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SINTESI IN PRIMO PIANO – 26 settembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Coronavirus, continuano a salire i contagi in Italia.
– Stato di emergenza, si va verso la proroga
– Legge elettorale, c’è il rischio lo stallo.
– Vaticano, la difesa di Angelo Becciu.
– Parigi, attentato vicino all’ex sede di Charlie Hebdo.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: I contagi superano quota 1.900 Mai così tanti dopo le riaperture
Tema: Coronavirus, la situazione in Italia

Sale ancora, in Italia, il numero dei positivi al Covid-19. Secondo il bollettino diffuso dal ministero delle Salute, i casi ieri sono stati 1.912 in più rispetto al giorno precedente. È il numero più alto dalla fine del lockdown. dato potrebbe risentire anche della riapertura delle scuole, che in gran parte d’Italia è scattata quasi due settimane fa. Rispetto al giorno precedente, il numero dei nuovi contagi sale di circa il 7%, visto che erano stati 1.786. Il dato va però corretto, e diventa peggiore, considerando che è calato leggermente il numero dei tamponi: 107.269, 800 meno del giorno prima. Nessuna regione è a contagi zero. Il picco ancora in Lombardia con 277 casi, seguita dalla Campania (253) e dal Lazio (230). Anche dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute arrivano segnali che invitano alla massima attenzione. Tra il 14 e il 20 settembre sono stati segnalati 2.868 focolai attivi in Italia, di cui 832 nuovi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fregonara Gianna 
Titolo: Tampone per chi rientra a scuola – Il ritorno in classe per i malati «Con due tamponi negativi»
Tema: Coronavirus, la situazione in Italia

Il ministero della Salute in un «chiarimento sugli attestati di guarigione» per gli alunni o gli operatori che hanno sintomi compatibili con il virus, spiega che studenti, professori e personale scolastico potranno rientrare a scuola dopo due tamponi negativi effettuati in 24 ore, se assenti per sintomi riconducibili al Covid. A due settimane dal riavvio dell’anno scolastico, i ministeri della Salute e dell’Istruzione non vogliono che la situazione sfugga di mano. Da lunedì prossimo ogni scuola dovrà inviare i dati sulle assenze in un database: servirà a monitorare i casi ed eventuali focolai. Giovedì nel Lazio è cominciata una campagna di tamponi rapidi in un liceo di Anguillara: il test a campione resta su base volontaria, ma se fatto su larga scala permetterebbe di migliorare il monitoraggio. “II test antigenico rapido tendenzialmente potrebbe essere quello più adatto a essere usato nelle scuole”, ha confermato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità e componente del Comitato tecnico scientifico.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Il retroscena – La battaglia per il Mes nelle regioni Così il Pd vuole incalzare il premier
Tema: Mes

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti insiste sul tema del Mes e, rafforzato dalla tornata elettorale, ha chiesto al ministro Roberto Speranza di presentare il piano per la nuova sanità che dimostri appunto l’indispensabilità dello strumento. Quel piano, come sanno tutti nel governo, di fatto è già pronto. Prevede una spesa di 65 miliardi. Certo, dovrà essere limato e portato al confronto con i sindacati e le regioni, ma c’è. Al Pd sono convinti che sia palazzo Chigi a frenare, dal momento che Giuseppe Conte non ha ancora deciso che linea adottare con il Mes. E Speranza, che con il premier è in ottimi rapporti e che non vuolsnompere con i grillini, aspetta. Ma il Pd non ne può più di stare in sala d’attesa. Lo ha fatto capire l’altro ieri Zingaretti, annunciando il piano sanità della regione Lazio, che verrà presentato la prossima settimana. E lo ha ribadito Stefano Bonaccini, che ha intenzione di presentare un piano analogo della sua regione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Legge elettorale la rabbia di “Zinga”- È stallo sulla riforma elettorale Rischio approdo in Aula nel 2021
Tema: Legge elettorale

Il Pd respinge ogni richiesta di ritorno ad una legge elettorale maggioritaria e tenta di accelerare sul tema, chiedendo che la riforma proporzionale arrivi in aula a ottobre. Ma pesano i veti incrociati degli alleati Italia Viva e Leu. “Il proporzionale non sarebbe una catastrofe, ma voglio uno sbarramento al 5%, la sfiducia costruttiva e il monocameralismo come in Germania”, dice Renzi, ben sapendo che sul 5% è contraria Leu. Intanto i Dem stanno per lanciare una grande riforma costituzionale che introduce una sorta di monocameralismo di fatto, ovvero sedute comuni dei 600 eletti di Camera e Senato per i voti di fiducia, le leggi di bilancio e le risoluzioni Ue. Proposta ben accolta dagli alleati e non solo. Ma subito i renziani colgono la palla al balzo: bene, “prima la riforma costituzionale, poi la legge elettorale”. E l’ostruzionismo della Lega rischia di far arenare la legge elettorale già alla Camera.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Legge elettorale, divisa anche la destra In Fi rivolta anti Lega: sì al proporzionale
Tema: Legge elettorale

Il segretario della Lega Matteo Salvini torna sul tema legge elettorale, sostenendo che il proporzionale sarebbe come “tornare indietro di quarant’anni”. Salvini da un lato sente l’esigenza di appoggiare il secco endorsement a favore del maggioritario di Giancarlo Giorgetti, dall’altro quella di tenere a bada il numero crescente di rivoltosi dentro Forza Italia che non hanno alcuna intenzione di seguire l’ex ministro dell’Interno su una strada che giocoforza porterà i moderati della coalizione a perdere numerosi seggi. Il centrodestra sulla questione infatti appare spaccato. Otto deputati di Fi, ieri, sono usciti allo scoperto per chiedere “proporzionale e preferenze contro la partitocrazia”. E anche la Carfagna giorni fa aveva detto che il proporzionale “non è un tabù”, posizione poi condivisa anche da Brunetta. Ce n’è abbastanza per immaginare un soccorso azzurro al disegno di legge a trazione Pd-M5S all’esame della Camera, che prevede un proporzionale corretto con lo sbarramento al 5 per cento. Matteo Renzi rimane sulla sua posizione: “Io sono per il maggioritario ma il proporzionale non sarebbe una catastrofe”. Ma al Nazareno nessuno intende retrocedere dall’accordo siglato con i 5S sul proporzionale. Di certo, però, altre iniziative avranno la precedenza.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pagnoncelli Nando 
Titolo: Scenari – Il centrodestra è avanti con ogni legge elettorale – Il centrodestra primo alle Camere con qualunque legge elettorale
Tema: Legge elettorale

Dopo l’esito delle urne, il governo e il premier Conte si mantengono stabilmente su livelli di apprezzamento elevati attestandosi a un indice di gradimento rispettivamente di 62 e 65. I giudizi sui leader di partito e i capi delegazione fanno registrare una lieve crescita di alcuni degli esponenti della maggioranza, in particolare Zingaretti e Di Maio. E anche le intenzioni di voto sembrerebbero non troppo influenzate dal recente voto: la Lega, in aumento di quasi un punto, si mantiene al primo posto con il 24%. Seguono Pd (19,3%) e M5S (18,6%). Alla luce della rimodulazione del Parlamento, simulando un sistema elettorale simile all’attuale Rosatellum, ma accorpando collegi limitrofi per ricostruire in ciascuna circoscrizione il numero di collegi previsti con l’approvazione della riforma di riduzione dei parlamentari, il centrodestra otterrebbe sempre la maggioranza dei seggi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: Il restroscena – La Lega prepara la svolta europeista “Usciremo dal gruppo sovranista”
Tema: Centrodestra

La prossima settimana sarà fatto il primo passo verso lo sganciamento dei 29 eurodeputati leghisti iscritti al gruppo sovranista di Identità e Democrazia. Primo passo di un percorso che prevede poi l’approdo ad un gruppo che sdogani la Lega e faccia venir meno il cordone sanitario stretto attorno a Matteo Salvini. Se vuole candidarsi alla premiership del centrodestra e non trovarsi contro la Bce, le Cancellerie europee del Vecchio Continente, oltre alla finanza che decide il corso dello spread e l’acquisto dei titoli italiani, il leader del Carroccio deve darsi una regolata. E quale migliore scudo del Partito Popolare europeo. Silvio Berlusconi glielo dice da anni, Giancarlo Giorgetti idem. Il problema è che una cosa sono le intenzioni, altro la possibilità di realizzarle. Si, perché bisognerà vedere chi aprirà le porte a Salvini dopo tutto quello che ha detto sul Ppe e sulla Merkel. Ma, soprattutto, dovrà fare inversione a U rispetto alle sue posizioni politiche.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Minzolini Augusto 
Titolo: L’analisi – I tormenti di Forza Italia e il centrodestra in cerca di un predellino – I tormenti di Forza Italia tra Meloni e un nuovo centro
Tema: Centrodestra

Troppi i personalismi, per alcuni versi, troppi egoismi, che caratterizzano il segmento moderato del centrodestra, potenzialmente strategico, ma che non riesce ad organizzarsi per diventare adulto nei numeri e nelle leadership. La verità è che si parla molto di nomi (da ultimo, il tentativo Carfagna-Calenda andato a vuoto) e poco di politica, di progetti. E medesima dinamica si verifica in Forza Italia: anche qui i risultati elettorali hanno messo tutto il gruppo dirigente in ebollizione, con la presa d’atto che con la vittoria del Si al referendum nella prossima legislatura il Parlamento viaggerà su numeri ridotti e ci saranno meno scranni a disposizione. La vulgata parla delle due capigruppo di Forza Italia in rotta di collisione con due esponenti che hanno avuto molta influenza negli ultimi mesi, Tajani e Ronzulli. C’è un rimpallo di responsabilità per i risultati elettorali. Il dramma è che nessuno pensa di ridefinire l’identità di questo mondo che un tempo era l’asse portante del centrodestra e, oggi, potrebbe occupare una posizione strategica nella geografia politica che, se sfruttata bene, potrebbe consegnargli il ruolo di ago della bilancia nella dialettica politica.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Filetto Giuseppe 
Titolo: Lega, il sistema Bondeno “Così tornavano al partito i soldi donati al Comune”
Tema: Inchiesta sulla Lega

La Guardia di Finanza di Genova, che giovedì scorso ha effettuato dei sequestri nel municipio di Bondeno, indaga su una donazione proveniente dalla Banca Aletti, i cui conti erano curati da Belsito, e destinata proprio al Comune in provincia di Ferrara. L’ex sindaco Fabbri ripete che “i soldi fanno parte di una donazione della Lega al comune dopo il terremoto del 2012. È tutto documentato, verificato e trasparente. Poi se ci sono altri problemi a monte…” Fabbri non sa che la Procura a Genova ha messo nel mirino le cosiddette “Foi”, ovvero fatture per operazioni inesistenti: da questi canali molto oliati sarebbe passata buona parte dei 49 milioni spariti dalle casse del Carroccio. I 900 mila euro donati nel 2013 al comune come beneficenza dalla “Lega Emilia Romagna” (diramazione locale del partito) per la ricostruzione post-sisma, secondo la magistratura genovese potrebbero essere rientrati sui conti leghisti attraverso false fatturazioni da parte di imprese edili vicine al partito; oppure, a loro volta con donazioni o sponsorizzazioni delle campagne elettorali da parte dei militanti.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Fisco, taglio alle detrazioni con tetto – Redditi medio-alti, spunta il tetto al 2% per le detrazioni 19%
Tema: Fisco

Prende forma il taglio alle detrazioni fiscali, pilastro della riforma dell’Irpef nelle intenzioni del governo, che punta a realizzare un intervento generale, per non avventurarsi in una selezione voce per voce che scatenerebbe l’opposizione delle singole categorie interessate. Un taglio a tutto campo viaggerebbe sotto la bandiera della progressività perché i limiti all’utilizzo delle detrazioni sarebbero legati al reddito dichiarato dai contribuenti. L’ipotesi più accreditata prevede un tetto all’utilizzo delle detrazioni, che non potrebbero superare il 2% per quei contribuenti che superano una certa soglia di reddito, fra i 55mila e i 75mila euro lordi all’anno a seconda dei diversi scenari. Le forbici lavorerebbero sulle classiche detrazioni del 19%, che spaziano dalle spese mediche agli interessi passivi sui mutui per la prima casa. Nel pacchetto finirebbero poi gli sconti che il fisco riconosce per le spese legate alla frequenza agli asili nido e all’istruzione fino ai corsi universitari, oltre alle spese veterinarie, alle agevolazioni per la frequenza a palestre e centri sportivi e così via. Il lavoro condotto dai tecnici deve però ancora passare l’esame della politica, che per ridurre l’impatto potrebbe optare per una versione più flessibile del taglio: si tratterebbe, in pratica, di un meccanismo a progressività continua, che abbasserebbe il tetto di utilizzo degli sconti all’aumentare del reddito.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fiammeri Barbara – Tucci Claudio – M.Mor. 
Titolo: Covid, in arrivo la proroga dello stato di emergenza – Salgono i contagi, stato di emergenza verso la proroga
Tema: Stato di emergenza

Già la prossima settimana sul tavolo del Consiglio dei ministri dovrebbe arrivare il decreto di proroga dello stato di emergenza, che scade il 15 ottobre. A preoccupare è la crescita costante dei contagi, ieri 1912 in 24 ore, la cifra più alta dalla fine del lockdown, e l’aumento dei posti letto occupati nei reparti Covid. Anche se l’Italia continua a mostrare dati meno gravi rispetto agli altri Paesi europei, soprattutto rispetto alla nuova rapida diffusione della pandemia in Francia (20 mila casi in un solo giorno), Spagna e Regno Unito. Ma l’Istituto Superiore di Sanità parla di “lento e progressivo peggioramento” dei numeri, sottolineando che l’impatto delle riaperture delle scuole ancora non è valutabile. “Faremo una valutazione da qui a qualche settimana, ci teniamo pronti ad ogni eveninza”, ha detto ieri il ministro Speranza. L’ipotesi è quella di una proroga dello stato di emergenza per altri tre mesi, fino a gennaio, quando presumibilmente saranno disponibili le prime dosi di vaccino.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca – Marro Enrico 
Titolo: Recovery fund, alta tensione Italia, Pil su del 6% con i fondi
Tema: Recovery Fund

Previsto un forte rimbalzo del Prodotto interno lordo nel 2021, grazie anche alla spinta che dovrebbe arrivare dal Recovery fund: il Pil crescerebbe, secondo le stime che il governo sta mettendo a punto per la Nadef, del 6% circa dopo il tonfo del 2020, inizialmente previsto intorno all’8% ma che dovrebbe essere del 9%. Il deficit si attesterebbe intorno al 7% del Pil e il debito al 156%, entrambi in discesa rispetto al 2020. La Nadef sarà approvata dal consiglio dei ministri la prossima settimana e indicherà la cornice della manovra per il 2021, cioè la legge di Stabilità che il governo invierà al Parlamento il 20 ottobre. Un punto percentuale di crescita del Pil nel 2021 sarebbe dovuto ai primi fondi del Recovery. Nella Nadef dovrebbero essere indicate anche le linee guida della riforma fiscale, delle misure per il lavoro e la previdenza.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Strade, dighe, porti e ferrovie I lavori sbloccano 45 miliardi
Tema: Recovery Fund

Saranno una cinquantina le opere prioritarie e urgenti che il governo si appresta finalmente a sbloccare attraverso la nomina di una trentina di commissari, ma potrebbero arrivare anche a 100. L’ultimo rapporto Cresme presentato lo scorso febbraio ha infatti censito ben 615 lotti sparsi nelle varie regioni d’Italia, in tutto 273 miliardi di euro di lavori, completati ad oggi appena per l’1,11%. Il piano del governo, in base al decreto che vedrà la luce «nei prossimi giorni» come ha assicurato il premier Conte, dovrebbe prevedere interventi per circa 45 miliardi di euro, in attesa che il Recovery Plan completi la dotazione necessaria a far decollare il programma «Italia veloce» da 200 miliardi di euro messo a punto dal ministro delle Infrastrutture De Micheli.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Monticelli Luca 
Titolo: Scende la Cig, l’Italia prova a risalire – L’Italia che riparte La cassa scende aumenta la fiducia
Tema: Ripresa

L’Istat fotografa una dinamica positiva nel mondo del lavoro, con un recupero della fiducia di consumatori ed imprese a settembre (rispettivamente da 101 a 103,4 e da 81,4 a 91,1), un calo della cassa integrazione e un rimbalzo del Pil. La Confesercenti vede “tenui segnali di recupero”, Confcommercio commenta la stima dell’Istat come “un importante segnale della vitalità del nostro sistema che fa ben sperare sulle concrete possibilità di superare gli effetti negativi della pandemia”. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parla di “dati sanitari ed economici incoraggianti” per l’Italia e nella Nota di aggiornamento al Def, che il governo presenterà la prossima settimana, punta a un pil in salita al 6% nel 2021 e a un deficit contenuto più o meno allo stesso livello. Un altro indizio positivo per l’economia che testimonia la resilienza del tessuto produttivo viene dalla diminuzione della cassa integrazione. Innanzitutto, nei primi sei mesi del 2020, le aziende hanno effettivamente utilizzato solo il 42,2% delle oltre 2 miliardi di ore di cig prenotate. E ad agosto l’Inps ha autorizzato 293 milioni di ore di fermo alle imprese tra cassa ordinaria, straordinaria, in deroga e assegni di solidarietà, con una discesa del 39,1% rispetto a luglio, quando furono più di 482 milioni.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Conte Valentina 
Titolo: Reddito di cittadinanza, 740 mila perdono l’assegno entro l’anno
Tema: Welfare

Entro la fine dell’anno saranno 740mila gli assegni di reddito di cittadinanza in scadenza, per un valore medio di 525 euro mensili. In ottobre toccherà a 520 mila famiglie, le prime a incassare il sussidio nell’aprile 2019. Poi ad altre 120 mila in novembre e 100 mila in dicembre. In totale sono coinvolti 1,9 milioni di persone, la metà delle quali proveniente da Campania, Sicilia, Puglia e Lazio. La legge fissa a 18 mesi il limite massimo del reddito. Ma può essere rinnovato per altri 18 mesi – all’infinito, non c’è un termine – sempre che tra i due periodi ci sia una sospensione di 30 giorni. Periodo durante il quale chi è interessato deve rifare l’Isee e ripresentare la domanda a Inps, Poste o Caf, sempre che i suoi requisiti anagrafici, di reddito e patrimonio non siano cambiati. Ma molti beneficiari non gradiscono l’interruzione, preferendo una proroga indefinita, come dimostrano alcune proteste a Palermo.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Signorini Antonio 
Titolo: Sospesi gli aiuti – Casse artigiane, soldi finiti Bloccati gli aiuti ai dipendenti
Tema: Welfare

Sergio Silvestrini segretario generale della Confederazione nazionale dell’Artigianato, lancia l’allarme sulla Cassa integrazione della categoria: “Da maggio il fondo bilaterale non è più in grado di erogare prestazioni. Gli imprenditori hanno fatto il possibile per aiutare i propri collaboratori ma adesso non ce la fanno più. Sono diventati insostenibili dunque i ritardi con cui lo stato trasferisce le risorse al fondo che le deve distribuire”. Ci sono 423 mila lavoratori delle imprese artigiane ancora in attesa della Cassa integrazione di maggio, finanziata dagli stanziamenti del governo per tamponare gli effetti del lockdown. La Cig che copriva i primi due mesi di chiusura delle attività economiche è stata versata a 45 giorni dal decreto. Per quella per maggio-luglio, stanziata dal decreto agosto viaggiamo su 35 giorni. Ritardo definito “indegno” da Sergio Fumagalli segretario generale di Confartigianato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Tridico e l’aumento retroattivo dello stipendio – Tridico si alza la paga con effetto retroattivo È polemica all’Inps
Tema: Caso Tridico

Polemiche per quanto contenuto nel decreto interministeriale che la titolare del Lavoro Nunzia Catalfo, vigilante su Inps, ha firmato il 7 agosto di concerto con il collega del Tesoro Gualtieri, un aumento dello stipendio con effetto retroattivo per il presidente dell’Inps Pasquale Tridico: compenso schizzato a 150mila euro dai 62mila percepiti in principio di mandato. È stato lo stesso Cda, riunitosi nel bel mezzo del lockdown, ad auto-assegnarsi il quantum, poi suggerito alla Catalfo. Per legge, infatti, prima di ritoccare gli stipendi occorre dimostrare di aver conseguito una “riduzione strutturale delle proprie spese di funzionamento”. L’Istituto ha fatto i calcoli — 522 mila gli euro risparmiati nel 2019, certificati anche dal ministero — e nel bilancio di previsione 2020 ha alzato «dello stesso importo» lo stanziamento relativo ai compensi fissi degli organi di gestione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Festa Carlo 
Titolo: Atlantia, per la quota Aspi manifestazione d’interesse di Toto – Autostrade, in pista spunta Toto con manifestazione d’interesse
Tema: Dossier Autostrade

Il gruppo Toto Holding si fa avanti per Autostrade per l’Italia. In attesa di sapere la reazione di Cdp alla lettera di Atlantia, che ieri ha deciso di avviare un “dual track” per separarsi dalla controllata Aspi, si stanno già muovendo potenziali compratori interessati alla quota dell’88% della holding infrastrutturale, tra cui, appunto il gruppo Toto. L’operazione è seguita personalmente da Riccardo Toto, che nelle settimane scorse ha incontrato i vertici di Atlantia. Toto Holding dovrà cercare almeno un alleato finanziario. Candidato naturale è il fondo statunitense Apollo, con il quale Toto Holding ha già stretto un’alleanza nel settore delle rinnovabili. In ogni caso il dado è tratto e Atlantia punta a un’operazione di mercato, invitando sia Cdp sia altri gruppi a presentare le offerte non vincolanti. I riflettori vanno dunque sulla partenza della nuova «data room», dopo quella iniziata a marzo alla quale avevano partecipato alcuni fondi di private equity.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: Autostrade, Atlantia-Cdp al muro contro muro
Tema: Dossier Autostrade

Da un lato una lettera di Atlantia, la holding controllata al 30% dai Benetton, fatta recapitare ieri sera ai vertici di Cassa Depositi che individua un percorso per trovare un’intesa che passa attraverso la vendita della quota di Autostrade tramite «un trasparente processo di competitivo di mercato»; dall’altro la replica stizzita di Cdp che dopo averla letta ritiene siano «stati disattesi completamente gli impegni assunti dai due amministratori delegati di Atlantia e Aspi il 14 luglio». Da Cdp — fanno filtrare — la lettera è irricevibile perché non contempla la richiesta principale fatta a più riprese alla holding dei Benetton: cioè la manleva che solleverebbe da ogni responsabilità civilistica da danni indiretti per il collasso del ponte di Genova e farebbe ricadere l’onere sui vecchi azionisti anche a distanza di tempo. E’ questo il nodo sul quale si sono arenati i negoziati. Governo e Cdp non considerano passi indietro, mentre da Atlantia si sostiene che la manleva non era contemplata negli accordi di luglio e soprattutto non avrebbe precedenti nel mercato delle infrastrutture. Pertanto proseguono dritti col processo di doppia opzione, che prevede da un lato il conferimento della quota di Autostrade, spacchettata in due (il 55% da sottoporre a quotazione e il 33% da vendere anche separatamente) in una newco, dall’altro la vendita diretta dell’88% sul mercato al miglior offerente.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa 
Autore:  Olivo Francesco 
Titolo: Boom di contagi: “Chiudete Madrid” Il mondo rischia 2 milioni di morti
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Madrid, messa in ginocchio dalla seconda ondata di coronavirus, sceglie un lockdown a settori: in alcuni quartieri si può uscire tranquillamente e cenare fino all’una di notte, in altri alle 22 è tutto chiuso e le autorità proibiscono gli spostamenti “non necessari”. Misure difficili da far digerire ai cittadini e soprattutto complicato da far rispettare. Il governo spinge invece per una chisura totale, per evitare lo spettro di marzo e aprile. Ma la regione della capitale non ci sta e pur estendendo le aree a rischio (da 37 e 45), evita di estendere i divieti a tutta la città. La polemica tra un governo nazionale di sinistra e uno locale di destra non è una novità, nemmeno in piena pandemia, ma i numeri di Madrid indicano che non c’è molto tempo: da agosto a oggi sono stati individuati più di centomila contagiati, gli ospedali sono tornati a riempirsi, terapie intensive comprese. Secondo il complicato conteggio spagnolo, ieri in tutto il Paese si sono registrati 12.272 nuovi casi, dei quali 4.122 nelle ultime 24 ore, i morti sono 114.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Guanella Emiliano 
Titolo: Il Brasile cancella il carnevale di Rio “Fino al vaccino non si può sfilare”
Tema: Coronavirus, la sitazione all’estero

Il Covid 19 fa saltare anche il carnevale di Rio del prossimo anno. Alla Liesa, la federazione delle scuole di samba, hanno gettato la spugna. “Fino a che non ci sarà una campagna massiccia di vaccinazione non possiamo rischiare di organizzare un evento di tale portata”. Subito dopo è arrivata un’analoga comunicazione da parte degli organizzatori dei blocos, le sfilate per strade che quest’anno hanno portato in piazza 4 milioni di persone in una settimana. Duro colpo all’economia del turismo brasiliana. Oltre al timore per gli assembramenti, a far saltare il carnevale di Rio ci sono le questioni organizzative. Il comune vorrebbe spostare le sfilate a giugno ma gli organizzatori si oppongono; ci sono le Olimpiadi di Tokio e ternono di non preparare bene l’edizione 2022. Se il carnevale piange il calcio, altra grande passione nazionale, non sta meglio. Il campionato di serie A è appena iniziato, ma il Covid ha fatto capolino già in molte squadre.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Ca. Mar. 
Titolo: Parterre – Vaticano, Becciu rilancia: «Non sono un corrotto»
Tema: Caso Becciu in Vaticano

Angelo Becciu, il giorno dopo la rimozione decisa dal Papa da tutte le cariche, si difende convocando i giornalisti n un istituto di suore di fianco al colonnato. Al centro delle accuse una serie di bonifici per 700mila euro complessivi (attingendo anche all’Obolo o ai fondi dell’8 per mille) in favore di cooperative che fanno capo ai fratelli di Becciu in Sardegna, che respingono le accuse. Al prelato non verrebbe contestata alcuna responsabilità penale nell’affare londinese di Sloane Avenue, che pure fu deciso da lui nel 2013.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Melis Monica 
Titolo: Pane, carità e appalti gli affari in Sardegna del cardinale e i fratelli
Tema: Caso Becciu in Vaticano

La notizia della rinuncia di Angelo Becciu dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi fa rumore nella sua Sardegna: “Massima fiducia in lui — dice convinto don Gianfranco Pala, della parrocchia nel centro storico di Pattada, a venti minuti da Ozieri— saprà dimostrare il suo corretto operato. Una famiglia di persone umili, grandi lavoratori”. Nel bar si registra solidarietà, silenzio e pure ira per il clamore. Soprattutto per l’accostamento che unisce l’acquisto milionario dell’immobile di pregio a Londra da parte della Segreteria di Stato, ai tempi in cui Becciu era sostituto, fino ai soldi elargiti ai fratelli, divisi tra Pattada, Ozieri e Roma. La pista sarda riguarda 700 mila euro alla coop sociale Spes — sede a Ozieri — di cui il minore, Tonino, 61 anni, è il presidente. Denaro arrivato dalla Santa Sede in tre tranche: nel 2013 e 2015 due da 300 mila, altri 100 mila nel 2017. Tutto rendicontato correttamente, sostiene il referente in una lettera. Tanto che quegli ultimi 100 mila euro destinati alla Cittadella della solidarietà sono fermi sul conto. “La coop è attiva da ben prima che Becciu diventasse cardinale — spiega il sindaco di Ozieri, Marco Murgia — Ci lavorano vedove con figli, giovani con un passato di tossicodipendenza, persone con problemi psichici”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Vecchi Gian_Guido 
Titolo: «Pronto ad andare dai magistrati Non ho reso ricca la mia famiglia»
Tema: Caso Becciu in Vaticano

“Non temo di essere arrestato, perché non mi pare di aver commesso alcun reato. Non so perché mi dovrebbero arrestare. Mi pare tutto surreale. Spero che prima o poi il Santo Padre si renda conto che vi è stato un grande equivoco. Io non ho reso ricca la mia famiglia: andate a Pattada a vedere come vivono i miei”. Queste le parole di Angelo Becciu, 24 ore dopo che papa Francesco ha chiesto e ottenuto le sue dimissioni e la rinuncia ai «diritti e le prerogative» del cardinalato. Becciu si difende dalle accuse: i 100 mila euro versati nella sua Sardegna quand’era Sostituto alla Segreteria di Stato sono andati e restano alla Caritas di Ozieri e non alla coop «Spes» presieduta dal fratello Tonino; con i 600 mila euro in due versamenti della Cei alla coop non c’entra nulla.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G. G. V. 
Titolo: Intervista a Mario Bacciu – «Mai preso un centesimo da Angelo È tutto fango»
Tema: Caso Becciu in Vaticano

Le parole del professor Mario Becciu, docente di Psicologia alla pontificia università salesiana: “Sono allibito da queste fantasie per creare un profilo criminale di mio fratello. Siamo gente semplice, perciò la gente gli vuole bene. Non meritava questo fango. Nessuno di noi ha mai preso un centesimo da Angelo”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiori Stefano 
Titolo: Attacco vicino a «Charlie Hebdo» A Parigi torna l’incubo terrorismo – Parigi: il terrore torna sul luogo della strage di «Charlie Hebdo»
Tema: Attentato a Parigi

Nuovo attentato ieri nell’XI arrondissement di Parigi, nei pressi dell’ex sede della rivista satirica Charlie Hebdo: proprio vicino al murales che ricorda le vittime del 7 gennaio 2015, il diciottenne pachistano Ali H. armato di una mannaia da macellaio ha attaccato due ragazzi poco più grandi di lui, che stavano fumando una sigaretta sul marciapiede. Le due vittime, gravi ma non più in pericolo di vita, sono dipendenti dell’agenzia Premières lignes, specializzata nel giornalismo d’inchiesta. Dopo l’assalto, è partita la caccia al terrorista: il quartiere è stato bloccato, impossibile entrare e uscire, cinque scuole sono rimaste chiuse per ore con i bambini dentro, anche perché si temeva che gli attentatori fossero più di uno. La fuga del terrorista è terminata poco dopo: diciottenne è noto alle forze dell’ordine perché nel giugno scorso era stato già fermato per possesso di un coltello, ma non era nella lista dei sospetti di radicalizzazione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  R. Es. 
Titolo: A Parigi due feriti con accetta vicino alla ex sede di Charlie Hebdo
Tema: Attentato a Parigi

Un pachistano di 18 anni, già noto alla polizia francese e senza storie di radicalizzazione islamica, è stato arrestato ieri a Parigi, dopo aver ferito con un’accetta un uomo e una donna nei pressi del palazzo ex sede di Charlie Hebdo. Un’altra persona, un algerino di 3o anni, è stata fermata ieri dalla polizia perché ripreso da una telecamera dí sorveglianza insieme all’assalitore, ma è ancora da chiarire se abbia o meno un ruolo nell’attacco. Nell’area sono subito scattate misure di sicurezza eccezionali che hanno portato alla chiúsura della metropolitana e di cinque scuole del quartiere. Indaga la procura antiterrorismo, sebbene ancora non si conoscano le motivazioni dell’attentato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: Al comizio di Ivanka “Qui a Minneapolis ci vuole legge e ordine”
Tema: Presidenziali USA

Il comizio della figlia del presidente USA Donald Trump, Ivanka, dall’hotel InterContinental di Minneapolis, dove senza distanza sociale sono assiepate più di cento persone che lanciano gli slogan “Four more years” e “Blue Lives Matter” (la vita degli uomini in divisa conta). La figlia del presidente arriva sul palco con 90 minuti di ritardo: “Chiedo scusa ma abbiamo voluto visitare i luoghi distrutti dai rivoltosi per meglio comprendere la sofferenza della vostra comunità”, esordisce. “‘L’amministrazione sostiene le proteste pacifiche. Ma a Minneapolis si è andati oltre”, aggiunge Ivanka, introducendo subito la ricetta “Legge e ordine”, cara a suo padre. Tanto più ora che le proteste ripartono in tutto il Paese, dopo la decisione, in Kentucky, di non incriminare i poliziotti che a marzo uccisero per errore Breonna Taylor mentre era a letto, in casa sua.
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