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SINTESI IN PRIMO PIANO – 24 maggio 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Coronavirus, nuova stretta contro la movida.
– Aiuti Europei, i Paesi del Nord contro il patto franco-tedesco.
– Caso Palamara, Salvini attacca: “Silenzio indecente”.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fiano Fulvio – Frignani Rinaldo 
Titolo: Piazze piene, stop dei sindaci – «Troppa gente nelle strade» Movida, la stretta dei sindaci
Tema: Coronavirus in Italia

Molti sindaci, dopo le immagini delle piazze e delle spiagge piene venerdì sera, hanno deciso di fare marcia indietro rispetto alle prime riaperture. Nell’ultimo documento al governo il Comitato tecnico scientifico ha messo in guardia contro il rischio che riesplodano i contagi e ha chiesto il pugno duro nei confronti di chi crea raduni pericolosi. Un appello alla responsabilità è arrivato anche dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: “Prima di questa apertura gli italiani sono stati corretti, si sono dimostrati molto responsabili, ma oggi la difficoltà arriva dalla movida: i ragazzi, dopo tanto tempo a casa, hanno perso i limiti che si erano dati. Mi auguro — ha aggiunto — che il senso di responsabilità riemerga”. Fra i primi cittadini più attivi nel fermare gli eccessi della movida c’è quello di Brescia, una delle città più colpite dall’epidemia: Emilio Del Bono ha ordinato da ieri la chiusura dei locali di piazza Arnaldo alle 21.30 anziché alle 24. Analogo provvedimento a Perugia con chiusura alle 21 fino al 7 giugno. Più in generale il governatore della Lombardia Attilio Fontana si è detto pronto a nuove restrizioni, dopo “le foto, i video e le notizie arrivate nelle ultime ore”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzarini Fiorenza 
Titolo: Nuovi contagi, 2 su 3 in Lombardia Il giallo sui numeri del report Iss
Tema: Coronavirus in Italia

Nel monitoraggio del ministero della Salute sull’epidemia da coronavirus, mancano 1390 morti rispetto al dato reale. Un’omissione clamorosa, tenendo conto che quel documento è la base utilizzata dal governo per decidere le riaperture e dal 3 giugno per stabilire se sia possibile andare in una Regione diversa da quella di residenza. Da due settimane, il ministero dirama ogni venerdì il monitoraggio che sulla base di 21 punti elaborati da due algoritmi fotografa l’andamento del virus. I dati vengono trasmessi dalle Regioni e poi assemblati dai tecnici ministeriali. L’ultimo monitoraggio contiene la tabella aggiornata al 21 maggio e il numero dei morti è 31.o96. Nella tabella diramata dalla Protezione civile relativa allo stesso giorno il numero dei morti è 32.486, 1.390 in più. Come è possibile una simile differenza? L’ISS afferma che le informazione alla base del bollettino settimanale “hanno un ritardo rispetto a quelle comunicate tempestivamente alla Protezione civile. I dati del bollettino di ieri inoltre si riferivano ai dati estratti giovedì 21 e ricevuti mercoledì. La differenza è quindi attesa ed in linea tra i due sistemi di raccolta dati”. Una replica che in realtà conferma la confusione nella raccolta dei dati e dunque la loro attendibilità.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Venturi Ilaria 
Titolo: A scuola con la mascherina – Un metro tra i banchi e obbligo di mascherina ma non alla lavagna
Tema: Coronavirus in Italia

Cominciano a delinearsi le indicazioni sulle modalità con cui le scuole riapriranno da settembre: mascherine obbligatorie dalla primaria alle superiori, da tenere sempre in classe (eccetto che durante le interrogazioni) e distanza tra i banchi di un metro. Per i bambini dai 3 ai 5 anni, mascherina non obbligatoria. Niente guanti per entrare in classe, ma tanto gel igienizzante per le mani. SI potrà mangiare a scuola, ma per le mense varranno le regole dei ristoranti. Si entra dalle 8 alle 10, ogni mezz’ora, a gruppi, anche se molto dipende dal numero di studenti dl ciascun istituto. II rapporto è pronto. Domani arriverà sui tavoli del ministero dell’Istruzione, poi sarà presentato ai sindacati. II Comitato tecnico scientifico, che lavora in parallelo con i ministri di Istruzione e Salute, confida di chiudere martedì, dopo l’ultimo giro di consultazioni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cassese Sabino 
Titolo: Regioni e virus – Le regioni e la pandemia
Tema: Coronavirus in Italia

Si susseguono giudizi negativi sull’operato delle regioni durante la pandemia da covid. Erano state disegnate come enti con compiti legislativi, perché esercitassero normalmente le loro funzioni amministrative delegandole a comuni e province o avvalendosi dei loro uffici: così disponeva la Costituzione. Sono invece diventate corpi amministrativi, anche per colpa dell’alluvionale, straripante legislazione nazionale.  I politici regionali si sono allineati a quelle grandi forze centralizzatrici che sono i partiti politici. La situazione è stata aggravata dalla presidenzializzazione regionale del 1999 (elezione diretta dei presidenti), che ha prodotto uno squilibrio tra governo nazionale istituzionalmente forte e politicamente debole, da un lato, e vertice regionale politicamente forte ma finanziariamente debole, dall’altro. Così abbiamo visto i presidenti regionali ogni giorno in televisione, in colloquio con il proprio popolo e in polemica con il governo nazionale (ma finendo ora sul banco degli accusati). Dovevano invece concertarsi tra di loro e con il governo nazionale. A questo scopo erano state istituite apposite conferenze, delle regioni e di regioni e Stato. Hanno invece alimentato conflitti, con atteggiamenti rivendicazionisti, rivolgendosi alla Corte costituzionale (divenuta giudice di conflitti, piuttosto che di diritti) o portati al Parlamento nazionale.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Grignetti Francesco 
Titolo: L’affare Palamara manda in crisi l’Anm Si dimettono i vertici – Caso Palamara, nuovo terremoto Va in crisi l’Associazione magistrati
Tema: Caso Palamara

Non si placa lo scossone provocato dal caso Palamara. Le ultimissime rivelazioni, con messaggini compiacenti e compiaciuti tra l’ex presidente e tanti suoi colleghi, anche insospettabili, anche di correnti diverse dalla sua, hanno fatto saltare gli equilibri interni all’Anm. Di ieri sono le dimissioni di Luca Poniz e Giuliano Caputo. Tutto perché le due correnti non sono riuscite a trovare un accordo su un documento che dicesse qualche parola di vera autocritica sull’andazzo che ormai imperversa in magistratura. Le intercettazioni hanno dipinto un quadro plumbeo per la magistratura, con comportamenti al limite del codice deontologico, che hanno già portato alle dimissioni del capo di gabinetto del ministro, Fulvio Baldi che al suo amico Palamara certificava che avrebbe “sistemato chiunque”. Alla fine della giornata, non c’è più una maggioranza dentro l’Anm. Ci saranno ora 24 ore di riflessione per capire come gestire questa difficile fase elettorale. Le correnti si sono date nuovo appuntamento domani.
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Testata:  La Verita’ 
Autore:  Gandola Giorgio 
Titolo: Intervista a Matteo Salvini – «Sul vostro scoop è sceso il silenzio degli indecenti ma il muro rosso cadrà» – «Sul vostro scoop il silenzio degli indecenti»
Tema: Caso Palamara

Le parole di Matteo Salvini a commento del recente caso Palamara: “Più delle frasi di Palamara mi ha impressionato il silenzio vergognoso e complice dei media italiani. Timidi trafiletti sui giornali, qualche secondo dei telegiornali. Se le stesse parole fossero state indirizzate a un ministro del Pd o del M5s oggi ci sarebbero processi, indignazione, speciali dei tg, caschi blu. Trovo che sia una complicità silenziosa. È una vergogna, ma ci sono abituato”, dice l’ex ministro dell’Interno. E ancora: “Il problema non è Salvini, ma il cittadino italiano. Che da oggi ha il diritto di pensare che non sarà giudicato in base alla legge ma in base alle simpatie e al colore politico”. Prosegue il leader leghista: “Devo dire che sia giudici sia pm mi hanno espresso solidarietà e sostegno. Ci sono tanti professionisti di valore che non vedono l’ora di liberarsi delle correnti e delle pastette. Il monolite rosso non c’è e questo apre alla speranza”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Fazzo Luca 
Titolo: I silenzi di Mattarella – Pressioni, sms e nomine Il silenzio del Quirinale nella guerra delle toghe
Tema: Caso Palamara

Chi in questi mesi ha potuto percepire gli umori del presidente della Repubblica per lo scandalo che scuote il Consiglio superiore della magistratura ne ha colto la piena consapevolezza della gravità della situazione. Una preoccupazione resa esplicita a giugno dell’anno scorso, quando l’esplosione della vicenda portò alle dimissioni di mezzo Csm. Più taciturna adesso, davanti alle intercettazioni depositate dalla Procura di Perugia al termine dell’indagine a carico del pm Luca Palamara. Intercettazioni che, insieme a un universo di intrallazzi e di cattiverie, chiamano in causa la stessa figura del capo dello Stato. Ora Mattarella si trova davanti alle prove esplicite del malcostume che regnava nell’organismo da lui stesso presieduto. Oggi Mattarella si trova davanti alla difficile scelta tra il difendere il suo portavoce Stefano Erbani, rivendicandone i comportamenti, o scaricarlo. Per ora non è accaduta nessuna delle due cose.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Roma, la battaglia sul bis di Raggi Zingaretti a caccia di un candidato
Tema: Campidoglio

Il Pd al momento non ha ancora deciso chi scenderà in campo per la corsa al Campidoglio. Zingaretti però nei giorni scorsi ha sgomberato il campo da ogni ipotesi di sostegno ad una eventuale ricandidatura della Raggi. Il che però non significa negare una collaborazione con il M5S. Zingaretti ha intenzione di approcciare il problema in maniera pragmatica. Infatti si ricorda bene come siano fallite le trattative con i 5 Stelle per trovare candidati comuni alle Regionali. Perciò, tanto più che alle Comunali vi sara il doppio turno, immagina che ai nastri di partenza II Pd e i suoi alleati si presenteranno con un candidato in proprio e lo stesso faranno i grillini. L’importante è riuscire a far convergere voti al ballottaggio. Si tratta perciò di trovare un candidato che possa non dispiacere nemmeno ai 5 Stelle, i quali a Roma hanno subito un crollo verticale, ma detengono pur sempre un 12-15%. Dal Nazareno filtrano due nomi: Enrico Letta e David Sassoli. Il problema per i dem si porrebbe qualora la Raggi riuscisse ad arrivare al ballottaggio.
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Testata:  Giorno – Carlino – Nazione 
Autore:  Brambilla Michele 
Titolo: Intervista a Silvio Berlusconi – Berlusconi chiude le porte a Conte «Sono quattro sinistre, diversi da noi»
Tema: Scenario politico

Silvio Berlusconi critica le strategie del governo per la fase due dell’emergenza coronavirus: ” Un milione di lavoratori autonomi non hanno ancora visto i 600 euro, tre milioni di dipendenti aspettano ancora la cassa integrazione. Quasi nessun imprenditore ha visto i prestiti garantiti dallo Stato. Eppure il fattore tempo è fondamentale. Come è fondamentale uno choc fiscale per far ripartire l’economia”. Sulla manifestazione convocata da Lega e Fratelli d’Italia per il 2 giugno però Berlusconi frena: “lo sentivo e sento la responsabilità di evitare rischi e soprattutto quella di non dare cattivo esempio agli italiani che già hanno dovuto subire una rinuncia per il rinvio della tradizionale parata delle Forze Armate, che pure è popolarissima. Perciò ho chiesto di strutturare la manifestazione in una serie di atti puramente simbolici, evitando ogni possibilità di assembramento”. Infine un giudizio sulla posizione europea del governo: “Le nostre posizioni sull’Europa sono coerenti con la nostra cultura liberale, cristiana, garantista ed europeista. I padri dell’Europa, De Gasperi, Adenauer, Schuman, sono anche i nostri punti di riferimento. Proprio per questo, da opposizione responsabile, nell’emergenza abbiamo tenuto quel comportamento. Ma il governo delle quattro sinistre è del tutto incompatibile con noi e inadeguato per il Paese”.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dominelli Celestina 
Titolo: Garanzie Sace: 160 milioni già emessi Ovs in pole
Tema: Coronavirus, le misure economiche

Finora le richieste per la “garanzia Italia” targata Sace già ricevute ed emesse in poche ore, attraverso la piattaforma digitale dedicata, hanno superato quota 20 per un ammontare di 160 milioni. E, in rampa di lancio, c’è la prima operazione con procedimento ordinario che il decreto liquidità prevede per le società con fatturato pari o superiore a 1,5 miliardi e con più di 5mila dipendenti e che riguarderà il gruppo Ovs. “La nostra azienda può contare su parametri economico-finanziari solidi e non si è trovata in una condizione di sofferenza nei confronti dei fornitori di beni e servizi che hanno compreso la delicatezza del momento e ci hanno dato il tempo di poterci riorganizzare finanziariamente – spiega Stefano Beraldo, alla guida del gruppo da 15 anni – Un segnale di fiducia importante nei confronti di un’azienda come Ovs che ha il suo merito di credito e che in questi anni ha agito da consolidatore del mercato”. A stretto giro, dunque, Ovs dovrebbe ricevere l’ok al finanziamento garantito, il primo caratterizzato dal procedimento ordinario che, come prescrive il decreto liquidità, ha comportato un’istruttoria della Sace a valle della richiesta di garanzia del pool di banche e che sarà chiuso con un decreto del ministero dell’Economia.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Rogari Marco 
Titolo: Modifiche al decreto Rilancio: ecobonus a tutte le seconde case – Cig con orizzonte a dicembre e bonus affitti più robusto
Tema: Coronavirus, le misure economiche

I gruppi parlamentari sono già in pressing per correggere i 266 articoli del decreto Rilancio e lo stesso Governo ha in cantiere alcune modifiche. Prima fra tutte quella sugli aiuti per le zone rosse che saranno rafforzati senza prevedere più alcuna esclusione. Ma si lavora anche al rafforzamento, o all’estensione, del credito d’imposta 60% sugli affitti di beni strumentali all’attività di impresa o professionale, e al miglioramento della misura sul taglio da 600 milioni sulle bollette elettriche delle Pmi. Ma nella maggioranza (soprattutto nel Pd), e nello stesso governo, si guarda anche alla Cassa integrazione. L’obiettivo non ancora dichiarato, ma destinato ad essere al centro di vari emendamenti, è di garantire la “copertura” ai lavoratori fino a tutto dicembre. Sul tavolo infine l’ipotesi di rendere utilizzabile Eco e Sismabonus al 100% per tutte le seconde case (“unifamiliari” comprese).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tucci Claudio 
Titolo: Professionisti: dal Mef no al fondo perduto, ma indennizzi veloci
Tema: Coronavirus, le misure economiche

Marco Leonardi, consigliere del ministro Gualtieri, spiega che “nel decreto rilancio i professionisti prendono le indennità previste dall’Inps e dalle casse professionali ma non l’indennizzo dell’agenzia delle Entrate per le imprese. Certo, il parlamento è sovrano, e le sue decisioni saranno rispettate. Ma il governo ha seguito una ratio ben precisa per assicurare i giusti ristori a tutti soggetti colpiti dall’emergenza sanitaria”. Per i professionisti, quindi, secondo il governo l’indennizzo è lo strumento più equo: per il mese di marzo, ha reso noto Leonardi, hanno preso i 600 euro 470 mila ordinisti. Oggi la platea si è allargata, per via della soppressione del requisito dell’iscrizione esclusiva alla cassa professionale. Chiosa Leonardi: “Abbiamo pensato non fosse possibile escludere dagli indennizzi un bar o un parrucchiere organizzato come una ditta individuale (per cui il titolare è un commerciante o un artigiano e quindi ha ricevuto i 600 di marzo e di aprile), mentre un bar o un parrucchiere del tutto simile che è organizzato come una società di persone odi capitali lo riceve. Per questa ragione, abbiamo introdotto il fondo perduto per le imprese anche per artigiani e commercianti”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Inflazione ai minimi nonostante i rincari alimentari – Paniere scosso da spinte opposte ma l’inflazione resta ai minimi
Tema: Inflazione

Difficile dire dove si fermerà la corsa dei prezzi del 2020, visto che persino la loro stima è diventata complessa con un lockdown che ha congelato contemporaneamente domanda e offerta. Ad aprile Istat ha fotografato un’inflazione acquisita dello 0,1%, in linea con l’aumento su base mensile. L’anno scorso l’acquisito di aprile era +0,6%. La Commissione europea prevede per l’Italia un -0,2% quest’anno e un +0,7% per il prossimo, una stima che trova conferma sia nelle indagini sulle aspettative delle imprese effettuate da Bankitalia sia nei rendimenti a due anni degli inflation swap di aprile per l’Euro area (-0,1%). Ma questa caduta degli indici non vale per tutte le componenti. Se per gli energetici, che pesano circa il 9%, l’inflazione acquisita segna ora un -7,7%, per alimentari e alcuni prodotti semi-durevoli (oltre il 30% del paniere) la corsa è in tutt’altra direzione: tra un +2,3 e un +3,6%.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: “Prestiti, non regali” I falchi del Nord gelano l’Italia sul rilancio europeo
Tema: Europa

Olanda, Austria, Danimarca e Svezia bocciano il patto franco-tedesco sugli aiuti europei appoggiato dall’Italia. “Non possiamo essere d’accordo – scrivono – con qualsiasi strumento che porti alla mutualizzazione del debito o a un significativo aumento del bilancio dell’Unione”. La controproposta dei paesi del Nord arriva a mettere pressione sul piano sul Recovery fund che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, pubblicherà mercoledì. I quattro avanzano l’idra di un Emergency Recovery Fund basato sui «prestiti da restituire» e comunque da subordinare a «un forte impegno alle riforme e al quadro finanziario», dal sapore rigorista. Dura la replica italiana, con il ministro Amendola che dice: “Una recessione così dura richiede proposte ambiziose come il Recovery Fund. Il documento è inadatto, serve più coraggio dalla Commissione europea”. L’Italia è convinta di poter spaccare il fronte ostile, giocando di sponda con Parigi e Berlino. La lettera dei “frugali” non contiene cifre e sembra una reazione obbligata al patto sui 500 miliardi tra Macron e Merkel.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco 
Titolo: La sfida del Nord a Merkel e Macron “Prestiti vincolati e niente sussidi”
Tema: Europa

Anche i più ottimisti sono ormai convinti che il piano che verrà presentato mercoledì da Ursula von der Leyen difficilmente otterrà il via libera dai 27 governi. Serviranno settimane di trattative, forse mesi. Perché la distanza tra le capitali è abissale e la contro-proposta presentata ieri da Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia lo ha certificato una volta per tutte: i quattro ribadiscono i loro “no”: alla mutualizzazione del debito, a un aumento significativodel bilancio Ue e ai sussidi a fondo perduto. Al contrario, propongono un fondo d’emergenza temporaneo (massimo due anni, non rinnovabili) attraverso il quale prestare soldi ai Paesi in difficoltà, da spendere per scopi precisi, in cambio di riforme e disciplina di bilancio. Ora spetta a Ursula von der Leyen cercare una sintesi tra le due proposte. Ma è veramente difficile trovare punti in comune. Gli unici sembrano essere sulla tempistica e sulle condizionalità. I quattro riconoscono la necessità di anticipare alcune risorse al 2020, senza aspettare l’entrata in vigore del bilancio 2021-2027. Ma il problema è che non sarà semplice trovare un accordo entro l’estate.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Tulle le opzioni di Conte Ma il premier resta fermo bloccato dal Movimento
Tema: Europa

Il premier Conte sembra bloccato dall’ideologia del M5S su due partite importanti: il Mes e il caso Atlantia. Sul Mes, la questione viene trattata prima sul versante politico, poi su quello tecnico, senza ammettere che consentirebbe alle nostre finanze almeno 7 miliardi di euro di risparmi. Forse anche per questo il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha scritto una lettera al leader del Pse, Sergei Stanishev, chiedendo di fare pressioni su due dei Paesi che si oppongono ai prestiti a fondo perduto del Recovery Fund. Sono Svezia e Danimarca che, seppur a guida socialista non stanno seguendo le indicazioni della famiglia socialista. E il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola ha twittato: «Una recessione così dura richiede proposte ambiziose e innovative come il Recovery Fund. A rischio ci sono mercato interno e i suoi benefici per tutti gli europei. Il documento dei paesi “frugali” è difensivo e inadatto. Serve più coraggio dalla Commissione Ue». L’iniziativa è presa. Se servirà a scalfire la posizione dei 4 Paesi, si vedrà nei prossimi giorni. E anche sulla questione concessioni autostradali, la dinamica è simile, M5S è spaccato e Palazzo Chigi è paralizzato: Conte ha da quattro mesi sul tavolo tutte le opzioni per una trattativa di rinnovo o revoca delle concessioni ad Atlantia, ma non le porta in Consiglio dei ministri perché i grillini sono divisi.
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Testata:  Avvenire 
Autore:  Arena Cinzia 
Titolo: Intervista ad Enzo Moavero Milanesi – Ue, il contropiano Moavero: spendere – «L’Italia predisponga un progetto di spesa»
Tema: Europa

Mercoledì prossimo la Commissione europea ufficializza la sua proposta sul Recovery fund, il fondo per la ripresa economica dopo la crisi. Le incognite e le frizioni sul tavolo sono ancora molte. Per Enzo Moavero Milanesi, già ministro degli Affari europei nei governi Monti e Letta e degli Affari esteri e Cooperazione nel governo Conte 1, noi italiani dovremmo mettere da parte l’ideologia a favore di progetti dettagliati e soprattutto, strategie di lungo periodo: “È stucchevole la diatriba sugli Eurobond: obbligazioni garantite a livello europeo già esistono, come quelle emesse dalla Bei. Il conflitto radicale è sulla condivisione fra gli Stati dell’eurozona dei debiti pubblici esistenti: arduo da risolvere come ci insegna la fiaba della cicala e della formica. Ma ora, finalmente, ci si concentra sull’emissione di titoli di debito europeo per finanziare investimenti. Credo molto in questa opportunità, che ho a lungo sostenuta: fare un piccolo debito Ue, garantito da tutti gli Stati membri, per investimenti produttivi, utili a tutti”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: Intervista a Lars Feld – Feld “I soldi arriveranno ma Roma non può illudersi Dovrà ridurre il suo debito”
Tema: Europa

Lars Feld, capo dei “saggi” che consigliano il governo tedesco, commenta la proposta di un Recovery Fund da 500 miliardi: “Non condivido né l’entusiasmo né le stroncature. Non ci saranno permanentemente più soldi perla Ue, né una perenne possibilità di indebitamento. ll Fondo è temporaneo. Emetterà bond, ma non avranno una durata maggiore di dieci anni. Non bisogna dimenticarsi che andranno fatti dei compromessi con gli altri Stati membri. E l’Austria, l’Olanda, la Svezia e la Danimarca faranno in modo che si tratti di un’iniziativa temporanea. Inoltre sarà innestata nel sistema dei fondi strutturali. Non funzionerà come cofinanziamento, certo, ma andrà direttamente alle aziende e a determinate istituzioni in base a criteri prestabiliti, e non a finanziare i conti pubblici. E questo è anche un argomento contro i critici: non è l’apertura delle cataratte, è temporaneo, non sono eurobond ma garanzie degli Stati”. E ancora: “Non penso che si potrà fare a meno di dare una parte di quei soldi sotto forma di trasferimenti, anche se una parte verrà trasformata in prestiti. Un altro compromesso potrebbe imporre delle condizionalità legate al semestre europeo. Cioè che si introducano impegni più chiari per una riduzione del debito pubblico. Non possiamo andare avanti così, senza che in particolare l’Italia abbassi il debito”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: M5S all’attacco, il governo si spacca su Autostrade – M5S contro Autostrade e De Micheli
Tema: Autostrade

Tensioni nel governo sul caso Autostrade. Ieri il viceministro dei Trasporti Cancelleri (M5S) ha attaccato la ministra De Micheli (Pd) con l’accusa di aver costruito il dossier sulla concessionaria impostando la revisione della Convenzione. Cancelleri dice che il testo non è stato presentato «né ai Cinque Stelle, né a Conte». Sparando ad alzo zero verso Atlantia per «la logica del ricatto» che ci sarebbe dietro allo stop «agli investimenti programmati senza la garanzia dello Stato». E un inatteso muro contro muro dentro al ministero chiave dove figura il dipartimento di Vigilanza sul sistema delle concessioni autostradali. Il destino di Autostrade finisce dunque per sovrapporsi al nodo della garanzia dello Stato chiesta dal gestore per ottenere dalle banche un prestito da 1,25 miliardi. Alimentando un vespaio di polemiche che fanno seguito a quelle per il finanziamento chiesto da Fiat-Chrysler. Aspi rigetta la accuse, ribadendo la necessità di “avere risposte certe”. Risposte che sarebbero contenute nel dossier della De Micheli. Avrebbe dovuto essere presentato in Consiglio dei ministri, ma non è stato mai calendarizzato perché nessuno vuole prendersi l’onere di una decisione piena di trappole.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rosaspina Elisabetta 
Titolo: La Spagna prudente prova la riapertura E a luglio ok ai turisti
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

In Spagna da domani riaprono bar e ristoranti, mentre il governo ha dato il via libera alla ripresa del campionato di calcio a porte chiuse dal prossimo 8 giugno. Madrid quindi segue le orme di Roma a distanza di circa 7/10 giorni. A indurre il governo spagnolo alla riapertura, anche la pressione dei grandi operatori turistici, dopo che le organizzazioni di viaggio internazionali hanno iniziato a orientare i propri clienti verso Italia, Grecia e Portogallo. Perfino l’Austria, pur mantenendo chiuso Il Brennero ai suoi cittadini, ha aperto un «corridoio» ai tedeschi diretti in Italia. Alla Spagna, confinata e incerta, rischiavano di restare solo briciole. Il numero dei nuovi contagi (361) e quello dei morti (48 nelle ultime 24 ore) sono in calo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ginori Anais 
Titolo: Europa tra corridoi e quarantene Il risiko dei viaggi dopo il virus
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Il ritorno alla libera circolazione in Europa è ancora incerto. L’Italia ha giocato d’anticipo, annunciando la data del 3 giugno, il Regno Unito ha appena frenato, imponendo l’obbligo di quarantena dall’8 giugno, mentre la Spagna riaprirà solo dal 1 luglio. In Portogallo confini riaperti dal 15 giugno, con Easyjet che ha già annunciato la irpresa dei voli per Lisbona e Oporto da quella data. Al contrario l’Olanda per adesso continua a «scoraggiare ogni tipo di viaggio». Il turismo è il tema sul tavolo dei diversi governi, con il rischio di “bolle turistiche” tra nazioni limitrofe come i Paesi baltici o dell’Est che finirebbero per penalizzare tutti gli altri.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Mosseri Daniel 
Titolo: A Francoforte 40 nuovi casi per colpa di una messa
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

La conferma alla stampa è arrivata dal Gesundheitsamt di Francoforte, l’ufficio d’igiene della capitale finanziaria tedesca. In città sono stati registrati oltre 40 nuovi casi di coronavirus, tutti legati allo stesso evento pubblico, una messa alla Kirchengemeinde der Baptiste, la chiesa battista cittadina. Nel dare la notizia, il direttore del Gesundheitsamt, René Gottschalk, ha indossato le vesti del pompiere: «La maggioranza delle persone colpite non ha gravi sintomi».Quello di Francoforte non è un caso isolato: anche a Hanau, 30 km più a ovest, 16 persone hanno contratto il virus durante una funzione religiosa. Il risveglio del virus ha spinto l’amministrazione cittadina a cancellare una funzione pubblicata organizzata presso lo stadio Herbert-Dröse per la comunità musulmana locale.
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Testata:  Giornale Controstorie 
Autore:  Formicola Lorenza 
Titolo: Le rivolte del lockdown che spaventano i francesi
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Tre giorni di subbuglio in Francia: un accoltellamento a morte tra il 18 e il 19 maggio in un centro di accoglienza per immigrati a Ris-Orangis; a nord i Parigi, a Argenteuil, sei arresti, dopo due giorni in cui tutta la città veniva messa a ferro e fuoco in seguito alla morte di un giovane di una gang di motociclisti. La quarantena francese ha dimostrato ancora una volta le tensioni latenti nella società. A Le Havre, a Évreux, a Bordeaux, a Villiers-sur-Marne, a Mantes-la-Jolie, a Chanteloup-les-Vignes, a Villeneuve-la-Garenne, a La Coumeuve, a Trappes, a Grigny gli episodi di violenza urbana sono diventati quotidiani durante il confinement alla francese. Già a marzo, all’inizio del lockdown, erano scoppiati incidenti in tutta la Francia: furti, vandalismo e violenza urbana nelle cosiddette «aree sensibili». E il sindacato di polizia lancia l’allarme: “A oggi, l’unico segnale in termini di decisioni giudiziarie è stato il rilascio di migliaia di trasgressori per alleviare la congestione nell’ambiente carcerario. Li troveremo domani nel mezzo di disordini reali, se la situazione peggiorerà?”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Clausi Chiara 
Titolo: Al-Sisi inventa la Covid-tax Tolto l’1% agli stipendi
Tema: Egitto

Il governo egiziano non ha saputo resistere alla tentazione di far pagare la crisi ai cittadini. II disegno di legge appena approvato prevede una detrazione dell’ 1 per cento degli stipendi per 12 mesi, per attutire l’impatto della pandemia sulle finanze del Paese.L a misura impone nello specifico la tassa ai dipendenti sia nel settore pubblico che privato con un reddito netto mensile superiore a 2mila sterline egiziane, circa 125 dollari. Mentre una tassa dello 0,5 per cento verrà detratta dalle pensioni statali. Finora in Egitto il virus ha ufficialmente ucciso 696 persone mentre i casi totali confermati sono 15.003. La pandemia ha bloccato il turismo e innescato una grande fuga di capitali, e limitato le rimesse dagli egiziani che lavorano all’estero.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Da Rin Roberto 
Titolo: Il Brasile riorganizza le filiere produttive – Schiacciato dal Covid il Brasile riorganizza le filiere produttive
Tema: Brasile

Il presidente Jair Messias Bolsonaro guida un Paese con record tutti negativi nella battaglia al coronavirus, che vanno a sommarsi drammaticamente a un un netto deterioramento del quadro macrofinanziario del Paese. La crisi del Paese però affonda le proprie radici nelle istituzioni e nella politica. Il presidente Bolsonaro negli ultimi 30 giorni ha silurato il ministro della Salute, Luiz Henrique Mandetta, colpevole di seguire le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e altre pedine importanti del suo Esecutivo. L’ultima gaffe del presidente è di pochi giorni fa, quando ha  annunciato una grande grigliata in programma a Brasilia,con migliaia di invitati,una ostentata provocazione alle indicazioni rigorose provenienti dagli istituti sanitari sovranazionali. Eppure il bilancio dell’epidemia parla chiaro: il Brasile è il terzo paese più colpito al mondo, con ben 330mila contagi.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Manzo Paolo 
Titolo: Il «Watergate» minaccia il futuro di Bolsonaro Nel video del Cdm pressioni politiche e insulti
Tema: Brasile

Non bastasse il coronavirus – in Brasile sono ormai oltre mille al giorno, con una previsione di 30mila decessi entro fine maggio – a sconvolgere il gigante sudamericano è adesso un Watergate in salsa verde-oro. Le pressioni e gli insulti verso i governatori locali del presidente Bolsonaro, pronunciati nel corso di un Consiglio dei Ministri dello scorso 22 aprile, sono infatti stati trasmessi dai principali mezzi di comunicazione – una cosa mai successa al mondo – con conseguenze politiche rovinose. Un colpo di teatro inatteso promosso dalla Corte suprema brasiliana (Stf) che, nella persona del giudice Celso de Mello, ha divulgato proprio ieri tutta la registrazione video del Cdm. Il motivo? Trovare una prova sulle presunte pressioni di Bolsonaro per cambiare i vertici della polizia federale. Il risultato finale è stato che, più delle denunce dell’ex giudice della Mani Pulite verde-oro, milioni di brasiliani sono stati scioccati dal circo comunicativo del governo Bolsonaro.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Sforza Francesca – Mastrolilli Paolo 
Titolo: Gli Usa allontanano l’Italia dalla Cina Ma Roma non cede su Huawei e 5G
Tema: Rapporti internazionali

In vista del prossimo G7 che Trump vorrebbe ospitare di persona a giugno, è in atto una corsa a ridefinire gli equilibri globali del post-Covid. Con Russia e Cina al centro delle preoccupazioni Usa, e l’Italia che per Washington diventa alleato da ascoltare e mettere in guardia. E’ di giovedì una telefonata tra il segretario di Stato Pompeo e il ministro degli Esteri Di Maio: al centro della discussione soprattutto due partite, quella libica e quella di Taiwan. Sulla Libia, il governo italiano punta alla stabilità del territorio per interessi economici e ragioni umanitarie, mentre gli USA guardano al corridoio che porta in Siria, ritenendo che l’esercito del generale Haftar stia tentando di esportare illegalmente petrolio. A Roma si chiede un doppio aiuto: quello sul campo, finalizzato alla raccolta di informazioni sui movimenti, quello politico, in sede europea, per azioni congiunte allo scopo di limitare gli interventi esterni. Per l’Italia è cruciale ora definire la propria posizione sullo scacchiere internazionale. Il caso dello scontro internazionale sul 5G può essere l’occasione per un riavvicinamento agli USA. Non ci sarà pero – spiegano fonti qualificate – una firma italiana sul Memorandum del 5G, che prevede la definizione delle ditte cinesi del settore come «inaffidabili» e da escludere. Per bilanciare questo passo indietro, l’Italia ha firmato il sostegno a Taiwan per partecipare all’Assemblea Mondiale della Sanità, ma ha frenato sulla riforma dell’Oms proposta dagli americani.
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Testata:  Corriere della Sera La Lettura 
Autore:  Mazza Viviana 
Titolo: Intervista a Paul Kennedy – Il declino degli Usa quello dell’Europa e l’ascesa della Cina superpotenza ibrida
Tema: Rapporti internazionali

Paul Kennedy, storico britannico trapiantano a Yale, al lavoro alla nuova edizione del suo capolavoro: «Ascesa e declino delle grandi potenze», ritiene che “con l’emergere della Cina e la domanda se l’America abbia superato il suo apice, siamo in un nuovo capitolo della storia di ascesa e declino delle grandi potenze; ma accanto a essa c’è una seconda storia, quella delle sfide non tradizionali e transnazionali di cui la pandemia è la più estrema espressione”. E ancora: “C’è una scuola di pensiero geopolitico che sostiene che il centro del mondo, dopo molti secoli, si sia spostato dal Mediterraneo di Fernand Braudel all’Atlantico del Nord, e poi al Pacifico. Per lungo tempo non sembrava plausibile. Adesso l’ascesa della Cina e l’enormità delle sue esportazioni ha ricoperto il Pacifico settentrionale e centrale di navi dirette ai porti di Los Angeles, San Francisco, Vancouver, dell’Australia”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: Via al processo Bibi «costretto» ad andare in aula
Tema: Israele

Inizia questa mattina (con 45 giorni di ritardo sulla data prevista causa emergenza Covid19) il processo a Benjamin Netanyahu, accusato di corruzione, frode, abuso d’ufficio. E la prima volta nella Storia di Israele che un primo ministro in carica finisce davanti ai giudici: Ehud Olmert, condannato per corruzione, era stato costretto a dimettersi dopo l’incriminazione. Da capo dell’opposizione Netanyahu aveva allora proclamato che un premier «immerso fino al collo nei problemi legali» non potesse guidare la nazione. Una settimana fa si è insediato il suo quarto governo, il quinto in totale nella carriera politica.  Si è rifiutato di lasciare la carica come invocava per il rivale e ha condotto tre campagne elettorali di fila. I fedelissimi nel Likud sono convinti che sia tutto un complotto per rimuovere il leader della destra, al potere senza interruzioni dal 2009, sostengono che i mandati popolari ripetuti dovrebbero garantirgli l’immunità.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Olimpio Guido 
Titolo: L’ostaggio «segreto» sparito da 6 anni L’Fbi: un milione di dollari a chi sa
Tema: Afghanistan

Un mistero attorno ad un personaggio non comune: Paul Edwin Overby, americano, giornalista freelance ormai settantenne. Di lui si sono perse le tracce alla metà di maggio del 2014 quando ha lasciato la città afghana di Khost diretto in Pakistan per intervistare Sirajuddin Haqqani, capo dell’omonimo network, una delle componenti più radicali del fronte jihadista. Il reporter per la sua ultima missione si è trovato in una zona resa ancora più instabile da una grande operazione delle unità pachistane, un intervento lanciato nella primavera di 6 anni fa contro i rifugi dei militanti. Overby è rimasto coinvolto? Ha perso la vita? O è nelle mani di qualche gruppo? Lo hanno scambiato per una spia? La fazione Haqqani ha negato qualsiasi responsabilità, così come altri nuclei talebani. Una vicenda avvolta per lungo tempo dal silenzio. La moglie rivelerà in modo pubblico il rapimento solo nel gennaio 2017 lanciando un appello per avere informazioni. Una mossa seguita, l’anno seguente, da quella del Fbi con la ricompensa di un milione di dollari per chiunque darà informazioni utili. Offerta rinnovata pochi giorni fa, nell’anniversario della sparizione, sperando di ottenere un segnale.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: San Francisco, in fiamme il molo-simbolo
Tema: Incendio a San Francisco

San Francisco ha tremato per ore per il suo storico e popolarissimo Pier 45 — il «molo dei pescatori» che dà il nome a uno dei quartieri più popolari (Fisherman’s Wharf) della città. L’incendio divampato nelle prime ore del mattino di sabato in un magazzino di apparecchiature perla lavorazione e trasformazione del pesce, si è allargato rapidamente, alimentato anche dal vento. Nonostante si fosse temuto il peggio, l’immediato l’intervento dei pompieri è riuscito a contenere.
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