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SINTESI IN PRIMO PIANO – 26 settembre 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
Patto per la ripresa, il premier vede i sindacati ma niente salario minimo;
Nel decreto fiscale 1,5 miliardi per prorogare Cig e quarantena;
Terza dose a chi rischia di più;
Germania, l’ultimo giorno dell’era Merkel. Oggi il voto.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  M.D.B. 
Titolo: Terza dose agli over 80 e nelle Rsa Il Cts rinvia la scelta per i sanitari
Tema: Vaccini

La terza dose a chi è più a rischio. Ecco l’indirizzo del Cts in attesa delle linee guida del ministero. Iniezioni subito agli anziani e ai sanitari fragili. Verso «l’immunità di gregge» dice il ministro alla Salute Roberto Speranza. Giorgia Meloni in piazza Duomo a Milano: «Ma non sfido Salvini». Corteo dei no green pass, scontri con la polizia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Bac Margherita 
Titolo: Palù prudente: decideremo in base ai contagi
Tema:  Intervista a Giorgio Palù (Aifa)

«Per il richiamo a tutti i cittadini si deciderà in base alla curva dei casi». Palù, presidente dell’Agenzia del farmaco: incideranno anche la circolazione del virus e l’immunità sia naturale sia da vaccino.
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Testata: La Stampa
Autore:  Martini Fabio 
Titolo: Il retroscena – Nuovo asse Pd-5S-Cgil la benedizione di Prodi “Non vedo alternative”
Tema: Asse Pd-5Stelle

Salario minimo. Per la prima volta Pd e M5S convergono su una riforma sociale di “struttura”, che può aiutare a trasformare un’intesa nata due anni fa per caso in un’alleanza politica a tutto tondo. Un’alleanza sul terreno sociale e del lavoro “povero” che ha preso lena — e questa è un’altra novità — in casa Cgil: Enrico Letta e Giuseppe Conte si sono ritrovati a Bologna nel corso di un incontro voluto da Landini. Si va dunque verso un inedito patto politico-sociale a tre, Pd-Cinque stelle-Cgil? Era da qualche anno che un leader dem non riceveva questo segnale di attenzione da parte di quella che resta la più grande organizzazione italiana e ieri Landini ha molto insistito per avere al proprio fianco e sullo stesso palco anche Romano Prodi. Per quest’ultimo è “giusto cercare accordi su temi concreti come il lavoro”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Renzi: Bonomi rispetti la politica, Draghi l’abbiamo portato noi – Renzi “Bonomi a gennaio tifava per il Conte ter Ora rispetti la politica”
Tema: Intervista a Matteo Renzi

Matteo Renzi, cosa ha pensato di fronte all’ovazione di Confindustria per Draghi? Il leader di Italia Viva: «Sono stato felice: c’è grande entusiasmo degli imprenditori. E ciò è positivo. Più fiducia significa più Pil e posti di lavoro. Ho apprezzato la relazione (di Bonomi, ndr), ma giudico stucchevole l’attacco alla politica. È naturale che i partiti si dividano per le amministrative o per il Quirinale: si chiama democrazia. Non conosco il dottor Bonomi e non dubito della sua passione civica, ma non prendo lezioni di politica da lui. Del resto ricordo il suo appello televisivo a sostenere il Conte ter, con tanto di esplicita indicazione del ministro dell’Economia mentre io lottavo per la “svolta Draghi”. Al milanese Bonomi ricordo il detto: ognuno faccia il suo mestiere, senza invadere il campo altrui. Bonomi rispetti la politica quanto noi rispettiamo l’impresa. Attaccare i partiti per un applauso è roba da populisti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Giannattasio Maurizio 
Titolo: Il test di Meloni in piazza Duomo: superare Salvini non mi interessa
Tema: La leader di FdI ieri a Milano

C’è anche chi come Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Albertini e Moratti, azzarda un paragone con il comizio di Giorgio Almirante del 1972 in piazza Duomo. Ma al di là dei numeri che mai corrispondono alla realtà, Giorgia Meloni, la sua sfida l’ha vinta. Tra i big del centrodestra è l’unica che ha osato prenotare la piazza più importante della città per il suo comizio a sostegno del candidato del centrodestra Luca Bernardo. C’è stato anche qualche attimo di tensione quando il corteo dei No green pass ha raggiunto la piazza, proprio al termine del comizio. Meloni è stata fatta salire sull’auto circondata dalle forze dell’ordine e a marcia indietro ha superato il blocco. Quasi un cambio della guardia. Nel 2018, era toccato a Matteo Salvini radunare il suo popolo sotto la Madonnina con rosario in mano e giuramento sulla Costituzione e il Vangelo. Adesso è il momento di Fdl. L’alleato competitor di Meloni si giocherà le sue carte lunedì in periferia, a Niguarda, anche se per il 30 è prevista una manifestazione comune.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Albergo Lorenzo 
Titolo: Marino: “A Roma non ho suggerito di votare Raggi” – Marino “Non ho chiesto di votare per Raggi ma voglio le scuse del Pd”
Tema: Intervista a Ignazio Marino

Un post su Facebook. Tanto è bastato all’ex sindaco Ignazio Marino per scatenare la gioia della prima cittadina uscente, la sindaca Raggi, e allo stesso tempo irritare il Pd, stupito dall’uscita in cui il chirurgo ha accettato le scuse della grillina e ricordato ancora una volta il tradimento dei dem nei suoi confronti. Marino: “Gli elettori dem hanno apprezzato le scelte che feci da primo cittadino: la chiusura della discarica di Malagrotta, la pedonalizzazione dei Fori e di Piazza di Spagna, la ripresa dei lavori e l’apertura della Metro C, la meritocrazia nelle scelte della classe dirigente. Invece la leadership del Pd non ha mai apprezzato la mia libertà intellettuale. Quanto a Raggi, il mio non è un endorsement. È quel sì al sì e no al no (tutto il resto appartiene al demonio) del Vangelo di Matteo».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Rossi Andrea 
Titolo: Appendino: “Il Pd come la destra” – “A Torino Pd come la destra, è fermo al 2016 Oggi chi fa il sindaco ha tutto da perdere”
Tema: Intervista a Chiara Appendino

La sindaca uscente di Torino: “In città non mi sento garantita dalla sinistra sui temi che davvero mi stanno a cuore. A livello nazionale condivido la strategia di Conte, bisogna costruire un fronte progressista. Di Maio ha dimostrato di essere un buon mediatore”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Spataro Armando 
Titolo: Perché la trattativa non è reato – Quelle accuse che spiegano la sentenza
Tema: Trattativa Stato-mafia

Armando Spataro sulla sentenza relativa alla trattativa Stato-mafia: “Coloro che la criticano affermano che se la trattativa tra mafia e istituzioni c’è stata (“il fatto sussiste”) non sarebbe accettabile che siano stati condannati solo i mafiosi affiliati ed invece assolti gli ex alti ufficiali dei Carabinieri (“perché il fatto non costituisce reato”), essendone stati, gli uni e gli altri, gli attori. Ma proprio qui sta l’errore: la contestazione in sede penale non è quella di avere dato luogo ad una trattativa — reato non previsto dal nostro codice penale — ma di avere tutti, in concorso tra loro ed a partire dal 1992, minacciato esponenti politici e delle istituzioni. Se il reato è facilmente configurabile per i vari boss mafiosi, si può pensare che pubblici ufficiali ed esponenti politici approvassero tali condotte minacciose e si proponessero gli stessi fini, anche per rafforzare il potere mafioso?
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Fondi a Renzi, l’antiriciclaggio contro Presta – Bankitalia e i «fondi a Renzi»: da Presta operazioni anomale dopo l’indagine della Finanza
Tema: L’inchiesta

Il manager Lucio Presta, indagato per i soldi versati a Matteo Renzi, ha trasferito «le quote della sua società a una commercialista» e ha movimentato «un conto dormiente dal 2017». La segnalazione è arrivata alla Finanza dall’Unità antiriciclaggio di Bankitalia.
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Economia e finanza

Testata:  Repubblica
Autore:  Vitale Giovanna
Titolo: Patto per la ripresa, Draghi accelera ma il salario minimo resta fuori
Tema: Incontro Premier-sindacati
È un mese davvero complicato quello che si apre domani con l’incontro a Palazzo Chigi tra Mario Draghi e i leader sindacali. Un percorso a ostacoli fatto di scadenze ineludibili, dal varo della Nadef alla legge di bilancio; di riforme che ritardano, fisco e concorrenza su tutte; di cabine di regia da riunire sull’attuazione del Pnrr. L’inizio di un autunno che si preannuncia caldissimo. Anche sul fronte sociale: «Se il governo non ci darà risposte su fisco e pensioni siamo pronti alla mobilitazione», ha minacciato ieri il capo della Cgil Maurizio Landini. Convocato formalmente per discutere di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il vertice con i segretari confederali potrebbe dunque offrire al presidente del Consiglio l’occasione per incardinare il famoso Patto per la ripresa lanciato giovedì all’assemblea di Confindustria. Non si parlerà tuttavia di salario minimo legale, sebbene sia fra i temi più discussi dalle forze politiche. Con Pd, 5S e Leu pronte a prospettarlo al premier. Potrebbe però essere solo una questione di tempo, legata all’esito del dibattito europeo sulla direttiva comunitaria che si propone di stabilire regole uniformi per tutti i Paesi Ue.
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– Repubblica
Dai sussidi alle pensioni Le sette sfide del lavoro che scaldano l’autunno
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Testata:  Stampa
Autore:  Baroni Paolo
Titolo: “Salario minimo, non serve una legge” Cisl e Uil respingono l’apertura di Landini
Tema: Sindacati
Rinnovare e rafforzare i contratti, più che pensare al salario minimo. E sì ad una legge sulla rappresentanza, ma che non sia calata dall’alto. Anche Cisl e Uil, come la Cgil, sostengono che questa sia la strada da battere, privilegiando le intese tra le parti sociali. E le leggi, semmai, devono solo servire a rafforzarle. Riuscire a misurare il peso reale delle rappresentanze sociali, secondo i sindacati confederali, consentirebbe infatti di aggredire alla radice il problema dei bassi salari togliendo di mezzo i tanti contratti «gialli» o «pirata» che dir si voglia senza per forza dover introdurre un minino legale, che poi finirebbe solo per innescare una corsa al ribasso sulle retribuzioni.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Tucci Claudio 
Titolo: Quarantena e nuova Cig: piano da 1,5 miliardi
Tema: decreto fiscale
Con il via libera alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e Finanza, più nota come Nadef, atteso per martedì prossimo, il Governo tira le fila anche sul decreto collegato alla manovra di bilancio con cui stanzierà 1,5 miliardi di euro, di cui 900 milioni per pagare ai lavoratori l’indennità per la quarantena. Altri 4-500 milioni serviranno per prorogare fino a fine anno la cassa integrazione d’emergenza gratuita, in vista della scadenza, a fine ottobre, del blocco dei licenziamenti per piccole imprese e terziario. Il decreto interviene anche sui contratti di somministrazione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Cresce l’export, non gli esportatori
Tema: Export

Il recupero dell’export, certificato dall’Ice e dalla Sace, ha riportato ai livelli pre-Covid il valore del Made in Italy venduto all’estero con un incremento annuo che nel 2021 sarà superiore all’11%. Ma questo recupero che sembra andare oltre le attese e darà un contributo decisivo alla crescita del Pil va attribuito soprattutto a un’eccellenza ancora ristretta: 18mila operatori, lo 0,4% delle imprese italiane, che esprimono due terzi delle esportazioni, e in un anno gli esportatori sono calati dell’8%.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mancini Giovanna 
Titolo: Boom delle fiere dopo il Covid: tornano i compratori esteri
Tema: Fiere

La ripartenza di settembre delle fiere italiane (chiuse per quasi un anno e mezzo causa pandemia) ha sorpreso un po’ tutti per l’adesione degli operatori, di cui molti da Paesi extra-europei, ma anche per il volume di ordini e contatti registrati. Ad aprire le danze, lo scorso 31 agosto, è stato il Cibus di Parma, con quasi 40mila visitatori, di cui 2mila dall’estero. Poi è toccato a Milano, con il successo del Salone del Mobile (nell’edizione speciale del Supersalone), che ha registrato oltre 60mila visitatori, per il 47% esteri. Il testimone è passato a Genova, dove il Salone Nautico ha visto un’edizione considerata tra le migliori di sempre, con 92mila ingressi. Bene anche le fiere della moda di Milano. Maurizio Danese, presidente dell’Associazione delle fiere italiane (Aefi): «Nel 2021 mi aspetto che i ricavi complessivi per il settore saranno ancora attorno al 50% rispetto a quelli pre-Covid, perché ricordiamo che siamo stati fermi per un semestre, con un crollo del 95% dei fatturati. Ma il 2022 tornerà a essere un anno di business vero». Certo, mancano e mancheranno ancora per un po’ i visitatori asiatici, ma dall’Italia, dall’Europa, dalla Russia, dal Medio Oriente e anche dal Nord America la risposta è confortante.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bisozzi Francesco – Mancini Umberto 
Titolo: Gli statali in smart working con le pagelle degli utenti: i voti via email da gennaio
Tema: PA

A gennaio arrivano la pagelle per gli statali in lavoro agile. Il metodo di valutazione cambierà da un’amministrazione all’altra per adattarsi alle peculiarità di ognuna e terrà conto anche del livello di soddisfazione dell’utenza: per la rilevazione della “customer satisfaction” le amministrazioni potranno per esempio inviare ai cittadini una mail con un questionario ad hoc, sistema già in uso all’Inps.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bisozzi Francesco 
Titolo: Fuga dall’assegno unico 900 mila famiglie mancano all’appello
Tema: Sussidi

La paura dell’Isee e i controlli frenano la corsa all’assegno ponte per i figli pensato per disoccupati e autonomi. Finora lo ha richiesto una famiglia su due. La misura, partita a luglio, ha totalizzato in tre mesi 451 mila domande da parte delle famiglie, a cui vanno sommate quelle con minori che già percepiscono il reddito di cittadinanza e che hanno automaticamente diritto all’integrazione, altre 450 mila circa, per un totale di 900 mila nuclei con figli, corrispondenti a 1,5 milioni di minori. Secondo i calcoli della Ragioneria generale dello Stato, invece, la platea dei potenziali aventi diritto ammonterebbe a 1,8 milioni di famiglie per 2,7 milioni di minori.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Manca Daniele 
Titolo: Le false illusioni su Alitalia e i primi assunti alla nuova Ita
Tema: Alitalia

Si deve partire dai numeri per capire perché la vicenda Alitalia infiamma la politica e i lavoratori che ne subiscono le conseguenze. I numeri ci dicono che dai poco più dei 10 mila dipendenti attuali di Alitalia si passerà ai 2.800 di Ita. Di questi, tre quarti verranno dalla vecchia Alitalia, un quarto dal mercato. Una conseguenza del regolamento sugli aiuti di Stato (e Alitalia ne ha ricevuti parecchi) della commissione europea. Ma i lavoratori eccedenti? Il governo si è impegnato a proteggere chi non viene assunto. I sindacati hanno chiesto la cassa integrazione fino al 2025. Dietro quella richiesta c’è l’idea che quei posti di lavoro si verranno a ricreare nel medesimo settore, nell’identico numero e con pari qualità. Il che è difficilmente prevedibile e persino al momento poco probabile.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Berlusconi Silvio 
Titolo: L’intervento – «No a tasse sulla casa» – Silvio Berlusconi «Per noi la casa è sacra Non rimarremo in un governo che tassa la proprietà immobiliare»
Tema: riforma del catasto, parla Berlusconi

Quando la casa, il mercato dell’edilizia, funziona, allora funziona anche tutto il resto. Ecco perché diciamo no alla revisione degli estimi catastali: un aggravio delle imposte sarebbe totalmente inaccettabile.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Valentino Paolo 
Titolo: Germania, l’ultimo giorno dell’era Merkel – L'(irripetibile) era Merkel Inguaribile pragmatica
Tema: Germani al voto

Nostalgia e gratitudine con la voglia di guardare avanti e mettersi alle spalle un’epoca felice durata quasi venti anni, ma non più sostenibile. La Germania oggi va al voto e saluta «la mamma della nazione» Angela Merkel. La partita per la successione è incerta. La Cdu recupera sulla Spd e al vincitore servirà un’alleanza.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Tebano Elena 
Titolo: Oggi il voto, servirà una maxi alleanza – Berlino, la partita più incerta Al vincitore servirà un’alleanza a 3
Tema: Germania al voto

Con un alto numero di indecisi e senza il freno del silenzio elettorale, i leader politici tedeschi hanno fatto campagna elettorale fino all’ultimo giorno prima del voto. Ieri il candidato della Cdu/Csu Armin Laschet era insieme alla cancelliera Angela Merkel nella sua città natale, Aquisgrana, in Renania Settentrionale Vestfalia, il Land di cui è presidente. L’aspirante cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz a Potsdam, in Brandeburgo, come la candidata dei Verdi Annalena Baerbock. Ogni voto in più nelle urne, oggi, sarà decisivo: l’esito delle elezioni è ancora incerto. I sondaggi, di solito piuttosto affidabili in Germania, danno in vantaggio i socialdemocratici della Spd, ma di pochissimi punti: secondo il Politbarometer della Zdf (il secondo canale della tv pubblica tedesca) sarebbero al 25%, contro il 23% di Cdu/Csu (i due partiti gemelli cristiano-conservatori), e il 16,5% dei Verdi. Seguono i liberali della Fdp all’11%, l’estrema destra AfD al 10%, la sinistra radicale della Linke al 6%. Percentuali che cambiano di pochissimo nelle altre rilevazioni. Il quadro diventa più chiaro se si guarda al gradimento dei leader: solo il 20% dei tedeschi vorrebbe Laschet come capo del governo, contro il 47% di Scholz. Quello che appare certo comunque è che per il dopo Merkel e per la prima volta dagli Anni ’50 potrebbe non bastare un’alleanza tra due partiti per avere la maggioranza nel parlamento federale. Ne serviranno molto probabilmente tre.
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– Repubblica 
Scholz e Laschet sul filo Per l’Europa c’è il rischio di un ritorno all’austerità
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  L.Cr. 
Titolo: Corpi appesi alle gru a Herat, «punizione esemplare»
Tema: Governo talebano

Dalle parole ai fatti. Sono trascorse solo poche ore dalle dichiarazioni talebane circa la legittimità delle punizioni corporali contro banditi e avversari di ogni tipo e già le loro squadracce armate sono passate all’azione. I cadaveri di quattro uomini accusati di fare parte di una banda di sequestratori a caccia di riscatti sono stati appesi a delle gru nella piazza principale di Herat. «Una punizione esemplare che serve da monito per tutti», annunciano nei video diffusi sulle tv locali e subito diventati virali sui social. Secondo Sher Ahmad Ammar, vicegovematore di Herat, i quattro avevano rapito un uomo d’affari locale assieme al figlio e cercavano di portarli fuori città quando sono stati intercettati da una pattuglia. Ne è seguito un intenso scontro a fuoco in cui i quattro banditi hanno perso la vita. Pare che i due ostaggi siano invece incolumi. La macabra esposizione è stata preceduta dagli annunci con altoparlanti che incitavano la popolazione a venire a vedere la scena. L’ennesima prova che, nonostante le rassicurazioni in senso contrario, il nuovo governo talebano continua con le pratiche brutali.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Marroni Carlo 
Titolo: «Con solo 400mila nati l’Italia diventa un paese da 30 milioni di abitanti»
Tema: Intervista a Gian Carlo Blangiardo (Istat)

C’è un dato che spicca su tutti: i nati in Italia nel 2021 per la prima volta scenderanno sotto la soglia dei 400mila. Un tassello (ulteriore) nel trend di declino demografico del nostro Paese, un fenomeno ben noto ma non per questo meno grave e urgente e che, tuttavia, non è irreversibile. Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat, è chiaro: «Il sistema politico e quello economico devono muoversi per tempo, altrimenti la prospettiva per l’Italia non è solo l’invecchiamento generale della popolazione, di cui si parla tantissimo ma alla fine sembra che non sia un vera emergenza, ma anche un serio rischio per la nostra economia». Il dato: «Con 400mila nascite all’anno siamo un paese da 30 milioni di abitanti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Veltroni Walter 
Titolo: L’orrore social su chi sbaglia – Elogio dell’errore umano contro l’odio social
Tema: Odio social

Una denuncia e una riflessione a commento della notizia che ha impegnato in questi giorni quel tribunale popolare permanente che è diventato il mondo dei social. Nel corso di un collegamento per la testata Rainews24, un giornalista, Paolo Mancinelli, ha avuto un blackout: improvvisamente non riusciva a mettere in sequenza concetti e parole. Ma il mondo non è degli infallibili.
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PRIME PAGINE

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CORRIERE DELLA SERA
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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IL GIORNALE
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LIBERO QUOTIDIANO
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IL FATTO QUOTIDIANO
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LA VERITA’
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