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SINTESI IN PRIMO PIANO – 30 settembre 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Crescita in Italia oltre le previsioni. Draghi: “Ora c’è fiducia nell’Italia”
– Morti sul lavoro: governo pronto a prendere i primi provvedimenti
– La prima volta di una donna premier in Tunisia (e nel mondo islamico)

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica 
Autore:  Patucchi Marco 
Titolo: Morti sul lavoro, stretta del governo sulle imprese – Stragi sul lavoro, interviene il premier Stop alle aziende dove si muore
Tema: Sicurezza sul lavoro

Ha letto i nomi aprendo la conferenza stampa di Palazzo Chigi sul Documento di economia e finanza. Uno per uno. I caduti di martedì e quelli di ieri. Il premier Mario Draghi, e con lui lo Stato, per la prima volta ha riempito di esistenze spezzate i numeri statistici delle morti sul lavoro. Vite perdute. «Una strage che continua ogni giorno», ha detto il presidente del Consiglio annunciando per la prossima settimana provvedimenti che prevedono «pene più severe e immediate e collaborazione all’interno dell’azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza lavoro». Lo schema di intervento è pronto, ci ha lavorato il ministero del Lavoro in stretto collegamento con Palazzo Chigi dove, lunedì scorso, sono stati ricevuti i sindacati. «Ovviamente i lavoratori che potranno partecipare a questa operazione non saranno responsabili di nulla», ha aggiunto Draghi a proposito della collaborazione all’interno delle aziende.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Monticelli Luca 
Titolo: Basta morti sul lavoro “Subito pene più severe” – Sicurezza sul lavoro, c’è il piano “Controlli e sanzioni più severe”
Tema: Sicurezza sul lavoro

L’accordo con i sindacati c’è già, è stato sancito nell’incontro a Palazzo Chigi di lunedì scorso. Ora il governo è pronto a prendere i primi provvedimenti già la prossima settimana, per fermare la strage continua delle morti sul lavoro. La strategia è chiara: subito una stretta contro l’illegalità e poi la definizione di un piano più ampio e strutturale per affrontare tutti i nodi ancora irrisolti. Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, il premier Mario Draghi ha indicato due strade di intervento: pene più severe e immediate e una maggiore collaborazione all’interno delle fabbriche per l’individuazione «precoce» delle debolezze sulla sicurezza. Il presidente del Consiglio ha citato l’idea di Confindustria di costituire «comitati tra lavoratori e imprese» per aumentare il monitoraggio. Il decreto allo studio dell’esecutivo prevede il potenziamento delle sanzioni e delle ispezioni.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Il retroscena – Ora Salvini teme l’effetto sul voto delle comunali Aria di congresso nella Lega
Tema: Lega

«Non vedo dove sia lo scandalo». La parola d’ordine, per Matteo Salvini, adesso è ridimensionare. Cercare disperatamente di tenere fuori il caso Morisi dall’ultimo scorcio di campagna elettorale. Ribaltare il tavolo, lasciando intendere – senza dirlo apertamente – che c’è una manovra contro di lui, che c’è un disegno dietro «gli attacchi a reti unificate». «E chiaro che per qualcuno la Lega è un ostacolo, a qualcuno dà fastidio, però non mi sentirete mai parlare di complotto. Io rispetto tutti – afferma il segretario del Carroccio – poi faccio i miei ragionamenti». La linea è sempre la stessa: «Luca Morisi? Non commento le sue vicende personali». Il tutto condito da una frecciatina agli avversari: «Non ho mai parlato del figlio di Grillo o del babbo di Renzi…», sussurra Salvini.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baldi Chiara – Olivi Francesco 
Titolo: Lega in subbuglio “Giorgetti vuole il posto di Draghi”
Tema: Lega

La vendetta di Matteo Salvini non si consuma calda, ma nemmeno fredda. Sono passati tre giorni dall’intervista con la quale Giancarlo Giorgetti ha certificato la rottura nella Lega, scaricando i candidati sindaci e la controffensiva ora è in piena attività. Per uscire dall’angolo il segretario non si limita a marcare le distanze con il suo ministro e, proprio nel giorno in cui sembra arrivare una distensione con Luciana Lamorgese, coinvolge direttamente Mario Draghi nelle sue invettive, un passo che mai aveva compiuto apertamente: «Tutta l’Europa sta riaprendo vorrei sapere da Draghi perché l’Italia no».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Il retroscena – Voto, le paure del centrodestra – L’ombra delle Amministrative che tiene in bilico il centrodestra
Tema: Amministrative

C’è un motivo se oggi le Amministrative alimentano timori che fino a ieri non sfioravano il centrodestra. È vero che il test si affronta con un sistema elettorale a doppio turno da sempre favorevole al centrosinistra, e che i precedenti raccontano un’inversione di tendenza quando si è votato per le Politiche. Il punto è La competenza  che stavolta la gestione delle candidature, specie nelle grandi città, ha lasciato molto a desiderare: tema che era stato oggetto di aspre discussioni nell’alleanza, e che il leghista Giorgetti a pochi giorni dalle urne ha reso pubblico.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Gallione Alessia 
Titolo: Milano, l’accusa di Sala “Dov’è Bernardo?” Paragone: “Si è arreso”
Tema: Amministrative: Milano

Beppe Sala lo dice entrando al teatro Parenti per partecipare al dibattito organizzato daRepubblica. E la bordata è diretta al vero avversario politico, Matteo Salvini, che lo ha accusato di sottrarsi al confronto: «Non riescono a fare una proposta, si rifugiano dietro questi tentativi di battibecchi a cui io non ribatto. Siamo qua a fare un confronto, dov’è il suo candidato?». Gianluigi Paragone, invece, il fondatore di Italexit in corsa in queste amministrative con la sua lista Paragone sindaco e Grande Nord, la sfida la lancia dal palco, rispondendo alle domande del direttore Maurizio Molinari: «Salvini ha paura di creare una leadership forte a Milano perché non vuole essere offuscato. L’assenza qui di Luca Bernardo testimonia come il candidato che dovrebbe rappresentare il centrodestra si sia già arreso. A questo punto, l’interlocutore naturale per quella metà del cielo politico sono io». E persino Layla Pavone, la manager voluta da Giuseppe Conte per rappresentare il nuovo corso del M5S al Nord, si propone come una «valida alternativa ai due principali contendenti» di centrodestra e centrosinistra.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Favale Mauro 
Titolo: La variabile Calenda ruba voti a Michetti e spacca il centrodestra
Tema: Amministrative: Roma

A Matteo Salvini l’ha detto lui stesso domenica scorsa, davanti al mercato di Porta Portese, in un improvvisato siparietto a favore di fotografi e telecamere: «I voti della destra li prendo io». Una “dichiarazione di guerra” arrivata a valle di una campagna elettorale giocata da Carlo Calenda col piglio da outsider, provando a pescare da bacini elettorali diversi, non disdegnando argomenti più classicamente “di destra” nonostante avesse a lungo provato convincere il centrosinistra a convergere su di lui. In questa direzione vanno le sue dichiarazioni a favore dei termovalorizzatori per risolvere l’emergenza rifiuti e, perfino, la corte a Guido Bertolaso che Calenda vorrebbe (pare non ricambiato) nella sua giunta con la delega al decoro. E ora che gli è anivata la “benedizione” del ministro leghista Giancarlo Giorgetti, a Roma sono in molti a essere convinti che in uscita dal centrodestra c’è un pacchetto di voti destinati a Calenda.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Sannino Conchita 
Titolo: “A Napoli non si può fallire” Conte vuole la città del reddito
Tema: Amministrative: Napoli

Traguardo molto vicino, stavolta. Ora o mai più, in campo progressista. Da Enrico Letta a Giuseppe Conte, passando per le correnti di Fico e Di Maio. Una sfida riposta nelle mani di Gaetano Manfredi, l’ingegnere ed ex ministro dell’Università che sembrerebbe destinato a riportare il centrosinistra, dieci anni dopo, sulla poltrona di Palazzo San Giacomo. E tutto a dispetto di Catello Maresca, l’ex pm anticamorra che invece era stato “benedetto” da Berlusconi e Salvini, con (troppo) anticipo e (temerario) entusiasmo. Così la Napoli in cui nessun big metteva la faccia sulle comunali, stavolta ha visto sfilare una robusta delegazione di ministri Pd e 5S, e per due volte un ottimista, cioè “molto fiducioso”, segretario dem.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico – Moscatelli Francesco 
Titolo: Così Di Maio vuole arginare Conte “Castelli deve entrare in segreteria”
Tema: M5s

In queste ultime battute di campagna elettorale, Novara è stata teatro di un casuale incrocio delle rivalità interne al Movimento 5 stelle e alla Lega. Prima ha ospitato Giancarlo Giorgetti e Giuseppe Conte, ieri Matteo Salvini e Luigi Di Maio, con il ministro degli Esteri che ha visitato lo stabilimento della Igor Gorgonzola e incontrato un gruppo di imprenditori locali. Ma se da parte leghista il vaso di Pandora è già scoperchiato, con Salvini e Giorgetti in aperta contrapposizione, sul fronte M5S l’antagonismo Conte-Di Maio non è ancora deflagrato. Anche se i segnali di un’insofferenza crescente tra le truppe dei due sono sempre più evidenti.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Rogari Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Manovra, 22 miliardi per la crescita Draghi: «Ora c’è fiducia nell’Italia» – Manovra, 22 miliardi per spingere il Pil Proroga 110% al 2023
Tema: Nadef

Uno spazio fiscale intorno ai 22 miliardi, 1,2 punti di Pil per sostenere la prossima manovra; mentre per il 2023 la spinta sale all’1,5 del Pil, per tornare all’1,2 nel 2024. E condensata in queste cifre la benzina offerta dalla crescita migliore del previsto (6% contro il 4,5% del Def) alla politica economica dei prossimi tre anni. Risorse con cui avviare la «prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali», proseguire la campagna vaccinale e migliorare il sistema sanitario, finanziare istruzione, ricerca, interventi di welfare come gli asili nido e i contratti nel pubblico impiego in scadenza. E, soprattutto, rafforzare gli incentivi agli investimenti innovativi e prorogare il Fondo di garanzia per le Pmi e le agevolazioni per l’efficientamento energetico degli edifici, oltre al prolungamento al 2023 del superbonus del 110%, come già annunciato nei mesi scorsi. Quella indicata dalla Nota di aggiornamento al Def, approvata ieri dal Consiglio dei ministri, è solo una tappa di un’azione espansiva che dovrà proseguire fino al 2024 quando la priorità tornerà ad essere la definitiva messa in sicurezza dei conti pubblici, nel frattempo al riparo da nuovi scostamenti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: «Torna la fiducia nell’Italia» – Draghi: «Il Paese è di nuovo credibile Ripresa oltre le stime grazie ai vaccini»
Tema: Nadef

Crescita e credibilità. È il binomio cui ricorre più volte il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per spiegare in conferenza stampa la linea del suo governo, tradotta anche nella Nadef, la Nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza), approvata ieri dal consiglio dei ministri. La Nadef, come ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, anche lui in conferenza stampa, aggiorna il quadro macroeconomico del Def dello scorso aprile, con le previsioni fino al 2024, e indica la cornice dentro la quale verrà scritta, entro il 20 ottobre, la legge di Bilancio per il 2022. «II quadro è di gran lunga migliore di cinque mesi fa», dice Draghi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mania Roberto 
Titolo: Draghi: crescita solida avanti con le riforme – La ricetta di Draghi “Una manovra per spingere il Pil e creare fiducia”
Tema: Nadef

Una manovra per la crescita. Le misure che saranno inserite nella prossima legge di Bilancio saranno scelte in base alla loro capacità di aumentare il Pil. «Tutto il resto non va bene», ha detto ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi, illustrando in una conferenza a Palazzo Chigi, insieme al ministro dell’Economia Daniele Franco, le previsioni della Nadef, la Nota di aggiornamento del Def, approvata dal Consiglio dei ministri. Perché è la crescita — ha spiegato Draghi — che ci permette di abbassare il debito, che dimostra la nostra credibilità di fronte agli investitori internazionali e che determina un aumento dell’occupazione. I numeri presentati da Draghi e Franco raccontano un’economia italiana in significativa ripresa, trascinata prima dall’industria e dalle costruzioni, ma ora anche dai servizi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Draghi: non si governa per restare, sul catasto avanti con la riforma
Tema: Fisco

La delega sulla riforma fiscale andrà in consiglio dei ministri la prossima settimana. E parlerà anche del Catasto. L’indicazione su tempi e contenuti è arrivata ieri direttamente dal presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa di presentazione della Nadef. Nell’ottica offerta da Draghi la riforma fiscale in arrivo la settimana prossima insieme alla prima Cabina di Regia sul Pnrr e la delega «entro ottobre» sono due tasselli di un programma più ampio. Che punta a «mantenere la credibilità dell’Italia» anche dopo la fiammata della fiducia di questi mesi, alimentata da una ripresa che ha «la vaccinazione» come «ingrediente ambientale» di partenza. Perché la credibilità sarà essenziale quando la crisi sarà archiviata, e «l’economia europea si sarà completamente riassestata» e ci potrebbe essere un rialzo dei tassi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pagliuca Gino 
Titolo: Catasto, resta esente l’abitazione principale Evasione, si alza il velo
Tema: Fisco

Tutte le volte che si è parlato di riforma del catasto lo si è fatto con la premessa che sarebbe avvenuta a parità di gettito fiscale. Così è anche questa volta, con l’aggiunta che se un incremento di entrate ci sara, lo si otterrà stanando gli immobili sconosciuti al Fisco (sarebbero 1,2 milioni) e recuperando l’evasione su Imu e imposte sulle locazioni. Ma l’invarianza su chi oggi è censito e paga regolarmente appare piuttosto complicata da conseguire. Fuor di dubbio che bisognerà rivedere al ribasso le aliquote dell’Imu: ai livelli attuali (0,76% l’aliquota di riferimento, l’i m% quella massima) comporterebbero un aumento stratosferico delle imposte.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: sulle riforme noi ci siamo. Nessuno può chiamarsi fuori
Tema: Confindustria

Non c’è tempo da perdere per le riforme: «sono urgenti, il paese le aspetta da 3o anni. Prima si diceva che non c’erano le risorse, oggi con il Pnrr non c’è più questa scusa». Carlo Bonomi, davanti agli imprenditori di Vicenza, ha rilanciato il patto per l’Italia, proposto già dall’inizio della presidenza, patto che oggi «grande novità» anche il presidente del Consiglio vuole perseguire: «Draghi credo abbia ha capito il nostro spirito. Non è un interesse corporativo delle imprese, l’industria italiana ha sempre guardato all’interesse del paese, dei nostri figli, del futuro, mai al proprio. Siamo un asset del paese». Riforme quindi: «Noi ci siamo, ma vogliamo vedere dove sono gli altri, perché nessuno su può chiamare fuori», ha incalzato Bonomi, rivolto innanzitutto ai sindacati, ma non solo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Voltattorni Claudia 
Titolo: Sangalli: un errore il salario minimo Imprese, reazione straordinaria
Tema: Assembla Confcommercio

«C’è stato un prima e ci sarà un dopo: resilienza e rilancio» e «”Confcommercio c’è” è stata la parola d’ordine della nostra presenza». Nella prima assemblea post pandemia, in presenza a Roma, con in platea imprenditori e ministri, il presidente Carlo Sangalli ripercorre l’anno e mezzo di Covid, quel terziario «travolto dalla crisi con più intensità e durezza» che però ha voglia di «ricostruzione, nel senso di qualcosa di nuovo». Elenca quindi le priorità per rilanciare il Paese, grazie alle «ingenti risorse del Pnrr che dovranno essere spese bene e in tempi molto brevi». Parte dalla contrattazione collettiva in quanto «assunzione di responsabilità» e boccia il salario minimo: «Non è la soluzione: lo è il contratto collettivo nazionale che garantisce retribuzioni adeguate e un moderno sistema di welfare sanitario e previdenziale».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: L’Antitrust avverte: fondi Ue a rischio per corruzione e normativa appalti – Antitrust: progetti Pnrr a rischio per corruzione e norme appalti
Tema: Recovery

C’è un filo che unisce le proposte formulate dall’Antitrust al governo in vista della legge per la concorrenza e la realizzazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). È la normativa sugli appalti, che ieri il presidente dell’Autorità perla concorrenza, in occasione della presentazione al Senato della relazione annuale, ha chiesto ancora una volta di modificare in un’ottica di maggiore semplificazione. La proposta, in relazione alla spesa pubblica del Pnrr, è sospendere di fatto il Codice dei contratti pubblici e ricorrere alle sole norme contenute nelle direttive europee del 2014, con le dovute integrazioni solo laddove le disposizioni europee non siano auto-applicative. Si mette in guardia da «molte incognite» che gravano sul Recovery plan-
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ri.Que. 
Titolo: Effetto ripresa e materie prime, prezzi in fabbrica su dell’11,6%
Tema: Inflazione

Continua la corsa dei prezzi delle materie prime: in particolare del gas. E si riflette sull’andamento dei prezzi alla produzione dell’industria: più 0,5% ad agosto rispetto a luglio 2021 e più 146% su base annua. In accelerazione, visto che a luglio ci eravamo fermati a un +11,2%. Spiega l’Istat: «Sono ancora coke e prodotti petroliferi raffinati, metallurgia e fabbricazione dei prodotti in metallo e prodotti chimici a fornire i maggiori contributi alla crescita». Ma non è solo l’aumento dei prezzi delle materie prime a preoccupare gli industriali. Da Vicenza il presidente di Confindustria ha detto che il decreto anti-delocalizzazioni sarebbe «una taglia di Stato sul numero dei dipendenti».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ricci Sargentini Monica 
Titolo: E la Tunisia svolta: la scienziata Bouden prima donna premier
Tema: Africa
Una premier per la Tunisia. Il presidente Kais Saied, ieri, ha incaricato Najla Bouden Romdhane di formare il governo precisando che l’obiettivo primario sarà «la lotta alla comlzione». E la prima volta nel mondo arabo che viene scelta una donna per questo ruolo. Ma la mossa del capo dello Stato, che i suoi nemici ormai chiamano l’Al Sisi tunisino, viene bollata come un’iniziativa di facciata, volta a distogliere l’attenzione dalla crisi economica del Paese e dalla svuotamento progressivo della democrazia. Il 25 luglio scorso, in piena pandemia, Saied aveva infatti destituito il primo ministro Hichem Mechichi e sospeso i lavori del Parlamento.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Moual Karima 
Titolo: Svolta in Tunisia, comanda una donna – Rivoluzione Tunisia Najla, la prima volta di un premier donna
Tema: Africa

Per la prima volta nella storia della Tunisia – ma anche nel mondo arabo islamico – è stata nominata una donna a formare il prossimo governo. Il suo nome è Najla Bouden Romdhane, e la sua missione è tutt’altro che facile. Romdhane è un’accademica con un curriculum di tutto rispetto, anche se è sconosciuta al grande pubblico come ai piani alti della politica, e, tuttavia, deve riuscire nella complicata operazione di tirare fuori il Paese dal caos nel quale è finito da più di due mesi. Il presidente tunisino, Kais Saied, è di fatto nel pantano dal 25 luglio, quando sospese il parlamento sciogliendo il governo e dandosi pieni poteri.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: Merkel e Laschet ammettono la sconfitta I Verdi aprono a Scholz
Tema: Germania

Angela Merkel si è congratulata con Olaf Scholz «per il suo successo elettorale». A quel punto, le agenzie hanno battuto la notizia che anche il suo riluttante compagno di partito e aspirante cancelliere, Armin Laschet, avrebbe fatto lo stesso, finalmente. A tre giorni dalle elezioni, al quartier generale della Spd sarebbe arrivata una lettera con gli auguri del leader conservatore, riporta l’Afp. Non è chiaro quando Laschet abbia spedito la missiva, ma le sue mancate congratulazioni, il mancato riconoscimento della vittoria del rivale era già diventato un caso politico. Tanto che martedì, per infliggergli l’ennesima stoccata, il governatore della Baviera Markus Soeder lo aveva preceduto, negli auguri al leader della Spd. E aveva aggiunto che sarà lui l’uomo «con maggiori chances di diventare cancelliere».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  P.Val. 
Titolo: Un selfie per la nuova Germania
Tema: Germania

Le grandi manovre per dare un governo alla Germania sono iniziate. E per la prima volta nella storia repubblicana, a condurle non sono i due grandi partiti, Spd e Cdu, ma i Grünen e la Fdp, indispensabili per qualsiasi coalizione praticabile e nuovi arbitri della politica tedesca. È stato un selfie a dare il via alle danze. Annalena Baerbock e Robert Ilabeck per i Verdi, Christian Lindner e Volker Wissing per i liberali lo hanno diffuso sui social, dopo l’incontro a sorpresa di martedì notte. «In cerca di un nuovo governo, esploriamo convergenze e ponti rispetto a ciò che ci divide. E ne abbiamo trovati alcuni. Tempi interessanti», è stato il messaggio che l’ha accompagnato.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Lana Alessio 
Titolo: YouTube blocca i no vax Sospesa anche la tv russa Mosca: «Guerra mediatica»
Tema: Russia

YouTube dichiara guerra ai no vax in due mosse: ha cancellato il canale russo di disinformazione e sta eliminando i contenuti sui vaccini. La piattaforma video di Google ha rimosso due account in lingua tedesca di RT, rete satellitare finanziata dal Cremlino che nel tempo (è nata nel 2005), è cresciuta conquistando anche il web. Più volte è stata accusata di diffondere fake news: dalle scie chimiche alle teorie del complotto sull’u settembre passando per il riscaldamento globale non c’è tema su cui questo network ormai globale non abbia posizioni quantomeno discutibili. L’intenzione iniziale di «presentare un’immagine più equilibrata della Russia» nel mondo poi si è trasformata in propaganda putiniana e nel coinvolgimento diretto negli affari europei.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Talignani Giacomo 
Titolo: Intervista a Vanessa Nakate – Vanessa Nakate: la mia battaglia per salvare l’Africa – Vanessa “Io ci spero la Terra può salvarsi Ma a scuola si insegni la giustizia climatica”
Tema: Clima

Dopo le lacrime il sorriso. Perché, racconta Vanessa Nakate, fra la paura e la speranza del mondo sente che ancora è quest’ultima a prevalere, a dare un’opportunità al futuro di milioni di giovani. Ugandese, 24 anni, Vanessa è oggi il nuovo volto – insieme e forse dopo Greta Thunberg – dei giovani impegnati nella battaglia climatica. Più di Greta, vivendo in Africa, Nakate ha provato sulla propria pelle i segni della crisi climatica, ha visto i morti, ha visto come le inondazioni e le temperature hanno devastato l’economia della sua terra. Per questo martedì, sul palco dello Youth4Climate di Milano, evento dei giovani in vista della Cop26, dopo il suo messaggio al Pianeta ha pianto. Quattrocento giovani da quas duecento paesi le hanno dedicatc una standing ovation.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sant. 
Titolo: Kishida al comando Il Giappone sceglie la continuità «noiosa»
Tema: Estremo Oriente

Il Giappone ha il suo centesimo primo ministro dell’era moderna, cominciata nel 1885. Furnio Kishida, 64 anni, ennesimo uomo dell’establishment liberaldemocratico che ha governato il Paese quasi ininterrottamente negli ultimi 66 anni, ha vinto il ballottaggio per la nomina alla guida del partito, battendo l’avversario Taro Kono, più popolare grazie alla campagna di vaccinazione nazionale che ha guidato con successo. La nomina di Kishida è una scelta di continuità, senza strappi o ringiovanimenti: l’unica novità è stata la presenza di due donne nella corsa al potere, ma le signore non erano accreditate di alcuna possibilità di successo in un Parlamento che ha poco più del lox di componente femminile.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Piccolillo Virginia 
Titolo: Afghanistan, sì al G20 straordinario
Tema: Estremo Oriente

«È dovere dei Paesi più ricchi evitare una catastrofe umanitaria». II presidente del Consiglio, Mario Draghi, annuncia che il vertice straordinario del G20 sull’Afghanistan si farà. Si terrà il 12 ottobre in videoconferenza, in anticipo rispetto all’appuntamento già fissato in presenza del 30-31 ottobre. Con l’obiettivo dichiarato di parlare di lotta al terrorismo e sostegno «senza condizionalità» al Paese che dal 15 agosto è tornato nelle mani dei talebani, dopo il ritiro degli Stati Uniti e la fuga del presidente Ashraf Ghani. A poco più di un mese dalla presa di Kabul, dall’assalto all’aeroporto Internazionale di afghani e afghane in fuga, dopo le proteste delle donne in piazza per denunciare la retromarcia sui diritti del rinato emirato islamico, i grandi della Terra tornano a parlare del Paese ricco di terre rare, ma ridotto alla fame.
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***nafra/

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