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SINTESI IN PRIMO PIANO – 25 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– No Vax, la piazza sfida Draghi;
– Timori sui contagi, stretta sui rientri;
– Prime medaglie alle Olimpiadi.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Spadaccino Maria_Rosaria – Giuzzi Cesare 
Titolo: In migliaia (e senza mascherina) La protesta contro il green pass
Tema: No Vax, la piazza sfida Draghi

È la giornata delle proteste contro il green pass obbligatorio e le piazze d’Italia, da Milano a Roma, da Torino a Napoli, si sono riempite di migliaia di manifestanti. Sono piazze senza una chiara identità politica in cui spesso si scivola tra sovranismo ed estrema destra. Come a Roma dove insieme ai no vax ci sono anche i «muscoli» di CasaPound. Nella Capitale, piazza del Popolo accoglie 3 mila persone (10 mila per gli organizzatori) che incitano alla disobbedienza, chiedono «libertà, libertà», invitano a «non scaricare il certificato verde». Qualche momento di tensione quando il corteo punta verso via del Corso. La questura riporta la calma. Poche le mascherine e molti gli assembramenti. Adesso si teme un’impennata dei contagi. Stretta sui rientri dall’estero. ll certificato su treni e traghetti.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  e.la
Titolo: I nemici del Green Pass contesi da Lega e Meloni In palio 6 milioni di voti
Tema: No Vax contesi da Lega e Meloni

Il tesoretto dei No Vax, o meglio dei contrari all’obbligo vaccinale e degli allergici al Green pass, vale sei milioni di voti. È questa la posta in palio nella partita sui certificati di immunità che si sta giocando nel governo. E si tratta di un numero, stimato dagli analisti, che spiega più di ogni altro le prudenze, soprattutto a destra, nel prendere posizioni nette, tranchant, sulla vaccinazione di massa. Perché la maggior parte degli scettici, lo dicono i sondaggi, sta proprio fra i simpatizzanti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Si tratta del 22 per cento dei leghisti e del 16 per cento di FdI. «La contrarietà dei leader di questi due partiti verso forme anche estremamente “lievi” di obbligo vaccinale come appunto il Green pass — annota Youtrend — si spiega così: non tanto con la necessità di attrarre un elettorato No Vax, bensì con il timore di perdere una quota di elettori scettici rispetto sia al vaccino sia all’obbligo vaccinale che in questi partiti è più consistente che negli altri elettorati».
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: Carissimi nemici
Tema: No Vax contesi da Lega e Meloni
Il leader della Lega si è messo in una linea d’ombra, al confine tra maggioranza e opposizione dopo lo «schiaffo» di Mario Draghi sui vaccini. Quell’accusa di mettere a rischio la vita di chi non si vaccina «ha fatto traboccare il vaso», assicurano nel Carroccio dove cresce l’insofferenza per la delegazione ministeriale. «I nostri ministri – spiegano esponenti di primo piano – sono troppo appiattiti su Draghi. Sul Green Pass non possiamo essere schiacciati alle posizioni di Speranza». Ma il problema per il Carroccio è che il premier non si lascia dettare la linea del ministro della Salute: è convinto delle cose che decide, che tanto dispiacere arrecano a Salvini. Il quale vede crescere il malessere tra i suoi dirigenti, ma soprattutto nella sua base elettorale. Deve ascoltare il «popolo free vax». E qui si tocca il nervo più scoperto del rapporto con Meloni che martella con le dichiarazioni contro le decision i del governo che rovinano la stagione turistica, costringono a vivere nella paura. «Troppo comodo sparare dall’opposizione», è il mantra dei leghisti. Mentre loro hanno le mani legate dalla responsabilità di tenersi in equilibrio in questo governo e in questa maggioranza.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Brusaferro (Cts): accelerare sui vaccini è l’unico antidoto – Brusaferro “È il vaccino il metodo più efficace per convincere i No Vax”
Tema: Intervista a Silvio Brusaferro

Parla Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Cts: la via migliore per convincere a vaccinarsi chi ancora non l’ha fatto è sempre la stessa, ovvero la scienza. Dobbiamo affrontare la pandemia con metodo scientifico. Far vedere che il vaccino funziona. L’efficacia dei vaccini è altissima, oltre il 95% per ospedalizzazioni e decessi – ricorda il professore – La stragrande maggioranza delle persone che finiscono in ospedale e in terapia intensiva non ha ricevuto neanche una dose. Dobbiamo compiere tutti gli sforzi possibili affinché sia coperta la larghissima parte della popolazione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Grignetti Francesco 
Titolo: Il Viminale avvisa: adesso attenti al rischio del ribellismo giovanile
Tema: Il Viminale teme l’escalation

Al ministero dell’Interno sono ormai diciotto mesi che si scrutano le piazze. Da quando è iniziata la pandemia, tutte le antenne della polizia si sono alzate. E naturalmente le manifestazioni di questi giorni, contro il Green Pass, non sono state sottovalutate. La scelta è stata di usare un approccio soft per non inasprire tensioni. “Cortei eterogenei”, ma l’estrema destra soffia sul fuoco e potrebbero unirsi le gang.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Falci Giuseppe_Alberto 
Titolo: I tormenti dei 5 Stelle sulla giustizia Il Pd: fiduciosi sul sì, ma si faccia in fretta
Tema: Giustizia

«Sull’improcedibilità e sui reati di mafia non possiamo permetterci di indietreggiare. Non è una questione di bandierine. Ma se il governo non prendesse in considerazione le nostre istanze saremmo costretti a non votare la fiducia». A tarda sera, i dirigenti del M5S che parlano costantemente con Giuseppe Conte e che seguono passo passo l’evoluzione della trattativa con Mario Draghi e Marta Cartabia, accettano di parlare, sia pure coperti dall’anonimato. E mentre tutti si tengono coperti, i canali restano aperti. Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli trattano con Palazzo Chigi, dove il dossier è nelle mani del sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli. Entrambi i ministri sono convinti che sia possibile raggiungere una soluzione di compromesso prima dell’approdo in aula del provvedimento, fissato per il 30 luglio. Anche Enrico Letta appare fiducioso «sul fatto che il voto troverà una maggioranza unita». In questi giorni i democra tici hanno cercato di rendere più fluida l’interazione fra il governo e i 5Stelle. L’obiettivo del Pd resta quello «di approvare la legge prima possibile».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pagnoncelli Nando 
Titolo: Scenari – Testa a testa tra Lega e Pd La tregua Conte-Grillo fa crescere anche i 5 Stelle
Tema: Sondaggi

Quanto agli orientamenti di voto, si registrano quattro aspetti di rilievo: innanzitutto la riduzione dell’area grigia dell’astensione e dell’indecisione (dal 40,3% di giugno al 37,2% odierno), presumibilmente per la maggiore vivacità del clima politico intorno ai tre temi che ha indotto una parte degli indecisi a schierarsi. In secondo luogo, l’aumento del consenso per la Lega (da 20,1% a 21,1%) e per il Pd (da 19,7% al 20,9%) che risultano separati solo da 2 decimall e si avvantaggiano rispetto a Fdl, che flette di 0,4 punti (da 19,4 a 19%). II terzo aspetto da sottolineare è rappresentato dalla ripresa di consenso per il M5S (da 16,5% a 17,1%), dopo la tregua tra Conte e Grillo. Infine, il calo di Forza Italia (dal 7,9% al 7%) che ritorna sui valori di un anno fa.
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Testata:  Giorno – Carlino – Nazione 
Autore:  Noto Antonio 
Titolo: Conquistati dall’appello di Draghi Gli italiani: il premier sa comunicare
Tema: Sondaggi

Cresce tra gli italiani la fiducia al presidente del Consiglio Mario Draghi. Nell’ultimo mese il trend è aumentato di ben 4 punti, evidenziando una sorta di “legame sentimentale” nei confronti della popolazione. Un legame che si traduce poi in consenso. Se all’inizio Draghi era stato percepito come una persona fredda, distante, che non parlava con i cittadini, adesso, dopo un periodo di rodaggio, il pregiudizio pare esser superato. Conquistati dall’appello di Draghi. Gli italiani: il premier sa comunicare. II 74% condivide le parole ‘vaccinarsi o morire’. E il 60% preferisce il suo stile asciutto a quello di Conte.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Brunetta “Salvini sbaglia Sui vaccini sto con Draghi Lo farei a tutti gli statali”
Tema: Intervista a Renato Brunetta

«Vaccini e riforme: ad agosto ci giochiamo la salvezza dell’Italia». Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, indica la strettoia che attende il Paese con inquietudine ma anche con la fiducia che «tutti, a partire dai politici, possano finalmente dare quel segnale d’unità che ci porterà fuori dalla doppia emergenza, pandemica ed economica». Ma in questo colloquio con Repubblica l’esponente di Forza Italia non esita a bacchettare Salvini («il richiamo di Draghi è sacrosanto, in materia di Covid ciascuno dovrebbe parlare solo di cose dimostrabili») e a proporre l’obbligo vaccinale per i dipendenti pubblici. Immunizzazioni e riforme chieste dall’Europa: cosa le tiene assieme? Brunetta: «Semplice: l’uscita dalla crisi pandemica è condizione per la ripresa economica». «In Italia ci sono tassi di crescita superiori al resto d’Europa. Un rimbalzo pari quasi al doppio, accompagnato dall’effett o della credibilità di Draghi sui mercati e sulle cancellerie. L’Italia è cambiata nella percezione internazionale. Ma ci vuol poco a rovinare tutto».
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Testata:  Nazione 
Autore:  Pini Agnese 
Titolo: L’appello a Letta «Non metta il Pd contro Draghi» – Renzi ci prova: ultimo appello a Letta «Questo Pd è contro Draghi, ora devi scegliere»
Tema: Intervista a Matteo Renzi

In questo mezzo luglio travolto dall’ansia per la recrudescenza dei contagi e dalle polemiche feroci sul Green Pass, tiene banco una ormai vecchia e ancora tormentata questione politica: quella dell’alleanza tra Pd e 5 Stelle. «O almeno, di ciò che ne è rimasto». Renzi, che di quell’alleanza è da sempre il più determinato oppositore, torna a puntare il dito contro la strategia del suo ex partito: «Antistorica, miope, populista, dannosa». «O con noi riformisti filo premier o coi grillini, non ci sono alternative». L’urgenza è data anche dall’avvicinarsi del vero banco di prova, quello delle amministrative di ottobre. Le suppletive di Siena? «Dicci con chi vai e ti diremo se veniamo anche noi», è l’appello a Letta.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Fazzo Luca 
Titolo: Ricatto al Colle – Davigo si trasforma nel nuovo Palamara E i suoi avvertimenti arrivano a sfiorare il capo dello Stato
Tema: Giustizia

Davigo rilascia una torrenziale intervista al Corriere della sera in cui oltre a difendere Storari («meriterebbe un encomio») difende soprattutto se stesso. Lo fa un po’ dicendo, un po’ tacendo e soprattutto mandando una serie di segnali trasversali, come per evocare i nomi di chi, se le cose buttassero male, potrebbe tirare in ballo. E in questo valzer di citazioni non risparmia nemmeno il capo dello Stato, Sergio Mattarella. E così quella di Davigo a ben guardare è una nemesi. Con le sue dichiarazioni, lui si candida a diventare il nuovo Palamara.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Barberis Gabriele 
Titolo: Gelmini: cancellato il «fine processo mai» – Il governo ha archiviato il “fine processo mai” E a Salvini e Meloni voglio dire che…»
Tema: Intervista a Mariastella Gelmini

Gelmini sulla riforma Cartabia: «Questo testo è un importante passo avanti, perché abbiamo archiviato il “fine processo mai” della riforma Bonafede e introdotto molte innovazioni positive. Ed è anche per questo che non abbiamo esitato a votare in Consiglio dei ministri l’apposizione della questione di fiducia. Per chiudere la stagione (del giustizialismo e delle inchieste a orologeria, ndr) serve intervenire più radicalmente e questo lo può fare solo un governo di centro-destra, per ovvie ragioni politiche».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  De Stefani Luca – Latour Giuseppe 
Titolo: Superbonus 110%, 12 mesi di interventi Pronto il modulo unico per i lavori
Tema: Edilizia

Pronto il modello standard per le comunicazioni sul superbonus 110% valido su tutto il territorio nazionale. II via libera al modello è atteso per giovedì prossimo da parte della conferenza Unificata, in collegamento con l’ultimo ok al decreto legge semplificazioni. Il passaggio costituisce l’ultimo anello di una catena di interventi che si è dipanata nel corso degli ultimi 12 mesi per interpretare, correggere e cercare di facilitare l’accesso al superbonus per i lavori.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  G.Tr. 
Titolo: Il ricorso al Tar non blocca le opere del Recovery e quelle cofinanziate Ue
Tema: Pnrr e appalti

Basterà il marchio del Recovery Plan o dei fondi strutturali europei per mettere al sicuro le opere pubbliche dal rischio di essere bloccate dal ricorsi ai Tar. Restano comunque tutelate le imprese: in caso di conflitto, e ovviamente di vittoria del ricorrente, l’impresa che ottiene ragione davanti ai giudici amministrativi non subentrerà nell’opera, ma riceverà un indennizzo economico per equivalente.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: «Ora l’accordo sulle aziende» – «Il green pass in azienda è nell’interesse di tutti Un accordo è possibile»
Tema:  Intervista a Carlo Bonomi

“Non ho mai chiesto il vaccino per accedere al lavoro, ma il green pass in azienda è nell’interesse di tutti” dice Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. “Accordo possibile, le soluzioni sono tante”. “L’obiettivo di fondo è consolidare la ripresa per recuperare il reddito e il prodotto perduti, per tutelare i posti di lavoro e perché in pandemia abbiamo contratto un debito astronomico. La minaccia del virus va ridotta al minimo possibile”. Per Bonomi c’è stata strumentalizzazione sulle parole di Confindustria da parte di chi vuole mettere in discussione i vaccini o rivedere lo sblocco dei licenziamenti.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  R.Amo. 
Titolo: L’imprenditore Rullini e Sbarra (Cisl): «Siamo con il premier sull’immunizzazione, dateci le regole» – «Un accordo ampio imprese-sindacati Pronti alla chiamata»
Tema: Intervista a Luigi Sbarra –

Sbarra (Cisl): «Se nei luoghi di lavoro non ci sono state valanghe di contagi lo dobbiamo ai protocolli sulla sicurezza che abbiamo siglato l’anno scorso e riaggiornato ad aprile con il governo Draghi insieme alle Associazioni datoriali. Sono norme chiare e molto rigide che hanno garantito la continuità di produzioni e di servizi fondamentali per la collettività». Ma forse ora non bastano. Sbarra: «Queste norme devono continuare ad essere applicate in modo coerente e rigoroso se vogliamo evitare la diffusione delle varianti. Quanto al green pass, mi pare che Draghi sia stato molto chiaro: è uno strumento certamente utile per la ripartenza in sicurezza di molte attività economiche e ricreative, ma per quanto riguarda i luoghi di lavoro la questione va discussa con il sindacato”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Guerra “Fisco da riformare con criteri uguali per dipendenti e autonomi”
Tema: Intervista a Maria Cecilia Guerra

Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’Economia del governo Draghi, pianta i suoi paletti e quelli di Leu, la compagine che rappresenta, intorno alla riforma fiscale. «Facciamola ma facciamola bene, e soprattutto con equità: distribuendo meglio il prelievo», spiega la sottosegretaria. «Intervenire sul cuneo va bene, ma sull’Irap bisogna muoversi con attenzione perché finanzia la sanità e non sono tempi di distrazioni». Non abbiamo quindi ancora in tasca la riforma sulla quale si conta anche per il Recovery Plan? è la domanda. Guerra: «Il ministro Franco ha intenzione di fare in fretta, ma il provvedimento non arriverà prima di agosto e visto che alla riapertura andremo verso la sessione di bilancio, prevedo una approvazione della delega all’inizio del prossimo anno». «Il ministro ha detto che sarà il soggetto delegato, cioè il governo, a sciogliere i nodi principali». Tra questi l’ipot esi patrimoniale.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ducci Andrea – Saldutti Nicola 
Titolo: Enel, Starace: «Svolta verde» – «Svolta elettrica per la sostenibilità Così l’Italia può essere leader»
Tema:  Intervista a Francesco Starace

“Serve il coraggio e la coscienza per capire che la transizione ecologica è inevitabile”. Francesco Starace, AD di Enel dal 2014, dopo il vertice G20 di Napoli su clima e energia, non fa mistero delle opportunità correlate a un modello libero da combustibili fossili e rivendica la leadership italiana in materia di scelte energetiche. «Noi ce la stiamo giocando all’italiana, con la caratteristica che spesso ci contraddistingue: la scarsa consapevolezza delle nostre capacità. Se prendiamo il programma di trasformazione energetica tedesco è facile constatare che il loro progetto punta entro il 2030 a un mix energetico simile a quello italiano. Noi però ci siamo già, quello che dobbiamo fare adesso è aumentare la velocità e migliorare ulteriormente il nostro mix energetico e la capillarità delle reti, diventare più sostenibili e meno dipendenti dall’importazione di materie prime e combustibili fossili dall’e stero. Questo genererà più posti di lavoro rispetto a quelli che verranno a mancare».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bassi Andrea 
Titolo: «Sisma, la legalità dei lavori garantita con un microchip» – «Sisma, legalità dei lavori controllata con un chip»
Tema: Intervista a Giovanni Legnini

“Sisma, la legalità dei lavori controllata con un chip”. Così, in una intervista a Il Messaggero, il Commissario straordinario per il sisma Giovanni Legnini: «Modello che può aiutare tutta l’edilizia». E ancora: «Le risorse e i progetti per il Centro Italia sono occasione di ripartenza per il Paese».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa
Autore:  Bonini Emanuele
Titolo: Budapest In 30 mila al Gay Pride Orban: la legge anti-Lgbt non si tocca – Budapest arcobaleno migliaia al Gay pride sfilano contro Orban
Tema: Budapest
Un Gay pride tra festa e sfida. La manifestazione di Budapest si trasforma in una parata anti-Orban e contro la legge sulla protezione dei bambini dai temi Lgbt, ribattezzata fuori dalla cerchia del premier magiaro, leggi anti-gay. Circa trentamila persone provenienti da tutta Europa colorano le strade della capitale ungherese. Ottomila partecipanti in più rispetto all’ultima volta, per far sentire la propria voce e dire «no» ai provvedimenti del governo conservatore. L’onda arcobaleno si infrange però contro il muro del primo ministro magiaro. Orban si dice pronto a rinunciare ai 7,2 miliardi di euro che dovrebbero arrivare dal Recovery Fund pur di salvaguardare la legge contestata dall’Unione europea.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Casadio Giovanna 
Titolo: Zan “In corteo per la mia legge Non diventiamo come l’Ungheria”
Tema:  Intervista ad Alessandro Zan

«Io, nel Paese di Orbán, oscillo tra paura e speranza». Alessandro Zan, il deputato dem e attivista Lgbt che dà il nome alla legge italiana contro l’omotransfobia — ostaggio dello scontro politico e ferma in Senato — ha sfilato ieri al Pride di Budapest. Nel mezzo dell’evento, ieri, era accaldato e entusiasta: «Ci sono centinaia di migliaia di persone, cittadini europei contro il regime di Orbán: è un’onda arcobaleno che ha invaso la città. Ma la situazione è grave, i ragazzi Lgbt in Ungheria sono terrorizzati». E aggiungeva: «Sì, c’è una sensazione di paura. Mi ha fatto impressione vedere cancelli alti come muri al di là dei quali manifestano nazifascisti che negli striscioni accostano omosessualità e pedofilia. Noi siamo qui per aiutare i fratelli e le sorelle ungheresi a cancellare l’incubo delle leggi d’odio. Però voglio dire: sbrigliamoci, approviamo in fretta i n Italia la legge contro l’omotransfobia, perché Salvini e Meloni che di Orbán sono amici, potrebbero esportare da noi le norme che violano i diritti umani”.
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Testata:  Espresso 
Autore:  Bianchi Federica 
Titolo: Ungheria, Polonia ora basta
Tema: Intervista a David Sassoli

Perché oggi è tanto importante il tema dello stato di diritto? A causa di Ungheria e Polonia? Sassoli: «In parte sì perché fanno di tutto per non rispettare i trattati. Ma l’importanza della questione deriva anche della consapevolezza che se l’Europa perde la caratteristica di essere il luogo delle libertà non ha nessuna possibilità di avere voce sulla scena internazionale e di essere riconosciuta come l’esempio al mondo in cui democrazia, libertà e diritti sociali sono garantiti».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Dusi Elena 
Titolo: Magrini “Sbaglia chi dice che per i giovani non serve Sono a rischio anche loro”
Tema:  Intervista a Nicola Magrini

Se vedremo i contagi salire, i vaccini riusciranno sempre a tenere bassi ricoveri e morti? Risponde Magrini, dir. Aifa: «Lo stiamo vedendo in Gran Bretagna. Lì potrebbero arrivare a 100 mila casi al giorno all’inizio di agosto, ma nonostante la variante Delta, non mi pare che le loro terapie intensive si stiano riempiendo, grazie alla elevata copertura vaccinale. Credo che le buone notizie arrivate dagli altri paesi siano state il più grande incentivo a vaccinarci. Dobbiamo avere il coraggio di dire che l’epidemia è più sotto controllo, anche se non ne siamo ancora fuori. Tutti i vaccini a ciclo completo riducono quasi a zero i casi gravi, anche rispetto alle varianti. Il nostro problema, dal punto di vista sanitario, non sarà tanto la corsa del virus tra i giovani, ma la quota di persone di età avanzata che non riusciamo a raggiungere». Tuttavia “sbaglia chi dice che per i giovani non serve. Sono a rischio anche loro”.
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Corriere della Sera 
Tutti o solo i più fragili Giovanissimi, scelte diverse in Europa
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cadalanu Giampaolo 
Titolo: Afghanistan, riprendono i raid Usa per fermare l’avanzata dei talebani
Tema: Afghanistan

Gli americani stanno lasciando l’Afghanistan alla responsabilità del governo di Kabul, ma resta da capire quanto questo possa reggere senza un sostegno militare adeguato. Il quesito nasce dalla notizia che l’aeronautica Usa ha compiuto una serie di raid contro i talebani, per rallentarne l’offensiva. L’avanzata dei fondamentalisti iniziata a maggio appare quasi travolgente: hanno conquistato più della metà degli oltre 400 distretti del Paese, spesso senza nemmeno combattere, e sono ormai vicini a Kandahar. Proprio vicino alla città che fu il cuore dell’ascesa del mullah Omar, l’Air Force ha colpito pesantemente. I talebani hanno definito gli attacchi una violazione dell’accordo di Doha, minacciando non meglio precisate «conseguenze».
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