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SINTESI IN PRIMO PIANO – 25 maggio 2020

– Le regole per riaprire tutto. Le Regioni scrivono a Roma
– Bonafede: un terremoto, ora il Csm va riformato
– Gualtieri: facciamo subito la riforma fiscale
– I 100 miliardi di aiuti all’Italia appesi ai capricci dei falchi Ue
– Gli scontri a Hong Kong: 180 arresti

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: «Le regole per riaprire tutto» – «Il 3 giugno? Ecco le condizioni» Le Regioni scrivono a Roma
Tema: Le regole per riaprire tutto
Il 3 giugno è una data chiave nel calendario della fase 2, perché se tutto va bene scatterà la riapertura dei confini tra le Regioni. E’ un traguardo importante e delicato, che preoccupa il governo e ancor più i governatori: non si può sbagliare, bisogna arrivarci preparati e con tutti i dati del monitoraggio in ordine. I presidenti delle Regioni temono che le riaperture del 18 maggio facciano salire la curva dei contagi e così hanno aggiornato e integrato le linee guida per tutti i settori. Le hanno approvate all’unanimità nella Conferenza della Regioni e venerdì hanno scritto al premier Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. Una lettera di mezza pagina firmata dal presidente Stefano Bonaccini, in cui chiedono un «confronto immediato» sulle norme per far ripartire cinema e spettacolo dal vivo e servizi per l’infanzia e l’adolescenza. E spronano il governo a ufficializzare le decisioni prese.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frignani Rinaldo 
Titolo: Arrivano le sanzioni anti-movida Il caso di Napoli: strade bloccate
Tema: Sanzioni anti-movida

Ad Ascoli e San Benedetto del Tronto è scesa in campo perfino la polizia scientifica. Gli agenti hanno ripreso con le videocamere quello che accadeva davanti ai locali notturni, come fosse una manifestazione non autorizzata: potrebbero scattare multe retroattive, ma anche chiusure per quei gestori di locali che hanno favorito gli assembramenti di ragazzi o non hanno fatto nulla per evitarli. Il primo fine settimana di Fase 2 Si è concluso con quasi 1.200 contravvenzioni in tutta Italia e una trentina di esercizi commerciali che hanno dovuto sospendere l’attività. Sala: non bastano le force dell’ordine a disposizione.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Foschini Giuliano 
Titolo: Guardia civica per la Fase 2 – Allarme movida sulle riaperture 60 mila volontari per i controlli
Tema: Allarma movida

Un bando per reclutare 60 mila volontari per i controlli anti contagio. Dopo il primo weekend di movida arriva l’allarme del Comitato tecnico scientifico: il timore è di nuovi focolai tra i giovani e al Sud. Il piano è affrontarli con chiusure mirate sul territorio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Piccolillo Virginia 
Titolo: Bonafede: un terremoto, ora il Csm va riformato – Caso Palamara, interviene Bonafede «Pronto il piano di riforma del Csm»
Tema: Giustizia

«Adesso non si può più attendere». Dopo una settimana di bufera sulla giustizia, innescata dalle ultime intercettazioni dei colloqui di Luca Palamara e culminata con le dimissioni del vertice dell’Associazione nazionale magistrati, il ministro Guardasigilli Alfonso Bonafede, decide di intervenire. In un messaggio via Facebook definisce il caso un «vero e proprio terremoto», che «impone una risposta tempestiva delle istituzioni» perché «ne va della credibilità della magistratura». E annuncia che questa settimana porterà «all’attenzione della maggioranza il progetto di riforma del Consiglio superiore della magistratura».
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Testata:  Stampa 
Autore:  FRA.GRI. 
Titolo: Le toghe litigano sulla questione morale E la politica si compatta: riforme subito
Tema: Giustizia

Usano ormai la «questione morale» come una clava. E se le danno di santa ragione. La pace tra le due correnti maggioritarie dentro la magistratura non ha retto alla prova delle ultime rivelazioni sul caso Palamara. Il Quirinale osserva i fatti con crescente attenzione, non foss’altro che per il ruolo che la Costituzione assegna al Capo dello Stato di presiedere il Consiglio superioredella magistratura. Già la settimana prossima potrebbe arrivare in Parlamento un ddl che è stato definito dalla maggioranza giallo-rossa fin nei dettagli. Tre i capisaldi della riforma annunciata: un nuovo sistema elettorale che si vuole “sottratto alle degenerazioni del correntismo”; meccanismi che garantiscano nomine ispirate soltanto al merito; netta separazione tra politica e magistratura impedendo «porte girevoli» tra un ruolo e l’altro.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: E su Open Arms Salvini spera nel voto dell’ex 5S
Tema: Caso Open Arms

Il pallottoliere dice pareggio. Ed è dunque l’ormai ex Cinque stelle Mario Giarrusso a poter “salvare” in giunta per le Immunità del Senato Matteo Salvini dal rinvio a giudizio nel processo Open Arms. E conquistare così i galloni per l’ingresso a pieno titolo nella Lega, dopo aver votato la sfiducia al ministro Bonafede nei giorni scorsi. La stessa cosa, stando alle voci sempre più insistenti, potrebbe fare a stretto giro un altro ex grillino di prima fila come Gianluigi Paragone. La campagna acquisti leghista – due giorni fa il passaggio della senatrice forzista Elena Testor – è ripresa ormai a spron battuto.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rosano Francesco 
Titolo: Intervista a Stefano Bonaccini – «Io e Zaia, stesso fronte» – Bonaccini: io e Zaia sullo stesso fronte Questa crisi non è di destra o di sinistra
Tema: Intervista a Stefano Bonaccini

Dal 3 giugno ripartiranno gli spostamenti tra Regioni, ma sui dati del monitoraggio sui territori diversi scienziati hanno sollevato dubbi. I numeri potrebbero essere poco affidabili? «Il monitoraggio del governo – spiega il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – si avvale di dati su 21 parametri che le Regioni devono trasmettere ogni giorno. Griglie messe a punto da scienziati, con soglie di sicurezza che, se superate, porteranno a nuove chiusure. Se vi sono dubbi vanno subito chiariti e risolti, e chiunque deve essere richiamato alle proprie responsabilità».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Martini Fabio 
Titolo: Intervista a Francesco Boccia – “Ora basta o richiudiamo le regioni” – “Attenti, se va avanti così rischiamo di non poter aprire i confini tra Regioni”
Tema: Intervista a Francesco Boccia

«Adesso basta o saremo costretti a richiudere le regioni». In un’intervista a “La Stampa”, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia avverte: «Capisco i giovani, ma non possiamo annullare gli sforzi fatti finora. Alla fine della settimana il governo valuterà in base al numero dei contagi». Chi alimenta gli assembramenti e la movida sta tradendo i sacrifici fatti da milioni di italiani.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Deponti Franca – Finizio Michela – Melis Valentina 
Titolo: Coli e braccianti: sanatoria in palio per 480mila irregolari extra-Ue – Colf e braccianti, conto alla rovescia per la sanatoria
Tema: Sanatoria lavoratori irregolari

Manca una settimana esatta al debutto della sanatoria dei lavoratori irregolari (italiani o stranieri) varata dal Dl Rilancio: i datori o i lavoratori interessati all’emersione possono infatti fare domanda dal 1° giugno a115 luglio (articolo 103 del Dl 34/2020). L’edizione 2020 della regolarizzazione apre le porte solo a due categorie: braccianti agricoli e lavoratori domestici. Il Governo stima 220mila adesioni alla procedura, in base alle domande arrivate perle ultime sanatorie del 2009 e del 2012. Ma centrare i numeri effettivi è difficile. Sia perchè la platea potenziale nei due comparti comprende 1,1 milioni di lavoratori “fuorilegge” italiani, cittadini Ue ed extracomunitari. Sia perchè, per questi ultimi, l’irregolarità di lavoro non sempre corrisponde all’irregolarità nell’ingresso in Italia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Gualtieri conferma: facciamo subito la riforma fiscale – Gualtieri accelera sulla riforma del Fisco “Sarà al centro del nostro programma”
Tema: riforma fiscale

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sapeva dell’intervista alla Stampa del direttore dell’Agenzia delle Entrate («Ruffini mi aveva informato») e ne condivide gli spunti. «Confermo: quella fiscale sarà uno degli assi portanti del prossimo programma di riforme e di investimenti del governo». A partire dal responsabile dell’Economia c’è consenso all’interno del governo e della maggioranza sulla necessità di riaprire in tempi rapidi il cantiere Fisco riprendendo il discorso che già ad inizio anno era stato avviato al Mef con una serie di tavoli di lavoro. E piace l’idea lanciata Ruffini, che ieri ha proposto di avviare in tempi rapidi la riforma dal momento che «la tragedia del coronavirus ha aperto margini fiscali impensabili».
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Testata:  Giornale 
Autore:  de Feo Fabrizio 
Titolo: Berlusconi vuole lo choc fiscale Flat tax e sconto sui debiti
Tema: Choc fiscale

Nel giorno in cui Silvio Berlusconi, intervistato da Qn, torna a chiedere uno shock fiscale per far ripartire l’Italia, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini fa una apertura a sorpresa e chiede alle forze politiche di ragionare su una vera riforma per un fisco più equo. «La tragedia del coronavirus ha aperto la strada a margini fiscali impensabili. A forza di sovrapposizioni, il sistema è diventato iniquo e ha perso progressività. In Italia fra evasione fiscale e contributi evasi si perdono per strada più di cento miliardi l’anno». Parole che suonano come musica alle orecchie di Forza Italia, tanto più che il vice ministro dell’Economia Laura Castelli sembra sposare la tesi e mettere sul tavolo del governo un dossier finora continuamente rinviato: «I tempi sono maturi per una seria riforma fiscale», azzarda, seguita da Luigi Di Maio.
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Testata:  Repubblica Affari&Finanza 
Autore:  Bonanni Andrea 
Titolo: Palazzo Europa – Berlino si è messa in gioco ora tocca alla Francia
Tema: Palazzo Europa

Da molti anni, l’integrazione europea è ferma sui due grandi «non possumus» che bloccano Parigi e Berlino. La Francia, soprattutto con la presidenza Macron, chiede con forza più Europa sia in politica economica sia in politica estera. Tuttavia non riesce a decidersi a condividere la propria sovranità proprio per quanto riguarda la diplomazia internazionale e la difesa. La Germania, da Schroeder in poi, è perennemente indecisa se usare la propria leadership per far avanzare l’Europa tutta intera, oppure per far avanzare solo i propri interessi economici, commerciali e industriali. Ora però gli effetti della crisi pandemica hanno spinto la Germania verso una resa dei conti tra le sue due anime. Se anche la Francia mettesse in gioco la propria “grandeur”, l’Europa potrebbe davvero fare un balzo in avanti.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Signorini Antonio 
Titolo: I 100 miliardi di aiuti all’Italia appesi ai capricci dei falchi Ue
Tema: Recovery fund

La Commissione Ue mercoledì presenterà la sua proposta per il Recovery fund, lo strumento più importante per tamponare gli effetti del Coronavirus. La Commissione aveva anticipato la possibilità di un fondo da 1.000 miliardi. Il parlamento Europeo, ha ricordato ieri Antonio Tajani, ha votato a favore di un piano di questa entità, 500 miliardi di aiuti a fondo perduto, 500 in prestiti. «La proposta di Macron e Merkel di investire 500 miliardi di euro nel Recovery fund va nella giusta direzione ma non è sufficiente». Male, ha aggiunto il vicepresidente di Forza Italia, «l’intransigenza e l’ostilità di alcuni paesi del Nord». Ieri Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo, non ha confermato la quota italiana data per certa dal governo di Roma: «Non possiamo sapere se 100 miliardi sono troppi o troppo pochi. La risposta deve essere proporzionale alla sfida e l’Italia è un paese grande».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico 
Titolo: Il dossier Autostrade nelle mani di Conte Primi no alle proposte
Tema: Autostrade

A quasi due anni dal crollo del ponte Morandi di Genova, con il nuovo viadotto quasi finito e un cambio di maggioranza alle spalle, si terrà questa settimana il primo vertice a palazzo Chigi per mettere sul tavolo il dossier che riguarda Autostrade per l’Italia. L’appello a «prendere una decisione», lanciato da membri del governo, presidenti di Regione, sindacati e opposizioni, piove da giorni, ininterrottamente, sulla testa di Giuseppe Conte. Ieri sera uno spazientito Nicola Zingaretti ha fatto capire che per il Pd il tempo delle decisioni è arrivato: «Su Atlantia è tempo di decidere, dobbiamo evitare che si riapra il ponte e ancora non si è verificata la concessione. Questo non deve accadere, va evitata questa vergogna. Ora basta, si decida».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso – Vitale Giovanna 
Titolo: Pressing del governo: i Benetton cedano la maggioranza – Conte punta all’accordo su Autostrade senza i Benetton azionisti di controllo
Tema: Autostrade

C’è una data cerchiata in rosso sul calendario di palazzo Chigi: 30 giugno. L’hanno segnalata sia la ministra ai Trasporti Paola De Micheli, sia il titolare dell’Economia Roberto Gualtieri. E obbliga il governo a una corsa disperata contro il tempo. Per scongiurare il rischio di dover sborsare una ventina di miliardi: la cifra che i Benetton potrebbero chiedere allo Stato per chiudere una volta per tutte la partita su Autostrade per l’Italia (Aspi). Anche per questo Giuseppe Conte vuole accelerare. Convinto che tergiversare oltre finirebbe solo per aggravare le tensioni interne alla maggiorana. O così almeno ha spiegato alla responsabile delle Infrastrutture e al capidelegazione. Nei «prossimi giorni», ha fatto sapere, intende far quadrare il cerchio, o quantomeno «provarci». Il problema è individuare un compromesso tra due spinte contrapposte: il Movimento da una parte, gli alleati dall’altra.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Cifoni Luca 
Titolo: Effetto Covid, pensioni giù – Il crollo del Pil taglia le pensioni contributive Riduzione fino al 3%
Tema: Pensioni

Crolla il prodotto interno lordo e la sua caduta ha l’effetto di limare le pensioni degli italiani che lasceranno il lavoro nei prossimi anni. L’impatto per ora è contenuto, anche se non trascurabile, con una riduzione lorda dell’assegno futuro che può arrivare a sfiorare il 3 per cento nel 2023 ma è poi destinata ad accentuarsi e comunque a permanere nel tempo. Il calcolo dei trattamenti previdenziali è ormai da tempo legato, nel sistema contributivo, all’andamento dell’economia del Paese; un legame che diventa più forte e visibile a mano a mano che questo meccanismo va a regime e che non dipende dalle scelte di questo o quel governo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  v.c.o. 
Titolo: Intervista a Pier Paolo Baretta – “Tamponata l’emergenza Ora impediamo i licenziamenti”
Tema:  Intervista a Pier Paolo Baretta

«La situazione del Paese è grave. Abbiamo tamponato una caduta del reddito eccezionale», dice Pier Paolo Beretta, sottosegretario pd all’Economia. «Ovvio, non tutto è stato recuperato. Ora però è il momento di tarare gli interventi, capire chi fa fatica a ripartire e impedire licenziamenti di massa. Dobbiamo agire subito, prima che l’emergenza sanitaria finisca. E tornare a una politica industriale coraggiosa. Scommettere sui nostri assi vincenti: turismo, cultura e manifattura. E nello stesso tempo accelerare la riforma fiscale e il recupero dell’evasione».
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Testata:  Giorno – Carlino – Nazione 
Autore:  Patuelli Antonio 
Titolo: Un’occasione storica per l’Europa
Tema: La risposta all’emergenza

Sarà molto difficile che gli Stati nazionali della UE, prossimamente, riescano a raggiungere anche una completa “pace fiscale”, con una omogeneizzazione delle regole e delle aliquote. Più probabilmente continuerà la forte concorrenza in atto fra gli Stati e le loro economie. Finché non avremo anche regole fiscali identiche nella UE, i singoli Stati nazionali potranno correggere le proprie leggi per ridurre le aliquote e per rendere più semplici i sistemi fiscali, per restringere sempre più le differenze ed omogeneizzare progressivamente i sistemi fiscali verso i modelli meno gravosi e più efficienti. Altrimenti i capitali continueranno a spostarsi verso le aree della UE dove minore è la pressione fiscale e dove il diritto è più semplice.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: Gli scontri a Hong Kong: 180 arresti – A Hong Kong torna la rivolta contro la legge di Pechino
Tema: Hong Kong

La tregua sanitaria è finita. I ragazzi di Hong Kong si sono tolti le mascherine anti-contagio e sono tornati a indossare quelle antigas. La polizia ha ripreso a lanciare lacrimogeni e spray urticanti per disperdere il primo corteo del dopo Covid-19. II corteo del movimento democratico era vietato dai provvedimenti anticontagio: nessun assembramento superiore alle otto persone sarebbe consentito in città. Ma i manifestanti che ieri hanno riacceso Hong Kong non volevano sfidare il coronavirus, volevano dire no a Pechino che sta imponendo al territorio la «Legge sulla sicurezza nazionale della Cina». Nel corteo di alcune migliaia di manifestanti sono comparse bandiere con la scritta «Hong Kong Independence», una risposta provocatoria a Pechino che evoca lo spettro del «secessionismo ispirato dall’estero».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: Hong Kong in rivolta contro le leggi cinesi – A Hong Kong torna la rivolta I giovani sfidano Pechino al grido di “indipendenza”
Tema: Hong Kong

«Indipendenza!». In strada a Hong Kong ieri lo hanno gridato in parecchi. Per i ragazzi mascherati ora è questa la bandiera dietro cui bloccare le strade e farsi arrestare. Una sfida alla legge sulla sicurezza per Hong Kong che con un colpo di mano le autorità cinesi stanno facendo approvare dal parlamento nazionale e che punirebbe ogni tentativo di sedizione o secessione. Ma se la Casa Bianca e il dipartimento dl Stato si convincono che la Cina sta mettendo l’Occidente davanti a un fatto compiuto, allo stesso tempo Pechino crea così un peggioramento irreversibile nelle relazioni con gli Usa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: Israele Bibi alla sbarra «Vogliono abbattermi»
Tema: Israele

Quando entra nell’aula 317, Benjamin Netanyahu diventa il primo capo di governo nella Storia di Israele a doversi presentare in tribunale mentre è in carica. Da dietro la mascherina — obbligatoria in tempi di Covid-19 — risponde «si» quando i giudici gli chiedono se abbia letto le accuse di corruzione, frode, abuso d’ufficio nei tre diversi casi, catalogati dagli investigatori 1000, 2000, 4000. Se davanti ai giudici il premier pronuncia solo un monosillabo, è fuori dalla corte distrettuale che tiene un comizio: «Non c’è stato limite ai tentativi di abbattermi per abbattere il governo di destra. Entro a testa alta, le accuse contro di me sono ridicole».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Nirenstein Fiamma 
Titolo: Netanyahu alla sbarra tra proteste e sospetti E lui: «Un colpo di Stato»
Tema: Netanyahu alla sbarra

Il premier contestato: «Sono perseguitato da un’élite». Infuriato e a testa alta, mentre Gerusalemme prendeva fuoco con manifestazioni, urla, cartelli pro e contro, quando Benjamin Netanyahu si è presentato alle tre del pomeriggio al tribunale come imputato, si è tolto la mascherina, si è posto di fronte al microfono circondato dai suoi ministri e ha sparato: «Lo scopo di questo processo è fare quello che con le elezioni, che da 11 anni mi danno democraticamente ragione, non sono mai riusciti a fare: eliminare un primo ministro forte e il suo governo di destra. Pensavano che mi sarei piegato, che mi sarei accucciato come un cucciolo impaurito, ma io non sono un cucciolo. E questo processo, pieno di impicci e falsificazioni, dovrete trasmetterlo tutto in diretta, da capo a fondo, perché la verità sia ristabilita».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Melina Graziella 
Titolo: Africa, aumentano i morti Migranti osservati speciali
Tema: Covid 19 in Africa

L’aumento dei casi da Covid 19 in Africa preoccupa le autorità sanitarie mondiali. I contagiati hanno superato le 100mila unità, mentre i morti sono circa 3200. Ma vista la mancanza di strutture assistenziali adeguate, il direttore regionale dell’Oms per l’Africa Matshidiso Moeti continua a lanciare l’allarme: «Per ora – mette in guardia – e stato risparmiato al continente un elevato numero di morti che hanno devastato altre aree del mondo». Del resto, l’Onu qualche giorno fa aveva dato un numero impressionante: 3,3 milioni di vittime possibili. In realtà, almeno in questa fase, l’emergenza africana è tenuta sotto controllo anche dai Paesi più vicini, come l’Italia appunto.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Tebano Elena 
Titolo: Austria, il presidente viola il coprifuoco
Tema: Austria

È passata da 18 minuti la mezzanotte di sabato. La polizia viennese è in giro per i controlli di routine. Per i locali vige ancora il coprifuoco: dalle 23 non possono più servire i clienti. Piove, ma sotto il dehors all’aperto di uno dei più noti ristoranti italiani della capitale, il «Sole», in Annagasse 8, c’è ancora una coppia solitaria. Sono il presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen, e la moglie Doris Schmidauer. Gli agenti, ovviamente, li richiamano all’ordine. E segnalano la violazione all’ufficio del magistrato municipale: il ristoratore rischia ora 30 mila euro di multa. «Scusate, un errore, ho perso il senso del tempo». E si offre di pagare la multa all’oste.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Quirico Domenico 
Titolo: I nostri soldati in Africa e la guerra sporca del Sahel – Dal Niger al Mali, la guerra sporca del Sahel I nostri soldati in Africa al servizio di Parigi
Tema: Africa

La guerra che si combatte in Niger, Burkina Faso, Mali, e di cui diventeremo automaticamente complici di fronte alle popolazioni che la subiscono, è una guerra francese di pacificazione coloniale, un mosaico di feroci conflitti locali: odi tra contadini e nomadi, avversioni tribali, lotte zoologiche per l’acqua, poveri contro meno poveri, sazi e digiuni, ignudi e vestiti. I jihadisti ci sguazzano, ne sono diventati una parte, si cuciono addosso queste rivalità, ci gettano sopra il frettoloso mantello di dio. A commettere atrocità, per liquidare oppositori o etnie scomode, ovviamente dietro le spicce necessità della guerra al jihadismo, sono anche i corrotti governi, infeudati alla Francia, che andiamo a puntellare.
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