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SINTESI IN PRIMO PIANO – 27 marzo 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Draghi: “Scuole aperte in zona rossa”. Nessuna regione in giallo prima di maggio e blocco totale nei ponti festivi. Decreto per bloccare i sanitari no-vax. Scontro con Salvini
– Vaccini, l’India frena l’export e mette a rischio i Paesi più poveri
– Italia stretta dal declino demografico: 746mila morti e solo 404mila nati

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Galluzzo Marco 
Titolo: L’Italia non riapre per un mese – «Un decreto contro i medici no vax E in classe fino alla prima media»
Tema: Misure anti-Covid

Prorogate le misure, lunedì il cambio dei colori: nessuna regione in giallo prima di maggio e l’Italia resta chiusa per un mese. Nei ponti festivi blocco totale. Sulle scuole Draghi punta a riaprire dopo Pasqua fino alla prima media, anche in zona rossa. Per i medici no vax un decreto ad hoc. Per la realizzazione di un vaccino prodotto in Italia si parla di 3-4 mesi a partire da ora. Il capo del governo non è tenero con le grandi aziende farmaceutiche: “Si ha l’impressione che alcune società di cul non faccio nomi si siano vendute le dosi” di vaccini “due o tre volte”. Draghi invita gli italiani a guardare con ottimismo al futuro, ma non nasconde le difficoltà, anche psicologiche: “Bisogna reagire alla depressione, alla perdita di interesse nell’attivita, nel lavoro, che questo lungo periodo di contenimento ha provocato. Bisogna tornare ad avere il gusto del futuro”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Mania Roberto 
Titolo: Draghi: chi cura i malati obbligato a vaccinarsi – Draghi prepara il decreto sui vaccini “Obbligo per chi lavora con i malati”
Tema: Misure anti-Covid
Ci sarà presto un decreto legge per rendere obbligatorio il vaccino per tutti gli operatori sanitari a contatto con i malati. Nelle corsie degli ospedali non può esserci posto per i no vax. L’ex presidente della Bce annuncia che la ministra della Giustizia Marta Cartabia sta preparando un decreto: “Il governo intende intervenire”. Il ministro della Salute Roberto Speranza precisa che “l’adesione del personale sanitario è stata molto ampia, la stragrande maggioranza ha dato un buon esempio. Interverremo su una quota residuale”. Scudo giuridico ai medici che somministrano le fiale.
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Testata: Repubblica 
Autore: Lopapa Carmelo – Circiaco Tommaso 
Titolo: Il retroscena – Il premier gela Salvini: riapriremo il Paese quando l’epidemia lo consentirà – Il premier blocca Salvini “Si decide in base ai contagi” La Lega minaccia l’Aventino
Tema: Draghi vs Salvini

Mario Draghi stronca con poche parole le speranze aperturiste della Lega. “Sono un economista, leggo i numeri. E vi dico che l’economia non riparte se riapriamo bar e ristoranti, ma nel frattempo incrociamo una terza ondata. Riparte solo se facciamo i vaccini”. “Il minimo di margine che abbiamo – è la conclusione di Draghi, comunicata ai ministri riuniti per la cabina di regia – lo mettiamo sulla scuola, che riaprirà in zona rossa”. L’ex banchiere boccia così la richiesta leghista di tornare alle zone gialle. Ma siccome il pressing di Matteo Salvini è fortissimo e si spinge fino alla minaccia informale di non far presentare i ministri della Lega in cdm, il capo del governo concede una promessa: “Seguiremo l’andamento dei numeri giorno per giorno. Se nel corso di aprile dovessero migliorare, valuteremo l’alleggerimento della stretta”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Palmerini Lina 
Titolo: Politica 2.0 – Come Draghi condiziona la leadership di Salvini
Tema: Draghi vs Salvini

Si capisce che teme la concorrenza della Meloni, che non vuole lasciare a Fratelli d’Italia tutto il mondo del commercio, bar, ristoranti, palestre e discoteche, in sofferenza da mesi per le chiusure che si prolungano e, dunque, cerca di dare battaglia sulle riaperture per non lasciarsi sfuggire quei consensi. Insomma, Salvini fa quel che può per tenere la presa elettorale ma meno di prima. Nel senso che i suoi margini di azione, gli spazi per imporre la sua linea sono minimi con una premiership come quella di Draghi. Un conto è duellare con Conte o Letta, con Di Maio o Speranza, in una contrapposizione tutta politica, altra storia è farlo con l’ex presidente della Bce che gli toglie l’argomento ideologico e parla solo con i numeri e i fatti. Ieri è stato questo il contesto del duello a distanza tra i due.
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Testata: Stampa 
Autore: Sorgi Marcello 
Titolo: Il taccuino – Il governo e l’autorità dello Stato
Tema: Draghi vs Salvini

In altri tempi sarebbe stato quantomeno sorprendente il modo in cui Draghi ha trattato Salvini e la Lega nella sua conferenza stampa di ieri. Al leader del Carroccio che aveva definito “impensabile” non autorizzare le riaperture dei locali pubblici, il premier ha risposto che “quello che è pensabile o no lo decidono i dati”. Più o meno con lo stesso tono aveva replicato al capo delegazione Giorgetti, che più moderatamente aveva avanzato le stesse richieste. Draghi si comporta tranquillamente così perché ritiene che i leghisti siano perfettamente consapevoli della gravità della situazione, e le loro prese di posizione siano solo propaganda. Cosa poi possa pensare di un partito che si comporti così, ovviamente, non lo dice. Significherebbe mettersi sullo stesso piano e questo assolutamente non lo vuole.
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Testata: Repubblica 
Autore: Folli Stefano 
Titolo: Il punto – Draghi e l’Europa oltre il Quirinale
Tema: Governo Draghi

Nell’Italia della pandemia, dei lockdown e della campagna per i vaccini di massa la leadership di Draghi si va rafforzando. Non senza polemiche, s’intende. L’altro giorno le critiche erano rivolte alle regioni, ieri è stato Salvini a dover subire una risposta sferzante (all’incirca: “riapriremo quando i dati ci diranno che possiamo farlo”). Giorno dopo giorno le forze che sostengono il governo d’emergenza ottengono qualcosa che può piacere al loro elettorato, ma subito dopo devono rinunciare a qualcosa d’altro. E’ il piano domestico, certo drammatico, su cui andrà misurata nei prossimi mesi la credibilità dell’esecutivo tecnico-politico di cui Draghi è la guida sempre meno tecnica e sempre più politica.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: De Bac Margherita 
Titolo: «La curva scende Estate più libera» – «La curva è in discesa, guadagniamo spazio D’estate sarà più libera»
Tema: Curva dell’epidemia – Intervista a Silvio Brusaferro

“La curva del contagi è in discesa, ma non si può aprire tutto. L’estate sarà più libera”. Così Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità. “Abbiamo investito sugli scolari, fra i più piccoli l’infezione circola meno”. I divieti sono stati utili: siamo a 247 casi su 100mila persone invece che a 270. Ma c’è pressione sugli ospedali. “Abbiamo guadagnato uno spazio per riaprire qualcosa ed è la scuola”, spiega il presidente dell’Iss. “Continuiamo così per guadagnare altri spazi”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Pagnoncelli Nando 
Titolo: Scenari – Effetto leader, con Letta e Conte salgono Pd e M5S – Con l’arrivo dei nuovi leader crescono Pd (20,3%) e M5S (18) La Lega resta prima al 22,5
Tema: Scenario politico

Lo scenario politico dell’ultimo mese è stato segnato da cambiamenti molto significativi. Con l’arrivo dei nuovi leader Enrico Letta e Giuseppe Conte crescono il Pd, ora passato al 20,3%, e il M5S, al 18. Stabile il centrodestra, la Lega resta il primo partito con il 22,5%. Fratelli d’Italia al 17,2% e Forza Italia al 7,6%. Giù Italia viva, al 2,2. Il gradimento per il premier Mario Draghi resta alto, anche se in leggera flessione: dal 67 al 62%. Mentre il governo si attesta a quota 56 (era al 62%).
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Postiglione Venanzio 
Titolo: I partiti e un’idea di futuro – I partiti e un’idea di futuro i programmi per l’Italia
Tema: Partiti

Ora che tornano i due (eterni) temi politici, le alleanze e la legge elettorale, la domanda ai partiti viene facile: ma per fare cosa? Quali idee, quali progetti, quale disegno? E soprattutto: sarà o no cambiato il Paese per la pandemia? La sanità la lasciamo così? Le Regioni hanno dato prova di efficienza e coerenza? L’Europa ci è apparsa unita e brillante più che mai? Il governo Draghi apre un’autostrada ai partiti: hanno il tempo e il modo per rimodellare un’identità.
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Testata: Giornale 
Autore: Sallusti Alessandro 
Titolo: «Giustizia malata, fermiamo i veleni» – «Il Sistema condiziona la politica italiana e contraddice i cardini dello stato di diritto Ora una riforma per il giusto processo»
Tema: Intervista a Silvio Berlusconi

“Da anni – afferma Silvio Berlusconi – denuncio le infiltrazioni ideologiche tra le toghe e le opacità del sistema di potere che caratterizzano parte della magistratura”. Col risultato di un “immeritato discredito sui tanti magistrati integerrimi e coraggiosi”. Il Cavaliere parla di “accanimento” contro di lui: “In 27 anni ho subìto 86 processi per un totale di 3.672 udienze”. Ma “ora ci sono le condizioni per gettarci alle spalle alcuni dei veleni”.
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Testata: Messaggero 
Autore: Pucci Emilio 
Titolo: Letta annuncia le primarie per Roma «Gualtieri in corsa. Raggi, un inciampo» – «Roma, primarie aperte» E Letta lancia Gualtieri
Tema: Voto nella Capitale

Enrico Letta lancia le primarie dei Pd per le amministrative di Roma, con l’ex ministro Roberto Gualtieri in cima alla lista nella corsa all’investitura di candidato sindaco. Il neo segretario: “Saranno primarie aperte”. In corsa anche i 5Stelle e Calenda. I nomi entro fine aprile.
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Colombo Davide 
Titolo: Italia stretta dal declino demografico: 746mila morti e solo 404mila nati – Effetto Covid su nascite e morti, doppio record negativo nel 2020
Tema: Crisi demografica

Un numero di decessi mai registrato prima dal Dopoguerra. Perduto un numero di residenti in Italia pari alla popolazione della città di Firenze. A picco il numero dei matrimoni (-47,5%). E’ quanto evidenzia il rapporto Istat “La dinamica demografica durante la pandemia Covid anno 2020”. I dettagli: nell’anno della pandemia i decessi totali ammontano a 746.146, mentre agli uffici anagrafe sono stati iscritti per nascita 404.104 bambini, il livello più basso registrato dall’Unità d’Italia. Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente è inferiore di quasi 384mila unità rispetto a inizio anno. Lombardia ed Emilia-Romagna registrano un’inversione di tendenza in termini di variazione di popolazione, passando da un incremento a un deficit 2020: rispettivamente di -0,6% e -0,4%. In Lombardia l’aumento più alto di decessi (+111%).
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Rosina Alessandro 
Titolo: L’analisi – L’allarme e la grande rimozione – La grande questione italiana rimossa dalla politica
Tema: Crisi demografica

Il dato sulle nascite nel 2020 appena pubblicato dall’Istat contiene due conferme negative. La prima è il suo porsi in continuità con il declino degli anni precedenti. La seconda è l’ulteriore accentuazione al ribasso causata dalla crisi sanitaria L’esito è un numero di nati ai minimi storici (404mila) che rende ancor più ampio il divario record rispetto ai decessi (-342mila). È dalla recessione del 2008, arrivando fino all’impatto della pandemia, che collezioniamo record negativi perla demografia del nostro Paese. I dati sono sempre stati peggio del previsto, ora ultima chiamata per invertire davvero la rotta.
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Testata: Stampa 
Autore: Fornero Elsa 
Titolo: Il commento – Come riempire le culle vuote – Aiuti alle madri e più cure per i fragili: così si combatte il declino
Tema: Crisi demografica

Il declino demografico è il risultato di politiche di piccolo cabotaggio, e di scarsa responsabilità nei confronti delle generazioni giovani e future. Potrà sembrare una diagnosi “consolatoria” perché sembra indicare una facile strada per uscirne mentre di facile non c’è niente quando si affrontano problemi di questo tipo. Si tratta, però di una diagnosi più costruttiva di quella di chi ha smesso di nutrire speranza e fiducia, accontentandosi di piccole, talvolta meschine, soddisfazioni quotidiane, come quelle che si ricavano, a buon mercato, dall’apparente “socialità dei social”. Occorre il coraggio di capovolgere l’approccio e di favorire ciò che può rendere meno fragile il futuro. A partire dalla scuola.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Rogari Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Il deficit extra atteso ad aprile sale verso quota 25-30 miliardi
Tema: Conti pubblici 

Draghi mostra di conoscere bene le tensioni crescenti che percorrono la società chiusa per Covid. Anche per questo non vuole anticipare le cifre del prossimo scostamento, ma è chiaro nel dire che “occorre tenere una politica fiscale espansiva nei prossimi 6 mesi in tutti i Paesi europei”. Non c’è un problema di presunta “austerità”, insomma. Ieri la ministra Gelmini ha sollevato l’esigenza di uno “scostamento adeguato” che dovrebbe arrivare “Insieme al nuovo decreto”. E giovedì il suo collega Brunetta aveva rilanciato l’idea di Fi di uno scostamento periodico, da 20 miliardi al mese. Nessuna delle due richieste sarà soddisfatta alla lettera. Perché la tempistica del nuovo deficit è ormai decisa e guarda a metà aprile, in contemporanea col nuovo Def. Al netto di nuove coperture, per esempio dal taglio al cashback, sarà complicato fermarsi lontano da 25-30 miliardi.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: bene Draghi, planificare il dopo crisi
Tema: Confindustria

L’Italia, come l’Ue, è indietro dall’uscita dalla crisi. “È evidente che avremo asimmetrie. Siamo un’economia fragile, abbiamo già segnali come l’aumento delle materie prime, cresciute già del 30-40% da inizio anno”. Ma il premier Mario Draghi “sta dimostrando molto pragmatismo e capacità di ascolto. Oggi abbiamo alcuni provvedimenti che non riteniamo completi ma iniziamo a intravedere una via d’uscita dagli interventi emergenziali che non danno futuro al Paese”. Così Carlo Bonomi ai microfoni di Zapping, su Radio 1. “Draghi ha detto ciò che come Confindustria sosteniamo da parecchio tempo: giusto fare interventi emergenziali ma contemporaneamente bisogna pianificare l’uscita dalla crisi. Nell’ultimo anno siamo rimasti inchiodati sulla visione emergenziale. Draghi ha un’idea di Stato regolatore che incentiva lo sviluppo”. E annuncia: “Noi pronti a fare 12,5 milioni di vaccini in fabbrica”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Basso Francesca 
Titolo: L’Alta Corte tedesca sospende il via libera al Recovery plan
Tema: Recovery Plan

La Corte Costituzionale tedesca ha “ordinato” al presidente della Germania Frank-Walter Steinmeier di non firmare la legge sulla decisione del Consiglio Ue relativa al sistema delle risorse proprie dell’Unione, appena approvata in via definitiva dai due rami del Parlamento tedesco. E’ una sospensione temporanea ma senza la ratifica di questo atto giuridico da parte di tutti i 27 Stati membri, la Commissione Ue non può andare sui mercati ed emettere le obbligazioni che finanzieranno Next Generation Eu, il piano da 750 miliardi che ha l’obiettivo di aiutare la ripresa post-Covid degli Stati membri più colpiti dalla pandemia (l’Italia è il primo beneficiario con 205 miliardi). Il rischio, quindi, è un ritardo nell’inizio dell’erogazione dei fondi.
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Testata: Repubblica 
Autore: D’Argenio Alberto – Ginori Anais 
Titolo: Il retroscena – Patto Draghi-Macron per aumentare i fondi oltre i 750 miliardi
Tema: Recovery Plan

C’è un patto tra Mario Draghi ed Emmanuel Macron per provare a rinforzare il Next Generation Eu da 750 miliardi lanciato a luglio dai capi di Stato e di governo dell’Unione. Il momento per affrontare il tema con i partner non è ancora giunto. Ma i leader di Italia e Francia ne hanno parlato, spiegano fonti europee e confermano all’Eliseo. E stanno ampliando il fronte per replicare quell’alleanza che la scorsa primavera, sotto i primi devastanti colpi del Covid, era riuscita a ottenere da Berlino e dai frugali del Nord l’impensabile: finanziare il Recovery con titoli comuni emessi dalla Commissione Ue. Ora, con pandemia e lockdown che persistono martoriando l’economia della zona euro, Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia sono pronti a tornare alla carica per chiedere di aumentare la dotazione finanziaria del piano di rilancio Ue.
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Testata: Repubblica 
Autore: Livini Ettore 
Titolo: Giù il Pil, su i prezzi così il blocco di Suez colpisce l’Italia
Tema: Blocco di Suez

Il “tappo” della Ever Given continua a bloccare il traffico marittimo tra Mediterraneo e Mar Rosso. E l’Italia – che sul canale di Suez fa viaggiare merci per 80 miliardi l’anno – inizia a fare i conti con gli effetti collaterali dell’incidente egiziano. Un terremoto nel commercio mondiale che “peserà su Pil e prezzi al consumo nazionali”, dice Silvia Moretto, presidente di Fedespedi, la federazione degli spedizionieri internazionali, “che potrebbe far salire la bolletta di luce e gas”, teme Davide Tabarelli fondatore di Nomisma Energia, e che farà lievitare tempi e costi dei 60 miliardi di export del made in Italy verso il Far East. Un pedaggio salato direttamente proporzionale ai tempi di disincagliamento della portacontainer.
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Testata: Foglio
Autore: Caruso Carmelo 
Titolo: Parla Carfagna – Intervista a Carfagna
Tema: Intervista a Mara Carfagna

Insieme a Mario Draghi e Daniele Franco, la ministra per il Sud Mara Carfagna ha promosso una “due giorni” per parlare del divario con il nord, un “divario che riprende ad allargarsi negli anni ’70, con la crisi degli investimenti pubblici e privati”. Promette che è questa tendenza che il governo punta a invertire ma, per fortuna, “col rilancio, e mi piace evidenziarlo, di politiche che attraggano capitali e progetti d’impresa”. Le proposte: “Serve un’altra Sanità. Rivediamo ora il Reddito di cittadinanza”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Tria Giovanni 
Titolo: Bussola & Timone – Le politiche cooperative che mancano – Contro la pandemia mancano ancora politiche cooperative
Tema: Ripresa

Anche se sembra vicina una via d’uscita dalla pandemia grazie ai vaccini che la scienza e gli investimenti sulla ricerca ci hanno messo a disposizione, gli interrogativi che i leader mondiali hanno davanti richiedono risposte cooperative ancora ampiamente assenti. E’ importante insistere ancora, e soprattutto ora, in strategie di apertura dei mercati, mentre appaiono pericolose, anche sul piano economico, politiche muscolari e non cooperative, da qualunque parte provengano.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Di Donfrancesco Gianluca 
Titolo: Vaccini, l’India frena l’export e mette a rischio i Paesi più poveri – Il freno di New Delhi mette a rischio il programma Covax
Tema: India

Il freno imposto dall’India alle esportazioni di vaccini anti-Covid ha conseguenze globali: il Subcontinente è tra i principali produttori mondiali, dopo Cina e Usa e in linea con l’Ue. Soprattutto, l’India è in prima fila nel rifornimento dei Paesi più poveri nell’ambito del programma internazionale Covax. E come ripetono Onu, Oms, Fmi, Wto e scienziati, dalla pandemia non si uscirà davvero finché non ne usciranno tutti. Nel lungo elenco dei “clienti” di New Delhi, spicca, unico Paese europeo, il Regno Unito, che sull’India conta per 10 milioni di dosi (su 100complessivamente prenotate). Ne ha già ricevute 5; per il resto dovrà aspettare. New Delhi si trova a fronteggiare un nuovo picco di contagi, con appena il 4% della popolazione già vaccinata. Di qui il rallentamento delle esportazioni, cominciato da qualche settimana. New Delhi nega che si tratti di un blocco vero e proprio “a differenza di quanto fatto da altri Paesi”: le forniture continueranno, ma in modo “calibrato”, per garantire le dosi necessarie alla campagna nazionale.
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Testata: Repubblica 
Autore: Del Re Pietro 
Titolo: Istanbul, nel parco dove Erdogan piega ogni diritto – Tra la crisi e i diritti ai turchi non basta più il potere di Erdogan
Tema: Turchia

Sono spariti dal parco Gezi i ragazzi che suonavano la chitarra e la notte, sulle panchine del luogo simbolo delle proteste scoppiate nel 2013 in difesa della laicità dello Stato contro il partito filoislamico al potere, sono tornati a darsi appuntamento i gay della grande città sul Bosforo. Si dice che per questo motivo Recep Tayyip Erdogan, allora primo ministro, cercò di abbattere gli alberi del parco per costruirvi un supermercato che doveva somigliare a una caserma ottomana: non ci riuscì, ma fece brutalmente reprimere la rivolta che avevano scatenato i suoi progetti. Il rischio povertà innescato dal crollo della lira spaventa la classe media. E il presidente, in calo di consensi, punta sempre di più sui tradizionalisti. In vista delle elezioni del 2023 cresce il richiamo alla società più religiosa e conservatrice.
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Testata: Stampa 
Autore: Attanasio Ghezzi Cecilia 
Titolo: Il regime assolda le star dei social “Boicottate i marchi dei Paesi occidentali” – Pechino assolda le star dei social “Boicottate i marchi occidentali”
Tema: Cina

Guerriglia marketing e sanzioni, ma con caratteristiche cinesi. Netizen e influencer dello stato più popoloso del mondo si sono scagliati contro Nike, H&M, Adidas, Converce, Calvin Klein e le decine di altri marchi stranieri che hanno preso le distanze dal cotone prodotto nello Xinjiang, la regione più occidentale della Cina. Con ogni probabilità è stato raccolto attraverso i lavori forzati imposti alla popolazione locale, gli uiguri, una minoranza turcofona e di religione musulmana che Pechino accusa di velleità separatiste mai cui diritti umani – secondo Ue, Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada – sono costantemente violati. Sono anni che si fa riferimento a ciò che accade nella regione come “genocidio culturale”. Inchieste giornalistiche ben documentate e i racconti degli esuli (controllati anche quando sono all’estero, secondo Facebook) fanno pensare a oltre 1 milione di uiguri internati nei campi di lavoro, sterilizzazione forzata delle donne e pesanti restrizioni sulla libertà di culto. Pechino nega, ma è evidente è l’opera di “sinizzazione” della regione.
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