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SINTESI IN PRIMO PIANO – 30 maggio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– 
Corsa verso le riaperture. Speranza: adesso si può programmare il futuro;
– Sostegni-bis, già 45 decreti attuativi;
– Confindustria: risale il Pil, la manifattura è solida. E c’è creazione di lavoro;
– Stresa, escono dal carcere gli accusati per la strage.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  De Leo Carlotta
Titolo: L’avanzata delle regioni bianche
Tema: Corsa verso le riaperture
Altri passi verso la normalità. Il Paese si avvia a diventare solo zona bianca. In tre regioni cancellato il coprifuoco. «Ora si può programmare il futuro» dice il ministro della Salute Roberto Speranza. Procede spedito il piano di vaccinazioni che tocca un nuovo record. Le vittime sono state meno di novanta.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  De Bac Margherita
Titolo: «Ma restiamo prudenti» – «Scenario positivo ma serve prudenza Ora l’importante è vaccinare i giovani»
Tema:  Intervista a Silvio Brusaferro
Il portavoce del Cts Silvio Brusaferro: «Siamo in una fase di transizione e le aspettative sono buone. Ma serve prudenza».
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Testata:  Stampa
Autore:  Carratelli Niccolò
Titolo: L’Aifa: “Sì al vaccino agli adolescenti” – Magrini: “Via libera alle dosi per gli adolescenti immunizzare i ragazzi dai 12 a 15 anni è sicuro”
Tema: Intervista a Nicola Magrini –
Genitori state tranquilli, il vaccino Pfizer è «ben tollerato» anche dagli adolescenti. Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, la nostra agenzia del farmaco, si prepara a dare il via libera al vaccino anti-Covid per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni: «Lunedì pomeriggio (domani, ndr) ci riuniremo per esaminare la decisione dell’Ema e dare semaforo verde all’autorizzazione in Italia».
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Falci Giuseppe_Alberto
Titolo: La tregua nel centrodestra per trovare i candidati Brugnaro e Toti al tavolo
Tema: Centrodestra
La novità di giornata è che il centrodestra si riunirà martedì. E che al vertice parteciperanno tutti i petali che compongono la coalizione, compresa la nuova formazione di Luigi Brugnaro, Coraggio Italia. Obiettivo: risolvere il dossier Amministrative e individuare i candidati di Roma e Milano. Dunque tutto risolto tra Forza Italia e il nuovo soggetto politico di Brugnaro e Toti? A dire il vero, non si direbbe. Non a caso un alto dirigente berlusconiano commenta così la presenza dei «traditori»: «Hanno bisogno di fare uscire le veline per far vedere che esistono». E ancora: «Brugnaro? Ma si rende conto che non esiste nel Paese?». In sostanza, la ferita non si è affatto rimarginata. Salvini tuttavia non disdegna il nuovo partito centrista, lo ha anche detto pubblicamente: «Se è un modo per allargare la coalizione, non può che essere una notizia positiva». E lo stesso ha fatto al ma ttino il meloniano Giovanni Donzelli, ospite di Omnibus su La7: «Se una formazione serve a togliere voti a Renzi e a Calenda, ben venga». A questo punto non resta che aspettare la giornata di martedì quando ci sarà il nuovo vertice che avrà l’arduo compito di trovare i candidati di Roma e Milano.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Pucciarelli Matteo
Titolo: Di Maio protagonista e Conte in stallo L’imbarazzo del M5S
Tema: M5S
Una riunione con i parlamentari delle commissioni Giustizia, due incontri con i tre ministri e i capigruppo di Camera e Senato — l’ultima venerdì pomeriggio poco prima del Consiglio dei ministri —, conferenze via Zoom con Torino e Milano per parlare delle locali amministrative, chiusura dell’accordo con il Pd su Napoli per la candidatura a sindaco di Gaetano Manfredi coordinandosi con Enrico Letta. Non ha ancora ufficialmente i galloni del leader di partito, la battaglia legale con la piattaforma Rousseau lo sta trattenendo in un limbo dal quale non è ancora chiaro come uscire, per questo il lavoro di Giuseppe Conte per dare una linea al M5S è finora tutto dietro le quinte. «E poi Luigi Di Maio manda una lettera al Foglio e tiene banco per giorni, rubandogli la scena», dice un po’ malizioso un big dei 5 Stelle. Anche perché l’attesa del nuovo Movimento si sta prolungando ben oltre quanto preventivato: l’ex premier aveva promess o di lanciarlo a inizio maggio, siamo già a giugno. Questa impasse comporta problemi organizzativi e di gestione interna. E mentre Pd e Lega si fanno battaglia e tirano per la giacca Mario Draghi, Conte — si racconta — non ha un filo diretto col suo successore a Palazzo Chigi.
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Testata:  Mattino 
Autore:  Monga Federico 
Titolo: «Crac Comuni, basta fingere il centrodestra ora collabori» – Letta: «Salva Comuni prime misure in estate»
Tema: Intervista ad Enrico Letta

Enrico Letta intervistato dal Mattino mette al centro Napoli. E tuttavia “la pandemia si è rovesciata, moltiplicando le situazioni di disagio, anche sugli enti locali. Tocca centinaia di comuni italiani tra cui Napoli, Palermo e Torino, solo per citare i centri maggiori. Un primo passo con il decreto ristori bis è già stato fatto. Segno che il governo è sensibile. Conto in una partecipazione anche del centrodestra. Ci sarà una road map. E conto che, già prima dell’estate, questa road map sia affrontata. E’ essenziale per evitare il dissesto indipendentemente da chi diventerà sindaco”. “La classe dirigente del Mezzogiorno ha pensato troppo al potere dimenticando popolo ed elettori”. “A Bassolino dobbiamo scuse vere: ci aiuti con Manfredi a salvare Napoli”.
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Si segnala anche
L’Espresso – Intervista a Enrico Letta – Res Divisa – Unità divisa
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Milella Liana 
Titolo: Il retroscena – Il segnale grillino a Cartabia “Sulla giustizia sì al dialogo”
Tema: Giustizia

«Lo strappo di Di Maio sulla gogna giudiziaria? Ma noi, sulle riforme della giustizia, abbiamo già detto a Marta Cartabia, con ben 48 ore di anticipo rispetto alla sua uscita, che il M5S non avrà alcun problema a sottoscrivere norme che rispettino pienamente la Costituzione. Detto questo, detto tutto». Anche una prescrizione “garantista”? «Saremo d’accordo su una formula che assicuri la certezza della pena». In una parola: se Di Maio ha chiesto scusa a Uggetti, chi sta trattando con la Guardasigilli per condune in porto le riforme del processo penale e del Csm è convinto di aver già seguito — senza sapere nulla dell’uscita del ministro degli Esteri — una linea che certo non si può definire oltranzista. A partire dalla prescrizione. Sulla quale M5S non ha posto paletti invalicabili, a patto che la soluzione «non diventi denegata giustizia».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Curridori Francesco 
Titolo: I veri odiatori – Il sottosegretario 5s ha alimentato l’odio contro la Casellati
Le minacce alla presidente del Senato – si legge – seguono una scia di violenza sui social. In particolare, un tweet del sottosegretario Sibilia. E si parla di cordone sanitario rosso per il prof che insulta la Meloni.
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Testata:  Tempo 
Autore:  Bisignani Luigi 
Titolo: Il retroscena – Le nomine di Draghi mandano in tilt i ministri – Draghi si allontana dal Colle
Tema: Nomine

Nel risiko del potere, in fatto di nomine prima si parlava di lottizzazione e clientelismo; oggi, più elegantemente, di discontinuità. Ma il risultato, anche con un premier come super Mario, non cambia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guastella Giuseppe 
Titolo: Funivia, in libertà gestore e direttore II terzo agli arresti – Funivia, liberi gestore e direllore Tadiiil va agli arresti domiciliari
Tema: Strage della funivia

Interrogati e scarcerati i tre indagati per la strage della funivia Stresa-Mottarone: ai domiciliari Gabriele Tadini, liberi Enrico Perocchi e Luigi Nerini. Davanti al gip è iniziato lo scarico di responsabilità, con accuse reciproche. Se Tadini ha ammesso di aver posizionato il forchettone ai freni altre volte, Perocchi ha scaricato tutto su di lui, e Nerini su entrambi: la sicurezza non era mia competenza.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Marini Andrea – Paris Marta
Titolo: Sostegni-bis, già 45 decreti attuativi
Tema: Il cammino del Dl
Il decreto legge Sostegni bis, entrato in vigore mercoledì scorso, ha appena iniziato il suo iter alla Camera per la conversione in legge. Ma si è già aperta la partita dell’attuazione: per rendere pienamente operativo il suo impianto, il decreto avrà bisogno di 45 provvedimenti attuativi. Uno stock non indifferente nonostante il governo abbia messo nero su bianco l’obiettivo di mantenere a livello minimo il ricorso ai decreti attuativi. Tra le norme più attese, contributo a fondo perduto, Alitalia e governance dell’Anpal.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Confindustria: risale il Pil, la manifattura è solida E c’è creazione di lavoro
Tema: Report del Centro Studi Confindustria

L’inizio di un «un lungo sentiero stretto di risalita dopo la crisi», con un «primo piccolo aumento del Pil nel secondo trimestre» cui seguirà «un forte rimbalzo di oltre il 4% nel 3° e 4° trimestre. È la prospettiva che emerge per l’Italia da Congiuntura flash, la nota congiunturale del Centro studi di Confindustria. La manifattura è protagonista della crescita, segnali positivi dai servizi. E tornano a crescere i posti di lavoro. Il trend sarà consolidato dagli investimenti del Recovery.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Tempi tagliati per ottenere il superbonus
Tema: Semplificazioni
Il giorno dopo il varo del decreto legge su governance e semplificazioni i partiti della maggioranza rivendicano ciascuno le proprie conquiste. Un po’ tutti, a partire da Lega, Forza Italia e 5 Stelle, mettono il cappello sull’eliminazione di alcune complicazioni sul Superbonus del 110%: non servirà più la verifica di doppia conformità, ma basterà la Cila, comunicazione di inizio lavori asseverata, come per gli altri bonus edilizi. In questo modo si risparmieranno tempi e risorse. Oggi ci vogliono fino a tre mesi per accedere alla documentazione presso i comuni e anche questo spiega perché a fine aprile erano state presentate appena 12.745 domande per il Superbonus, di cui solo il 10% da parte dei condomini. Il Pd si vanta in particolare delle norme per favorire le assunzioni di giovani e donne nelle imprese che realizzeranno i progetti del Recovery plan. Ancora il Pd, i 5 Stelle e Leu fanno propri gli articoli che evitano il massimo ribasso sugli a ppalti e fissano dei paletti sui subappalti. Risultato rivendicato anche dai sindacati. Ma già si prepara un nuovo braccio di ferro sul prossimo decreto legge, quello sulle assunzioni rapide nella PA. Si tratta del terzo passo necessario a garantire la realizzazione, entro il 2026, degli investimenti pubblici inseriti nel Pnrr spedito a Bruxelles, condizione per ottenere i circa 200 miliardi di risorse Ue, a partire dall’anticipo, circa 24 miliardi, che dovrebbe arrivare entro l’estate. Una novità è poi la procedura ultraveloce per 8 grandi opere, con tempi contingentati in tutte le fasi autorizzative e poteri sostitutivi del premier, per supere inerzie e ostacoli che compromettano il rispetto dei tempi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bei Francesco 
Titolo:”Siamo alla vigilia di un nuovo boom economico, andremo sopra il 5%”
Tema: Intervista a Renato Brunetta

Il ministro della Pubblica amministrazione Brunetta: «Ho la sensazione, anzi è più che una sensazione, che siamo alla vigilia di un nuovo boom economico. Il rimbalzo, come tasso di crescita del Pil, sarà più vicino al 5 che al 4% previsto. E forse persino qualcosa più del 5%. Il nostro compito, come governo ma vorrei dire come Paese, è allora quello di non sprecare questa occasione unica e irripetibile, accompagnandola con le riforme». C’è la firma di Renato Brunetta nell’ultimo decreto Semplificazioni. Quello che, come si dice ora, dovrà “mettere a terra” le opere previste nel Pnrr. E la prossima settimana sempre Brunetta firmerà un altro decreto, sul reclutamento nella Pa, per assumere quelle centinaia di tecnici e specialisti che dovranno poi attuare il piano. II boom che prevede non è frutto del Pnrr, dato che ancora non si è visto un euro. Da cosa dipende? «Anzitutto dal clima che si s ta creando. Il Pnrr ancora non c’è, i primi 25 miliardi dovrebbero arrivare tra agosto e settembre, ma ci sono già stati il Next Generation Ue, la decisione storica di fare debito comune, e ovviamente l’effetto Draghi, con un governo di unità nazionale guidato dalla personalità più credibile che l’Italia potesse mettere in campo. Tutto questo, insieme al successo del piano vaccinale del generale Figliuolo”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Amato Rosaria 
Titolo: La quota per giovani e donne piace al Pd ma non alla Cgil
Tema: Sindacati

«Nel decreto Semplificazioni le donne e i giovani diventano concretamente priorità del Paese», twitta la sottosegretaria al Mise Anna Ascani (del Pd, il partito che ha spinto per la norma. L’articolo 48 del decreto anticipa le linee della “certificazione di genere” che è prevista in via sperimentale dal Pnrr, con un finanziamento di 10 milioni, un progetto pilota che dovrebbe aprire la strada a questo nuovo tipo di attestazioni. Tra i requisiti presi in considerazione, l’adozione di «modalità innovative di organizzazione del lavoro» per favorire la parità di genere, il rapporto numerico tra uomini e donne, i livelli retributivi, il conferimento di incarichi apicali. Però poi al sesto comma lo stesso articolo prevede che le stazioni appaltanti possano «escludere l’inserimento nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti» della quota obbligatoria del 30% dandone «adeguata e specifica motivazione». Una scappatoia che fa storcere il naso ai sindacati.
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 Corriere della Sera 
Intervista a Luigi Sbarra – Sbarra (Cisl): da noi un giudizio positivo, ora un patto sociale su Fisco e pensioni
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Il retroscena – I superpoteri a Palazzo Chigi svuotano l’Anac
Tema: La governance di Draghi svuota l’Anac

Nel decreto che dà forma alla governance che si occuperà di gestire gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e di resilienza viene istituito un ufficio dirigenziale presso la Ragioneria dello Stato, al Tesoro, con «funzioni di audit del Pnrr e di monitoraggio anticorruzione». Di fatto è un doppione: in Italia esiste un’Autorità anticorruzione, Anac, che avrebbe proprio questo compito e che invece sul Recovery plan non avrà voce.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Cassese: “Giusto lasciare al premier la guida del Pnrr” – “L’accentramento non è esagerato piano straordinario, tocca al premier”
Tema: Intervista a Sabino Cassese

I poteri del premier “previsti dal decreto semplificazioni non sono né speciali, né esorbitanti”. È il sigillo di costituzionalità posto dal professor Sabino Cassese, che per chiarire la filosofia sottintesa alle norme della governance del Pnrr, pone un quesito: «Per un’attività così importante come un piano straordinario di ripresa, per la durata di sei anni, Potrebbe il presidente del Consiglio dei ministri, non assumere la responsabilità di mantenere l’unità di indirizzo politico amministrativo e non dirigere la politica generale del governo, come prevede l’articolo 95 della Costituzione?».
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Testata:  Corriere della Sera La Lettura 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: Il debito populista
Tema: Intervista a Mario Monti

La prospettiva del Recovery plan, osserva il senatore a vita Mario Monti, consente un’espansione della spesa, con il ritorno dello Stato-mamma, tanto caro ai partiti italiani. Ma c’è il grave rischio che con il ricorso al disavanzo «buono» si accumulino oneri finanziari insostenibili sulle spalle delle future generazioni. A 75 anni dalla nascita della Repubblica non possiamo permetterci di ricadere negli errori del passato. Anche perché i prestiti europei sono condizionati e presto Bruxelles ci presenterà il conto
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Graziani Alessandro 
Titolo: Valute digitali, dalla Ue alla Cina la sfida di governatori e big tech – Euro digitale, la Bce lo studia ma le banche sono preoccupate
Tema: Euro digitale

L’euro digitale allo studio della Bce è per ora solo un progetto. Ma fa già discutere il mondo finanziario che si divide tra chi vi intravede un’opportunità e chi un rischio.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Messaggero 
Autore:  Gentili Alberto 
Titolo: «Servirà un altro Recovery ma i falchi sono un rischio» – «Serve un nuovo Recovery I “falchi” sono un pericolo»
Tema: Intervista a David Sassoli

Presidente Sassoli, il governo Draghi ha rispettato i patti: il sì al Recovery Plan e al decreto semplificazioni è arrivato nei tempi previsti. Crede che l’Italia riuscirà a utilizzare per intero i 248 miliardi del piano, rispettando il timing e incassando le rate? Il Presidente del Parlamento europeo: «Certamente. E sono sicuro che verrà rispettata anche la road map delle riforme. Ci sono perciò tutte le possibilità per il successo del piano di ripresa italiano e questo condizionerà positivamente la ripresa europea. Finalmente ci siamo. E ora vedremo anche quanto vale l’Europa quando si presenta unita». «Con le ratifiche nazionali l’Unione europea potrà cominciare ad emettere bond per finanziare il Fondo di ripresa e resilienza e distribuire le risorse ai singoli Stati. Dagli investitori saremo valutati per quello che siamo, una grande potenza che ha deciso di fare debito comune per finanziare la ripresa comune. Sarà un successo. Non saranno giudicati i singoli Stati – l’Italia, la Germania, la Lituania – ma l’Unione, con il suo know how industriale, tecnologico, culturale, agricolo. Siamo davvero a un cambio di fase. E quello che è stato possibile una volta potrà esserlo ancora». Poi la considerazione: “Il patto debito-Pil al 60% va ripensato: i Paesi frugali cambino schema”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Molinari Maurizio 
Titolo: Editoriali – La bussola di Draghi tra Biden e Macron
Tema: La politica estera del Governo Draghi

A oltre cento giorni dall’insediamento a Palazzo Chigi la politica estera di Mario Draghi inizia ad assumere caratteristiche ben definite che ruotano attorno a intese privilegiate che rafforzano e completano la tradizionale fedeltà a Ue e Nato: sui temi multilaterali con l’America di Joe Biden e sullo scacchiere del Mediterraneo con la Francia di Emmanuel Macron. Basta guardare a quanto avvenuto nelle ultime settimane per comprendere velocità ed entità di tali sviluppi. Nell’intervento di venerdì al Global Solutions Summit il premier italiano ha parlato di un «ritorno al multilateralismo» per impatto della reazione al Covid 19 che ha indebolito il sovranismo «perché ci ha insegnato che è impossibile affrontare problemi globali con soluzioni nazionali».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: La sfida di Meloni a Salvini Un giro d’Europa per pesare tra i sovranisti
Tema: La sfida di Meloni e Salvini in Europa

Uno si appresta alla defatigante domenica portoghese, l’altra è reduce da una intensa due giorni fra Madrid e Varsavia. La contesa fra Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sposta in Europa. I leader della destra italiana non risparmiano energie nel tentativo di accreditarsi presso le grandi famiglie sovraniste del Continente. Con l’obiettivo di contare sempre più, o almeno di non perdere peso, nel Parlamento di Strasburgo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Franceschini Enrico 
Titolo: Allarme in Gran Bretagna: salgono i contagi, si teme la terza ondata – Allarme variante indiana E ora nel Regno Unito i contagi tornano a risalire
Tema: Gb

La variante indiana fa temere al Regno Unito una terza ondata di contagi: venerdì il numero dei casi giornalieri ha superato i 4 mila per la prima volta da aprile, ieri sono stati quasi 3.400, un aumento del 43 per cento in una settimana. Ma i vaccini sembrano per il momento efficaci anche contro la nuova, più aggressiva forma del Covid, perché il numero delle vittime rimane basso, soltanto 7 nella giornata di sabato, appena una in più rispetto a sette giorni prima, e non cresce neppure il numero dei ricoverati in ospedale. In un’Inghilterra che ha vissuto il suo primo weekend di temperature estive, riempiendo spiagge, parchi e pub come se fosse tornata la piena normalità, paura e speranza avanzano così di pari passo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Variante indiana, salgono i contagi Londra frena sul «liberi tutti»
Tema: Gb

Per Boris Johnson è di nuovo dilemma: procedere col piano di riaperture o tirare il freno di fronte al diffondersi della variante indiana del coronavirus? Secondo il calendario per l’uscita dal lockdown, il prossimo 21 giugno dovrebbe essere la data per la fine di tutte le restrizioni: ma intanto i contagi stanno di nuovo salendo e gli esperti fanno a gara nel raccomandare cautela. Non che la situazione sia drammatica: è vero, questa settimana sono stati registrati un quarto di contagi in più rispetto a quella precedente, ma i numeri assoluti restano molto bassi (ieri hanno contato 3.398 nuovi casi). Soprattutto, i vaccini sembrano aver spezzato il legame tra infezioni, ricoveri e decessi: il numero delle persone in ospedale non è salito e ormai da settimane si contano meno di dieci morti al giorno per Covid in tutta la Gran Bretagna. Un successo dovuto al fatto che adesso circa tre quarti della popolazione adulta ha ricevuto almeno la prima dose di vaccin o e quasi la metà è completamente immunizzata. La variante indiana desta tuttavia preoccupazione: si diffonde molto rapidamente, tanto che ormai rappresenta tre quarti dei nuovi casi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Serafini Marta 
Titolo: Zaki dal carcere scrive a Segre: «Le darò la lettera di persona»
Tema: Caso Zaki

Una lettera per Liliana Segre. Per ringraziarla di quell’impegno mostrato in Parlamento durante il voto per chiedere il riconoscimento della cittadinanza. Ma anche per esprimere gratitudine per l’amore e sostegno espresso. Scrive dal carcere Patrick Zaki mentre si avvicina l’ennesima — e questa volta ancora più crudelmente ritardata — udienza per il rinnovo della sua custodia cautelare che dura ormai da 478 giorni. Ma si ripromette di consegnare quella lettera di persona, quando potrà incontrare la senatrice da uomo libero, in Italia.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Arnaldi Valeria 
Titolo: Intervista ad Alvise Zennaro – «Chiuso in una cella in Sudan mio fratello rischia la morte»
Tema: Imprenditore in cella in Sudan

Era metà marzo quando Marco Zennaro, 46 anni, sposato e padre di tre bambini, ha lasciato Venezia per risolvere una controversia commerciale a Khartum, in Sudan. Sembrava un normale viaggio di lavoro, ma, appena arrivato, è stato arrestato. Dopo due settimane in una stanza d’albergo presidiata da uomini armati, nonostante gli accordi che sembravano aver chiuso la questione, il primo aprile scorso Zennaro, mentre era all’aeroporto per tornare in Italia, è stato arrestato per un’altra denuncia, di un “uomo potente”, e trasferito in cella. Parla il fratello: «È profondamente provato, fisicamente e psicologicamente. Lo stato di detenzione è agghiacciante. Sta in uno stanzone con trenta persone. Non ci sono letti o brande, né una sedia. Deve dormire sul pavimento. C’è un solo bagno. Per lavarsi usano secchi. In quella stanza ci sono 45 gradi, il caldo è infernale (…) Le misure anti-Covid non esistono”. Domani arriverà nel paese un inviato della Farnesina per cercare di trovare una soluzione.
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Testata:  Avvenire 
Autore:  Lambruschi Paolo 
Titolo: Dopo sette mesi di guerra nel Tigrai «ne uccide più la fame che le armi»
Tema: Etiopia

L’80% del raccolto nell’area, che vive di agricoltura, è stato distrutto o saccheggiato mentre il 90% del bestiame è stato ucciso o requisito. Secondo Lowcock gli sfollati sono 2 milioni. Per l’Onu l’accesso degli aiuti è peggiorato ancora con attacchi, ostruzioni e ritardi alle operazioni umanitarie. In primo piano oggi su Avvenire l’Etiopia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Magrì Fabiana 
Titolo: Il retroscena – Il capolinea di Netanyahu – Israele verso un governo senza Netanyahu
Tema: Israele

La svolta è nell’aria, manca solo l’annuncio e poi per la prima volta dopo oltre un decennio, il governo israeliano non sarà guidato da Benjamin Netanyahu. E il suo Likud non sarà nemmeno nella compagine di maggioranza che reggerà il paese. Ieri le voci di un’intesa fra le forze anti-Bibi si sono rincorse per tutte la giornata.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gandolfi Sara 
Titolo: Il Canada riscopre la sua «vergogna» La fossa comune dei bimbi indigeni
Tema: Canada

Il Canada torna a fare i conti con quello che il suo premier, Justin Trudeau, definisce «il capitolo più vergognoso della nostra storia». Un periodo di omertà generalizzata. Tutti sapevano, perché in ogni provincia dello Stato nordamericano, nel secolo scorso, operavano le «scuole residenziali», gestite dalle Chiese cristiane. Il governo di Ottawa sosteneva che fosse il miglior sistema per integrare «gli indigeni». I bambini venivano così strappati alle loro famiglie fin da piccolissimi, per essere avviati «all’educazione bianca». Nel giardino di una di queste scuole, la Kamloops Indian Residential School, in British Columbia, è stata scoperta una fossa comune con i resti di 215 bambini.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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CORRIERE DELLA SERA
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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***Prima pagina – Edizione della mattina
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IL GIORNALE
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LIBERO QUOTIDIANO
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IL FATTO QUOTIDIANO
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