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SINTESI IN PRIMO PIANO – 5 marzo 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Zingaretti si dimette: il Pd sotto choc
– Draghi anticipa l’Ue e blocca i vaccini per l’Australia
– Viaggio in Iraq di Papa Francesco

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: Zingaretti si dimette Il Pd sotto choc – «Parlate solo di poltrone, basta» Zingaretti si dimette. Caos nel Pd
Tema: Crisi Pd

II terremoto arriva a metà pomeriggio, via Facebook: «Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie» mentre avanza la terza ondata del virus e «si dovrebbe discutere di come sostenere il governo Draghi». Uno sfogo, un’esplosione, un grido: «Mi ha colpito il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni». E una conclusione che nessuno si aspettava, che ha lasciato attoniti compagni di partito, alleati e perfino avversari: «Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea nazionale far&agrave ; le scelte più opportune e utili».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Zingaretti si dimette: e non torno indietro – Zingaretti si dimette “Basta attacchi” E il Pd adesso resta in balla delle correnti
Tema: Crisi Pd

Le dimissioni arrivano, inaspettate, alle quattro del pomeriggio. «Lo stillicidio non finisce», scrive Nicola Zingaretti su Facebook. «Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie», mentre il Paese è alle prese con problemi gravissimi: la terza ondata Covid, la crisi economica, la ricostruzione post-pandemia. «Colpito», si racconta, dagli «attacchi» sferrati anche da «chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto». E siccome «il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione»: farsi da parte. Così «ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Capellini Stefano 
Titolo: “Un processo ogni giorno” – Il leader: “Non torno indietro è l’unico modo per chiarirsi Qui funziona solo il fratricidio”
Tema: Crisi Pd

«C’ho provato fino all’ultimo. Ma sono stufo di questo processo permanente e quotidiano. Perché sulla graticola non sarei rimasto io, ci sarebbe rimasto il Pd». È questa la frase che Nicola Zingaretti ha consegnato alle poche persone che hanno saputo in anticipo la sua decisione di dimettersi da segretario del Partito democratico. Decisione sofferta ma non improvvisa e non improvvisata. Ci aveva pensato anche dopo la caduta di Conte. Ma non poteva lasciare con il Paese senza governo e il Pd allo sbando. Ora un governo c’è. È rimasto lo sbando del Pd.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Terremoto Pd, lo stupore di Draghi Conte blinda l’alleanza e apre a Fi
Tema: Crisi Pd

L’effetto delle dimissioni di Nicola Zingaretti è dirompente ovunque, un po’ meno a Palazzo Chigi dove il rumore della politica viene tenuto volutamente fuori dalla porta. Mario Draghi non ne sapeva nulla e non nasconde lo stupore quando viene informato. Da quanto raccontano fonti interne, poi, ascolta con interesse e curiosità le ricostruzioni di chi non esclude un possibile ritorno del leader democratico al vertice del Pd. Detto questo, ufficialmente il premier non commenta l’addio del segretario del partito principale della sinistra, tra i quattro azionisti maggiori del suo governo, né — da quanto confermano i dem — tra i due c’è stata una telefonata.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: Il commento – Così il leader sfida le correnti – Un partito che fatica a capire Peffetto Draghi sul sistema
Tema: Crisi Pd

Non si può liquidare come un gesto «di pancia» la decisione di Nicola Zingaretti di dimettersi da segretario del Pd. la scelta è stata soppesata per giorni. Va letta come risposta estrema a un partito dominato dalle correnti e incapace di elaborare la novità del governo di Mario Draghi. Ma vivere i prossimi mesi, cruciali per il Paese, con uno dei perni dell’alleanza vacillante sia rispetto alla strategia, sia alla leadership, è una prospettiva pericolosa. Significherebbe sommare ai tormenti del M5S quelli del Pd, entrambi reduci del precedente governo, e regalare di fatto il controllo della coalizione a un centrodestra più agile a cambiare.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Foschini Giuliano 
Titolo: La Polizia a Giannini Il cacciatore di terroristi dalle Nuove Br all’Isis
Tema: Polizia

Lamberto Giannini è il nuovo capo della Polizia. Lo ha deciso ieri il Consiglio dei ministri, scegliendolo come successore di Franco Gabrielli, nuovo sottosegretario alla Presidenza con delega ai Servizi. Una scelta di continuità, preferita dal premier Mario Draghi rispetto a nomi – come per esempio quelli di Vittorio Rizzi e Maria Luisa Pellizzari – che il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese aveva messo sul tavolo. Giannini è l’erede naturale di Gabrielli, per formazione, cultura e anche amicizia personale. Esiste un vocabolario comune e soprattutto una certa maniera di intendere la Polizia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Grignetti Francesco 
Titolo: Da braccio destro a numero uno Giannini è il capo della Polizia
Tema: Polizia

La polizia ha un nuovo Capo, si chiama Lamberto Giannini, ed è un esperto di terrorismo ed eversione. È soprattutto una specie di fratello minore del prefetto Franco Gabrielli, che nel frattempo è diventato sottosegretario con l’incarico di sovrintendere sui servizi segreti per delega diretta di Mario Draghi. E così, con la nomina di Fabrizio Curcio al Dipartimento della Protezione civile, e orala scelta di Giannini al Dipartimento di Ps (che per legge coordina anche le altre forze di polizia), si crea una squadra coesa e volitiva. Una squadra di amici. Il che non guasta nel tentativo di ridare efficienza allo Stato in epoca di Covid.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Chiale Stefania 
Titolo: La Lombardia chiude le scuole – La Lombardia chiude le scuole Protestano genitori e docenti
Tema: Lombardia in arancione

La Lombardia attende i dati del monitoraggio settimanale di oggi in una veste nuova per cercare di arginare la terza ondata di pandemia e anche con la speranza che questo sia sufficiente a scampare una prossima retrocessione in zona rossa. ll provvedimento era nell’aria e, alla fine, è arrivato: ieri il presidente Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza che inserisce interamente la regione da oggi al 14 marzo in fascia «arancione rafforzato». Sfumatura a cui erano abituati dal 23 febbraio già diversi territori lombardi e che interviene là dove il contagio spinto dalla variante inglese di Covid corre di più e tanti focolai sono emersi: le scuole. Ora i dati sono impietosi ed evidenziano come la diga si sia rotta e difficilmente le misure mirate avrebbero potuto arginare il contagio nel resto della regione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Colonnello Paolo 
Titolo: Intervista ad Attilio Fontana – Fontana: “Il virus corre Milano non deve cadere” – “Costretti a chiudere all’improvviso Il virus corre, Milano non può cadere”
Tema: Lombardia in arancione

La Lombardia daieri sera è entrata in zona Jarancione scuro: scuole chiuse, serrande abbassate, clima pesante. Il colore del Negroni, si scherza a Milano. Ma c’è poco da ridere, gli ospedali stanno tornando a riempirsi e la variante inglese, più contagiosa, imperversa. Mentre l’economia arranca e un piano vaccinale serio ancora non si vede perché mancano i vaccini. Il presidente della Regione Attilio Fontana è preoccupato e non lo nasconde. Cosa è successo presidente: fino a due settimane fa volevate riaprire le piste da sci e adesso chiudete tutto? «Certo, il problema è che in queste due settimane è cambiato tutto, c’è stata un’esplosione anomala del virus, anche rispetto alla prima ondata della pandemia. E ieri sera alle 21, quando abbiamo ricevuII blocco delle scuole è un punto dolente ma erano diventate uno dei luoghi di maggior contagio to la relazione del nostro comitato scientifico, abbiamo dovuto deci dere di chiudere più di quanto aveva previsto il governo».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Negozi chiusi e coprifuoco, si decide in quindici giorni L’ipotesi di nuovi limiti
Tema: Contagio in aumento

Il numero che più allarma è quello delle terapie intensive con 2.475 occupati e soprattutto 232 nuovi ingressi registrati ieri. Perché si avvicina pericolosamente a quella soglia dei 3.000 che fa scattare l’allarme. E non è l’unica. Il dato sui nuovi contagiati, che negli ultimi giorni mostra la risalita veloce della curva epidemiologica, è l’altro indicatore tenuto d’occhio con ansia dagli esperti. Perché dimostra che la terza ondata è ormai cominciata e la richiesta del governo su presidenti di Regione e sindaci affinché mandino in rosso tutte le zone dove si creano focolai si è già trasformata in pressing. Se anche questo non dovesse bastare a fermare l’avanzata del Covid-19, dovrebbero scattare le chiusure nazionali.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Russo Paolo 
Titolo: Vaccini, addio fasce a rischio: si procede per età – Il piano immunizzazioni sul modello Israele addio alle fasce di rischio, si procede per età
Tema: Contagio in aumento

Il Piano vaccini cambierà di nuovo pelle. Per andare più veloci e non creare discriminazioni. Come quelle prodotte della babele di regole regionali, dove c’è chi immunizza i magistrati lasciando senza protezione i settantenni, oppure parte con i sessantenni ma ignora i malati cronici più esposti al rischio. Così, tanto per cominciare, già oggi potrebbe arrivare il via libera dell’Aifa all’uso del vaccino di AstraZeneca anche per gli anziani tra i 65 e i 79 anni. Che sarebbe poi propedeutico all’uso esteso alla terza età anche di quello in arrivo per fine mese di Johnson&Johnson.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Casaleggio lancia il suo manifesto E scontro nei 5 Stelle: «Così è fuori»
Tema: M5s

Non è servita nemmeno una telefonata per chiarirsi. Beppe Grillo e Davide Casaleggio nonostante un colloquio «cordiale» come è stato definito nel Movimento rimangono su posizioni distanti dopo una giornata «Incendiaria». La miccia è il manifesto. L’associazione Rousseau presieduta da Casalegglo lancia all’ora di pranzo sul blog delle Stelle un post per promuovere una sua iniziativa, quella di un manifesto «controVento». «Non è più tempo di avere sogni moderati. E tempo di confronto, di idee ribelli, di sogni che non siano bollati di utopia da chi non ha capacità, voglia o coraggio di realizzarli», scrive l’associazione.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuela 
Titolo: Voto in Calabria e Comunali slittano all’autunno Il nodo dell’alleanza 5S-Pd
Tema: Elezioni amministrative

Il via libera, in Consiglio dei ministri, è giunto nell’arco di pochi minuti, grazie all’intesa preventiva fra i partiti. Per il secondo anno di fila, a causa dell’emergenza Covid, slitta la tornata elettorale di primavera. Questa volta il rinvio riguarda le amministrative in 1.293 Comuni – fra i quali Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna – e porta con sé anche le Regionali in Calabria, che dovevano svolgersi l’11 aprile e che vengono annullate per la seconda volta (erano state indette in precedenza il 14 febbraio). Tutti gli appuntamenti con le urne di qui a luglio vengano spostati con un apposito decreto legge in una finestra fra il 15 settembre e il 15 ottobre: resta in piedi l’ipotesi di un election day – per tutte le consultazioni – il10 e l’11 ottobre.
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Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Vico Dario 
Titolo: Un milione di poveri in più nonostante la diga dei sussidi
Tema: Condizioni economiche in Italia

Come era (purtroppo) prevedibile la povertà assoluta in Italia nel 2020, l’anno della pandemia, è aumentata. Un milione in più di persone rispetto all’anno precedente: in assoluto sommando flussi e stock si arriva a 5,6 milioni di individui che fanno salire l’indice di povertà assoluta dal 7,7 al 9,4%. Ce lo ha detto ieri l’Istat e i dati che ci ha fornito convalidano le prime impressioni che si erano ricavate esaminando le file milanesi del dicembre scorso al Pane Quotidiano. A retrocedere nella scala sociale sono soprattutto i working poor, i «penultimi» che hanno perso in questi mesi II lavoro precario prevalentemente nel settore terziario, che per lo più sono residenti al Nord e nelle aree metropolitane o limitrofe.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Novella De Luca Maria 
Titolo: Un altro milione di poveri Nell’Italia piegata dal virus è il Nord a soffrire di più
Tema: Condizioni economiche in Italia

Un paese impoverito, ripiegato su se stesso, coni consumi a picco, le famiglie sempre più in difficoltà e ragazzi e bambini ormai dentro l’indigenza totale. Sono amarissime le stime preliminari dell’Istat sulla povertà assoluta nell’Italia del 2020, l’anno del Covid, l’anno della pandemia che ci ha messi in ginocchio tra lutti personali e tragedie collettive. Un anno che ha piegato, come non mai, anche la nostra economia, e i numeri dell’Istat sono impressionanti: un milione di persone in più in povertà assoluta nel 2020: 225 mila famiglie e un calo record dei consumi che tornano al livello di 21 anni fa. Eccoli gli effetti del virus sui cittadini italiani.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bartoloni Marzio – Barlaam Riccardo 
Titolo: AstraZeneca, da Italia e Ue stop all’export – AstraZeneca, l’Italia ferma l’export
Tema: Vaccini

LItalia è il primo paese dell’Unione europea che, in accordo con la Commissione Ue, ha bloccato l’export più di 250mila dosi di vaccino AstraZeneca destinate all’Australia e infialate ad Anagni, alle porte di Roma. È la prima volta che viene applicato il meccanismo di controllo per assicurare trasparenza sulla vendita dei vaccini prodotti nell’Unione europea introdotto a fine gennaio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Mossa di Draghi sui vaccini Bloccato l’export delle dosi – Mossa di Draghi contro Big Pharma: l’Italia blocca l’export di AstraZeneca
Tema: Vaccini

La a linea dura dell’Ue sui vacI , eroi parte dall’Italia. Il premier Mario Draghi, con l’assenso della Commissione europea e all’indomani della telefonata con Ursula von der Leyen, ha fermato un carico di 250 mila dosi di AstraZeneca per l’Australia. La mossa è il primo stop all’export di farmaci, da quando Bruxelles a gennaio programmò il sistema per fermare la vendita di fiale fuori dall’Europa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco 
Titolo: Draghi anticipa l’Ue e blocca l’export di vaccini in Australia
Tema: Vaccini

Nonostante lo scetticismo di alcuni colleghi europei e la cautela dei vertici delle istituzioni Ue, Mario Draghi ha applicato per la prima volta il meccanismo che consente di bloccare l’export dei vaccini se le case farmaceutiche non rispettano i contratti.11 governo ha fermato un carico di 250 mila dosi del farmaco di AstraZeneca, infialate ad Anagni, e dirette verso l’Australia. La Commissione europea non si è opposta, anche se la diplomazia Ue ha trascorso le ultime ore al telefono con Canberra per contenere la comprensibile irritazione.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso – D’Argenio Alberto 
Titolo: Draghi ferma AstraZeneca “No all’export di vaccini” – L’Italia ferma AstraZeneca “No all’export in Australia” E a maggio arriva Sputnik
Tema: Vaccini

È l’Italia di Mario Draghi il primo Paese europeo a bloccare l’export di un vaccino prodotto nell’Unione. Si tratta di oltre 250 mila dosi di AstraZeneca infialate nello stabilimento della Catalent di Anagni (e analoga sorte era toccata a un altro lotto di 500mila) e destinate all’Australia. La decisione del governo è stata approvata dalla Commissione europea: l’azienda anglo-svedese non può esportare nel resto del mondo mentre non rispetta le consegne previste dai contratti con l’Unione. Ora il lotto sequestrato verrà redistribuito tra Ventisette.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cellino Maximilian 
Titolo: Debito pubblico, un quarto dei titoli sterilizzato dalle banche centrali – Debiti pubblici? Il 24% sterilizzato dalle banche centrali
Tema: Finanze statali

Quasi il 24% del debito pubblico complessivo delle quattro aree economiche più avanzate del pianeta è custodito e potenzialmente «sterilizzato» nei bilanci delle rispettive banche centrali: Federal Reserve, Banca centrale europea, Bank of Japan e Bank of England. Si tratta di oltre 13 mila miliardi di dollari su un totale di 56 mila miliardi. Il «campione del mondo» in questa specialità è il Giappone: scorporando la quota di debito pubblico «parcheggiato» nella Boj il rapporto debito/Pil di Tokyo si riduce dal 266% al175%. Per l’Italia si scende dal 155,6% al 122,4%.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Il Recovery Plan accelera a metà marzo i primi tre dossier
Tema: Misure per il rilancio

Primo scatto in avanti del Recovery Plan italiano da 209 miliardi. Il gruppo di lavoro “incardinato” al ministero dell’Economia, dopo una decina di giorni di intensa attività, prevede di essere in grado di riaprire il dialogo operativo con Bruxelles entro la metà di marzo su infrastrutture, istruzione e salute. Si tratta di un primo successo della spinta impressa dal premier Draghi al “programma” e della capacità di elaborazione e organizzazione di Via Venti Settembre. Così i rapporti con Bruxelles, fondamentali per l’approvazione del Recovery Plan, riprendono dopo due mesi di stasi a causa della crisi politica. I piani di tre delle sei missioni in cui è diviso il programma sono pronti ad essere scrutinati dai tecnici della Commissione europea e saranno consegnati a metà mese: i lavori vengono giudicati di confezione avanzata per infrastrutture, istruzione e ricerca e salute.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: In Italia chiesto solo un terzo dei fondi – Green deal avanti piano, richiesto un terzo degli aiuti
Tema: Transizione ecologica
Alle ambizioni della transizione ecologica e ai programmi di spesa, che sia il Recovery Plan o siano i fondi nazionali, devono accompagnarsi misure che supportano le imprese in investimenti innovativi, veri e non da «green washing». È la lezione che si può trarre dal primo bilancio del bando di gara per progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare che a quattro mesi dall’apertura dello sportello vede le richieste ferme a 77,2 milioni a fronte di una disponibilità di poco meno di 220 milioni, di cui 157 per finanziamenti agevolati e 62,8 per contributi. E nel frattempo, probabilmente anche a fronte della tiepida risposta su quel primo bando, non è mai stato emanato il decreto Sviluppo-Economia, previsto dalla legge di bilancio 2020, per sbloccare 750 milioni destinati all’iniziativa «Green deal» (anche se il provvedimento, fanno sapere i tecnici direttamente impegnati, è comunque in definizione).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Dombrovskis apre sugli investimenti ambientali – Debito, Dombrovskis apre sugli investimenti verdi
Tema: Transizione ecologica

Al suo rientro in gioco ora in calendario nel 2023 il Patto di stabilità comunitario non seguirà più l’impianto che l’ha guidato fino all’attivazione della «dausoladi fuga» decisa l’anno scorso. Questa, almeno, è l’intenzione della Commissione Ue, in un’ottica che vede la decisione su un altro anno di stop per il 2022 indicata mercoledì come la premessa per la riforma strutturale delle regole fiscali europee: riforma su cui ieri il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Valdis Dombrovskis e il commissario all’Economia Paolo Gentiloni hanno indicato alcune parole chiave negli interventi di ieri alla commissione Econ del Parlamento europeo guidata da Irene Tinagli.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Longo Morya 
Titolo: Powell gela Wall Street: Fed in attesa – Powell gela i mercati: Fed in attesa
Tema: Mercati

«La volatilità del mercato ha catturato la mia attenzione, ma l’attuale politica monetaria della Fed è appropriata». Se c’erano delle parole che i mercati finanziari non volevano sentire dal presidente della banca centrale Usa Jerome Powell, ospite ieri alle 18,05 italiane in un videoforum del Wall Street Journal, erano proprio queste. Infatti la reazione è stata dura il rendimento del Treasury è salito in un’ora dall’1,47 all’1,54%, fecendo scivolare nella stessa gli indici di Wall Stree di oltre il 2 per cento. Powell ha ribadito che il balzo attuale dell’inflazione è temporaneo e che la Fed non rialzerà i tassi.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bisozzi Francesco 
Titolo: Cashback, destino segnato a fine 2021 Esecutivo pronto a dimezzare i fondi – Addio al cashback a fine anno le risorse saranno dimezzate
Tema: Pagamenti elettronici

Risorse dimezzate per il cashback. Nella nuova versione del Recovery plan ci saranno meno soldi per la misura voluta da Conte, verso lo stop anticipato a fine 2021.15 miliardi di costi previsti scenderanno a 2,5. II resto servirà a favorire l’uso della moneta elettronica.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Vecchi Gian_Guido 
Titolo: Il Papa in Iraq: «Pellegrino di pace»
Tema: Vaticano

Papa Francesco decolla alle 7,30 di stamattina da Fiumicino, arriverà a Bagdad quando in Italia sarà mezzogiorno. E ieri, alla vigilia del viaggio di tre giorni in Iraq, primo Papa della storia nella terra del «padre di tutti i credenti», ha salutato in un videomessaggio tradotto in arabo il popolo iracheno: «Finalmente sarò tra voi! Vengo come pellegrino penitente per implorare dal Signore perdono e riconciliazione dopo anni di guerra e di terrorismo, per chiedere a Dio la consolazione dei cuori e la guarigione delle ferite.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Agasso Domenico 
Titolo: Francesco sfida Covid e terrorismo “In Iraq per rafforzare la fraternità”
Tema: Vaticano

Oggi Francesco diventa il primo papa della storia a toccare la terra dell’Iraq. Era il sogno che sfumò all’ultimo nel 1999 a Giovanni Paolo II, per motivi di sicurezza. Anche oggi la situazione è tutt’altro che tranquilla, ma Jorge Mario Bergoglio sfida la pandemia e la paura di azioni terroristiche perché desidera «tanto incontrarvi», dice al popolo iracheno, «vedere i vostri volti», visitare questo Paese, «antica e straordinaria culla di civiltà. Finalmente sarò tra voi». Sarà un viaggio – considerato il più importante e pericoloso del pontificato – all’insegna della pace e della speranza, con incontri pastorali ma anche politici.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rodari Paolo 
Titolo: Intervista a Bashar Warda – Papa Francesco, il rischio Iraq per cercare la pace con gli sciiti – L’arcivescovo di Erbil “Il Papa nell’Iraq in guerra E con gli sciiti sarà intesa”
Tema: Vaticano

Inizia oggi il trentatreesimo viaggio internazionale di Francesco, in Iraq, il primo in un Paese a maggioranza sciita. Il Papa parte dall’aeroporto di Fiumicino per poi fare ritorno a Ciampino lunedì di Paolo Rodari pomeriggio. È il primo viaggio dopo i quindici mesi di stop dovuti alla pandemia per il Covid-19. E una visita non solo alle comunità cristiane vessate dall’Isis e dalle guerre intestine fra etnie diverse, ma anche a tutte le minoranze di un Paese che fu patria di Abramo, il padre delle tre religioni monoteiste, un territorio culla di civiltà. Con Repubblica parla l’arcivescovo caldeo di Erbil, nel Kurdistan iracheno, Bashar Warda, 52 anni. Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Degli Innocenti Nicol 
Titolo: Irlanda del Nord, scontro sui confini tra Ue e Londra – Irlanda del Nord, nuovo scontro tra Ue e Regno Unito sui confini
Tema: Scambi commerciali

Scontro aperto tra Gran Bretagna e Unione Europea: il Protocollo irlandese torna a creare tensioni che riportano le parti sull’orlo del precipizio del “no deal” e rischiano inoltre di minare i fragili equilibri politici in Irlanda del Nord. Il Parlamento Europeo ha rinviato la ratifica dell’accordo commerciale con il Regno Unito per protesta contro la decisione unilaterale del Governo britannico di prolungare il periodo di sospensione dei controlli sulle merci in Irlanda del Nord da marzo a ottobre. La votazione al Parlamento per ratificare l’accordo raggiunto in extremis alla vigilia di Natale era prevista per il 25 marzo ma è ora stata sospesa sine die, e secondo alcuni eurodeputati non avrà luogo fino a quando la questione sarà risolta.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Valsania Marco 
Titolo: Stati Uniti. La Camera approva una riforma radicale del sistema elettorale
Tema: Diritto di voto in Usa

È nuova battaglia elettorale tra democratici e repubblicani. Non più sull’esito delle urne di novembre, su conteggi e validità di preferenze espresse, ma sul diritto al voto di domani: la maggioranza democratica alla Camera ha approvato un’ambiziosa riforma, il For The People Act del 2021, per rafforzare la partecipazione. I repubblicani, scottati dalle sconfitte, fanno invece muro e contano su raffiche di legislazioni locali – presentate in 43 stati – per indurire controlli e limiti all’affluenza con lo slogan della sicurezza delle elezioni. La riforma, che ora andrà al Senato dove un varo appare più difficile, prevede un’iscrizione automatica degli aventi diritto legata alla registrazione presso la motorizzazione.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Intelligenza Artificiale la Cina ormai tallona gli Usa
Tema: Rapporti Usa-Cina

La Cina ha superato per la prima volta gli investimenti in ricerca degli Stati Uniti. Pechino è vicina a conquistare anche la leadership mondiale nell’intelligenza artificiale, un insieme di tecnologie con immense potenzialità sia per lo sviluppo economico che per gli usi militari. Due rapporti lanciano due allarmi paralleli per l’Amministrazione Biden, proprio mentre a Pechino il presidente Xi Jinping usa apertamente un linguaggio da guerra fredda e definisce gli Stati Uniti «una fonte di caos nel mondo, la più grande minaccia per il nostro sviluppo e la nostra sicurezza».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: E ora Xi pensa al primato totale dell’Oriente sull’Occidente
Tema: Cina

Una nuova stretta su Hong Kong. Il Piano che guiderà lo sviluppo economico del Dragone nei prossimi cinque anni, cercando di metterlo al riparto dai boicottaggi americani. Ma soprattutto la nuova fase del progetto secolare del Partito comunista e del suo leader indiscusso, Xi Jinping, per rendere la Cina una grande e ricca potenza entro il 2050. C’è tutto questo nel menu delle Due Sessioni, la riunione annuale dell’Assemblea nazionale cinese iniziata ieri a Pechino, una finestra sulle priorità del regime.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Boccardelli Paolo – Cerra Rosario 
Titolo: L’intervento – Sovranità tecnologica, serve un accordo Ue-Usa
Tema: Tecnologia

Elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti offre alle due sponde dell’atlantico una grande opportunità per costruire il futuro delle democrazie liberali e delle loro economie nella tecnosfera. Ma se Usa e Unione Europea non riusciranno a realizzare a breve un accordo su comuni regole sul digitale, gran parte del pianeta potrebbe adottare modelli e regole promosse da sistemi autarchici a loro uso e vantaggio.
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