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SINTESI IN PRIMO PIANO – 27 luglio 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Caso Fontana, il Governatore lombardo oggi atteso al Pirellone.
– Conte al Senato: al voto stato di emergenza e scostamento di bilancio.
– Recovery Fund, si va verso il varo di due commissioni monocamerali.
– Coronavirus nel mondo, nuovo record di contagi. Quarantena per chi torna in GB dalla Spagna.
– USA: i sondaggi penalizzano Trump mentre riprendono i disordini in piazza.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rossi Giampiero 
Titolo: Fontana: vorrei occuparmi d’altro Ma racconta la sua verità in Aula
Tema: Caso Fontana

Attilio Fontana anticipa i tempi e si presenta nell’aula del Pirellone già questa mattina, dopo gli attacchi politici delle ultime ore e una mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti. Il Governatore lombardo punterà a diluire le polemiche sul caso della fornitura-donazione di camici dall’azienda al cui vertice c’è il cognato, ripercorrendo l’intera stagione di emergenza sanitaria vissuta dalla Regione. L’obiettivo del presidente è quello di proporre una «contro-narrazione» di molte delle vicende esplose nel periodo più buio dell’epidemia in Lombardia, dalla politica attuata nelle Rsa, alla realizzazione dell’ospedale della Fiera di Milano, rimasto pressoché inutilizzato. Probabilmente eviterà invece il tema della mancata zona rossa in provincia di Bergamo perché si tratta di un capitolo di indagine della magistratura. Un approccio che punta alle “cose fatte”, insomma, anticipato ieri sera con un post su Facebook in cui ricorda che “in Lombardia per il terzo giorno consecutivo non si registrano decessi a causa del Covid-19”. Ma le opposizioni non demordono: “Chiediamo alle altre forze d’opposizione di sostenere la nostra richiesta — dice il capogruppo M5S Massimo De Rosa —. Basta annunci, basta bugie all’istituzione che rappresenta e ai cittadini. Fontana deve rendere conto”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferrarella Luigi 
Titolo: La donazione? Mai accettata – La scoperta dei magistrati: la donazione di camici mai accettata dalla Regione
Tema: Caso Fontana

L’ultima scoperta dei magistrati nel caso della fornitura di camici sanitali alla centrale acquisti regionale lombarda è l’assenza di alcuna delibera con la quale la Regione abbia accettato la trasformazione in «donazione» della «fornitura» invece pattuita il 16 aprile come affidamento diretto di 75 mila camici e 7 mila set sanitari. Al cognato del Governatore Fontana Andrea Dini giunse solo una mail, certo non valevole come assenso a una formalizzata modifica del rapporto commerciale. Così si ritorna al punto di partenza del contratto del 16 aprile della «Dama spa», quando nessuno in Regione rileva che l’imprenditore é fratello della moglie di Fontana, la quale detiene anche un 10% della società. Il contratto viene così stipulato nonostante la società non abbia mai sottoscritto l’indispensabile «patto di integrità» anti-conflitti di interesse nei contratti regionali. Ma intorno al 10-15 maggio in Regione cominciano le fibrillazioni sul potenziale rischio reputazionale insito nel legame tra parentela e commessa, e qualche spiffero arriva anche alla trasmissione tv «Report», da cui scoppia il caso.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  De Vito Luca 
Titolo: Fontana, i pm accelerano – Inchiesta Fontana, i pm accelerano Da oggi al lavoro sui soldi in Svizzera
Tema: Caso Fontana

Dopo la diffusione della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del Gobernatore lombardo Attilio Fontana, le indagini della Guardia di Finanza e dei pm accelerano anche sul filone che riguarda i fondi all’estero riconducibili allo stesso Fontana, due trust creati alle Bahamas nel 2005, intestati alla madre, e che sono stati dichiarati nel 2015. “È una eredità, scudata, regolarizzata, tracciabile e assolutamente ufficiale”, ha detto Jacopo Pensa, l’avvocato di Fontana. L’esistenza di questa architettura finanziaria è emersa dopo due segnalazioni di operazioni sospette arrivate in procura. Oggi alle 10.30 Attilio Fontana parlerà in Consiglio regionale e affronterà anche la vicenda camici. Il movimento cinque stelle in Regione si è dichiarato pronto a presentare una mozione di sfiducia contro il governatore.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: Intervista a Stefano Buffagni – “Giunta lombarda inadeguata hanno solo dato spettacolo in tv Salvini adesso lo mandi a casa”
Tema: Caso Fontana

Il viceministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni (M5S) invita Matteo alvini a “mandare a casa” il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana: la Lombardia “non può andare avanti così”, le responsabilità giuridiche di Attilio Fontana le stabiliranno i magistrati, ma per Stefano Buffagni non ci sono dubbi che l’attuale giunta sia “inadeguata a garantire la salute e la sicurezza dei lombardi”. “Il presidente deve rispondere alla sua coscienza e rendersi conto che i lombardi sono preoccupati. Si parla di sanità, ci sono stati migliaia di morti… Nella migliore delle ipotesi tutto questo dice che sono inadeguati. Non posso essere io a dire se ci siano state irregolarità sulla parte di sua competenza, questi sono temi che spettano ai giudici. Il punto è che questa situazione sta mettendo in imbarazzo tutta la giunta”, aggiunge Buffagni. E ancora: “Ho letto che i nostri consiglieri regionali sono pronti alla mozione di sfiducia, immagino che in aula inizierà la battaglia per garantire la salute dei lombardi, mi pare il minimo sindacale. La giunta in queste condizione non può andare avanti, mi sembra lo abbiano detto i fatti. Spero che la Lega tiri fuori il suo lato concreto e non il suo lato da “piangina”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Intervista a Riccardo Ricciardi – Ricciardi (5S) “Sono inadeguati Il Carroccio ha pensato ai soldi nel pieno dell’emergenza”
Tema: Caso Fontana

Il deputato del M5S Riccardo Ricciardi è tra i più duri negli attacchi alla Lega per il caso Fontana, e non esista ad invitare il leader del Carroccio a chiedere scusa, “non a me ma agli abitanti della sua regione”. Due mesi fa Ricciardi finì nella bufera, accusato di “sciacallaggio” dopo un pesante intervento alla Camera contro la gestione dell’emergenza in Lombardia: “Io ho avuto il solo torto di dire apertamente ciò che in tanti pensavano. A me sembrava evidente che l’azione del governo regionale fosse inadeguata. Sono stato accusato di avere insultato i cittadini lombardi, invece li ho solo difesi da un’amministrazione incapace”, ripete oggi il deputato, che aggiunge: “Durante l’emergenza Covid, mentre fuori si contavano i morti, alla Regione Lombardia si facevano affari e si favorivano, questo è il sospetto che emerge dall’inchiesta, i congiunti. Sa cosa mi stupisce di questa storia? Non tanto gli atteggiamenti di Fontana e dei suoi, che hanno gestito la cosa pubblica come non si amministra neppure una bocciofila, quanto il fatto che i responsabili nazionali della Lega vogliano ancora difendere l’indifendibile. Mi fa capire che questo stato di cose è tollerato: con quale credibilità Salvini parla di fiscalità equa e poi permette al governatore della Regione più ricca d’Italia di avere conti scudati, alle Bahamas o in Svizzera? Ma siamo seri”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: La mano tesa di Berlusconi “Povero Attilio, ma non cadrà”
Tema: Caso Fontana

La vicenda scoppiata attorno alla formitura di camici in Regione Lombardia non preoccupa la Lega dal punto di vista giudiziario, ma potrebbe avere un impatto non indifferente sui consensi già in calo. Matteo Salvini pubblicamente lo nega, anzi dice che il 22 settembre, quando si apriranno le urne dopo il voto delle Regioni, Pd e M5S risulteranno sconfitte; ma ciò che Salvini non ammette è il rischio che ad uscire vincitore dalla tornata elettorale sia il partito di Giorgia Meloni, e non il suo. Ora il trend salviniano non è più in crescita e la botta quantomeno d’immagine di Fontana non farà certo bene al partito dell’ex ministro dell’Interno. Ma è tutto il centrodestra a fare quadrato attorno a Fontana e alla sua giunta. Berlusconi si è premurato di dire ai suoi, e lo stesso ha fatto Meloni, di tenere botta e non dare segnali di cedimento. “Povero Attilio —ha confidato—sono dispiaciuto che una persona perbene finita nel tritacarne mediatico giudiziario. Per lui ho stima e affetto. C’è sempre il miraggio di far cadere la Regione, ma non ci riusciranno nemmeno questa volta”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Su Europa e diritti l’alleanza invisibile tra Fi e la maggioranza
Tema: Scenario politico

Fi è fiera componente della coalizione di centrodestra, anche e soprattutto nelle Regionali alle porte, ma corre in soccorso della maggioranza contiana quando serve. Questo emerge da questa strana estate politica sospesa dal Covid. L’ultima riprova è arrivata in queste ore: i berlusconiani propongono l’istituzione di una commissione bicamerale per l’impiego delle risorse del Recovery fund, Salvini boccia il progetto (“Sa tanto di vecchio”) mentre pezzi significativi del Pd sono pronti ad appoggiarlo e il premier Conte definisce quella forzista «una proposta utile». Ma succede pure che la Bicamerale prenda la forma di due commissioni distinte, una per ogni ramo del Parlamento, e per la guida di quella di Montecitorio spunti la sagoma di Renato Brunetta. Sul Mes, si sa, la vocazione europeista di Berlusconi apprezzata anche da Prodi spinge Forza Italia persino a sostituirsi al Movimento.  I 5Stelle stavano sul fronte opposto, con Lega e Fdi. È una sorta di strategia a elastico, quella di Fi: si allunga verso la maggioranza per poi restringersi. Come sull’ultimo testo contro l’omofobia, passato in commissione Giustizia alla Camera grazie a un emendamento del forzista Enrico Costa apprezzato dal Pd.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vecchio Concetto 
Titolo: E Salvini rischia il processo su Open Arms – Salvini sotto assedio Ora rischia il processo per il caso Open Arms
Tema: Caso Open Arms

Giovedì il Senato voterà sull’autorizzazione a procedere per il caso della ong spagnola Open Arms, richiesta dal tribunale dei ministri di Palermo nei confronti di Matteo Salvini. Il leader della Lega rischia il processo per sequestro di persona e rifiuto di atto di ufficio. È un’altra tegola che pub abbattersi sulla Lega, dopo l’inchiesta sul governatore lombardo Attilio Fontana e il calo netto nei sondaggi. A Salvini serve la maggioranza assoluta, fissata in 160 voti per respingere la richiesta dei magistrati. L’asticella appare al momento troppo alta. L’ago della bilancia, che pub fare pendere l’esito da una parte o dall’altra, è rappresentato da Italia Viva, il partito di Matteo Renzi. Ha 18 senatori, che da qui a giovedì decideranno cosa fare. Due mesi fa, quando il caso venne esaminato dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere, la maggioranza si era spaccata. Tre esponenti di Italia Viva non parteciparono al voto e l’allora 5Stelle Alessandra Riccardi si schierò con il leghista.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Remuzzi Giuseppe 
Titolo: «Più benefici che rischi La scuola può ripartire»
Tema: Scuola

Secondo una lettera aperta firmata da più di 1.500 membri del «Royal College of Paediatrics and Child Health», tenere ancora chiuse le scuole “lascerebbe segni indelebili a un’intera generazione”. Certo c’è l’educazione virtuale ma è ben lontana da quella vera — dicono — e costringe molti genitori a lasciare il lavoro per prendersi cura dei bambini. Così in 20 Paesi le scuole le hanno riaperte ai primi di giugno. Uno studio della rivista Scienceha messo sotto la lente di ingrandimento le riaperture delle scuole del Sud Africa, Finlandia e Israele. È venuto fuori che i bambini più piccoli raramente contraggono l’infezione e si contagiano l’un l’altro ed è ancora più raro che si portino il virus a casa al punto da infettare i familiari. Certo non si può pensare di aprire le scuole senza correre qualche rischio; ma Otto Helve, un infettivologo pediatra della Finlandia che ha studiato a fondo il problema, ha scritto recentemente: «Tutti quelli che hanno riaperto hanno potuto constatare che i benefici sono molto maggiori dei rischi». Lo studio di Science evidenzia come i ragazzi delle superiori 3 volte su 10 hanno già gli anticorpi, vuol dire che sono venuti in contatto col virus, mentre insegnanti e membri dello staff hanno anticorpi rispettivamente 4 e 6 volte su 10. Quei ragazzi e quegli adulti si possono ammalare, ma di solito in forma lieve.
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Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Il retroscena – La linea di Conte: subito i progetti, spese responsabili – Il pressing del premier: spese responsabili e coinvolgere tutti Ora serve uno scatto
Tema: Fondi Europei

Il premier Conte, dopo la lunga trattativa in sede europea, si prepara alla partita che attende il Paese nelle prossime settimane: dopodomani in programma la prima riunione della cabina di regia per scrivere il piano che entro metà ottobre dovrà essere inviato all’Unione Europea. Il presidente del Consiglio invita la maggioranza ad uno “scatto di responsabilità”, consapevole che dal piano che verrà redatto dipende sia “il futuro del nostro Paese che quello della Ue e dello stesso mercato unico”. Conte sa infatti che l’Italia ha gli occhi puntati addosso dopo le negoziazioni di Bruxelles, e per questo ha intenzione di procedere con le riunioni del Ciae, il Comitato interministeriale affari europei, in parallelo al percorso parlamentare e al costante confronto con opposizioni e parti sociali. Ora l’Italia “ha il dovere di spendere questo soldi con responsabilità”, ripete il premier, che ambisce a stilare un piano di riforme che dovrà contenere progetti «definiti e dettagliati in ogni settore», progetti che riguarderanno una vasta gamma di investimenti, dall’Alta Velocità da estendere al Mezzogiorno, alle infrastrutture più necessarie. Secondo un cronoprogramma che verrà messo nero su bianco nei prossimi giorni.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Sul Recovery Fund una commissione a presidenza Brunetta
Tema: Fondi Europei

Lo scenario che sta prendendo forma nelle ultime ore prevede il varo di due commissioni parlamentari monocamerali per indirizzare il lavoro del governo sul Recovery Fund. Una strada che permetterebbe al governo di coinvolgere il Parlamento ma anche le opposizioni, essendo una delle due presidenze riservata proprio al centrodestra. Favorito è Renato Brunetta. Si va quindi va verso la bocciatura dell’ipotesi di commissione bicamerale, per la quale non ci sarebbero i tempi tecnici. I lavori, invece, dovrebbero partire già ad agosto. Certo, due monocamerali non avrebbero la forza di una bicamerale, ma in fondo questo non dispiace a Palazzo Chigi, visto che nessuno vuole appaltare il controllo a un unico organismo, tanto più se affidato a un presidente di opposizione. Già oggi, comunque, il dossier potrebbe arrivare sul tavolo di una riunione di maggioranza convocata alle 18 per discutere il difficile incastro del rinnovo di tutte le altre commissioni parlamentari.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Falci Giuseppe_Alberto 
Titolo: Intervista a Pier Paolo Baretta – «I finanziamenti europei non finiscano in mille rivoli Il Mes? Errore non usarlo»
Tema: Fondi Europei

Le parole del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta a proposito dei fondi europei: “Bisogna certamente evitare che finiscano in mille rivoli”. Aggiunge Baretta: “Ci sarà tutto un lavoro preparatorio che riguarda il governo e il Parlamento per potere presentare un piano completo di opere che investe l’intero Paese e che deve essere quello su cui poi riuscire ad ottenere i 209 miliardi”. Poi sul Mes: “E’ a disposizione. Così come sono sul tavolo le risorse provenienti dal fondo Sure e dalla Bei. Di conseguenza sarebbe sbagliato che l’Italia non le utilizzasse. In particolar modo, dopo tutto quello è successo, sarebbe grave non intervenire a sostegno della sanità”. E ancora: “Capisco la posizione del presidente che ha avuto successo in Europa e tiene quieto il quadro politico. Ma quando avremo a disposizione un piano complessivo sul Recovery e un progetto di interventi sulla sanità prevarrà una valutazione complessiva”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gabanelli Milena – Querzè Rita 
Titolo: Dataroom – I 6 nodi che ci bloccano
Tema: Fondi Europei

Dall’Europa arriveranno tanti soldi, ma una delle condizioni è la riforma della Pubblica Amministrazione, ovvero rendere efficiente la burocrazia.  II compito più difficile è mettere mano ai procedimenti autorizzativi, particolarmente farraginosi in Italia. Oggi chi deve aprire un bar ha bisogno di 72 autorizzazioni, 65 un parrucchiere, 86 per un autoriparatore. Il problema storico da questo punto di vista è che a decidere “cosa” semplificare sono le stesse amministrazioni pubbliche, ma nessun ufficio vuole ridurre le proprie competenze. Il decreto semplificazioni è intervenuto sulle gare, ma secondo gli esperti se il principio dovesse essere esteso anche ai lavori non di urgenza, sarebbe alto il rischio di penalizzare le aziende più efficienti, aprendo la strada a favoritismi. Dopo aver partecipato a numerose commissioni sull’efficienza della burocrazia dagli anni ’90 a oggi, il professor Aldo Travi suggerisce che per accelerare le opere, in circostanze normali «sarebbe utile avere una sola stazione appaltante in ogni Regione e una centrale a Roma per i grandi appalti e le gare delle amministrazioni statali». In merito poi all’abuso d’ufficio, il decreto consente di assolvere il funzionario che prende iniziative in buona fede, mentre per chi continua a palleggiarsi le carte non ci sono sconti. Ma si tratta di una modifica che vale fino al 31 luglio 2021. Razionalizzare gli enti vuol dire cancellare poltrone e centri di potere. Nessun burocrate intende rinunciarvi, e la politica non interviene per timore di perdere consenso.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: Intervista a Fabio Panetta – “Riforme e Sud, ora la svolta” – Panetta “L’Italia deve essere responsabile Faccia le riforme senza dimenticare il Sud”
Tema: Riforme

Fabio Panetta, membro del board della Bce, sostiene che la grande responsabilità di cui l’Italia è stata investita dopo l’esito delle trattative a Bruxelles dovrebbe indurre il nostro Paese a fare le riforme e affrontare seriamente il nodo delle diseguaglianze e del Mezzogiorno. L’accordo, secondo Panetta, “può rappresentare una svolta. Se tra vent’anni guarderemo indietro, questi mesi potrebbero apparire come l’avvio di una nuova fase di integrazione europea. Il varo del Recovery Fund è una decisione necessaria per rispondere alle sfide economiche che l’Europa ha di fronte. Ma è soprattutto una decisione che denota consapevolezza dei benefici – per tutti – di una risposta comune alla crisi. Se le scelte dei giorni scorsi saranno davvero una svolta dipende ora dalle scelte dei vari Paesi. L’Italia ha una grande responsabilitá: ha avuto un’apertura di credito – in tutti i sensi – da parte dell’Ue e deve mostrare di saper utilizzare i fondi europei per sciogliere i nodi strutturali dell’economia”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: Stato di emergenza e bilancio La partita doppia al Senato
Tema: Scostamento di bilancio

Domani pomeriggio il premier Giuseppe Conte si presenterà in Senato per annunciare in una comunicazione alle Camere l’intenzione del governo di prorogare lo stato di emergenza con ogni probabilità fino al 31 ottobre. Scontato l’esito del voto sul tema, con le opposizioni contrarie e la maggioranza a sostenere la richiesta del presidente del Consiglio. Più incerto il passaggio successivo, quello di mercoledì, quando Conte chiederà il via libera per il terzo scostamento di Bilancio da marzo ad oggi (25 miliardi, che si sommano ai precedenti 55). Un voto che deve arrivare con la maggioranza assoluta. I leader delle opposizioni stavolta, contrariamente ai voti precedenti, pongono delle condizioni per sostenere lo scostamento; con grande durezza Matteo Salvini, con punti fermi Giorgia Meloni, con maggiore, almeno apparente, disponibilità Silvio Berlusconi. In questo clima, domani potrebbe approdare per la prima volta sul tavolo di Palazzo Chigi il dossier Recovery Fund, con le proposte che l’Italia dovrà presentare entro ottobre per ottenere i fondi disponibili da 209 miliardi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Con il Decreto Agosto spariscono gli aiuti a partite Iva e braccianti
Tema: Decreto Agosto

Con il decreto Agosto da 25 miliardi, il governo punta a chiudere parzialmente lo sportello Covid aperto durante la fase acuta dell’emergenza, per avviare un primo ritorno agli strumenti normali di walfare. Resta la proroga della cassa integrazione in deroga per ben 10 miliardi e la proroga dei 600 euro per i lavoratori dello spettacolo e del turismo soggetti a instabilità strutturale nel loro impiego. Ma dei dodici sussidi messi in campo da marzo a luglio molti non saranno rinnovati: a partire dal reddito di emergenza scaduto il 30 giugno, fino al sostegno di 1.000 euro per cococo e all’una tantum per i braccianti. Non replicano anche i 6 miliardi a fondo perduto per professionisti, artigiani, commercianti e imprese. Le partite Iva avranno comunque una boccata di ossigeno con la rateizzazione biennale della metà dei versamenti di settembre e con due mesi in più, fino al 31 ottobre, di blocco delle cartelle esattoriali. Sul blocco dei licenziamenti, che scade il 17 agosto, continua il nbtaccio di ferro tra Tesoro (contrario a normalo per legge) e M5S, che invece spingono per il rinnovo.
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Testata:  Giornale 
Titolo: «Stop alle tasse» Ora Conte segue il centrodestra – Prima breccia su Palazzo Chigi «Si valuta il rinvio delle tasse»
Tema: Fisco

A 72 ore dalla votazione in Parlamento dello scostamento di bilancio, il pressing di Forza Italia sul governo sembra poter aprire una breccia per quanto riguarda il rinvio a novembre delle emissioni delle cartelle esattoriali”. Il premier Conte fa filtrare una maggiore disponibilità al dialogo e fa sapere che una eventuale commissione parlamentare “potrà offrire una più agevole modalità di confronto con il parlamento”. Forza Italia appare decisa a portare a casa impegni concreti prima di offrire il proprio via libera. “Scostamento di bilancio significa nuovo debito, che noi stessi – o le generazioni dopo la nostra – prima o poi dovranno pagare” dice Silvio Berlusconi al Corriere della Sera. Renato Brunetta detta le condizioni per votare lo scostamento: “Un “semestre bianco” fiscale con rinvio dei versamenti relativi alle scadenze sospese da marzo a giugno e l’azzeramento delle sanzioni per le piccole imprese e le partite Iva individuali che non hanno potuto pagare i saldi e acconti di luglio; la proroga della cassa integrazione; sostegni mirati a fondo perduto per i settori più colpiti, come turismo, automotive, Made in Italy, agricoltura e commercio; sul turismo, in particolare, va radicalmente cambiata la presa in giro del bonus vacanze; reintroduzione dei voucher per il lavoro stagionale nel turismo e nell’agricoltura”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dell’Oste Cristiano – Parente Giovanni 
Titolo: Contribuenti traditi dal Fisco 600 volte in vent’anni – Statuto del contribuente negato: oltre 600 infrazioni in 20 anni
Tema: Fisco

Uno studio della Fondazione commercialisti evidenzia come nei suoi primi 20 anni di vita, lo Statuto dei diritti del contribuente è stato smentito in modo esplicito 81 volte da leggi e decreti varati dal Parlamento e dal Governo. Ma se si contano anche le violazioni tacite, il totale supera le 600 infrazioni. Il catalogo delle situazioni in cui i princìpi sono stati smentiti è molto ampio: leggi retroattive, nuovi adempimenti introdotti da un giorno all’altro, termini prorogati a favore del Fisco, violazioni procedurali. Basti pensare a un esempio recente, anche se di epoca pre-Covid: la stretta sul regime forfettario decisa con la legge di Bilancio 2020. Le nuove regole sono entrate in vigore lo scorso 1° gennaio, senza il “preavviso” di 60 giorni che sarebbe richiesto dallo Statuto. La legislazione ai tempi del coronavirus ha ulteriormente acuito il problema della decretazione d’urgenza in campo fiscale. Da inizio anno si contano almeno quattro deroghe espresse. Tre sono state inserite nei decreti cura Italia (Dl 18/2020) e Rilancio (D134/2020), e sono relative ai termini di accertamento e di notifica degli atti.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Autostrade, i fondi esteri contro il governo: l’accordo di nuovo in bilico
Tema: Autostrade

Cdp, il soggetto che dovrebbe ridare allo Stato le autostrade, facendo trapelare lo schema di accordo inviato ai Benetton per rinunciare al controllo di Aspi, che prevede un aumento di capitale dedicato grazie al quale acquistare il 33% dell’azienda, scatena la protesta di Tci, un hedge di Londra che gestisce 35 miliardi di dollari, socio di minoranza di Aspi. “Ci opponiamo fortemente a qualunque aumento di capitale o quotazione a prezzi ribassati”, fa sapere il fondo, riflettendo però una posizione condivisa da quasi tutti gli azionisti sia di Aspi che di Atlantia, dai tedeschi di Allianz ad Hsbc fino al fondo Gic di Singapore. In sintesi: la proposta di Cdp ad Atlantia e alla famiglia Benetton è da riscrivere, e la famiglia di Ponzano non ha dovuto nemmeno metterci la faccia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bottero Giuseppe – Luise Claudia 
Titolo: L’effetto smart working brucia 250 milioni al mese – Rivoluzione smart working L’Italia travolta dal lavoro “Troppe le ore davanti al pc”
Tema: Smart working

Secondo una ricerca dell’Università degli Studi di Milano, dopo il picco del periodo del lockdown, il numero di italiani che prosegue a lavorare in modalità “smart working” si sta stabilizzando: secondo l’ultima fotografia del ministero del Lavoro erano 1,8 milioni, otto volte in più rispetto all’inizio della pandemia. Ma la cifra potrebbe essere molto più alta perché le aziende non hanno l’obbligo di comunicarlo. E’ una rivoluzione che stravolge diritti e giurisprudenza nel mondo del lavoro. I sindacati chiedono regole, perché i rischi potrebbero essere pari ai vantaggi. Secondo uno studio condotto dall’ateneo milanese con la società di consulenza Variazioni l’85% dei lavoratori vorrebbe proseguire a distanza anche dopo la fine dell’emergenza, il 43% sostiene di aver vissuto questa fase di transizione «senza problemi», il 40% si dichiara favorevole «nonostante le difficoltà di gestione». Le grandi aziende decise a non abbandonare il sentiero tracciato nei giorni dell’incubo virus si stanno attrezzando. “Alcuni gruppi hanno dichiarato che proseguiranno fino a dicembre: un esempio è Enel. Altri parlano di proseguire almeno fino a fine settembre, anche nella pubblica amministrazione”, spiega Luca Solari, docente di Organizzazione aziendale e presidente del collegio didattico del corso di Laurea in Management Of Human Resources And Labour Studies alla Statale di Milano. Il contraccolpo però può essere devastante. “Dalla mancanza di aree dedicate, alle attrezzature tecnologiche, all’equilibrio tra vita familiare e vita lavorativa. Questi sono i problemi generali che vengono sottolineati dai lavoratori. Poi ci sono temi individuali legati alla socialità, perché è chiaro che stare sempre in smart working vuol dire sacrificare questo aspetto. Un elemento importante da sottolineare è che le persone dicono che vogliono rimanere in smart working ma non come scelta esclusiva” prosegue Solari.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica 
Autore:  Franceschini Enrico 
Titolo: Londra sfida la Spagna e mette la quarantena Madrid: “Turisti al sicuro”
Tema: Coronavirus all’estero

Domenica mattina il Ministero dei Trasporti britannico ha reintrodotto la quarantena obbligatoria di 14 giorni per chiunque torni dalla Spagna. Lo stesso ministro Shapps si sottoporrà a isolamento una volta tornato dal Paese iberico, verso il quale è partito per le vacanze proprio sabato. Furiosa l’industria del turismo e dei traporti britannica: la Spagna è la meta favorita dei turisti provenienti dall’Inghilterra, e la decisione “crea sconcerto e confusione per migliaia di viaggiatori”. Protestano vigorosamente anche le autorità spagnole. “La Spagna è sicura per gli spagnoli e per i turisti stranieri”, reagisce la ministra degli Esteri Arancha González. Secondo le cifre della Johns Hopkins University, finora la Spagna ha avuto complessivamente 272 mila casi e 28 mila morti per il coronavirus. Il numero dei contagi e triplicato nelle ultime due settimane, con più di 900 nuove infezioni segnalate nella giornata di venerdì.
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Grossi Alessia 
Titolo: Mezza Europa in piena crisi virus
Tema: Coronavirus all’estero

Dal 15 giugno sono stati un milione i nuovi casi di Covid-19 nel mondo: con questi dati, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha sancito ieri un’effettiva e significativa accelerazione del virus nelle ultime settimane. Solo ieri, ga sapere l’Oms, e per il secondo giorno consecutivo, si sono registrati 284mila nuovi contagi nel mondo. L’Europa, dopo l’Asia, è il continente più colpito. Spaventano i dati della Sanità spagnola: quasi mille nuovi infetti quotidiani, la metà in Catalogna, dove la Generalitat è tornata a chiudere discoteche e locali notturni. Non sono da meno il Regno Unito, dove si viaggia intorno ai 700 casi giornalieri, e la Francia, dove, secondo il ministro della Salute, “la circolazione del coronavirus è in netto aumento e i nuovi contagi sono ai livelli della fine del lockodwn”. E se per Madrid e Parigi si parla di ripresa del virus, Londra sconta ancora il ritardo del governo nel ricorrere al lockdown. Ad allarmare l’Italia, invece, è il rientrodelle lavoratrici domestiche dalla Romania, Paese in cui si è registrato un boom di contagi, 1.200 nelle ultime 24 ore. La regione Lazio ha disposto il test per chi torna in pullman.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sant. 
Titolo: Kim ordina il lockdown «Un disertore dal Sud ha portato il male al Nord»
Tema: Coronavirus all’estero

Sale l’emergenza coronavirus in Corea del Nord. Per la prima volta dall’inizo della pandemia, le autorità annunciano un caso di positività, a causa del quale Kim Jong-un ha fatto mettere in lockdown la città di Kaesong, vicina al confine con la Sud Corea. Il «paziente zero» nordcoreano sarebbe un disertore tornato dal Sud, dice il regime. Per evitare l’epidemia, la Nord Corea aveva chiuso da inizio gennaio la sua frontiera con la Cina, rinunciando all’import-export e anche al vitale afflusso di turisti cinesi. Fino a ieri Pyongyang non aveva mai ammesso casi di contagio, anche se la sparizione dalla scena pubblica di Kim ad aprile per tre settimane e poi per altri lunghi periodi tra maggio e giugno aveva fatto sospettare che la situazione potesse essere preoccupante dal punto di vista sanitario.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: La scienziata dei pipistrelli «Il virus non è nato a Wuhan Trump ci deve delle scuse»
Tema: Coronavirus all’estero

Secondo Shi Zhengli, 56 anni, virologa cinese con Ph.D in Francia, “le affermazioni del presidente Trump che il Sars-CoV-2 è uscito dal nostro istituto contraddicono totalmente i fatti, danneggiano il nostro lavoro accademico e la nostra vita personale. Il presidente Trump ci deve le sue scuse”. La ricercatrice dice di aver scoperto con i suoi colleghi il nuovo virus alla fine del 2019, in pazienti con una polmonite di origini allora ignote: “La probabilità che il virus sia passato direttamente da un pipistrello a un uomo è molto bassa. Tendo a sostenere lo scenario dell’animale intermedio. Dove questo sia avvenuto non è ancora stato scoperto”, spiega alla rivista Science, aggiungendo: “Non credo che il passaggio sia avvenuto a Wuhan”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Basile Massimo 
Titolo: Scontri con la polizia nelle piazze anti-Trump arriva la guerriglia
Tema: USA

Torna a bruciare l’America, a due mesi dall’uccisione di George Floyd. Un manifestante ucciso a Austin, Texas, 45 arresti e una ventina di poliziotti feriti a Seattle, 75 persone arrestate a Omaha, sessanta a Portland, scontri anche a Los Angeles, New York, Richmond e Oakland. E’ Portland a galvanizzare una protesta che non coinvolge più solo il movimento Black Lives Matter. La città è tornata ad essere la “piccola Beirut”, come venne battezzata negli anni ’90 durante le violente proteste per l’arrivo del presidente George H. W. Bush. Qui all’una di notte tra sabato e domenica la polizia ha usato lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere migliaia di manifestanti. Decine i feriti. A Seattle in cinquemila si sono diretti verso il carcere minorile al grido di “No justice, no peace”. A fuoco un coffee shop, vetrine e un camion dei rifiuti.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Trump crolla nei sondaggi Per riagganciare Biden lotta a Xi e disoccupazione
Tema: USA

A cento giorni dalle Presidenziali USA, il Presidente Donald Trump è nettamente indietro nei sondaggi rispetto al rivale democratico Joe Biden. Già quattro anni fa però, l’inquilino della Casa Bianca era dato per perdente contro la Clinton, prima di una rimonta clamorosa. Trump aveva costruito la rielezione su due punti: primo, mantenere le promesse del 2016, tipo l’immigrazione, il muro al confine col Messico, la nomina di giudici pro life e i tagli alle tasse, in modo da riportare a casa la base promettendo di completare il lavoro nel nuovo mandato; secondo, il boom dell’economia. Ma la pandemia ha sconvolto i suoi piani. La gestione fallimentare del Covid ha distrutto i risultati sul fronte economico. Sul Covid ormai l’unica speranza è riuscire ad annunciare un vaccino prima delle elezioni, anche se il dottor Fauci dice che i tempi della ricerca ben fatta non lo consentono. L’altro punto è scaricare la colpa sulla Cina, inasprendo lo scontro con Xi. Così Trump conta di motivare gli elettori contro una minaccia esterna.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Riotta Gianni 
Titolo: L’analisi – Trump travolto da virus e crisi ma Biden rischia – Trump travolto da virus e crisi ma lo sfidante Biden rischia
Tema: USA

Il candidato democratico alla Casa Bianca, l’ex vicepresidente Joe Biden, è in vantaggio sul presidente repubblicano Donald Trump, secondo Washington Post-Abc 55% a 40%. Solo a marzo scorso i due erano pressochè appaiati. Lo studioso Nate Silver assegna al presidente un consenso del 40,2%, la fedele base di lavoratori maschi bianchi, mala parallela bocciatura del 55,8% degli elettori, con un saldo negativo del -15,6%. Il partito repubblicano osserva nervoso questi sondaggi, ma non vuol rompere con la Casa Bianca temendo l’ostilità dei militanti. La partita tuttavia non è chiusa: la base repubblicana resterà con Trump, malgrado il record di morti della pandemia e la crisi economica, su un radicamento ideologico e sulla difesa della propria identità culturale.Trump fiuta la chance e scommette il capitale politico residuo sullo scontro, sociale e internazionale. Alza la sfida con la Cina, con il segretario di Stato Pompeo a rinnegare la tradizione internazionalista di Nixon, e a Portland, in Oregon, in Il presidente Usa, Donald Trump via gli agenti federali a reprimere le ultime proteste antirazziste. Biden gode di un vantaggio doppio di quello della Clinton nell’estate di quattro anni fa: ma se anche vincesse è atteso da un compito durissimo, in patria ascoltare i bisogni sociali di chi patisce l’innovazione digitale, nel mondo ridare agli Stati Uniti prestigio, fiducia, alleati.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiori Stefano 
Titolo: Un rifugiato confessa «Ho incendiato io la cattedrale di Nantes»
Tema: Incendio a Nantes

Ha confessato, Emmanuel A, 39enne rifugiato ruandese in Francia dal 2012, autore dell’incendio doloso alla cattedrale di Nantes di sabato scorso. L’uomo era stato fermato una prima volta la sera stessa del rogo. Da anni è un collaboratore del parroco e conosciuto in chiesa, dove aiutava a servire la messa. Era lui ad averla chiusa la sera prima e ad avere le chiavi. Gli esperti avevano notato tre inneschi distinti, e nessun segno di effrazione. Ma il rettore della cattedrale, Hubert Champenois, si è subito schierato in difesa di Emmanuel: “Lo conosciamo benissimo, da anni ci aiuta ogni giorno in chiesa assieme ad altri volontari, la cattedrale è quanto di più caro abbia al mondo. Abbiamo totale fiducia in lui”. Ieri però è arrivata la confessione: ora Emmanuel rischia 10 anni di carcere e 150 mila euro di ammenda.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: L’«ombra» di Netanyahu va in piazza contro di lui
Tema: Israele

Nir Adan, ex guardia del corpo di Netanyahu, si espone pubblicamente contro il leader che difendeva. Le sue parole sui social sono diventati virali: il racconto del suo ritorno a Gerusalemme per protestare contro il premier che ha protetto per anni hanno scosso l’opinione pubblica. Come commenta Ben Caspit, prima firma del quotidiano Maariv, qualcosa deve essersi rotto dentro Nir, qualcosa che lo ha spinto a infrangere il giuramento del silenzio imposto dallo Shin Bet, i servizi segreti che preparano le guardie del corpo. “Sono il ragazzo che ha scelto di far da scudo alla democrazia” scrive Nir. “E quando sono venuto a esercitare il mio diritto democratico, sono stato picchiato dalla polizia e colpito dal getto di un idrante”. Le contestazioni vanno avanti da settimane. I manifestanti chiedono le dimissioni del premier, lo accusano di aver mal gestito l’emergenza Covid-19.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Dragosei Fabrizio 
Titolo: Il partito delle mogli che sfida il dittatore
Tema: Bielorussia

In vista del voto per le presidenziali del 9 agosto, il premier bielorusso Lukashenko, grande favorito secondo i sondaggi, ha deciso di mettere da parte ogni remora e di sguinzagliare i servizi per mettere in galera tutti i principali oppositori: chi è sceso in piazza per protestare, è finito dentro senza discussioni. Ora però, tre donne, legate ad altrettanti candidati «bruciati» da Lukashenko, hanno deciso di unire le loro forze, percorrono il Paese in lungo e in largo per lanciare il loro nuovo movimento «Vmeste» (“Insieme” in bielorusso), raccolgono folle che non si vedevano da decenni. Le tre eroine bielorusse, che la gente ormai assimila a pop star chiedendo loro l’autografo per strada, non hanno vita facile, anzi. La candidata è Svetlana Tikhanouskaya, moglie di un seguitissimo blogger sbattuto subito in cella. Dopo svariate minacce, Svetlana ha trasferito i due figli di 4 e io anni in un posto sicuro «in Occidente». E ha deciso di correre al posto del marito. Anche Veronika Tsepkalo ha mandato i suoi due figli all’estero. La terza donna è la direttrice della campagna elettorale di Viktor Babariko, un ex banchiere finito in galera appena si è iscritto alla corsa elettorale.
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