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SINTESI IN PRIMO PIANO – 30 gennaio 2021

In evidenza sui principali quotidiani :
– Governo, a Fico mandato esplorativo. Mattarella: servono misure immediate. Battaglia nei 5Stelle sull’apertura a Renzi
– Da lunedì l’Italia gialla in 16 Regioni: solo 5 in arancione. Sì dell’Ue al vaccino AstraZeneca. Arcuri: mancano altre200mila dosi
– Rinviata a fine febbraio la ripresa di cartelle fiscali, avvisi e pignoramenti. Scontro sull’ipotesi di nuova rottamazione spinta dal M5S

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Galluzzo Marco 
Titolo: Fico deve vedere se Conte ha i voti – Il sì del M5S a Renzi sblocca la trattativa Fico «esploratore» per il Conte ter
Tema: Governo

Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha affidato al presidente della Camera Roberto Fico un incarico esplorativo per verificare se ci sono i numeri per riuscire a trovare una maggioranza in Parlamento. La missione avrà tempo fino a martedì prossimo. «Parto da questa maggioranza» le parole di Fico. Il Movimento 5 Stelle litiga sull’eventualità di una riapertura a Matteo Renzi. Il leader di Italia viva: scelta saggia, ora parliamo di contenuti. La sintesi del confronto con il centrodestra la fa invece Matteo Salvini: per tutti la strada maestra sarebbero le elezioni, ma «tutti i componenti si sono riservati di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al capo dello Stato all’esito delle consultazioni in corso».
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Testata: Repubblica 
Autore: Pucciarelli Matteo 
Titolo: Si spaccano i 5S. Di Battista: “Cambiata la linea. Pronto a uscire” – 5S a rischio scissione dopo il sì a Iv Di Battista: “Se è così, arrivederci”
Tema: M5S

La linea invalicabile del Movimento per ora rimane una: o Giuseppe Conte o nessun altro. Va bene anche riaprire a Matteo Renzi a patto di non bruciare il premier. Ma l’operazione resta un boccone indigesto un po’ per tutti. Alessandro Di Battista scrive un post durissimo su Facebook: «Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. Ed ogni coltellata sarà un veto, un ostacolo al programma del Movimento e un tentativo di indirizzare i fondi del Recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta. Se il M5S dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie».
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Di Caro Paola 
Titolo: «La campagna acquisti è fallita Ora le urne» – «Sempre meglio le elezioni Se tra noi qualcuno farà altro dopo ricucire sarà faticoso»
Tema: Intervista a Giorgia Meloni

In pubblico e in privato la linea di Giorgia Meloni non cambia: la crisi si può risolvere solo «con il voto». E non per «una questione di nomi», ma di forze politiche non compatibili per un’alleanza in Parlamento. Al Quirinale con il sostegno delle stampelle per un incidente muscolare – «Sono l’immagine del governo Conte…», ci ha riso su – la leader di Fratelli d’Italia non fa aperture: «Non sarò mai in un governo con il Pd e il M5S». Lascia solo uno spiraglio, più simile alla cortesia istituzionale che a un passo avanti: «Se arriverà da Mattarella la proposta di un governo di unità nazionale la valuteremo con serenità. Ma continuiamo a pensare che non sia quello che serve all’Italia».
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Testata: Stampa 
Autore: Perina Flavia 
Titolo: Mario e Marta la grande riserva – Un nuovo Cincinnato per uscire dal vicolo cieco L’eterna caccia alle riserve della Repubblica
Tema: Governo

Mario Draghi, Marta Cartabia, Carlo Cottarelli, forse anche Enrico Letta e Paola Severino. Sono i 5 nomi che potrebbero entrare in gioco nel secondo round della crisi se «l’esploratore incaricato» Roberto Fico non riuscirà a trovare la quadra sul Conte Ter entro martedì. Una volta le avremmo chiamate Riserve della Repubblica, la speciale categoria a cui ricorre la politica italiana quando non sa più che pesci prendere, quando la Patria trema, lo spread va fuori controllo o più semplicemente (storia dei giorni nostri) ci si infila in un tunnel di reciproche intimidazioni così soffocante che bisogna prenderlo a picconate per tornare a respirare. Ora si stenta a riproporre la definizione, un po’ perché fa tanto Prima Repubblica, un po’ per il senso di ultima spiaggia che trasmette a un Paese stremato.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: D’Alimonte Roberto 
Titolo: Sorpresa, Conte vola al 16% – Una lista Conte arriverebbe al 16,5% ridimensionando Pd (13%) e M5s (8%)
Tema: Governo

Se si andasse a votare oggi il partito di Conte sarebbe il primo partito del centrosinistra. È questo il dato più rilevante del sondaggio Sole 24 Ore-Winpoll. E ancora più del 16% delle intenzioni di voto attribuito al partito del premier colpisce la loro provenienza prevalentemente da Pd e M5S. Il partito del premier rischia di sconvolgere radicalmente lo schieramento di centro-sinistra, se si andasse al voto in tempi brevi. In questo scenario Pd e M5s sarebbero i maggiori perdenti: i loro consensi scenderebbero rispettivamente al 13,6% e all’8,3%. Anche Forza Italia, Lega e Fdi soffrirebbero delle perdite, ma in misura molto più limitata: complessivamente perderebbero 4 punti percentuali. Il paradosso è che Conte rappresenta una minaccia per Pd e M5s a causa della sua popolarità e del suo potenziale elettorale, ma allo stesso tempo è anche un punto di equilibrio difficile da sostituire.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Franco Massimo 
Titolo: Il commento – L’ultima chiamata – L’ultima chiamata prima di seguire altre strade
Tema: Governo

Dietro l’«esplorazione» affidata da Mattarella a Fico si indovina la sagoma della maggioranza uscente: incluse, forse, le silhouettes di Giuseppe Conte e di Matteo Renzi. È quello il recinto politico da cui si cerca di ripartire, dopo due settimane e mezzo di crisi surreale. Per questo il compito è stato affidato a Fico e non alla presidente del Senato Elisabetta Casellati, espressione dell’opposizione. Il tentativo è di formare un governo politico, proiettato verso le elezioni per il Quirinale del prossimo anno e verso la fine della legislatura nel 2023. Ma se questo è il progetto, e riesce, bisognerà spiegare bene cos’è successo. I protagonisti dovranno motivare lo strappo consumatosi il 13 gennaio, in piena pandemia. E l’unico modo per giustificare la permanenza della stessa maggioranza a Palazzo Chigi sarà quello di cambiare molto, moltissimo nell’esecutivo.
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Testata: Repubblica 
Autore: Folli Stefano 
Titolo: Il punto – Un mandato doubleface
Tema: Governo

Gli impermeabili di una volta avevano una caratteristica: erano doubleface, nel senso che potevano essere indossati per un verso o il suo contrario. Per certi aspetti è doubleface anche il mandato “esplorativo” affidato al presidente della Camera Fico. Nel senso che può essere valutato in due modi fin dall’origine e condurre a esiti opposti. Mattarella, come ha sottolineato egli stesso, è mosso dall’esigenza di ridare un governo al Paese fondato su una maggioranza politica ben definita, adeguata ad affrontare le tre emergenze – sanitaria, sociale ed economica – che rischiano di essere dimenticate nei meandri di un gioco politico sempre più bizantino. Ma il passaggio è davvero stretto e la partita non è conclusa.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Verderami Francesco 
Titolo: Settegiorni – E sullo sfondo la via istituzionale – Sullo sfondo c’è l’opzione istituzionale Il «male minore» che nessuno scarta
Tema: Governo

ll mandato esplorativo al presidente della Camera è una sorta di «tempo supplementare» che Mattarella concede alle forze della maggioranza, ponendo di fatto Renzi davanti a una scelta: «Perché – come lui stesso riconosce – il Conte ter a novembre sarebbe stato un successo, mentre oggi somiglierebbe a una sconfitta. Un governo istituzionale rappresenterebbe invece un cambio di scenario. Non è una scelta facile, ma i margini ci sono». Per quanto i dem siano impegnati a ricompattare l’alleanza attorno a Conte, c’è la convinzione che questa soluzione possa «impantanarsi di nuovo fra qualche mese». Perciò Zingaretti sta insistendo su Forza Italia, così da rendere ininfluente Renzi in maggioranza. «Ma se l’operazione fallisse – spiegano nel Pd – tra i due mali non è escluso che si scelga il male minore». Cioè il governo istituzionale.
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Testata: Repubblica 
Autore: Cappellini Stefano 
Titolo: Ora la maggioranza pesa più del leader – Se è la maggioranza a pesare
Tema: Governo

L’esploratore è Roberto Fico ma chi rischia di perdersi nella giungla è Giuseppe Conte. La buona notizia, per il presidente del Consiglio, è che il mandato di Fico è trovare una soluzione della crisi di governo sulla base della maggioranza uscente e con quattro componenti su cinque che dicono: Conte. Nessun dubbio sul fatto che l’obiettivo di partenza di Fico sarà il tentativo di un ter dell’avvocato. La cattiva, però, è che il presidente della Camera parte per una missione la cui base è il campo di forze che ha sostenuto fin qui il governo, non il nome che quelle forze ha tenuto insieme fino a pochi giorni fa. A questo punto la possibilità che l’esito del lavoro di Fico, o di chi sarà chiamato a trarne le conclusioni, sia diverso dalla conferma di Conte è già nel percorso formale che il Quirinale ha disegnato.
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Testata: Stampa 
Autore: Cartabia Marta 
Titolo: L’intervento – Il futuro impone responsabilità
Tema: Governo

La pandemia ha portato con sé una crisi ad altissimo livello di complessità, che riguarda molteplici ambiti della vita sociale e molteplici dimensioni del vivere comune. Certamente, in primo luogo, è una crisi sanitaria, una crisi economica che si è imposta a seguito delle misure che sono state prese per contrastare la diffusione di questo virus, è anche una crisi istituzionale, democratica. Il volto del domani, nostro e dei nostri figli, dipenderà in larga misura da come avremo vissuto questo sconcertante oggi e da come avremo accompagnato i giovani. Le urgenze del presente tendono a sospingere più in là, a delegare ad altri il compito di pensare al dopo di noi. Ma il dopo si costruisce a partire dal presente.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: L’Italia va in giallo (Lombardia inclusa) Solo 5 in arancione – Asse tra governo e Regioni: passa la linea morbida «Resta la massima cautela»
Tema: Emergenza Covid

Da lunedì l’Italia non avrà più regioni in zona rossa. La Lombardia diventa gialla: riaprono ristoranti e bar ma fino alle 18. In arancione Puglia, Sardegna, Umbria, Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano. L’indice Rt è sceso ancora sotto la soglia critica dell’1. Ieri 13.574 nuovi contagi e 477 vittime. Sul fronte vaccini c’è il via libera dell’Ema ad AstraZeneca e gli Usa sono pronti ad autorizzare il farmaco di J&J. In Italia si procede a rilento con le iniezioni: «Mancano 300 mila dosi», dice il commissario all’emergenza Domenico Arcuri. Ed è scontro sull’interpretazione del Dpcm: il ministro della Salute Roberto Speranza firma ma avverte: «Se l’indice risale sopra l’1 si torna al rigore». «Non è un mercato – assicura il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia -. Dobbiamo procedere con massima cautela, perché si e dimostrato che nei momenti più drammatici dell’ emergenza Covid funzionano le zone rosse e arancioni, mentre quando scatta il giallo l’indice Rt tende a non scendere più».
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Cartelle fiscali, ancora un mese di tregua – Sul fisco solo un mini rinvio: tutto fermo fino al 28 febbraio
Tema: Fisco

Slitta al 28 febbraio il termine per l’invio da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione di quasi 50 milioni di cartelle esattoriali. Lo ha deciso ieri il Consiglio dei ministri per scongiurare la scadenza di lunedì prossimo. Secondo il ministro dell’Economia, Gualtieri, quella trovata non è «la soluzione ottimale» perché sarebbero servite «misure più articolate». Il rinvio è una boccata di ossigeno per migliaia di aziende e contribuenti alle prese con le difficoltà economiche causate dal Covid. Salta (per ora) l’allungamento della prescrizione e lo scaglionamento degli incassi. Scontro sull’ipotesi di nuova rottamazione spinta dal M5S: si rimanda al nuovo governo.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Tamburini Fabio 
Titolo: «Crisi, ridurre le richieste sui contribuenti più colpiti» – «Ridurre le richieste ai contribuenti più colpiti dalla crisi»
Tema: Fisco – Intervista a Roberto Gualtieri

Il rinvio della notifica degli atti fiscali, finora bloccati al 31 gennaio, è stato annunciato giovedì a Telefisco dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. E, puntuale all’appuntamento, il provvedimento è stato approvato ieri. Ma Gualtieri è andato oltre: «Stiamo lavorando a uno scaglionamento degli invii delle cartelle dell’agenzia della Riscossione e degli atti dell’agenzia delle Entrate che li diluisca in un periodo di tempo più lungo per alleggerire la pressione sui contribuenti ed evitare l’affollamento degli uffici» ha detto. «Pensiamo, inoltre, a una riduzione degli importi di alcuni atti delle Entrate per i soggetti che abbiano subito un calo del fatturato per effetto della pandemia. Questi sono gli elementi del provvedimento che stiamo finalizzando. Resta il tema della mole di magazzino della riscossione che ne limita l’operatività ma che andrebbe affrontato nel quadro della più complessiva riforma della riscossione tributaria».
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Del Bo Jean Marie – De Cesari Maria Carla 
Titolo: «Da marzo via all’operazione precompilata per l’Iva» – Da marzo parte l’operazione precompilata Iva Magazzino ruoli «strapieno», agire sui tempi
Tema: Fisco – Intervista a Ernesto Maria Ruffini

L’agenda del fisco e della macchina amministrativa sintetizzata in 3 punti cardine dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Da un lato la tassazione per cassa dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese sarebbe il completamento del processo avviato nella legge di Bilancio 2017, che ha introdotto un sistema misto cassa competenza per le piccole imprese. A ciò si aggiunge il tema del magazzino della riscossione. L’ipotesi di rottamazione dei ruoli è una scelta politica che non inciderebbe sulla situazione in modo significativo: i crediti non riscossi hanno raggiunto il record di mille miliardi. Se si vuole ripulire il magazzino occorre stringere i tempi sulla riscossione e varare misure drastiche per abbattere le giacenze irrecuperabili. Sul fronte precompilata entro marzo saranno messi a disposizione i registri Iva perché possano essere integrati con le informazioni che gli uffici dell’Agenzia non posseggono.
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Testata: Repubblica 
Autore: Severino Paola 
Titolo: Fisco, l’evasione da abbattere
Tema: Fisco

La “Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva”, predisposta dalla Commissione presieduta da Enrico Giovannini, sollecita una riflessione sul ruolo centrale che la questione fiscale assume nella prospettiva di riforme strutturali indispensabili per riportare il Paese verso la ripresa. Le forme di sostegno economico alle classi più colpite dalle conseguenze della pandemia saranno comprese e condivise solo se alla richiesta di solidarietà si accompagnerà un’equa distribuzione degli oneri, garantita anche da nuovi modelli di lotta alla evasione fiscale. Una lotta che andrà condotta sui pilastri della prevenzione e del contrasto all’atteggiamento di chi intende vivere al di fuori del sistema delle regole, pensando che l’adempimento degli obblighi tributari sia niente più che una facoltà, perpetuando la scelta di nascondersi nel mondo del sommerso, alle spalle di tutti gli altri.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Picchio Nicoletta 
Titolo: Confindustria: «Il Parlamento corregga il Recovery Plan» – «Il Parlamento corregga il Recovery»
Tema: Recovery Plan

Nonostante alcuni passi avanti rispetto alle versioni precedenti, il Piano nazionale di ripresa e resilienza «è ancora lontano» dal livello di dettagli chiesti dall’Ue. Mancano i progetti con cui le risorse verranno spese, gli strumenti, il cronoprogramma, i costi e gli impatti su Pil e occupazione. Manca una visione strategica di politica industriale, una struttura di governance del Piano, «determinante» per attuarlo in modo efficace e occorre prevedere un «ruolo attivo» delle parti sociali, che vanno coinvolte nella valutazione d’impatto dei progetti e nel monitoraggio degli effetti. «L’auspicio è che il dibattito parlamentare sia l’occasione per rendere il Piano all’altezza della sfida storica che rappresenta», ha detto Francesca Mariotti, direttore generale di Confindustria, nell’audizione di ieri alla Camera, sollecitando il superamento delle lacune e l’arricchimento del Piano con tre progetti su capitale umano, ricic lo chimico ed economia del mare.
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Testata: Messaggero 
Autore: Bassi Andrea 
Titolo: Gentiloni: basta spese inutili attenti al giudizio dei mercati
Tema: Recovery Plan

Paolo Gentiloni, commissario europeo agli Affari economici, intervenendo a un convegno intitolato «Investimenti e lavoro nel piano Next generation Eu», organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Cnel, ha sottolineato che «spese inutili non ce le possiamo permettere». Si parlava di Recovery, della fase di emergenza e della necessità per i governi, come ha detto Gentiloni, «di progettare l’avvenire». Il vero nodo, oltre alle riforme, riguarda «l’attuazione e l’esecuzione del piano». Punto sul quale, ha detto il commissario, bisogna fare «ulteriori progressi».
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Tria Giovanni 
Titolo: Il Recovery fund non sia come una vincita alla lotteria – Il Recovery fund non dev’essere come una vincita alla lotteria
Tema: Recovery Fund

Uno dei pericoli del Recovery Fund è che finisca per avere l’effetto di una vincita alla lotteria per una famiglia che, perdendo la bussola per le risorse inaspettate, finisce rapidamente sul lastrico. Conviene, quindi, ripartire dai fondamentali economici. L’arrivo dei vaccini anti-Covid ha spinto il Fondo monetario ad aggiornare le previsioni economiche con qualche nota positiva, ma un gran numero di allerte per i rischi negativi. Sostanzialmente queste previsioni correggono, in aumento rispetto a quelle di ottobre, la crescita globale attesa sia del Pil sia del commercio internazionale. In particolare, la crescita sarà sostenuta per la Cina, le aspettative degli Stati Uniti e del Giappone migliorano, mentre peggiorano quelle relative all’Europa. Tra i rischi, il Fmi richiama una riduzione prematura delle misure di sostegno alle economie, ma anche una possibile instabilità finanziaria.
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Testata: Stampa 
Autore: Zatterin Marco 
Titolo: L’analisi – La mina debito gela l’Europa – Ora il debito italiano preoccupa i banchieri “Senza riforme, si rischia la tempesta perfetta”
Tema: Debito 

«Non è che dovremmo cominciare a ridurre sull’Italia?» chiede la voce dallo schermo in una riunione ai piani alti di un’istituzione finanziaria in una capitale europea, animata da banchieri seduti su una montagna di denari. Il timore è che il voto abbia effetti pesanti sul prezzo dei titoli di Stato. Si chiede responsabilità. C’è il rischio che le riforme non saranno scelte ma verranno un po’ imposte. Non c’è allarme, però ecco partire una catena di ragionamenti ricchi di ombre sul Paese più indebitato dell’Unione, quello con meno crescita, incerto nel gestire il Recovery Plan, fiaccato dal virus e, se non fosse sufficiente, insabbiato in una crisi politica incomprensibile. «Subito, no», è la conclusione. Ma «teniamo un occhio attento sugli sviluppi».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Giornale 
Autore: Manti Felice 
Titolo: Toghe in campo «Ora indagate sulle accuse di Palamara» – L’effetto Palamara scuote i magistrati «Serve chiarezza, basta spartizioni»
Tema: Magistratura

L’effetto Palamara scuote i magistrati: «Serve chiarezza, basta spartizioni». II presidente della Corte d’Appello di Venezia: non ci siano capri espiatori. Ma l’Anm insorge: nel libro solo suggestioni, non esiste alcun Sistema. Articolo 101 e Magistratura indipendente: «Sì alla verità». Se persino un presidente di Corte d’Appello anticipa il contenuto del discorso di inaugurazione dell’Anno giudiziario, in cui si dice chiaramente che nessuno può fingere di ignorare le denunce lanciate di Luca Palamara nel libro di Alessandro Sallusti  Il Sistema , vuol dire che dentro la magistratura la crepa che si è aperta non si chiuderà con la cacciata dell’ex leader dell’Anm, né con la sua eventuale condanna.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Bianconi Giovanni 
Titolo: Magistratura, come recuperare la credibilità – La sfida delle toghe per la credibilità evitando trappole e verità di comodo
Tema: Magistratura

Le toghe, per loro stessa ammissione, non hanno ancora recuperato credibilità. A un anno dallo scandalo delle nomine pilotate la magistratura cerca soluzioni. Non è in gioco la conservazione di una casta e dei suoi privilegi, come pure sostenuto da qualcuno, bensì la tenuta di un apparato al quale sono affidate le vite dei cittadini che ogni giorno vengono chiamati o sono costretti a rivolgersi a un tribunale. Ieri a Roma l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
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Testata: Repubblica 
Autore: Ginori Anais 
Titolo: Macron: la crisi ci preoccupa ma ho fiducia nel Quirinale – Macron “Stabilità e Recovery priorità per l’Italia Sostegno a Mattarella”
Tema: Francia – Intervista ad Emmanuel Macron

«L’Italia ha bisogno di stabilità. L’Italia ha bisogno del Recovery Fund». Emmanuel Macron segue da vicino la crisi di governo ed esplicita subito quale siano secondo lui le priorità. Il presidente, che ha avuto il Covid a Natale, parla a tutto campo, dalle polemiche sui vaccini, ai primi contatti con Biden, dalla Cina al dossier del nucleare iraniano. L’unico punto sul quale rifiuta di rispondere è l’ipotesi di un terzo lockdown per la Francia. «Ci sono molte crisi politiche in Europa in questo momento – spiega -. Penso che tutto sia legato alla tensione che le pandemie creano sulle società». Quanto all’Italia, «esprimo il mio sostegno e la mia amicizia al presidente Mattarella, che ancora una volta avrà un ruolo molto importante nelle prossime ore e nei prossimi giorni per trovare un equilibrio politico».
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Zapperi Cesare 
Titolo: La polemica «In Arabia un Rinascimento» Bufera sulla visita al principe Calenda: testimonial del regime
Tema: Italia-Arabia Saudita

Di fronte all’infuriare delle polemiche, Matteo Renzi cerca di rimediare con una promessa via video: «Prendo l’impegno: sono pronto a discutere con tutti i giornalisti in conferenza stampa dei miei incarichi internazionali, delle mie idee sull’Arabia Saudita, del futuro della Pace di Abramo, del Medio Oriente, ma lo facciamo la settimana dopo la crisi di governo». Così il leader di Italia viva prova a sottrarsi alle critiche che l’hanno investito dopo che si è saputo che nei giorni scorsi è stato in Arabia Saudita, regime teocratico che nega diritti alle donne e prevede la pena di morte per gli omosessuali, ospite del principe saudita Mohammed bin Salman, 31 anni, detto «Mr. Everything», perché gestisce tutto, dalla Difesa all’Economia, per una conferenza, retribuita diverse migliaia di dollari, sul futuro delle città. Una visita in un Paese che secondo Renzi potrebbe ospitare il «nuovo Rinascimento» e che ha un c osto del lavoro «da fare invidia».
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Testata: Stampa 
Autore: Simoni Alberto 
Titolo: Il commento – Matteo d’Arabia e la doppia verità – Le doppie verità di Matteo d’Arabia
Tema: Italia-Arabia Saudita

Il senatore Matteo Renzi, cercando di uscire dal vicolo cieco in cui si è infilato con la comparsata a Riad, ha detto di voler prima discutere del futuro dell’Italia e non di quello dei sauditi. Una mossa sgraziata, fuori tempo e soprattutto inopportuna. Discettare di Rinascimento con il principe saudita, adesso, nel pieno del dramma che viviamo non solo non è opportuno, ma è irrispettoso per il Paese. E non dica il senatore che quando sarà finita la crisi risponderà anche sull’Arabia saudita e ci dirà la sua sul Medio Oriente. Quello si è un diversivo.
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Testata: Messaggero 
Autore: Pompetti Flavio 
Titolo: «Trump? Con noi da 40 anni» La rivelazione dell’agente Kgb – Il Kgb e la “risorsa” Trump «Nostro uomo da 40 anni»
Tema: Stati Uniti-Russia

I servizi segreti russi hanno coltivato relazioni con Donald Trump nell’arco di quarant’anni. Lo rivela il giornalista investigativo Craig Unger dopo avere parlato con uno 007 del Kgb: «Era un nostro uomo».
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Testata: Repubblica 
Autore: Bulaj Monika 
Titolo: Il reportage – Viaggio in Bosnia tra i ragazzi respinti dall’Italia – I ragazzi nel gelo di Lipa dopo i respingimenti “L’Italia ci apra i confini”
Tema: Migranti

Fermati a Trieste e riammessi nei campi per migranti dei Balcani. Ecco le testimonianze dei minori costretti a vivere al freddo nella tendopoli bosniaca. “Mi hanno dato un foglio di via e deportato in Slovenia. Poi mi hanno scaricato qui”.
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