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SINTESI IN PRIMO PIANO – 5 maggio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Draghi anticipa la Ue per accelerare la ripresa, da metà maggio via libera al ritorno degli stranieri. Le condizioni: vaccinati, guariti dal Covid o tampone negativo.
– Dl Sostegni. Liberalizzata fino al 2022 la circolazione dei «bonus» per investimenti in beni strumentali innovativi e tradizionali inclusi i software.
– G7, il segretario di Stato USA Blinken agli alleati del G7: “Reazioni comuni contro la Cina”. Di Maio ai partner: “Ma dobbiamo tenere un canale di dialogo sul clima”.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica 
Autore:  Giannoli Viola 
Titolo: Sì ai turisti, arriva il pass verde – Draghi apre agli stranieri “Venite in vacanza da noi” Green pass da metà mese
Tema: Green pass

«Non vediamo l’ora di tornare ad accogliervi, è arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia». Mario Draghi indossa i panni del testimonial del Belpaese e si rivolge direttamente ai turisti mentre annuncia a sorpresa che l’Italia giocherà d’anticipo e, un mese prima dell’Europa, varerà il suo green pass nazionale: un certificato verde per vacanze italiane senza più quarantena a patto d’essere stati vaccinati con un farmaco già approvato dall’Aifa, guariti dal Covid o negativi al test. La svolta arriva al termine del G20 sul turismo quando il premier annuncia: «Dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo. Intanto il governo italiano ha introdotto un pass verde nazionale che sarà in vigore da metà maggio».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele – Vitale Giovanna 
Titolo: Il retroscena – Il turismo per ripartire ma è polemica Pd-Lega Ora sfida sul coprifuoco
Tema: Green pass

Sul green pass non ci sono divisioni: persino il più rigorista dei ministri, Roberto Speranza, ha appoggiato la svolta di Draghi, che si completerà con l’abolizione della quarantena, dal 15 maggio, per chi proviene dall’estero. Ora la partita è sul coprifuoco, con la Lega sempre in pressing per rimuovere il blocco delle 22: il ministro del Turismo Massimo Garavaglia si dice «fiducioso che la misura in tempi brevi possa essere rivista favorevolmente». E a questo punto è probabile che, proprio dal 15 maggio, verranno allentate le limitazioni alla circolazione notturna. Ma è un traguardo che sarà raggiunto in un clima di tensione dentro il governo. Il segretario del Pd Enrico Letta lo dice chiaro a Draghi quando alle 11 del mattino viene ricevuto a palazzo Chigi: così è complicato andare avanti. Il “metodo Salvini”, non improntato «a correttezza e rispetto dell’impegno comune a sostenere l’esecutivo», rischia di indebolire l’azione di governo.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Ajello Mario 
Titolo: Salvini: «Su Roma serve uno scatto Siamo con Draghi» – «Lega nel governo al 100% Su Roma serve uno scatto»
Tema: Intervista a Matteo Salvini

«Io non litigo, vorrei soltanto che si riconoscesse il sacrificio, la disciplina e l’esasperazione dei cittadini che chiedono alla politica una cosa: tornare a vivere e a lavorare! Con tutte le precauzioni di buonsenso e nelle zone col virus sotto controllo: mascherine, distanze, vaccini, tamponi, ma senza rinnegare più nulla delle nostre libertà fondamentali che sono, prima di tutto, la libertà di muoversi nella propria città senza dover guardare con preoccupazione allo scattare di un coprifuoco ormai ingiustificato. Gli italiani hanno dato fiducia a questo governo: ora è il governo che deve avere fiducia negli italiani. Riaperture entro metà maggio e via il coprifuoco».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: Omofobia, la sfida delle leggi M5S-Lega
Tema: Ddl Zan

È scontro durissimo nella maggioranza sul ddl Zan sull’omotransfobia, dove si rischia un muro contro muro tra Pd, M5S e Leu da una parte, e Lega e Forza Italia dall’altra. I primi — che sono riusciti dopo tante resistenze soprattutto della Lega a calendarizzare la legge in Senato (è all’esame in commissione Giustizia) per il passaggio definitivo, visto che è gia stata approvata con larga maggioranza alla Camera — denunciano un nuovo tentativo di affossarla. E questo perché prima Forza Italia, con Licia Ronzulli, ha depositato un disegno di legge «per evitare di discutere ancora per mesi su un testo divisivo» che prevede aggravanti di pena per atti discriminatori fondati su «sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità», come da testo Zan, ma esclude la parte più controversa. Poi è la Lega, con Matteo Salvini, a seguire la stessa linea annunciando il deposito di un altro ddl di contenuto simile, che sarà presentato oggi: «Sarà di soli tre articoli — dice il leader del Carroccio —. Bene inasprire le pene, ma intendiamo togliere la questione dei bambini, della scuola e tutto ciò che comporta la censura e i reati di opinione». Mosse che non convincono Fratelli d’Italia, ma soprattutto che provocano l’immediata reazione dell’altra parte della maggioranza.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Il ritorno dei giallorossi Uniti sulla legge Zan per superare lo stallo
Tema: Ddl Zan

Ieri il Movimento 5 stelle ha annunciato di aver raccolto abbastanza firme per far sì che la legge vada subito in aula, senza relatore. Ma è una scorciatoia che non può funzionare, perché – spiega la senatrice dem Monica Cirinnà – «prima bisogna far sì che la Zan sia votata dalla commissione Giustizia come testo base. Solo allora, si può provare ad accelerare. Perché arrivare in aula con 5 leggi diverse farebbe comunque saltare tutto». E quindi, bisognerà contare su quei 13 voti contro 11 che sono già riusciti a far calendarizzare la discussione in commissione. La maggioranza giallorossa del Conte due, quella che anche in aula potrebbe avere la meglio. Non sarà semplice e non bisogna avere fretta, secondo chi tiene al risultato. La strada da percorrere è la stessa che ha portato all’approvazione delle Unioni civili. Anche allora, la commissione approvò il testo base, ma poi il centrodestra rallentava.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine – Mobili Marco 
Titolo: Incentivi 4.0, via libera alla cessione dei crediti d’imposta alle banche – Incentivi 4.0, via alla cessione dei crediti alle banche
Tema: Dl Sostegni

Ok dal Senato alla cessione dei crediti d’imposta maturati dalle imprese per investimenti in beni strumentali previsti dal piano Transizione 4.0. La novità arriva dalle commissioni Bilancio e Finanze con l’approvazione di due emendamenti al Dl Sostegni. L’obiettivo è garantire liquidità alle imprese consentendo di monetizzare i crediti d’imposta maturati con gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali (come i software). Tra i beni strumentali il cui acquisto è incentivato sono inclusi sia quelli 4.0 (ex iper ammortamento) sia quelli tradizionali (ex super ammortamento). La cedibilità, che scatterà dall’entrata in vigore della legge di conversione del Dl e durerà fino al 31 dicembre 2022, non si applica ai crediti d’imposta per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione e a quelli per le spese in formazione 4.0. Per rendere operativa la cessione sarà necessario un provvedimento delle Entrate. Oltre 100 gli emednamenti approvati in commissione al Senato. Fra questi anche la possibilità di cessione e sconto in fattura per il bonus mobili.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ducci Andrea – Marro Enrico 
Titolo: Imu, Tosap e canone Gli aiuti alle imprese
Tema: Dl Sostegni

Salta la prima rata dell’Imu per le imprese che hanno perso più del 30% del fatturato, il canone Rai per alberghi, ristoranti e bar, e la Tosap, la tassa sull’occupazione di suolo pubblico. Si avvia un graduale sblocco degli sfratti per morosità (centomila quelli pendenti), mentre i proprietari non dovranno versare l’Irpef sui canoni non riscossi anche per i contratti stipulati prima della pandemia. Ci sarà più tempo per utilizzare i voucher per viaggi e concerti saltati. Arrivano ristori una tantum di mille euro per le start up non toccate finora dagli indennizzi. Spunta un fondo per garantire l’assegno di mantenimento ai separati e divorziati in difficoltà economica. Dieci milioni sono invece previsti per i comuni che individueranno sedi alternative alle scuole per allestire i seggi delle prossime elezioni. Altri microstanziamenti sono stati decisi per le tv locali, i bus turistici, i maestri di sci.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Fondi Ue e nazionali a 87 miliardi per l’avvio sprint del Recovery – Fondi Ue e nazionali fino a 87 miliardi per avviare il Recovery
Tema: Piano rilancio

Non saranno certamente le risorse finanziarie a frenare l’avvio del Recovery Plan. Ai circa 25 miliardi di anticipo della quota italiana del Recovery and Resilience Fund (RRF), che sarà accreditata direttamente da Bruxelles subito dopo l’approvazione del piano, intorno ad agosto, si aggiungono infatti i due meccanismi di finanziamento nazionale: da una parte il fondo complementare da 30,64 miliardi, approvato venerdì scorso con decreto legge dal Cdm, e dall’altra il fondo rotativo messo in piedi dal governo Conte con la legge di bilancio 2021 che, solo per quest’anno, vale 32,7 milioni. II totale fa 87 miliardi abbondanti, pronti a essere utilizzati.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Semplificazioni, prime intese su pareri ambientali e 110%
Tema: Semplificazioni

Le semplificazioni saranno il grande tema politico da qui alle vacanze estive e il decreto che il Cdm varerà nella seconda metà di maggio metterà a dura prova la tenuta della maggioranza. Successe con lo sbloccacantieri dei giallo-verdi nell’aprile 2019 e con il Dl semplificazione dei giallorossi nel luglio 2020. In entrambi i casi i litigi partorirono il topolino. Oggi ci sono due vantaggi rispetto ad allora: una maggioranza ampia che su alcuni nodi potrebbe diventare una maggioranza variabile e la consapevolezza che non si può fallire perché stavolta fallirebbe il Recovery.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Carratelli Niccolò 
Titolo: Cingolani “L’Ue promuove il Recovery del governo” – “Bruxelles approva il Recovery italiano stavolta non falliremo”
Tema: Intervista a Roberto Cingolani 

A Bruxelles il nostro PNRR è piaciuto. E Roberto Cingolani, che è tra quelli che più hanno contribuito a scriverlo, lo racconta con una certa soddisfazione: «Quando ho incontrato il vicepresidente della Commissione europea Timmermans, ha usato parole molto incoraggianti – spiega il ministro della Transizione ecologica – le impressioni sono positive e hanno apprezzato il fatto che siamo riusciti a mantenere la scadenza del 30 aprile per la consegna del Piano di ripresa e resilienza». Una valutazione ufficiale arriverà entro giugno, «ma partiamo da una condizione ottima, i primi report sono buoni, anche grazie all’interlocuzione continua che abbiamo avuto con la Commissione, un confronto approfondito su ogni singolo punto», dice Cingolani.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Ge. P. 
Titolo: Gli Usa propongono al G7 un forum per valutare le mosse della Cina
Tema: G7

Ue e G7 fanno muro contro le ambizioni della Cina. Mentre la Commissione europea ha deciso di congelare la ratifica dell’accordo per gli investimenti concluso alla fine del 2020, gli Stati Uniti propongono un meccanismo stabile di consultazione da creare all’interno del G7 per valutare di volta in volta le mosse della Cina nella sua ascesa economica e politica verso Occidente. Washington vorrebbe che il meccanismo di consultazione del G7 fornisca una risposta coordinata alle azioni della Cina con l’obiettivo di rafforzare la resilienza delle nazioni del G7. Anche di questo hanno parlato ieri in un bilaterale il capo della diplomazia Usa, Antony Blinken e l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea, Josep Borrell a Londra a margine del G7 Esteri in presenza. Una prima reazione al tema Cina è venuta dal ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas. «Ovunque – ha detto – esistono interessi economici, ma la questione dei diritti umani e delle libertà individuali deve avere più peso quando si tratta delta Cina».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: G7 a Londra: contro Cina e Russia una «lega delle democrazie»
Tema: G7

Dalla delegazione italiana, che era guidata dal ministro Luigi Di Maio, si ribadisce che il faro resta acceso sui diritti umani, ma che le sanzioni alla Russia non precludono lo sviluppo dei rapporti economici bilaterali e un impegno selettivo su quelli che possono essere i punti di contatto. Un discorso che vale anche per la Cina: l’accento sui diritti umani, ha spiegato Di Maio, si accompagna a un dialogo su temi cruciali come il cambiamento climatico, sul quale la collaborazione con Pechino è necessaria.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Oppes Alessandro 
Titolo: Madrid corre a destra I Popolari insieme agli estremisti di Vox
Tema: Spagna

Madrid a destra — come succede ormai da 26 anni — ma questa volta è una destra con un’impronta populista, che rischia di essere pesantemente condizionata dall’estremismo di Vox. Vince la sua scommessa la presidente regionale Isabel Díaz Ayuso, figura atipica nel Partito Popolare, che due mesi fa aveva chiamato al voto anticipato non solo per sbarazzarsi di Ciudadanos, alleato troppo moderato (scomparso dalla scena: da 26 seggi a zero), ma anche per rilanciare la sfida al governo centrale di Pedro Sánchez, contestato per la sua strategia di lotta al coronavirus.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Nicastro Andrea 
Titolo: Trionfo dei Popolari Madrid sceglie Ayuso – La destra trionfa a Madrid Iglesias lascia la politica
Tema: Spagna

Ha vinto per la sua guerra ai lockdown, per la possibilità di bere una birra in piazza alle 11 di sera mentre il resto di Spagna e d’Europa si chiudeva a doppia mandata. Mascherine e distanziamento sì, ma chiusure no. Bar, teatri, cinema, ristoranti a riempimento limitato, ma aperti. Scuole praticamente sempre in presenza tranne che in pochi quartieri quando e se il contagio galoppava impazzito. Dal «diritto alla birretta», la contestazione dell’idea stessa di lockdown è diventato «diritto alla libertà». Il risultato della sfida in nome della «libertà» si riassume in tre numeri. Più 1% di Pil nella sua Comunidad di Madrid rispetto alla media nazionale; più 35% di mortalità; 44% di voti alle elezioni di ieri. Festeggiando la vittoria (prima del coprifuoco) dal balcone di Calle Genova, la sede del Pp, il leader nazionale Casado ha potuto dire che «oggi la libertà ha vinto a Madrid, domani vincerà in tutta la Spagna».
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