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SINTESI IN PRIMO PIANO – 25 luglio 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Conte e gli aiuti europei: rispetto le Camere
– Il Tesoro rassicura sulla cassa
– Lombardia, indagato il governatore Fontana
– Al Comitato Affari europei la gestione degli aiuti Ue
– Allarme Consob sull’autunno in Borsa
– Guerra diplomatica Cina-Usa

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Falci Giuseppe_Alberto 
Titolo: Conte e gli aiuti europei: rispetto le Camere
Tema: Conte e gli aiuti europei

«Ben venga il dialogo con il Parlamento e la prospettiva di condividere il lavoro che il governo è chiamato a svolgere in tema di Recovery e Resilience Plan». A fine giornata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, tira le somme davanti ai fedelissimi. «L’ho già detto nell’informativa alle Camere di mercoledì scorso: l’esecutivo si confronterà con le Camere una volta che avrà elaborato i progetti», conferma. L’inquilino di Palazzo Chigi non intende intromettersi nel dibattito sulla Commissione bicamerale sul quale, in queste ore, la politica si sta scontrando. «Quella della commissione bicamerale — osserva — rimane una scelta esclusiva del Parlamento stesso». E allora «qualora venisse confermata potrà in ogni caso offrire una più agevole ed efficace modalità di confronto».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  De Vito Gaetano 
Titolo: Lombardia, indagato il governatore Fontana – Fontana indagato per i camici forniti dal cognato alla Regione
Tema: Fontana indagato

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta sui camici aperta dalla procura di Milano. Un dettaglio che arriva al termine di una lunga giornata sul fronte dell’indagine che riguarda la fornitura di camici della Dama spa, la società di Andrea Dini, il cognato di Attilio Fontana. Ieri infatti è stato interrogato Filippo Bongiovanni, ex dg di Aria la centrale acquisti del Pirellone. La vicenda riguarda la fornitura di 75 mila camici venduti al prezzo di sei euro l’uno — per un totale di quasi mezzo milione — assegnata il 16 aprile dalla centrale acquisti regionale. Per i pm si sarebbe trattato di un’assegnazione senza gara che sarebbe avvenuta in conflitto di interessi, proprio perché à una società del cognato di Fontana di cui per altro la moglie del governatore detiene una quota del 10 per cento.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferrarella Luigi 
Titolo: Ora Fontana è indagato – Camici, scudo fiscale e soldi al cognato: indagato Fontana «Regione corretta»
Tema: Fontana indagato

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è indagato per frode in pubbliche forniture sui camici sanitari prima forniti per 513 mila euro e poi donati dalla società del cognato. Da un conto in Svizzera dove nel 2015 aveva «scudato» 5 milioni, Fontana il 19 maggio cercò di fare un bonifico di 250 mila euro al cognato. Ma la fiduciaria lo bloccò e segnalò a Bankitalia l’operazione sospetta. II governatore: Regione sempre corretta.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Salvaggiulo Giuseppe 
Titolo: Referendum sul taglio dei parlamentari I promotori ricorrono contro l’election day
Tema: Referendum sul taglio dei parlamentari

I 71 parlamentari del comitato promotore del referendum costituzionale si rivolgono alla Consulta perché dichiari illegittimo l’accorpamento con le elezioni regionali e amministrative del 20 e 21 settembre e ordini al governo di posticiparlo. L’election day rispondeva anche a ragioni politiche. Il M5S l’ha sempre voluto, sperando in un effetto-traino e temendo che un referendum scorporato dalle elezioni possa riservare brutte sorprese. Ma secondo i 71 senatori è incostituzionale perché «il referendum comporta una votazione sostanzialmente diversa e, quindi, cronologicamente separata rispetto a quella partitica. L’accorpamento reca il rischio assai elevato di una contaminazione di un istituto di democrazia diretta, comportando effetti inopportuni se non illegittimi in tema di accesso ai mezzi di campagne elettorali, pubblicità, partecipazione e informazione».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Zingaretti Nicola 
Titolo: Lettera. «Un piano senza ideologie Dobbiamo fare presto» – Un piano senza ideologie Ma bisogna fare presto
Tema: Un piano senza ideologie

Quanto accaduto a Bruxelles ci consegna, in un momento molto difficile, un’Europa determinata, con idee chiare, disposta a cambiare per essere più forte e vicina alle persone e con una rinnovata visione unitaria sul fronte economico tra Germania, Francia e Italia. Il risultato delle negoziazioni, con la previsione non solo di prestiti per gli Stati membri ma anche di un rilevante ammontare di fondi a dono, offre al nostro Paese un’opportunità unica ed irripetibile per ridisegnare dalle fondamenta un «nuovo modello di sviluppo sostenibile per le future generazioni». Ciò si combina con un contesto in cui la pandemia ha fortemente accelerato trend macroeconomici e sociali in atto ormai da anni, che ci hanno consegnato un nuovo assetto mondiale caratterizzato da nuove ed in parte irreversibili abitudini di vita e di consumo, che devono portare ad un profondo ripensamento dei modelli economici e produttivi.
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  De Carolis Luca 
Titolo: Intervista a Vito Crimi – “Niente alleanze dove governa il Pd E basta col Mes” – “Sono basito dal Pd, insistere sul Fondo danneggia il Paese”
Tema: Intervista a Vito Crimi

Nessuno spiraglio: “Non ci sono i presupposti per altre alleanze col Pd nelle Regioni, in Liguria è stata possibile perché noi 5S e i dem veniamo da 5 anni di opposizione al centrodestra. Ma dove governa il Pd, non ci sono le condizioni”. Il capo politico reggente del M5S, Vito Crimi, tira una linea sulle Regionali, ma parla anche di tanto altro, per esempio della gestione dei soldi del Recovery Fund: “Su come utilizzarli devono decidere gli eletti dai cittadini”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: Intervista a Luca Zaia – Zaia avvisa il premier “Sul salva-Stati non chiedete a noi” – “Il Mes? Non chiedete alle Regioni Decida il governo anziché litigare”
Tema: Intervista a Luca Zaia

Governatore leghista del Veneto: “Non voglio polemiche né col segretario del mio partito né con l’esecutivo Prendo atto che col Recovery fund arriveranno 209 miliardi, ora non si sprechino questi soldi in misure assistenzialistiche”.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Patta Emilia – Perrone Manuela 
Titolo: Al Comitato Affari europei la gestione degli aiuti Ue – Al Comitato Affari europei la gestione degli aiuti Ue, ma è duello sui tecnici
Tema: Aiuti Ue

Sarà il governo, con il coinvolgimento del Parlamento, a gestire i cospicui aiuti del Recovery Fund che arriveranno dal prossimo anno. Nessuna task force sul modello Colao, precisano da Palazzo Chigi. Dopo il confronto con i ministri del Pd, in particolare con il titolare dell’Economia Roberto Gualtieri e il capodelegazione Dario Franceschini, l’esecutivo ha deciso che la struttura deputata a redigere i progetti sarà il Comitato interministeriale affari europei (Ciae), come anticipato ieri dal Sole 24 Ore. La formalizzazione dovrebbe avvenire già con una riunione tra Giuseppe Conte e i capi delegazione all’inizio della prossima settimana. Sotto traccia resta tuttavia la frizione tra Conte, che su questa partita può contare sul sostegno incondizionato del ministro M5S degli Esteri Luigi Di Maio (che siede di diritto nel Ciae), e i ministri dem sul ruolo dei tecnici a supporto del comitato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto – Vecchio Concetto 
Titolo: Il Tesoro rassicura sulla cassa ma spinge sul Mes: va preso
Tema: Il Tesoro rassicura sulla cassa

I soldi in cassa ci sono. Tranquilli italiani, pensioni e stipendi saranno regolarmente pagati come del resto è successo anche nei momenti più critici del Paese. È questa la traduzione in termini più popolari della secca precisazione giunta ieri dal ministro dell’Economia Gualtieri di fronte alla indiscrezioni filtrate dalla riunione dei capigruppo di maggioranza di mercoledì, e raccolte dal Sole 24Ore. Secondo le ricostruzioni, smentite seccamente dal Tesoro, Gualtieri avrebbe riferito di «tensioni sulla cassa» per sollecitare il ricorso al Mes, il fondo salva-Stati.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Poggi Corrado 
Titolo: Mercati, Consob lancia l’allarme: «Rischio di una brusca correzione»
Tema: Allarme Consob

I rischi per l’attività economica in Italia rimangono al ribasso e i mercati azionari corrono il rischio di una «brusca correzione» se la ripresa sarà più lenta del previsto o se si dovesse avere una seconda ondata pandemica. È quanto scrivono gli esperti della Consob in un rapporto sugli impatti che la crisi scatenata dal Covid 19 ha avuto e avrà sul sistema finanziario italiano. Lo scoppio della pandemia – sottolinea il rapporto – ha colpito il Paese quando era già in una fase di rallentamento della crescita, che da anni rimane inferiore a quella delle maggiori economie avanzate. Gli squilibri preesistenti nelle finanze pubbliche, inoltre, costituiscono un vincolo alle misure di contrasto alla crisi.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Fraschini Sofia 
Titolo: Allarme Consob sull’autunno in Borsa
Tema: Allarme Consob

Una possibile correzione è in arrivo a Piazza Affari (ieri negativa: -1,85% a ridosso dei 20mila punti), ma non tutti i settori ne subiranno l’impatto in modo uguale. Anzi, il settore finanziario potrebbe “salvarsi” da una nuova ondata di vendite. Secondo la Consob, che affronta la questione nel rapporto dedicato all’impatto del Covid19 sul sistema finanziario italiano, la ripresa del mercato azionario italiano, il peggiore in Europa dopo Madrid nel primo semestre del 2020, “potrebbe subire una brusca correzione se le condizioni economiche generali dovessero peggiorare o la ripresa dovesse rivelarsi più lenta del previsto”, mentre, “sul mercato obbligazionario le tensioni potrebbero emergere a fronte del deterioramento dello stato delle finanze pubbliche”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Torna il premio contro l’uso dei contanti – Evasione, nel decreto di agosto tornano i fondi anti-contante
Tema: Contante

Il governo riapre il dossier degli incentivi per limitare l’uso del contante: la richiesta di deficit aggiuntivo guarda anche al 2021, con 6,1 miliardi in cui rientrerà (per un miliardo abbondante) il fondo per il cashless, uno dei capitoli più cari al premier Conte: il decreto atteso per la prima metà di agosto dovrà ricostruire il fondo, pur se in formato ridotto rispetto a quello originale (3 miliardi) cancellato dal decreto anticrisi di maggio.
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Testata:  Repubblica 
Titolo: Goldman Sachs patteggia per 3,9 miliardi
Tema: Goldman Sachs

Goldman Sachs ha annunciato di aver raggiunto un accordo da 3,9 miliardi di dollari con il governo della Malesia. Il patteggiamento riguarda tutti i procedimenti penali e regolamentari che coinvolgono il colosso bancario statunitense nel Paese dell’Est asiatico, in relazione alla vicenda 1Malaysia Development Berhad (1Mdb). Goldman Sachs, in base all’accordo, dovrà pagare intanto 2,5 miliardi dollari, garantendo inoltre che il governo malese riceverà almeno 1,4 miliardi di dollari di proventi dalla cessione delle attività connesse con la 1Mdb, sequestrate dalle autorità governative in tutto il mondo. «Il patteggiamento è un importante passo in avanti per lasciarci alle spalle 1Mdb», afferma Goldman Sachs in una nota.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Fondi Ue, Amendola: “Stringere i tempi sarà una gara d’idee”
Tema: Fondi Ue

La tensione sul Mes si riaccende nella maggioranza, con il premier e i 5 stelle contrari a chiederlo e i ministri Dem, Renzi e Speranza a favore. «Questo dibattito sul Mes inizia ad essere farsesco – sbottano i 5stelle – oltre che iniziare a stancare i cittadini italiani. Consigliamo alle altre forze di maggioranza di lasciar perdere i tormentoni che non servono al Paese». La polemica dei grillini esplode per una frase attribuita a Gualtieri, poi smentita, sull’uso del Mes utile anche a tamponare presunti problemi di cassa. E il governo getta acqua sul fuoco.«Abbiamo sempre detto che volevamo prima chiudere questo negoziato. Ora abbiamo sul tavolo tutti gli strumenti e in maniera pragmatica decideremo nell’interesse nazionale», dice il ministro Enzo Amendola. Che dovrà gestire per conto del premier questa fase.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lessi Davide 
Titolo: Intervista a Roberto Speranza – Speranza: soldi subito con il Mes – “Alla sanità servono 20 miliardi Con il Mes li avremmo subito”
Tema: Intervista a Roberto Speranza

«Soldi subito, anche con il Mes». Il ministro della Salute, Roberto Speranza mette in guardia dall’aumento dei contagi da Covid: «Tornano a salire, abbiamo bisogno di almeno venti miliardi per la sanità». In Europa il virus supera i livellidi guardia: l’Italia si blinda e impone la quarantena per i lavoratori che arrivano da Romania e Bulgaria. Il rapporto “segretato” dell’Istituto superiore della sanità segnala «il concreto rischio di aumento di casi».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Mancini Umberto 
Titolo: Intervista a Paola De Micheli – «Al Sud il 40% del Recovery» – «Il governo ha già deciso: al Sud il 40% del Recovery»
Tema: Intervista a Paola De Micheli

Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, la Ue ha invitato l’Italia a spendere una parte cospicua del Recovery Fund per il Meridione. Soldi da impiegare in strade, porti, aeroporti, logistica, ma che spetta al governo indirizzare in maniera precisa, avete una idea di quanto e soprattutto come spendere? «Abbiamo inserito e rafforzato la clausola del 34% per i finanziamenti nazionali da destinare al Sud, ma nel caso dei maxi fondi che arriveranno dall’Europa credo sia necessario, visti i tanti gap da colmare, arrivare almeno al 40%, se non di più. Per cui circa 83 miliardi sui 209 che avrà l’Italia. Nel mio piano Italiaveloce si va invece al 40%».
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Di Foggia Carlo 
Titolo: I Mestatori – Il pressing dei giornaloni e le accuse al Tesoro Riparte l’assalto sul Mes
Tema: Mes

Sul famigerato Meccanismo europeo di stabilità, Mes, e le sue linee di credito “sanitarie”, è ormai in piedi una battaglia politica senza esclusione di colpi. L’assalto quotidiano di mezzo arco parlamentare, grande stampa e pezzi di establishment europeo ieri ha raggiunto vette inesplorate, con tanto di incidente istituzionale. Il Sole24 Ore ha aperto la sua prima pagina attribuendo al ministro dell’economia Roberto Gualtieri la frase “tensioni di cassa se non usiamo il Mes” Tradotto: l’Italia sta per finire i soldi. Secondo il quotidiano di Confindustria, è il senso di quanto detto da Gualtieri al vertice tra i capi delegazione della maggioranza a Palazzo Chigi mercoledì, prima del Consiglio dei ministri che ha varato il nuovo scostamento di bilancio per 25 miliardi a copertura del nuovo decreto di agosto. “Gualtieri non ha mai pronunciato le parole attribuitegli dal titolo del quotidiano e per il bilancio dello Stato non esiste alcun problema di cassa”, fanno sapere dal ministero all’ora di pranzo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Intervista a David Sassoli – «Il fondo salva Stati è un’opportunità Tasso insuperabile»
Tema: Intervista a David Sassoli

“L’Europa chiede ora grande concentrazione ai governi: i 27 Paesi non devono perdere tempo e cominciare subito a preparare i piani nazionali di ripresa. I fondi arriveranno il prossimo anno e l’Italia deve fare in modo di usarli immediatamente. I nostri cittadini non possono aspettare”. Il messaggio del presidente del Parlamento europeo David Sassoli è chiaro e duplice: gli Stati devono fare la loro parte e il Parlamento Ue è pronto a lavorare sul prossimo bilancio 2021-2027 a cui è legato il Recovery Fund, senza però rinunciare a negoziare. Sassoli lancia anche un avvertimento: «C’è grande allarme a Bruxelles perché queste risorse fanno gola anche alla criminalità».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argenio Alberto 
Titolo: Intervista a Charles Michel – Michel “Colpo ai populisti Per la Ue è un nuovo inizio ora tocca ai Parlamenti”
Tema: Intervista a Charles Michel

Ora tocca al capi di Stato e di governo spiegare a parlamenti e cittadini l’accordo sul Recovery Fund, a convincerli «che è giusto e necessario andare avanti» e approvarlo in sede di ratifica nazionale. Lo afferma Charles Michel, l’uomo che da presidente del Consiglio europeo ha guidato il difficile negoziato sul piano di rilancio dell’economia da 750 miliardi. «Qualche volta ho dovuto riportare freddezza e lucidità al tavolo», confida l’ex premier belga: «È stato uno sforzo mentale e fisico incredibile, almeno due volte il vertice è arrivato a un passo dal fallimento». Quindi spiega che il meccanismo sulle riforme chiesto da Mark Rutte non spingerà solo l’Italia ad ammodernare l’economia, ma altri paesi a rivedere «il sistema fiscale». Un richiamo alla stessa Olanda.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Guerra diplomatica Cina-Usa
Tema: Guerra diplomatica Cina-Usa

A stretto giro di posta, dopo l’ordine di chiusura del consolato cinese di Houston, è arrivata la risposta di Pechino: la chiusura nelle prossime 72 ore del consolato americano a Chengdu, nella provincia sudoccidentale del Sichuan. Poteva andare peggio. Le autorità cinesi avrebbero potuto chiudere il consolato Usa a Hong Kong, terzo polo finanziario mondiale, dove operano 1.300 società e 85mila americani. Misura che davvero avrebbe incendiato i rapporti bilaterali. Precipitati ai minimi storici dall’avvio delle relazioni diplomatiche nel 1979. Nel consolato di Chengdu, aperto nel 1985, lavorano 200 persone. Rappresentanza importante per gli Stati Uniti, dove si raccolgono informazioni sul Tibet e sullo sviluppo di armi strategiche cinesi nella regione. Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha spiegato che la chiusura del consolato Usa «è una risposta legittima e necessaria».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sant. 
Titolo: Pechino reagisce: chiuso il consolato Usa
Tema: Guerra diplomatica Cina-Usa

La reazione di Pechino è arrivata. Simmetrica. Chiusura del consolato degli Stati Uniti a Chengdu, per pareggiare i conti con lo sgombero di Houston, deciso dal governo americano che accusa i cinesi di coordinare dalla sede diplomatica attività spionistiche. Fonti cinesi sottolineano che Chengdu, nella provincia sudoccidentale del Sichuan, ha lo stesso rilievo di quello di Houston in Texas: risposta proporzionata. La Borsa di Shanghai si è spaventata per lo spettro della Guerra Fredda e ha lasciato sul campo il 4,4%. Il ministro degli Esteri Wang Yi dice che «la misura è legittima e necessaria, lo stato delle relazioni Cina-Usa non è quello che Pechino desidera e Washington ne è responsabile». Wang aggiunge il minimo sindacale: un appello a dialogo e mutuo rispetto.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico 
Titolo: Di Maio all’Europa “Dati condivisi, ora regole comuni” – Rete 5G, l’appello di Di Maio all’Europa “I dati sono condivisi, subito regole comuni”
Tema: Rete 5G

Un «perimetro di sicurezza cibernetico europeo» per blindare la tecnologia 5G. Luigi Di Maio ne ha discusso con l’ambasciatore americano a Roma Lewis Eisenberg, il 6 luglio scorso, e ieri ha presentato la sua proposta all’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell. Di Maio ha chiesto di discuterne al prossimo Consiglio degli Affari esteri, che dovrebbe tenersi in autunno. «Dobbiamo introdurre standard comuni nell’Unione», è il pensiero espresso dal ministro degli Esteri nel corso della telefonata con Borrell, che si sarebbe dimostrato disponibile ad affrontare la questione. Di Maio vuole porsi così come un interlocutore affidabile agli occhi degli Stati Uniti e mostrarsi sensibile alle preoccupazioni espresse da Washington per la presenza di aziende cinesi come Huawei e Zte nello sviluppo delle reti 5G europee. Ad oggi l’Italia, ragiona Di Maio con i suoi, «ha la legislazione più rigida in Ue; con i nostri partner condividiamo però dati e informazioni, quindi servono regole comuni a protezione delle nostre infrastrutture strategiche».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  M.Ans. 
Titolo: La presa di Santa Sofia Erdogan prega nel tempio ora moschea
Tema: La presa di Santa Sofia

Due settimane dopo la riconversione, il leader turco legge il Corano nel luogo simbolo della laicità a Istanbul. Coperti i mosaici cristiani. Dietro la mascherina gli occhi del leader osservano tutto. Girano intorno alla grande sala di Santa Sofia, giudicano e comandano. Non lo avevamo mai visto così, Recep Tayyip Erdogan: tela protettiva in volto, zuccotto islamico bianco sulla testa. Simboli esterni, che mostrano spiritualità e devozione. E gli occhi fermi, dietro la maschera, da capo politico: calcolatore e attento. Erdogan ha vinto ancora una volta. Santa Sofia, basilica ortodossa e cattolica per mille anni, moschea per cinquecento, museo per meno di cento, è tornata un luogo religioso islamico. «II sogno che avevo da bambino», ha spiegato il presidente.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Ottaviani Marta 
Titolo: Santa Sofia è moschea, l’Islam incorona il Sultano Erdogan – Santa Sofia è moschea Il mondo musulmano si inchina a Erdogan
Tema: Santa Sofia è moschea

Non hanno certo perso tempo. Hanno già cambiato il nome sulla facciata esterna e sulle principali indicazioni stradali. D’ora in avanti, si chiamerà Ayasofya-yi Kebir Cami-i Serifi, Santa Moschea della grande Santa Sofia. I quasi 90 anni da museo simbolo della laicità dello Stato sono stati cancellati dal presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdogan, sempre più determinato a trasformare il periodo laico e di avvicinamento della Turchia all’Occidente in una parentesi. Di certo per lui quella di ieri è stata una giornata a metà fra l’inaugurazione della nuova moschea e la sua incoronazione a leader indiscusso dei Fratelli Musulmani. Una riapertura carica di significati, che suona per prima cosa come uno schiaffo all’Occidente e a quella società laica che Erdogan nella sua militanza politica di gioventù ha sempre osteggiato.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Perego Jeanne 
Titolo: In Europa il virus supera i livelli di guardia – L’epidemia spaventa l’Europa In Belgio muore una bimba Francia, mille casi in 24 ore
Tema: Covid-19

Bruxelles segna un +89% di contagi. La Spagna: “Seconda ondata” La preoccupazione di Macron: “Adesso serviranno nuove misure”. Belgio sotto choc per la morte di una bambina di tre anni per coronavirus. Il decesso della piccola è avvenuto qualche giorno fa, ma la notizia è stata data ieri nel corso di una conferenza stampa del centro di crisi dell’Istituto Nazionale Belga per la Salute Pubblica dal portavoce, Boudewijn Catry. «È un fatto che ci tocca profondamente sia come scienziati che come genitori», ha commentato Catry. La bambina, testata positiva al virus, presentava già altre patologie cui si è aggiunto il Covid-19. Si tratta della vittima più giovane in Belgio dall’inizio dell’epidemia. Intanto nelle ultime ore si registra un’impennata di contagi anche in altre aree europee.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiori Stefano 
Titolo: Parigi: «Evitate la Catalogna» L’Europa teme la seconda ondata
Tema: Covid-19

“In Francia oltre mille nuovi casi, stop agli arrivi da 16 Paesi. Anche la Germania valuta nuove misure”. «La circolazione del coronavirus è in netto aumento». La direzione generale della Sanità lancia l’allarme in Francia: i nuovi casi ieri sono stati 1.130 (oltre 1.000 per il secondo giorno consecutivo) e quindi «a livelli comparabili con quelli che registravamo verso la fine del confinamento». Un nuovo blocco totale è escluso anche perché non sarebbe economicamente e socialmente sostenibile, però la Francia, e altri Paesi europei, corrono ai ripari per evitare che le vacanze provochino la temuta seconda ondata. Dopo avere ripristinato l’obbligo generale delle mascherine nei luoghi chiusi — alcune località balneari lo hanno esteso anche all’aperto — Parigi torna a raccomandare lo smart working e soprattutto il ricorso al tampone «al minimo dubbio» (mezzo milione di test la settimana).
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