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SINTESI IN PRIMO PIANO – 27 aprile 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– L’Italia riapre, ma la battaglia non è vinta
– Vescovi contro il decreto: «Viola la libertà di culto»
– Distanze, turni e protezioni: così riparte il nuovo lavoro
– Il bonus autonomi salirà fino a 800 euro
– America divisa anche sulla Fase 2
– Mistero sulla sorte di di Kim Jong-un

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Stampa 
Autore:  Russo Paolo 
Titolo: “L’Italia riapre, ma la battaglia non è vinta” – Conte riapre l’Italia Sì a visite ai parenti, poi bar e ristoranti “Ma scuole chiuse”
Tema: Ripartenza

«Se ami l’Italia mantieni la distanza». Usa l’arma dello slogan il premier Conte per annunciare agli italiani in diretta tv che la quarantena non è finita. Che almeno fino al 18 maggio da casa si esce solo con l’autocertificazione per gli stessi motivi inderogabili di prima, con la sola possibilità in più di raggiungere i congiunti. «Vogliamo consentire ai nipoti di far visita ai loro nonni ma con rispetto della distanza e uso della mascherina. Non autorizziamo party familiari. Tantomeno con amici», mette in chiaro. Il rientro nel comune di residenza per chi era stato tagliato fuori dal lockdown sarà assicurato. Mentre per ora niente soggiorni nelle seconde case.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza – Guerzoni Monica 
Titolo: Si riapre con regole e divieti – Ecco come funzionerà
Tema: Fase 2

L’Italia riparte, riaccende le luci e i motori delle aziende. Giuseppe Conte in diretta tv annuncia le linee guida della fase 2. Con un avvertimento forte e chiaro: «Non è un libera tutti. Non sono consentiti party privati e ritrovi di famiglia, lo dico ai giovani e agli adulti». E quando si va a trovare i familiari «bisogna mantenere la distanza». Le aspettative di pieno ritorno alla normalità sono andate deluse. Il piano del governo «per convivere con il virus» è riaprire gradualmente, in modo da tenere sotto controllo la curva dei contagi e scongiurare che le terapie intensive possano tornare sotto pressione. «Per non ammalarsi» il premier spiega che è stata inserita nel Dpcm «una regola più stringente» per chi ha sintomi e febbre a 37,5: «Rimanere a casa, evitare contatti e avvertire il medico».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: I vescovi contro il governo – Il governo si spacca E sul no alle messe è scontro con la Chiesa
Tema: Libertà di culto

Per settimane, Luciana Lamorgese e gli ambasciatori dei vescovi pensano a come riaprire le funzioni religiose. Anche Conte si mobilita, dopo le forti pressioni della sponda vaticana. Si cerca di impostare con il comitato scientifico un meccanismo sicuro. Ci sono alcuni nodi da sciogliere: l’età media dei fedeli, il contatto tra i banchi delle Chiese, il segno della pace, la comunione che genera contatto tra le mani attraverso l’ostia. Alla fine, il governo fa sapere in via riservata che no, non si potrà riaprire alle messe. Per Conte e Speranza pesa il giudizio degli scienziati. «Criticità ineliminabili», scrivono nel parere gli esperti. «Non possiamo accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto — scrivono in una nota durissima i vescovi — L’impegno al servizio verso i poveri nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Vescovi contro il decreto «Viola la libertà di culto» I timori delle Regioni
Tema: Libertà di culto

Non è stato facile per Giuseppe Conte arrivare alla conferenza stampa di ieri sera. Prima di quell’appuntamento il premier ha dovuto superare le obiezioni di una parte della sua maggioranza, le perplessità dei governatori e le preoccupazioni dei sindaci. E il post conferenza non è stato più agevole, visto che in serata è arrivato un durissimo attacco della Cei: «I vescovi italiani non possono accettare di vedere compromessa la libertà di culto. La decisione del governo è arbitraria».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: Mascherine, quando usarle Fissato il prezzo: 0,50 euro – Mascherine, dove usarle Costeranno 0,50 euro (senza Iva)
Tema: Mascherine

Alla fine, secondo il Dpcm annunciato dalla conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è passata la linea mediana: si sancisce in generale l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi e tutte le volte che non si riesce a rispettare almeno un metro di distanza. Inoltre, prendendo atto della realtà, con un Paese in affanno nella produzione e distribuzione dei dispositivi, si liberalizzano le mascherine: potranno essere indossate non solo quelle chirurgiche ma anche quelle in stoffa, lavabili e autoprodotte. L’uso delle mascherine dunque è fortemente consigliato in ogni circostanza. Per quelle chirurgiche ci sarà un prezzo massimo calmierato per legge, di 50 centesimi.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Cramer Francesco 
Titolo: Il centrodestra stronca l’ennesimo show «Così fa fallire l’Italia»
Tema: Centrodestra

No, non ci siamo. L’opposizione boccia in toto l’ultimo pistolotto del premier. Tutti appesi alla tv per capire come, quando e quanto riaprire. E invece arriva l’ennesimo fumogeno di «Giuseppi». Fi lo stronca: “Conte deve essersi autonominato ministro della propaganda. Per l’ennesima volta, ha sequestrato la prima serata degli italiani. Ci aspettavamo almeno un cronoprogramma preciso e chiaro e non un’altra invasiva quanto inutile esternazione a reti unificate di un uomo solo al comando”, punge Anna Maria Bernini.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Intervista a Francesco Boccia – “Le Regioni richiudano se i malati saliranno” – Boccia: “Con meno contagi, più aperture Le Regioni non possono decidere da sole”
Tema: Intervista a Francesco Boccia

Come tutti, anche il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, è consapevole che sulla rinascita dalle macerie e sulla gestione della fase due questo governo si gioca la sua sopravvivenza. «Lavoriamo con la massima dedizione possibile, sapendo che abbiamo una responsabilità enorme». Che criteri userete per le riaperture progressive? Dal 4 maggio, ogni due settimane si apre di più per vedere gli effetti sulla pandemia? «Esattamente così. Ogni giorno le Regioni dovranno fornire una comunicazione al governo per fare il punto sulla situazione dei contagi. A metà settimana uscirà il decreto del ministro Speranza sul metodo. In sintesi: più contagi, più restrizioni. Meno contagi, più aperture».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gorodisky Daria 
Titolo: Intervista a Antonio Decaro – Decaro: «Sui trasporti ai Comuni vanno date linee guida chiare No alle ambiguità»
Tema: Intervista a Antonio Decaro

Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, l’associazione che riunisce tutti i Comuni italiani, ieri ha partecipato all’incontro fra governo e enti locali per definire come ci dovremo e potremo comportare nella cosiddetta fase 2 che inizierà lunedì prossimo. È soddisfatto delle decisioni che sono state prese? «Sarò soddisfatto soltanto quando avremo le linee guida per il trasporto pubblico. È stato confermato che potranno ripartire le attività manifatturiere e quelle delle costruzioni, e potranno riaprire i negozi all’ingrosso di supporto a questi due tipi di impresa. Si tratta di due milioni e mezzo di persone che dovranno recarsi al lavoro: ma come potranno farlo se devono utilizzare mezzi non privati e vogliono evitare di contagiarsi?».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mazzei Bianca_Lucia – Nisivoccia Niccolò 
Titolo: La via d’uscita dai debiti per consumatori e miniPmi – Uscire dai debiti: la strada per cittadini e piccole imprese
Tema: Verso la riapertura

Per emergere dai debiti in eccesso, consumatori e piccole imprese non fallibili possono ricorrere alle procedure della legge 3/2012, una chance introdotta dopo la crisi del 2008 ma fino ad oggi poco utilizzata, a causa di remore culturali e scarsa informazione. La legge 3, anche detta “salva-suicidi”, consente invece di arrivare a un accordo agevolato con i creditori, estinguere il proprio debito e ripartire. Una chance ancor più importante oggi, viste le difficoltà economiche causate dall’emergenza coronavirus.
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Testata:  Stampa 
Autore:  LU.MON. 
Titolo: Il retroscena – Licenziamenti bloccati, nuovi bonus-autonomi e ammortizzatori sociali
Tema: Decreto Aprile

E’ una pace armata quella siglata dentro la maggioranza. Con il via libera al Def, la richiesta di scostamento da 55 miliardi e il fine settimana dedicato alla Liberazione, le fibrillazioni sulle misure economiche necessarie a ridurre l’impatto del Covid si sono rilassate per un paio di giorni. Ma la tregua rischia di saltare già oggi quando il titolare del Tesoro, Roberto Gualtieri, insieme al ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, tornerà a incontrare in videoconferenza i capigruppo di maggioranza per illustrare i capitoli del decreto aprile e pianificarne l’iter. All’interno della manovra il pacchetto lavoro è uno dei più corposi, il rifinanziamento di tutti gli ammortizzatori unito ai bonus per autonomi e disoccupati vale 25 miliardi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Casadei Marta – Finizio Michela – Melis Valentina 
Titolo: Distanze, turni e protezioni: così riparte il nuovo lavoro – Distanze, orari e igiene: il virus ridisegna il lavoro
Tema: Nuovo assetto del lavoro

Ingressi e uscite scaglionati, spazi contingentati, rotazione e turni per ridurre le compresenze, permanenza minima negli ambienti comuni, riunioni tra colleghi solo in casi di urgenza seguendo rigidi protocolli, stop a trasferte in Italia e all’estero, niente formazione se non a distanza. È il nuovo assetto del lavoro ridisegnato dall’emergenza sanitaria da coronavirus, mentre si va verso la cosiddetta fase 2, che progressivamente dovrebbe riportare nelle aziende 7,1 milioni di lavoratori impiegati nelle 2,1 milioni di imprese sospese con il lockdown imposto dall’emergenza Covid-19, responsabili del 39,5% del Pil nazionale secondo l’Istat.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Voltattorni Claudia 
Titolo: Il bonus salirà a 800 euro – Stop ai licenziamenti per due mesi Bonus autonomi fino a 800 euro
Tema: Decreto Aprile

Nuovi bonus baby sitter (da 600 euro) e bonus per autonomi portato fino a 800 euro, con la possibilità di «rinnovo automatico con un semplice click per chi lo ha già avuto, per recuperare i ritardi», come promette lo stesso premier Giuseppe Conte. E poi almeno altri giorni di congedi speciali per i genitori da utilizzare fino a settembre. Stop ai licenziamenti per altri due mesi e arrivano altre 9 settimane di cassa integrazione in deroga, oltre a contributi per badanti e colf (categoria finora esclusa dai sostegni economici) e al reddito di emergenza per chi non ha altre forme di introiti (400 euro per i single, 800 per il nucleo famigliare). Si arricchisce il decreto Aprile che contiene nuove misure economiche per affrontare l’emergenza Covid 19.
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Testata:  Repubblica Affari&Finanza 
Autore:  De Ceglia Vito 
Titolo: Focus Imprese – Produzione, crollo per due anni la Lombardia guida la lista nera
Tema: Imprese

La decisione su quando e come riaprire le attività economiche bloccate per il Covid 19 e rimettere in moto il Paese, animerà sicuramente il dibattito politico dei prossimi giorni. Il dilemma è chiaro: azzerare il numero di persone che perdono la vita e sopportare un costo enorme in termini di Pil perduto, oppure cercare un equilibrio con la situazione economica del Paese? Quello che sappiamo è che la situazione, a 2 mesi di distanza dal lockdown delle attività produttive, risulta drammatica. Se prendiamo come punto di riferimento il Pil del 2019, che è stato di 1.695,59 miliardi di euro (Istat 2020), secondo il Centro Studi di Confindustria si sarebbero perduti 101,735 miliardi di euro.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Monticelli Luca 
Titolo: Mes, il centrodestra all’attacco di Gualtieri Maggioranza compatta: “Ha salvato il Paese”
Tema: Mes

Si riaccende lo scontro sul Mes dopo l’intervista di Roberto Gualtieri a La Stampa. Il centrodestra va all’attacco del ministro dell’Economia e critica il governo per i ritardi del decreto aprile e per una risposta all’emergenza giudicata insufficiente. Forza Italia però si sfila ancora una volta e conferma che sull’attivazione del Fondo salva Stati si muoverà con pragmatismo. «Non abbiamo mai votato sfiducie individuali, non lo faremo neanche in questa occasione con il ministro Gualtieri», ha ribadito la capogruppo al Senato di Fi, Annamaria Bernini. «Non ci è mai piaciuto il vecchio Mes, punitivo e rigorista, ma pensiamo che sia poco concreto rinunciare a 36 miliardi di euro per fronteggiare la crisi sanitaria», ha spiegato.
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Testata:  Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia 
Autore:  Conte Giuseppe 
Titolo: Lettera. Conte: diamo priorità alle riforme del diritto amministrativo e civile – Semplificazione amministrativa e digitalizzazione le nostre priorità
Tema: Semplificazione amministrativa

Cambiamo lo Stato e diamo un messaggio a tutti gli investitori: l’Italia è un Paese serio e affidabile. Abbiamo l’occasione per scrollarci di dosso tutti i luoghi comuni e affrancarci dalla burocrazia asfissiante. Faremo una riforma dello Stato ispirata alla coesione e all’unificazione infrastrutturale del Paese.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Intervista a Teresa Bellanova – Bellanova “Poco coraggio se non riaprono i negozi le aziende restano a rischio”
Tema: Intervista a Teresa Bellanova

«Ci aspettavamo onestamente un’operazione più coraggiosa: si poteva, si doveva osare di più». Lascia insoddisfatta il vertice col premier Conte, la ministra renziana delle Politiche agricole Teresa Bellanova. In riunione sono state scintille sulle riaperture. A Italia Viva non piacciono affatto le modalità con cui si procederà nelle prossime settimane, la fase 2 illustrata dal premier in serata, così com’è, non va. «Ogni giorno di chiusura comporta una perdita di competitività per il sistema Paese. Molte aziende rischiano di non riaprire e altre di farlo con meno dipendenti. Quelle che operano nell’export stanno già perdendo quote di produzione, a vantaggio di altre all’estero. Prolungare la chiusura aumenta il danno».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Giovannini Roberto 
Titolo: Intervista a Stefano Buffagni – “Lo Stato nel capitale per blindare le aziende” – “Il Coronaequity aiuterà le aziende a ricapitalizzarsi”
Tema: Intervista a Stefano Buffagni

“Chiamiamolo CoronaEquity, sarà una misura molto semplice: se in un’azienda fino a 250 dipendenti l’imprenditore intende fare un aumento di capitale, lo Stato glielo raddoppia. Diventa un azionista di supporto, con l’obiettivo poi di uscire dopo qualche anno, e senza aggravi per l’impresa. Se i soci mettono 100mila euro, lo Stato ce ne mette fino ad altri 100mila. Il meccanismo lo si sta perfezionando, ma il senso è che quando l’impresa investe su sé stessa lo Stato investe sull’impresa». Viceministro Stefano Buffagni, con questo piano coronaequity lo Stato diventa anche gestore? «No, non si intende gestire proprio nulla. L’idea è quella di una presenza temporanea, come un “fondo di minoranze”, lo Stato uscirà senza obbligare l’impresa a riacquistare la quota».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: America divisa anche sulla Fase 2 Gli Stati del Sud sono già ripartiti
Tema: Stati Uniti

Mezza America ha già riaperto: quella che vota repubblicano. Lì la fase due è iniziata. La mappa degli Stati Usa che hanno cominciato ad allentare il lock-down segue criteri geografici, sociologici e ideologici. Hanno tolto molte restrizioni, o stanno per farlo a breve, tutti gli Stati del Sud. Più alcuni del Nord-Ovest semi-disabitato come Alaska, Montana e Idaho. Quasi tutti hanno governatori di destra. Si sentono un’altra nazione rispetto a New York per tanti motivi: densità di popolazione, stile di vita, pratica religiosa, rapporto con lo Stato. Sentono l’urgenza di tornare a lavorare prima che la depressione economica faccia più vittime del coronavirus.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: La grande fuga dalle metropoli a stelle e strisce – In fuga da New York verso la campagna Il virus svuota le città
Tema: Stati Uniti

Nell’immaginario cinematografico la «Fuga da New York» era quella di «Jena» Plissken, arruolato per salvare il presidente dai suoi rapitori, ma nella realtà del coronavirus è diventata la corsa per scappare al contagio. Molti iniziano a considerare di non tornare più, anche se ieri il governatore Cuomo ha annunciato il piano per riaprire, provocando una possibile ondata di «de-urbanization» dell’America, che potrebbe contribuire a cambiare la faccia politica del Paese. Le grandi città, New York, Los Angeles, San Francisco, Chicago, Boston, sono il simbolo della forza degli Usa. I grattacieli, i musei, la banche, le imprese, i teatri, le università, sono sempre stati il miraggio di chi sogna un’esistenza intensa. Il Covid-19 però ha messo a nudo la loro vulnerabilità.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Stoltenberg Jens 
Titolo: Insieme contro il Covid-19: l’Italia non è sola
Tema: Nato

La Nato e i suoi Alleati hanno affrontato molte crisi nel corso degli ultimi 70 anni, ma non abbiamo mai visto nulla di simile al Covid-19. Del resto, affrontare situazioni difficili è ciò che la Nato fa meglio. Il nostro personale e sistemi collaudati stanno facendo davvero la differenza nella lotta contro il coronavirus. Operando insieme, gli Alleati della Nato e le forze armate dei nostri Paesi membri stanno aiutando a salvare vite. Sfortunatamente, l’Italia, nostro alleato, è stata colpita durissimamente dal coronavirus. Ma su come reagire ha fornito un esempio che merita di essere seguito. Il mio pensiero va alle vittime, ai malati e ai loro cari. Ammiro il coraggio e la solidarietà dimostrati dal popolo italiano nell’affrontare questa terribile crisi
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Testata:  Corriere della Sera .
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: Kim, il mistero del treno e i 50 medici cinesi inviati per un consulto
Tema: Mistero Kim

Una équipe di 50 medici cinesi. E l’avvistamento satellitare di un treno che sembra uno di quelli speciali usati da Kim Jong-un. Sono gli ultimi frammenti di un mosaico di voci, supposizioni e analisi tentate da lontano sulla sorte del dittatore nordcoreano e su una possibile fase di successione (se fosse incapacitato o defunto). I 50 dottori farebbero parte di una delegazione spedita giovedì da Xi Jinping in Corea del Nord. Per un consulto sulla salute di Kim, scomparso dalla scena l’11 aprile dopo una seduta del Politburo? Da allora il Rispettato Maresciallo ha disertato appuntamenti importanti per la simbologia del suo regime.
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Testata:  Messaggero 
Titolo: Mistero sulla sorte di Kim «Operato, anzi è morto» «No, si è isolato per il virus»
Tema: Mistero sulla sorte di Kim

Le speculazioni sulla salute di Kim Jong-un, ormai salite a livello planetario, si sono intensificate nel fine settimana, con una raffica di indiscrezioni tra un team medico cinese inviato in Corea del Nord e i movimenti, da ultimo, del treno corazzato del leader che secondo il think tank americano 38 North è nella città costiera di Wonsan. Mentre il mondo attende di conoscere novità sulla sorte del leader assente da due settimane da qualsiasi evento pubblico, le edizioni delle news della tv statale del Nord, la Kcty, non hanno fornito alcuna informazione su Kim, nel mezzo delle voci che si sono spinte fino a ipotizzare il decesso o lo «stato vegetativo» a seguito di un intervento non riuscito per l’inserimento di uno stent coronarico. Con tanto di presunte foto sui social media.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Valentino Paolo 
Titolo: La lezione di Schäuble: «La dignità è intoccabile, prima ancora della vita»
Tema: Germania

Diventa un tema centrale e lacerante in Germania la limitazione delle libertà personali e della privacy a causa del coronavirus. L’avvertimento più clamoroso e significativo viene dal presidente del Bundestag, Wolfgang Schäuble, secondo il quale è «assolutamente sbagliato subordinare tutto alla salvaguardia della vita umana». In un’intervista al quotidiano Der Tagesspiegel, l’ex ministro delle Finanze ricorda che «se c’è un valore assoluto ancorato nella nostra Costituzione, è la dignità delle persone, che è intoccabile. Ma questo non esclude che dobbiamo morire». La frase «la dignità delle persone è intoccabile» apre in effetti l’articolo 1 della Costituzione della Repubblica federale.
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Testata:  Stampa 
Autore:  PAO.MAS. 
Titolo: Popolarità in calo, Trump: basta dirette tv
Tema: Trump

«Non valgono il mio tempo». E così, dopo 35 giorni di conferenze stampa in diretta tv, Trump ha staccato la spina. Venerdì, dopo la gaffe del giorno prima sui disinfettanti per curare il coronavirus, aveva partecipato al briefing quotidiano ormai abituale, ma senza rispondere alle domande dei giornalisti. Sabato invece ha annunciato via Twitter che non si sarebbe presentato, per non perdere tempo con una stampa ostile. In realtà dietro alla sua decisione c’è altro. Il presidente aveva iniziato le conferenze stampa quotidiane come sostituto dei comizi, sospesi per l’epidemia. La situazione però non è sotto controllo negli Usa, con quasi 55.000 morti e un milione di contagiati, e la sovraesposizione inizia a danneggiare Trump.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Pompetti Flavio 
Titolo: Trump perde consensi per le gaffe e Brad Pitt fa satira in tv su di lui – Trump e la satira di Brad Pitt A rischiare è il suo ministro
Tema: Trump

Caccia all’untore alla Casa Bianca. La comunicazione dell’ufficio della presidenza sullo stato dell’epidemia è stata disastrosa la scorsa settimana, e Trump confessa via Twitter di essere pronto a eliminare la conferenza stampa quotidiana di quasi due ore, che da più di un mese era diventata la sua palestra elettorale. «Non ne vale la pena – scrive il presidente – I media hanno solo domande ostili, e poi rifiutano di raccontare i fatti con accuratezza. Loro ci guadagnano in rating, e i cittadini ricevono solo false notizie».
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Léotard Corentin 
Titolo: Polonia, legge contro l’aborto con la scusa della grande malattia – Polonia, “stop all’aborto” con la scusa del Covid-19
Tema: Polonia

Neanche in piena emergenza sanitaria i polacchi possono abbassare la guardia contro gli attacchi dei fondamentalisti cattolici che minano la democrazia, questa volta tentando di bandire l’insegnamento dell’educazione sessuale e di spazzare via i già magri diritti delle donne all’aborto. Il 15 aprile, il partito conservatore nazionalista al potere, Diritto e Giustizia (PiS), ha presentato alla Dieta (la camera bassa del Parlamento polacco) due disegni di legge ispirati a due petizioni popolari,”Stop alla pedofilia” e “Stop all’aborto”. Un annuncio preoccupante che ha colto tutti di sorpresa.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE

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CORRIERE DELLA SERA

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LA REPUBBLICA

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LA STAMPA

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IL MESSAGGERO

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IL GIORNALE

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LIBERO QUOTIDIANO

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IL FATTO QUOTIDIANO

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