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SINTESI IN PRIMO PIANO – 30 novembre 2020

n evidenza sui principali quotidiani:
– Il Premier Conte: “Il mio piano per i fondi Ue”;
– Decreto Ristori-quater. Slittano da oggi dichiarazioni e acconti;
– Piano europeo per il Natale. “Scuole chiuse e cene in casa”.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Guerzoni Monica
Titolo: «Il mio piano per i fondi Ue» – «Sul piano coinvolgeremo tutto il Parlamento Rimpasto? Non possiamo rincorrere le ambizioni»
Tema: Intervista a Giuseppe Conte
Parla  il Premier Conte: «Riusciremo a dare la svolta, con l’Europa abbiamo studiato un percorso a scorrimento veloce del Recovery. Stiamo facendo tantissimo, nonostante il clima di confusione che ogni tanto si alza». A sollevare la polvere sono anche esponenti e leader della maggioranza, eppure Conte non si sente assediato («non sono minimamente preoccupato») e pensa che «tanta agitazione» al vertice delle forze politiche che lo sostengono derivi dalla presa d’atto che questo governo e questo premier non siano in scadenza. «Stiamo lavorando per impedire che il destino del Paese sia appeso alle sorti dei singoli», è il concetto con cui respinge le pressioni di chi, a parole, mira a rafforzare la squadra di governo. «Non possiamo rincorrere le ambizioni di qualcuno che spera in ruoli più importanti», è lo stop del premier a quanti scalpitano per il ricambio dei ministri. In un momento in cui il Paese dovrebbe unire le forze contro il Covid, l’inquilino di Palazzo Chigi pensa che il Quirinale non permetterebbe di sedersi al tavolo del rimpasto per «soddisfare le ambizioni di qualcuno». Oggi il punto con i capi delegazione. L’organo politico del Recovery, inoltre, si appoggerà a un comitato esecutivo composto da sei manager, uno per ogni progetto del Piano di ripresa e resilienza, con una novità importante: «La tecnostruttura avrà poteri sostituitivi. Se un progetto ritarda o rischia di essere realizzato male, subentrano i tecnici e commissariano l’opera”.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Bocci Michele – Ciriaco Tommaso
Titolo: Mezza Italia gialla tra 7 giorni “Ma attenti a non fare pazzie”
Tema: Regioni e divieti
Nel giro di una settimana più della metà degli Italiani, quasi 32 milioni, abiteranno in zona gialla. Poi dopo altri sette giorni, cioè domenica 13 dicembre, il numero salirà a 50 milioni. A Natale, infine, praticamente tutto il Paese avrà le restrizioni meno severe. I casi calano (ieri sono stati 20.648 con 541 decessi), l’Rt migliora ma quello che si prospetta preoccupa Governo e scienziati: se i cittadini si rilassano troppo si rischia di far risalire la curva dei casi e quelli di ricoveri e morti, con una nuova ondata a fine gennaio. Ci sono tante persone in giro in questi giorni, come dimostrano le immagini del Black friday e i video delle vie dello shopping delle grandi città. A Roma, ieri, nulla lasciava pensare che fosse in corso una pandemia. Così nel governo scatta di nuovo l’allarme. «Non spostatevi se non è indispensabile – è l’appello accorato del ministro alla Salute Roberto Speranza – e restate a casa». Nel Dpcm, poi, il nodo dei raduni familiari a Natale: l’ipotesi è di raccomandarli per i soli conviventi.
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Testata:  Stampa
Autore:  Capurso Federico
Titolo: A Natale vietati gli spostamenti – “Più attenzione o la curva risale A Natale stop agli spostamenti”
Tema: Intervista a Pierpaolo Sileri
Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, frena i facili entusiasmi: «Siamo lontani dal cantare vittoria. Sarà necessario un Natale diverso, altrimenti crescerà di nuovo la curva». Attenzione massima, dunque, che troverà concretezza nel prossimo Dpcm, in arrivo tra martedì e mercoledì. «A partire – dice Sileri – dagli spostamenti tra Regioni, che dovranno essere limitati». Sarà vietato viaggiare anche tra regioni gialle? Il viceministro: «È brutto dirlo, ma credo sia necessario. Dobbiamo ridurre le possibilità di contagio. Entro la fine di dicembre è verosimile che la maggior parte delle Regioni siano in fascia gialla e a quel punto sarebbero sufficienti i pranzi di Natale con dei positivi a tavola per rischiare una strage». «Resta la raccomandazione ad avere un numero ristretto di invitati. Anche il coprifuoco, poi, deve restare alle 22». Mentre “i ristoratori vanno liberati, facciamoli riaprire, ma dopo le festività natalizie. In questo momento dobbiamo continuare a dare ossigeno agli ospedali”.
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Testata:  Stampa
Autore:  Amabile Flavia
Titolo: “Solidale con i giovani Vorrei essere in piazza a protestare con loro”
Tema: Intervista ad Agostino Miozzo (Cts)
«Per quel che riguarda il ritorno a scuola non esprimo un pensiero personale ma quello del coordinatore del Cts che riflette il pensiero di tutti i colleghi del comitato e della comunità scientifica internazionale. Il diritto alla scuola dovrebbe essere un imperativo nel nostro Paese ma constatiamo ancora ritardi nell’organizzazione di trasporti e orari piuttosto che nelle verifiche sanitarie». «Se dipendesse da me avrei riaperto le scuole da tempo, e oggi non posso che essere solidale con i ragazzi, fanno bene a protestare. Vorrei poter scendere anch’io in piazza con loro, convinto come sono che la didattica a distanza sia un eccellente strumento pedagogico, molto utile in situazioni di emergenza, ma non può essere l’escamotage, la scorciatoia alla nostra evidente incapacità di riorganizzare un percorso scolastico tradizionale compatibile con l’epidemia in corso”.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Folli Stefano
Titolo: Il commento – Cosa si nasconde dietro il rimpasto – Il non detto dietro il rimpasto
Tema: Rimpasto
Ricambio di qualche ministro per rendere la compagine più solida e determinata. Si tratta, come è evidente, di un’astuzia. Nella situazione attuale, c’è un disagio politico tra il presidente del Consiglio e i partiti che lo sostengono, a cominciare da quello di Zingaretti. Ne deriva che sostituire un paio di ministri minori, il cui nome è pressoché sconosciuto al pubblico, non serve a nulla. Non rinsalda la coalizione, non risolve i problemi interni ai partiti. Viceversa, metter mano ai ministeri maggiori, quelli con portafoglio (Difesa, Interno, Sviluppo economico, Infrastrutture, eccetera), significa aprire una vera e propria crisi: con tutte le incognite del caso, prima fra tutte la messa in discussione del capo del governo.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Lauria Emanuele
Titolo: Bagnai “Svolta moderata? Il leader a destra è Salvini e Fi non andrà al governo”
Tema: Intervista ad Alberto Bagnai
«Sono pronto a scommettere sulla durata della legislatura, non dell’attuale governo». Alberto Bagnai, responsabile economico della Lega, dice no a patti di unità nazionali «senza condizioni», boccia il governissimo («Berlusconi non abboccherà») e frena sulla svolta moderata del centrodestra: «Il leader era e rimane Matteo Salvini».
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Testata:  Stampa
Autore:  Lombardo Ilario
Titolo: Indagine su Conte per l’uso della scorta – Scorta usata dalla fidanzata, indagini su Conte
Tema: Indagini su Conte
La Procura ha aperto un’indagine a carico del premier Conte che potrebbe portare alla sua inscrizione nel registro degli indagati dopo una denuncia di Fratelli d’Italia, per l’uso della scorta da parte della compagna.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Baccaro Antonella 
Titolo: La Rai si scusa con Morra Ed è di nuovo polemica «Incredibile, si dimetta»
Tema: Rai

Rai. Ad accogliere il rientro di Morra è stata la trasmissione condotta da Lucia Annunziata Mezz’ora in più su Rai 3. La giornalista ha spiegato di aver invitato il presidente dell’Antimafia comunicandolo ai vertici Rai. «Ma prima di intervistarla – ha detto – le leggo una letterina per lei da parte del vertice aziendale». E dice: «La Rai si scusa con il presidente Morra per le modalità con cui è stata rinviata la sua partecipazione a Titolo V. Si è trattato di errori dovuti alla concitazione di quelle ore». E scoppia la polemica.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pegorin Lorenzo – Ranocchi Gian_Paolo 
Titolo: Tasse, nuova agenda in tre tempi – Calo di fatturato o sede in zona rossa: le due vie per pagare ad aprile 2021
Tema: Tasse, il rinvio

Il rinvio della seconda (o unica) rata degli acconti muove su due livelli. Per tutti i contribuenti c’è la mini proroga da oggi al 10 dicembre, che vale anche come termine ultimo per l’invio delle dichiarazioni. Molti soggetti, i più colpiti dalla crisi, potranno però procrastinare il versamento fino al 30 aprile 2021. Un terzo cambio di calendario disposto dal decreto Ristori-quater riguarda chi può beneficiare delle definizioni agevolate: il termine ultimo per il versamento delle quattro rate della rottamazione-ter e le due del saldo-stralcio passa al 1° marzo 2021.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Pronti i nuovi ristori, in arrivo altri 8 miliardi – Rinviate le scadenze fiscali indennizzi per stagionali
Tema: Ristori e scadenze fiscali rinviate

Con gli 8 miliardi che finanziano il Ristori quater salgono a 18 i miliardi distribuiti da tutti i decreti Ristori, a partire dal primo, lo scorso 28 ottobre. E arrivano a 108 i miliardi stanziati in deficit durante tutto il 2020, dallo scoppio della pandemia in poi. II cuore del Ristori quater è il rinvio a primavera delle scadenze fiscali, esteso a imprese e partite Iva che hanno subito importanti cali di fatturato (almeno il 33% nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2019), allargando così la platea dei beneficiari dei precedenti decreti Ristori, che erano limitati alle attività chiuse o colpite da restrizioni. Completano il provvedimento una serie di misure di allentamento delle attività della riscossione, a partire dal rinvio dei pagamenti previsti dai programmi della Rottamazione ter e del «saldo e stralcio» delle cartelle.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Recovery plan, FI all’attacco Il Pd pensa a un super direttore
Tema: Recovery, la struttura organizzativa per i fondi

Il progetto italiano del Recovery Fund è ancora in fase di formazione, si sa che il governo sta scegliendo una gestione a composizione piramidale con una cabina di regia politica e una struttura tecnica formata da 6 manager. Quello che affiora in più rispetto alla riunione di maggioranza che si è tenuta sabato scorso, è che su richiesta in primo luogo del Pd si fa strada l’ipotesi di nominare una sorta di direttore generale della struttura tecnica. Una figura centrale, con ampi poteri derogatori, che risponda direttamente sia a Palazzo Chigi sia alle strutture tecniche della Commissione europea, e che in qualche modo coordini la fase di attuazione del piano italiano: visto che i macro-progetti italiani sono sei, digitalizzazione, transizione green, istruzione e formazione, inclusione sociale e salute, delle 300 unità che dovrebbero far parte della struttura, la media sarebbe di 50 esperti per ogni settore del piano. Ma per Forza Italia è «una piramide burocratica, al cui vertice siede il presidente Conte affiancato da due ministri, subito sotto 6 manager e 300 tecnici. Una struttura tentacolare destinata a bloccare ogni iniziativa sui 209 miliardi del Recovery plan a causa dei conflitti di competenze”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Recovery, il Pd punta i piedi: a decidere non sia solo Conte – Recovery, scontro sulla regia di Conte Il Pd: la guida a una società del Tesoro
Tema: Recovery plan, scontro sulla regia

La cabina di regia tecnica che gestirà il Recovery, composta dai sei manager e dalla loro task force con trecento tecnici, non deve essere inquadrata a Palazzo Chigi: così chiede il Pd, per reagire alla mossa del triumvirato varato da Giuseppe Conte. Va invece costituita una società ad hoc partecipata dal Tesoro, in grado di raccordarsi con i singoli ministeri e con il presidente del Consiglio. È una controffensiva pesante, quella dem. Che conferma le tensioni anticipate da Repubblica. E che mira a ridimensionare il piano di governance presentato ai capidelegazione, con il quale il premier mantiene il pieno controllo dei 209 miliardi di investimenti stanziati dall’Europa. Due filosofie opposte, un braccio di ferro politico che alla fine potrebbe essere ricomposto con una soluzione di compromesso. Varando cioé un’unità di missione che dipenda non solo da Palazzo Chigi, ma anche dal ministero dell’Economia. Oppure costituendo una società totalmente pubblica i cui vertici verranno però nominati dal capo dell’esecutivo. Intanto un nuovo vertice tra Conte e i capidelegazione è in agenda già per oggi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: Idea patrimoniale scontro nel Pd – Patrimoniale, la proposta spacca la maggioranza M5S contro Leu, Pd diviso
Tema: Patrimoniale

C’è anche la patrimoniale a far discutere la maggioranza, un emendamento alla manovra firmato da esponenti di Leu e Pd scatena la reazione dei partiti di governo, che non vogliono mettere tasse durante la crisi. Il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, invita l’Italia «a non rinunciare al Mes».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ribaudo Alessio 
Titolo: Un manifesto per la rinascita scritto da manager e imprenditori
Tema: Il Manifesto dei manager

“Serve un nuovo Rinascimento italiano – spiega Romana Liuzzo, presidente della Fondazione “Guido Carli” – e a indicare la via maestra devono essere le migliori intelligenze del nostro Paese. Per questo abbiamo pensato a un grande cantiere che elaborerà un Manifesto ideale, con un approccio dialettico e improntato alla leale collaborazione, da offrire ai decisori politici”. Proprio per questo la Fondazione «Carli», metterà intorno a un tavolo — venerdì 4 dicembre, all’Auditorium Parco della Musica di Roma — il meglio della classe dirigente e imprenditoriale italiana.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argenio Alberto 
Titolo: Coprifuoco e niente canti in chiesa I consigli Ue contro la terza ondata
Tema: Piano europeo per il Natale “Scuole chiuse e cene in casa”

Le vacanze invernali rappresentano un “rischio” e, pertanto, possono trasformarsi nell’incubatore di una terza ondata di Covid che l’Unione deve assolutamente evitare. A tal fine, mercoledì Bruxelles pubblicherà la “Remain Safe Strategy”, le raccomandazioni ai governi su come gestire Natale e Capodanno chieste anche dal premier italiano Giuseppe Conte per armonizzare le misure in tutti i Paesi Ue e oggetto di un fitto lavoro diplomatico del ministro della Salute, Roberto Speranza, in vista del nuovo Dpcm sulle festività, atteso proprio per giovedì prossimo. Si tratta di linee guida non vincolanti – la Ue non ha competenza in materia – ma da inizio pandemia i governi hanno mostrato grande attenzione ai “consigli” dell’Unione. Da qui a dopodomani, quando verranno approvate dal team di Ursula von der Leyen, le raccomandazioni potrebbero ancora cambiare. Al momento, spiegano fonti europee concordanti si chiederà di mantenere lo stop alla didattica allungando vacanze o Dad, di rinforzare le misure restrittive per evitare ritrovi in ambienti chiusi, posti affollati e contatti ravvicinati. In caso contrario, prevedono gli esperti Ue, nella prima settimana di gennaio i ricoveri tornerebbero a salire massicciamente in tutta Europa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Goria Fabrizio 
Titolo: Sassoli: sì al Mes – Sassoli: “L’Italia non rinunci al Mes È garanzia contro le crisi bancarie”
Tema: Intervista a David Sassoli

“L’Italia non rinunci al Mes. È garanzia contro le crisi bancarie”. II presidente dell’Europarlamento: “Sbagliato non attivarlo, è come un’assicurazione sulla casa e avrà regole comuni. Il Recovery Fund arriverà con l’ok di Polonia e Ungheria. Senza di loro inutili i piani nazionali, si ricomincia da capo”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Di Feo Gianluca 
Titolo: Gen. Graziano: la guerra cyber è già iniziata – Graziano “La cyberguerra è già una minaccia L’Europa deve agire ora”
Tema: Intervista al Gen. Claudio Graziano –

“Le minacce di guerre tradizionali, quelle combattute con soldati e cannoni, sono potenziali. Invece il confronto digitale avviene ogni giorno. Sul fronte cyber bisogna rispondere ora, non domani. Pensiamo anche all’info-pandemia, alla produzione di disinformazione contro le nostre democrazie. Uno scenario minaccioso che non viene solo da Russia e Cina, ma anche da gruppi terroristici”. Ne parla il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione europea.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Colarusso Gabriella 
Titolo: Iran, un robot per l’attacco allo scienziato – “Ha sparato un robot” L’attacco allo scienziato secondo i Pasdaran
Tema: Iran

L’assassinio di Mohsen Fakhrizadeh sta diventando un problema spinoso per l’apparato di sicurezza iraniano. Tre giorni dopo non c’è ancora una versione unica sulle modalità dell’agguato, e sui social iraniani circola con insistenza una domanda: com’è stato possibile che uno degli scienziati nucleari più influenti e in teoria più protetti del Paese sia stato ammazzato in pieno giorno, poco distante da casa sua, in uno Stato che ha un apparato di sicurezza pervasivo ed esercita un controllo capillare sulla popolazione? Ieri pomeriggio l’agenzia di stampa Fars News ha raccontato una storia diversa. Si sostiene che Fakhrizadeh sia stato ammazzato da una sorta di robot, una mitragliatrice comandata da remoto piazzata su una Nissan parcheggiata a circa 150 metri di distanza dal convoglio che lo scortava.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Trump non cede “Imbroglio enorme” E allude alla grazia
Tema: Usa

Nella sua prima intervista dopo le elezioni, Donald Trump continua a non accettare la sconfitta e a denunciare frodi inesistenti. Dopo aver sostenuto la tesi dei brogli per tre settimane via Twitter, dopo aver perso tutti i ricorsi possibili e immaginabili, Trump se la prende con i suoi: accusa il governo federale, e i leader repubblicani negli Stati contesi, di non aver fatto luce sui cosiddetti complotti democratici. Tramontano per lui le ultime speranze: anche nel Wisconsin dopo Michigan, Pennsylvania e Georgia, tutte le verifiche e i riconteggi delle schede hanno confermato la vittoria di Joe Biden. Fra le illazioni sui piani di Trump, ha destato curiosità la dichiarazione in cui ha promesso di lasciare la Casa Bianca qualora il collegio elettorale certifichi la vittoria di Biden. La data canonica per quella certificazione definitiva è il 14 dicembre. Ma se Trump lasciasse la Casa Bianca quel giorno, si dimetterebbe con più di un mese d’anticipo rispetto al 20 gennaio, l’Inauguration Day in cui assume la presidenza il neo-eletto.
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Si segnala sempre da Repubblica l’analisi di Marta Dassù
Ue alla prova dell’agenda Biden
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Testata:  Stampa 
Autore:  Loewenthal Elena 
Titolo: Se il Giappone piange i suicidi delle sue donne – Quelle giapponesi che non vogliono più vivere
Tema: Giappone

Suicidi in Giappone. Sebbene il dolore non sia una questione di genere ma solo di anime, il fatto che siano soprattutto donne suscita sgomento: in Giappone solo nell’ultimo mese sono morte più persone suicide che per il Covid in tutto l’anno. E a togliersi la vita sono state soprattutto donne, di età diverse. In ottobre il tasso di suicidi femminili in Giappone è aumentato dell’83%.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Taino Danilo 
Titolo: I Paesi ricchi nell’inverno della fertilità – Virus e incertezza economica frenano le nascite in Italia
Tema: Covid e demografia
I Paesi ricchi, che avrebbero bisogno di una primavera delle nascite, vanno verso un inverno della fertilità; molti Paesi poveri, la maggior parte dei quali avrebbe beneficiato di un raffreddamento, sono in molti casi indirizzati verso una stagione se non di babyboom almeno di ulteriore crescita rispetto agli anni passati. Con risultati qualche volta solamente negativi, qualche altra volta disastrosi. In Occidente e nelle Nazioni avanzate il periodo 2020-2021 segnerà un gradino all’ingiù che a lungo potrebbe mantenere più bassa del dovuto la tendenza demografica già negativa. Negli altri Paesi potrebbe vedere messo sottosopra l’impegno di molti governi nella pianificazione familiare e portare a ondate di aborti non ufficiali, a nascite premature, a un aumento della mortalità infantile.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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CORRIERE DELLA SERA
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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IL GIORNALE
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LIBERO QUOTIDIANO
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IL FATTO QUOTIDIANO
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