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SINTESI IN PRIMO PIANO – 4 aprile 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– Pasqua in rosso ma Draghi studia i tempi per la ripartenza;
  Vaccini , l’allarme delle Regioni: “Poche dosi, si rischia lo stop”;
– Stop in Olanda per AstraZeneca.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Il retroscena – Draghi studia i tempi per la ripartenza
Tema: Draghi, la linea per riaprire

L’obiettivo è ripartire al più presto. Il premier Mario Draghi traccia la rotta nel mese ritenuto decisivo per il contenimento della pandemia. Vaccinare gli ultra 70enni e riportare a scuola tutti gli studenti gli obiettivi. In settimana vedrà il leader della Lega Matteo Salvini. Scendono i contagi, ma salgono ancora i ricoveri in terapia intensiva, mentre l’Italia entra nel secondo dei tre giorni di festa che la vedono interamente in zona rossa. In Olanda stop ad AstraZeneca per tutti fino al 7 aprile. La decisione dopo alcuni casi di trombosi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Vaccini, l’allarme delle Regioni “Poche dosi, si rischia lo stop”
Tema: Vaccinazioni, rischio frenata

«Servono più dosi». L’allarme percorre lo Stivale, dal Piemonte alla Campania. È lanciato dai governatori che si trovano con poche scorte in magazzino e temono di restare senza vaccini nei giorni a venire. «È il momento di accelerare», ripete a tutti il commissario anti-Covid Francesco Paolo Figliuolo. Ma il problema, in questo primo scorcio di aprile, sono gli approvvigionamenti che mettono a rischio gli obiettivi che, nel suo tour sul territorio, lo stesso generale ha posto a chi amministra le Regioni. Anche se, in una situazione a macchia di leopardo, va detto che a rallentare la corsa verso l’immunizzazione ci sono pure ostacoli organizzativi che chiamano in causa direttamente i capi delle giunte o, in qualche non commendevole situazione, anche una scarsa partecipazione alla campagna vaccinale da parte di chi ne avrebbe diritto. È il caso della Sicilia, dove sono arrivate 11 mila disdette da parte di chi doveva vaccinarsi con As traZeneca. Ben venga allora il pubblicizzato sprint delle feste, con hub aperti e somministrazioni anche a Pasqua e Pasquetta. Ma i rifornimenti, nel breve termine, restano un’incognita.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: Mattarella: fondi Ue, pensare ai giovani e non ai mille sussidi
Tema: Il presidente Mattarella

Sperare malgrado la disperazione. Almeno questo bisogna garantire ai nostri ragazzi, se vogliamo evitare che si ritrovino troppo a lungo schiacciati nel cupo presente della pandemia. Ecco la missione che Sergio Mattarella affida alla politica, per il giorno in cui il Paese avrà superato la prova della vaccinazione di massa. E’ un compito nel quale tutti devono sentirsi coinvolti fin dalle prossime settimane. Quando cioè si metterà in cantiere quel Next Generation Eu che è stato pensato a Bruxelles come strumento per rispondere alla crisi economica innescata ovunque dal Covid. E stavolta va bandita l’eterna prassi dei sussidi a pioggia, magari remunerativi da un punto di vista elettorale, ma con la sola prospettiva di dissipare infruttuosamente enormi risorse. Serve dunque «il coraggio di scelte difficili», dice Mattarella. Un po’ come le fece Alcide De Gasperi, ricordato a 140 anni dalla nascita, nella sua opera di «artefice della ri costruzione morale, civile, economica, democratica dopo la tragedia della guerra voluta dal fascismo». Oggi, in quello che è stato definito come un altro «dopoguerra», occorrerebbe la stessa «capacità di visione».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Diamanti Ilvo 
Titolo: Mappe – Per gli italiani la pandemia durerà a lungo – Il Paese provato dal virus chiede iniezioni per tutti e il passaporto europeo
Tema: Sondaggi
La Pasqua è arrivata, ma la Quaresima del Virus non sembra finita. Anzi, pare che durerà ancora a lungo. Lo dicono i Virologi, i nuovi sacerdoti che vegliano sulla nostra salute. Affiancati dal governo, o meglio: i governi. Stato e Regioni. Ma sono gli stessi italiani a indicare una strada di sacrifici e divieti, obblighi e vincoli. Lo sottolinea il sondaggio di Demos, condotto alcuni giorni fa. Dal quale emerge, anzitutto, come la preoccupazione, o meglio: la paura, suscitata dal contagio abbia raggiunto il livello più elevato dal mese di marzo 2020. Infatti, coinvolge oltre 9 italiani su 10. Che, nella maggior parte dei casi, si dicono “molto” preoccupati. Il 58% è favorevole al vaccino obbligatorio.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico 
Titolo: “AstraZeneca, servono limiti d’età” – Sileri: “L’Italia andrà avanti ma l’Ema chiarisca le fasce d’età”
Tema: Intervista a Pierpaolo Sileri 

Sette italiani su dieci dicono basta alle restrizioni. Inoltre, crescono di poco più di 2 punti percentuali in 15 giorni coloro che dichiarano di non farcela più psicologicamente, tra questi ben il 55% sono studenti. Il sottosegretario alla Salute, Sileri: “Su AstraZeneca servono limiti di età, l’Ema fissi regole certe”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Bac Margherita 
Titolo: «Stiamo ancora soffrendo ma siamo al giro di boa» – «Il sistema sanitario soffre ma siamo al giro di boa E vaccinando molto si fermano altre varianti»
Tema: Intervista a Giovanni Rezza

Giovanni Rezza è il direttore sanitario della Prevenzione al ministero della Salute: «Il sistema sanitario soffre, negli ospedali scontiamo l’accumulo dei contagi delle scorse settimane, ma siamo al giro di boa – dice al Corriere – . Facendo molti vaccini riusciremo a fermare le altre varianti del virus. Ancora un po’ di sacrifici e sarà luce».
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Sul Corriere della Sera (F. Sarzanini) i divieti e le regole durante le festività
Festività, divieti e regole
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: Meloni: “Sul lockdown il premier come Conte” – Sul Copasir stallo pericolosissimo sui lockdown Draghi come Conte”
Tema: Intervista a Giorgia Meloni

Meloni: “Il problema è che il governo non è in grado di fare le cose necessarie per consentire la riapertura. Il problema, più che Speranza, è Draghi che lo asseconda. Speranza è un ministro ma il premier si chiama Mario Draghi e ha l’autorevolezza per imporsi. Invece il premier asseconda molto le posizioni di Speranza, del Pd, del Movimento 5 Stelle, in totale continuità con Conte. Le chiusure di certe attività in assenza di provvedimenti che consentirebbero in modo più efficace di combattere la pandemia: sono un pannicello caldo. E’ un anno che chiudiamo ma il virus continua a circolare: è inutile chiudere le attività senza risolvere il problema dell’affollamento dei mezzi pubblici».
In questo scenario poi il Copasir non si riunisce da 70 giorni. Avrebbe tante cose da discutere a cominciare dalla scoperta di una spia della Russia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: Delega sulla droga alla ministra Dadone Meloni e Forza Italia: no, è antiproibizionista
Tema: Delega sulla droga alla ministra Dadone, le polemiche

Il caso lo solleva Giorgia Meloni, dopo che è stata formalizzata l’attribuzione della delega alle politiche antidroga alla ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone. Una decisione che scatena l’ira della leader di Fratelli d’Italia, visto che l’esponente del M5S è notoriamente antiproibizionista, e si è schierata per la legalizzazione delle droghe leggere. Così Meloni affonda il coltello, ma lo fa in due direzioni: contro Draghi, per la scelta. Ma anche contro gli alleati del centrodestra che non sono intervenuti per bloccarla e che invita caldamente a schierarsi: «Rinnovo il mio appello ai partiti di centrodestra che sostengono il governo affinché si facciano sentire con decisione». All’appello, però, all’inizio risponde solo un alleato, Forza Italia. Perché la Lega prima tace, poi con Salvini diffonde una nota: nessun regalo a chi spaccia. La ministra non vuole commentare e per il momento non ha in programma di fornire alcun chiarimento. Così come non arrivano commenti dal Pd.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Il disagio di Giorgetti e della Lega di governo “Così Salvini ci spiazza”
Tema: Lega

Più che infastidito, «sorpreso». Per la sequenza di uscite con cui Matteo Salvini ha strattonato il governo Draghi, del quale pure la Lega farebbe parte: «Così facendo rovina il lavoro che anche lui sta portando avanti». Il ministro per lo Sviluppo Giancarlo Giorgetti lo confida ai più vicini, anche perché è stato messo oggettivamente in difficoltà dal suo segretario, perfino nel bel mezzo di un Consiglio dei ministri. Come accaduto nell’ultimo di mercoledì scorso, quando l’esecutivo decretava la stretta per tutto il mese di aprile e il capo leghista fuori da Palazzo Chigi diceva che no, quella era una decisione politica e non si sarebbe rassegnato alle chiusure. «Sembra quasi che Matteo si sia messo in testa di guidare un governo ombra», dice un esponente di primissimo piano del partito alquanto scettico. A questo si aggiunga che il leader sovranista è volato a Budapest a stringere un patto d i ferro con l’amico della destra illiberale ungherese Viktor Orbán.
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Economia e finanza

Testata:  Stampa
Autore:  Lombardo Ilario – Monticelli Luca
Titolo: Il retroscena – I sostegni si allargano alle grandi imprese e il governo congela il Decreto Dignità
Tema: Cambia l’agenda Draghi aiuti alle grandi imprese
Aiuti alle grandi imprese, moratorie sui prestiti più selettive e una modifica importante al Decreto Dignità, per rendere più leggeri i contratti a tempo determinato in un momento in cui è necessario dare colpi di defibrillatore all’economia. Il premier Mario Draghi prende in mano i dossier che gli sono più congeniali per progettare la ripartenza del Paese e immaginare un progressivo ritorno alla normalità del sistema produttivo. La road map del governo prevede quasi contestualmente la richiesta alle Camere di un nuovo scostamento di bilancio da 20-30 miliardi e il via libera al Def nella settimana tra il 12 e il 18 aprile. Entro fine mese il Pnrr verrà inviato a Bruxelles e un «decretone Recovery», come lo chiama il ministro Renato Brunetta, sarà varato dal Consiglio dei ministri proprio per garantire l’attuazione del Piano. Nel menu del primo provvedimento in cantiere sono allo studio ristori più selettivi c he saranno dedicati alle aziende alle prese con le chiusure dovute all’emergenza sanitaria, ad esempio bar, ristoranti, locali e palestre. Grande attenzione verrà riservata a settori come cultura, spettacoli, turismo, ancora condizionati dalle restrizioni anti Covid. C’è inoltre, racconta una fonte, la volontà di erogare i contributi a fondo perduto alle grandi imprese che superano i 10 milioni di euro di fatturato, ampliando così il tetto fissato dal Dl Sostegni di marzo.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Semplificazioni in arrivo per il 110% Verifiche più facili sugli immobili
Tema: Superbonus

Il governo vuole semplificare le procedure per i lavori agevolati con il Superbonus. Sotto la lente, in particolare, la verifica di «doppia conformità» dell’immobile non solo al titolo di oggi ma anche a quello del tempo in cui fu costruito. La ricerca dei vecchi documenti negli archivi cartacei dei comuni (e per giunta con il personale in smart working) rallenta le autorizzazioni. Si pensa di eliminare o alleggerire la «doppia» conformità oppure escluderla almeno per gli interventi di edilizia libera. Intanto l’Ance registra una forte accelerazione dei lavori eseguiti con un +24% degli importi nella settimana 24-30 marzo rispetto alla precedente.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Partite Iva, con fatturato fino a 100mila euro il crollo dei ricavi è doppio – Crisi doppia per i piccoli: ricavi crollati per sei su dieci
Tema: Autonomi

Sono le piccole attività a pagare il costo più alto della crisi prodotta dalla pandemia. Lo spiegano i numeri elaborati dal Governo per mettere a punto il Dl Sostegni. Nella fascia di chi nel 2019 ha fatturato fino a 100mila euro, il calo di volume d’affari nel 2020 di almeno il 30% che dà diritto all’aiuto ha colpito il 57,6% delle partite Iva. Nelle fasce superiori di fatturato, invece, in media poco più del 30% delle attività ha visto sfumare l’anno scorso almeno un terzo dei ricavi. Bar, negozi, autonomi e professionisti interessati dai nuovi aiuti sono quasi 2,4 milioni, e rappresentano l’80% dei destinatari dei nuovi aiuti pubblici. La loro perdita media di ricavi è stata di 41.860 euro.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Volano i risparmi, per i giovani cresce la povertà – Effetto Covid, vola il risparmio Ma crescono le disuguaglianze
Tema: I soldi delle famiglie
L’Istat venerdì ha fatto sapere che negli ultimi tre mesi del 2020 le famiglie hanno avuto una «propensione» a mettere da parte il 15,2% del loro reddito disponibile. E’ due volte e mezzo più che durante l’estate del 2012. E’ un ritorno ai livelli di un quarto di secolo fa. Per questo, il denaro liquido lasciato sui conti dai singoli italiani è cresciuto di circa 75 miliardi durante l’anno piu drammatico della storia d’Italia dopo l’armistizio del 1945. Ad esso si aggiungono oltre cento miliardi accumulati dalle imprese, sempre di pura liquidità non investita. Le banche ne sono preoccupate perché subiscono tassi negativi — in sostanza, devono pagare la Banca centrale europea — per il denaro depositato degli italiani, che a loro volta esse devono depositare proprio presso la Bce. Le banche non osano trasferire quei costi sui clienti, temendo che questi ritirino il denaro in massa per conservare pacchi di banconote in casa o ne lle cassette di sicurezza. Di certo a gennaio le famiglie avevano sui loro conti italiani 1.117 miliardi liquidi. Mai tanti in valore nominale e mai cresciuti così in fretta. Tuttavia crescono le disuguaglianze. Le persone fino a 29 anni usano le riserve per vivere, metà degli italiani non va avanti tre mesi senza nuove entrate.
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Da Repubblica si segnala Pasqua in rosso. Allarme povertà: triplicati i pacchi alimentari
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Fraioli Luca 
Titolo: “Subito le riforme” I ministri tecnici in pressing sui partiti
Tema: Riforme

La parola che ricorre negli staff dei ministri tecnici è fretta. Fretta che impone ritmi feroci per finire tutto finché il patto regge. Resta un occhio di riguardo per il Parlamento, in modo da evitare fibrillazioni che potrebbero far saltare i delicati equilibri di governo. Per questo i ministri non politici hanno voluto riferire nelle Commissioni sullo stato di avanzamento delle riforme, recependo i rilievi di deputati e senatori. «Ora ci sarà un secondo passaggio in cui si mostrerà che sono state accolte le loro indicazioni. Un percorso finora virtuoso che porterà a provvedimenti solidi», ha confessato a chi le sta vicino la ministra della Giustizia Marta Cartabia. Eppure, al di là della convenienza politica di lasciar fare ai tecnici il “lavoro sporco” durante la più grave crisi dal Dopoguerra, c’è chi coglie nei partiti una reale comunanza di intenti. «Di sicuro è così per quanto riguarda la transizione ecologica», ammette uno dei collaboratori di Cingolani. «Anche chi tra i politici non la sposa per ragioni ideali, perché dobbiamo salvare il Pianeta, sa benissimo che dai progetti green dipende il 37% dei 209 miliardi destinati all’Italia. E sa anche che i grandi investitori metteranno presto sulla lista nera aziende e Paesi poco ambiziosi nell’affrontare l’emergenza climatica.
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Testata:  Giorno – Carlino – Nazione 
Autore:  Ferruggia Alessandro 
Titolo: Strade e nuove linee Tav «Le opere con i fondi Ue» – Il ministro: opere da accelerare «Dimezzare i tempi o addio soldi Ue»
Tema:  Intervista ad Enrico Giovannini

«La sostenibilità è oggi il fil rouge di tutte le politiche, del nostro ministero e non solo. Avere infrastrutture sostenibili è un elemento di competitività. L’Ue ha scelto l’Agenda 2030 dell’Onu come architrave di tutte le politiche e anche il programma Next Generation EU è costruito con questa logica. Il cambio di nome del ministero è quindi il riconoscimento di questa nuova realtà. E il Pnrr è una grande occasione da cogliere». Così Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bassi Andrea 
Titolo: «La frattura dell’Italia Centrale» – Crollo del Pil e meno nascite la frattura in Italia centrale
Tema: Centro Italia

Qualcosa sta cambiando. E in peggio. La frattura territoriale italiana invece di saldarsi si sta ulteriormente scomponendo. Crollo del Pil, meno nascite: il Centro si sta allontanando dal Nord, che sta scavando una “fossa economica” che rischia di lasciare indietro un nuovo pezzo di Paese sganciandolo dall’Europa. Marche a Abruzzo le regioni più colpite: in 12 anni in fumo un quarto della ricchezza e occupati in caduta. E a soffrire sono anche le economie del Lazio e della Toscana.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Carfagna Mara 
Titolo: Riaccendere il Sud per l’Italia
Tema: Sud

Mara Carfagna, ministra per il Sud: «Riaccendere» il Sud, il suo Pil, i suoi livelli di occupazione, è un passaggio obbligato per garantire anche al resto d’Italia una ripresa più veloce possibile. Ogni opera avviata al Sud, ogni posto di lavoro in più, ogni nuovo servizio sul territorio, è un sussidio in meno, una briciola di debito pubblico presente e futuro risparmiata, e quindi un vantaggio per ciascun italiano. Ma leggo con dispiacere dei malumori di alcuni sindaci veneti e piemontesi per il «Bando dei cento giorni», che porterà entro l’estate 2.800 specialisti nelle amministrazioni del Mezzogiorno per irrobustire la programmazione legata alle opere del Pnrr. Ci sono molti motivi per cui quel Bando dovrebbe rappresentare una conquista per tutti. Il primo è la procedura-lampo studiata dal ministro Brunetta, il secondo è l’oggettiva constatazione del gap tra le amministrazioni del Nord e del Sud in termini di personale. Infine, c’è una ragione più generale, legata a una domanda che tutti dovrebbero porsi: qual è l’alternativa alla «scommessa sul Sud»? Esiste un altro modo per sospingere la ripresa? Ecco, bisogna cominciare a convincerci che un’alternativa non c’è.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caccia Fabrizio 
Titolo: Stop in Olanda per AstraZeneca A Genova sospetti su una trombosi
Tema: Astrazeneca stop in Olanda

Ieri l’Olanda ha sospeso tutte le somministrazioni di AstraZeneca fino al 7 aprile per evitare di dover sprecare dosi, dopo che però venerdì era già stato deciso di limitare la vaccinazione alle persone con più di 60 anni. In Olanda circa 400 mila persone hanno ricevuto una dose di vaccino AstraZeneca e fra queste vi sono stati 5 casi di trombi nel sangue in donne fra i 25 e i 65 anni, una delle quali è morta. L’Italia al momento non ha intenzione di limitare il vaccino secondo l’età. L’Aifa deciderà in base al nuovo parere su AstraZeneca che verrà formulato forse già giovedì prossimo dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Nel nostro Paese sono tre le morti sospette sotto esame: le due vittime siciliane (il poliziotto e l’ufficiale di Marina) su cui indaga la Procura di Siracusa oltre a un decesso a Napoli. Ma il nesso con il vaccino anglo-svedese per ora non è stato confermato. Intanto per&ograv e; la direzione del Policlinico San Martino di Genova ha segnalato all’Aifa il caso di un’insegnante di 32 anni ricoverata ieri in rianimazione dopo essere stata soccorsa in casa «per un quadro trombotico ed emorragico cerebrale». La giovane donna era stata vaccinata il 22 marzo scorso con AstraZeneca.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Foschi Paolo 
Titolo: Inchiesta Ong e giornalisti intercettati Cartabia ha disposto accertamenti
Tema: Inchiesta Ong e giornalisti intercettati

Bufera sulla Procura di Trapani. La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha disposto accertamenti per fare chiarezza sulla vicenda dei giornalisti intercettati per mesi senza essere mai stati formalmente indagati. Il caso è stato sollevato da un servizio del quotidiano Domani, che ha rivelato come, a partire dal 2016, gli inquirenti abbiano ascoltato le conversazioni di 7 cronisti impegnati su questioni legate alla Libia e alle attività delle Ong nel Mediterraneo, nell’ambito di un’indagine appena conclusa che ha portato i pm a formalizzare per 21 persone l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per diversi salvataggi avvenuti fra il 2016 e il 2017. «Siamo di fronte allo sfregio del segreto professionale» ha commentato il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, annunciando un appello al capo dello Stato nella sua veste di «supremo garante della Costituzione» e di presidente del Csm, visto che &egra ve; in gioco la stessa «qualità della democrazia».
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Testata:  Stampa 
Autore:  I.LOMB. 
Titolo: Draghi in Libia, Turchia nel mirino per tutelare gli interessi energetici
Tema:

Multilateralismo come bussola, bilateralismo come necessità, quando serve a tutelare gli interessi nazionali. Con questa convinzione, Mario Draghi inaugura la propria strategia geopolitica in terra di Libia, dove atterrerà martedì. È il primo viaggio ufficiale all’estero da presidente del Consiglio e non è banale che abbia scelto il tormentato Paese nordafricano, così importante per gli interessi dell’Italia, economici e di sicurezza. A Palazzo Chigi c’è grande riserbo sulla preparazione del dossier ma da quello che filtra è chiaro che l’entourage diplomatico consiglia al premier di muoversi in ambito Onu per sostenere la transizione politica che porterà alle elezioni di fine anno, e in ambito più europeo per quanto riguarda la questione ancora irrisolta del flusso via mare dei migranti e dei trafficanti di uomini. Draghi porterà il sostegno dell’Italia e dell’Ue al governo di unità nazionale, insedia tosi a metà marzo, sostenuto dall’Onu e guidato dal premier Abdul Hamid Dbeibah.
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– Corriere della Sera 
Tripoli «Restauriamo la città italiana» Senza Gheddafi nessuno si oppone più
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Colarusso Gabriella 
Titolo: Spie russe, Pd contro Carroccio. Meloni: Draghi riferisca
Tema: Spionaggio

Mentre la procura di Roma indaga sui contatti del capitano di fregata Walter Biot, in carcere con l’accusa di spionaggio, per capire quali informazioni abbia condiviso con i russi, la scoperta di una infiltrazione all’interno dello stato maggiore della Difesa diventa oggetto di scontro tra le forze politiche e accende i riflettori sulla paralisi del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ora a guida leghista, che da settimane non viene convocato. Ieri la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha chiesto che a riferire alle Camere sullo spionaggio russo sia il presidente del Consiglio, Mario Draghi. «Come Fratelli d’Italia abbiamo già inviato la richiesta di informativa urgente ai presidenti delle Camere Fico e Casellati, ma non abbiamo ricevuto risposte. Serve chiarezza immediata su una vicenda che tocca la sicurezza nazionale e la difesa dei nostri interessi», ha detto. Dal Pd invece sono arrivate richieste di chiarimenti all a Lega sui rapporti che Alexey Nemudrov – uno dei due funzionari russi espulsi — avrebbe avuto con il mondo imprenditoriale e politico che ruota intorno alla Lega.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Stabile Giordano 
Titolo: Retata e raffica di arresti ad Amman Il re sventa il golpe del fratellastro
Tema: Giordania

L’hanno “interrogato” nelle sue stanze al palazzo di Amman. Un alto ufficiale dell’esercito, accompagnato da guardie armate, gli ha intimato di «mettere fine alle sue attività» che mettevano a repentaglio la sicurezza del Regno. La vita dorata di Hamzah bin Hussein, fratellastro di re Abdullah di Giordania, a lungo principe ereditario prima di essere scavalcato dal primogenito del sovrano, è finita così, ieri a tarda sera. A meno di nuovi colpi scena, visto che «l’indagine è ancora in corso». Ma le accuse per lui e una ventina di complici, spediti quasi tutti in carcere, sono gravissime. «Minacce alla stabilità del Paese» e implicitamente di aver cercato di rovesciare il re.
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