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SINTESI IN PRIMO PIANO – 28 maggio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Scatta il piano per i vaccini agli under 16
– Il Pd blinda Draghi sulle riforme
– Appalti senza gara fino al 2023
– Recovery plan: gestione su tre livelli
– Ruanda, il mea culpa di Macron
– Migranti, l’Italia preme sull’Ue

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica 
Autore:  Bocci Michele 
Titolo: Scatta il piano per i vaccini agli under 16 – Pediatri e medici di base per i vaccini agli under 16 Oggi il via libera a Pfizer
Tema: Vaccini

Una campagna di vaccinazione estiva negli studi dei pediatri e dei medici di famiglia, per coprire chi ha tra 12 e 15 anni prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. Dopo l’ok della statunitense Fda di tre settimane fa, oggi arriverà il via libera dell’Ema, l’agenzia regolatoria europea, all’uso di Pfizer anche per quella fascia di età. Si tratta di circa 2,2 milioni di persone che potranno essere coinvolte anche in Italia nella campagna dopo che anche l’Aifa, tra qualche giorno, avrà dato il suo benestare, quasi un pro forma a seguito della decisione europea. Dal ministero alla Salute e dalla struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo si ricorda che, prima di tutto, bisogna concludere le coperture dei più fragili per età e per problemi di salute.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: Vaccini forse in discoteca ma niente dosi in vacanza – Piano per i vaccini in discoteca ma no alle dosi in vacanza
Tema: Vaccini

I vaccini in discoteca per «spingere la campagna» coinvolgendo i più giovani. Consentendo il riavvio delle attività delle sale da ballo — al momento non contemplate nell’agenda delle riaperture — se il Comitato tecnicoscientifico e il ministero della Salute dovessero ritenerlo fattibile. ll commissario Francesco Figliuolo ieri ha inviato una lettera al Cts e alla Conferenza delle regioni sulla «possibile riapertura in sicurezza del settore dell’intrattenimento danzante, nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori». Al momento si tratta di una richiesta di valutazione che Figliuolo fa agli scienziati. Però denota la volontà di sottoporla a un giudizio di merito in previsione dell’afflusso di 94 milioni di dosi da luglio a settembre.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Letta sale a Palazzo Chigi, la spinta sulle riforme E difende la dote ai giovani
Tema: Governo

«Il governo Draghi è il governo del Pd». E se ci sono momenti e dossier su cui dentro la maggioranza si discute, è perché il segretario vuole marcare con forza l’identità del partito. Così ha fatto su dossier divisivi come la tassa di successione, il voto ai sedicenni, lo ius soli o la legge Zan e così continuerà a fare, sempre sostenendo «con lealtà» l’esecutivo e mai arrivando, a differenza della Lega, al punto di non votare un decreto in Consiglio dei ministri. Questo e molto altro Enrico Letta è andato a dire a Mario Draghi nel lungo incontro a Palazzo Chigi, seconda tappa di un chiarimento che era iniziato giorni fa al telefono. Il premier e il suo precedessore sono usciti dal faccia a faccia soddisfatti. «Sintonia piena», assicurano al Nazareno.
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Testata:  Messaggero
Autore:  Conti Marco 
Titolo: Il retroscena – Il Pd blinda Draghi sulle riforme «Ma sui temi daremo battaglia»
Tema: Governo

«Lungo e proficuo colloquio a Chigi con Draghi. Sintonia piena e determinazione ad accelerare le riforme su giustizia, fisco, lavoro e semplificazioni che sono alla base del patto con lite, riforme per le quali porteremo le nostre idee e troveremo le migliori sintesi. Avanti». Affida ai social la sintesi dell’incontro mattutino con il presidente del Consiglio. Enrico Letta l’incontro lo aveva chiesto qualche giorno fa mentre infuriava lo scontro sul blocco dei licenziamenti e la polemica sulla patrimoniale per dare ai diciottenni diecimila euro.
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: Centrodestra spaccato saltato il vertice per scegliere i sindaci
Tema: Centrodestra

“Toti e Brugnaro fanno infuriare Tajani: <Con loro non farò nessun summit>”. Matteo Salvini prima convoca i leader del centrodestra per discutere le candidature alle comunali, poi rinvia il vertice alla prossima settimana. I nomi ancora non ci sono, i sondaggi su alcune personalità papabili per Roma non sono arrivati. Ad essere sondati in queste ore sono l’avvocato Enrico Michetti, diventato popolare con il suo programma su Radio Radio, e il magistrato Simonetta Matone. Tutti aspettavano il leader della Lega confermasse per Milano il nome di Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, o che tirasse fuori un nuovo nome a sorpresa. Salvini non aveva alcuna novità da comunicare per il semplice fatto che non ha avuto l’ok dalle persone sentite.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: Manfredi a Napoli CV la prima alleanza tra 5S e democratici
Tema: Napoli

Almeno a Napoli l’accordo c’è, Pd, M5s e Leu riescono siglare l’intesa per correre insieme alle comunali del prossimo autunno e ottengono anche il sì dell’ex ministro Gaetano Manfredi, che accetta l’investitutra di candidato sindaco. «Una bellissima giornata per Napoli», festeggia Enrico Letta. «Abbiamo messo a punto un patto importante, e sono contento di averlo fatto con Contee Speranza». Un accordo in extremis – dopo le rotture a Roma, Torino e Milano – che tiene viva la prospettiva di un’alleanza anche alle prossime politiche, condizione necessaria – secondo il leader Pd – perché il centrosinistra possa giocarsela con il centrodestra di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Cottone Sabrina 
Titolo: Omofobia, il tavolo traballa ma resiste Lega e Fi aprono, la sinistra si spacca
Tema: Omofobia

«Cisgender sarà lei!» è il titolo di un articolo su Micromega , rivista di una sinistra intellettuale e radicale che nulla a che fare con gli ostruzionismi attribuiti al leghista Andrea Ostellari che rendono così difficile a Pd e M5S credere a un vero dialogo sul ddl Zan contro l’ornotransfobia. L’ultima prova è stato l’ufficio di presidenza della commissione Giustizia del Senato dedicato anche a ridurre il numero di audizioni: da 170 Ostellari le ha ridotte a 70 proponendo il tavolo di discussione caldeggiato da Iv e Fi. Franco Mirabelli del Pd dice che il partito è disponibile a «sedersi al tavolo e a vedere che succede» ma «servono tempi certi e la possibilità di approvare la legge entro la fine della legislatura».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Santilli Giorgio 
Titolo: Appalti senza gara fino al 2023 Superbonus agli alberghi Spa
Tema: Appalti

Nella nuova versione del decreto semplificazioni diffusa dopo la cabina di regia di ieri si scioglie uno degli aspetti più rilevanti del testo e dello scontro politico che lo ha accompagnato: le proroghe agli affidamenti senza gara, previsti nelle prime bozze al 31 dicembre 2026, vengono ora limitate al 30 giugno 2023. Una vittoria del Pd che aveva posto subito sul tavolo la necessità di evitare deroghe troppo lunghe al codice appalti, tanto più che si rivelerebbero inutili, se si considera che il Recovery Plan impone ai progetti di arrivare al traguardo degli impegni (cioè il contratto di appalto) nel 2023. Resta ancora da sciogliere il nodo del subappalto.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico 
Titolo: Appalti, tregua Draghi-sindacati – Recovery, Draghi accelera sparisce il massimo ribasso dal decreto Semplificazioni
Tema:  Appalti

Entra oggi in Consiglio dei ministri il decreto Semplificazioni. La riunione con i vertici di Cgil, Cisl e Uil si tiene nel pomeriggio con una prima conquista già in tasca: lo stralcio della norma sul massimo ribasso nelle gare pubbliche, ottenuta da Pd e M5S. Con il massimo ribasso si sarebbe affidato il contratto all’azienda che avesse presentato il prezzo più conveniente, a discapito — avvertivano anche i sindacati — di cautele e tutela del lavoro. Un punto sul quale Draghi mostra sintonia di vedute. E persino Matteo Salvini si dice «soddisfatto», cercando di intestarsi un pezzo di vittoria. Il testo conta 65 articoli e apre la corsia preferenziale promessa per le opere del Recovery plan.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Recovery plan: gestione su tre livelli, a Draghi forti poteri sostitutivi – Recovery, governance a tre livelli ma ampi poteri sostitutivi a Draghi
Tema: Recovery plan

La gestione del Piano nazionale di ripresae resilienza (Pnrr) sarà articolata su tre livelli: a Palazzo Chigi sarà assegnata la responsabilità di indirizzo; controllo e rendicontazione spetteranno alla Ragioneria generale; la realizzazione degli interventi infine sarà a cura dei singoli «soggetti attuatori», prima di tutto ministeri, Regioni ed enti locali. Il confronto e la circolazione delle informazioni, inoltre, saranno assicurate anche da un «tavolo permanente» con parti sociali, enti territoriali e associazioni, oltre che dai rapporti semestrali al Parlamento e alla Conferenza Unificata e dalle relazioni annuali della Corte dei conti. Il decreto unico in cui sono confluite le norme sulla governance del Pnrr è oggi all’esame del Consiglio dei ministri.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Recovery Fund, completata la ratifica dei 27 Paesi
Tema: Recovery Fund

È ormai vicinissimo alla conclusione l’annoso processo di ratifica nazionale del provvedimento che permetterà alla Commissione europea di raccogliere denaro sui mercati per finanziare il nuovo Fondo per la Ripresa da 750 miliardi di euro. L’iter dovrebbe terminare nei prossimi giorni per consentire all’esecutivo comunitario di andare sui mercati possibilmente in giugno. Si rafforza quindi l’ipotesi che i primi esborsi avvengano prima della pausa estiva. Secondo le ultime informazioni raccolte qui a Bruxelles ieri, 22 Paesi membri dell’Unione europea su 27 hanno completato la ratifica, e notificato l’avvenuta approvazione alle istituzioni comunitarie, come prevedono le regole europee.
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Testata:  Corriere della Sera 
Titolo: Recovery, ratifica conclusa da tutti gli Stati dell’Unione
Tema: Recovery Fund

Tutti gli Stati dell’unione Europea hanno detto sì al Recovery fund. «Con i voti positivi del parlamenti dell’Austria e della Polonia oggi, tutti i 27 Stati membri hanno completato il processo parlamentare per l’approvazione della decisione sulle risorse proprie» dell’Ue, l’atto giuridico necessario per consentire alla Commissione di andare sul mercati a reperire le risorse per il Recovery fund. Lo ha annunciato su Twitter il commissario per il Bilancio, Johannes Hahn. «Sono fiducioso che tutti i passaggi rimanenti possano essere finalizzati già a maggio, il che ci consentirebbe di dare il via al Next Generation EU già a giugno», ha aggiunto. Nel frattempo sono saliti a 19 i Piani nazionali di ripresa e resilienza, nell’ambito del progetto di Recovery, ricevuti dalla Commissione Ue.
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Testata:  Messaggero 
Titolo: Biden lancia maxi-manovra da 6 mila miliardi
Tema: Maxi-manovra Usa

Joe Biden mette sul piatto una manovra da 6 mila miliardi di dollari pronta ad entrare nella storia, con una spesa pubblica federale mai così elevata dai tempi della Seconda guerra mondiale. Un bilancio monstre che nelle intenzioni del presidente statunitense deve servire non solo a tirare fuori l’America dalle sabbie mobili della crisi, ma a combattere il rischio reale di un declino economico e sociale. E a ricostruire da cima a fondo un Paese che vuole mantenere la sua leadership mondiale e vincere la corsa per la competizione con la Cina. «Una manovra al passo coi tempi», l’ha definita il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen, esortando il Congresso ad «aumentare il passo della spesa».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Bei, nomina vicepresidente italiano attesa in tempi stretti
Tema: Bei

Nuove operazioni nell’ambito del Fondo di garanzia paneuropeo FEG a favore di Pmi, midcap e imprese del settore pubblico per fronteggiare la crisi pandemica e avviare una ripresa post-Covid sostenibile. Sostegni finanziari mirati per la lotta al cambiamento climatico e la difesa dell’ambiente, per l’innovazione e la digitalizzazione, per la coesione e l’implementazione del programma Next Generation EU. È lunga la lista delle priorità sulla scrivania del vicepresidente italiano della Bei ed è accelerata la tabella di marcia che Dario Scannapieco lascia in eredità al suo successore, anche in qualità di presidente del Comitato dei contribuenti del FEG. Per tutto questo, e nel contesto pandemico che impone tempi di reazione rapidi, la nomina del nuovo vicepresidente Bei da parte del ministero delle Finanze è attesa a Lussemburgo in tempi brevi, idealmente entro la prossima settimana.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dragoni Gianni 
Titolo: Scannapieco, dalla Bei alla guida della Cdp – Scannapieco al timone di Cdp
Tema: Cdp

Nomine. L’assemblea nomina il nuovo Cda: riconfermato il presidente Gorno Tempini, tra i candidati designati dal Mef entra il generale Giorgio Toschi, ex comandante generale della Guardia di Finanza. Dividendo ai soci di 2,22 miliardi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Letta Enrico 
Titolo: Ora rendere permanente il Next Generation Eu con la tassazione europea
Tema: Next Generation Eu

La sfida è rendere Next Generation Eu permanente e non una iniziativa straordinaria per la crisi Covid-19. Come fare? Anzitutto, dimostrando che il metodo fondato sulla solidarietà funziona e, cioè, usando nel miglior modo possibile le risorse. Questo vale soprattutto per il nostro governo e per quello spagnolo a cui nel complesso spettano oltre il 45% dei fondi stanziati dalla Commissione.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  R. Sor. 
Titolo: Rwanda, il mea culpa di Macron: Francia responsabile, non complice
Tema: Ruanda

«Ijoro ribara uwariraye». «Solo chi ha attraversato la notte può raccontarla», cantava Kizito Mihigo, il musicista rwandese morto l’anno scorso mentre era nelle mani della polizia, dopo una lunga storia di arresti e processi per ll suo desiderio di cantare la verità del genocidio. Con le parole di Mihigo si è aperto, e con una loro parafrasi («Solo chi ha attraversato la notte può, forse, perdonare, farci il dono di perdonare») si è concluso il discorso del presidente francese Emmanuel Macron a Kigali, al memoriale del genocidio dei tutsi del 1994. Un discorso atteso, nel quale la Francia ha voluto riconoscere le proprie responsabilità politiche.
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Testata:  Corriere della Sera 
Titolo: Ruanda, il mea culpa di Macron
Tema:  Ruanda

Responsabilità sì, complicità no. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha riassunto così il ruolo del suo Paese nel genocidio dei Tutsi, avvenuto in Ruanda nel 1994. «Sono qui al vostro fianco, con rispetto e umiltà, per riconoscere le nostre responsabilità», ha detto Macron in una visita ufficiale a Kigali, capitale ruandese. L’inquilino dell’Eliseo ha tuttavia sottolineato che la Francia «ha per troppo tempo fatto prevalere il silenzio sull’esame della verità». Dopo il genocidio, l’unico capo dello Stato francese a recarsi in Ruanda era stato Nicolas Sarkozy, nel 2010.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco 
Titolo: Putin va alla guerra dei cieli bloccati gli aerei europei che boicottano Lukashenko
Tema: Guerra dei cieli

Mosca scende in campo a fianco della Bielorussia e inizia a chiudere il proprio spazio aereo alle compagnie europee che boicottano Minsk, innescando una guerra dei cieli con l’Europa dagli esiti imprevedibili. La mossa di Mosca arriva in risposta alla rappresaglia Ue contro Minsk decisa dopo il dirottamento del volo Atene-Vilnius di domenica, fatto atterrare nella capitale bielorussa per arrestare il giornalista dissidente Roman Protasevich. Il Consiglio europeo aveva infatti annunciato il divieto d’accesso nei propri cieli per le compagnie bielorusse e aveva invitato quelle europee a evitare lo spazio aereo di Minsk. Ieri sono arrivate le contromosse russe per dare un sostegno all’alleato. Proprio oggi è in agenda un incontro tra Vladimir Putin e Alexandr Lukashenko a Sochi, mentre ieri il premier russo Mikhail Mishustin era a Minsk.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Dragosei Fabrizio 
Titolo: Diplomazie – Il giallo dei voli bloccati dalla Russia
Tema: Guerra dei cieli

Dopo che la maggior parte delle compagnie aeree europee ha iniziato ad aggirare la Bielorussia, tre voli dalla Francia e dall’Austria non sono stati autorizzati a entrare in Russia. Sembrerebbe però che si tratti solo di un problema tecnico, visto che molte altre compagnie occidentali hanno potuto far volare i loro passeggeri verso Mosca o destinazioni in Oriente che richiedono il sorvolo dello spazio aereo russo. Che Vladimir Putin stia pensando di dare un appoggio al suo protetto Aleksandr Lukashenko che oggi vede a Sochi? Difficile visto che per Mosca scatenare una battaglia sui transiti di aerei civili con l’Occidente sarebbe disastroso.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Amabile Flavia 
Titolo: Migranti, l’Italia preme sull’Ue “Servono quote obbligatorie”
Tema: Migranti

Sostegni alla Libia e un accordo sulla ridistribuzione dei migranti tra i Paesi dell’Ue sono le strade che l’Italia intende percorrere ora che gli sbarchi dal nord Africa sono di nuovo al centro della discussione politica dopo le tragedie delle ultime settimane e di fronte a un flusso di migranti che non accenna a fermarsi. Nella serata di ieri la nave “Aita Mari” della ong spagnola Salvamento marittimo humanitario ha soccorso 50 migranti mentre a Lampedusa ci sono stati quattro sbarchi e le persone presenti nel centro di accoglienza dell’isola sono passate in poche ore da 11 a 138. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sarà oggi a Tripoli, con il collega di Malta ed il commissario Ue per il Vicinato, per una missione che ha come obiettivo l’avvio di un percorso che definisca il sostegno dell’Ue alla ripresa socio-economica della Libia, sottolineando la necessità di affrontare la questione migranti.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Guaita Anna 
Titolo: Inchiesta Onu su Gaza Ira di Israele: vergogna
Tema: Medio Oriente

La guerra delle bombe e dei razzi è ferma per il momento, ma quella delle parole continua anche più infiammata. Il Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu, che ha sede a Ginevra in Svizzera, è entrato fermamente nella lotta fra palestinesi e israeliani, decidendo di aprire un’inchiesta sulla sanguinosa battaglia che si è fermata lo scorso 21 maggio dopo un inteso lavorio diplomatico internazionale. La presidente del Consiglio, Michelle Bachelet, ha preso posizione di condanna sui razzi lanciati da Hamas contro Israele, che ha definito «una chiara violazione della legge umanitaria internazionale», ma è stata più dura nei confronti di Israele e delle sue bombe, rivelando che gli agenti Onu in loco «non hanno trovato prove che le costruzioni colpite fossero usate a scopi militari o ospitassero gruppi armati».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Pelliccetti Riccardo 
Titolo: Biden non molla su Wuhan Ira di Pechino: «Ora basta»
Tema: Cina

Occhi di nuovo puntati sulla Cina. Dopo che il presidente americano Joe Biden ha ordinato all’intelligence di «raddoppiare» gli sforzi per indagare sulle origini della pandemia, anche il Senato ha dato un mandato agli 007, approvando una legge ad hoc per declassificare le informazioni sull’origine del Covid-19. La nuova norma autorizza la divulgazione di «ogni possibile informazione relativa al potenziale collegamento tra l’istituto di virologia di Wuhan e l’origine del coronavirus». Biden ha concesso novanta giorni per avere un rapporto dall’intelligence, che avrà l’assistenza dei laboratori nazionali degli Usa. «Gli Stati Uniti – ha affermato il leader della Casa Bianca – continueranno anche a lavorare con partner affini in tutto il mondo per spingere la Cina a partecipare a un’indagine internazionale completa, trasparente e basata su prove e per fornire accesso a tutti i dati e le prove rilevanti».
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