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SINTESI IN PRIMO PIANO – 5 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Sinistra: M5S ancora diviso
– Il Papa operato al Gemelli: ha reagito bene
– DDL Zan: ancora dibattito in aula
– Tragedia sul Monte Rosa
– Piano vaccini: si procede e si cercano i “non vaccinati”

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica 
Autore:  Diamanti Ilvo 
Titolo: Mappe – Conte e il rischio del partito volatile – Conte e il rischio dei partiti personali il consenso è volatile
Tema: M5S ancora diviso

Il Partito di Conte oggi non è ancora partito. E potrebbe arrestarsi prima di partire. Tuttavia, è il segno evidente di una divisione profonda, difficile da ricomporre. Il linguaggio usato dai protagonisti lo racconta bene. Quando si parla di “tregua”, infatti, è implicito il richiamo a una “guerra”. Mentre l’accento sulla “mediazione” sottolinea la “distanza”, anzi il “distacco”, fra i soggetti in campo. Tuttavia, al di là del linguaggio, questa fase e queste vicede raffigurano e riflettono il paradosso del M5S. Sorto come un “Non-partito anti-partito”, nel 2009. Su iniziativa di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Un attore e un imprenditore del web. Insieme. Con un progetto esplicito. Affermare un0esperienza politica di “democrazia diretta”, anzi “im-mediata”. Senza mediazioni e senza mediatori. Attraverso il ricorso al digitale. Alla rete, che permette ai cittadini di partecipare alle decisioni. Con l’eccezione delle persone che non conoscono e non frequentano questi ambienti. Una minoranza ormai. Meno di un terzo. Concentrara fra i più anziani e i meno istruiti. E in calo, al tempo del virus.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Recalcati Massimo 
Titolo: L’analisi – I Cinque Stelle e la psicologia del fondatore
Tema: M5S ancora diviso

Avevo pronosticato l’attuale crisi del M5S all’origine del movimento paragonando, in un vecchio articolo pubblicato su Repubblica, la figura di Grillo a quella del dittatore dello stato libero di Bananas descritta in modo esilarante da Woody Allen in un suo film omonimo. Non era una previsione difficile da fare. Il rivoluzionario ideologico porta con sé il destino fatale di divenire, una volta giunto al potere, un tutore dell’ordine. Orwell nella “Fattoria degli animali” ha rappresentato questa trasfigurazione in modo mirabile: la rivendicazione solo ideologica dell’eguaglianza genera dittatura. E’ quello che è accaduto nella storia del M5S: tutti gli ideali che animavano la sua origine sono stati sistematicamente traditi e si sono capovolti nel loro contrario. L’idealizzazione della democrazia diretta dell’uno vale uno e della critica a ogni forma rappresentativa della democrazia ha dato luogo al peggior verticismo e al peggior trasformismo che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni. La sua demagogia antipolitica non ha retto la prova di realtà della politica macchiandosi progressivamente di tutti i peccati che essa imputava agli uomini del palazzo. Ma il nodo principale che è venuto al pettine riguarda il rapporto cruciale tra il movimento e il suo fondatore. Ogni movimento, non solo politico, ma anche culturale, spirituale, di pensiero odi impresa, porta sempre con sé l’impronta del fondatore. È la prima forma dell’eredità: lavisione, la speranza, gli ideali, il linguaggio del fondatore impregnano necessariamente il movimento che egli ha generato.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Al.Ar. 
Titolo: Zan, tensione nel governo – Legge Zan, Pd e 5 Stelle all’attacco: «Così i renziani affossano tutto»
Tema: DDL Zan
Adesso sul disegno di legge Zan lo scontro è interno anche ai partiti del centrosinistra. Gli emendamenti presentati venerdì da Italia viva hanno fatto infuriare Pd, M5S e Leu, e fatto piacere a Lega e Forza Italia. Le modifiche del partito di Renzi, infatti, insistono sugli articoli 1, 4 e 7, gli stessi criticati dalla Lega e da FI. Che adesso per bocca di Antonio Tajani dicono: «Siamo assolutamente allineati con Italia viva». Anche la Lega ha fatto sapere di essere contenta di modifiche che aprono un dibattito su un ddl che appariva intoccabile, dibattito nel quale dieci giorni fa è entrato anche il Vaticano. E se il Pd con Franco Mirabelli — vicepresidente dei senatori dem — parla delle proposte di Iv come «irricevibili», l’ex ministra del M5S Lucia Azzolina scrive su twitter: «Salvini dice bugie (la teoria gender a scuola non c’è) e Renzi fa un favore alle destre. Chi sta sabotando la legge ha due nomi: Matteo e Matteo». Domani sarà il presidente della commissione Giustizia del Senato (e relatore del ddl) il leghista Andrea Ostellari che si troverà a tentare una sintesi tra le varie proposte di modifica. Modifiche che Pd, M5S e Leu non hanno affatto intenzione di fare: la paura è che con il testo in terza lettura alla Camera non si potrebbe approvare entro la fine di questa legislatura.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Ddl Zan, patto Lega-Iv – Zan, intesa Iv-Lega sulle modifiche Pd e 5S: il testo in aula così com’è
Tema: DDL Zan

O si trova una mediazione, o in Aula sarà il Vietnam. Lega e Italia viva sono d’accordo anche su questo, non solo sulle tre correzioni indispensabili per votare a favore del ddl Zan: segno di una consonanza tra i due Matteo che ormai travalica il merito del provvedimento, pronta a tradursi in una comune strategia parlamentare. Se domattina, al tavolo dei capigruppo convocato per le 11, non si raggiungerà un compromesso sulle modifiche da apportare alla legge contro l’omotransfobia, nel pomeriggio i renziani diranno sì alla calendarizzazione nell’emiciclo del Senato, previsto per il 13 luglio, ma lì poi presenteranno i loro emendamenti — in larga parte coincidenti con quelli del centrodestra, con cui i contatti sono continui — e allora partirà una conta cruenta. Resa ancor più incerta dal voto segreto, che il regolamento di palazzo Madama autorizza su temi relativi ai rapporti civili ed etico-sociali. Sulla carta, il fronte composto da M5S, Pd, Leu, Autonomie e un pezzo di gruppo Misto è granitico nel respingere qualsiasi tentativo di revisione del testo, letto come uno stratagemma di Salvini per affossarlo. Ma senza Iv, i numeri non sarebbero sufficienti. E ballerebbero pure se l’ex maggioranza giallorossa restasse compatta: lo scarto sarebbe di una decina di voti. Al netto dei tanti che, al riparo dell’urna, potrebbero sfilarsi — questo il timore diffuso — specie fra i dem. Almeno cinque senatori, rivela il pallottoliere, da compensare però con alcune defezioni nelle fila forziste.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caccia Fabrizio 
Titolo: La campagna per gli over 60 senza protezione «Coinvolgere i medici cli base»
Tema: Campagna vaccinale

Andarli a trovare casa per casa, per convincerli a vaccinarsi prima che sia troppo tardi. Prima che la variante Delta del Covid faccia ricrescere anche da noi, come sta succedendo in Gran Bretagna, contagi e ricoveri. Così ha detto ieri al Corriere Mariastella Gelmini, il ministro per gli Affari regionali, pensando ai troppi ultrasessantenni, oltre 2,5 milioni, ancora in attesa di prima dose o della dose unica. Perché diventa sempre più difficile rintracciarli e convincerli, questa è la verità: nell’ultima settimana è stata somministrata la prima dose solo a 9 mila over 80, a 32 mila tra i 70 e 79 anni e a 67 mila tra i 60 e i 69. Ma perché? A metà maggio gli over 80 ancora da raggiungere (su una platea di 4 milioni 522 mila persone) erano circa mezzo milione, oggi sono 345 mila: un numero ancora considerevolissimo, composto in prevalenza da persone con problemi di mobilità, quindi che non ce la fanno a recarsi fisicamente all’hub vaccinale. Oppure, data l’età, che presentano un comprensibile deficit di alfabetizzazione informatica, non hanno computer o smartphone, perciò hanno difficoltà ad accedere alle piattaforme e a registrarsi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Rigatelli Francesco 
Titolo: Effetto Delta anche in Italia dopo tre mesi il virus risale – L’indice Rt risale “In due settimane balzo dei contagi”
Tema: Coronavirus: variante Delta all’attacco

L’allarme arriva da Roberto Battiston, professore di Fisica all’Università di Trento: «La discesa del numero di nuovi infetti si è fermata perla prima volta in tre mesi. I numeri di questa settimana superano quelli della settimana scorsa. Si tratta con ogni probabilità dei primi effetti della variante Delta, che sta diventando dominante». Ieri 808 nuovi positivi, 12 vittime, 141.640 i tamponi con un tasso di positività dello 0,57 per cento, in crescita rispetto allo 0,4 di sabato. Per gli scienziati la variante Delta porterà entro breve un aumento dei contagi anche in Italia. Forse non sarà un’ondata come quelle dell’ anno scorso e nemmeno al livello di quella inglese, ma ci sarà e se non verrà contenuta dall’aumento dei vaccinati e dei tracciati potrà fare male a qualcuno tra persone fragili e non ancore protette con due dosi.
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Testata:  Libero Quotidiano 
Autore:  Dama Salvatore 
Titolo: Contro la malagiustizia Centomila firme – Mobilitazione contro la malagiustizia Hanno già firmato in centomila
Tema: Giustizia

Alle 17 di ieri erano state superate le centomila firme per i referendum sulla giustizia promossi da Lega e Partito radicale. «In un solo, caldissimo weekend», sottolinea il Carroccio, diffondendo i dati in serata. Matteo Salvini sorride: «E un grandioso segnale di cambiamento e voglia di giustizia». E da oggi, aggiunge il leader leghista, «si potrà firmare, con calma e al fresco, in tutti i Comuni italiani. Altro che milione di firme, puntiamo a raccoglierne tante di più!». Gente comune, ma non solo. All’appello radical-leghista rispondono anche numerose personalità. segretario leghista ribadisce il senso dell’iniziativa. Non è una mossa ostile contro il governo e non andrà a sovrapporsi con la riforma annunciata dal Guardasigilli: «Sosteniamo le proposte del ministro Cartabia che sono diverse rispetto a quello su cui chiediamo la firma. Perché un ministro con un governo che ha dentro Pd e M5s difficilmente porterà alla separazione delle carriere e la responsabilità civile dei magistrati», dichiara Salvini parlando a Skytg24. «Sappiamo che certa sinistra usai tribunali per fare politica, non è questo che gli italiani meritano noi daremo sostegno alle proposte del ministro Cartabia e le firme al referendum saranno un ulteriore aiuto». L’Italia non può più aspettare, l’ordinamento giudiziario va riformato: «Il tema giustizia è sacrosanto ed è atteso da 30 anni. Fa bene soprattutto alle imprese, alle famiglie e ai cittadini del Sud», ha dichiarato sempre Salvini, presente a Brindisi, per lanciare la raccolta delle firme per i referendum.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Ajello Mario 
Titolo: Rai, il Cda resta ai partiti Ma Draghi cerca un ad sul “mercato” estero
Tema: Rai

Arriva lo “straniero”, forse. Il nuovo amministratore delegato, che sta per essere nominato, può avere un profilo ineditissimo: un super-manager italiano ma che si è fatto onore all’estero, che se ne infischi del contesto politico in cui vive la Rai e che, a nome di Draghi, riesca a planare sulla poltrona più alta di Viale Mazzini e la sottragga ogni tipo di compromissione rispetto ai partiti e alla palude. Sarebbe la rivoluzione. E’ quella che ha in testa il premier. Il quale starebbe aspettando il sì al contratto (non più di 240mila euro annui e questo è un problema) da parte dello Straniero o meglio dell’Italo-straniero (occhio che non sia troppo marziano però), per chiudere anche la partita delle nomine Rai nel segno di una discontinuità assoluta sintetizzata così tra Palazzo Chigi e il Mef: «O mettiamo qualcuno inattaccabile e incondizionabile, preso sul mercato internazionale, oppure la Rai rischia di non salvarsi».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Aquaro Dario 
Titolo: Tris di aiuti ai Pos, svolta contro i contanti – Il piano cashless fa rotta sulle imprese
Tema: Aiuti ai Pos

Meno bonus agli acquirenti, più aiuti a esercenti e professionisti. Sulle politiche di incentivazione ai pagamenti digitali il governo Draghi ha parzialmente corretto la rotta: stop al cashback per il secondo semestre 2021 e nuovi crediti d’imposta per l’uso dei Pos in negozi e studi professionali. Il Dl 99, ora trasformato in un emendamento al decreto Sostegni-bis (da convertire entro il 24 luglio), modifica il piano Italia cashless rilanciato dal precedente esecutivo, ma senza tradirne le finalità. Anzi. L’analisi costi-benefici Il meccanismo dei rimborsi di Stato viene sospeso per sei mesi, dal 1° luglio al 31 dicembre 2021. Mentre i premi del supercashback di questo primo semestre – riservati ai ioomila utenti con più pagamenti elettronici – saranno erogati entro il 30 novembre (anziché entro il 30 agosto, come quelli “ordinari” fino a 150 euro per chi ha eseguito almeno 50 transazioni). La sospensione del programma consentirà una “pausa di riflessione”, soprattutto sul rapporto costi-benefici. A fronte delle ingenti risorse stanziate, pari a 4,75 miliardi (1,37 miliardi circa solo per questo primo semestre 2021, 223 milioni per il periodo natalizio sperimentale di fine 2020), non c’è infatti alcuna «significativa evidenza» – Draghi dixit – su un effetto di spinta ai pagamenti digitali.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mastromatteo Alessandro – Santacroce Benedetto 
Titolo: Bonus 2022 per i Pos «smart» che inviano anche i corrispettivi
Tema: Aiuti ai Pos

Ristoro integrale delle commissioni addebitate agli esercenti per i pagamenti elettronici ricevuti e riconoscimento di un nuovo credito d’imposta a fronte delle spese sostenute per l’installazione di Pos o, in misura maggiore, di strumenti evoluti di pagamento che consentono anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri. A fronte della sospensione dell’operazione cashback, che nelle intenzioni del legislatore avrebbe dovuto incoraggiare le transazioni elettroniche diminuendo – insieme all’avvio della lotteria degli scontrini – il rischio di evasione, con l’articolo i del Dl 99/2021 si potenziano le misure cashless a favore delle imprese: da un lato, azzerando i costi peri pagamenti non in contanti, e dall’altro, incentivando l’impiego dei Pos. Si tratta di misure che, a ogni modo, presentano un’efficienza ancora maggiore in ragione dell’imminente riduzione – dal 1° luglio 2022 – della soglia per l’utilizzo dei contanti a 999,99 euro, rispetto agli attuali 1.999,99. Di assoluto interesse, in questo senso, è la previsione del riconoscimento del credito d’imposta non solo nel caso di acquisto dei Pos, compresi quelli “smart”, ma anche del loro noleggio o del semplice utilizzo: di tutta evidenza, quindi, la volontà di assicurare la massima diffusione della tracclabilità dei pagamenti, limitando le spese che gli esercenti dovrebbero sostenere perla loro installazione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cerofolini Mario – Pegorin Lorenzo 
Titolo: Il fondo perduto alternativo al via da oggi – Oggi al via il fondo perduto alternativo percorso a ostacoli per le domande online
Tema: Fondo perduto

Percorso ad ostacoli per compilare la domanda di contributo a fondo perduto alternativo, il cul invio è possibile già da oggi. Il modello, oltre alla parte compilativa riguardante i requisiti tecnici per l’ottenimento dell’agevolazione, contiene la dichiarazione sostitutiva di atto notorio con l’obbligo di compilare l’allegato elenco (quadro A) di tutti gli aiuti ricevuti sulla base dei precedenti decreti anti-Covid. In caso di errore possibile presentare un’Istanza sostitutiva delta precedente entro il 2 settembre Si tratta di un vero e proprio rompicapo, che richiede ai contribuenti ed ai loro consulenti uno sforzo ricostruttivo Importante che potrebbe finire per scoraggiare anche i più volenterosi.
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Testata:  L’Economia del Corriere della Sera 
Autore:  Di Vico Dario 
Titolo: «Logistica al cuore dello sviluppo ma va bonificata da chi inganna» – Pagate di pil? I faccini e basta false coop così la «bonifica» della logistica
Tema: Logistica

Dobbiamo «chiudere con le cooperative false o spurie come le chiamate voi. In nessun altro Paese nella logistica esiste un fenomeno di questo tipo e la ricetta per cancellarle non è difficile da trovare. Pagare di più il lavoro dei facchini per battere l’illegalità». Christophe Boustouller, parigino, classe 1965, è il ceo della Ceva Logistics Italia, una delle aziende leader di mercato per ricavi, grazie a 50 sedi e mille addetti. Parla un buon italiano e nel suo curriculum ci so Ceva è ripartita dopo l’amministrazione giudiziaria Ora facciamo controlli persino sulle buste paga dei subappaltatori no una larga parte dei bei nomi della logistica internazionale (Dhl, Tnt, Fedex e Ups). E alla testa della società — un vecchio spin off di Tnt — dall’aprile 2019, dal momento del passaggio di proprietà dal fondo di private equity Apollo Management al gruppo francese di matrice familiare Cma Cgm (30 miliardi di ricavi e no mila addetti) e ha guidato tutto il tortuoso itinerario che ha portato la società di Assago fuori dal provvedimento giudiziario che l’aveva colpita, seppur indirettamente, nel giugno 2018.
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Testata:  Repubblica Affari&Finanza 
Autore:  Amato Rosaria 
Titolo: Il Pnrr va a caccia di ministeriali: ne manca la metà
Tema: Pubblica Amministrazione
Sempre di meno, sempre più vecchi. La pandemia è arrivata proprio quando la Pubblica Amministrazione avrebbe finalmente dovuto far ripartire i concorsi, dopo oltre dieci anni di blocco dovuto ai vincoli di bilancio. E così, a parte una veloce finestra nel 2019, che ha permesso l’ingresso di 140 mila nuovi assunti e la stabilizzazione di 11 mila precari, tra il 2020 e i primi mesi del 2021 si è bloccato nuovamente tutto, solo in questi giorni sono finalmente ripartite le prove, con le nuove regole stabilite dal decreto “Reclutamento”. I pensionamenti però nel frattempo sono andati avanti, facilitati anche dalle norme di “Quota 100”. I risultati sono stati censiti all’ultima edizione di Forum Pa, la kermesse annuale della Pubblica Amministrazione: i dipendenti sono scesi a 3.212.450, il minimo degli ultimi 20 anni. L’età media supera i 50 anni, e l’aggiornamento rimane un miraggio, con 1,2 giorni di formazione per dipendente. E questa è la fotografia all’apertura della stagione del Pnrr, che richiede un salto di qualità anche dal punto di vista delle competenze, non solo della quantità di lavoro da svolgere.
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Testata:  Stampa 
Autore:  L. MON. 
Titolo: Per i nuovi ammortizzatori servono subito 6 miliardi cig estesa alle micro aziende
Tema: Ammortizzatori

Le deroghe alla fine del blocco dei licenziamenti e l’avviso comune sul lavoro firmato a Palazzo Chigi tra sindacati e imprese hanno segnato un’accelerazione della riforma degli ammortizzatori. Il ministro Andrea Orlando vuole portare in Consiglio dei ministri il provvedimento entro luglio, perciò mercoledì incontrerà il titolare dell’Economia Daniele Franco e nei giorni seguenti le parti sociali. Il vertice potrebbe essere decisivo per la costruzione della riforma perché il nuovo sistema ha bisogno di risorse consistenti. Per ora è stato stanziato un miliardo e mezzo grazie alla sospensione del cashback del prossimo semestre, ma la dote necessaria a far partire il progetto è di oltre 6 miliardi e 10 a regime. Nella bozza di Orlando c’è un punto fermo: l’estensione della cassa integrazione alle aziende con meno di 15 addetti, la cui durata massima nei momenti di crisi dovrebbe essere di 12 mesi. Si punta a garantire tutele universali in grado di cogliere le dinamiche dei diversi settori produttivi, differenziando i trattamenti secondo le caratteristiche e le dimensioni delle attività.
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Testata:  Repubblica Affari&Finanza 
Autore:  Pagni Luca 
Titolo: Energia a caro prezzo – La tempesta perfetta sull’energia gas ed elettricità a carissimo prezzo
Tema: Energia e materie prime: costi alle stelle

La tempesta perfetta si è abbattuta sui costi dell’energia, per imprese e cittadini. E non risparmia nessuna regione del mondo. Ha fatto il suo esordio in Asia, la macro-area che per prima è uscita dall’emergenza Covid-19, riavviando a pieno regime i motori delle sue economia emergenti. Risultato: una impennata dei costi delle materie prime, sprofondate ai minimi storici durante il lockdown. Quando il successo delle campagne vaccinali si è esteso agli Stati Uniti prima e all’Europa subito dopo, i prezzi del petrolio e, soprattutto, del gas naturale, sono volati oltre i livelli raggiunti prima della pandemia. Un movimento dei prezzi che si inserisce nel pieno della transizione energetica dichiarata da tutte le grandi potenze, Usa e Ue in testa, con i prezzi dei diritti della Co, a loro volta ai massimi di sempre, costi ribaltati su tutta la filiera energetica fino ai consumatori. E per non farsi mancare niente ci si è messa anche l’emergenza climatica. A incidere sulla corsa al rialzo delle materie prime energetiche è stato il “combo” non preventivabile – ma perfettamente inserito nelle dinamiche climate change – di una primavera che ha avuto temperature molto più basse della media fino a maggio, seguita da un mese di giugno dove la colonnina ha raggiunto livelli record per calore e afa.
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Testata:  Repubblica Affari&Finanza 
Autore:  Scozzari Carlotta 
Titolo: Dalle materie prime ai listini prezzi così i rincari diventano inflazione
Tema: Energia e materie prime: prezzi alle stelle

“Gentile cliente, la presente per comunicare che un ulteriore aumento delle diverse materie prime adoperate per la produzione dei nostri articoli ci costringe a un nuovo aggiornamento dei listini”. Il messaggio che campeggia sul sito dell’azienda produttrice di termoisolanti Isolkappa potrebbe essere replicato tale e quale per molte altre società dell’industria che, magari con meno evidenza, stanno ritoccando verso l’alto i prezzi finali per far fronte al super rincaro delle commodity e all’aumento, collegato, della domanda di pezzi. Isolkappa, dopo aver puntualizzato che i rialzi «varieranno tra il 5% e il 12%, a seconda della categoria di articolo e dei componenti coinvolti», fa sapere che «tutti i reparti stanno moltiplicando gli sforzi per far fronte all’inaudito aumento della domanda». «Il trend di crescita dei prezzi – commenta Domenico Ghilotti, co-responsabile del team di ricerca di Equita sim – è visibile in molti settori, dall’industria all’energia, dalle costruzioni ai prodotti di largo consumo. È la conseguenza del recupero più rapido del previsto della domanda e delle difficoltà che ancora esistono a operare a pieno regime per molte catene produttive. Proprio la domanda molto forte fa sì che i rialzi si trasmettano al consumatore finale, destando preoccupazione per le spinte inflazionistiche».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frignani Rinaldo 
Titolo: Il Papa operato al Gemelli: ha reagito bene – Il Papa operato al colon per tre ore «Ha reagito bene all’intervento»
Tema: L’operazione del Papa

«Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale». La frase che tutti aspettavano da ore è arrivata con il bollettino medico del Policlinico Gemelli delle 23.40. Un primo sospiro di sollievo: Papa Francesco è stato operato per stenosi diverticolare del sigma. Ora dovrà rimanere in ospedale almeno per cinque giorni. Fino a ieri tuttavia nessuno si aspettava che Papa Bergoglio dovesse essere operato. Nell’androne deserto del Policlinico Gemelli, con le porte a vetri del bar sprangate con un lucchetto e le sale d’attesa senza nessuno, il Santo Padre è comparso all’improvviso alle tre del pomeriggio dopo essere sceso da un’auto scura con la targa Scv che si è fermata sotto la pensilina bianca. Con lui solo l’autista e uno stretto collaboratore. Niente di più. Un bagaglio leggero, un sorriso sul volto. L’anonima domenica d’inizio luglio del policlinico al quartiere Trionfale, che con Papa Wojtyla è diventato l’ospedale dei pontefici, il «terzo Vaticano», si è illuminata di colpo. Lo stupore si è impadronito di uscieri, medici e infermieri, dei pochi parenti in visita ai ricoverati. Almeno di quelli che se ne sono accorti, perché Papa Francesco è passato come un lampo: malato fra i malati, ha preso l’ascensore ed è salito al decimo piano, nello stesso reparto frequentato per anni, ben sette volte, da Giovanni Paolo II dopo l’attentato del 1981. Per il pontefice argentino invece è la prima occasione:«un’operazione programmata», secondo la sala stampa vaticana, di routine nella maggior parte dei casi, anche se comunque delicata su un paziente di 84 anni, della quale erano al corrente pochissime persone, anche al Gemelli.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Vecchi Gian_Guido 
Titolo: Angelus e sorrisi Poi il ricovero – La data scelta da tempo per riposarsi in vacanza I dolori della sciatica lo tormentano da anni
Tema: L’operazione del Papa

29 marzo 2018, Giovedì Santo: «Rinnovare lo sguardo fa davverobene. Per esempio alla mia età vengono le cataratte e non si vede bene la realtà. L’anno prossimo devo fare l’intervento». Caso più unico che raro, il Papa lo confidò ai carcerati di Regaina Coeli, e poi non si seppe più nulla per oltre un anno e mezzo. Smentite vaticane, «al momento non è previsto». Finchè nel dicembre del 2019 saltò fuori che Francesco era già stato perato «mesi prima» in gran segreto, nella clinica Pio XI. Francesco non ama che si sappia dei suoi problemi “privati” di salute. Di per sè non è strano che ieri, un paio d’ore prima di andare al Gemelli, non ne abbia parrlato ai fedeli durante l’Angelus.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: Mattarella in Francia, prima visita post-pandemia (e vede anche Armani)
Tema: Mattarella in visita all’Eliseo

II presidente della Repubblica Sergio Mattarella è da ieri a Parigi per una visita di Stato in Francia, la prima all’estero dopo la pandemia. Nel pomeriggio ha incontrato Giorgio Armani, il quale ha detto: «II presidente ha capito che ce la stiamo mettendo tutta». Lo stilista ha parlato anche di Draghi: «Dà una forma di sicurezza, mi piacerebbe averlo come padre». Oggi Mattarella vedrà il presidente francese Emmanuel Macron.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Magri Ugo 
Titolo: Il punto – Mattarella in Francia da Macron un messaggio sul senso dell’Europa
Tema: Mattarella in visita all’Eliseo

Per dare un’idea dell’accoglienza quando Sergio Mattarella stamane farà visita all’Eliseo verrà scortato da 150 corazzieri: in parte motorizzati, gli altri sontuosamente a cavallo. E dal momento che il cerimoniale riflette l’importanza attribuita all’ospite, se ne ricava che agli occhi di Emmanuel Macron il presidente italiano merita un trattamento speciale. Occorre ricordare il perché. Nemmeno tre anni fa, i rapporti italo-francesi erano ai minimi storici. Addirittura l’ambasciatore d’Oltralpe era stato richiamato in patria dopo che l’allora vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, aveva solidarizzato con la protesta violenta dei gilet gialli. Era toccato a Mattarella vincere l’imbarazzo e ricostruire il rapporto, complici anche le celebrazioni di Leonardo da Vinci nel maggio 2019 ad Amboise. Quell’incidente ormai appartiene al passato: le relazioni sono di nuovo eccellenti, tanto più ora che alla guida del governo c’è Mario Draghi, stimatissimo da Macron. Mala Francia non dimentica. Mattarella viene tuttora considerato il garante dell’amicizia reciproca. Guarda caso, il suo primo viaggio di Stato dopo la pandemia cade proprio a Parigi. Quello che i due presidenti si diranno prescinde dalla sfida anti-Ue lanciata nei giorni scorsi da 16 leader sovranisti (tra i quali si segnalano Le Pen, Meloni e Salvini). L’agenda dei colloqui era stata definita con largo anticipo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cadalanu Giampaolo 
Titolo: I talebani entrano a Kandahar – I talebani entrano a Kandahar in una notte conquistati 13 distretti
Tema: Talebani a Kandahar

Era cominciato tutto lì, nella città fondata dal Macedone nel 330 avanti Cristo e che da lui aveva preso il nome di Alexandria Arachosia, fino a diventare, attraverso secoli di storpiature, Kandahar. Proprio qui nel 1994 un modesto insegnante di madrassa si era affacciato senza combattere, forte solo della sua fede, della fama conquistata perdendo un occhio nella lotta ai sovietici, e dell’entusiasmo dei suoi studenti, decisi a riportare l’ordine della sharia nell’Afghanistan devastato dai signori della guerra. Proprio qui, al Santuario del Mantello, due anni dopo, il mullah Omar fu acclamato emiro dei credenti, perché ebbe l’ardire di coprirsi con la reliquia più sacra, quella che si ritiene vestisse il profeta Maometto nel miracoloso viaggio notturno, con Buraq, il destriero volante, prima di ascendere al cielo. Proprio qui puntano adesso gli eredi dei vecchi studenti, guidati dal leader mullah Habaitullah Akhundzada e dal comandante militare, quel mullah Yaqoob che ha raccolto l’eredità di suo padre Omar. Ieri gli “studenti coranici” hanno conquistato il distretto chiave di Panjwaj, che secondo alcune fonti era la terra natale del fondatore. L’attacco a Kandahar, cuore dei pashtun e luogo spirituale per i talebani, sembra questione di giorni. Poco potrà fare il generale Hibatullah Alizai, comandante delle forze speciali governative, che ha annunciato “cinture di protezione” attorno alle grandi città e agli snodi stradali importanti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: Scontri in Cile per la nuova costituzione
Tema: Cile

Momenti di tensione a Santiago, la capitale del Cile, per l’esordio della costituente che dovrà redigere la nuova costituzione che sostituirà quella del 198o voluta da Pinochet. Gli eletti hanno prestato giuramento con un’ora di ritardo a seguito di proteste in aula e degli scontri tra un gruppo di manifestanti, in gran parte legati alla «Lista del Pueblo», movimento indipendente di sinistra, e le forze di sicurezza.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: Brasile in strada per cacciare Bolsonaro
Tema: Brasile

Al grido di «Fora Bolsonaro», i brasiliani hanno marciato in oltre 4o città chiedendo l’impeachment del presidente di estrema destra. L’accusa è di aver nascosto reti di corruzione legate all’acquisto dei vaccini della casa indiana Bharat Biotech e di essere quindi responsabile della morte di oltre 500 mila persone per Covid-19.
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