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SINTESI IN PRIMO PIANO – 3 luglio 2019

IN EVIDENZA SUI MAGGIORI QUOTIDIANI

– Nominate due donne al vertice dell’Europa: Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue, Christine Lagarde alla Bce
– Sea Watch, liberata Carola Rackete: ha salvato vite. Il Viminale in pressing ma il pm ha già negato il nulla osta all’espatrio
– Nessuna procedura d’infrazione per l’Italia: verso il via libera Ue alla manovra 2019
– Scuola, 59mila assunzioni a settembre

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Il retroscena – Migranti, Carola libera Il gip: ha salvato vite – Il Viminale in pressing Ma il pm ha già negato il nulla osta all’espatrio
Tema: Sea Watch, liberata Carola Rackete

È un bluff l’espulsione immediata di Carola Rackete annunciata ieri sera dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Perché il pubblico ministero di Agrigento ha già negato il nulla osta al provvedimento e lo ha notificato al Viminale. E perché la comandante della Sea Watch — nonostante il gip ieri sera abbia ritenuto infondate le accuse — deve rimanere a disposizione dei magistrati che l’hanno indagata anche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il decreto firmato dal prefetto non potrà dunque essere eseguito. Quanto basta per far salire il livello di scontro tra Salvini e le toghe in una polemica che nei prossimi giorni potrebbe aggravarsi ulteriormente viste le accuse esplicite rivolte dal ministro Anche perché la decisione del giudice di Agrigento, che accolto le tesi dell’avvocato difensore Alessandro Gamberini, potrebbe costituire un precedente importante anche per altri casi analoghi di navi delle Ong e questo spinge Salvini «a fare tutto il possibile per bloccarle», come ha ripetuto ieri sera.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Piccolillo Virginia 
Titolo: Carola: libera, vince la solidarietà Salvini: una vergogna, cacciamola
Tema: Sea Watch, liberata Carola Rackete

Libera, anche se Salvini la vuole fuori dall’Italia. Al termine di una giornata di attesa, trascorsa ai domiciliari nella palazzina gialla di via Dante ad Agrigento, Carola Rackete ha vinto: ora sono sollevata – ha detto – «è una vittoria della solidarietà». Il giudice delle indagini preliminari di Agrigento, Alessandra Vella, ha bocciato tutte le richieste della Procura contro il comandante della Sea Watch che ha violato il divieto di sbarco a Lampedusa, non si è fermata agli alt della Guardia di Finanza e ha attraccato colpendo la motovedetta che si era frapposta al molo per impedire l’arrivo non autorizzato della nave. II gip ha ribaltato la linea della procura. Non ha convalidato l’arresto. Per il magistrato non si ravvisa il reato di resistenza al pubblico ufficiale e violenza a una nave da guerra perché esiste una «scriminante»: Carola ha agito nell’«adempimento di un dovere» per «salvare vite umane». II gip ha dato credito alla versione di Carola anche sullo schiacciamento della motovedetta della Finanza, giustificato dalla capitana dicendo: «Credevo si spostassero».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lerner Gad 
Titolo: Carola è libera Rabbia di Scalvini – Carola, la vittoria del cuore
Tema: Sea Watch, liberata Carola Rackete

“C’è un giudice ad Agrigento. Anzi, una donna giudice per le indagini preliminari (da tre anni la componente femminile è maggioritaria nella magistratura italiana): si chiama Alessandra Vella. Ha dato prova di autonomia e impermeabilità alle correnti furibonde sobillate nell’opinione pubblica da un potere esecutivo che, senza averne diritto, invocava la galera per la comandante della Sea-Watch 3. Alessandra Vella ci ha ricordato che la democrazia italiana si fonda ancora, per fortuna, sulla divisione costituzionale dei poteri, con ció restituendo al nostro Paese un’onorabilità che rischiava di perdere di fronte ai suoi partner europei. Del resto anche l’Europa è donna, da oggi, più di ieri. Vorrà pur dire qualcosa. La gip non si è limitata a smantellare l’inverosimile versione dell’approdo a Lampedusa, secondo cui — non si sa bene per quale pulsione masochistica — Carola Rackete avrebbe volontariamente cercato di speronare e affondare la motovedetta della GdF, con l’intenzione di nuocere ai cinque militari a bordo”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Parlamento, fondi, concessioni, cultura: rischio rottura al vertice sull’autonomia
Tema: Rischio rottura al governo

Nelle intenzioni della Lega l’ennesimo vertice di questa sera a Palazzo Chigi sull’autonomia differenziata di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna avrebbe dovuto rappresentare la chiusura di una telenovela ormai indigesta. Per i Cinque Stelle invece non si sarebbe nemmeno dovuto tenere, al punto che nelle scorse ore un pressing più o meno sotterraneo avrebbe spinto per rinviare l’appuntamento. Bastano queste premesse, insieme all’orario di convocazione alle 19, per intuire che il nuovo round ministeriale convocato dal premier offre le premesse per un nuovo scontro Lega-M5s. Dai dossier incrociati di Atlantia e Alitalia fino alla nuova minaccia di chiusura dell’Ilva dopo il «no» allo scudo penale per Arcelor, la scena del resto è affollata di temi complicati per la maggioranza.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Marco 
Titolo: Le deputate espulse: il Movimento ci controlla Contro di noi un tribunale giacobino
Tema: Espulse due deputate dal M5S

Lacrime, sospetti e accuse. La cacciata di due deputate, Veronica Giannone e Gloria Vizzini, apre un nuovo strappo nella tela di Luigi Di Maio e rivela quanto profonda sia la sofferenza di tanti parlamentari del Movimento Cinque Stelle. Dopo aver versato tutte le sue lacrime, Giannone accusa il gruppo dirigente e getta luce sull’area del dissenso: «Di lamenti ne ho sentiti tanti. Moltissimi colleghi sono insofferenti e mi hanno confessato la tentazione di dimettersi da deputato. Ma ci vuole coraggio». Ci ha pensato anche lei, quando ha letto sul Blog delle Stelle di essere stata accompagnata alla porta senza una telefonata, una mail, un sms: «Ho pianto molto, è stata la cosa più brutta che potesse capitarmi. Ma dimettersi sarebbe una sconfitta per una come me, che ama combattere. Qualche mese fa, quando non riuscivo a digerire le norme di Salvini, avevo persino abbozzato la lettera di dimissioni. Poi parlando con mio marito ho deciso di restare». Per lo stipendio? «No, per le idee — smentisce le insinuazioni Giannone —. Ti attaccano sul privato, ti costringono a rispondere di cose che non hai fatto, ti fanno apparire attaccata ai soldi».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Evangelisti Mauro 
Titolo: Roma sotto i rifiuti fino a Natale, Raggi chiede aiuto a Conte – Rifiuti per strada fino a Natale E Raggi evoca la crisi pilotata
Tema: Emergenza rifiuti a Roma

Il nuovo consiglio di amministratore di Ama: «Supereremo la crisi dei rifiuti solo a Natale». La sindaca Virginia Raggi, mentre i cumuli di spazzatura crescono, in una lettera al presidente del Consiglio: «È una crisi stabilita a tavolino», «sono disposta ad adottare come sindaco di Roma e della Città Metropolitana tutti gli atti di mia competenza anche straordinaria per assicurare la regolarità del servizio». Appena due settimane fa il Movimento 5 Stelle di Roma su Facebook gigioneggiava: «La situazione della raccolta nei Municipi è in progressivo miglioramento, l’Ama ci ha assicurato che a breve tutto tornerà a regime».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Grignetti Francesco – Izzo Edoardo 
Titolo: L’Anm attacca: il pg Fuzio si dimetta ed evitiamo altri effetti devastanti
Tema: Scandalo sulle nomine al Csm

E’ una valanga di discredito che non accenna a fermarsi, lo scandalo sulle nomine al Consiglio superiore della magistratura. Leggendo sui giornali le intercettazioni di imbarazzanti conversazioni tra il procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio, e Luca Palamara, tra i magistrati è montato lo sconforto e la rabbia. Dopo ore di chat ribollenti, i vertici dell’Anm hanno fatto un passo senza precedenti: chiedono le dimissioni di Fuzio senza se e senza ma, annunciando che per il massimo vertice della pubblica accusa in Italia ci sarà un processo davanti ai probiviri dell’associazione. Anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha messo al lavoro gli uffici del ministero per vagliare il caso-Fuzio e il ministro ha fatto trapelare la sua «grande preoccupazione rispetto alla delicatezza istituzionale della vicenda».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bonini Carlo 
Titolo: I pizzini choc di Palamara “Quel processo va ritardato”
Tema: Scandalo sulle nomine al Csm

A volte basta un foglio, uno solo, per raccontare una catastrofe altrimenti tratteggiata da decine e decine di ore di intercettazioni ambientali registrate da un potente spyware come il Trojan, da centinaia di pagine di verbali, dalle incomprensibili alchimie per addetti degli interna corporis del Csm. Ebbene, quel foglio, la Lettera Scarlatta di questa inchiesta della Procura Perugia che da palla di neve si è fatta valanga, se lo sono ritrovati per le mani i militari del Gico della Guardia di Finanza la mattina del 30 maggio scorso, quando hanno bussato alla porta dell’abitazione di Luca Palamara, nel quartiere bene dei Parioli, e quando hanno rovesciato i cassetti del suo ufficio, la stanza 324 della palazzina C del Palazzo di Giustizia di Roma. Redatti in corpo sedici e a lettere maiuscole – perché la vista non facesse difetto – e sottolineati, lì dove necessario, Palamara conservava i “pizzini” di chi gli si raccomandava – qualche bancarottiere, qualche evasore fiscale, qualche protestato – sapendo che la giustizia non è uguale per tutti.Leggi l’articolo da: PC/Tablet  SmartPhone

Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Niente procedura: verso il via libera Ue alla manovra 2019 – Niente procedura d’infrazione: pronto il sì Ue ai conti 2019
Tema: Nessuna procedura d’infrazione per l’Italia

L’aggiustamento varato da Roma soddisfa Bruxelles: la Commissione Ue dovrebbe ritirare oggi la raccomandazione di procedura per debito eccessivo, ritenendo i conti pubblici italiani ciel 2019 in linea con il Patto di Stabilità. Ma sarebbe solo rinviato il redde rationem: il mancato impegno per il 2020 rende più difficile il confronto in autunno. Primo effetto, intanto, del Dl “salva-conti”: in attesa di conoscere i risparmi su reddito di cittadinanza e quota 100, vengono congelati 1,5 miliardi dei ministeri. Sui mercati continua la corsa ai titoli di Stato italiani, favorita dalla correzione dei conti e dalla convinzione che la Bce entrerà presto in campo: il rendimentodei BTp decennali èsceso a 1,84%. Lo spread sui Bund cala a 221 punti base, minimo da luglio 2018.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Il governo evita la procedura Lo spread italiano scenderà Ma Bce verso un nuovo piano
Tema: Nessuna procedura d’infrazione per l’Italia
Per far scendere lo spread con il Bund tedesco ai minimi di giugno – ha chiuso a 221 punti – è bastato l’annuncio di un po’ di risparmi raccolti qui e là nelle pieghe del bilancio pubblico. Da ieri la manovra (quasi) correttiva del governo è anche un decreto, firmato in fretta e furia da Sergio Mattarella. Sette virgola sei miliardi di euro che verranno risparmiati in ossequio alle regole europee, uno e mezzo dei quali sottratti con legge urgente a red dito di cittadinanza e anticipo pensionistico. Il governo mette a riduzione del deficit quasi tre miliardi di maggiori entrate fiscali – la fatturazione elettronica sta dando risultati importanti – e arriva un miliardo di tagli alle spese: cinquecento milioni verranno sottratti al Sud, altri trecento ai fondi per il trasporto pubblico locale. Benché l’Unione lo chiedesse, il governo non ha preso per ora alcun impegno per tenere i conti a posto anche nel 2020. Eppure le voci che arrivano da Bruxelles dicono che la Commissione europea oggi stesso chiuderà comunque la procedura di infrazione per debito eccessivo contro l’Italia.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Petrini Roberto
Titolo: Il retroscena – Verso il no a procedura d’infrazione, Tria: non sforeremo – La lettera di Tria “Non sforeremo la spesa nel 2020”
Tema: Gli impegni del governo
«Cari Juncker, Dombrovskis, Moscoviti». Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria hanno inviato ieri sera la lettera richiesta da Bruxelles per assicurare, dopo il varo del “decreto congela spese” e dell’assestamento di bilancio, la tenuta dei conti pubblici nel 2020. Due paginette in cui Roma «reitera l’impegno di raggiungere un miglioramento strutturale in linea con il Patto di stabilità e crescita» e assicura che la sterilizzazione dell’aumento dell’Iva sarà compensata con misure alternative. Per far fronte a questi impegni, il governo ha previsto una «strategia integrata» basata su una nuova spending review e su un taglio delle agevolazioni fiscali. Il punto più importante della lettera arriva poco dopo: Conte e Tria assicurano che i risparmi emersi da reddito di cittadinanza e quota 100 saranno strutturali: il budget 2020 infatti «sarà rivisto alla luce dei favorevoli trend osservati nel 2019».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  M.Mo. – G.Tr. 
Titolo: Clausola di spesa per il 2020 Ma sulle priorità non c’è intesa
Tema: Nessuna procedura d’infrazione per l’Italia

Il deficit 2019 che ritorna ai livelli concordati a dicembre è un argine forte contro la procedura d’infrazione. «Conosco i nostri dati e sono buoni, dovremo avere un riscontro buono» ha pronosticato ieri il ministro dell’Economia Tria. Ma le divisioni nella maggioranza rendono decisamente più nebuloso l’orizzonte del 2020, su cui la commissione si attendeva da Roma impegni precisi. Nei giorni scorsi era stato preparato un documento per ribadire gli obiettivi di riduzione del deficit e di freno al debito, con l’ipotesi di realizzarlo sotto forma di relazione da sottoporre al Parlamento. Ma il «no» soprattutto della Lega, per il timore di ipotecare a priori le ambizioni di Flat Tax, ha bloccato il tutto. A leggere con attenzione il decreto salva conti, in realtà, una clausola a garanzia anche del prossimo anno si incontra.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tucci Claudio 
Titolo: Scuola, 59mila assunzioni a settembre – Docenti, pronte 58.627 assunzioni a settembre
Tema: Assunzioni a scuola

Il ministro dell’Istruzione Bussetti ha chiesto al governo l’ autorizzazione a coprire i posti che il prossimo anno scolastico si renderanno vacanti: quasi 59mila cattedre (58.627 per la precisione, di cui 14.552 di sostegno) da assegnare a docenti a tempo indeterminato. Per il 50% delle assunzioni si attingerà a graduatorie dei concorsi per titoli ed esami, per il restante 50% a graduatoria ad esaurimento. L’anno scorso il governo autorizzò il Miur a immettere in ruolo 57mila docenti, ma la metà delle assunzioni non andò a buon fine per carenza di candidati.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Longo Morya 
Titolo: Corsa all’acquisto dei Btp, spread a 221 punti
Tema: Scendono i Btp decennali

La convinzione generale che la Bce entrerà presto in campo. L’aggiustamento sui conti pubblici. La voglia, comune a tutti gli investitori, di trovare rendimenti appetibili nel deserto dei tassi a zero. È questa la congiuntura astrale che ha permesso ai titoli di Stato italiani di ridurre i rendimenti nell’ultimo mese: i BTp decennali sono scesi ieri a 1,84%, livello che non vedevano dal maggio 2018. Prima del Governo Conte. I BTp biennali addirittura sono scesi, per qualche minuto, sotto zero. I trentennali sono calati al 2,74%, minimo dall’ottobre del 2016. Lo spread sui Bund è sceso a 221 punti base, minimo da luglio 2018. Ma quello che più colpisce è il confronto con gli altri Paesi: da fine maggio il debito pubblico italiano ha registrato la performance migliore tra tutti i Paesi dell’area euro.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Primo effetto del Dl: congelate ai ministeri 1,5 miliardi di risorse
Tema: Decreto salvaconti

A coprire l’ultimo tratto di strada che riporta il deficit nominale italiano al 2% concordato a dicembre con Bruxelles saranno le minori spese per reddito di cittadinanza e quota100o. Ma le uscite effettive per le due misure bandiera si conosceranno solo a settembre. Ed è per questo che il decreto salva conti approvato lunedì sera dal consiglio dei ministri introduce una nuova clausola di salvaguardia sulla spesa, che segue la falsariga di quella da due miliardi introdotta dalla manovra dell’anno scorso. Clausola, quest’ultima, ritoccata dall’assestamento di bilancio, anch’esso varato lunedì dal consiglio dei ministri.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cellino Maximilian 
Titolo: Dagli investitori istituzionali italiani poco sostegno all’economia reale
Tema: Italiani e investimenti

Un processo di investimento sempre più professionale, diversificato e orientato a una gestione prudenziale del rischio, ma che offre un sostegno limitato all’economia reale del Paese rispetto a quanto avviene nel resto d’Europa. Questa la fotografia degli investitori istituzionali italiani – casse di previdenza, fondi pensione e fondazioni bancarie – scattata attraverso la lente della Mercer European Asset Survey. L’indagine, giunta alla 17esima edizione, ha coinvolto 876 portafogli europei rappresentativi di 12 Paesi per oltre m000 miliardi di euro di attività, l’8% dei quali residenti in Italia, e sarà presentata domani a Roma in occasione del convegno «Osservatorio sulle politiche di investimentodegli investitori istituzionali».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: L’Antitrust: Fca a Londra un danno erariale all’Italia – Il dumping fiscale costa all’Italia 8 miliardi di dollari
Tema: Antitrust e danni economici all’Italia

Il trasferimento della sede fiscale di Fca a Londra ha causato all’Italia «un rilevante danno economico». Lo ha dichiarato ieri il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli. «L’Italia è uno dei Paesi più penalizzati» dalla concorrenza fiscale, ha aggiunto. A minare il disegno del mercato unico, fondamento della stessa Ue, secondo il nuovo presidente Antitrust è anche il dumping sociale e contributivo dei paesi dell’Est Europa, che attraverso aiuti pubblici favorisce le delocalizzazioni di impresa, e quello degli «emigrati previdenziali»
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Intervista a Olli Rehn – «Le Omt strumento necessario per la Bce, servono regole chiare per un uso rapido» – «Omt necessarie, regole chiare per un uso rapido»
Tema: Intervista a Olli Rehn

Sì alle OMT, a tutti gli effetti uno strumento nella cassetta degli attrezzi della Bce che deve «avere regole chiare» e poter essere usato «velocemente ed efficacemente». Sì alla «trovata geniale» delle OMT perché questi acquisti di titoli di Stato di un Paese che ha chiesto e ottenuto aiuto dall’Esm rendono la Bce «il prestatore di ultima istanza per gli Stati». E quando i giochi si fanno duri, e lo spread schizza alle stelle e l’euro rischia di spezzarsi, le OMT servono e vanno usate. Ma l’Eurozona non deve fermarsi qui. Sì anche ai safe assets, i titoli di Stato europei, «per gestire l’esposizione eccessiva delle banche al rischio sovrano, per accrescere il ruolo dell’euro nel mondo». E sì all’Italia che ha grandi potenzialità imprenditoriali e può trovare la strada per un nuovo “miracolo italiano” come negli anni 50. Questo è Olli Rehn, 57 anni, da appena un anno governatore della banca centrale finlandese fondata nel 1811, la quarta più antica banca centrale al mondo.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caizzi Ivo 
Titolo: Due donne al vertice dell’Europa – Nomine Ue, all’alleata di Merkel la guida della Commissione
Tema: Nominate due donne al vertice dell’Europa

Per la prima volta in Europa due donne sono state scelte per guidare la Commissione europea e la Bce. II Consiglio dei 28 capi di Stato e di governo dell’Unione Europea, a Bruxelles, ha designato la ministra della Difesa tedesca, l’europopolare Ursula von der Leyen, per succedere al lussemburghese Jean-Claude Juncker, e la numero uno francese del Fondo monetario di Washington Christine Lagarde, sempre di centrodestra, per subentrare a Mario Draghi all’Eurotower di Francoforte. Il premier liberale belga Charles Michel ha vinto la corsa per presiedere il Consiglio dei governi e al ministro degli Esteri socialista spagnolo Josep Borrell è stata affidata la responsabilità della politica estera dell’Ue. Ora c’è da passare l’approvazione dell’Europarlamento, dove il gruppo socialista è apparso abbastanza deluso rispetto alla candidatura originaria a presidente della Commissione del compagno di partito, l’olandese Frans Timmermans, che verrebbe solo mantenuto nel suo attuale ruolo di primo vicepresidente dell’istituzione di Bruxelles, insieme alla «promossa» commissaria liberale danese Margrethe Vestager.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Valentino Paolo 
Titolo: L’aristocratica madre di sette figli – Ursula von der Leyen Da sempre al fianco di Angela Aristocratica e madre di 7 figli torna a Bruxelles (come papà)
Tema: Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue

Ursula von der Leyen è tornata a casa. Non tanto perché a Bruxelles la ministra della Difesa tedesca c’è nata nel 1958. Quanto perché, se il Parlamento europeo confermerà la sua nomina a presidente della Commissione, von der Leyen segue un destino di famiglia: nella capitale belga infatti, suo padre, Ernst Albrecht, fu uno dei giovani pionieri della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, partecipò alla redazione del Trattato di Roma, divenne capo di gabinetto del primo commissario alla concorrenza e poi direttore generale. Ursula von der Leyen è una sopravvissuta. E l’unica ministra di Angela Merkel ad aver fatto ininterrottamente parte dei suoi governi sin dal 2005. I maligni dicono che a tanta longevità abbiano contribuito anche le molte controversie che l’hanno indebolita politicamente soprattutto negli anni alla Difesa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Taino Danilo 
Titolo: La mediatrice leader con stile – Christine Lagarde Dal Fondo monetario alla Bce L’ex nuotatrice, vegetariana, governerà il credito europeo
Tema: Christine Lagarde alla guida della Bce

Christine Lagarde, nominata ieri dai leader dei Paesi della Ue alla presidenza della Banca centrale europea dal prossimo 1° novembre, è una superstar del circuito dei grandi civil servant della globalizzazione. Non è un’economista, la sua carriera parte da avvocato sui temi della concorrenza. Non ha esperienza diretta di politica monetaria. Ma porta con sé il fascino della seria mediatrice di potere unito a quello di una francese di mondo, raffinata, sorriso da classe dirigente. Non che Mario Draghi, del quale prenderà il posto, avesse meno fascino. Era però difficile trovare chi lo sostituisse dopo otto anni di guida incomparabile della Bce. Serviva un leader. Forse ne è stata trovata una. Lagarde non è destinata a essere amata dalle forze antiglobalizzazione. Se c’è un simbolo dell’economia mondiale senza frontiere, questo è il Fondo monetario internazionale del quale è stata fino a ieri, dal 2011, managing director, cioè il boss. Ma non solo. Da anni, è una delle presenze forti, più ricercate, del World Economic Forum di Davos, sia quando interviene, nel suo ottimo inglese solo un po’ addolcito dall’origine francese, nelle sale dei dibattiti, sia quando è l’attrazione dei party serali, sia quando abbraccia un cane San Bernardo sulle nevi della cittadina delle Alpi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bonanni Andrea 
Titolo: L’analisi – Lo scacco di Macron-Merkel ai sovranisti – Lo scacco ai sovranisti
Tema: Nomine Ue, vincono Macron e Merkel

Si era schierato contro il candidato Timmermans perché designato da francesi e tedeschi: «È una questione di metodo. Non vogliamo un’Europa a due, ma a ventotto», aveva spiegato Giuseppe Conte. Grazie a questa mossa, il capo del governo italiano ora ha una tedesca delfma di Merkel alla guida della Commissione europea, una francese alla guida della Bce, un liberale belga amicissimo di Berlino e Parigi alla presidenza del Consiglio europeo e il socialista spagnolo che ha diretto la guerra contro Maduro in Venezuela al timone della diplomazia Ue. Timmermans, la bestia nera dei populisti, resterà primo vicepresidente della Commissione insieme con la liberale Vestager. A Salvini, che era stato il burattinaio della strategia italiana, a sua volta manovrato da Orbán, non resta che consolarsi: «A prescindere dai nomi, l’importante è che in Europa cambino le regole».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Zatterin Marco 
Titolo: Ora l’Italia conta di meno
Tema: Nomine Ue, gli errori dei sovranisti

Sovranisti e populisti si sono sbagliati. Il voto del 26 maggio non ha spazzato via la «vecchia Europa», anzi. Dalla tortuosa trattativa sulle poltrone più calde del continente emerge un’Unione affaticata, ma coerente col passato e con le ambizioni di sempre. E un’alleanza che finalmente spinge al vertice due donne importanti, designate con un’intesa alimentata dalla solita e inevitabile cooperazione franco-tedesca, e con la collaborazione dei quattro presunti «ribelli» di Visegrad. Un liberale belga sarà presidente dell’Eurosummit, mentre i socialisti condurranno la Politica estera e il Parlamento. La Spagna ha fatto punti. L’Italia ne ha persi. Ed è rimasta fuori dai giochi che contano, come purtroppo era prevedibile. Non è stata una partita facile, i leader hanno ballato avvolti da una tempesta di incognite difficili da rimettere in ordine.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Dragosei Fabrizio 
Titolo: Un incendio nel sottomarino Morti quattordici marinai russi – Fuoco nel sottomarino russo, 14 morti
Tema: Incendio in un sottomarino russo

Ancora un sottomarino russo nei guai, questa volta con un incendio a bordo che ha ucciso quattordici marinai e che avrebbe ferito altri quattro o cinque membri dell’equipaggio composto da 25 persone. Secondo le poche notizie trapelate, si tratterebbe di un mezzo segretissimo adatto ad operare a grandi profondità per eventuali operazioni belliche contro strutture e cavi sottomarini nemici. Vladimir Putin ha cancellato i suoi impegni (ed è in bilico la visita in Italia di domani), ordinato una immediata inchiesta e spedito il ministro della Difesa Sergej Shojgu sul luogo. «Una grande perdita perla flotta», ha commentato a caldo il presidente russo. L’equipaggio era composto esclusivamente di ufficiali estremamente specializzati. Tra le vittime ci sono due capitani di vascello ai quali era stata assegnata la medaglia di Eroe della Russia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Agliastro Giuseppe 
Titolo: Brucia un sottomarino nucleare, paura in Russia – Sottomarino nucleare in fiamme Morti 14 marinai “Soffocati dal fumo”
Tema: Incendio in un sottomarino russo

Almeno 14 marinai sono stati uccisi da un incendio scoppiato a bordo di un sommergibile russo. A 19 anni dalla terribile tragedia del Kursk, un’altra sciagura si è abbattuta su un sottomarino della Marina di Mosca. Ma oggi come allora, le autorità diffondono pochi elementi e lo fanno in ritardo. La disgrazia risale a lunedì, ma per non si sa bene quale motivo il ministero della Difesa ne ha dato notizia solo ieri. Il sommergibile era progettato per studiare e mappare gli abissi e non è da escludere che fosse impegnato in attività di intelligence. Potrebbe essere questa la ragione di tanta segretezza. Stando ad alcune indiscrezioni, il sottomarino era capace di tranciare cavi. Compresi quelli per le telecomunicazioni che si trovano sui fondali. Di certo, non si trattava di una nave come tante.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Agasso Jr Domenico 
Titolo: “Emanuela si trova dove indica l’angelo” Si riaprono le tombe – “Emanuela è sepolta dove indica l’angelo” Si riaprono le tombe
Tema: Caso Emanuela Orlandi

Dentro il Teutonico, cimitero nel cuore del Vaticano, tra la basilica di San Pietro e l’aula per le udienze «Paolo VI», sono sepolti innumerevoli defunti. Più o meno celebri, come pittori e scrittori, più o meno sconosciuti. C’è chi sostiene che tra loro potrebbe essere stata collocata — di nascosto, ovviamente — Emanuela Orlandi, figlia 15enne di un commesso della Prefettura della Casa pontificia, svanita misteriosamente nel nulla nei 1983, diventando così protagonista, suo malgrado, di uno dei gialli più oscuri della recente storia italiana e vaticana. Se così fosse, si troverebbe a 200 metri in linea d’aria dalla casa di sua mamma, che da 36 anni, insieme all’altro figlio Pietro, si batte per arrivare alla verità, denunciando spesso «il muro di gomma della Santa Sede». Lo si scoprirà dopo l’11 luglio, quando saranno visionate due tombe, alla presenza dei familiari della giovanissima e dei parenti delle persone seppellite, oltre che dei legali delle parti.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Mi.C. 
Titolo: Una app nel telefonino, così la Cina controlla gli stranieri alla frontiera
Tema: Come la Cina controlla gli stranieri

Una app installata di nascosto sui cellulari dei turisti che entrano nel Xinjiang, per controllare comunicazioni, contatti e attività degli stranieri nella grande regione del nord-ovest della Cina a maggioranza islamica. Secondo The Guardian, è questo l’ultimo strumento del colossale sistema di sorveglianza statale che Pechino sta mettendo in piedi e che – come il sistema di videosorveglianza “Skynet” – viene sperimentato nel Xinjiang, l’area (1/6 dell’intero Paese) dove negli ultimi anni sono state istituite “scuole vocazionali” (campi di rieducazione) dove vengono detenute centinala di migliaia di persone appartenenti alle minoranze (islamiche) uigure, kazake, uzbeke, kirghize. L’applicazione per cellulari verrebbe installata segretamente dalla polizia cinese al confine col Kirghizistan ed estrarrebbe informazioni private quali email, messaggi di testo, contatti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: La Germania risarcisce i vedovi dei sopravvissuti alla Shoah
Tema: Germania risarcisce per la Shoah

Un quarto dei 200 mila sopravvissuti all’Olocausto che abita in Israele è in difficoltà economiche. Negli Stati Uniti sono 35 mila su 140 mila a vivere sotto la soglia di povertà. A 74 anni dalla fine della guerra sono spesso le loro mogli o mariti a ritrovarsi senza l’unico aiuto del risarcimento garantito dalla Germania, quando il coniuge muore. Adesso i tedeschi hanno accettato di estendere il pagamento alla compagna o al compagno di vita del sopravvissuto per nove mesi dalla scomparsa: 3o mila persone avranno diritto all’indennità, delle quali 14 mila in modo retroattivo. L’operazione costerà al governo di Berlino quasi 9oo milioni di euro nel 2020 ed è stata negoziata dalla Claims Conference, l’organizzazione ebraica internazionale che gestisce e distribuisce alle vittime i risarcimenti definiti con la Germania.
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