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SINTESI IN PRIMO PIANO – 26 ottobre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:
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Italia chiusa la sera: locali aperti fino alle 18, serrata per cinema, teatri, palestre.
Conte: così salviamo il Natale;
– Subito aiuti cash a fondo perduto per i settori colpiti dal mini lockdown;
– Gualtieri: entro metà novembre indennizzi per 350 mila aziende;
– Cresce la protesta di ristoratori, commercianti e del mondo della cultura. Critica Confindustria: «Non c’è direzione»;
– La svolta delle Regioni: niente tamponi agli asintomatici.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Il lavoro e il tempo libero Ecco le nuove regole – Chi deve fermarsi e cosa resta aperto
Tema: Italia chiusa la sera, divieti e proteste

Mini lockdown per un mese. E in un’Italia che si chiude sempre di più, tra nuovi divieti e regole (a volte diverse tra una regione e l’altra) sale la protesta. Il nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte nella notte fra sabato e domenica resterà in vigore da oggi fino al 24 novembre. Poi saranno i numeri della pandemia e dettare l’agenda (ieri i contagi sono saliti pur con meno tamponi). Dopo la trattativa con i governatori, resta la chiusura dei locali alle 18 ma potranno rimanere aperti di domenica. Serrata per piscine e palestre. Conte: «Misure necessarie per salvare il Natale». Ma cresce la protesta di ristoratori e commercianti. Critica Confindustria: «Non c’è direzione».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Due notti insonni poi Conte sceglie «Ora i sacrifici, Natale più sereno»
Tema: Italia chiusa la sera, divieti e proteste
Alla fine Giuseppe Conte ha dato retta a moniti e raccomandazioni degli esperti scientifici, prima ancora che a sé stesso, si è assicurato che le misure di ristoro che il Mef ha già predisposto saranno sufficienti e si è convinto che quanto annunciato potrebbe essere transitorio, durare dalle quattro alle sei settimane, per riportare la curva del contagio sotto controllo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vecchio Concetto 
Titolo: Il pressing del Colle per remare tutti nella stessa direzione
Tema: Italia chiusa la sera, divieti e proteste
Se ne esce se tutti remano nella stessa direzione. Unità, concordia nazionale, coesione sociale. È attorno a questi tre pilastri che ruota la moral suasion al Paese del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel giorno in cui l’Italia entra, di fatto, nel suo nuovo quasi lockdown. Il Capo dello Stato segue con apprensione il dilagare della pandemia, proprio mentre il virus contagia anche il suo portavoce, Giovanni Grasso. Ieri Mattarella ha taciuto, ma negli ultimi giorni non ha mai fatto mancare la sua voce. Ogni occasione è stata buona per chiedere ai cittadini senso di responsabilità per scongiurare nuovi positivi, e invitare le istituzioni a non procedere, per quanto possibile, in ordine sparso.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: Colpiti i portavoce di Colle e Palazzo Chigi
Tema: Virus, colpiti i portavoce di Colle e Palazzo Chigi
I due uomini vicini alle più alte cariche dello Stato sono positivi al Covid. Nelle stesse ore Giovanni Grasso, consigliere della comunicazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, hanno scoperto di essere stati contagiati. Grasso tiene innanzitutto a rassicurare sui contatti con il capo dello Stato: “Mercoledì ho fatto il tampone e sono risultato negativo”. Al Quirinale sono comunque partite le procedure di sanificazione.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zunino Corrado 
Titolo: Lezioni a distanza, scuola divisa E il nuovo orario è un rompicapo
Tema: Italia chiusa la sera, divieti e proteste
Non c’è pace tra i banchi. Da questa mattina presidi sull’orlo di una crisi di nervi devono tener conto di un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che, spianando la difesa basata su numeri ballerini della ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, ha chiesto a tutto il Paese di portare la Didattica a distanza, oggi ribattezzata “integrata e digitale”, almeno al 75 per cento. Un avverbio, almeno, che ha consentito il compromesso con le Regioni, più attente all’economia che all’istruzone e desiderose di portare la didattica a distanza al cento per cento delle classi sul territorio: serve a svuotare gli autobus e i treni regionali di 2,5 milioni di studenti. Oggi le prime decisioni. La rabbia dei presidi: “Questo decreto crea discriminazioni e lede la nostra autonomia”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bocci Michele 
Titolo: “Niente tamponi agli asintomatici” La svolta anti-code delle Regioni
Tema: La svolta delle Regioni: niente tamponi agli asintomatici

In molte zone del Paese il contact tracing è saltato, i dipartimenti di prevenzione delle Asl non riescono a condurre le indagini epidemiologiche per trovare i contatti a rischio dei positivi. I casi sono troppi per chiamare tutti coloro che hanno avuto il tampone positivo, fargli il questionario per conoscere i movimenti dei giorni precedenti e avvertire le persone alle quali sono stati vicini. Le Regioni così scrivono al ministro della Salute Roberto Speranza per proporre di cambiare le regole sui test, permettendo a chi è in crisi a causa dei troppi positivi di non fare il tampone, molecolare o rapido antigenico, agli asintomatici. Molto difficilmente a Roma passerà la proposta della Conferenza delle Regioni. Ma non c’è bisogno di mettere nero su bianco che in caso di emergenza si modificano le priorità di tracciamento. A decidere cosa fare, nella pratica di tutti i giorni, devono essere i medici dei dipartimenti di prevenzione, che del resto già adesso adattano alla situazione la loro attività, che spesso va in crisi.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Cottone Sabrina 
Titolo: Berlusconi teme nuovi scontri «Preoccupano i fatti di Napoli»
Tema: Centrodestra

Difficile dire se a confortare le categorie più colpite, come ristoratori e gestori di attività sportive, siano state sufficienti le parole della conferenza stampa di ieri all’ora di pranzo del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che ha assicurato provvedimenti per ristori diretti e immediati già con un decreto pronto per domani. Anticipazioni parlano di uno stanziamento tra i 2 e i 4 miliardi, mentre Forza Italia ne ha chiesti 15 o 20, quelli «avanzati dallo scostamento di bilancio», come ha spiegato Berlusconi a Repubblica. Certo è che ancora una volta le opposizioni non sono state direttamente coinvolte nei provvedimenti.
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Testata:  La Verita’ 
Autore:  Novella Federico 
Titolo: «Questo dpcm è folle, lockdown mascherato Siamo a rischio caos Ora un Cts alternativo» – «Siamo nel caos. Serve un Cts alternativo a quello ufficiale»
Tema: Intervista a Matteo Salvini 

Salvini: «Siamo davvero a rischio caos. Questi stanno scherzando con il fuoco. Il dpcm è un concentrato di errori grossolani e scelte sbagliate che rischiano di affondare definitivamente l’Italia. La tutela della salute va accompagnata con progetti sanitari chiari e risposte concrete per famiglie, aziende e lavoratori. Penso soprattutto a chi ha riaperto spendendo soldi per garantire il distanziamento”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: «Ora un patto, poi alle urne» – «Pronti a collaborare, ma patti chiari Finita l’emergenza si torna al voto»
Tema: Intervista a Giorgia Meloni

Giorgia Meloni: «Nel caso si immaginasse di volerci trascinare nel loro fallimento pongo tre condizioni. Primo, servono regole di ingaggio trasparenti, chi fa cosa e come. Secondo, il governo deve ammettere che l’efficacia della propria azione è stata nulla e abolire i provvedimenti sbagliati. Terzo, va stabilito fin d’ora, con garanzia del capo dello Stato, che appena usciti dall’immediata emergenza si torna a votare».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Toti “Colpiti sempre i soliti e la protesta rischia di crescere”
Tema: Intervista a Giovanni Toti

Il Governatore della Liguria Toti: “Se dobbiamo attrezzarci per convivere col Covid nel medio periodo, dobbiamo muoverci diversamente, soprattutto se, come dicono i nostri esperti – e la Liguria ha una media anagrafica piuttosto alta – la malattia appare di rapido contagio ma con mortalità bassa”. Ma muoversi diversamente in che senso? Toti: «Senza chiudere interi pezzi produttivi di Paese, ma individuando le fasce più deboli e proteggendole. Penso ad anziani e pluripatologici, a orari dedicati nei supermercati, ad aiuti pubblici per il trasporto in taxi come stiamo facendo in Liguria, dove abbiamo stanziato due milioni e mezzo. Sul resto, adotterei un approccio più cauto, chiusure e vincoli meno aggressivi».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: «Passo avanti ma non basta» – «Da Roma passo avanti ma non basterà La scuola deve essere a distanza»
Tema:  Intervista a Vincenzo De Luca

Il Governatore della Campania De Luca: «Sono le misure più restrittive che si potessero adottare, nell’ambito di una scelta ancora intermedia fatta dal governo. Le alternative praticabili oggi sono due: o chiudere tutto per un mese per frenare il contagio; o prendere misure rigorose, ma ancora parziali. II governo ha optato per il piano B. E’ un passo avanti ma non basterà».
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Testata:  Libero Quotidiano 
Autore:  Senaldi Pietro 
Titolo: «Lascerò il governo per lavorare con Zangrillo» – «Lascio M5S e vado a lavorare per Zangrillo»
Tema: Intervista a Pierpaolo Sileri

Il viceministro alla Sanità Sileri: “Non mi ricandido, sono un medico e andrò al San Raffaele. Basta creare terrorismo, stiamo paralizzando il Paese”. “E’ assurdo quello a cui stiamo assistendo, con migliaia di persone che prendono d’assalto i pronto soccorso per sintomi sovrapponibili a quello del Covid, oppure file interminabili per fare un tampone. Avere più offerta diagnostica più semplice del tampone e fruibile dai medici di medicina generale, nelle farmacie o nel privato e, perché no, anche negli studi dentistici aiuterebbe il sistema in toto».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caccia Fabrizio 
Titolo: Ristoratori, negozianti e cittadini Le proteste in piazza: «Così è la fine»
Tema: La protesta di ristoratori e negozianti

Il nuovo Dpcm è appena entrato in vigore e le proteste sono già iniziate. La Fipe (Federazione pubblici esercizi) manifesterà in 17 città con l’hashtag #siamoaterra. «Da dicembre non ce la farà più nessuno, la città sarà morta», dice Paolo Peroli, esponente del Comitato territoriale di Milano. I ristoratori della Toscana, addirittura, si sono messi in marcia per arrivare a Palazzo Chigi il 4 novembre, anniversario dell’alluvione di Firenze del 1966. Ma il mini lockdown non piace neppure a Carlo Bonomi, il presidente di Confindustria, che ieri ospite di Lucia Annunziata su Rai 3 ha attaccato: «Faccio fatica a capire qual è la direzione. Una settimana fa le palestre restavano aperte, ora le chiudiamo. La verità è che ci siamo fatti cogliere impreparati. C’è un disagio sociale e non possiamo non tenerne conto». E sul disagio soffia forte l’estrema destra: contro il Dpcm e la «dittatura sanitaria» Forza Nuova è già scesa in campo a Napoli, Roma, Palermo, Catanzaro, Bari.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tonacci Fabio 
Titolo: La trincea in difesa delle sale “No al lockdown della cultura”
Tema: Covid, la rivolta della cultura 

Lo spettacolo è finito, le luci le hanno spente ma gli amici non se ne vanno. Rimangono e protestano. La serrata dei cinema, dei teatri e delle sale da concerto, imposta con l’ultimo Dpcm del governo sino al 24 novembre, ha scatenato l’ira di un mondo che vive di arte e offrendo arte: teatranti, registi (tra cui Nanni Moretti, Pupi Avati, Gianni Amelio, Enrico Vanzina, Marco Bellocchio), gestori delle sale, fondazioni liriche, compagnie di prosa e di danza. Le parole usate dal premier Conte nell’illustrare le nuove misure anti-Covid (“La decisione sulle categorie culturali come teatri e cinema è stata una delle più sofferte”) non sono bastate a scacciare il timore di essere arrivati al colpo ferale, quello che potrebbe mettere per sempre in ginocchio un settore già debole. Gli operatori stimano una perdita di 64 milioni di euro a novembre, senza contare gli effetti sull’indotto.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Mobili Marco – Tucci Claudio
Titolo: Subito aiuti cash a fondo perduto per i settori colpiti dal mini lockdow – Ristori a fondo perduto più alti per chi chiude, ridotti per bar-ristoranti
Tema: Aiuti cash a fondo perduto per i settori colpiti dal mini lockdow
Il Governo sdoppia il decreto legge Novembre, con la coda di Cassa integrazione Covid-19 per le ultime settimane del 2020, e anticipa con un nuovo provvedimento d’urgenza atteso in Gazzetta già domani i ristori per le attività economiche che sono state limitate o direttamente chiuse con il Dpcm in vigore da oggi fino al 24 novembre. I ministri Gualtieri e Patuanelli pensano a rimborsi elevati per le attività da sospendere e che i ristori siano veloci. Circa 350mila le imprese coinvolte. I bonus – si legge – saranno svincolati dalla perdita di fatturato ed erogati dall’agenzia delle Entrate alle attività coinvolte dalla nuova stretta anche con volume d’affari oltre 5 milioni, selezionate in base ai codici Ateco.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Perrone Manuela
Titolo: Conte: scongiurare una chiusura più generalizzata. I dati di ieri: 21.273 nuovi casi, situazione critica negli ospedali – Conte: ai settori aiuti immediati e senza scostamenti di bilancio
Tema: Il premier e l’emergenza
«I nuovi indennizzi sono aggiuntivi a quelli in vigore e confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì, vediamo se il Consiglio dei ministri sarà lunedì (oggi, ndr) o martedì», annuncia il premier. «I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente degli interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate», precisa Conte, ringraziando i ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli. “Al momento direi che i conti della Nadef non vengono alterati”, afferma sempre il Premier. «Non c’è necessità di alterare il quadro di finanza pubblica già approvato dal Parlamento”. Ma le categorie sono sul piede di guerra.
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Testata:  Stampa
Autore:  Baroni Paolo
Titolo: Gualtieri: entro metà novembre indennizzi per 350 mila aziende
Tema: Ristori
Il ministro dell’Economia Gualtieri promette: aiuti a 350 mila imprese. Sul piatto il governo mette 2 miliardi di euro, senza bisogno di effettuare una nuova variazione di bilancio ma semplicemente attingendo alle somme non spese. L’importo però potrebbe lievitare a 5 miliardi, perché non è escluso che nel «Dl» venga inserita anche la proroga della cassa integrazione come era stato ipotizzato nei giorni scorsi. Dovendo fare una serie di spostamenti tra le voci di bilancio per reperire le risorse, infatti, per i tecnici questa sarebbe la soluzione migliore. Nel nuovo «Decreto Ristori», a cui ancora ieri stavano lavorando «pancia a terra» al Mef in stretto contatto con Sviluppo economico, Lavoro, e Politiche agricole, stando a Conte «verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale al più tardi domani», col Consiglio dei ministri, che potrebbe essere convocato tra stasera e domattina.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Enr.Ma. 
Titolo: Castelli: «Prorogato il reddito d’emergenza Il Mes? Non ci serve»
Tema:  Intervista a Laura Castelli

Il viceministro dell’Economia Castelli conferma: «Interveniamo a sostegno di tutte le imprese che vedono limitata la loro attività dal Dpcm, senza limiti di fatturato. Le imprese sono il cuore pulsante del Paese, e vanno supportate anche nei momenti di difficoltà». «Le aziende lo riceveranno direttamente, sui conto correnti, dall’Agenzia delle Entrate, in base al calo di fatturato. Stiamo ragionando su importi più alti rispetto alla volta precedente. E sarà pagato il prima possibile».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Martini Fabio 
Titolo: “Abbiamo seguito gli esperti ora usiamo i soldi del Mes”
Tema:  Intervista a Sandra Zampa

La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa: «Dobbiamo mettere in circolazione subito quei soldi (il Mes, ndr) anche perché si potrebbero usare subito. Senza dimenticare un dato essenziale: anche l’investimento nella sanità “produce”, perché fare interventi sul biomedicale, sui posti di lavoro, sugli ospedali da rimodernare, sulla farmacologia sulla ricerca mette in movimento risorse. Dobbiamo riaprire una riflessione. Urgentemente».
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Picchio Nicoletta
Titolo: Bonomi: 216 miliardi di danni all’economia, non c’è direzione – Bonomi: «Dalla crisi un danno all’economia da 216 miliardi»
Tema: Confindustria
“Stimiamo un’ulteriore discesa tra l’1 e il 2%” del Pil se le misure appena varate andranno avanti. Si arriverà, quindi, a “-11/-12%, con un danno per l’economia di 216 miliardi, superiore ai fondi del Recovery Fund”. Lo ha detto ieri il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a «Mezz’ora in più» su Rai 3 proprio poco dopo la firma del Dpcm. L’ultima stima dell’ufficio studi di Confindustria per il 2020 era di -10 per cento. Per Bonomi il Governo deve «ascoltare di più le parti sociali: nessuno è stato coinvolto, nessuno sapeva quali erano i provvedimenti e nessuno ha potuto contribuire, dare aiuto in una fase difficile del Paese. Credo che il Governo debba cambiare il metodo». Il presidente di Confindustria ha aggiunto di far «fatica a capire qual è la direzione» e che «ci siamo fatti cogliere impreparati, e questa volta lo sapevamo». Attenti, ad affermare, «che sono già pronti i ristori», perché bisogna considerare che «abbiamo ancora 12 mila persone che aspettano da maggio la Cig erogata dallo Stato».
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Testata:  Giornale
Autore:  de Feo Fabrizio
Titolo: «Il virus è il nuovo spread» – «Virus come lo spread Ma ora serve un governo di unità nazionale»
Tema: Intervista a Renato Brunetta
Brunetta: “Abbiamo chiesto con forza e ormai da mesi che in ogni Dpcm che preveda chiusure o limitazioni delle attività economiche sia contenuto un immediato risarcimento. Conte sembra aver accettato il principio, ma in un Paese serio i due provvedimenti avrebbero dovuto marciare paralleli. Invece abbiamo il Dpcm e le relative limitazioni, ma non abbiamo ancora il decreto sui risarcimenti. La cosa sta mettendo nell’angoscia centinaia di migliaia di imprese”.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Gabanelli Milena – Querzè Rita
Titolo: Dataroom – Milano: 10 miliardi i danni da pandemia
Tema: Milano, danni da 10 miliardi
L’Italia quest’anno produrrà 180 miliardi di ricchezza in meno, e di questi circa 23 saranno dovuti al mancato contributo dell’area metropolitana milanese. D’altra parte la pandemia è spietata con il macrosettore dei servizi. Mettendo insieme fiere, eventi, alberghi, shopping di abbigliamento, pubblici esercizi, la perdita stimata di fatturato tra febbraio 2020 e febbraio 2021 supera i 10 miliardi. Si va oltre gli 11 miliardi aggiungendo il settore degli spettacoli. Tiene il mercato immobiliare.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica
Autore:  Rodari Paolo
Titolo: La scelta anti-Trump di Papa Francesco – Il primo cardinale afroamericano Bergoglio, la scelta anti Donald
Tema: Vaticano
Wilton Gregory, 72 anni, capo dell’Arcidiocesi di Washington, è il primo cardinale afroamericano scelto da Francesco nel concistoro annunciato ieri al termine dell’Angelus e fissato per il 28 novembre prossimo. Con lui sono tredici in tutto i nuovi cardinali, nove hanno meno di ottant’anni ed entrano in conclave. Originario del South Side di Chicago come Michelle Obama, si è convertito al cattolicesimo da adolescente ed è considerato vicino alla Chiesa promossa da Bergoglio. Quando fu capo dei vescovi del suo Paese, tra il 2001 e il 2004, lottò per far emergere lo scandalo degli abusi sessuali su minori commessi da preti. Per il suo impegno venne ricordato nel film Spotlight ispirato alle notizie rivelate dal Boston Globe nel 2002. Gregory è stato nominato a Washington il 4 aprile del 2019, nel giorno dell’anniversario dell’assassinio di Martin Luther King, ucciso a Memphis nel 1968. Quest’estate, nei giorni dei disordini a Washington seguiti alla morte di George Floyd, Gregory criticò Trump dopo che il presidente si era fatto immortalare con la Bibbia in mano davanti alla chiesa di St. John e aveva visitato il santuario dedicato a Giovanni Paolo II, giudicando «sconcertante e riprovevole» il suo uso strumentale della religione.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Vernetti Gianni
Titolo: “L’Occidente fermi Erdogan Siamo vittime di pulizia etnica” – Abdi Kobane “L’Occidente fermi Erdogan contro i curdi sta facendo pulizia etnica”
Tema: Intervista ad Abdi Kobane, leader curdo
Il generale Mazloum Abdi Kobane, 53 anni, curdo, è la più alta autorità politica e militare delle Forze Democratiche Siriane, l’alleanza delle forze curde, arabe, assiro-siriache, che insieme alle forze armate della Coalizione Internazionale hanno sconfitto Isis e liberato quella vasta area della Siria a nord del fiume Eufrate, nota come Rojava. In una intervista esclusiva per Repubblica racconta la sua sfida politica e militare in Siria e la sua visione sul futuro del Medio Oriente. I curdi e le Forze Democratiche Siriane hanno avuto un ruolo fondamentale nella sconfitta di Isis In Siria. «Ma ciò non significa che la minaccia dell’Isis sia completamente scomparsa. La Turchia sta poi trasformando le aree sotto il loro controllo in un rifugio sicuro per diversi gruppi jihadisti, da loro finanziati e armati: si tratta di ex militanti di Isis, Al Nusra e Al Qaeda utilizzati contro le nostre forze nel Nord della Siria, ma anche come forze mercenarie in altri conflitti». E lancia l’allarme.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Casadei Marta – Finizio Michela 
Titolo: Allarme cyber e usura – I furti e le rapine crollano con il virus ma più reati sul web
Tema: Crollano i reati (-26%) nell’Italia del virus

Crollano i furti (-41,3%), in particolare scippi e borseggi. Rapine ridotte di un terzo, con flessioni oltre il 50% per quelle in banca o negli uffici postali, chiusi al pubblico nei mesi di lockdown. Il Sole 24 Ore del Lunedì è in grado di anticipare i numeri del primo semestre 2020 del database interforze sull’attività criminale, gestito dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno. In media si registra un calo del 25,9% dei delitti commessi e denunciati rispetto al primo semestre 2019. Una conseguenza diretta delle restrizioni legate alll’emergenza Covid-19. Il trend, però, è meno marcato su maltrattamenti e violenze tra le mura domestiche, se non addirittura in controtendenza per crimini informatici (se ne registrano 589 al giorno), per usura e per contrabbando.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Allegri Michela 
Titolo: Errori giudiziari, dati choc la Capitale sale sul podio
Tema: Errori giudiziari, rimborsi record: Capitale sul podio

Le cifre sono da capogiro: dal 1991 al 31 dicembre 2019 in Italia ci sono stati 28.893 errori giudiziari. Quasi mille all’anno. E la spesa per lo Stato, tra risarcimenti e indennizzi, è altissima: oltre 28 milioni di euro l’anno. Ma quali sono le città dove la giustizia sbaglia di più? I primi tre posti della classifica delle ingiuste detenzioni se li aggiudicano Napoli, Reggio Calabria e Roma.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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IL GIORNALE
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