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SINTESI IN PRIMO PIANO – 23 ottobre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Slitta il Recovery Fund: disponibile solo dopo giugno.
– Pensioni: valutazioni tecniche sulle misure già in vigore frenano l’intervento voluto dal ministro del Lavoro. Ipotizzati costi lordi di circa 3 miliardi nel 2023.
– Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, lancia un allarme: banche e imprese potenziali vittime dello shock pandemico.
– Covid19 in Ue: Spagna e Francia superano il milione di casi ufficiali. In Repubblica Ceca il tasso più alto di contagi. Berlino chiude a gran parte dell’Italia e all’Austria.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  M.Gu. 
Titolo: Conte: siamo pronti a intervenire – «Situazione molto critica» Conte non esclude altri stop
Tema: Covid19

«La situazione si sta rivelando molto critica» ammette il premier Giuseppe Conte, parlando alla Camera. Il governo, pero, «è pronto a intervenire nuovamente se necessario». Con tempi già definiti: una settimana, poi in mancanza di miglioramenti, non è esclusa l’idea che a poter uscire di casa siano solo studenti e lavoratori. Ieri record di positivi: 16.079, con 7.500 tamponi in meno effettuati. Molte Regioni, come Lombardia, Campania e Lazio, hanno deliberato misure più restrittive. E qui il presidente del Consiglio chiede «il massimo coordinamento tra i diversi Iivelli dl governo». Le ordinanze possono anche essere tutte diverse, l’importante è che le decisioni dei governatori rimangano dentro la cornice di regole disegnata dal governo: «Devono preservare i caratteri di omogeneità e coerenza».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zunino Corrado 
Titolo: Scuola, Azzolina e i sindaci contro le Regioni: “Fare lezione in aula” – Regioni per la scuola online ma Azzolina e Sala attaccano
Tema: Covid19

Le Regioni non ascoltano i consigli del governo, verbalizzati nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio né, tanto meno, le indicazioni del ministero dell’Istruzione: «Didattica a distanza (Dad) solo in casi estremi». Le giunte regionali, una dopo l’altra, si accodano all’esempio di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, e per alleggerire i trasporti e togliere assembramenti pericolosi anche all’interno delle classi, inviano gli studenti delle scuole superiori in lezione da remoto. Solo Emilia Romagna e la Provincia di Trento hanno assicurato che lasceranno tutti in classe. La ministra Azzolina non si arrende, però: ha scritto sia al presidente Attilio Fontana – «in Lombardia trovate soluzioni differenti» – che a De Luca. E con lei si ribellano alla Dad molti sindaci lombardi, innanzitutto Giuseppe Sala a Milano e Mattia Palazzi a Mantova. Fontana ha risposto: «La ministra impugni l’ordinanza se vuole». Ma con i sindaci, e l’Anci, è partita una trattativa: si potrebbero decidere chiusure per province. Da lunedì, si stima, sul territorio si muoveranno tra un milione e mezzo e due milioni di studenti in meno. Il problema è che molte regioni sono entrate nella fase due del contagio, altre, quelle con l’indice oltre 1,25, sono già in fase tre.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: «I controlli siano rigorosi per evitare chiusure totali» – «Pronti a rispondere alle richieste dei sindaci Controffi rigorosi per evitare chiusure»
Tema: Intervista a Luciana Lamorgese

La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese: «È il momento della responsabilità. Troppa conflittualità da parte delle opposizioni […] Sindaci e presidenti di Regione sono in prima linea e devono rispondere direttamente alle richieste dei cittadini, ma il collante che ci tiene uniti non può che basarsi sullo spirito di collaborazione tra istituzioni: con i sindaci abbiamo subito chiarito i contenuti del Dpcm; con l’Anci e i primi cittadini delle città metropolitane abbiamo avuto un confronto molto costruttivo al quale ne seguiranno altri. Certo, se ogni sindaco volesse un ulteriore contingente fisso anche nelle città più piccole, non sarebbe possibile. Le forze sono quelle che sono, però con l’equilibrio, la conoscenza del territorio e la consapevolezza si può fare ciò che serve. E il momento di sintesi non può che essere nei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Rousseau fuori dal M5S, l’apertura di Casaleggio «Io pronto a parlarne»
Tema: M5S

Beppe Grillo attende le soluzioni che verranno proposte. Davide Casaleggio va all’attacco, pronto a ribadire le sue posizioni e a proiettare Rousseau «oltre il Movimento» e la truppa parlamentare in fermento, che teme uno sgambetto dell’imprenditore sugli Stati generali. II Movimento non ha ancora pace anche se le diplomazie sono al lavoro sottotraccia. Si va verso una tregua interna che per ora prevede pochi punti: Rousseau sganciato dal M5S, esternalizzato a fornitore di servizi, il terzo mandato «congelato» e la «cassa» dei Cinque Stelle – che al momento è divisa in mille rivoli tra comitati, fondi per la piattaforma e restituzioni – unificata e gestita dal futuro tesoriere (il mandato di Luigi Di Maio e in scadenza a breve).
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Nel Pd nasce l’area Bettini “Non chiamatela corrente”
Tema: PD

Nasce una nuova area, «socialista e cristiana», promossa da Goffredo Bettini «all’interno del Pd ma aperta all’esterno». Frutto di un’emancipazione al contrario: quella di un padre (politico) che decide di smarcarsi dal figlio [Zingaretti] per cominciare a parlare «con una voce propria», pur garantendogli «il massimo sostegno». Qualcosa che sa d’antico — dotato di manifesto, «rivista di battaglia» e scuola di politica «ad altissimo livello» per colmare il vuoto di elaborazione politico-culturale della sinistra italiana — ma almeno nelle intenzioni profondamente diverso. Non sia mai a qualcuno venga in mente di chiamarla corrente, lui che le ha sempre combattute. «Figuriamoci, non mi interessa affatto guidarne una», sorride sornione l’ex coordinatore nazionale del Pd, «anzi sarebbe persino imbarazzante creare l’ennesima componente che poi si riproduce nei territori e fa la conta di chi sta con me e chi non ci sta». Vola più alto, Bettini. Stufo di essere vissuto come il suggeritore di Zingaretti in servizio permanente. Di passare, ogni volta che parla, per il ventriloquo del segretario dem col rischio persino di litigarci quando (spesso) le sue ricette risultano indigeste, s’è messo in testa di rifondare l’identità e il profilo politico-culturale delle forze progressiste e del Pd.
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Economia e finanza

Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argenio Alberto 
Titolo: Slitta il Recovery Fund: disponibile solo dopo giugno – Il Recovery Fund slitta verso l’estate
Tema: Recovery Fund

«Non sarà possibile avere il Recovery Fund in funzione dal primo gennaio 2021 e anche il Bilancio Ue 2021-2027 sarà ritardato con possibili ripercussioni sugli esborsi». L’allarme arriva da fonti diplomatiche europee in relazione alle difficoltà nei negoziati tra governi e Parlamento Ue per il varo dei 750 miliardi decisi a luglio. Un rischio-ritardo di uno o due mesi che farebbe slittare i fondi all’estate. Un serio danno di immagine per l’Europa, anche se dal punto di vista economico non sarebbe drammatico in quanto i governi i soldi del piano di rilancio li hanno già inseriti nei bilanci 2021 e riceverli in primavera o in estate non farebbe una differenza enorme. Cruciale, invece, che i fondi siano spesi al meglio.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Paronetto Paolo 
Titolo: Dal Forum eurasiatico un appello contro i protezionismi – Forum Eurasiatico, appello contro il protezionismo
Tema: Globalizzazione

La crisi economica globale provocata dalla pandemia di Covid-19 può essere superata solo resistendo alle tentazioni protezionistiche e promuovendo al contrario la cooperazione internazionale, investendo risorse comuni per affrontare l’emergenza immediata e porre le basi per una crescita sostenibile nel medio-lungo termine. È il messaggio emerso dal confronto tra i partecipanti alla prima giornata del tredicesimo Forum Economico Eurasiatico che si è tenuta ieri a Verona. A discuterne, tra gli altri, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, il ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e Emma Marcegaglia, presidente e a.d. di Marcegaglia Holding. «Gli scambi e le relazioni internazionali sono essenziali per superare la crisi», ha confermato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. «L’Italia ne è convinta – ha aggiunto – e punta molto sul sostegno all’export, che significa sostenere in profondità il tessuto produttivo nazionale».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Licenziamenti, i sindacati chiamano il premier
Tema: Lavoro

La patata bollente del blocco dei licenziamenti potrebbe passare nelle mani di Giuseppe Conte. Il presidente del consiglio sta valutando la richiesta di Cgil, Cisl e Uil dopo il fallimento della trattativa, nella notte fra mercoledì e ieri, con i ministri dell’Economia e del Lavoro, Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo. I due avevano proposto di estendere il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021, per allinearlo alla scadenza dello stato di emergenza. Ma secondo i sindacati il blocco deve andare «di pari passo», come dice la leader della Cisl Annamaria Furlan, con la proroga della cassa integrazione, che lo stesso governo è pronto a concedere con la formula di ulteriori 18 settimane utilizzabili fino alla fine del prossimo giugno. In sostanza, secondo Cgil, Cisl e Uil, il blocco dovrebbe arrivare fino al 21 marzo per le aziende che stanno esaurendo la cig (terminerà a metà novembre per quelle che la stanno usando tutta) e che continueranno con le ulteriori 18 settimane, mentre il blocco dovrebbe andare oltre questa data per le imprese che invece avranno ancora settimane di cig da consumare fino a giugno. Un orizzonte troppo lontano, per Gualtieri, che dispone al momento di non più di 5 miliardi per la cig (bastano per le 18 settimane in più). Ma soprattutto il governo non vorrebbe tenere ingessato il mercato del lavoro troppo a lungo, col rischio di creare una bolla che esploderebbe con la fine del blocco, dando il via a un’ondata di licenziamenti.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide – Rogari Marco 
Titolo: Pensioni, slitta lo scudo anti recessione Piano Catalfo a rischio: costa 3 miliardi – Pensioni, verso lo slittamento della nuova clausola sul Pil
Tema: Pensioni

L’appuntamento con la nuova clausola anti-recessione per le pensioni è destinato a essere rimandato almeno di un anno. I costi dell’intervento annunciato dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che al lordo degli effetti fiscali potrebbero arrivare fino a 2,5-3 miliardi nel 2023 (per poi salire negli anni successivi), e le valutazioni sul meccanismo di salvaguardia già in vigore dal 2015, che resterà ancora in funzione per il prossimo anno, hanno aperto una discussione tra i tecnici del Governo. Il confronto dovrebbe portare a un congelamento della misura immaginata da Catalfo. Via libera intanto della Consulta al raffreddamento della perequazione degli assegni più elevati all’inflazione per il triennio 2019-2021. Stop invece a soli tre anni, sui cinque previsti, per il contributo di solidarietà sugli assegni superiori ai 100 mila euro lordi annui.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Visco: la crisi colpirà anche le banche – Visco: crisi senza precedenti, farà vittime anche tra le banche
Tema: Banche

Ci sono anche le banche tra le potenziali vittime dello shock pandemico. L’allarme è stato lanciato dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. La prevedibile crescita dei crediti deteriorati, ha detto Visco intervenendo a una videoconferenza sulla stabilità finanziaria organizzata con l’Università Bocconi, deve spingere gli istituti a «incrementare gli accantonamenti». Massima attenzione, inoltre, va rivolta anche all’alto indebitamento delle imprese non finanziarie. Bisogna evitare – è stato il ragionamento – che una rimozione troppo rapida del sostegno crei un effetto di razionamento del credito che può a sua volta mettere a repentaglio la velocità della ripresa. La seconda eredità è l’alto indebitamento delle imprese non finanziarie, che apre una sfida a medio termine: «Potrebbe portare a problemi di eccesso di debito generalizzato che ridurrebbe gli investimenti, indebolirebbe la competitività e ostacolerebbe la crescita economica». In questa prospettiva secondo Visco sarebbero necessarie «misure di rafforzamento del capitale da parte dei governi per ridurre la leva finanziaria delle imprese e aumentare la loro capacità di pagare i debiti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Saldutti Nicola 
Titolo: Montezemolo: nessuna strategia per la ripresa – «Il Paese è fermo, basta annunci Senza aiuti subito Italo chiude»
Tema: 
Intervista a Luca Cordero di Montezemolo
«Non ci siamo. Non disconosco certo l’impegno del governo ma bisogna dirci la verità: il Covid è l’emergenza assoluta, ma non vorrei che diventi anche il paravento per non affrontare di petto con urgenza problemi economico sociali del Paese». Luca Cordero di Montezemolo ha visto il premier Conte in tv domenica, come milioni di italiani: «So che è difficile, ma mi sarei aspettato interventi molto più drastici e meno confusi per i cittadini. Cosa si può fare o no, non è per niente chiaro. Oggi emerge un paese bloccato, che vive alla giornata, senza una visione. Vedo bonus, sussidi, aiuti, troppi annunci che restano tali, ma nessuna strategia di politica economica. […] bisogna guardare anche al domani, non solo all’emergenza». E sui trasporti e i treni ad alta velocità: «Se non arrivano in tempi brevi i fondi promessi, Italo sarà costretto a fermarsi».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Serafini Marta 
Titolo: La Spagna e la Francia superano il milione E Berlino chiude a gran parte dell’Italia
Tema: Diffusione Covid in Ue

Continua la corsa del coronavirus in Europa. Con i suoi quasi 17mila nuovi positivi, la Spagna è il primo Paese dell’Europa occidentale a superare la soglia di un milione dI casi ufficiali. «Siamo in una seconda ondata e in varie zone del nostro Paese non è sotto controllo», «bisogna intraprendere misure drastiche», ha dichiarato il ministro della Salute spagnolo, Salvador llla. Segue la Francia: in tutto, dall’inizio dell’epidemia, si sono registrati 1.000.369 casi con 34.210 morti, mentre ieri sono stati 40 mila i nuovi positivi in sole 24 ore. II primo ministro francese Jean Castex ha annunciato l’estensione del coprifuoco notturno, già in vigore a Parigi e Marsiglia, a 54 delle sue 101 aree amministrative e più di due terzi della popolazione. II premier ha evidenziato inoltre che, durante la «seconda ondata» di coronavirus, i tassi di infezione sono aumentati del 40 per cento in una settimana e ora si attestano intorno al 251 ogni 100 mila abitanti a livello nazionale. Intanto per la prima volta in Germania si sono superati i 10 mila nuovi casi, precisamente 11.287 contagi in un solo giorno. II Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco, ha dichiarato «a rischio» dodici zone italiane: per chi entra in Germania da Lazio, Lombardia, Umbria, Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sardegna e la provincia di Bolzano scatta l’obbligo di quarantena. Oltre all’Italia, la Germania ha inserito anche l’Austria tra le nazioni a rischio emettendo un avviso di viaggio. In Belgio l’ex capo del governo e vicepremier e ministro degli Esteri del nuovo governo del Belgio, Sophie Wilmès, è stata ricoverata in terapia intensiva in un ospedale di Bruxelles. La quarantacinquenne era risultata positiva al Covid-19 sabato scorso. Particolarmente grave resta la situazione in Repubblica Ceca, dove ieri sono stati registrati 14.968 nuovi casi; e dove il tasso di contagi è il più alto del continente con un numero di morti in rapidissima crescita.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gaggi Massimo 
Titolo: Gli attacchi hacker iraniani irrompono nelle elezioni Usa – Attacchi hacker russi e iraniani: nel mirino gli elettori democratici
Tema: Elezioni Ue
Gli attacchi hacker russi e iraniani tornano a scuotere le presidenziali americane. Nel mirino gli elettori democratici. Ma gli alleati del presidente Donald Trump sostengono che è una mossa per mobilitare il popolo di Joe Biden. Minacce per mail agli elettori democratici firmate Proud Boys, la milizia di ultra destra pro-Trump.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Trump in pressing sul capo dell’Fbi “Indaga su Biden”
Tema: Elezioni Usa
I Biden sono «una famiglia criminale». L’Fbi dovrebbe metterli sotto inchiesta e annunciare di averlo fatto, come era accaduto nel 2016 con l’indagine sulle mail di Hillary Clinton, riaperta a pochi giorni dalle presidenziali. È l’ultimo colpo basso su cui sta puntando Trump, incluso il dibattito di ieri sera a Nashville, per cercare di cambiare la dinamica di un’elezione che a meno di due settimane dal voto continua a vederlo in svantaggio tanto a livello nazionale, quanto negli stati chiave. Poche ore prima dell’ultima sfida televisiva, il «Washington Post» ha scritto che il capo della Casa Bianca, se verrà rieletto, caccerà il direttore dell’Fbi Wray e il segretario alla Giustizia Barr. Motivo: hanno resistito, almeno finora, alle sue pressioni per mettere sotto inchiesta Hunter Biden e Joe. Trump accusa il figlio del rivale di aver approfittato del ruolo del padre quando era vice presidente per concludere affari illegali in Ucraina e Cina.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: Fondi dirottati ai tre fratelli Becciu indagato per peculato
Tema: Città del Vaticano

La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati l’ex numero due della segreteria di Stato vaticana, Angelo Becciu. L’accusa è peculato. Un passo nato dalla rogatoria inviata ai magistrati capitolini dai promotori di Giustizia della Santa Sede che indagano sui presunti affari illeciti del 72enne. Secondo l’accusa, Becciu avrebbe dirottato circa 700mila euro dalle casse vaticane ai suoi tre fratelli schermandoli dietro operazioni di facciata. I soldi sarebbero stati attinti direttamente dall’Obolo di San Pietro e con questa contestazione, che troverebbe riscontro anche nelle confessioni del funzionario della segreteria, monsignor Alberto Perlasca (che riceveva dal suo superiore le disposizioni per i bonifici) papa Francesco ha privato Becciu del cardinalato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  m.e.v. 
Titolo: Becciu indagato dai pm vaticani “Peculato” – “Peculato per i soldi ai fratelli” Becciu indagato dai pm vaticani
Tema: Città del Vaticano

Il promotore di giustizia ha chiesto ai pm capitolini (che stanno per delegare accertamenti alla Guardia di Finanza) di ricostruire i rapporti tra la Caritas di Roma e la Angel’s, amministrata da Mario Becciu che produce la birra Pollicina. La società ha infatti stretto un accordo di partnership per poter apporre il marchio della Caritas Roma sull’etichetta della bionda, impegnandosi in cambio a donare alla Fondazione il 5 per cento del fatturato delle vendite. Un contratto secondo Oltretevere poco chiaro e che è stato contestato all’ex braccio destro del Pontefice e che rischia di avere anche, in Italia, profili di illegittimità fiscale. Peraltro, rimane da chiarire se il denaro concordato sia stato effettivamente girato alla Fondazione. Nel mirino degli inquirenti c’è anche la diocesi di Ozieri e la Spes, cooperativa il cui titolare è un altro Becciu, Tonino.
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