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SINTESI IN PRIMO PIANO – 29 luglio 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Via libera del Senato alla proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre.
– Recovery Plan, ieri la prima riunione: Mise e Mef puntano su piano 4.0 e detassazione investimenti.
– DL Agosto, il ministro dell’Economia Gualtieri avverte che gli ammortizzatori verranno dati solo a chi ha avuto cali di fatturato.
– Coronavirus: Spagna nuova sorvegliata speciale, ma boom di casi anche in Germania.
– Libia, la Guardia costiera spara su gruppo di sudanesi uccidendo tre persone. A Lampedusa continuano a sbarcare in centinaia.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: Stato d’emergenza, si va avanti – «Stato d’emergenza legittimo» Ma su Conte scatta la polemica
Tema: Stato emergenza Italia

Via libera del Senato alla proroga dello stato di emergenza ma con solo 157 favorevoli, 125 contrari e 3 astenuti, mentre il 5 Stelle Mattia Crucioli vota contro il suo gruppo. E votano contro anche due ex M5S, Carlo Martelli e Lelio Ciampolillo. La mozione dell’opposizione viene bocciata nella parte che dice no alla proroga ma approvata nel passaggio che chiede il coinvolgimento delle Regioni con 281 sì e 3 astenuti. Giornata difficile per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che si presenta al Senato e difende la proroga, una «misura legittima e inevitabile perché il virus continua a circolare». Restano le regole e i divieti, dallo smart working alla scuola. Mentre il ministro Gualtieri assicura che la ripresa è già cominciata.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G. A. F. 
Titolo: Nuovo test per la maggioranza Oggi l’Aula vota sul bilancio
Tema: Scostamento di bilancio

È il giorno del voto del Parlamento allo scostamento di bilancio. Si tratta di altri 25 miliardi, fondamentali per pagare sussidi e cassa integrazione. Una prova del nove per l’esecutivo di Giuseppe Conte che potrà superarla solo se raggiungerà la maggioranza assoluta dei componenti in entrambe le Camere, come recita l’articolo 81 della Costituzione. Un ostacolo che a Montecitorio Pd, 5 Stelle, Leu e Italia viva dovrebbero oltrepassare agilmente. La stessa cosa non si può dire a Palazzo Madama, dove il quadripartito giallorosso si ferma a quota 153. Il governo ha dunque bisogno di altri sostegni per arrivare alla maggioranza assoluta che in Senato è pari a 160, essendo scomparso a giugno Stefano Bertacco di Fratelli d’Italia. Nei precedenti scostamenti di bilancio il problema dei numeri non si era posto perché Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia avevano dato il via libera pressati dall’emergenza. Questa volta, però, il contesto è mutato. Sembrava che gli azzurri di Silvio Berlusconi potessero cedere alle sirene delle maggioranza nel segno della «collaborazione istituzionale», evocata spesso dal Cavaliere che avrebbe di fatto cambiato la geometria della maggioranza. Nel primo pomeriggio la scena muta perché Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Matteo Salvini si riuniscono e definiscono una linea comune. Dopo una lunga discussione, si giunge a un punto di caduta che suona più o meno: «Aspettiamo il discorso del premier Conte. Siamo disposti a votare lo scostamento solo se accoglierà le nostre proposte. Detto questo, comunque voteremo insieme».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: La Nota – Una decisione che prolunga l’emergenza e il governo
Tema: Covid, emergenza o strategia

L’insistenza con la quale Giuseppe Conte ieri ha insistito sul carattere «meramente tecnico» della proroga dello stato di emergenza è apparsa molto difensiva. E, sebbene il termine sia passato da sei a due mesi e mezzo, e cioè fino al 15 ottobre, l’impressione è che per il governo assuma un rilievo soprattutto politico. Per quanto giustificato da un’epidemia sotto controllo in Italia ma in espansione in gran parte del mondo, il prolungamento porta con sé anche la sopravvivenza della maggioranza. La proietta oltre settembre, quando ci saranno elezioni regionali e referendum costituzionali cruciali. Dovrebbe essere, dunque, un antidoto a una crisi di governo dopo l’estate. E può aiutarlo già oggi a superare indenne il voto sul nuovo scostamento di bilancio, con l’appoggio di una parte dell’opposizione, che pure protesta per un approccio «liberticida» del premier.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zagrebelsky Gustavo 
Titolo: L’analisi – La regola e l’eccezione – Non è l’emergenza che mina la democrazia Il pericolo è l’eccezione
Tema: Emergenza o eccezione

Viviamo in “stato d’eccezione” o “in stato d’emergenza”; qual è la differenza; la Costituzione prevede lo stato d’emergenza e lo stato d’eccezione; lo stato d’emergenza è una dittatura oppure è una risorsa; le esigenze sanitarie in che posto stanno rispetto ad altre esigenze; la durata dello stato d’emergenza è rilevante per giudicare della sua legittimità; come prevenire le situazioni d’emergenza in tempi normali; il virus pandemico è democratico e ugualitario; c’è un rapporto tra la salute degli esseri umani e la salute del mondo. A queste proposizioni mettiamo un punto interrogativo e cerchiamo di ragionare per tentare qualche risposta. Certamente viviamo in “stato d’emergenza” ma, sebbene usate come equivalenti, eccezione ed emergenza non sono la stessa cosa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: Meloni accusa “E’ una deriva liberticida” – Dal governo deriva liberticida Fuggiranno turisti e investitori”
Tema: 
Intervista a Giorgia Meloni
Abbiamo scritto un documento ufficiale del centrodestra con la firma mia, di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in cui vengono sintetizzate le nostre proposte, le abbiamo messe nero su bianco. Ora spetta al governo dare una risposta puntuale. Se questo non avverrà, non voteremo lo scostamento di bilancio. Sarà tutto il centrodestra a non votarlo. Palazzo Chigi se ne assumerà a responsabilità. […] Tenere in piedi lo stato d’emergenza fa scappare i turisti, rischia di convincere gli imprenditori e i commercianti indecisi se riaprire a non farlo, blocca gli investitori. Questa decisione ci farà perdere altri miliardi. Ma come si fa a non capire una cosa così ovvia? E poi tra mettersi la mascherina e dare pieni poteri a Conte ci passa un treno. Sono scioccata. Conte ha sostenuto al Senato che senza lo stato di emergenza il governo non è in grado di fare decreti legge, ordinanze. Questa è una grossolana menzogna e una pericolosissima deriva liberticida. Dove vuole arrivare il governo?.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Perrone Manuela – Trovati Gianni 
Titolo: Dal fisco al Sud: caccia alle priorità per i fondi Ue – Fisco, investimenti, green, Sud: caccia alle priorità per i fondi Ue
Tema: Recovery Plan
Infrastrutture, Pa digitale, innovazione. Ma anche investimenti green, Mezzogiorno, lavoro e fisco. La prima riunione del Ciae, il Comitato interministeriale per gli affari europei scelto dal governo come snodo per la preparazione del Recovery plan italiano, fa subito prendere forma a una lunga lista della spesa, a cui ogni ministero si affretta a dare il proprio contributo. Il primo problema, allora, nelle mani del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sarà quello di individuare in fretta le priorità intorno alle quali disegnare il piano e di condividerle con il ricco elenco di pretendenti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Tasse, Gualtieri annuncia il rinvio I paletti per la cassa integrazione
Tema: DL Agosto

Più di un quarto delle imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione nel primo semestre dell’anno «non hanno subito alcuna riduzione del fatturato». Lo ha spiegato ieri il presidente dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro, in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, suggerendo che l’eventuale proroga della cassa per Covid-19 sia riservata solo «alle imprese in effettiva difficoltà». Nella audizione successiva il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha confermato il dato, aggiungendo che proprio per questo il governo introdurrà, insieme alla proroga fino a 18 settimane della cassa, dei paletti: in particolare, le aziende che non hanno subito un calo del fatturato (l’ipotesi allo studio è di almeno il 20% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2019) dovranno pagare un contributo per accedere alla cassa. I criteri più stringenti arriveranno con il decreto legge di agosto, col quale l’esecutivo metterà in campo nuove misure a sostegno dell’economia, coperte con un ulteriore aumento del deficit, che sarà votato oggi dal Parlamento.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Gualtieri contro i “furbetti” della cassa integrazione Chi va bene pagherà di più
Tema: Cassa integrazione

Scoppia il caso delle imprese senza perdite che utilizzano la cassa integrazione. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha spiegato che intende rendere «più selettiva la cassa integrazione», introducendo «elementi di differenziazione e selezione della platea delle imprese chiedendo a quelle che possono un contributo a questo strumento». In pratica, la norma che via XX Settembre sta studiando per il Decreto Agosto da 25 miliardi prevede di introdurre una sorta di “franchigia” o “bonus-malus”, un po’ come la Rc Auto, sulle imprese che chiedono la cig: chi è in perdita la chiede e ne beneficia normalmente, chi invece ha il fatturato che va bene contribuisce proporzionalmente dal 9 al 15 per cento alle spese dell’ammortizzatore sociale.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Gualtieri: no alla doppia Plastic tax – In manovra anche auto e scuola Stop alla doppia Plastic Tax
Tema: Plastic Tax

Tra i compiti della legge di bilancio ci sarà quello di «razionalizzare» la Plastic Tax per evitare doppioni con quella europea. Perché dal 1° gennaio la tassa comunitaria sugli imballaggi non riciclati sarà la prima entrata certa dell’Unione per finanziare il Next Generation Eu (mentre le imposte su emissioni e digitale dovranno affrontare un ricco negoziato internazionale). Nella sua audizione su Pnr e scostamento alle commissioni Bilancio di Camera e Senato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri precisa il menu pensato dal governo per la manovra estiva da 25 miliardi (32 di saldo netto da finanziare). E fissa per settembre, con la Nadef, l’appuntamento con la «strategia di rientro dall’elevato debito pubblico» che il governo costruirà su due direttrici: una «crescita economica assai più elevata che in passato», trainata anche da riforme e investimenti finanziati dagli aiuti Ue, e saldi di bilancio «adeguati e sostenibili».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Brunetta Renato 
Titolo: L’intervento – Rischio casse vuote ecco perché serve prendere il Mes – Rischio casse vuote in autunno Ecco perché il Mes è necessario
Tema: Fondi Mes

Qualche giorno fa, con una dichiarazione senza precedenti (ancorché tardivamente smentita), il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha lanciato l’allarme sul rischio di liquidità nel quale rischia di finire l’Italia. Le uniche risorse comunitarie disponibili subito sono soltanto i 37 miliardi di euro del Mes. Per le altre risorse, quelle del Sure e del Ngue, bisognerà aspettare ancora. Al governo, quindi, non resta soltanto che scegliere tra due alternative: prendere subito i fondi Mes e minimizzare il rischio liquidità per lo Stato, oppure non prenderli e sperare che gli investitori nel mercato primario (esclusa quindi la Bce che può acquistare Btp solo sul mercato secondario), acquistino tutti i titoli di Stato necessari. Ovviamente, nel secondo caso, gli acquisti si realizzeranno al rendimento che gli investitori vorranno, senza che il Tesoro abbia alcun potere contrattuale. Ecco perché, dall’analisi di questa situazione, riteniamo che il Mes sia la scelta più sicura e ragionevole da fare.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Davi Luca 

Titolo: Da Bce e Bankitalia stop a dividendi e bonus fino alla fine dell’anno – Banche, stop Bce a cedole e bonus Enria: «Nessuna fretta sul capitale»
Tema: Pacchetto Covid Bce

Stop fino a fine anno ai pagamenti dei dividendi delle banche e all’acquisto di azioni proprie, i cosiddetti buyback. Poi, si guarderà ai singoli casi, e le banche più solide potranno tornare a dare soddisfazione ai loro azionisti. Massima moderazione invece all’erogazione di bonus ai banchieri ma, nel contempo, piena flessibilità alle banche nel rispetto dei requisiti di capitale. La Bce sceglie la strada del pragmatismo per cercare di superare un fase, quella determinata dalla pandemia, considerata «eccezionale». E così dà il via libera a un nuovo pacchetto articolato di misure a doppio volto: da una parte, chiede agli istituti di conservare capitale per affrontare le perdite generate dall’impatto del Covid-19 ma dall’altra consente loro di rimanere con gli indici di solidità patrimoniali al di sotto dei requisiti prudenziali, il cosiddetto Pillar 2.
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Testata:  Mf 
Autore:  Gualtieri Luca 
Titolo: A due giorni dalla conclusione le adesioni degli azionisti Ubi sono salite al 71,91% – L’opas Ubi taglia il traguardo
Tema: Opas Ubi

Anche senza la proroga di due giorni disposta lunedì dalla Consob, Intesa Sanpaolo centra l’obiettivo. Ieri, al termine della terzultima seduta utile, le adesioni all’opas su Ubi hanno raggiunto il 71,91%, posizionandosi abbondantemente al di sopra del 66,67% necessario per controllare l’assemblea straordinaria e dunque decidere la fusione. Smarcata l’offerta pubblica, oggi si può iniziare a ragionare sull’implementazione del progetto. Le nozze tra le due banche, secondo le previsioni, porteranno a numeri molto significativi. Se l’ammontare degli impieghi sarà di circa 460 miliardi, il risparmio che gli italiani affideranno alla nuova banca supererà i 1.100 miliardi, mentre i ricavi saranno pari a 21 miliardi. Risultati che verranno ottenuti, secondo il progetto di Intesa, facendo leva sul modello di business incentrato su wealth management e protection.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Davi Luca 
Titolo: Intesa oltre il target, in cassa il 71% di Ubi – Intesa fa il pieno su Ubi: sarà fusione
Tema: Intesa-Ubi

Con il risultato di ieri nasce di fatto uno dei più grandi colossi bancari europei, un gruppo che si pone come obiettivo la generazione di un utile non inferiore a 5 miliardi di euro nel 2022. Intesa con Ubi consoliderà il proprio ruolo di prima banca italiana con quote di mercato di circa il 20% in tutti i principali settori di attività. Previste sinergie per il 2023 pari a 662 milioni, e a regime, a decorrere dal 2024, pari a 700 milioni l’anno.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rosaspina Elisabetta 
Titolo: Germania, Spagna e nuovi focolai: l’Europa in ansia – Spagna, il muro degli altri europei Cresce l’allarme anche in Baviera
Tema: Coronavirus Europa

Viaggiare poco, viaggiare il meno possibile: dalla Germania alla Francia, dalla Gran Bretagna alla Spagna, la paura della seconda ondata di contagi spinge i governi a frenare la circolazione dei propri residenti all’estero e quindi il turismo internazionale, sprofondato in un passivo tre volte peggiore di quello provocato dalla crisi del 2008. All’indice in Europa, Madrid reagisce. Sul fronte esterno contro i governi, in particolare di Londra, Parigi e Berlino, che hanno più o meno energicamente dissuaso i loro cittadini dal partire per la Spagna. Ma i focolai di coronavirus divampati nelle ultime settimane in comunità autonome già provate come Catalogna, Aragona e Navarra, non giustificano, secondo il premier Pedro Sánchez, l’embargo turistico nei confronti di tutto il Paese, isole comprese, decretato dalla Gran Bretagna, imitata da Belgio, Norvegia, Olanda e ora anche dalla Germania. Dove pure la situazione interna non è tranquillizzante. Due giorni fa un nuovo focolaio è stato individuato in un’azienda agricola della Baviera, vicino a Mamming, 174 lavoratori stagionali sono risultati positivi al coronavirus e 500 dipendenti sono finiti in quarantena. L’istituto tedesco di epidemiologia segnala una media quotidiana di 557 nuovi casi, mentre a metà luglio erano 350. Ma per ora è la Spagna la sorvegliata speciale in Europa.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Veronese Luca 
Titolo: La Germania sconsiglia viaggi nelle regioni spagnole più colpite
Tema: Coronavirus Europa

La Spagna sta cercando di salvare la stagione turistica dal coronavirus, per contenere il crollo del Pil e dell’occupazione. Ma deve fare i conti con l’aumento dei casi di contagio e con il blocco deciso da Germania e Regno Unito. La Spagna è tra i Paesi più colpiti dalla pandemia: nonostante le misure di contenimento e il lockdown durato più di tre mesi, sono oltre 280mila i casi di contagio confermati (un dato superato in Europa solo dal Regno Unito) e in totale più di 28.400 morti. Lasciata alle spalle la fase di gravissima emergenza, soprattutto per gli ospedali, i timori riguardano ora il rischio di una seconda ondata con il difficile ritorno alla «nuova normalità»: nel mese di luglio i nuovi casi positivi sono tornati a salire, come non accadeva da maggio, fino a superare, come accaduto anche ieri, i 900 casi al giorno. La Spagna ha reagito con indignazione alla chiusura decisa da Londra e Berlino, mentre il governo di Madrid sta facendo pressioni anche attraverso le istituzioni dell’Unione europea, per trovare una mediazione. In un Paese nel quale il turismo rappresenta oltre il 12% del Pil e il 13% dei posti di lavoro, i turisti britannici e quelli tedeschi sono i più numerosi: l’anno scorso dal Regno Unito e dalla Germania sono arrivati sulle spiagge e nelle città spagnole rispettivamente 18 milioni e 11,2 milioni di turisti, un terzo dei flussi complessivi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  F. Fla. 
Titolo: Spari contro i migranti in Libia: tre morti
Tema: Migranti, tra Libia e Lampedusa

Le milizie libiche aprono il fuoco e uccidono tre migranti sudanesi che provavano la fuga dopo essere stati riportati a terra dalla Guardia Costiera. Il caso denunciato dall’Osservatorio internazionale delle migrazioni (Oim) innesca accese reazioni politiche e richieste di chiarimenti al governo che, ormai da anni, finanzia quella forza di polizia di Tripoli. Da più parti richieste al premier Conte di interrompere la collaborazione con le autorità libiche. Il portavoce di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, attacca: «Il governo italiano vuole davvero continuare a finanziare questa milizia?». Sulla stessa linea Riccardo Magi (Radicali): «Finanziare un corpo militare che fa affari con il commercio di vite umane vuol dire rendersi complici». Critiche anche dal Pd. Matteo Orfini: «Un orrore di cui il nostro Paese è consapevolmente responsabile». A Lampedusa intanto continuano a decine gli sbarchi dalla Tunisia. Oltre 200 persone sono state trasferite a Porto Empedocle, teatro di una fuga di massa due giorni fa in gran parte rientrata, per poi essere spostate in Molise. E 23 pescatori tunisini, tra cui 2 minori, sono stati fermati dalla Guardia di finanza con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Lorenzo 
Titolo: Il corsivo del giorno – Libia senza inviato Onu ma la diplomazia segna il passo dovunque
Tema: Libia

Dobbiamo guardare con grande preoccupazione alla mancata nomina di un nuovo rappresentante speciale dell’Onu per la Libia. Ghassan Salamé si è dimesso il 2 marzo. Da un anno chiedeva di essere sostituito. Ci sarebbe stato tutto il tempo per pensarci. Da allora la diplomazia internazionale latita, non esiste più un piano negoziale di ampio respiro che sia alternativo alle armi. Anche la questione migranti è lasciata ai singoli Paesi. Le conseguenze sono gravi per tutti e specie per l’Italia, pienamente coinvolta in questo che è ormai un conflitto per procura, dove l’intervento muscolare di Turchia, Qatar, Russia, Egitto, Emirati e mercenari di vario tipo detta le regole del gioco. Ma il caso libico è solo la punta dell’iceberg. La crisi del Coronavirus sta mettendo sempre più in luce quella della diplomazia internazionale. E’ come se una gigantesca mascherina avesse tappato la bocca all’Onu e agli organismi simili (come l’Osce, al momento senza presidente), che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale si propongono di risolvere gli attriti con la mediazione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Di Donfrancesco Gianluca 
Titolo: India tra pandemia e investimenti dalla Silicon Valley
Tema: Covid in India

Covid-19 accelera in India: il Paese registra il tasso di diffusione più alto al mondo ed è il terzo per contagi, dietro a Stati Uniti e Brasile. L’aumento è stato del 20% nell’ultima settimana e del 100% nell’ultimo mese. I casi sono circa 1,5 milioni con un record di quasi 50mila nuovi infetti lunedì. Numeri che vanno rapportati a una popolazione di quasi 1,4 miliardi di abitanti: 4 volte la popolazione statunitense, 17 volte quella tedesca, 23 volte quella italiana. Dati che minacciano la tenuta economica del Paese, ma non spaventano i giganti della Silicon Valley, che stanno investendo decine di miliardi nel Subcontinente.
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