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SINTESI IN PRIMO PIANO – 23 dicembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani :
– Conte-Renzi, prove di intesa dopo le liti: “Confronto aperto a tutti sui fondi Ue”. Il ministro Amendola (Affari europei): “Subito il Recovery, in gioco 300 miliardi”
– Covid, sì di Aifa al vaccino Pfizer in Italia: domenica mattna le prime dosi allo Spallanzani di Roma. Da domani zona rossa in tutto il paese. Positività giù all’8%
– Cartelle fiscali, nuovo rinvio: il Tesoro vuole evitare l’arrivo di milioni di avvisi dal 1° gennaio. Bloccate le attività di trivellazione e le concessioni petrolifere

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Trocino Alessandro 
Titolo: Conte-Renzi: prove d’intesa dopo le liti «Confronto aperto a tutti sui fondi Ue» – Le tensioni tra renziani e Conte Bellanova: «Un passo avanti»
Tema: Governo

Qualche passo avanti è stato fatto. Ma molti ne restano da fare per superare il momento di difficoltà nella maggioranza. La verifica del premier Conte si conclude con due ore di scontro con Italia viva e un confronto meno nervoso con Leu. Ora ci sarà una pausa di qualche giorno, poi lunedì arriveranno le proposte dei partiti. L’obiettivo è un via libera del Consiglio dei ministri al Recovery fund entro l’anno. Italia viva chiede subito che il modello di task force sia archiviato. La ministra Teresa Bellanova: il tema della governance non è più sul tavolo. Franceschini e Boccia: uno smantellamento? Non ci risulta.
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Testata: Repubblica 
Autore: Lauria Emanuele – Vitale Giovanna 
Titolo: Conte, crisi più lontana – Conte tratta con Renzi sui fondi europei Addio cabina di regia e rottura più lontana
Tema: Governo

La discussa cabina di regia della spesa dei 209 miliardi del Recovery fund chiude le porte ancor prima di averle aperte. L’unica certezza è questa, nel mezzo di una lunga serie di distinguo sulla natura della struttura della governance del piano. Ed è, nei fatti, il congelamento della questione su cui i renziani avevano concentrato la propria ira ad allontanare almeno un po’ la crisi. Il premier Conte e Italia Viva, al termine di un nuovo incontro, siglano la tregua di Natale. I problemi dentro la maggioranza sono ben lungi dall’essere risolti, perché Matteo Renzi attende altre risposte (a partire dall’utilizzo del Mes). E sullo sfondo resta irrisolta l’incognita del rimpasto che continua a essere invocato sottovoce da tanti. Il premier vuole dare entro la fine dell’anno il via libera al piano di spesa italiano, rinviando a gennaio il tema governance.
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Testata: Stampa 
Autore: La Mattina Amedeo 
Titolo: “La verifica prosegue Per durare bisogna avere una visione”
Tema: Intervista a Teresa Bellanova

“Un primo passo è stato fatto. Si è avviato un percorso sul Recovery Fund. Non è però la fine della verifica, che si farà dopo l’approvazione della legge di bilancio sull’impianto complessivo dell’azione di governo: se vuoi arrivare alla fine della legislatura devi avere una visione strategica. E siccome non stiamo parlando di Napoleone, ma di un premier sostenuto da una maggioranza composita, lui ha l’onere e l’onore di trovare una sintesi”. La ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova non fa sconti, precisa che le divergenze non si risolvono con “le battute di alcuni yes-men che brandiscono le percentuali di Italia Viva come una clava per farci stare zitti”. È preoccupata perché alcuni non si renderebbero conto a cosa andiamo incontro quando le aziende cominceranno a licenziare: “C’è il rischio di trovarsi di fronte a una questione di ordine pubblico”.
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Testata: Il Fatto Quotidiano 
Autore: De Carolis Luca 
Titolo: “Per noi c’è solo Conte, task force con i ministeri” – “Non esistono altri governi Task force senza invasioni”
Tema: Intervista a Luigi Di Maio

A giocare troppo con il fuoco si finisce bruciati, lascia intendere Luigi Di Maio. “Alcuni continuano a parlare di rimpasto – dice il ministro degli Esteri – ma quando si apre una crisi si sa come si inizia, ma non si può sapere come finirà. E l’esito potrebbe essere quello di andare al voto”. Ed “è sbagliato mettere in discussione Conte”. “Le voci su di me come nuovo premier? Quando il diavolo ti accarezza vuole l’anima”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Franco Massimo 
Titolo: «Il voto? Non lo vuole nessuno» – «Conte deve fare in fretta Renzi? Stia allento alle curve e alle discese»
Tema: Intervista a Romano Prodi

Conte “deve fare presto, presto” perché “il tempo delle mediazioni si sta esaurendo”. “Il problema sono le troppo voci che ha dovuto ascoltare”. E a Matteo Renzi “un consiglio ciclistico: adagio nelle discese e attento alle curve”, dice Romano Prodi, ex premier, ex presidente della Commissione europea, fondatore dell’Ulivo. “Non credo che ci sia chi veramente voglia il voto. Vedo solo la somma di interessi e malesseri personali”. Ed è “sbagliata l’idea di una regia parallela, la responsabilità politica è del premier e dei ministri economici”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Folli Stefano 
Titolo: Il punto – Conte, Renzi e la partita irrisolta
Tema: Governo

Se è vero che la cosiddetta “task force” immaginata dal premier Conte per gestire i duecento miliardi del Recovery si è dissolta ieri nell’incontro con Teresa Bellanova, responsabile renziana dell’Agricoltura, ciò significa che a Palazzo Chigi hanno fatto Il primo passo indietro. Si tratterà di capire meglio e di valutare quale gioco di equivoci si cela dietro questa novità. Nel frattempo è bene non semplificare. Al momento non stiamo assistendo né a un trionfo di Matteo Renzi né alla rivincita di Conte l’inamovibile. Si conferma invece che il vero nodo della discordia sono i miliardi dell’Europa. E quindi è il rapporto con la Commissione che va inquadrato e compreso in ogni risvolto. Il rischio che i soldi europei finiscano – al di là delle buone intenzioni – nel fiume delle spese assistenziali o addirittura degli sprechi, è reale.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Ferrera Maurizio 
Titolo: Più fatti e meno tavoli – Riformare la burocrazia meglio i fatti dei tavoli
Tema: Burocrazia

Chi si aspettasse dalla Legge di bilancio, ora in discussione alla Camera, almeno un riassunto degli obiettivi strategici di questo governo, resterebbe sicuramente deluso. Si tratta perlopiù di una lista disparata di misure settoriali. Sulla pubblica amministrazione – come è noto uno dei tasti più dolenti, anche in vista dell’utilizzo efficace dei fondi europei – la manovra introduce ben poche novità: risorse per nuove assunzioni, l’istituzione di una unità di missione presso il Mef per il supporto all’attuazione del Piano per la Ripresa e la Resilienza e un generico impegno a rafforzare le capacità amministrative per il monitoraggio e la valutazione. Per cambiare la pubblica amministrazione manca una mentalità “semplificante”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Diamanti Ilvo 
Titolo: Al tempo di Viropoli – Paura del virus Così rinasce la fiducia nello Stato
Tema: Rapporto Demos

La ricerca condotta da Demos per Repubblica che rileva e analizza íl “Rapporto fra gií italiani e lo Stato” è giunta alla XXIII edizione. Ma non c’è bisogno di ricerche per scoprire che è un anno speciale, durante il quale abbiamo cercato di difenderci e reagire di fronte all’emergenza improvvisa. Nell’anno del Covid gli italiani si ritrovano intorno a simboli comuni. Uno su tre si affida alle istituzioni. Dal 2009 non si raggiungeva un indice così elevato. Nel Nord Est il punto di riferimento sono i Comuni e le Regioni. Con le restrizioni cala l’impegno sociale: la passione politica si manifesta online. Partiti sempre meno necessari, ma c’è ancora voglia di democrazia.
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Testata: Stampa 
Autore: Carratelli Niccolò 
Titolo: Pronti i primi novemila vaccini ma le Regioni sono in ritardo – Via libera dell’Aifa, in arrivo 9.750 vaccini Speranza: “Ora abbiamo un’arma in più”
Tema: Vaccino anti-Covid

Dopo il via libera dell’Aifa sono in arrivo 9.750 vaccini. Il ministro della Salute Roberto Speranza: “Adesso abbiamo un’arma in più”. Si comincerà con cinque dipendenti dello Spallanzani di Roma, a fine gennaio gli italiani vaccinati saranno un milione. Il trasporto dell’antidoto al Covid affidato all’esercito. Il Capo della Polizia: Vigileremo sulle feste con buon senso. Partenza in salita nelle Regioni con pochi medici e zero formazione. Parla il primario che curò il paziente 1: “La stretta non basta, serve il lockdown”. Da uno studio emerge che l’84% degli anziani è disponibile a vaccinarsi subito.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: M. D. B. 
Titolo: Primi vaccinati, c’è la lista – Sì dell’Aifa al commercio del vaccino Il 26 le dosi in viaggio verso le regioni
Tema: Vaccino anti-Covid

Domenica 27 dicembre sarà una data storica per la Ue. In tutti gli Stati comincia la vaccinazione contro il Covid. Un piccolo anticipo simbolico, perché poi l’operazione vera e propria partirà a gennaio. I primi in lista sono medici e infermieri. Intanto c’è un piano di rientro per gli italiani bloccati a Londra. Da domani zona rossa in tutta Italia.
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Testata: Repubblica 
Autore: Cresto-Dina Dario 
Titolo: Il commento – La misura di un leader – Il vaccino che misura i leader
Tema: Leadership e vaccino

L’era del vaccino sarà un banco di prova fondamentale per i leader della Terra, nessuno escluso, perché la pandemia è globale, più ancora di quanto accadde nella Seconda guerra mondiale. Il virus non riconosce neutralità o zone franche, tutti i civili sono soldati. Il governo deve sapere che non sulla verifica da Prima Repubblica si gioca l’osso del collo. La campagna di vaccinazione sarà la sua ordalia, il terreno sul quale si misurerà la fragile leadership di Conte. L’obbligo è quello di mettere in sicurezza il Paese senza ritardi, senza lasciare indietro nessuno. Questo governo ha la forza per sostenere un compito storico? L’equilibrio del funambolo che cammina sulla corda grazie a sapienti movimenti dell’asta, esercizio a cui siamo fin troppo abituati, questa volta ci farà precipitare.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Di Landro Armando – Iossa Mariolina 
Titolo: «Niente misure per la pandemia Pagate i danni» – Covid, 500 famiglie chiedono al governo di essere risarcite
Tema: Risarcimenti per le vittime di Covid

Qualsiasi danno ingiusto, doloso o colposo, va risarcito. Partendo da questo principio, i parenti delle vittime di Covid aprono il fronte dei risarcimenti in sede civile, chiedendo 100 milioni. E chiamano in causa la presidenza del Consiglio, il ministero della Salute e la Regione Lombardia. Già 500 firme sotto l’atto di citazione, depositato oggi. Nelle ultime 24 ore 13.318 nuovi casi e 628 decessi.
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Testata: Messaggero 
Autore: Jerkov Barbara 
Titolo: Meloni: «Roma umiliata sui fondi ma deve decidere il Parlamento» – «Il governo umilia Roma fondi e poteri, decida l’aula»
Tema: Intervista a Giorgia Meloni

“Il governo umilia Roma. Fondi e poteri, decida l’Aula”. Così Giorgia Meloni, presidente FdI: “Dopo il no in commissione porto alla Camera un odg, vediamo chi dice sì”. E sulle amministrative: “Rinviare le elezioni comunali per il Covid? Del tutto contraria. Presto il nostro candidato: appena la pandemia lo consentirà organizzeremo gli stati generali delle periferie di tutte le grandi città”.
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Scontro sul blocco delle trivellazioni – Milleproroghe, blitz sventato sulle trivelle
Tema: Milleproroghe

Scontro nel governo sul blocco di nuove concessioni di ricerca e sfruttamento di giacimenti di gas e petrolio. Una norma del ministero dello Sviluppo economico inserita nel dl Milleproroghe introduceva il divieto a valere dal prossimo anno e la mancata proroga di permessi e concessioni in atto. Un blitz del quale le associazioni di categoria nulla sapevano. Con il pericolo di mandare in crisi un settore importante dell’economia del Paese. Tentativo sventato solo in serata. Senza giacimenti l’Italia importerebbe greggio per 5 milioni di tonnellate.
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Testata: Sole 24 Ore 
Titolo: Manovra, a rischio la copertura finanziaria per gli esodati – Coperture manovra: partita finale su esodati, Cig, scuole e affitti Pa
Tema: Coperture manovra

Scure sulla manovra. La Ragioneria dello Stato ha bocciato 14 norme perché senza copertura. A rischio, tra l’altro, la salvaguardia per gli esodati e lo sgravio fiscale per chi investe nelle zone economiche speciali. A intervenire è stata la Ragioneria generale chiedendo lo stralcio di 14 emendamenti già approvati per mancanza di copertura. La Ragioneria ha anche chiesto la correzione di oltre 60 modifiche approvate. La Legge di Bilancio lievita a 1.150 commi. Oggi la fiducia sul maxiemendamento.
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Testata: Messaggero 
Autore: Cifoni Luca 
Titolo: Cartelle fiscali, nuovo rinvio – Per le cartelle del fisco nuovo rinvio di 3 mesi Scure sulla manovra
Tema: Rinvii manovra
Altri 3 mesi di sospensione delle cartelle della riscossione e degli avvisi fiscali, pedaggi autostradali congelati fino a luglio, slittano a fine 2021 concorsi e assunzioni in sospeso della Pa. Il percorso della manovra si è complicato ieri sera dopo la maratona degli emendamenti in commissione. La Ragioneria generale dello Stato ha cassato per mancanza di copertura o di relazione tecnica 14 modifiche appena approvate, chiedendo la riformulazione per un numero ancor maggiore. Nel mirino in particolare la nona salvaguardia per 2.400 persone che non hanno potuto accedere al pensionamento causa riforma Fornero del 2011: la norma riaprirebbe una questione già definita, aumentando la spesa pensionistica in contrasto con le raccomandazioni Ue per l’accesso al Recovery Fund.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Caprino Maurizio 
Titolo: Stangata in arrivo sulle auto aziendali – La legge di Bilancio non evita la stangata sulle auto aziendali
Tema: Auto Aziendali

Nelle pieghe della legge di Bilancio 2021 spunta un inasprimento della stretta scattata il 1° luglio sulla tassazione del fringe benefit di chi ha in uso auto aziendali. Stavolta non viene da uno dei tanti emendamenti approvati durante la maratona in commissione Finanze della Camera, ma paradossalmente dalla mancanza di un intervento che disinneschi il combinato disposto di norme diverse destinate a entrare in vigore in contemporanea. Il risultato sarà che modelli di vettura finora risparmiati dalla stretta vedranno salire di oltre il 30% la quota di benefit tassabile. E altri già colpiti lo saranno ancor più.
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Testata: Repubblica 
Autore: Vitale Giovanna 
Titolo: Amendola: “Subito il Recovery, in gioco 300 miliardi” – Amendola “Assurda una crisi in gioco ci sono 300 miliardi Recovery? Nessuna retromarcia”
Tema: Intervista ad Enzo Amendola

“Io rimango fedele all’interesse generale del Paese e al buon nome dell’Italia in Europa: le due stelle che devono guidarci per realizzare al meglio il complesso quadro di investimenti previsti dal Next generation Eu – dice Enzo Amendola, ministro agli Affari europei in quota Pd -. Perché attenzione, in ballo non ci sono solo i 209 miliardi del Recovery, ma altri 100 miliardi del bilancio europeo, più le risorse stanziate in Finanziaria. Siamo dinanzi a una manovra per la ripresa economica del Paese che non ha precedenti. Perdere questo treno sarebbe da irresponsabili”. “Stiamo discutendo la governance, una regia serve – sottolinea -. L’Italia non è medaglia d’oro nella spesa dei fondi Ue”. E “se il governo cade, deciderà il capo dello Stato, ma per noi sarebbe naturale andare al voto alleati con chi ha collaborato”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Santilli Giorgio 
Titolo: «Il Recovery rafforzi il 110%, lo vogliono Paese e Parlamento» – «Il 110% rafforzato con il Recovery Lo vogliono Paese e Parlamento»
Tema: Intervista a Riccardo Fraccaro
“Sul Superbonus abbiamo fatto un primo passo avanti, ma la partita non è chiusa. C’è il Recovery Plan e c’è lo scostamento di gennaio”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro si fa forte del sostegno “di tutto il Paese e di tutto il Parlamento” per chiedere ancora di estendere l’incentivo dopo la proroga al 2022. Cambia il piano da 196 miliardi: “Riduzione degli interventi e concentrazione su quelli fattibili”. Alla solidarietà dei “frugali” l’Italia deve rispondere con responsabilità: solo così si ricostruisce la fiducia reciproca.
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Testata: Messaggero 
Autore: Santonastaso Nando 
Titolo: Provenzano: «Nessun taglio al Sud Le agevolazioni restano fino al 2029» – «Sud, non ci saranno tagli agevolazioni fino al 2029»
Tema: Intervista a Giuseppe Provenzano

“Sud, non ci saranno tagli. Le agevolazioni fino al 2029 e finanziate per gli stessi importi, utilizzando minori risorse europee ma di conseguenza con maggiori risorse nazionali”: così il ministro per il Mezzogiorno Peppe Provenzano. “Con i fondi Ue allargheremo la no tax area anche per le iscrizioni all’Università”. E ancora: “Giuste le richieste dei governatori per avere di più, ma conteranno i progetti non le quote”. Nel dettaglio, “al Meridione andranno oltre 8,6 miliardi. Bisogna puntare su scuola, mobilità e infrastrutture”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: L. G. 
Titolo: Autostrade, Cdp e fondi avanti per quota dell’88% A gennaio l’offerta – Aspi, Cdp e i fondi avanti per l’88% Offerta per gennaio
Tema: Autostrade

La lettera è arrivata sul tavolo dei manager di Atlantia in tarda serata ma di fatto ribadisce quanto già preannunciato il 14 dicembre scorso: Cdp e i fondi Blackstone e Macquarie proseguiranno nella due diligence di Autostrade per l’Italia e contano di presentare un’offerta per l’88% della società entro gennaio. Questa a grandi linee è la posizione di Cassa che, con il supporto dei fondi internazionali, sarebbe dunque intenzionata a procedere con una proposta. Offerta, tuttavia, che arriverà a valle dell’assemblea di Atlantia convocata per il 15 gennaio e chiamata a deliberare sul piano di scissione di Autostrade per l’Italia.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Sivieri Tagliabue Cristina 
Titolo: La ripresa va declinata al femminile
Tema: Recovery e “giusto mezzo”

Un Paese maschio e anziano dedica 17,1 miliardi dei 209 del Recovery alla parità di genere. E  le donne – ultime solo dopo la povera sanità italiana senza Mes – sembrerebbero beneficiare di contributi che in realtà sono meno di quanto scritto, perché la cifra del 17 abbraccia altro. 3 miliardi sono destinati alle politiche del lavoro per i giovani; 5,9 alla vulnerabilità sociale, allo sport e al terzo settore, e 3,8 agli interventi speciali per la coesione territoriale. Rimangono solo 4,2 miliardi alla vera e propria parità di genere. Altro che Giusto Mezzo. La metà della popolazione italiana che in quest’anno ha sofferto di più, perso il lavoro, fatto sacrifici indicibili e che ormai non ha quasi più speranza nel futuro è considerata – economicamente – alla stregua delle comunità montane.
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Testata: Repubblica 
Autore: Siniscalco Domenico 
Titolo: L’enigma del debito – Cinque strade per un debito
Tema: Debito

Dopo un ventennio di crescita il debito mondiale, pubblico e privato, è in forte accelerazione e sta raggiungendo il 356% del Pil. L’aumento è dovuto al crollo del Pil, ma soprattutto al nuovo debito emesso. Nell’insieme il debito globale ha raggiunto 277 trilioni. Questa tendenza è parte della soluzione della pandemia perché sostiene i redditi e le imprese; la dinamica però può compromettere la ripresa di lungo termine se non sarà gestita in modo efficace e lungimirante. Ci sono fattori strutturali che vanno tenuti d’occhio: l’evoluzione del virus e della nostra capacià di gestirlo; la gestione del debito da parte delle banche centrali; l’evoluzione delle tecnologie e l’organizzazione della produzione e del lavoro; le disuguaglianze, destinate a crescere; ultimo, non per importanza, il tema degli scambi internazionali.
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Testata: Stampa 
Autore: Cacciari Massimo 
Titolo: Tre idee facili per il debito
Tema: Debito

E’ ormai chiaro che si potrà avviare la “ricostruzione” soltanto a campagna di vaccinazione in corso e “immunità di gregge” più o meno garantita. Questo non dovrebbe tuttavia escludere che alla “ricostruzione” si pensasse fin d’ora. Dietro la cortina fumogena dei quotidiani decreti, tutti riducibili all’aurea raccomandazione “state a casa”, gli interventi a sostegno di imprese e lavoratori per quanto cospicui nella loro massa continuano a giungere in ritardo e sono tali da creare spesso ulteriori diseguaglianze tra le categorie più colpite. Ma soprattutto il nostro governo-senza-alternative continua a promuovere nell’opinione pubblica l’irresponsabile impressione che i soldi per aiuti, assistenza, ecc., si troveranno di certo e che ci penserà l’Europa. Il problema più urgente è quello del debito.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Di Vico Dario 
Titolo: Pd e Berlusconi si contendono le partite Iva
Tema: Welfare e politica

Le vittorie hanno più padri, e anche nel caso dell’approvazione dell’Iscro, íl nuovo ammortizzatore sociale per le partite Iva (iscritte alla gestione separata Inps) sono almeno due le paternità più reclamate. Quella del Pd e quella di Forza Italia che si contendono così in maniera inedita un campo storicamente occupato dalla Lega. L’Iscro è una scelta che prefigura un welfare piu inclusivo e vale di più in questa fase nella quale c’è il rischio di un conflitto tra garantiti (statali e pensionati) e non garantiti (autonomi). “Se ne parlava da anni o decenni” ha commentato salutando con favore la novità Andrea Garnero, economista del lavoro presso l’Ocse. Roberto Gualtieri su Facebook ha rivendicato il ruolo del Mef, che ha lavorato sul testo parlamentare e l’ha inserito nella legge di bilancio.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Filippetti Simone 
Titolo: Covid inglese, quarantena per chi torna – La Ue riapre i cieli inglesi: italiani verso il rimpatrio
Tema: Regno Unito

Piano di rientro per gli italiani dalla Gran Bretagna, dopo il blocco delle frontiere a causa della variante del Covid. Potranno tornare i cittadini residenti nel nostro Paese o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. La decisione è stata presa dalla Farnesina, dopo una consultazione coni ministeri di Salute e Trasporti. Sì anche alla ripresa dei voli commerciali. Per chi torna, tampone prima e dopo la partenza e obbligo di 14 giorni di quarantena in Italia. L’Unione europea ha invece auspicato misure coordinate tra tutti i Paesi per poter gestire i rientri. Alitalia ha dato la sua disponibilità per organizzare voli speciali per il rientro degli italiani dalla Gran Bretagna e resta in attesa di indicazioni.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Bufacchi Isabella 
Titolo: Germania, già nel 2022 bilancio in equilibrio – Germania, percorso di rientro rapido per il debito anti Covid
Tema: Germania

Colpita dalla crisi del Covid, già dal 2022 la Germania raggiungerà di nuovo il traguardo della soglia di Maastricht del 60% del debito/Pil: secondo un rapporto di Dz Bank, basterà una crescita nominale del 3%, rendimento del Bund a 7 anni allo 0,29% e un modesto avanzo primario. Se il Bund settennale salisse all’1,5% per la fine del 2027, il debito/Pil orbiterebbe sempre attorno al 60%. “Nel caso di un’impennata dei tassi (per esempio il 5%) , ritengo che il debito/Pil tedesco non salirebbe molto (68% circa) mentre per Italia e Grecia (rispettivamente con debito/Pil al 160% e al 200%) si porrebbe un problema di sostenibilità” sottolinea l’economista di DZ Bank Daniel Lenz.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Dragosei Fabrizio 
Titolo: Navalny, la reazione di Putin: sanzioni a Francia e Germania
Tema: 
Russia
Negli ambienti dello spionaggio russo c’è grande agitazione per gli ultimi sviluppi dell’affaire Navalny. Quasi 15 milioni di persone hanno già visto II video nel quale il principale oppositore del presidente russo parla al telefono con uno dei suoi avvelenatori spacciandosi per un alto funzionario governativo e gli fa raccontare tutti i dettagli dell’operazione Novichok svoltasi in Siberia. Non potendo negare che Konstantin Kudryavtsev, 40enne esperto di sostanze chimiche e batteriologiche, esista e sia un agente, gli alti vertici russi hanno reagito in maniera abbastanza scomposta. Il ministero degli Esteri ha convocato gli ambasciatori di Francia, Germania e Svezia per annunciare nuove sanzioni contro funzionari dei Paesi europei che hanno appurato le cause dell’avvelenamento di Navalny, oltre all’Organizzazione internazionale per la proibizione delle armi chimiche (in risposta alle misure Ue di ottobre).
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Frattini Davide 
Titolo: Crisi in Israele Il 23 marzo si torna alle urne
Tema: Israele 

Il governo israeliano chiude i cieli e si blinda contro quello che il primo ministro chiama “Coronavirus 2.0”, allo stesso tempo chiude qualunque spiraglio alla sopravvivenza politica. Alla mezzanotte locale la coalizione si è trasformata in “zucca” come aveva previsto e avvertito Benny Gantz. Così gli israeliani devono tomare a votare per la quarta volta nel giro di un paio d’anni, la data prevista è il 23 marzo 2o21. L’estensione del periodo fissato per far passare il bilancio è stata bocciata da 4-5 tra deputati di Blu Bianco e del Likud, abbastanza perché l’ora fissata dalla Corte Suprema non venisse posticipata: senza Finanziaria approvata il parlamento deve sciogliersi automaticamente.
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