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SINTESI IN PRIMO PIANO – 25 gennaio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Ipotesi Conte 3 aka «Governo di salvezza nazionale», con alleato centrodestra e Renzi.
– Misure anticrisi. Il decreto con i prossimi sostegni promette di rivedere le regole d’accesso e allargare la platea.
– Allarme sui conti Inps del presidente della vigilanza: “Buco da 16 miliardi per i sostegni legati al Covid”.
– Braccio di ferro USA-Russia sul caso Navalny. Il dipartimento di Stato Usa: il rispetto dei diritti è nella vostra Costituzione. Mosca: basta interferenze.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Il premier verso le dimissioni e un Conte ter Ipotesi governo di «salvezza nazionale» – Le dimissioni, poi l’appello ai partiti La via di Conte per il governo ter
Tema: Crisi esecutivo

Una maggioranza allargata all’area moderata di centrodestra, ma anche a Matteo Renzi. Questo il progetto sul quale si lavora per superare la crisi nell’esecutivo. Un «governo di salvezza nazionale» che passerebbe per le dimissioni di Giuseppe Conte (già oggi?). Un passo che porterebbe poi a un appello a tutte le forze del Parlamento per ottenere il terzo mandato. Si chiamerebbe «governo di salvezza nazionale», ma non sarebbe altro che un Conte 3, basato su una maggioranza allargata a pezzi dell’area moderata del centrodestra e di cui farebbe parte anche Renzi. E’ questo il progetto al quale si lavora da alcuni giorni e sul quale si attende per oggi il responso del premier, che dovrebbe sciogliere la riserva e decidere se salire al Quirinale per formalizzare la crisi prima del voto in Parlamento sulla giustizia. Conte non sembra avere molte alternative.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: L’ansia di Di Maio: abbiamo 48 ore
Tema: Crisi esecutivo

«Il voto sulla relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è un voto sul governo». Luigi Di Maio chiude ogni scappatoia, dà una deadline di 48 ore ai «responsabili» e a Giuseppe Conte per salire a bordo: «Se si trova la maggioranza bene, altrimenti sono il primo a dire che si scivola verso le urne». Ma i voti non si trovano, la caccia ai responsabili sta ottenendo un bottino magro, dal Pd e dal Movimento si susseguono le aperture di credito a Matteo Renzi e a Silvio Berlusconi ed è partito il conto alla rovescia per provare a evitare la resa dei conti in Aula di giovedì. I numeri a ora non ci sono. Perché la maggioranza è in difficoltà, con la defezione di Italia viva che voterà no, ma anche perché la politica giustizialista di Bonafede è invisa a molti. La maggioranza ha avuto 156 voti nella fiducia al Senato. A questi si deve togliere la senatrice a vita Liliana Seg re. Ma bisogna sottrarre anche il socialista Riccardo Nencini, che dice: «A maggio votai contro la fiducia a Bonafede ed è decisamente complicato passare a un voto che sia il suo opposto».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: Bonafede: se bocciate me bocciate anche i fondi Ue – Bonafede in Aula tenterà il dialogo: ma se mi bocciate dite no ai fondi Ue
Tema: Crisi esecutivo

ll ministro Bonafede prepara la relazione sulla riforma della giustizia da presentare alle Camere. Proverà a dialogare ma farà capire che una bocciatura a lui rischierebbe di far perdere all’Italia i fondi del Recovery fund destinati alla giustizia: quasi 3 miliardi di euro per «accelerare e semplificare i processi».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Borgia Pier_Francesco 
Titolo: Salvini lancia Berlusconi al Quirinale – Il piano di Salvini: «Berlusconi può fare il capo dello Stato»
Tema: Centrodestra

Arriva in serata, durante la trasmissione L’Arena di Giletti la notizia che scuote il mondo della politica. In collegamento il leader della Lega Matteo Salvini lancia la candidatura di Silvio Berlusconi come successore di Sergio Mattarella. Una investitura importante che il leader del Carroccio svela dopo aver ricordato in tutti i modi che la compattezza del centrodestra non è in discussione. Ma soprattutto dopo aver assicurato conduttore e giornalisti ospiti che le elezioni non sono impossibili e che adesso si può votare. Anzi, dice Salvini, è la sola soluzione capace di far uscire il Paese dall’impasse. Soprattutto in un momento così difficile. La mossa di Salvini sulla candidatura di Berlusconi ha una sua utilità. La compattezza della coalizione non porterà il Paese a un salto nel buio e lo stesso leader azzurro potrebbe diventare il garante di questa operazione dal Colle più prestigioso di Roma.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Il retroscena – Centrodestra diviso Un nuovo governo può spaccare Fi
Tema: Centrodestra

Aspettano solo che Giuseppe Conte salga al Colle e rassegni il suo mandato nelle mani del capo dello Stato prima del voto di mercoledi. Da quel momento, se davvero si aprirà una nuova partita, allora una decina dei 52 senatori di Forza Italia e una ventina (qualcuno del gruppo azzarda 25) dei 91 deputati sono pronti a sganciarsi per giocare in proprio. Soprattutto se Silvio Berlusconi non si rassegnerà a uscire dal cono d’ombra sovranista. Coi parlamentari più vicini a Mara Carfagna e alla sua corrente “Voce libera”, attendono un segnale anche i tre senatori di “Cambiamo” con Giovanni Toti (Berruti, Quagliariello e Romani), almeno due Udc (Binetti e Saccone). Un mini esercito, insomma, per nulla disposto a sostenere l’attuale premier, il Guardasigilli Bonafede e la sua relazione sulla giustizia, se sarà messa ai voti a metà settimana. L’invito da parte di tutti i malpancisti del centrodestra, in queste ore, è a chiudere questa esperienza e ad aprirne un’altra. L’interlocuzione – mediata in molti casi da Gianni Letta o da Renato Brunetta, dalla stessa Carfagna, da Quagliariello – è serrata con esponenti di vertice del Pd. Si parla di Franceschini e Guerini, per esempio. La tesi, a sentire il “totiano” ed ex berlusconiano Paolo Romani, è che «occorre un governo di salvezza e di unità nazionale, una compagine ministeriale seria, professionale e in grado di affrontare l’emergenza». Non questa, sottinteso. E siccome «è impensabile una campagna elettorale in queste condizioni», prosegue il ragionamento la centrista Paola Binetti, «il premier Conte ci pensi e individui le soluzioni migliori».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Aquaro Dario – Dell’Oste Cristiano 
Titolo: I ristori alla prova di efficacia – Ristori 2021 con nuovi requisiti
Tema: Misure anticrisi

Nessun rinvio ai codici Ateco. E stop al richiamo del calo di fatturato registrato ad aprile 2020. Il quinto capitolo della “saga” dei Ristori promette di rivedere le regole per accedere agli aiuti a fondo perduto. Con nuove basi di calcolo e un allargamento della platea, che dovrebbe includere le attività penalizzate anche solo indirettamente dalle chiusure anti-Covid. I nuovi sostegni del decreto Ristori 5, che dovrà essere approvato nei prossimi giorni dal Consiglio dei ministri, andranno quindi ad aggiungersi ai 15 tipi di contributo a fondo perduto del 2020 (per considerare solo i principali), superando l’eccessiva frammentazione e cercando di migliorarne l’efficacia. La sfida è quella di fotografare con precisione il “bisogno” degli imprenditori.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Conte Valentina 
Titolo: Un milione senza aiuti – La Cig non arriva ancora 1,2 milioni aspettano l’assegno
Tema: Cig
Più di un milione di lavoratori di 200 mila imprese non hanno ancora ricevuto l’assegno della cassa integrazione, molti di loro dal marzo del 2020. E l’Inps lancia l’allarme: nelle casse delle pensioni c’è un buco da 16 miliardi, usati per pagare i ristori. Quasi 200 mila pratiche in giacenza, un terzo vecchissime, anche di marzo. E almeno 1,2 milioni di lavoratori in attesa che l’Inps paghi la Cassa Integrazione Covid. Numeri da brivido, aggiornati alla fine di novembre. Ma che potrebbero esplodere, considerato anche dicembre: 365 mila pratiche per 2 milioni di lavoratori.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  v.co.
Titolo: “Buco da 16 miliardi nei conti Inps per gli aiuti Covid”
Tema: Intervista a Guglielmo Loy
«Due mesi per ricevere la Cassa integrazione sono troppi, dovremmo scendere a uno e rafforzare gli assegni molto bassi», dice Guglielmo Loy, ex segretario confederale della Uil, dal novembre 2017 presidente del Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps che sorveglia l’Istituto di previdenza per conto di lavoratori e imprese. «Vorrei anche dire che c’è un buco di quasi 16 miliardi nel bilancio Inps, creato proprio dalla Cig Covid. Il legislatore dovrebbe intervenire prima di mettere a rischio la sostenibilità e dunque le prestazioni di Inps».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Finizio Michela – Melis Valentina 
Titolo: L’Italia dei bonus e dei nuovi poveri spinge gli Isee: 1,6 milioni in più – Balzo dell’Isee nel 2020: chiedono aiuti e sconti 9,5 milioni di famiglie
Tema: Bonus e Isee

Il difficile anno che si è appena chiuso è stato da record anche per l’Isee: lo hanno chiesto 9,5 milioni di famiglie, con un aumento del 20% rispetto al 2019. In pratica, hanno attivato il calcolo dell’indicatore per accedere a prestazioni sociali agevolate o bonus 1,6 milioni di famiglie in più rispetto all’anno prima. A spiegare questo balzo sono una serie di fattori. Innanzittutto, la maggiore richiesta di aiuti: le famiglie che hanno percepito almeno una mensilità di reddito o pensione di cittadinanza, nel 2020, sono state 1,58 milioni, in crescita del 42,6% rispetto al 2019, con una spesa mensile per lo Stato che supera i 600 milioni già da maggio 2020. L’emergenza economica seguita alla pandemia e i numerosi bonus che sono stati introdotti per venire incontro alle difficoltà delle famiglie hanno sicuramente contribuito a spingere le domande di Isee, anche per nuclei non in condizione di povertà grave.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Izzo Edoardo 
Titolo: Allarme rosso per ristoranti e alberghi 13 mila imprese fanno gola ai clan
Tema: Crisi settore Turismo, ristorazione e ospitalità 

C’è un settore che più di ogni altro sta scontando gli effetti della crisi ed è ormai avviato a grandi passi verso una crisi strutturale senza precedenti. Turismo, ristorazione e ospitalità sono al centro di una crisi di proporzioni immani che crea un terreno fertile per la criminalità, che grazie alle attività illegali dispone di ampie quantità di denaro da «investire» nelle società in difficoltà finanziaria. Ci sono quasi 10 mila ristoranti esposti al rischio di infiltrazioni criminali e/o riciclaggio di fondi illeciti. Nella stessa situazione si troverebbero anche quasi 2 mila alberghi e 1.800 agenzie di viaggio. A fotografare la drammatica realtà di questi settori è l’agenzia di informazioni commerciali e di rating Cerved che proprio di recente ha aggiornato la «mappa» delle attività più esposte a rischio di usura o riciclaggio.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Farina Michele 
Titolo: Gli Usa a Putin: «Liberate Navalny»
Tema: USA – Russia

Dai manganelli della polizia al fioretto della diplomazia: all’indomani delle proteste in 70 città per la liberazione del dissidente Aleksei Navalny, dopo che Usa e Ue avevano condannato la violenza delle forze di sicurezza russe e i 3.500 arresti di sabato, Vladimir Putin ieri mattina ha mandato in tv il portavoce Dmitry Peskov. Prima le stoccate: «L’America interferisce pesantemente negli affari interni russi». E poi le aperture: «II presidente — dice Peskov a Rossiya 1 — è pronto al dialogo con Washington su temi importanti come il trattato sulle armi nucleari New Start». Per Mosca la libertà di Navalny non rientra certo tra le cose su cui discutere, in un momento in cui la temperatura delle relazioni con gli Stati Uniti è sotto lo zero e il cambio della guardia alla Casa Bianca non è stato un bel regalo per Putin. Ieri pomeriggio il dipartimento di Stato ha «condannato con forza l’uso di metodi brutali contro manifestanti e giornalisti», chiedendo «il rilascio incondizionato» di Navalny e «di tutte le persone detenute per aver esercitato i loro diritti universali». Washington ha ricordato che tali diritti sono scolpiti «non solo nella Costituzione russa ma anche negli impegni di Mosca verso l’Osce e verso la dichiarazione universale dei diritti umani». La linea del Cremlino è la solita: minimizzare.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Zafesova Anna 
Titolo: Lady Yulia sfida lo zar Putin – La sfida di Yulia signora d’acciaio che lotta con Navalny
Tema: USA – Russia

Finora la polizia non aveva mai osato toccare la moglie di Navalny, e il suo arresto, in piazza Pushkin a Mosca, dove gli agenti sono andati a prelevarla in mezzo alla folla, appare un avvertimento non casuale. È stata rilasciata qualche ora dopo, come molti dei più di tre mila fermati nelle manifestazioni di sabato in tutta la Russia, che hanno chiesto il rilascio di suo marito e le dimissioni di Vladimir Putin. Una prima prova di forza alla quale il team di Navalny ha già promesso un seguito nel prossimo weekend, forti anche della solidarietà della nuova amministrazione americana: Washington ha manifestato la sua solidarietà e chiesto la liberazione di Navalny, mentre l’ambasciata Usa a Mosca ha pubblicato l’annuncio delle manifestazioni — che la magistratura russa ha ordinato di oscurare su media e social — che il portavoce della presidenza ha considerato «un diktat americano».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Paci Francesca 
Titolo: Il retroscena – Scandalo Regeni Roma chiama la Ue – Caso Regeni, l’Italia cerca la sponda europea “Ue compatta sui diritti”
Tema: Caso Regeni

A 10 anni dalla rivoluzione che lo aveva entusiasmato tanto, al punto da scegliere di studiare al Cairo e a 5 dal rapimento, le torture, lo strazio di un corpo irriconoscibile, Giulio Regeni arriva a Bruxelles, dove oggi, per la prima volta, l’Italia cerca una sponda europea contro l’impermeabile arroganza egiziana. E’ un tentativo, l’estremo forse dopo le tante testate a vuoto contro il muro di gomma eretto dal regime di Abdel Fattah al Sisi. Forte però delle polemiche internazionali scatenate dalla consegna della Legione d’onore francese al presidente egiziano, spiega una fonte interna, la Farnesina ha messo sul piatto la sua posta: «Bene il dialogo con tutti ma non a scapito dei diritti umani».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bonini Carlo – Foschini Giuliano 
Titolo: Fico: “Su Regeni la Ue deve ascoltare Roma” – Roberto Fico “Offesi dai pm del Cairo Ora in nome di Giulio stop alla vendita di armi”
Tema: Caso Regeni, intervista a Roberto Fico

Su Regeni i pm egiziani hanno offeso l’Italia – dice il presidente della Camera Roberto Fico. «Ora l’Europa ci ascolti». «È una strada necessaria. Nei mesi scorsi, ho lavorato molto per coinvolgere altri Parlamenti. Nei colloqui con i miei omologhi ho spesso affrontato la questione, perché sono convinto che debba essere considerata a livello europeo. Giulio era un cittadino europeo e la questione dei diritti umani è essenziale per la natura e il senso dell’Unione europea. Lo stesso Parlamento europeo ha adottato risoluzioni severe nei confronti dell’Egitto. Portare la storia di Giulio Regeni nel cuore dell’Unione significa superare gli egoismi nazionali. L’Europa deve iniziare a ragionare ed agire come una vera comunità, solidale anche su vicende come questa. Deve fare di più e deve essere più coesa».
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