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SINTESI IN PRIMO PIANO – 5 novembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Zone rosse, partenza tra le proteste
– Primo sì alla legge anti omofobia
– Bankitalia suona il campanello d’allarme sulle crisi d’impresa
– L’Europa: in Italia recessione da dieci punti
– Lotta al riciclaggio, via libera dell’Ecofin a un’authority europea
– Biden: vinciamo noi. Trump, via ai ricorsi

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rossi Giampiero 
Titolo: Zone rosse, partenza tra le proteste – «È uno schiaffo ai lombardi» L’ira di Fontana contro il decreto
Tema: Zone rosse

Domani entrano in vigore i nuovi divieti per contenere il diffondersi del coronavirus. Italia divisa ín tre fasce (gialla, arancione e rossa), in base al rischio. Per ognuna ci sono specifiche restrizioni, via via più severe. Quattro le regioni dove l’emergenza è maggiore, quindi in fascia rossa: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria. Qui si torna al lockdown che ricalca quello della primavera scorsa. «Non si tratta sulla pelle dei cittadini», ha detto il premier. Le Regioni contestano il provvedimento. II governatore della Lombardia Attilio Fontana: decisione su dati vecchi. Conte ha anche aggiunto che il governo è «già pronto a un nuovo decreto Ristori bis».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Zona rossa per 4 regioni Conte: sulla salute non tratto
Tema: Zone rosse

Da domani, e per almeno due settimane, quattro Regioni d’Italia diventeranno zona rossa. Si tratta di Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta. Aree in cui sarà vietato uscire di casa, se non con l’autocertificazione e per motivate ragioni di studio, lavoro e necessità. E dove si chiuderà quasi tutto, ad eccezione di attività essenziali e industrie. La scuola sarà in presenza solo fino alla prima media. Altre due Regioni, Puglia e Sicilia, diventeranno aree arancioni e saranno costrette a chiudere bar e ristoranti, ma anche a vietare I movimenti fuori dal proprio Comune. li resto del Paese sale al livello giallo: e dunque Dad al 100% per le superiori («un fatto che pesa molto al governo», ammette Giuseppe Conte), coprifuoco dalle 22, chiusure mirate di musei, centri commerciali nel week end, sale bingo. «Non possiamo attendere, è giusto agire – sostiene il premier – Non abbiamo alternative per congelare l’impennata del contagio».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: Il retroscena – La rabbia delle Regioni “Hanno usato dati vecchi”
Tema: La rabbia delle Regioni

Altro che «condivisione», Roberto Speranza era sfiancato ieri a fine giornata. La divisione delle regioni in zone rosse, arancione e gialle è costata ai ministro della Salute ore di videoconferenze e telefonate e ancora poco prima della conferenza stampa di Conte l’ “ambasciatore” del governo doveva faticare per contenere gli sfoghi dei governatori. Protesta chi è stato messo in lockdown e non avrebbe voluto, ma succede anche che la Campania decida di rilanciare con lo stop alle scuole in presenza, ritenendo insufficienti le misure prese dal governo. Speranza a fine giornata scrive un post su Facebook insolitamente brusco: «Non c’è spazio per incertezze e polemiche». Dalla Lombardia, Attilio Fontana parla di «schiaffo in faccia a tutti i lombardi» e di «comportamento inaccettabile», perché — afferma — «le richieste formulate dalla regione Lombardia non sono state prese neppure in considerazione».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Arachi Alessandra 
Titolo: Primo sì alla legge anti omofobia Ma l’opposizione: testo liberticida
Tema: Legge anti omofobia

Un lungo applauso e alla Camera va in scena il sì alla legge contro l’omofobia. Meglio: contro l’omotransfobia. Era dal 1996 che si aspettava questa lege. E ieri mattina con 265 sì, 193 no e un astenuto è arrivato il primo sì, frutto di una lunga e faticosa mediazione politica. Adesso ci vuole il secondo sì del Senato. La maggioranza, compatta, applaude, l’opposizione protesta: dai banchi della Lega e di Fratelli d’Italia si sono levati cartelli con su scritto «libertà». Qualcuno ha mostrato i bavagli. Cinque deputati azzurri si sono dissociati dall’opposizione e hanno votato sì. La nuova norma estende la legge Mancino — che punisce i crimini d’odio — e introduce l’aggravante per l’istigazione all’odio contro gli omosessuali (ma anche contro le donne e i disabili) e contro l’omicidio e l’aggressione a persone che amano persone dello stesso sesso.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Amabile Flavia 
Titolo: Legge anti-omofobia c’è il primo via libera Ora incognita Senato
Tema: Legge anti-omofobia

Il testo approvato non prevede sanzioni in caso di propaganda ma che vengano puniti i read di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale e l’identità di genere o la disabilità come già avviene con la legge Mancino per la nazionalità, l’etnia o la religione.Contrarie le femministe del movimento «Se non ora quando» perché – sostengono – “attraverso il concetto di “identità di genere” la realtà dei corpi – in particolare quella dei corpi femminili – viene dissolta». La maggioranza, invece, per una volta è unita nel considerla «una legge di civiltà».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Casadio Giovanna 
Titolo: Intervista a Teresa Bellanova – Bellanova “Non vogliamo posti ma smettiamola di navigare a vista”
Tema: Intervista a Teresa Bellanova

Si poteva evitare lo scontro con le Regioni sull’ultimo Dpcm? «Non raccontiamolo come se fosse Far West. Lo scotto del difficile rapporto tra poteri dello Stato non lo scopriamo certo oggi. Era quello a cui cercava di dare soluzioni la riforma costituzionale di Renzi nel 2016. C’è questo problema. E in una situazione così complessa, è chiaro che vengono allo scoperto tutti i nodi irrisolti. Ora la casa brucia e governare la pandemia interloquendo con 20 sistemi sanitari differenti non è semplice. Nella riunione di ieri ho messo in guardia da limitazioni che possono essere avvertite come punitive, e di conseguenza aggirate alla prima occasione con risultati devastanti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fregonara Gianna 
Titolo: Intervista a Lucia Azzolina – «Una scelta difficile, tutelati i più deboli» – «Rivoglio tutti in classe Ma su quale sarà la data non faccio pronostici»
Tema: Intervista a Lucia Azzolina

La ministra: «Abbiamo seguito il principio di massima precauzione. Esame di maturità ridotto come lo scorso giugno? È un po’ prematuro».
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Testata:  Foglio 
Autore:  Chirico Annalisa 
Titolo: Intervista a Pierpaolo Sileri – “Vi spiego il lockdown” – Gli errori da cui imparare e le coordinate dei lockdown. Parla Sileri
Tema: Intervista a Pierpaolo Sileri

Il vice di Speranza: “Mi auguro si possa tornare presto a una normalità con gli stop and go che facciano appiattire la curva”.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Crisi d’impresa in aumento: Banca d’Italia lancia l’allarme – Bankitalia suona il campanello d’allarme sulle crisi d’impresa
Tema: Crisi d’impresa

La crisi generata dalla pandemia ha colpito di più duramente nelle regioni del Nord, dove sono partiti i primi contagi, e ha aumentato le disparità di reddito tra le famiglie del Mezzogiorno. È il messaggio del Rapporto sull’economia delle regioni pubblicato ieri da Bankitalia. Senza interventi, a fine anno il 14% delle imprese sarebbe stato sottocapitalizzato.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sabella Marco 
Titolo: L’allarme di Visco sui giovani Neet: «Sono uno spreco drammatico»
Tema: Rapporto di Bankitalia

Il governatore Visco ha posto l’accento sulla gravità del problema dell’alto numero di giovani che non studiano e non seguono percorsi di formazione, i «Neet» (Not in Education, Employment or Training), un dramma su cui è urgente intervenire. L’Italia, ha osservato il governatore, è «al primo posto per la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione», con oltre due milioni di giovani: il 22 per cento della popolazione in questa fascia di età, di cui il 33% nel Mezzogiorno». Si tratta «di un drammatico spreco di potenzialità a livello non solo economico, con conseguenze particolarmente gravi sul piano sociale», perché «da questo soprattutto dipende il futuro del Paese e, in ultima istanza, il rientro da un debito pubblico molto elevato e la sicurezza del mantenimento degli impegni sul fronte previdenziale».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco 
Titolo: L’Europa: in Italia recessione da dieci punti e il rimbalzo del 2021 è inferiore al previsto
Tema: Previsioni Commissione Ue

Le previsioni economiche Ue per l’Italia, a prima vista, sembrano migliori del previsto nel 2020, ma il problema è per il biennio successivo: la ripresa è lenta e ci vorrà molto tempo per recuperare i punti di Pil persi a causa della pandemia. E’ questa, in sintesi, l’analisi della Commissione europea, che oggi pubblicherà le sue stime economiche. I numeri definitivi verranno svelati stamattina alle 11 dal commissario Paolo Gentiloni, ma secondo le indiscrezioni raccolte da “La Stampa” il calo del Pil nel 2020 dovrebbe essere inferiore a quello stimato a luglio da Bruxelles: quest’anno dovrebbe fermarsi al -9,9%, mentre prima della pausa estiva le previsioni segnavano un -11,2%. L’Italia cederebbe così la maglia nera alla Spagna (verso il -12,4%).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Serafini Laura 
Titolo: Enel, per il dossier su Open Fiber cda a fine novembre
Tema: Rete unica

La proposta di acquisto del fondo Macquarie per il 50% di Open Fiber potrebbe tornare oggi all’attenzione del board di Enel, convocato per l’approvazione dei conti dei 9 mesi. Ma si tratterebbe ancora una volta di un’informativa, dopo che nella riunione del cda di metà ottobre era emerso con chiarezza l’interesse dell’azienda avalutare la cessione, visto che il prezzo messo a punto era migliorato fino a valorizzare Open Fiber circa 7,5 miliardi di euro. Nonostante il forte interesse, al momento ancora non ci sarebbero però le condizioni per l’avvio formale del processo di cessione. Cdp non può rilevare una quota di Open Fiber da Macquarie, il suo board lo vieterebbe. Ha necessità che l’operazione di acquisto sia almeno contestuale a quella del fondo australiano. Alcune fonti riferiscono che il numero uno del gruppo elettrico, Francesco Starace, avrebbe dato rassicurazioni anche al ministro per l’Economia, Roberto Gualtieri.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dragoni Gianni 
Titolo: Alitalia, lo stop pandemico costerà un miliardo di perdite
Tema: Alitalia

La vecchia Alitalia vola verso una perdita di oltre un miliardo di euro nel 2020, mentre la Newco, che si chiama Ita (Italia Trasporto Aereo), tenta un difficile decollo. La società non ha una sede, non è registrata alla Camera di commercio, il cda non è ancora insediato. Intanto la Iata ha detto che in settembre il trasporto aereo è rimasto «altamente depresso», a causa del Covid-19, con una domanda mondiale di passeggeri per km pari a -72,8% rispetto allo stesso mese del 2019, un filo meglio del -75,2%di agosto. Con la seconda onda di Coronavirus le compagnie sono di nuovo a rischio «e sono necessari nuovi aiuti pubblici», ha detto il dg lata, Alexandre de Juniac.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Il decreto sui ristori, così gli aiuti a fondo perduto
Tema: Decreto ristori

Potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già stasera il nuovo decreto legge «ristori». «Dovremmo farcela», dice il premier Giuseppe Conte, anche se resta possibile un rinvio a domani. Il testo prevede la nuova edizione del contributo a fondo perduto, riservato stavolta a commercianti e partite Iva che chiudono la loro attività nelle regioni classificate come zona rossa. Pochi giorni fa il governo aveva approvato un altro decreto ristori, destinato a tutte le partite Iva: non solo quelle delle zone rosse ma a quelle di tutta Italia. Il meccanismo resta lo stesso, mentre le persone coinvolte sono solo in parte sovrapponibili. Per capire: le partite Iva che dovranno chiudere nelle zone rosse avranno diritto sia al primo contributo che al secondo. Mentre quelle che restano aperte, anche se a mezzo servizio, nelle regioni arancioni o gialle, avranno diritto al primo contributo ma non al secondo.
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Testata:  Stampa 
Autore:  SA.RIC. 
Titolo: Le Borse mondiali festeggiano i risultati Cauti gli analisti: “Ora avremo alti e bassi”
Tema: Mercati

Solido rialzo delle Borse ieri, anche se il risultato del voto non è definitivo. Salgono tutti i listini europei che pur avevano iniziato la seduta in territorio negativo. A Milano, l’indice FtseMib, fa un balzo in avanti dell’1,95%. Performance analoga anche per il Dax di Francoforte mentre a Parigi il Cac40 mette a segno un incremento di due punti percentuali e mezzo. A brillare sono però soprattutto i listini di New York: Dow Jones in rialzo dell’1,35%, Nasdaq di quasi 4 punti percentuali, S&P 500 del 2,21%. Gli esperti si aspettano che i rendimenti restino bassi: probabile che la Federal Reserve rimanga accomodante in attesa della ripresa post-pandemia.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Parietti Rodolfo 
Titolo: I mercati rispondono bene trascinati da Wall Street Le garanzie del Tesoro contro i timori da pandemia
Tema: Mercati

Sono rimasti in piedi. Di più: sono saliti, incuranti della mancanza di un centro di gravità, di quella casella ancora vuota lì, alla Casa Bianca. Le urne americane hanno restituito lo scenario più temuto, un bilico fatto d’incertezza, di conteggi fino all’ultimo voto, di minacciati ricorsi alla Corte Suprema, eppure i mercati non sono andati neanche lontanamente vicini a una situazione di panico. Nonostante sia tramontata l’ipotesi di una Blue Wave, cioè un’affermazione netta dei democratici, la volatilità delle prime ore che aveva schiacciato i tassi dei titoli del Tesoro Usa ai minimi di giugno è stata poi risucchiata e gli indici di Borsa hanno preso il colore del rialzo. Nulla a che vedere con lo choc, immediato e brutale, subito nel 2016 con l’elezione di Donald Trump.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Lotta al riciclaggio, via libera dell’Ecofin a un’authority europea
Tema: Ecofin

Sulla scia di recenti scandali bancari, i Ventisette hanno annunciato ieri il loro appoggio alla proposta della Commissione europea di creare nell’Unione europea una nuova autorità tutta dedicata alla lotta contro il riciclaggio del denaro sporco. Nel contempo, i ministri delle Finanze hanno deciso di riorganizzare la legislazione vigente, raggruppando le norme non più in direttive, ma in un regolamento, vale a dire un atto legislativo direttamente applicabile nei paesi membri. “Il Consiglio sostiene l’idea di creare un’autorità di vigilanza a livello europeo con poteri di sorveglianza diretta su un numero selezionato di soggetti ad alto rischio, nonché con l’autorità di subentrare a un ente di vigilanza nazionale in situazioni eccezionali e chiaramente definite”, si legge nelle conclusioni della riunione di ieri.
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Testata:  Avvenire 
Autore:  Pini Nicola 
Titolo: Intervista a Laura Castelli – «Ora altri 2 miliardi e se serve interverremo ancora»
Tema: Intervista a Laura Castelli

«La tutela della salute è il primo obiettivo ma continuiamo a supportare l’economia e a far sì che nessuno resti indietro. E proseguiremo con la manovra, che getta le basi dell’assegno unico e sostiene lavoro e crescita».
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Testata:  Foglio – Inserto 
Autore:  Cerasa Claudio 
Titolo: Intervista a Paolo Gentiloni – Cara Italia, e’ tempo di Mes
Tema: Intervista a Paolo Gentiloni

“I soldi del Mes sarebbero un vantaggio per tutti i paesi con tassi di interesse superiori a quelli che vengono concessi alla Commissione europea. Quando parliamo del Piano di Recovery europeo, parliamo di un pacchetto superiore ai mille miliardi, tra Next Generation Eu, Sure, Mes. Più la metà di questi mille miliardi sono prestiti e ciò è molto utile non per tutti e 27 i paesi ma per quei paesi che hanno dei tassi di interesse più elevati, come l’Italia. E’ bene ricordarsi che il Piano di Recovery è fatto di sussidi e di prestiti, e che se noi di questo straordinario bazooka comune prendiamo solo la parte trasferimenti avremo un mezzo bazooka, e non credo che sarebbe un bel segnale ai mercati”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bonomi Carlo 
Titolo: ***Più Europa e rilancio industriale: così il Paese può ripartire – Decisioni rapide, visione lunga e condivisa l’italia riparte con europa e industria – Aggiornato
Tema: Rilancio industriale

Il piano di Confindustria si pone l’obiettivo di una transizione economica ed ecologica che riconduca l’Italia su un sentiero di sviluppo significativo e sostenibile, con una crescita reale del Pil non inferiore a regime all’1,5% medio annuo. Le proposte riguardano numerosi aspetti dell’economia e della società: investimenti in ricerca, innovazione e nuove tecnologie; economia della conoscenza e del digitale; investimenti tecnologici di “Industria 4.0”, per la transizione energetica e digitale, perle infrastrutture e la mobilità sostenibile, per la coesione territoriale, per un nuovo welfare, più universale ed equo.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe
Titolo: Biden: vinciamo noi Trump, via ai ricorsi – Biden avanti: stiamo vincendo Ma Trump contesta, via ai ricorsi
Tema: Presidenziali Usa

Joe Biden rompe gli indugi e parla già da vincitore. Ma Donald Trump annuncia ricorsi. Dopo la chiusura delle urne gli Stati Uniti non sanno ancora chi sarà il presidente che li guiderà nei prossimi quattro anni. In Wisconsin Trump chiederà il riconteggio delle schede. E annuncia ricorsi anche per il risultato del Michigan. Si prevede battaglia per il voto postale. Trump è pronto anche ad appellarsi alla Corte Suprema. Come era successo nel 2000 con George Bush.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Biden: “Vicini alla vittoria” Trump lo sfida – Biden a un passo dalla Casa Bianca Trump non ci sta
Tema: Presidenziali Usa

Assegnati al candidato dem anche Wisconsin e Michigan. Ma con i ricorsi annunciati dal presidente riaffiora lo spettro della Florida del 2000 e della Corte Suprema. The Day After: due candidati che si auto-proclamano vincitori nella corsa alla Casa Bianca; Joe Biden in netto vantaggio e ormai vicinissimo alla fatidica soglia dei 270 voti; la prospettiva di una battaglia giudiziaria sui conteggi delle schede. Dopo la formidabile affluenza di massa, dopo lo spettacolo di partecipazione democratica, nonostante l’assenza di scontri o provocazioni, gli Stati Uniti scivolano tuttavia verso uno scenario caotico, rissoso e instabile. Anche se Biden finisse per prevalere, la delusione in campo democratico è grande: nessuna Onda Blu, il Senato resta in mano ai repubblicani (con conseguenze pesanti sul futuro governo), alla Camera i democratici conservano la maggioranza ma perdono seggi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Semprini Francesco 
Titolo: La rabbia di Donald “Mi rubano la vittoria” – Donald Trump Il presidente non si arrende e schiera gli avvocati per la controffensiva “Stanno trovando voti per Biden ovunque, ricorso alla Corte Suprema”
Tema: Presidenziali Usa

Il presidente non si arrende e schiera gli avvocati per la controffensiva. “Stanno trovando voti per Biden ovunque, ricorso alla Corte Suprema”. Prima l’amarezza e poi la speranza: “In Arizona ancora 600 mila schede”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Biloslavo Fausto 
Titolo: Il terrorista della strage di Vienna aveva frequentato un corso Ue anti jihad – Il corso Ue per il terrorista di Vienna
Tema: Strage di Vienna

Una piccola Ong incaricata dal ministero della Giustizia di deradicalizzare gli adepti della guerra santa si è fatta prendere per il naso da Kujtim Fejzulai, il terrorista di Vienna. I rapporti dell’associazione sulla sua «redenzione» hanno permesso al giovane jihadista di uscire dal carcere e portare avanti il piano del terrore. L’Ong Derad fa parte di una rete europea, Ran, finanziata dalla Ue con 40 milioni di euro dal 2013 per combattere la radicalizzazione islamica. Non solo: l’intelligence di Bratislava aveva informato gli austriaci che Fejzulai stava cercando di acquistare munizioni in Slovacchia lo scorso luglio. L’informativa è rimasta lettera morta. Il governo austriaco istituirà una commissione d’inchiesta indipendente per far luce sul sistema colabrodo, che ha permesso al terrorista di seminare sangue e terrore a Vienna.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Imarisio Marco 
Titolo: L’Ong: colpa dei giudici se il jihadista è in libertà – Il prof che rieduca i jihadisti «Il killer liberato dai giudici»
Tema: Strage di Vienna

Ieri, il ministro dell’Interno Karl Nehammer ha sottolineato come il giovane austriaco di origine macedone abbia «perfettamente aggirato» il programma di reintegro dei jihadisti nella società austriaca. «Non funzionano quasi mai, quindi rischiano di creare confusione e fare danni ulteriori», ha concluso. A Vienna, città cattolica con il più alto numero europeo pro capite di Foreign fighters, esistono cinque associazioni che a vario titolo lottano contro il radicalismo islamico. Quella chiamata in causa dal ministro si chiama Derad, nome programmatico, ha sede nel municipio, e si occupa solo di estremisti appena usciti dal carcere. Moussa Al-Hassan Diaw è il suo direttore: «Le accuse che ci vengono rivolte sono strumentali, perché nessuno di noi aveva mai presentato Fejzulai come un soggetto pronto al reinserimento nella società. Era in libertà condizionata per i benefici di una legge statale, concessi da un tribunale».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Lorenzo 
Titolo: Il corsivo del giorno – Afghanistan: torna l’incubo guerra civile
Tema: Afghanistan

Se sino a qualche giorno fa cresceva l’incertezza sulle possibilità reali di pace con i talebani, adesso e la paura che domina per le strade dei maggiori centri urbani afghani. Il grave blitz terroristico lunedì mattina nel principale campus universitario di Kabul ha rinfocolato l’incubo della crescita di Isis e dei gruppi jihadisti. Il fantasma della guerra civile degli anni Novanta torna piu minaccioso che mai. I morti sono stati almeno 22, i feriti 27, tutti studenti. «I tre terroristi ci hanno sparato uno a uno. Prima miravano a chi cercava di fuggire dalle finestre, poi nel mucchio. Volevano causare il maggior numero di vittime», raccontano i sopravvissuti. Non è un caso che il segretario generale della Alleanza atlantica, il norvegese Jens Stoltenberg, abbia condannato nello stesso comunicato l’attentato di Vienna e quello di Kabul.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Nigro Vincenzo 
Titolo: Pescatori sequestrati “La Marina era pronta ma non bloccò i libici” – Pescatori sequestrati, la notte dei misteri “La Marina era vicina ma li abbandonò”
Tema: Pescatori sequestrati

Una nave italiana era a 115 miglia dai pescherecci abbordati da una vedetta della Libia: “Un elicottero tra 20 minuti vi salverà”. Poi tre ore di blackout nelle comunicazioni con gli armatori e la resa: “Operazione annullata, è diventato un caso diplomatico”. Il Medinea e l’Antartide abbordati a colpi di kalashnikov da una vedetta. “Erano in acque internazionali”.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE

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LA REPUBBLICA

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LA STAMPA

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