In evidenza sui principali quotidiani:
. Le consultazioni del presidente della Camera
– Lotteria degli scontrini parte tra difficoltà
– Migranti, la Croazia ferma gli eurodeputati al confine
PRIMO PIANO
Politica interna
Testata: Repubblica
Autore: Cuzzocrea Annalisa
Titolo: Contratto di governo – Renzi chiede a Fico un contratto “Prima i contenuti poi il premier”
Tema: Consultazioni
Un contratto di programma da scrivere subito, entro martedì, per vedere se la maggioranza giallo-rossa è ancora capace di stare insieme. Italia Viva compresa. La giornata da esploratore di Roberto Fico si conclude così: oggi i partiti dovrebbero consegnare i loro punti irrinunciabili in documenti scritti al presidente della Camera. Poi, forse già stasera, partirebbe un tavolo per capire se quelle condizioni possono stare assieme. O chi dovrà cedere cosa.
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Testata: Repubblica
Autore: Ciriaco Tommaso
Titolo: Il retroscena – Ancora in salita la strada di Conte che avverte i Cinquestelle: se cado io c’è Draghi – Conte avvisa il M5S: se cado c’è Draghi Ma si tratta già sulla squadra del ter
Tema: Consultazioni
Al termine delle consultazioni, Conte era convinto che sarebbe toccato a lui. Lo pensava anche Zingaretti. E questo perché conosceva, assieme all’avvocato, l’alternativa: il Rispunta l ipotesi di un sottosegretario dem a Palazzo Chigi e la promozione di Guerini all’Interno mandato esplorativo a Fico. Un investimento sul “ter”, ma anche la certificazione che un patto di maggioranza conta forse di più della figura chiamata a guidare il governo. Non tutto è ancora perduto, gli ripete il segretario dem. È convinto che Renzi abbia scelto una posizione scomoda. Che sarà difficile dire no al premier dimissionario, una volta stilato un programma comune. Dovesse farlo, prevede, Italia Viva si spaccherebbe.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Verderami Francesco
Titolo: Fico consulta, tensioni ma si tratta – Fico sorprende i dem: parliamo degli assetti Lo stop di Zingaretti
Tema: Consultazioni
In 96 ore Fico dovrebbe fare quello che il presidente del Consiglio non ha fatto in due mesi. I nodi programmatici di cui da ieri si discute, sono infatti gli stessi rimasti a marcire sul famoso «tavolo del programma» organizzato a Palazzo Chigi e (come al solito) archiviato con un nulla di fatto. Ecco a cosa si riferiva ieri Renzi quando ha risposto alla richiesta di «lealtà» avanzata da Zingaretti: «Lealtà è anche ripetere in pubblico dò che si dice in privato». E se due mesi fa gli ex compagni di partito convenivano sulla pessima gestione del dossier da parte di Conte, due mesi (e una crisi) dopo ii leader di iv può decidere la sorte del premier, della coalizione e della legislatura.
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Testata: Stampa
Autore: Carratelli Niccolò
Titolo: Le trattative si allungano Pd e M5S blindano Conte ma Renzi prende tempo
Tema: Consultazioni
«Macché Conte, non lo sai che non ci sta più lui?». Sentenza prematura, ma forse profetica, a giudicare dalla piega che sta prendendo questa crisi, con Pd, M5s e Leu che blindano Corte mentre il leader di Italia viva Matteo Renzi continua a fare melina sul nome del premier. Non c’è il tempo di spiegare che telecamere e microfoni sono lì in vana attesa di Vito Crimi, il capo politico reggente del Movimento 5 stelle, che ha appena concluso la sua dichiarazione all’interno, dopo l’incontro con Roberto Fico.
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Testata: Repubblica
Autore: Molinari Maurizio
Titolo: L’editoriale – Un premier europeo per l’Italia
Tema: Consultazioni
Con la decisione del Quirinale ‘di affidare a Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati, la missione esplorativa per la formazione del nuovo , governo è iniziato il tentativo di trasformare la debole maggioranza del Conte bis in un forte accordo politico per affrontare la combinazione senza precedenti di sfide strategiche che incombono sul nostro Paese: difesa della popolazione dal Covid 19, Recovery Plan per la ricostruzione economica, protezione dai cambiamenti climatici e tutela della sicurezza nazionale in un Mediterraneo teatro della seconda Guerra Fredda. Queste emergenze sono di entità tale da richiedere la difesa urgente degli interessi nazionali, affidandola alle migliori risorse politiche a disposizione, sostenute dalla più ampia, solida e consapevole maggioranza.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Buzzi Emanuele
Titolo: Tensione nel M5S, vertici sotto accusa I timori di perdere posti nel governo
Tema: Partiti e la crisi: M5S
Prima dell’incontro tra Roberto Fico e la delegazione di Italia viva, il Movimento vive un attimo di tregua in giornate tormentate. Ci si interroga sulle richieste che farà Matteo Renzi e si prova a stringere le fila del mondo Cinque Stelle. «Ma quale galassla M5S! Ormai c’e solo un buco nero, con un nome e un volto, quello dei vertici , che si sta mangiando tutto ciò che resta del Movimento», dicono tra l’ironico e rassegnato alcuni Cinque Stelle. Sanno che si sta avvicinando con la fine delle consultazioni di Fico anche il momento della verità: sia sul futuro governo del Paese sia per i delicati equilibri interni al gruppo pentastellato. C’è chi — dopo le parole del leader Iv — fiuta un «gioco al rialzo», ma fonti di primo piano sostengono invece che ci siano buoni spiragli per una soluzione rapida. «Stiamo tornando verso l’idea lanciata da Luigi Di Maio qualche settimana di contratto tra le forze lla maggioranza : ora sta a i far sentire i nostri temi, la nostra voce».
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Testata: Repubblica
Autore: …
Titolo: Le mosse dei partiti – Le carte dei partiti al poker del negoziato
Tema: Partiti e la crisi: M5S
Quale che sarà l’esito di questa crisi di governo, una certezza appare Tuoni discussione. ‘MSS, almeno quello che abbiamo conosciuto dal VaffaDay a pochi giorni fa, non esisterà più. ll deficit di iniziativa politica l’ha sotterrato. Si è confermato fino ad ora inadatto a disegnare una traiettoria compatibile con la realtà Il carattere ge netico di partito personale • nato sull’intuizione di Grillo e Casaleggio e non sulla costruzione di un sisterna condiviso di valori – sta rivelando tutti suoi limiti Mentre intorno ogni cosa si muove, M5S è paralizzato. Si arrocca sul premier perché non sa fare altro. Per salvarsi accetta quelli che un tempo avrebbero chiamato “voltagabbana” e silenziosamente avrebbe accolto persino il nemico dl un tempo, Silvio Berlusooni. Alcuni dl loro immaginano una seconda vita, e un secondo seggio, con un’altra operazione politica personale: la Lista Conte.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Meli Maria_Teresa
Titolo: Intervista a Matteo Renzi – «Alle urne? Solo nel 2023» – «Proviamo prima a fare un esecutivo politico, le urne saranno nel 2023 L’Arabia? È un alleato»
Tema: Partiti e la crisi: Italia Viva
Senatore Matteo Renzi, come è andato il colloquio con Fico? «Molto bene. La scelta del presidente Mattarella è stata come sempre saggia. E finalmente si parla di contenuti. Questa crisi non è sul carattere o sulla simpatia: è una crisi sulle scelte da fare per il futuro. Ci sono duecento miliardi da spendere per i prossimi anni. Non si può decidere di farlo con un emendamento notturno studiato all’ultimo secondo: serve la Politica con la p maiuscola. Ora è finalmente chiaro che la crisi nasce per scegliere come impostare il futuro, non perché qualcuno fa i capricci. La verità prima o poi arriva, la verità non è una velina di Palazzo».
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Testata: Stampa
Autore: Lombardo Ilario
Titolo: Il retroscena – Conte ter solo con un patto di legislatura – Quelle telefonate del Colle a Draghi che fanno tremare Pd e Movimento
Tema: Partiti e la crisi: Italia Viva
Qualche giorno fa un senatore di Italia Viva, scosso dai dubbi se strappare o no con Matteo Renzi ha chiesto al leader: «Perché dovremmo rinunciare al governo?». La risposta del leader è stata: «Chi ha detto che rinunciamo? Ti assicuro che non rinunceremo. Solo che al posto di Conte ci sarà Draghi. Ti dispiace?». Mario Draghi, l’ex presidente della Banca centrale europea, è sempre lì, al confine tra il sogno di chi lo evoca come salvatore della patria e la realtà della politica come eterna incompiuta. Se ne parla, se ne riparla da mesi. Ma solo adesso, da pochi giorni, le voci hanno fatto spazio a indizi che portano a qualcosa di ben più concreto.
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Testata: Stampa
Autore: F.Mar.
Titolo: Toni pacati e nessun veto il Pd prova a stanare Renzi: no a governi d’emergenza
Tema: Partiti e la crisi: Pd
Sotto i riflettori e con le telecamere accese il “format” di Nicola Zingaretti è sempre lo stesso: al termine dell’incontro con «l’esploratore» Roberto Fico, il segretario del Pd si presenta con un foglio scritto, ogni tanto legge e alla fine comunica il messaggio essenziale: «Il Pd chiede la scrittura di un programma di fine legislatura con la maggioranza che ha sostenuto Conte nel suo secondo mandato e con le forze che hanno dato l’ultima fiducia». E Renzi? Le consuete critiche del Pd sulla «irresponsabilità» del leader toscano? Zero, neppure l’ombra. Missione compiuta: pur di stanare Matteo Renzi – vero obiettivo di queste ore – il leader del Pd lo ha «riammesso» in maggioranza senza colpevolizzarlo e senza dargli alibi per un nuovo strappo. E, come si sarebbe visto, l’understatement di Zingaretti ha aiutato Renzi a fare un passo in avanti verso il “ter”.
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Testata: Stampa
Autore: Mattioli Alberto
Titolo: Il retroscena – Il paradosso di Salvini costretto a tifare Conte per tenere unita la Lega
Tema: Partiti e la crisi: Lega
Allo stato degli atti, per Matteo Salvini la soluzione migliore è che Fico esplori con successo e che si faccia un nuovo governo con la vecchia maggioranza. Ufficialmente, chiaro, non è così. La linea resta quella espressa venerdì al Quirinale dal centrodestra al gran completo: la via maestra è il voto. «Il mandato a Fico è tempo perso, diamo fiducia agli italiani e non a questi parlamentari», proclamava Salvini ieri. Però nessuno lo dice ma tutti lo pensano: che si vada davvero alle elezioni in realtà è improbabile, «i grillini sono troppo sicuri di perderle», ragiona un cacicco leghista. La seconda ipotesi in ordine di preferenza è quella di un governo di centrodestra, ma anche qui siamo al libro dei sogni perché una maggioranza, anche allargata a tutti i responsabili prêt-a-porter, non c’è.
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Testata: Stampa
Autore: Giannini Massimo
Titolo: L’editoriale – L’opera buffa che l’Europa non ci perdona
Tema: L’Europa e la crisi di governo
La crisi italiana riguarda l’Europa. Detta da noi, la frase è quassi ovvia. Scritta dai tedeschi, in un editoriale della Frankfurther Allgemeine Zeitung, suona in tutt’altro modo. L’ovvietà diventa calamità. 11 titolo diventa pericolo. L’evidenza diventa emergenza. Per capire cosa ci stiamo giocando, in questo tafazziano Risiko tricolore in cui nessuno sta vincendo e tutti stiamo perdendo, basta leggere qualche passo dell’articolo firmato da Nikolas Busse a metà settimana. «Quello che sta succedendo in Italia non può far felice nessuno a Berlino o a Bruxelles. A differenza di altri Stati europei travolti dalla crisi finanziaria come la Grecia e l’Irlanda, l’Italia nonostante l’alto debito pubblico non ha mai fatto ricorso ai pacchetti salvastati della Ue. Per questo la nota instabilità dei suoi governi era un problema che riguardava soprattutto gli italiani. Ora la situazione è diversa. I 209 miliardi di euro destinati all’Italia dal Fondo di Rilancio Europeo possono essere usati solo se c’è un governo in grado di agire…».
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Economia e finanza
Testata: Sole 24 Ore
Autore: M.Mo. – G.Par.
Titolo: Lotteria scontrini, il pagamento cashless dev’essere provato
Tema: Riffa di Stato
Due le novità dell’ultima ora sulla nuova lotteria degli scontrini. La prima è che questa volta si parte davvero da domani 1° febbraio con l’estrazione mensile già in calendario per giovedì 11 marzo. E questo nonostante le continue richieste di un’ennesimo rinvio da parte delle associazioni di cornmercianti ed esercenti. Per Confcommercio è inutile chiedere uno sforzo ora ai commercianti per adeguare le tecnologie, visto anche che al 20 dicembre scorso solo la metà degli esercizi aveva aggiornato i registratori di cassa e poteva dire di essere pronto. La seconda novità è quella inserita nel nuovo regolamento della riffa di Stato varato da Dogane ed Entrate secondo cui il pagamento cashless deve essere sempre provato.
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Testata: Repubblica
Autore: Bini Flavio
Titolo: Lotteria degli scontrini partenza con polemiche Un biglietto per ogni euro
Tema: Riffa di Stato
Questa volta si parte per davvero, anche se molti esercizi commerciali non sono pronti. Dopo l’ultimo rinvio in extremis a fine 2020, la lotteria degli scontrini si prepara a debuttare lunedl primo febbraio e ad affiancare il cashback nella offensiva anti-contante ed anti-evasione, messa in campo dal governo. il meccanismo è semplice: per ogni euro di acquisto effettuato con pagamenti elettronici sarà emesso un biglietto virtuale con cui partecipare ad estrazioni settimanali e mensili, oltre alla maxi estrazione finale a inizio 2022. Il sistema premierà sia i consumatori sia gli esercenti: se un biglietto risulterà vincente il premio andrà al titolare del biglietto e, in misura minore, al negoziante che lo ha emesso. Il problema, però, è che molti negozianti, il 50% secondo Confcommercio, non hanno aggiornato i registratori di cassa e comprato i lettori ottici, operazione che costa circa 300 euro. Rimandiamo alla fine dello stato di em ergenza, hanno chiesto, invano.
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Testata: Stampa
Autore: Riccio Sandra
Titolo: Scontrini Parte la lotteria con i premi ma i commercianti non sono pronti – Parte la lotteria degli scontrini, premi da marzo ma i commercianti non ci stanno: serve il rinvio
Tema: Riffa di Stato
Parte tra le polemiche e a regime ridotto la lotteria degli scontrini. L’iniziativa, rinviata più volte negli ultimi anni, prenderà il via oggi. Facendo acquisti con il denaro digitale (carte bancomat, carte di credito, carte prepagate, app e così via) si potrà partecipare alle estrazioni mensili (la prima l’ 11 marzo) e a quelle settimanali che inizieranno però a giugno. Si potrà, inoltre, vincere un «superpremio» da 5 milioni previsto per l’estrazione annuale a gennaio del 2022. L’iniziativa è molto attesa ma «rischia l’insuccesso» in questa fase di pandemia. E’ l’allarme di Confcommercio, perché molte attività sono ancora chiuse ma anche perché un esercente su due non ha aggiornato il registratore di cassa telematico per far partecipare i consumatori: solo circa 700mila su 1,4 milioni di quelli censiti da Confcommercio sono stati adeguati.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Santilli Giorgio
Titolo: Tempi lunghi per i commissari: servono intese con le Regioni – Tempi lunghi per i commissari: servono 37 intese con le Regioni
Tema: Infrastrutture
Si allungano ancora i tempi per i commissariamenti delle opere strategiche. Sono infatti ben 37 gli interventi su 52 totali – o se si preferisce 45 opere su 59 totali articolando il programma idrico – che dovranno essere sottoposte all’intesa con la Regione territorialmente competente perché di «rilevanza esclusivamente regionale». Il primo Dpcm con l’elenco delle opere da commissariare e i nomi dei commissari doveva essere approvato definitivamente entro il 31 dicembre secondo le previsioni del decreto legge Semplificazioni. Il provvedimento, invece, è ancora nel mezzo di un cammino non facile.
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Testata: Stampa
Autore: Baroni Paolo
Titolo: Confindustria, allarme debito per le imprese dopo il Covid tempi di rientro raddoppiati
Tema: Allarme per il Pil
Il recupero del Pil italiano è «posticipato»: la ripresa «vera», infatti, è rinviata al terzo trimestre. Questo a patto che la vaccinazione proceda senza intoppi, avverte Confindustria. Che dopo un 2020 pesante, con la pandemia che ha colpito in maniera disomogenea i diversi settori (la produzione di auto e moda e scesa del 20%, -13% l’intera manifattura), ora lancia l’ allarme debiti. Nel 2020, è scritto nell’ultimo rapporto sulla congiuntura redatto dal Centro studi di Confindustria, «i prestiti “emergenziali” hanno arginato la crisi di liquidità delle imprese dovuta al calo dei fatturati tenendo in piedi l’attività corrente. Tuttavia, sommandosi al crollo del cash flow, hanno fatto crescere troppo il peso del debito rispetto alla situazione pre-Covid, quando per ripagarlo servivano 2,2 anni di flussi di cassa nell’industria e 1,9 nei servizi».
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Testata: Messaggero
Autore: Bassi Andrea
Titolo: I fondi per il Sud nel Recovery Altolà Svimez: vanno restituiti – Nebbia sui fondi del Sud 16 miliardi sono a rischio
Tema: Italia meridionale
Si alza la nebbia sui fondi destinati al Sud: a rischio 16 miliardi. Le risorse di coesione sono confluite nel Recovery Plan e ci sono dubbi sul loro effettivo impiego. Altolà Svimez: vanno restituiti. Al ministero del Tesoro era sembrato un po’ l’uovo di Colombo. Un modo per provare ad arginare la crisi politica nata proprio sull’utilizzo dei fondi del Recovery italiano. Il Tesoro: saranno destinati al mezzogiorno ma la restituzione sarà vincolata alla crescita.
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Testata: Stampa
Autore: Martini Fabio
Titolo: Intervista a Stefano Bonaccini – Bonaccini: “Sul Recovery la Ue si aspetta continuità” – “Non giochiamo a poker, c’è in ballo l’Italia a trattare il Recovery giusto vada Conte”
Tema: Recovery
Due settimane fa Stefano Bonaccini è stato l’unico tra le personalità del Pd ad uscire allo scoperto per chiedere di tenere aperta la porta a Matteo Renzi e ora, in questa intervista, si spende per dire che la crisi va chiusa «velocemente» e sarebbe paradossale e autolesionistico per l’Italia mandare a trattare il Recovery fund un altro presidente del Consiglio, l’ennesimo, e diverso da Giuseppe Conte che è riuscito ad ottenere quell’impegno europeo così corposo. “Presidente dei presidenti” di Regione, da quando è stato rieletto un anno fa governatore dell’Emilia Romagna, una delle ultime roccaforti della sinistra italiana, Stefano Bonaccini ha acquistato peso politico, diventando anche uno dei leader di fatto del Pd.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Fabbrini Sergio
Titolo: Recovery e governance, Italia agli sgoccioli – Italia agli sgoccioli sul Recovery Plan
Tema: Il programma di aiuti
Non c’è tempo. Occorre inviare a Bruxelles, entro la fine di aprile, un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che preveda le riforme da fare e gli investimenti da promuovere con i fondi assegnateci da Next Generation-Eu (Ng-Eu). Ma, soprattutto, occorre indicare la governance del Pnrr. Poiché la composizione di quest’ultima è stata all’origine dell’attuale crisi di governo, vale la pena domandarsi se c’è una soluzione al problema da essa sollevato.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Minenna Marcello
Titolo: Non decolla il credito all’economia – Sussidi per le banche ma poco credito in più per l’economia
Tema: Bce
Da ormai più di 6 anni la Bce ha introdotto i tassi negativi sui depositi delle banche presso l’Euro-sistema e sulle loro riserve in eccesso al fine di spingerle ad aumentare il credito all’economia reale. Quando questo meccanismo non funziona adeguatamente, i tassi negativi diventano però un onere che le banche devono sopportare per tenere le proprie disponibilità liquide in Bce. Con il tempo il costo dei tassi negativi per i bilanci bancari è salito sensibilmente per via dei ripetuti tagli al tasso di deposito e della crescita della liquidità in eccesso delle banche, sino a superare stabilmente i 7 miliardi di euro su base annualizzata.
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Societa’, istituzioni, esteri
Testata: Repubblica
Autore: A.D’A.
Titolo: Migranti, la Croazia ferma gli eurodeputati al confine
Tema: Balcani
Una delegazione di europarlamentarl del Partito democratico viene bloccata dalla polizia croata al confine con la Bosnia. «Non ci volevano far vedere o sentire qualcosa», denunciano ora Brando Benifel, Pietro Bartolo, Alessandra Moretti e Pierfrancesco Majorino, impegnati in una trasferta per verificare di persona la drammatica situazione allo sbocco della Rotta balcanica, zona oggetto di denunce e reportage giornalistici su respingimenti arbitrari e violenze sui migranti. Un fatto «gravissimo», commenta i! segretario del Pd Nicola Zingaretti. Esprime «stupore» il presidente dell’Europarlamento David Sassoli.
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Testata: Stampa
Autore: Zafesova Anna
Titolo: Se la polizia croata dà la caccia agli eurodeputati – Lo schiaffo croato alla Ue Eurodeputati Pd bloccati al confine con la Bosnia
Tema: Balcani
Una delegazione di deputati europei bloccata dalla polizia nel territorio di uno Stato membro dell’Unione. Una vicenda senza precedenti, accaduta sulla rotta balcanica dei migranti, dove la polizia croata ha impedito l’ispezione di quattro europarlamentari italiani giunti sul confine con la Bosnia a verificare le condizioni umanitarie di centinaia di persone arrivate a bussare alle porte dell’Europa e chiedere asilo. I quattro esponenti europei del Pd — Pietro Bartolo, Brando Benifei, Pierfrancesco Majorino e Alessandra Moretti — hanno deciso di seguire la stessa rotta dei migranti, a piedi nella foresta, dove erano stati segnalati gli episodi più duri di respingimenti alla frontiera, per vedere tutto con i loro occhi e possibilmente parlare con le persone. Una missione di cui erano state informate anche le autorità di Zagabria: «Avevamo garantito che non avremmo sconfinato, siamo sempre rimasti in territorio europeo», sottolinea Majorino.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Cipolletta Innocenzo
Titolo: La riforma di Dublino e i profughi in Bosnia
Tema: Balcani
Se l’Italia si è fatta promotrice di una ripartizione dei profughi arrivati nel nostro suolo, non può ora far finta di niente di fronte alla tragedia di alcune migliaia di persone ammassate in Bosnia di cui alcune sono state respinte proprio dal confine italiano dopo essere riuscite ad attraversare la Croazia. Si tratta di un numero gestibile di persone che vivono un dramma terribile in strutture fatiscenti durante un inverno tra i più freddi degli ultimi anni. L’Europa finanzia la Bosnia, come ha finanziato la Turchia, perché trattenga sul suo territorio i profughi.
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Testata: Repubblica
Autore: F.Ramp.
Titolo: Lo stratega Jake Sullivan per riportare l’America al centro del mondo
Tema: Usa: politica estera
«La politica estera… è politica interna, prima di tutto». Jake Sullivan è l’uomo da osservare per capire quale visione ispira la strategia globale della presidenza Biden. A 45 anni, Sullivan ha già accumulato un curriculum da veterano; con incarichi a fianco di Hillary Clinton (quando era segretario di Stato), Barack Obama e lo stesso Joe Biden da vicepresidente. Sullivan è molto esplicito nel suo riferimento alla competizione strategica con la Cina che sarà il tema dominante: «La Cina afferma la superiorità del suo modello. Noi dobbiamo rispondere con i fatti. E dobbiamo rispondere Insieme ai nostri alleati». ll legame tra le grandi priorità interne — «uscire dalla pandemia; rilanciare l’economia; ricostruire una democrazia sana e funzionante» — e la politica estera, Sullivan lo esprime anche così: «Per prima cosa dobbiamo costruirci una posizione di forza».
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Testata: Messaggero
Autore: Orsini Alessandro
Titolo: Atlante – Libia, l’attivismo di Biden e il nuovo ruolo dell’Italia
Tema: Usa: politica estera
Mentre l’Italia si contorce in una crisi di governo, resa drammatica dalla pandemia, arrivano buone notizie dalla Libia: Biden non ha fatto in tempo a insediarsi alla Casa Bianca che il suo approccio multilaterale procura i primi benefici al nostro Paese. Ovviamente, è prestissimo per lodare il nuovo presidente americano, e ci riserviamo tutto il tempo di sottoporre il suo operato al vaglio della critica. Per ora, l’Italia incassa che gli Emirati Arabi Uniti abbiano accettato l’invito di Biden a frenare il loro impeto in Libia. Due giorni fa, l’ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti all’Onu, Lana Nusseibeh, ha dichiarato che «vi è un bisogno urgente» di porre fine al conflitto e di favorire la fuoriuscita di tutti gli attori stranieri da quel Paese martoriato.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: V. Ma.
Titolo: Falsità, minacce, inseguimenti Lotta per espellere la deputata Greene
Tema: Usa
Marjorie Taylor Greene, neodeputata del 60 distretto della Georgia, ha costruito la sua fama presentandosi sui social come la repubblicana più fieramente trumpiana che ci sia stilla piazza L’ex presidente la definì «una star». Lei gli è rimasta fedele al punto d’essere, come lui, bandita da Twitter (ma solo per 12 ore) per accuse di brogli in Georgia e da presentare un articolo di impeachment contro Joe Biden. Stanno riemergendo sul siti di informazione americani decine di suoi post complottisti e razzie pubblicati negli ultimi anni.
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Testata: Repubblica
Autore: D’Argenio Alberto
Titolo: Intervista a Stefano Sannino – Sannino “L’Europa dialoga con Pechino Ma sono nostri rivali”
Tema: Europa e Cina
Spesso l’Europa viene accusata di debolezza sullo scacchiere internazionale, di non sapere rispondere alle crisi. «Bisogna però considerare — fa notare l’ambasciatore Stefano Sannino — che la politica estera Ue è un luogo di equilibrio dove trovare un elemento nel quale tutti i 27 Stati membri si riconoscano». Sannino oggi è Segretario generale del Servizio esterno della Ue, ovvero del “ministero degli Esteri europeo” guidato da Josep Sorrell. E sulla politica internazionale di Bruxelles aggiunge: «Si tratta di un esercizio complesso, poco visibile, ma quando riesce abbiamo una potenza dl fuoco che nessun governo da solo avrebbe. La nostra capacità di creare interdipendenza tra Europa e paesi terzi, ad esempio attraverso l’accesso al nostro mercato, abbassa la conflittualità, evita le crisi».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Scott Antonella
Titolo: Sputnik V bussa alla porta dell’Europa – Sputnik V bussa alle porte della Ue e promette 100 milioni di dosi
Tema: Russia
Le prossime settimane potrebbero essere decisive per Sputnik V, il più famoso e controverso vaccino russo anti-Covid battezzato come il piccolo satellite artificiale che il 4 ottobre 1957 portò in orbita l’Unione Sovietica. Come allora, la Russia di oggi ha cercato di porsi davanti a tutti, registrando per prima il farmaco l’u agosto , dando inizio alle vaccinazioni prima di concludere la terza fase dei test. E ora lanciando lo Sputnik in giro per il mondo: ambizioni racchiuse in quella “V” che accompagna il nome del vaccino contro il virus Sars-CoV-2. “V” per `vittoria”. Questioni di marketing e di riconoscimento internazionale, affidate al Russian Direct Investment Fund (Rdif), il fondo sovrano statale che finanzia lo sviluppo e la distribuzione del vaccino.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Romano Beda
Titolo: L’accordo su Brexit e il nodo tra le due Irlande al test pandemia
Tema: Gran Bretagna
La carenza di vaccini per contrastare la pandemia virale sta mettendo a durissima prova il rapporto tra i Ventisette e il Regno Unito, appena un mese dopo l’uscita del paese dal mercato unico e dall’unione doganale. Il clima è pessimo, segnato da nefaste reazioni nazionalistiche in un contesto sanitario che rimane incerto sui due lati della Manica. Da Parigi il presidente francese Emmanuel Macron ha suggerito alla Gran Bretagna di decidere quale relazione vuole avere con l’Unione europea.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Vecchi Gian_Guido
Titolo: Il monito del Papa: chi non segue il Concilio è fuori dalla Chiesa
Tema: Vaticano
Un avvertimento universale, «chi non segue Il Concilio, non sta con la Chiesa», e ua altro, specifico, alla Chiesa Italiana die «deve» avviare s Sinodo chiesto (invano) dal Papa cinque anni fa. Non è stato un discorsa di circostanza, quello che Francesco ha rivolto Ieri aIir«utndo e atechistiiewe delta Cei. Le parole più dure le ha dette a braccio, lasciändo perdere it discorso preparato. «Il Concilio è magistero della Chiesa», ha premesso, a proposito di catechesi.
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IL FATTO QUOTIDIANO
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