforzare il piano della crescita (e per i partiti l’occasione di distribuire risorse sulle loro priorità), ma al tempo stesso una tenace resistenza a non andare troppo oltre, come pure chiedeva inizialmente il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. La preoccupazione, dichiarata esplicitamente dal ministro Gualtieri nei giorni scorsi, era di non aumentare troppo il deficit.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Cambia il piano 4.0: più digitale meno aiuti sui beni tradizionali
Tema: Recovery, così cambia il piano 4.0

Appena entrato in vigore con la legge di bilancio 2021, il piano “Transizione 4.0” già si prepara a cambiare pelle. L’esigenza di rimodulare le spese a carico del Recovery Plan – soprattutto per accogliere le richieste della Ue su interventi legati veramente alla svolta digitale dell’industria – porterà a una revisione dei crediti d’imposta: meno agevolazioni per i beni strumentali tradizionali, aiuti più generosi sui beni funzionali alla digitalizzazione delle imprese. I cambiamenti allo studio dovrebbero entrare nel prossimo decreto legge con le misure per le imprese che il governo varerà verso la fine di gennaio. Indipendentemente dalla via legislativa seguita e dai relativi tempi, ci sarà una clausola per evitare incertezze tra le imprese: le maggiorazioni per l’acquisto di beni digitali saranno comunque retroattive, e scatteranno per investimenti effettuati a partire dal 16 novembre 2020, la stessa data di avvio del Piano prevista dalla manovra .
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Messaggero 
Autore:  Bassi Andrea – Dimito Rosario 
Titolo: Più risorse per salute e alta velocità – Il Recovery sale a 220 miliardi più soldi a salute e alta velocità
Tema: Sorpresa Recovery: sale a 220 miliardi

Un programma unico da presentare all’Europa. Che porta da 196 a 220 i miliardi da spendere per il rilancio dell’Economia. Non si terrà conto soltanto dei 196 miliardi della «Recovery and resilience facility», il principale strumento di rilancio dell’economia approvato dall’Europa, ma saranno inclusi in un unico documento anche gli altri fondi, a partire da quelli di coesione per il Mezzogiorno. I tecnici del ministero dell’Economia – si legge – sono riusciti a trovare tra le pieghe altri 27 miliardi di euro da destinare alla sanità (che sale da 9 a 11,3 miliardi a cui vanno aggiunti altri 5,5 miliardi per gli ospedali), ai giovani e alle politiche del lavoro (2,3 miliardi in più), per l’alta velocità (che guadagna 4,6 miliardi), per la cultura e il turismo (un aumento di 4,1 miliardi). Ma attenzione. Ancora una volta non si tratta completamente di fondi “aggiuntivi”. Dei 27 nuovi miliardi, le risorse che finanzieranno nuove iniziative sono 10 miliardi. Gli altri 17 miliardi finiranno per «sostituire» le risorse nazionali con fondi europei che, dunque, finanzieranno progetti esistenti. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che da inizio anno ha preso in mano la regia del Recovery plan italiano sottraendola a Palazzo Chigi, è convinto che la nuova impostazione possa trovare la strada spianata anche in Europa.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cellino Maximilian 
Titolo: BTp a 15 anni da record: domanda 10 volte l’offerta – BTp 15 anni, oltre 100 miliardi di domanda
Tema: Titoli di Stato

È iniziato nel migliore dei modi il 2021 per il Tesoro italiano, che ha collocato presso investitori istituzionali il nuovo BTp a 15 anni per un ammontare di 10 miliardi raccogliendo una domanda elevatissima (oltre 105 miliardi). Il rendimento è pari allo 0,992%.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Amato Rosaria 
Titolo: Misiani “Staremo attenti all’impatto dell’operazione sugli stabilimenti italiani”
Tema: Intervista ad Antonio Misani

Il Viceministro Misiani: «L’operazione Stellantis è molto positiva, crea il quarto gruppo mondiale nell’automotive, che deve confrontarsi con due veri e propri cambi di paradigma: l’auto con guida autonoma e la transizione ai veicoli a emissioni zero. Per affrontarli ci vogliono spalle larghe sia dal punto di vista dimensionale che finanziario e tecnologico. Stellantis ha tutte le possibilità di vincere queste sfide. II governo italiano ha seguito con grande attenzione il percorso che ha portato alla fusione, ed è intervenuto a sostegno di Fca Italy con una garanzia statale che copre l’80% della linea di credito da oltre 6 miliardi di euro sottoscritta dall’azienda nel giugno scorso. L’operazione Stellantis coinvolge l’interesse nazionale dal punto di vista occupazionale e industriale: anche per questa ragione un’eventuale presenza dello Stato italiano nel capitale sociale del nuovo gruppo, analogamente a quella del governo francese, a mio giudizio non pu&o grave; e non deve essere un tabù”.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Mania Roberto 
Titolo: Landini: Fca-Psa patto per il futuro il governo ci creda – Landini “Accordo storico ma con il governo assente perderemo le opportunità”
Tema: Intervista a Maurizio Landini

«È davvero singolare che mentre si è di fronte al più grande accordo finanziario e industriale europeo, il governo italiano, dopo aver concordato un ingente prestito, rischi di fare da spettatore e la maggioranza stia morendo di tattica nel discutere sulla composizione dell’eventuale nuovo esecutivo. Questo è grave». Ed è la questione centrale, secondo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: da una parte le nozze tra Fca e Peugeot, con le incognite, sì, del nuovo piano industriale e le ricadute sull’occupazione in Italia ma anche, e soprattutto, le opportunità che si presentano sui versanti del nuovo lavoro e della mobilità sostenibile; dall’altra l’assenza di decisioni di politica industriale. «Un vuoto colpevole, per la verità da almeno dieci anni», dice. L’intervista:
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Ginori Anais 
Titolo: I sindacati francesi dicono sì a Fca-Psa Ora vogliono sapere la strategia sui marchi
Tema: Fca-Psa

«È un passo nel futuro». Olivier Lefebvre, delegato di Force Ouvrière, plaude alla nascita di Stellantis. «Abbiamo dato parere favorevole alla fusione sin dall’inizio» ricorda il rappresentante del sindacato più votato tra i lavoratori francesi di Psa. «Diventare il quarto costruttore mondiale, avendo otto milioni di vetture da produrre, è una buona base industriale». L’entusiasmo del sindacalista è temperato dai dubbi sugli impegni occupazionali. «Per adesso ci hanno inondato di dati finanziari – sottolinea Lefebvre ma navighiamo nel buio su come saranno realizzate le sinergie, quale sarà la strategia per i tanti marchi del gruppo, dove saranno fatti gli investimenti di ricerca e sviluppo». I vertici di Stellantis, a cominciare dall’amministratore delegato Carlos Tavares, hanno promesso che non saranno chiuse fabbriche. «Non è una garanzia sufficiente. Si può lasciare aperto uno stabilimento riducendone i volumi di produzione e tagliando quindi posti di lavoro» commenta Christine Virassamy, delegata Cfdt. «L’esistenza di doppioni tra Francia e Italia è purtroppo un’evidenza». I lavoratori italiani e francesi di Stellantis condividono quindi in parte le stesse paure.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Giliberto Jacopo 
Titolo: Scorie nucleari: individuate 67 aree (12 prioritarie) – Deposito nucleare nazionale: 67 aree idonee, 12 in short list
Tema: Scorie nucleari

Scorie nucleari. Tolto il segreto di Stato sui siti considerati in grado di stoccare i residui. Incentivi e compensazioni per il territorio in cui verrà realizzata la struttura. Le aree sono in tutto 67 addensate soprattutto nel Lazio, tra Puglia e Basilicata, Sardegna, Sicilia e Toscana.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Nel giorno di Biden Trump non cede e si appella alla piazza – Washington assediata nel giorno di Pence “Può ribaltare i voti”
Tema: USA

I numeri sono ufficiali fin dall’8 dicembre: 306 voti del collegio elettorale a Biden contro 232 al presidente uscente. Trump non esita a mettere il suo fedele vice in una posizione drammatica: scegliere tra l’obbedienza al suo capo e la fedeltà alla Costituzione. «Spero che Pence sarà dalla mia parte», ha ripetuto Trump ieri sera nell’ultimo comizio in Georgia. Ad accrescere la tensione c’è infatti l’attesa spasmodica dei risultati dalla Georgia, dove ieri si è votato per due seggi di senatori dai quali dipende l’agibilità politica di Biden. Se vincono i repubblicani, conservano la maggioranza al Senato e possono condizionare il nuovo presidente, se i democratici riescono a espugnare nuovamente lo Stato del Sud (come fece Biden a novembre) il quadro politico nazionale diventa più favorevole alla nuova Amministrazione.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 
Si segnala sempre da Repubblica l’intervista a Martin Luther King III – “In questo ballottaggio è in gioco il futuro del governo Biden” – Aggiornato
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Valsania Marco 
Titolo: Voto in Georgia e Congresso: gli Stati Uniti con il fiato sospeso – Georgia e Congresso, i giorni più lunghi della democrazia Usa
Tema: USA

La Corporate America scende in campo per superare il giorno più lungo della democrazia americana e unisce le forze per respingere la fronda che vuole impedire la certificazione di Joe Biden nuovo presidente degli Stati Uniti. Il mondo del business, guidato da 200 chief executive di grandi gruppi, ha incalzato il partito repubblicano, tradizionalmente vicino alle sue istanze, chiedendo che i suoi parlamentari sanciscano oggi, in una sessione a camere riunite, la vittoria di Biden e permettano il completamento della transizione di potere. I vertici delle imprese hanno messo nero su bianco il grave momento attraversato dal Paese e dalle sue istituzioni. «Tentativi di bloccare o ritardare il processo sono contrari ai principi essenziali della nostra democrazia. I leader eletti meritano il rispetto e sostegno bipartisan di tutti gli americani, mentre affrontiamo la peggior crisi di salute pubblica ed economica nella storia moderna». E poi: «È ora che il Pae se guardi avanti».
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 
L’emergenza coronavirus a Los Angeles
La Stampa 
“Non caricate chi ha poche chance di vivere” – Il dramma di Los Angeles “Le ambulanze decidano chi trasportare in ospedale”
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argenio Alberto 
Titolo: La Ue pronta ad approvare AstraZeneca. Salgono contagi e decessi – L’Ue pronta all’ok per AstraZeneca 400 milioni di dosi a fine gennaio
Tema: UE e vaccini

L’Europa punta a dare il via libera al vaccino di AstraZeneca-Oxford tra fine gennaio e i primi di febbraio, inondando il continente con altre 400 milioni di dosi da distribuire tra i partner Ue in base alla propria popolazione – 40 milioni di fiale per l’Italia – che si aggiungerebbero ai 300 milioni di Biontech-Pfizer e alle 160 milioni di Moderna, il cui preparato salvo sorprese sarà approvato proprio oggi dall’Agenzia del farmaco dell’Unione (Ema). Se AstraZeneca arrivasse entro un mese, il rimedio americano sbarcherebbe in Europa praticamente senza ritardi, scongiurando il rischio di penuria vaccini che si potrebbe registrare se sforasse la primavera. Secondo lo Spiegel, poi, Bruxelles starebbe negoziando con BionTech-Pflzer l’acquisto di altre 300 milioni di dosi (100 sicure e 200 opzionate), che però non arriverebbero prima del secondo semestre 2021. E anche per parlare di vaccini, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, annuncia che entro gennaio co nvocherà un altro video summit tra i leader sulla pandemia.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 


PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

CORRIERE DELLA SERA
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LA REPUBBLICA
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LA STAMPA
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL MESSAGGERO
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL GIORNALE
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LIBERO QUOTIDIANO
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL FATTO QUOTIDIANO
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

SCARICA L'APP