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SINTESI IN PRIMO PIANO – 26 maggio 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Dossier crisi industriale: svolta per Alitalia, Autostrade ed Ex Ilva
– Decreto liquidità: governo al lavoro per accelerare e semplificare
– La proposta sugli assistenti civici: polemiche e dietrofront
– Verso aperture differenziate per le Regioni
– La crisi a Hong Kong e le misure repressive della Cina

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Il retroscena – L’alt (deciso) di Lamorgese che chiama il premier: si tralla di ordine pubblico
Tema: Assistenti civici: polemiche e dietrofront

L’ira della ministra Luciana Lamorgese esplode in mattinata quando scopre che gli assistenti civici saranno utilizzati anche per vigilare nelle zone della movida, nei luoghi dove le persone, in particolare i ragazzi, si riuniscono la sera. Perché né il ministro Francesco Boccia che ha promosso l’iniziativa né il premier Giuseppe Conte si sono premurati di avvisarla e tantomeno di consultarla. Eppure, sottolineano al Viminale, «visto che si tratta di questioni di ordine pubblico che stanno impegnando da settimane le forze dell’ordine — prima nei controlli sugli spostamenti e adesso in quelli contro gli assembramenti — sarebbe stato scontato agire insieme per valutare l’opportunità di una simile mossa». La sua presa di posizione costringe Conte a convocare un vertice urgente proprio per cercare di sanare i contrasti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Voltattorni Claudia 
Titolo: Il governo litiga sulla movida – Assistenti civici ridimensionati
Tema: Assistenti civici: polemiche e dietrofront

Il giorno dopo l’annuncio di un bando della Protezione civile per reclutare 6o mila «assistenti civici» che aiutino i Comuni nella gestione della fase 2, scoppia il caso per un’iniziativa che sembra non piacere a nessuno, a partire dai membri del governo. Tanto da costringere il premier Giuseppe Conte a convocare un vertice a Palazzo Chigi con il ministro Boccia e le ministre dell’Interno e del Lavoro, Luciana Lamorgese e Nunzia Catalfo. Insieme, spiega a vertice concluso una nota di Palazzo Chigi, «i ministri direttamente interessati metteranno a punto i dettagli nelle prossime ore» per un’iniziativa «voluta dall’Anci» e che «si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari negli ospedali, nelle Rsa e nelle carceri».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Foschini Giuliano 
Titolo: Dietrofront del governo sulla guardia civica – Guardie civiche arriva il dietrofront “Non avranno compiti di polizia”
Tema: Assistenti civici: polemiche e dietrofront

Il  ministro degli Interni assai seccato, i 5 Stelle contro il ministro Francesco Boccia, i sindaci contro il Governo. Il bando per 60mila assistenti civici, che dovranno accompagnare la Fase 2 dell’emergenza Covid, è stato infatti al centro di un dibattito serrato all’interno e all’esterno del Governo. Le polemiche erano partite immediatamente, con mal di pancia dei ministri 5 Stelle e delle opposizioni: «I volontari non possono fare le ronde», la teoria diffusa e condivisa. Ma ad aprire ufficialmente la questione era arrivato il Viminale che, nel far sapere di non essere mai stato «consultato», aveva precisato che i volontari selezionati non avrebbero mai potuto avere funzioni di polizia giudiziaria.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico 
Titolo: Rivolta bipartisan contro gli assistenti civici Il Viminale irritato: “Non ci hanno consultati”
Tema: Assistenti civici: polemiche e dietrofront

Già li chiamano «spioni», «ausiliari del Covid», «sentinelle anti-spritz», e continuano a piovere gli appellativi poco lusinghieri sui 60 mila assistenti civici che il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, vuole mettere in campo. I volontari, selezionati dalla Protezione civile, dovranno dare una mano ai sindaci per far rispettare il distanziamento sociale e aiutare chi è in difficoltà, ma nei Palazzi di Roma non piacciono quasi a nessuno. Sono stati bocciati dalle opposizioni, dagli alleati di governo del Movimento 5 stelle, di Italia viva e di Leu, e persino nel partito del ministro, il Pd, si sollevano perplessità pesanti. Tanto da costringere Giuseppe Conte a indire un vertice a palazzo Chigi con i ministri coinvolti – la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e lo stesso Boccia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Intervista a Francesco Boccia – Boccia sotto assedio: «Altro che ronde Strumentalizzata una proposta per aiutare i sindaci»
Tema: Assistenti civici: polemiche e dietrofront
Ha fatto arrabbiare tutti, ha dovuto affrontare le ire di Lamorgese e Catalfo e correre a Palazzo Chigi per un vertice d’emergenza. Eppure Francesco Boccia quell’apparizione al Tgi di domenica sera, con la pettorina azzurra dell’«assistente civico», la rifarebbe: «Era appena arrivata ed era giusto mostrarla agli italiani». Giusto istituire delle «ronde» anti movida, che Meloni paragona ai «guardiani della rivoluzione islamica»? «Ma quali ronde, quali guardiani — è la replica di uno stremato Boccia —. Non sono ispettori, ma volontari che regalano sedici ore settimanali alla loro città. Sa cosa mi dispiace? Che questa iniziativa sia stata strumentalizzata».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Dal 3 giugno libertà diverse decise con i govematori Per il Nord-Ovest il rischio di confini chiusi una o due settimane in più
Tema: Aperture differenziate per le Regioni

«Velocità diverse concordate con i governatori»: è questa ora la linea di Palazzo Chigi in vista del 3 giugno. Di fronte alla posizione drastica dei presidenti delle Regioni del Centro-Sud — Sardegna e Sicilia in testa — che minacciano di vietare l’accesso e agli allentamenti invocati da quelli del Nord, si cerca una difficile mediazione. «Il numero dei nuovi contagiati continua a scendere, se i dati del monitoraggio di venerdì saranno buoni come ci aspettiamo troveremo una soluzione che vada bene a tutti», spiegano dal ministero della Salute. E dunque se dovessero esserci alcuni punti ancora «critici» è possibile che si decida di ritardare l’apertura dei confini di alcune regioni — Lombardia e Piemonte, forse anche l’Emilia-Romagna — per una settimana, due al massimo, in modo da poter poi concedere spostamenti liberi nel corso dell’estate.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Canettieri Simone – Conti Marco 
Titolo: Il retroscena – Riaperture, Nord Ovest in bilico – Mobilità, dubbi sull’ok a Lombardia e Piemonte
Tema: Aperture differenziate per le Regioni

Lombardia e Piemonte. Sono sempre queste due regioni a «preoccupare» il governo in vista del 3 giugno, quando si allenteranno le ultime maglie sulla mobilità. La decisione finale è attesa tra venerdì e sabato con le “pagelle” del ministero della Salute: il meccanismo messo in piedi dal ministro Roberto Speranza dirà, sulla base di 21 parametri, quali saranno i territori che potranno uscire dall’isolamento. Ovvero se finalmente potrà scattare la mobilità tra una regione e l’altra. Evenienza al momento contemplata solo per motivi di lavoro, salute o di stretta necessità, e con tanto di autocertificazione. Il responso dell’algoritmo sui rischi nelle regioni sarà fondamentale per dare dunque il via libera soprattutto alla stagione estiva.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pennisi Martina 
Titolo: Immuni, al via il test in tre Regioni
Tema: App Immuni

Nei prossimi giorni — si parla già di venerdì, lunedì al massimo — comincerà la sperimentazione dell’app «Immuni» in Liguria, Abruzzo e Puglia. La partenza a livello nazionale è invece in calendario entro la metà di giugno, al netto di intoppi. Con la fase 2 entrata nel vivo è più facile capire come funzionerà: se decideremo di scaricarla e lo farà anche un numero cospicuo di persone tra quelle che incrociamo sui mezzi pubblici, nei parchi o sul posto di lavoro, l’app ci avviserà se siamo stati vicini a qualcuno poi rivelatosi positivo a Sars-Cov-2. Lo farà senza sapere dove e come ci siamo spostati, ma registrando i codici anonimizzati dei nostri incontri con gli infetti.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bocci Michele – Tonacci Fabio 
Titolo: Ecco la app “Immuni” Il 5 giugno in tre regioni parte il tracciamento
Tema: App Immuni

Adesso c’è una data. Il 5 giugno. Da quel giorno la app di tracciamento del contagio dovrebbe essere scaricabile sui telefonini in tre regioni — Abruzzo, Liguria e Puglia — per una sperimentazione che durerà una settimana, al termine della quale sarà estesa al resto d’Italia. Siamo all’ultimo miglio di una storia travagliata, dunque. Cominciata con l’annuncio del commissario Domenico Arcuri che il 28 aprile scorso, a una settimana dall’inizio della Fase 2, dava Immuni per “operativa” già a maggio, dimenticandosi però di una serie di passaggi tecnici cruciali che hanno richiesto tempo e lavoro. Ora la app c’è. Il sistema base è pronto e il codice sorgente è stato reso pubblico.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cavalli Giovanna 
Titolo: Oggi il voto sul processo a Salvini Una M5S e un ex possono «salvarlo»
Tema: Processo Salvini

Si va al voto, con possibile doppia sorpresa. Stamattina la Giunta per le immunità del Senato deciderà se dare il via libera al processo contro Matteo Salvini per la vicenda della nave Open Arms, bloccata a largo di Lampedusa con 150 migranti a bordo nell’agosto del 2019. L’allora ministro dell’Interno dell’esecutivo gialloverde Conte 1 dovrebbe rispondere di sequestro di persona, come richiesto dal Tribunale di Palermo. Sulla carta, tra i 23 componenti, ci sarebbe una molto oscillante quasi parità. Non si escludono ribaltamenti notturni.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Soccorso grillino sulla Open Arms Salvini sorride
Tema: Processo Salvini

Il paradosso dei 5Stelle – o almeno un paio di loro – che potrebbero salvare Matteo Salvini dal processo sul caso Open Arms, carica di suspense il voto di questa mattina in giunta per le Immunità al Senato. Sarà solo il primo tempo, va detto, di un giudizio che poi si completerà il mese prossimo, quando sul via libera al processo per sequestro di persona a carico dell’ex ministro dell’Interno si pronuncerà il plenum dell’aula di Palazzo Madama. Intanto, scintille. E tensioni soprattutto dentro il Movimento.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Grignetti Francesco 
Titolo: Csm, via alla riforma Intesa tra Pd e M5S per frenare le correnti
Tema: Crisi della magistratura

Sarà un conclave di maggioranza, oggi, ad affrontare una riforma tra le più complicate e scivolose: quella del Consiglio superiore della magistratura. Il tema è noto. La politica tutta, indistintamente, vuole limitare il peso delle correnti organizzate dentro la magistratura. Quel sentimento che fa gridare al presidente dimissionario dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Poniz: «È in atto un disegno per colpire l’intera magistratura e l’associazionismo che nessuno sconfiggerà mai. Occorre reagire con forza e respingere l’idea che la magistratura è quella che emerge dalle ricostruzioni dei giornali. Noi siamo un’altra cosa». Un urlo di orgoglio che perb cade nel momento peggiore della magistratura italiana, tra la coda dello scandalo Palamara e lo scontro aperto tra le correnti. Il problema della politica è come vincere questa battaglia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: Anm, niente intesa sul nuovo corso Ora anche il Pd vuole riformare il Csm
Tema: Crisi della magistratura

Dopo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anche il sottosegretario Andrea Giorgis avverte che «occorre riformare al più presto, con determinazione ed equilibrio, il Consiglio superiore della magistratura, il sistema delle carriere e la disciplina del conferimento degli incarichi direttivi». E di fronte al governo che s’è dato questa nuova scadenza (oltre che ai propri iscritti), l’Associazione nazionale magistrati cerca di rimanere un interlocutore credibile lasciando operativa la Giunta dimissionaria, in attesa delle elezioni già fissate per ottobre ma che potrebbero essere anticipate.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa – d’Albergo Lorenzo 
Titolo: Raggi da Di Maio per la ricandidatura Al tramonto il vincolo dei due mandati
Tema: Ricandidatura Raggi per Roma

Il via libera questa volta è di livello. Perché ora Virginia Raggi può contare anche sul placet di Luigi Di Maio. A caccia del terzo mandato (per ora ancora proibito per i 5S) e di una nuova ricandidatura alle Comunali del 2021, ieri la sindaca in visita alla Farnesina ha incassato l’endorsement del ministro degli Esteri grillino: «Oggi mi è venuta a trovare Virginia. L’ho ringraziata per il grande lavoro che sta portando avanti, anche in questa emergenza». Un’apertura che serve a superare la frattura e poi i silenzi generati dalle critiche di Di Maio alla prima cittadina per il blitz sulle occupazioni di Casal Bruciato, intervento stroncato dall’allora vicepremier.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Ghisleri Alessandra 
Titolo: Fase 2, in Italia cresce la sfiducia – La fase 2 taglia i consensi del governo E in un anno la Lega perde dieci punti
Tema: I partiti: gradimento durante la crisi

Troppe aspettative tradite, cala la fiducia degli italiani nei confronti del governo Conte. Ma cala anche, significativamente, nei confronti di Matteo Salvini. A un anno esatto dalla data delle elezioni europee che sancirono il grande successo della Lega al 34,33%, tutto è cambiato: oggi la Lega è al 24,5%. Trecentosessantasei giorni hanno modificato in toto l’assetto politico del nostro Paese: abbiamo una nuova maggioranza e stiamo attraversando una pandemia sanitaria. L’importante scostamento nei dati del partito di Salvini è avvenuto proprio nel periodo del lockdow. Pre-Covid, a inizio gennaio, il governo e il presidente del Consiglio avevano un indice di fiducia intorno al 27-30%, mentre Salvini veleggiava su percentuali anche al di sopra del 40%.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galvagni Laura 
Titolo: Alitalia, Autostrade, ex Ilva: il Governo cerca di uscire dall’impasse – Aspi, nuovo vertice al Tesoro F2i pronto a entrare nel capitale
Tema: Crisi industriale: Autostrade

F2i resta in campo, in maniera attiva, sul dossier Autostrade per l’Italia. È un messaggio chiave quello che arriva dal fondo poche ore dopo l’incontro tra le prime linee dell’azienda autostradale e alcuni rappresentanti del Tesoro. Ieri si è tenuto un nuovo summit dopo quello di giovedì scorso che ha innescato l’escalation di botta e risposta tra il gruppo Atlantia e l’esecutivo e che ha portato nuovamente in evidenza l’ipotesi di una revoca della concessione in capo ad Aspi. L’ambizione è che la presenza di un soggetto a forte trazione italiana sul delicato dossier possa in qualche modo favorire un confronto positivo tra le parti.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Puledda Vittoria 
Titolo: Autostrade, pronti a dire no ai 23 miliardi di indennizzo – La mossa di Autostrade contro la revoca “Pronti a ridurre il nostro indennizzo”
Tema: Crisi industriale: Autostrade

Autostrade per l’Italia è pronta a offrire al governo, pur di non vedersi revocare la concessione sulla rete, i termini della convenzione firmata. Ed è pronta anche a ridune la pretesa di avere, nel caso di un’eventuale e ulteriore revoca che dovesse arrivare in futuro, un indennizzo che finora ha quantificato in 23 miliardi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Il retroscena – Vertice Pd con Zingaretti “Basta rinvii su Aspi Conte decida subito”
Tema: Autostrade

«Ora Conte deve assumersi la responsabilità, la concessione ad Autostrade così com’è non funziona, abbiamo rilevato gravi inadempimenti, è tempo di decidere». Ci sono tutti i ministri del Pd collegati in videoconferenza con il segretario Nicola Zingaretti e il vice Andrea Orlando per affrontare l’ultimo scoglio su cui la maggioranza rischia di incagliarsi: la revoca del pluridecennale contratto di gestione della rete autostradale.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine – Palmiotti Domenico 
Titolo: Alitalia, Autostrade, ex Ilva: il Governo cerca di uscire dall’impasse – Ex Ilva nel caos, il piano Arcelor tra 10 giorni
Tema: Crisi industriale: Ex Ilva

Ancora dieci giorni per il nuovo piano industriale. ArcelorMittal guadagna tempo dopo il vertice, in videocollegamento, coni ministri Roberto Gualtieri (Economia), Stefano Patuanelli (Sviluppo) e Nunzia Catalfo (Lavoro), i commissari straordinari e i sindacati. Dopo le ipotesi di un disimpegno in tempi brevi, l’amministratore delegato italiano Lucia Morselli ha fatto calare la tensione: «Vogliamo onorare gli impegni presi fino in fondo anche con le difficoltà causate da Covid». Avanti con il pre-accordo del 4 marzo è stato anche il messaggio di Gualtieri e Patuanelli.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Borrillo Michelangelo 
Titolo: Ex Ilva, lo Stato in ArcelorMittal Italia «Pronti a investire»
Tema: Crisi industriale: Ex Ilva

C’erano tutti i protagonisti. Ma mancava il piano industriale. Per questo il tavolo di ieri — a distanza in videoconferenza — tra governo, commissari, sindacati e ArcelorMittal sul futuro dell’ex Ilva si è fermato alle parole. Importanti — perché lo Stato si è detto pronto a intervenire direttamente e indirettamente — ma pur sempre parole. Perché per i numeri, in particolare quelli dei possibili esuberi, bisognerà attendere il piano industriale, inizialmente previsto entro maggio e adesso promesso dall’ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, «entro una decina di giorni».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Patucchi Marco 
Titolo: Tra 10 giorni il piano Mittal Gualtieri: “Su Ilva lo Stato c’è”
Tema: Crisi industriale: Ex Ilva

Altri dieci giorni. Quella della ex Ilva continua ad essere una storia di tempo comprato. Dieci giorni sono quanto chiesto dall’amministratore delegato dell’azienda, Lucia Morselli, per presentare il piano industriale con il quale tentare il rilancio della più grande acciaieria d’Europa. La Morselli ha indicato la scadenza ieri, durante la videoconferenza con il governo (i ministri dell’Economia, Gualtieri, dello Sviluppo Economico, Patuanelli, del Lavoro, Catalfo) e con i leader nazionali di Fiom, Fim e Uilm. Al documento stanno lavorando negli uffici londinesi del gruppo ArcelorMittal, dove il precipitare del caso Ilva ha spiazzato un pò tutti visto che si è ancora alle prese con gli effetti dell’emergenza Covid.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dragoni Gianni 
Titolo: Alitalia, Autostrade, ex Ilva: il Governo cerca di uscire dall’impasse – Alitalia, il salvataggio infinito già costato 210 euro a testa
Tema: Crisi industriale: Alitalia
Tre miliardi di euro alla Nuova Alitalia per fare cosa? Nessuno lo sa. Il decreto legge «Rilancio», che stanzia questa somma senza precedenti, dice: «La società (…) redige senza indugio un piano industriale di sviluppo e ampliamento dell’offerta, che include strategie strutturali di prodotto». Il governo riconosce che non c’è un piano. Intanto mette sul piatto tre miliardi, al buio. Forse si vuole fare la guerra a Lufthansa, appena salvata con 9 miliardi? Oppure a British Airways? AAir France-Klm o a Ryanair? Chi lo sa. La domanda andrebbe girata all’amministratore delegato della «Newco» Alitalia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Svolta Ilva e Atlantia Conte pretende lo Stato nel capitale – “Atlantia al 30% in Autostrade” Piano 5S per evitare la revoca
Tema: Crisi industriale: ruolo dello Stato
Uno Stato non può garantire un prestito a una società con la quale c’è un contenzioso aperto. La tesi al ministero dell’Economia è questa: «Prima si risolve la questione della concessione ad Autostrade per l’Italia, poi diamo l’ok alla richiesta di 2 miliardi avanzata da Atlantia», la holding controllante in mano alla famiglia Benetton. Lo conferma una fonte del Tesoro all’agenzia Reuters e alla Stampa un membro del governo che aggiunge altri particolari sulla trattativa. Al momento lo stallo è totale. Il premier Conte non ha ancora preso una decisione. Sul tavolo ha diverse vie d’uscita.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Dall’autocertificazione ai prestiti: le modifiche al decreto liquidità
Tema: Decreto liquidità

Accelerare le procedure e allargare la platea. Si è sviluppato su queste due direttrici il lavoro delle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera sul decreto liquidità, per liberare i prestiti garantiti dagli inciampi che ne hanno ostacolato l’avvio. Il testo, su cui ieri il governo ha chiesto la fiducia che sarà votata oggi in vista del primo via libera di Montecitorio previsto per domani, è stato modificato in profondità nelle procedure, su cui ora domina l’autocertificazione, e nelle platee, ampliate alle società partecipate dalla Pa e alle cessioni di crediti.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Amato Rosaria – Fontanarosa Aldo 
Titolo: Appalti veloci e pratiche facili così il governo vuole semplificare
Tema: Decreto liquidità

Autocertificazione e semplificazione delle procedure. Responsabilità dei funzionari pubblici delimitate, in modo che non ritardino all’infinito il momento della firma per la paura di essere accusati di danno erariale. Razionalizzazione della normativa sulla privacy, per impedire che diventi un ostacolo al passaggio dei documenti tra le amministrazioni. Sono le direttrici lungo le quali si muoverà il decreto Semplificazioni, atteso a breve in Consiglio dei ministri.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Geroni Attilio 
Titolo: Europa, con il fondo per la ripresa in gioco la nuova politica industriale – Recovery Fund, il piano di Francia e Germania alla prova dei fatti
Tema: Ue e crisi Covid

La Commissione europea è pronta a presentare la nuova proposta del bilancio pluriennale che comprenderà il fondo per la ripresa destinato a finanziare le aree geografiche e l settori economici più colpiti dalla crisi pandemica. Dopo il nuovo Mes, il rafforzamento dela Bei e il fondo per la disoccupazione Sure, Ursula von der Leyen dovrà fare sintesi tra le richieste dei paesi del Sud, tra cui l’Italia, di un piano di aiuti da mille miliardi in massima parte a fondo perduto, l’intransigenza dei nordici frugali, ormai etichettati come “avari”, e la proposta franco-tedesca di un un fondo da 5oo miliardi inserito nel budget Ue che ridisegna la politica industriale dell’Unione europea, a partire dal digitale e dalla transizione all’economia verde.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  G.Tr. 
Titolo: Prossima mossa il 90% a dieci anni
Tema: Ue e crisi Covid
Non c’è nulla di più temporaneo del Quadro Temporaneo Ue sugli aiuti di Stato. Travolte dalla crisi del Covid, le regole dell’Antitrust comunitario sono oggetto di trattative continue, anche dopo le ultime modifiche che hanno aperto le porte alla manovra anticrisi e agli emendamenti di Montecitorio al decreto liquidità. «I correttivi che abbiamo portato avanti già cambiano lo scenario – spiega il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta che ha seguito in prima persona il cammino parlamentare del decreto imprese -. Ma con la Ue abbiamo già avviato il negoziato per estendere da 6 a 10 anni anche i tempi di restituzione dei prestiti con garanzia al 90 per cento».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  B.R. 
Titolo: Condizioni soft per i prestiti erogati attraverso il Mes
Tema: Ue e crisi Covid

La crisi sanitaria e quindi economica ha indotto i Ventisette ad accettare un programma innovativo che appena qualche anno fa molti avevano rifiutato categoricamente. Si tratta dell’iniziativa nota con l’acronimo Sure e che deve servire alla Commissione europea a finanziare ipiani di cassa integrazione a livello nazionale. Il meccanismo prevede che l’esecutivo comunitario prenda a prestito denaro sui mercati finanziari – fino a 100 miliardi di euro – e metta a disposizione dei Ventisette linee di credito. Lo strumento poggerà sul bilancio comunitario e si baserà su garanzie statali per un totale di 25 miliardi di euro.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  B.R. 
Titolo: Dalla Bei una boccata di ossigeno per le imprese
Tema: Ue e crisi Covid

Tra le misure proposte sul fronte di politica economica per contrastare lo shock provocato dalla pandemia influenzale è da segnalare l’uso della Banca europea per gli investimenti (Bei). L’accordo prevede la nascita di un fondo gestito dall’istituzione creditizia dotato di garanzie statali per un totale di 25 miliardi di euro, tali da permettere alla banca di prendere a prestito sui mercati 200 miliardi di euro. Il denaro andrà poi prestato alle piccole e medie imprese in difficoltà.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Orlando Luca 
Titolo: Edilizia e turismo a rischio fallimento – Alberghi, ristoranti e costruttori: uno su cinque è a rischio default
Tema: Settori in crisi

Un caso su cinque nelle costruzioni. Valori non distanti per alberghi, ristoranti o per la filiera dell’auto. Con il passare del tempo le stime di impatto del Covid sull’economia italiana si fanno sempre più cupe, spingendo verso l’alto le probabilità di default per le singole aziende. Rispetto a due mesi fa, quando il lockdown produttivo era ancora di là da venire, le ipotesi di Cerved rating agency si modificano in peggio, aumentando la dose di rischio insita 20% nel sistema. Probabilità di fallimento che nella media rispetto a inizio marzo si alzano di un punto al 7,7% nello scenario soft, quello ritenuto più ottimistico (nessuno stop oltre il mese di maggio), e che invece balzano di cinque punti al 15,5% nel caso in cui l’evoluzione della crisi richieda fino a sei mesi di lockdown.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferraino Giuliana 
Titolo: Prestito Fiat-Chrysler, Intesa verso il sì Ma serve il via libera di Sace e Mef
Tema: Prestito garantito a Fca

Potrebbe arrivare oggi il via libera di Intesa San Paolo al prestito da 6,3 miliardi garantito all’8o% dalla Sace a Fca. Fonti della banca guidata da Carlo Messina confermano che il consiglio di amministrazione si riunirà questa mattina per esaminare la delibera sul finanziamento. Se arriverà il semaforo verde, sarà però subordinato a due condizioni: l’approvazione della garanzia pubblica da parte della Sace e il via libera del Mef all’operazione, pubblicando il decreto che fisserà i dettagli del finanziamento. Se tutto andrà bene, si tratterà del maggior prestito garantito dallo Stato a un gruppo industriale dall’inizio della pandemia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Monticelli Luca 
Titolo: Ottocento Comuni rischiano di fallire L’Anci: “Aiutateci”
Tema: Crisi di bilancio per i Comuni

«Tra due mesi salterà il sistema dei Comuni e quindi il Paese. Se non ci danno i soldi subito, a luglio non potremo più raccogliere i rifiuti, interromperemo il trasporto pubblico e l’illuminazione». Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, parlando con La Stampa si appella all’esecutivo giallorosso proprio alla vigilia dell’iter parlamentare del decreto Bilancio, che ha stanziato 3 miliardi per gli enti locali colpiti dalle conseguenze dell’emergenza Covid.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: La legge che svuota “un Paese, due sistemi” così Pechino vuole prendere Hong Kong
Tema: Crisi Cina-Hong Kong
Una legge per bloccare atti di separatismo e interferenze straniere. Una norma che dovevano essere le autorità di Hong Kong a scrivere, ma che Pechino ora vuole approvare da sé e con il turbo, entro giugno. Una legge sulla cui applicazione dovranno poi vigilare dei nuovi organi del governo centrale in città, secondo alcuni l’embrione di una polizia politica. Ecco il quadro della nuova norma sulla sicurezza nazionale che le autorità comuniste vogliono applicare á Hong Kong.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argento Alberto 
Titolo: La Ue pronta a una reazione dura contro la Cina ma sulle sanzioni difficile trovare l’unanimità
Tema: Crisi Cina-Hong Kong
L’Europa preme su Pechino: non approvate la legge su Hong Kong. Governi, Commissione e Parlamento europeo sono in allerta, tanto che venerdì i ministri degli Esteri Ue terranno una video conferenza sui rapporti tra Unione e Cina che inevitabilmente sarà incentrata sull’ex colonia inglese. Anche l’Assemblea presieduta da David Sassoli prepara a reagire con una risoluzione d’urgenza che sarà votata alla prima occasione utile, ovvero alla plenaria del 17-18 giugno. Intanto, per non essere superati dagli eventi, saranno i gruppi politici ad esprb mersi con una serie di dichiarazioni di condanna: popolari, socialisti e democratici, liberali e Verdi sul tema sono d’accordo. Per una volta in politica estera gli europei appaiono coesi.
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Testata:  Avvenire 
Autore:  Miele Luca 
Titolo: Hong Kong «prigioniera» dello scontro tra Cina e Usa
Tema: Crisi Cina-Hong Kong

Le due battaglie. Quella che si è svolta sulle strade tra manifestanti e polizia, domenica. Drammatica, violenta. E l’altra, quella che incombe su Hong Kong e vede la regione autonoma al centro di un sempre più inquietante braccio di ferro tra Cina e Usa ll dossier Hong Kong cade in un momento infuocato, con le due superpotenze impegnate a rimpallarsi le responsabilità per la diffusione della pandemia di CovidTaiwan sceglie di schierarsi con i ribelli 19. Per molti ormai siamo già dentro una nuova Guerra fredda. Pechino non sembra intenzionata a fare nessun passo indietro. Anzi, rilancia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Biden in campo contro Trump «Negli Stati Uniti centomila morti e lui gioca a golf»
Tema: Elezioni Usa e crisi Covid

L’estate americana è cominciata con un selvaggio ponte del Memorial Day e con il triste primato di ioo mila morti per Covid-19. Ieri mattina Donald Trump ha depositato una corona davanti al monumento del Milite Ignoto nel cimitero militare di Arlington, a Washington. E stato l’unico atto nel segno della tradizione. Tutto il resto è polemica, scontro sempre più aspro tra il presidente e i democratici. Senza dimenticare il fronte esterno. La Cina e poi l’Organizzazione mondiale della sanità che proprio ieri ha annunciato di aver sospeso «temporaneamente» le sperimentazioni sulla idrossiclorochina.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Gli Usa in orbita con le navicelle spaziali di Musk – La missione di Trump Alla conquista dello spazio con le navicelle di Musk
Tema: Usa

Gii americani escono a riveder le stelle. Perché il lancio in programma domani a Cape Canaveral del Crew Dragon non segna solo il ritorno degli astronauti Nasa su un razzo Usa, seppur costruito insieme al privato Elon Musk, ma è il primo passo di una nuova ambiziosa era per la conquista dello spazio, che punta prima alla Luna e poi a Marte. Con tutte le fascinazioni e le opportunità che un’impresa del genere porta con sé, dallo sviluppo economico a quello tecnologico, passando per il mito dell’esplorazione, la competizione militare, e persino il turismo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Soave Irene 
Titolo: Soia, mascherine e tanto senso civico Tokyo batte (anche) la «seconda ondata»
Tema: Giappone

Nelle ultime due settimane, a Tokyo — una delle megalopoli più densamente popolate al mondo, con 14 milioni di abitanti — si sono registrati solo 4o nuovi casi di Covid-19. Sembra che stia finendo, in Giappone, anche la «seconda ondata» dell’epidemia: in tutto il Paese ci sono stati 16 mila contagi circa (su 126 milioni di abitanti) e «appena» 784 morti. E ieri il premier Shinzo Abe ha decretato la fine dello stato di emergenza, proclamato il 7 aprile e già allentato, fuori dalla capitale, nelle scorse settimane. La risposta giapponese alla crisi sembra adesso tra le più efficaci al mondo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: Intervista a Michael Ignatieff – Ignatieff: “Orbán ha dissanguato la democrazia” – Ignatieff “L’arma di Viktor? Ha sfruttato il consenso per dissanguare la democrazia”
Tema: Ungheria

«Un avventuriero della politica. Ecco chi è il premier ungherese Viktor Orbán. Un opportunista capace di fiutare malumore della gente, incanalandolo nella direzione che gli fa comodo. Usa gli strumenti della democrazia per inf agiliiia, col consenso del popolo». Michael Ignatieff, 73 anni, è lo storico di Harvard — ed ex leaderdel Partito liberale canadese, sua nazione — dal 2004 rettore della Central European University, l’ateneo fondato in Ungheria da George Soros nel 1991 e costretto a lasciare il Paese dopo essere finita nella lista nera del governo. «Manteniamo una sede simbolica a Budapest con la biblioteca e l’archivio. Teniamo la posizione, ma abbiamo spostato il campus a Vienna, dove riprenderemo le attività a settembre 2020».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cotroneo Rocco 
Titolo: Contagi, l’impennata dell’America Latina Ora sorpassa Europa e Asia per nuovi casi
Tema: America Latina e Covid

Nuovo epicentro della pandemia, secondo l’Oms, l’America Latina che mostra dati sempre più preoccupanti, anche se assai differenziati per Paese. Segno che la risposta politica al Covid-19 e i comportamenti individuali stanno facendo la differenza, assai più di fattori naturali come il clima, il cui effetto sulla diffusione del contagio appare invece irrilevante. Basti pensare che i numeri più alti dell’epidemia — casi e decessi per numero di abitanti — si registrano nella regione amazzonica del Brasile, la più calda e umida. Mentre gli effetti dell’inverno australe in arrivo sono ancora tutti da vedere. Secondo l’Oms l’America Latina ha ormai superato Europa e Usa per numero quotidiano di nuovi contagiati.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bär Dorothee – O Cèdric – Pisano Paola – Artigas Brugal Carme 
Titolo: La lettera. I ministri dell’Ue: «Soli non ci salviamo, i dati del tracciamento valgano oltre confine»
Tema: Ue e crisi Covid

L’Ue e gli Stati membri stanno affrontando la più grande sfida, causata dalla crisi del Coronavirus, sin dalla fondazione. La pandemia finora ha provocato migliaia di vittime e sta toccando tutti gli aspetti della vita quotidiana con un impatto che non può essere ancora valutato a sufficienza. Le conseguenze della pandemia e quelle economiche non si fermano ai confini. Due dei più grandi successi dell’Unione europea: la libera circolazione delle merci e delle persone, sono a rischio. Nessuno Stato membro può combattere la crisi da solo. E questo è soprattutto vero nell’economia digitale.
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