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SINTESI IN PRIMO PIANO – 28 dicembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:
– 
Corsa a vaccinare gli italiani;
– Sì alla manovra, sgravi per il lavoro di donne e giovani;
– Conte e la verifica: Renzi? Confronto dopo Capodanno;
– Oggi i partiti della maggioranza presentano le loro proposte di modifica sul Recovery plan.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Voltattorni Claudia
Titolo: Manovra, tre miliardi per le famiglie Gli sgravi sul lavoro di donne e giovani
Tema: Manovra
I sì sono 298; i no 125; gli astenuti 8. Ieri sera poco prima delle 9, la Camera ha approvato il disegno di legge di Bilancio. Un via libera che arriva in corsa, il 27 dicembre, con lo spettro dell’esercizio provvisorio in attesa dell’approvazione definitiva da parte del Senato, dove oggi il ddl comincerà il suo brevissimo iter per arrivare in Aula entro il 30. Una corsa contro il tempo da record per una manovra economica da 229 articoli e oltre 500 pagine del valore di 40 miliardi di euro. Un ritardo e una corsa all’ultimo minuto molto contestati dalle opposizioni ma anche dai membri della maggioranza come i renziani di Italia Viva. E così ecco il pacchetto lavoro che se da un lato conferma il blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo, dall’altro prevede sgravi fiscali per l’assunzione di lavoratori fino ai 35 anni, sgravi che aumentano in caso di assunzioni fatte al Sud e zero contributi per chi assume donne disoccupate o del Sud. Ci sono 5 miliardi di eur o per la cassa integrazione Covid e gli autonomi che hanno registrato perdite potranno avere un assegno mensile simile alla cig. Archiviata per ora la patrimoniale.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Pd e Italia Viva “Sul Recovery tutto da rifare” – Recovery, tutto da rifare Ma il Pd frena sulla crisi Da Iv 50 proposte a Conte
Tema: Recovery Plan

Oggi i partiti della maggioranza presentano le loro proposte di modifica sul Recovery plan. Dal Pd arriva la richiesta di cambiare sin dall’impostazione il piano di ripresa, anche se il partito di Zingaretti sembra volere evitare il clima da resa dei conti. Anzi l’Esecutivo deve andare avanti per vincere, con l’aiuto dell’Europa, la sfida della ripresa economica e della ricostruzione post-Covid. Renzi invece annuncia 50 proposte sulle quali attende risposte da alleati e premier. L’ultima idea partorita dal leader di Iv: lo Ius culturae per chi dall’estero viene a studiare nelle università Italiane. Inserito in cima alla lista. Una battaglia da condurre a viso aperto, davanti al Paese: tant’è che oggi stesso, subito dopo averlo consegnato a Conte, Renzi illustrerà il suo “contropiano” al Senato. Trenta pagine fitte di rilievi e di proposte – dai 3,7 miliardi destinati al dissesto idrogeologico che vanno portati a 8, fino al Mes, da attivare per liberare i 9 miliardi attualmente stanziati sulla Sanità – aperte dalla lettera firmata dalla deputata Lisa Noja per denunciare “il grande vuoto” nel Recovery sulle politiche per la disabilità. Che fa il paio con «l’assoluta mancanza di progetti per i giovani&raquo ;. Decisa a sbarrare la strada sia alla Fondazione per la cyber security sia alla cabina di regia guidata da manager esterni con poteri sostitutivi e in deroga.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Labate Tommaso 
Titolo: Conte e la verifica: Renzi? Confronto dopo Capodanno – Conte: mi occupo di cose concrete Renzi? Confronto dopo Capodanno
Tema: Conte e la verifica di Renzi

Nella testa del presidente del Consiglio c’è l’idea di approvare la legge di Bilancio col voto favorevole di Italia viva, presentare dopo il primo gennaio il Recovery plan, mettersi al tavolo con Renzi provando a smussare angoli (l’accantonamento della cabina di regia) e ammorbidire gli spigoli (magari cedendo sul fronte della delega ai Servizi). E festeggiare, forse per l’Epifania, una specie di pericolo scampato. Eppure, all’interno del governo, non c’è ministro che non viva gli ultimi giorni del 2020 come una specie di canto del cigno. «Giuseppe», gli hanno spiegato anche ieri due dei componenti dell’esecutivo di cui l’avvocato si fida di più, «non riusciremo a cavarcela lavorando solo sull’agenda di governo, purtroppo». La simulazione dello scenario peggiore prevede due variabili. Secondo la prima, le due ministre di Italia viva, Bellanova e Bonetti, mandano una lettera di dimissioni spingendo Conte a presentarsi in Parlamento per verificare se ha ancora la fiducia. Per la seconda, ed è quella su cui un pezzo del governo sta iniziando a insistere, Conte si presenta da solo alla Camere anticipando la mossa di Renzi e sperando di sfaldare il fronte dell’ex premier, magari aiutato dalla nascita di un gruppo di Responsabili.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Violante Luciano 
Titolo: L’analisi – Sui Servizi la delega spetta al premier – Chi governa l’intelligence
Tema: Delega ai Servizi segreti

Luciano Violante: “(…) Si venne a una nuova riforma, nel 2007, oggi in vigore. incentrata sul presidente del Consiglio. A lui spettano tutte le funzioni di direzione: scelta della linea politica, nomina e revoca del massimi dirigenti, determinazione delle risorse finanziarie annue. Il presidente può delegare solo le funzioni che non gli sono attribuite in via esclusiva a un ministro senza portafoglio o a un sottosegretario, che prende il nome di Autorità delegata…” “Questa norma serve ad attribuire al presidente del Consiglio la possibilità di delegare a una persona di sua fiducia (…) Berlusconi e Monti nominarono tecnici di loro fiducia, Gianni Letta e Gianni De Gennaro. Enrico Letta e Renzi scelsero Marco Minniti, deputato del loro partito. Paolo Gentiloni, come Giuseppe Conte, tenne la delega per sé”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Meno voti a Pd e M5S Gli esperti «misurano» il partito del premier
Tema: Sondaggi

Spiega Nando Pagnoncelli, di Ipsos: «Non abbiamo dati recenti sul potenziale elettorale di Conte. In ogni caso il consenso che deriva dal profilo istituzionale difficilmente si traduce in voti, come avvenne con Dini e Monti. Come spesso accade nelle situazioni di emergenza, una parte del consenso per l’operato del premier proviene da elettori dell’opposizione e dagli astensionisti (che rappresentano circa il 40 per cento dell’elettorato). Quasi tutti costoro continuano poi a votare per il partito che sentono più vicino o continuano a volersi astenere. Infatti, un conto è operare da premier che non è iscritto a un partito, un altro è entrare nella competizione elettorale».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Bac Margherita 
Titolo: Corsa per coprire l’80% di cittadini Il governo punta su AstraZeneca
Tema: Corsa a vaccinare gli italiani

Vaccinare entro settembre il 70-80% degli italiani, per liberarsi della minaccia del virus e tornare alla vita normale sfruttando il vantaggio dell’immunità di gregge. E’ l’obiettivo del piano vaccinale scattato ieri con il V-day. Da gennaio ci sarà un progressivo aumento delle somministrazioni, per avviare entro marzo-aprile la vera e propria vaccinazione di massa nei gazebo, una sorta di scudo protettivo delle comunità, su libera scelta dei cittadini. Si potrà fare? Molto dipende dalle consegne delle aziende, dalle modalità di conservazione delle fiale e dalle dosi necessarie per ottenere l’immunità individuale (1 o 2). In Italia il prossimo anno arriveranno i quantitativi di dosi stabiliti dagli accordi centralizzati della Commissione europea, per un totale di oltre 202 milioni, in proporzione agli abitanti. Pfizer-Biontech hanno in programma invii bisettimanali fino a raggiungere un totale di 26 milioni di dosi. E poi c’è l’at teso vaccino di AstraZeneca, sviluppato in parte dall’IRBM di Pomezia, dalla quale dovrebbe arrivare il quantitativo maggiore, oltre 40 milioni di dosi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  M.Gia. 
Titolo: “Entro fine marzo 13 milioni di vaccinati” – “Le nostre dosi arriveranno con anticipo in 3 mesi 13 milioni di italiani immunizzati”
Tema: Intervista a Roberto Speranza 

«Una giornata storica? No, non lo voglio dire perché non sono mai così enfatico, lasciamo in pace la storia. Ma posso dire che oggi siamo a una svolta, questo è corretto. Finalmente abbiamo l’arma per vincere la guerra…». È il Vaccine-Day, e Roberto Speranza lo passa al ministero della Salute, sul Lungotevere romano, in quella che da dieci mesi è diventata la sua e la nostra trincea. Sorride, mentre scorre le immagini sui tg e sui siti con i primi vaccinati italiani: allo Spallanzani e a Codogno, dove tutto è cominciato. L’intervista:
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Mangani Cristiana 
Titolo: Guerini: «In campo per garantire la trasparenza» – «Campagna di trasparenza per convincere gli italiani»
Tema: Intervista a Lorenzo Guerini

“Al via una campagna di trasparenza per convincere gli italiani a vaccinarsi”. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini assicura che «le Forze armate restano in prima linea per combattere questa guerra silenziosa per la salute”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bufi Fulvio 
Titolo: De Luca si vaccina. È polemica: salta la fila
Tema: La polemica

Non è un medico, non è un infermiere, non è un operatore del 118 né l’ospite di una Rsa. Ma è l’uomo che ha il potere assoluto sulla sanità in Campania, e questo gli ha consentito di farsi vaccinare il primo giorno, pure se non toccava a lui. Lo attacca il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Trovo inqualificabile e indegno l’abuso di potere del presidente De Luca. Si dovrebbe vergognare e chiedere scusa». Le reazioni e la polemica:
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: «I tanti casi in Veneto? Per le migliaia di tamponi» – «In Veneto tanti casi? Ma qui facciamo migliaia di tamponi»
Tema: Intervista a Luca Zaia

«I tanti casi in Veneto? Per le migliaia di tamponi». «La verità — spiega il governatore Luca Zaia al Corriere — è che noi qui facciamo migliaia di tamponi. E in futuro, visto che ci si potrà tutti vaccinare, i tempi sono maturi per un passaporto sanitario».
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Economia e finanza

Testata:  Repubblica Affari&Finanza
Autore:  Petrini Roberto
Titolo: Il debito sale di 22 milioni l’ora ma adesso fa meno paura – Il debito sta crescendo di 22 milioni l’ora ma adesso fa meno paura
Tema: Debito pubblico
È la mezzanotte del 31 dicembre dell’anno terribile 2020. San Silvestro. Cenoni e botti sono stati frenati dal lockdown, ma lui no, continua a camminare nel buio con il suo passo veloce: nell’ultima ora è aumentato di 22 milioni. Così il debito pubblico avanza senza sosta, senza intralci, tant’è che per semplicità, e per evitare il terrore degli zeri, ormai lo si misura in trilioni: 2,5. Se poi, come si fa dai tempi di Maastricht, si rapporta l’entità del debito alla ricchezza, il quadro è ancora più allarmante: il nostro debito è pari ad una volta e mezzo quanto produciamo in un anno, ovvero il 158 per cento del Pil. Certo il motivo fondamentale è stato l’anno maledetto del Covid: per far fronte alla crisi economica il governo ha dovuto aumentare il deficit a dismisura gettando nell’economia più di 100 miliardi a colpi di ristori alle partite Iva e cassa integrazione. Risorse a pioggia, helicopter money, di cono alcuni. Ma si poteva fare altrimenti? Pare di no, anche perché il debito pubblico dai noi è cresciuto quest’anno, rispetto al 2019, di 23 punti percentuali, ma all’estero non è andata meglio. Ma all’orizzonte si affacciano soluzioni: la Bce sta inondando l’Europa con i 1.850 miliardi del suo Pepp (Pandemic emergency purchase programme) e le fonti di finanziamento degli Stati si stanno differenziando grazie ai bond europei dei 750 miliardi del Next Generation Eu.
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Testata:  Il Fatto Quotidiano
Autore:  De Rubertis Patrizia
Titolo: Intervista a Laura Castelli – “Nuovo scostamento di bilancio. Cartelle, altro saldo e stralcio” – “Nuovo scostamento di bilancio e saldo e stralcio per le cartelle”
Tema: Intervista a Laura Castelli
La viceministra dell’Economia, la 5Stelle Laura Castelli, parla della manovra sulla quale ieri la Camera ha dato il voto finale, in attesa che il Senato la approvi entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio. Non era mai successo che si arrivasse così in ritardo. L’accusa: per accelerare l’iter, sono state inserite centinaia di micro-norme per oliare il lavoro bipartisan. Castelli: “Di mancette non ne ho viste, non c’è stato nessun finanziamento alle associazioni dei parenti dei deputati. In accordo sono state gestite le risorse per aiutare settori specifici, come aeroporti, automotive o autonomi. Abbiamo fatto una manovra di 40 miliardi con misure importanti, come quella sul rientro di cervelli, innovative e rivoluzionarie”. “Il 2021 sarà l’anno dedicato a imprese, lavoro e autonomi. Per loro è stato introdotto l’Iscro, un nuovo ammortizzatore sociale. Mai prima in Italia alle 4 milioni di partite Iva è stato garantito un supporto in caso di calo del reddito, come per i dipendenti. Abbiamo stanziato anche un miliardo per esonerare dal pagamento dei contributi previdenziali le partite Iva, sarà un anno “in bianco”. E a gennaio stanzieremo un ulteriore miliardo e mezzo. La manovra ha rifinanziato per 5,3 miliardi la Cig Covid”. “Penso – aggiunge – che serva una rottamazione “quater” per gli anni dal 2016 al 2019 per dare respiro a quei contribuenti con morosità incolpevoli. Un nuovo saldo e stralcio potrebbe evitare la notifica di milioni di cartelle”.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Aquaro Peppe – Dell’Oste Cristiano
Titolo: Il superbonus cerca già il rilancio tra modifiche 2021 e cessione crediti – Il decollo del 110% alla prova dei fatti tra modifiche 2021 e cessione crediti
Tema: Superbonus
Dalla teoria alla pratica c’è un bel salto, quando si parla di superbonus. I cantieri partiti sono ancora pochi rispetto al potenziale in gioco, e molti operatori sperano che le proroghe e le modifiche in arrivo con la manovra 2021 rilancino l’agevolazione. La legge di Bilancio ora in fase di approvazione spinge il 110% avanti di altri sei mesi, fino al 30 giugno 2022. Con un’estensione a tutto il 2022 per i condomini che alla fine di giugno avranno già completato il 60% dei lavori. La manovra allenta inoltre alcuni dei vincoli che hanno fatto più discutere.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Martinelli Alessandro – Tomassini Antonio
Titolo: Scudo anti perdite a chi investe nei Pir – Investire nei Pir: tax credit contro le perdite
Tema: Pir
Un credito di imposta fino al 20% delle somme investite nei Piani individuali di risparmio (Pir) a copertura delle eventuali perdite maturate nell’arco di almeno cinque anni. Di fatto, viene garantito un paracadute a chi decida di convogliare, in una prospettiva di lungo termine, il proprio risparmio sull’economia reale e, in particolare su piccole e medie imprese. La novità del tax credit per rilanciare i Pir è stata introdotta dall’emendamento alla legge di Bilancio 2021. Chi, al termine dei 5 anni, riscatta investimenti per complessivi 200mila euro e registra minusvalenze per complessivi 50mila euro, avrà diritto a un credito di imposta pari a 40mila euro, da compensare in dieci rate costanti.
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Testata:  Messaggero
Autore:  Pacifico Francesco
Titolo: «Più fondi e poteri per Roma» La politica in pressing su Conte – Sì a poteri e soldi per Roma Ma adesso tocca al governo
Tema: Roma
Da fronti opposti, Giorgia Meloni e Virginia Raggi dicono che quella di ieri «non è una vittoria di Roma, ma è una vittoria dell’Italia intera, perché quella della Capitale è una questione nazionale». Ieri, di fatto all’unanimità, la Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno alla manovra che impegna il governo a dare più poteri e più fondi alla Città eterna. Si prevede di «attivare in tempi immediati» il trasferimento dei poteri a Roma Capitale come già prevede la legge 42; di «investire su infrastrutture materiali e immateriali capaci» di garantire al Campidoglio una parte degli incassi di musei e monumenti storici come il Colosseo; di «individuare le risorse per organizzare e promuovere» le celebrazioni del 150esimo anniversario della proclamazione della Capitale; di attuare un piano per il Giubileo del 2025, oltre a più soldi per la sicurezza, per l’efficientamento energetico del patrimonio abitativo e la difesa dei piccoli borghi della Città Metropolitana.
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– Il Messaggero
Intervista a Carla Ruocco – «Palazzo Chigi dovrà fare di più in gioco l’interesse nazionale»
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa 

Autore:  Martini Fabio 
Titolo: Letta: l’Ovest unito sconfiggerà il virus – “L’Occidente unito batterà il virus L’Italia sia protagonista del G20”
Tema:  Intervista ad Enrico Letta

«Stiamo vivendo le ore della speranza, perché il vaccino sta dimostrando che l’Occidente, quando riesce a cooperare così intensamente, sa uscire dalle grandi crisi: anche per questo il prossimo G20 che inizia fra tre giorni sotto la presidenza italiana non sarà il solito G20. Ma l’occasione per costruire un nuovo ordine mondiale, fondato su cooperazione e multilateralismo. Una grande chance per l’Italia di giocare un ruolo da protagonista sulla scena globale. Semmai mi spaventa l’assenza di questi temi dalla discussione pubblica: mi auguro che il Paese non sprechi l’occasione». Così l’ex premier Enrico Letta. Il G20 è un forum più arioso e “democratico” del vecchio G7 “Purtroppo – aggiunge Letta – in questi anni G8 e G20 sono stati format che Trump ha tentato di distruggere ma la novità è che in autunno si ritroveranno in Italia tre grandi protagonisti del mondo, che non si sono mai parlati in questi anni. Stati Uniti, Cina e Europa. E potranno incontrarsi con il nuovo presidente degli Stati Uniti, toccando con mano la nuova linea del dialogo multilaterale. L’Italia dovrà fare in modo che non sia una falsa partenza, ma invece un momento che lasci il segno».
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Tajani Antonio – Weber Manfred
Titolo: Un’Unione Europea della salute
Tema: Oltre la pandemia
Questo è stato l’anno dell’eroico impegno dei nostri medici, farmacisti e infermieri, delle cassiere dei supermercati, delle imprese che hanno garantito la catena dei rifornimenti alimentari e di tutto il personale dei servizi essenziali, che hanno permesso all’Europa di andare avanti, nonostante tutto, in tempi difficili. Questi cittadini italiani ed europei ci hanno ricordato che la nostra Unione ha saputo superare i momenti più bui con la coesione, una coesione che le ha permesso di diventare più forte. Questo è stato l’anno in cui l’Europa ha scelto la solidarietà, non l’egoismo. In nessun altro luogo al mondo 27 Paesi hanno unito le forze in questo modo, concordando misure di grande portata, dal Recovery Fund a Sure, dal piano d’acquisto dei titoli di Stato della Banca Centrale Europea ai fondi del Mes e della Bei. Abbiamo messo i nostri figli e nipoti al centro del rilancio dell’Europa con il Next Generation Eu. Oggi, l’avvio della campagna di vaccinazione contro il Covid dimostra ciò che gli europei possono ottenere quando lavorano uniti. Con un approccio comune per finanziare ricerca e innovazione, l’Europa torna a fare la differenza in positivo nella vita quotidiana delle persone. Ma non basta. Dobbiamo rafforzare la collaborazione anche per combattere malattie come il cancro e l’Alzheimer. Per questo vogliamo una Unione Europea che lanci grandi progetti sanitari. Vorremmo creare un Istituto europeo per la ricerca.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Ginori Anais
Titolo: Von der Leyen esulta “Successo europeo è il giorno dell’unità”
Tema: Le parole di Von der Leyen
V-Day. «È un toccante momento di unità e una storia di successo europea», commenta la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha cercato e ottenuto il coordinamento tra governi. Dopo le critiche per non aver reagito abbastanza in fretta nella primavera scorsa, è l’ora del riscatto per le istituzioni europee.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meloni Giorgia 
Titolo: La lettera – «La destra forza di governo In Europa non siamo soli» – «La destra è forza di governo e in Europa non siamo soli»
Tema: Conservatori europei
Destra antieuropeista? La Meloni al Corriere: conservatori europei, formazione che racchiude quaranta partiti europei e occidentali? Parliamo di una delle più importanti e storiche famiglie politiche continentali. Sostenere che esista vita solo nell’attuale equilibrio non è rispettoso nei confronti di milioni di europei che — pur considerando l’Europa una grande occasione — si identificano in una diversa visione politica circa la sua integrazione. Quella comunità politica si incontra proprio in questi giorni per ribadire la sua visione d’Europa basata su un modello confederale, alternativo al modello federalista, per una Ue che condivida le grandi sfide — politica estera, difesa, mercato comune — e lasci maggiore libertà nelle questioni più prossime alla vita quotidiana dei cittadini.
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